M3: Sono Kuroki Hagane
Quando ho letto la trama di "M3: Sono Kuroki Hagane" penso di essermi immediatamente innamorato di questa serie, ancora prima di averne effettivamente incominciato la visione. Una storia ricca d'azione e mistero che, allo stesso tempo, contiene comunque una buona dose di sentimentalismo (per nulla mieloso), capace di dare un tocco ancor più elettrizzante all'intera vicenda.
L'anime è uscito nella stagione primaverile del 2014 e, con le sue 24 puntate, costituisce uno dei titoli più interessanti da me affrontati nel suddetto periodo, nonostante, a parer mio, sia passato abbastanza in secondo piano rispetto ad anime di minor qualità.
La storia interessa un gruppo di otto ragazzi, il cui destino risulta intrecciato fin dalla loro infanzia: un passato oscuro e misterioso, disperso nei meandri della loro memoria e, purtroppo, non ancora riemerso completamente. Akashi è un ragazzo delle superiori, molto abile nella guida dei Vess, robot utilizzati per fermare l'avanzata degli "Ammonitori", strane creature uscite dalla tenebre che attanaglia la città. Il gruppo continua con Emiru, una ragazza energica e, per certi versi sfacciata. Attratta dal fascino di Akashi cerca in tutti i modi di conquistarlo, ma, forse, il gelido cuore del ragazzo è troppo anche per lei.
Iwato è un compagno di classe, nonché amico d'infanzia di Akashi, mentre Raika è un ex collaudatrice di Vess, richiamata al fine di collaborare a questo nuovo progetto.
Gli altri quattro saranno Sasame, Minashi, Maamu ed Heito. Tra questi spiccano senza dubbio la bella e timida Sasame che, di fatto, conquisterà il cuore di Akashi e, soprattutto, Heito, infatuato alla follia (nel vero senso della parola) di Emiru, che considererà come la propria "paura"…insomma, un vero e proprio psicopatico e assassino.
Questo sarà il gruppo di ragazzi che dovrà affrontare l'oscura minaccia che sta lentamente erodendo le fondamenta della città: un densa oscurità che corrode edifici, animali, persone e, soprattutto, le speranze della popolazione. I nemici incominceranno a farsi sempre più insistenti, ma l'umanità troverà in questi giovani eroi una vera e propria ancora di salvezza.
Tuttavia qualcosa di spaventoso si annida nel buio e non sempre i demoni più terrificanti appartengono alle "forze del male". Akashi e compagni si troveranno di fronte a un'intricata vicenda di errori e, soprattutto, peccati. Una storia che, di fatto, sconvolgerà l'esistenza di tutto il gruppo di protagonisti, ponendoli sempre più di fronte al loro passato dimenticato, costringendoli a sacrifici dolori e perdite inevitabili. Ce la faranno?
"M3", come già detto, è riuscito a conquistarmi fin dai primi momenti, poiché riesce a fondere nel migliore dei modi il tono cupo e desolante, tipico del paesaggio post-apocalittico in cui Tokyo sembra riversa, e il piacere di un buon anime d'azione, dove c'è spazio anche per una buona dose di sentimentalismo.
Credo che sia necessario partire proprio da quest'ultimo elemento, poiché nell'avvicendarsi delle problematiche "amorose" l'anime acquisterà una profondità introspettiva sempre maggiore.
È vero che, all'inizio, si ripropone nuovamente il classico tema del "triangolo amoroso", ma, come potrete vedere voi stessi, verrà quasi-risolto con uno sviluppo inaspettato. Emiru è forse un po' troppo appiccicosa per i miei gusti, ma con il tempo si apre ad Akashi e rivelerà caratteristiche molto impressionanti. Discorso totalmente diverso per Sasame che, a mio avviso, interpreta il classico ruolo della ragazzina timida, riservata, cagionevole di salute, per cui, inevitabilmente il protagonista s'innamora.
