Kodomo no Omocha - Rossana
"Rossana" è un anime tratto dal manga "Kodomo no Omocha" ("Il giocattolo dei bambini") di Miho Obana, edito dalla Dynt.
Questo anime si basa sulla storia di una ragazzina (Rossana, Sana nel manga), la quale è un'attrice e idol. Il tema principale è la sua storia d'amore con Eric (Akito nel manga), un ragazzo abbastanza problematico, che all'inizio manovrava il gruppo dei maschi della classe che creavano non pochi disordini.
La trama è abbastanza coerente al manga fino ad un certo punto: infatti, con il fine di realizzare un anime adatto a un pubblico giovane, bisogna ammettere che la storia è stata modificata moltissimo, fino a quasi perdere il proprio collegamento con la storia originale. Soprattutto, sono stati eliminati molti passaggi importanti per lo svolgimento della trama, che davano al manga delle notevoli sfumature. Infine, per riempire le lacune, sono state aggiunte molte scene inutili e insensate.
Inoltre, non capisco il motivo di modificare le classi, provandole ad adattare al modello italiano (mi riferisco esclusivamente al doppiaggio italiano): nell'anime in giapponese, e anche nel manga, Sana è in sesta elementare, tuttavia in Italia (probabilmente per facilitarne la comprensione), Sana è in prima media. Il che tuttavia non ha affatto senso, dal momento che anche un osservatore poco attento potrebbe notare che in prima media Sana non ha l'uniforme, e in seconda comincia a indossarla.
Oltretutto, l'idea di mettere un accento francese a Funny (Fuka nel manga) è insensata. Funny viene da Osaka, perciò ha un accento diverso, ma è come un dialetto, quindi sarebbe stato meglio provare qualcos'altro.
La grafica rispetta abbastanza bene quella del manga, anche se direi che si sarebbe potuto fare di meglio.
Quanto al doppiaggio, direi che è fatto molto male. I personaggi parlano troppo in fretta, e alcune volte i doppiatori non riescono ad esprimere bene i concetti, siccome parlano troppo velocemente.
L'opening italiana è carina, lo stesso si può dire di quella giapponese, ma niente di eccezionale.
Le soundtrack si adattano bene al contesto.
Le personalità dei personaggi sono originali e degne della sensei Obana. In questo, l'anime è riuscito abbastanza.
Insomma, se vi è piaciuto questo anime, adorerete certamente il manga.
Il mio voto finale, oggettivo e soggettivo, è di 6. Si poteva fare di meglio, magari destinandolo a un pubblico più maturo.
Questo anime si basa sulla storia di una ragazzina (Rossana, Sana nel manga), la quale è un'attrice e idol. Il tema principale è la sua storia d'amore con Eric (Akito nel manga), un ragazzo abbastanza problematico, che all'inizio manovrava il gruppo dei maschi della classe che creavano non pochi disordini.
La trama è abbastanza coerente al manga fino ad un certo punto: infatti, con il fine di realizzare un anime adatto a un pubblico giovane, bisogna ammettere che la storia è stata modificata moltissimo, fino a quasi perdere il proprio collegamento con la storia originale. Soprattutto, sono stati eliminati molti passaggi importanti per lo svolgimento della trama, che davano al manga delle notevoli sfumature. Infine, per riempire le lacune, sono state aggiunte molte scene inutili e insensate.
Inoltre, non capisco il motivo di modificare le classi, provandole ad adattare al modello italiano (mi riferisco esclusivamente al doppiaggio italiano): nell'anime in giapponese, e anche nel manga, Sana è in sesta elementare, tuttavia in Italia (probabilmente per facilitarne la comprensione), Sana è in prima media. Il che tuttavia non ha affatto senso, dal momento che anche un osservatore poco attento potrebbe notare che in prima media Sana non ha l'uniforme, e in seconda comincia a indossarla.
Oltretutto, l'idea di mettere un accento francese a Funny (Fuka nel manga) è insensata. Funny viene da Osaka, perciò ha un accento diverso, ma è come un dialetto, quindi sarebbe stato meglio provare qualcos'altro.
La grafica rispetta abbastanza bene quella del manga, anche se direi che si sarebbe potuto fare di meglio.
Quanto al doppiaggio, direi che è fatto molto male. I personaggi parlano troppo in fretta, e alcune volte i doppiatori non riescono ad esprimere bene i concetti, siccome parlano troppo velocemente.
L'opening italiana è carina, lo stesso si può dire di quella giapponese, ma niente di eccezionale.
Le soundtrack si adattano bene al contesto.
Le personalità dei personaggi sono originali e degne della sensei Obana. In questo, l'anime è riuscito abbastanza.
Insomma, se vi è piaciuto questo anime, adorerete certamente il manga.
Il mio voto finale, oggettivo e soggettivo, è di 6. Si poteva fare di meglio, magari destinandolo a un pubblico più maturo.