Solitamente sono due le tipologie di ragazze scelte dall'eroe principale: o energiche e mezze stupide (ovviamente in senso buono), oppure docili e quiete. Questo è ovviamente il secondo caso e, nonostante Sasame mi stia anche simpatica, la piega degli avvenimenti mi ha portato, quasi senza volerlo, a patteggiare con la povera Emiru.
Akashi è praticamente senza cuore e, irrazionalmente, lo trovo bellissimo (non in senso fisico) come protagonista. Niente buonismi o azione eroiche dettate da chissà quale sentimentalismo. Akashi, ricevuta la notizia della morte del fratello, sorride, felice di essersi sbarazzato dell'uomo che odiava di più: colui che continuamente lo oscurava con le sue incredibili capacità, colui che si era preso la bella Kasane (verso cui, almeno inizialmente, Akashi sembra provare un sentimento quasi morboso), colui che, anche negli ultimi momenti di vita, ha mostrato un eroismo sfrenato.
Bene! Non solo il fratello minore non sarà così "stereotipato", ma, grazie a un attenta analisi introspettiva, ci sarà possibile scorgere tutti i suoi dubbi, le sue incertezze, ossessioni e perversioni. Scaccia Emiru con parole forti e aggressive, ma allo stesso tempo si comporta in modo tale da non lasciarla andar via e, sempre in fatto di donne, mostrerà un atteggiamento anche peggiore verso Sasame e un'altra ragazza che, al fine di evitare indesiderati spoiler, cercherò di trattare in questa recensione.
Staccandoci dal terzetto sopra citato, si può comunque elogiare la buona qualità con cui vengono trattati i personaggi "secondari" (nonostante facciano parte del gruppetto protagonista). Nessuno viene lasciato a metà e, nel corso della vicenda, ogni ragazzo trova una propria compiutezza e un inquadramento preciso.
È vero, si tratta di un anime d'azione (e non mancherà), ma questa viene per certi versi enfatizzata ancora di più da questa particolare attenzione al dato introspettivo.
La grafica è molto bella e i personaggi mostrano tratti peculiari e caratteristici. Molto spesso, negli anime come nei manga, le fattezze dei vari protagonisti tendono ad assomigliarsi, non tanto nelle caratteristiche principali, quanto piuttosto nel taglio degli occhi, fisionomia del viso e così via… in questo caso invece ho riscontrato un ottima cura dei particolari, capace di dare a ogni ragazzo, ma non solo, un aspetto veramente personale.
Buonissima la parte sonora, non solo nell'opening e nell'ending, ma anche per quanto riguarda l'OST, entusiasmante e in grado di gestire in maniera ottimale le varie sfaccettature che assumerà la vicenda puntata dopo puntata. Ottimo doppiaggio e, soprattutto, ottima gestione del tempo.
Il fatto che siano 24 episodi permette certamente di distribuire al meglio tutta la storia, ma è comunque da elogiare la mancanza di accelerazioni o decelerazioni nel racconto.
Infine devo fare un piccolo appunto sul fattore "mecha", in quanto è vero che gli scontri interesseranno soprattutto maxi-robot contro strane creature, ma è anche vero che i primi non predomineranno mai nella vicenda. Non sono loro i protagonisti e, nonostante vengano comunque descritti con precisione nei loro vari meccanismi (anche perché, come potrete vedere, questi assumeranno una valenza importantissima nelle relazioni interpersonali), non conquisteranno mai il centro della scena.
"M3" è un anime che fa innamorare lo spettatore perché presenta sviluppi inaspettati, capaci di meravigliare e stupire. Cosa che, ultimamente, il mondo dell'animazione sta mostrando con sempre più difficoltà. Il finale è molto bello e conclude in maniera impeccabile la storia, senza lasciare questioni irrisolte o problemi in sospeso. Forse avrei voluto che le cose fossero andate in maniera un pochino diversa, ma, in fin dei conti, è proprio questo il bello di un anime.
Mi fermo qui, altrimenti scriverei troppo, ma spero vivamente di essere riusciti, almeno in parte, a comunicare tutta la mia felicità nell'aver affrontato la visione di quest'anime. Il 10 non esiste come voto (per il sottoscritto ovviamente), ma devo ammettere che questa volta ci siamo avvicinati veramente tanto.
Voto finale: 9…e mezzo!
L'anime è uscito nella stagione primaverile del 2014 e, con le sue 24 puntate, costituisce uno dei titoli più interessanti da me affrontati nel suddetto periodo, nonostante, a parer mio, sia passato abbastanza in secondo piano rispetto ad anime di minor qualità.
La storia interessa un gruppo di otto ragazzi, il cui destino risulta intrecciato fin dalla loro infanzia: un passato oscuro e misterioso, disperso nei meandri della loro memoria e, purtroppo, non ancora riemerso completamente. Akashi è un ragazzo delle superiori, molto abile nella guida dei Vess, robot utilizzati per fermare l'avanzata degli "Ammonitori", strane creature uscite dalla tenebre che attanaglia la città. Il gruppo continua con Emiru, una ragazza energica e, per certi versi sfacciata. Attratta dal fascino di Akashi cerca in tutti i modi di conquistarlo, ma, forse, il gelido cuore del ragazzo è troppo anche per lei.
Iwato è un compagno di classe, nonché amico d'infanzia di Akashi, mentre Raika è un ex collaudatrice di Vess, richiamata al fine di collaborare a questo nuovo progetto.
Gli altri quattro saranno Sasame, Minashi, Maamu ed Heito. Tra questi spiccano senza dubbio la bella e timida Sasame che, di fatto, conquisterà il cuore di Akashi e, soprattutto, Heito, infatuato alla follia (nel vero senso della parola) di Emiru, che considererà come la propria "paura"…insomma, un vero e proprio psicopatico e assassino.
Questo sarà il gruppo di ragazzi che dovrà affrontare l'oscura minaccia che sta lentamente erodendo le fondamenta della città: un densa oscurità che corrode edifici, animali, persone e, soprattutto, le speranze della popolazione. I nemici incominceranno a farsi sempre più insistenti, ma l'umanità troverà in questi giovani eroi una vera e propria ancora di salvezza.
Tuttavia qualcosa di spaventoso si annida nel buio e non sempre i demoni più terrificanti appartengono alle "forze del male". Akashi e compagni si troveranno di fronte a un'intricata vicenda di errori e, soprattutto, peccati. Una storia che, di fatto, sconvolgerà l'esistenza di tutto il gruppo di protagonisti, ponendoli sempre più di fronte al loro passato dimenticato, costringendoli a sacrifici dolori e perdite inevitabili. Ce la faranno?
"M3", come già detto, è riuscito a conquistarmi fin dai primi momenti, poiché riesce a fondere nel migliore dei modi il tono cupo e desolante, tipico del paesaggio post-apocalittico in cui Tokyo sembra riversa, e il piacere di un buon anime d'azione, dove c'è spazio anche per una buona dose di sentimentalismo.
Credo che sia necessario partire proprio da quest'ultimo elemento, poiché nell'avvicendarsi delle problematiche "amorose" l'anime acquisterà una profondità introspettiva sempre maggiore.
È vero che, all'inizio, si ripropone nuovamente il classico tema del "triangolo amoroso", ma, come potrete vedere voi stessi, verrà quasi-risolto con uno sviluppo inaspettato. Emiru è forse un po' troppo appiccicosa per i miei gusti, ma con il tempo si apre ad Akashi e rivelerà caratteristiche molto impressionanti. Discorso totalmente diverso per Sasame che, a mio avviso, interpreta il classico ruolo della ragazzina timida, riservata, cagionevole di salute, per cui, inevitabilmente il protagonista s'innamora.
Solitamente sono due le tipologie di ragazze scelte dall'eroe principale: o energiche e mezze stupide (ovviamente in senso buono), oppure docili e quiete. Questo è ovviamente il secondo caso e, nonostante Sasame mi stia anche simpatica, la piega degli avvenimenti mi ha portato, quasi senza volerlo, a patteggiare con la povera Emiru.
Akashi è praticamente senza cuore e, irrazionalmente, lo trovo bellissimo (non in senso fisico) come protagonista. Niente buonismi o azione eroiche dettate da chissà quale sentimentalismo. Akashi, ricevuta la notizia della morte del fratello, sorride, felice di essersi sbarazzato dell'uomo che odiava di più: colui che continuamente lo oscurava con le sue incredibili capacità, colui che si era preso la bella Kasane (verso cui, almeno inizialmente, Akashi sembra provare un sentimento quasi morboso), colui che, anche negli ultimi momenti di vita, ha mostrato un eroismo sfrenato.
Bene! Non solo il fratello minore non sarà così "stereotipato", ma, grazie a un attenta analisi introspettiva, ci sarà possibile scorgere tutti i suoi dubbi, le sue incertezze, ossessioni e perversioni. Scaccia Emiru con parole forti e aggressive, ma allo stesso tempo si comporta in modo tale da non lasciarla andar via e, sempre in fatto di donne, mostrerà un atteggiamento anche peggiore verso Sasame e un'altra ragazza che, al fine di evitare indesiderati spoiler, cercherò di trattare in questa recensione.
Staccandoci dal terzetto sopra citato, si può comunque elogiare la buona qualità con cui vengono trattati i personaggi "secondari" (nonostante facciano parte del gruppetto protagonista). Nessuno viene lasciato a metà e, nel corso della vicenda, ogni ragazzo trova una propria compiutezza e un inquadramento preciso.
È vero, si tratta di un anime d'azione (e non mancherà), ma questa viene per certi versi enfatizzata ancora di più da questa particolare attenzione al dato introspettivo.
La grafica è molto bella e i personaggi mostrano tratti peculiari e caratteristici. Molto spesso, negli anime come nei manga, le fattezze dei vari protagonisti tendono ad assomigliarsi, non tanto nelle caratteristiche principali, quanto piuttosto nel taglio degli occhi, fisionomia del viso e così via… in questo caso invece ho riscontrato un ottima cura dei particolari, capace di dare a ogni ragazzo, ma non solo, un aspetto veramente personale.
Buonissima la parte sonora, non solo nell'opening e nell'ending, ma anche per quanto riguarda l'OST, entusiasmante e in grado di gestire in maniera ottimale le varie sfaccettature che assumerà la vicenda puntata dopo puntata. Ottimo doppiaggio e, soprattutto, ottima gestione del tempo.
Il fatto che siano 24 episodi permette certamente di distribuire al meglio tutta la storia, ma è comunque da elogiare la mancanza di accelerazioni o decelerazioni nel racconto.
Infine devo fare un piccolo appunto sul fattore "mecha", in quanto è vero che gli scontri interesseranno soprattutto maxi-robot contro strane creature, ma è anche vero che i primi non predomineranno mai nella vicenda. Non sono loro i protagonisti e, nonostante vengano comunque descritti con precisione nei loro vari meccanismi (anche perché, come potrete vedere, questi assumeranno una valenza importantissima nelle relazioni interpersonali), non conquisteranno mai il centro della scena.
"M3" è un anime che fa innamorare lo spettatore perché presenta sviluppi inaspettati, capaci di meravigliare e stupire. Cosa che, ultimamente, il mondo dell'animazione sta mostrando con sempre più difficoltà. Il finale è molto bello e conclude in maniera impeccabile la storia, senza lasciare questioni irrisolte o problemi in sospeso. Forse avrei voluto che le cose fossero andate in maniera un pochino diversa, ma, in fin dei conti, è proprio questo il bello di un anime.
Mi fermo qui, altrimenti scriverei troppo, ma spero vivamente di essere riusciti, almeno in parte, a comunicare tutta la mia felicità nell'aver affrontato la visione di quest'anime. Il 10 non esiste come voto (per il sottoscritto ovviamente), ma devo ammettere che questa volta ci siamo avvicinati veramente tanto.
Voto finale: 9…e mezzo!