Quando avevo sedici anni, lessi uno dei manga shojo più belli mai avuti tra le mani: era il 2002 ed era la primissima edizione de "Il giocattolo dei bambini" di Miho Obana, all'epoca edito da Dynamic, oggi Dynit. Ah, che ricordi! Le uscite erano bimestrali, e ricordo l'attesa spasmodica per avere il volume successivo tra le mani, comprato nell'edicola di fronte casa, e l'edicolante, che vedeva il tuo entusiasmo, ti metteva da parte il volume quando arrivava.
Un manga senza tempo, di una bellezza ammaliante, con personaggi meravigliosi, una protagonista dinamica, con un'allegria e un'energia contagiose, e un protagonista cupo, ribelle, inizialmente violento, ma con un carattere forte e deciso, che si innamorerà di una metà molto diversa da lui per carattere, eppure destinata a unirsi a lui indissolubilmente.
All'epoca non vidi l'anime in onda su Mediaset, anche se ne sentivo parlare bene, e mi vien da dire "Per fortuna!", perché, a distanza di decenni, l'ho visto più che altro perché è capitata l'occasione, e con una vena di nostalgia per il manga ho accontentato mio marito, che era curioso di dargli una occhiata, avendone sentito parlare bene molti anni fa.
Per chi ha letto solo il manga da adolescente e l'ha amato alla follia, tanto da ricordarne quasi completamente la trama a memoria anche a distanza di decenni, guardare l'anime successivamente diventa un vero tormento, perché il paragone tra cartaceo e adattamento animato è inevitabile. E la differenza è abissale e atroce.
Una parte della trama è stata rispettata, per fortuna, ed è abbastanza fedele, anche se con l'aggiunta di personaggi inutili come Gerald e il pipistrello Babbit, ma tra un arco narrativo e l'altro sono state inserite decine di puntate completamente inventate dal regista e dagli sceneggiatori, inserendo intere vicende che non c'entrano nulla con la trama base del manga, personaggi totalmente inventati di sana pianta e a mio parere assolutamente obsoleti.
Per non parlare del finale, completamente anonimo e anche qui inventato dagli sceneggiatori, che si discosta totalmente dallo splendido finale della controparte cartacea: insomma, un disastro!
Come quasi sempre, allungare il brodo porta a rovinare un prodotto, il manga infatti era perfetto così com'era a livello narrativo concepito dall'autrice Miho Obana, non aveva bisogno di nessuna aggiunta, quindi l'anime è stato per me un po' deludente.
I personaggi del manga sono sì spesso caricaturali, per enfatizzare le scene comiche e un po' demenziali, ma dosati nel modo giusto, in questo anime sono stati esagerati all'ennesima potenza, tanto da sembrare quasi fastidiosi a volte.
Le parti cantate ad ogni episodio si potevano benissimo evitare, totalmente inutili e irritanti.
Come se non bastasse, Mediaset ha censurato alcune scene ed edulcorato alcuni dialoghi, per renderlo più adatto a un pubblico di bambini, snaturando i bellissimi dialoghi originali. Per non parlare di come sono stati storpiati i nomi: Eric invece di Hayama Akito, Rossana invece di Sana Kurata, Terence invece di Tsuyoshi, Charles invece di Naozumi, Fanny invece di Fuka, Robby invece di Rei Sagami...
Va precisato che erano gli anni '90, e all'epoca funzionava così su Mediaset, c'erano pochi canali TV che trasmettevano quelli che si chiamavano in quegli anni cartoni animati giapponesi, erano altri tempi... per fortuna, oggigiorno i nomi sono mantenuti fedeli all'originale e vengono fatte indubbiamente meno censure.
L'ultimo arco narrativo del manga, più drammatico, è stato totalmente scartato nell'anime, era in realtà una parte profonda e interessante da vedere, dove Akito (Eric) andava a salvare un ragazzo vittima del suo bullismo e ne rimaneva ferito in modo serio; questo portava Sana a un tale shock emotivo, che per un periodo soffrì di una sindrome rara, quella della bambola: il suo volto divenne perennemente inespressivo. Per una come lei, abituata a fare mille e più facce di ogni genere, e facendo pure l'attrice, fu un vero trauma, e uno shock per noi lettori, che vedevamo il nostro idolo ridotto psicologicamente a brandelli, con a fianco un Akito ferito nel corpo a scontare le sue azioni passate.
Un vero peccato non vederlo in anime... o forse un bene: se avessi visto un altro arco narrativo del manga snaturato e storpiato in mille modi come successo ai precedenti... direi che mi sono risparmiata ulteriore disgusto.
Come voto do una sufficienza tiratissima, solo perché, come scrivevo, alcune parti sono state mantenute abbastanza fedeli al manga, ma solo questo, il resto è da dimenticare.
La grafica è figlia degli anni '90, e quindi imparagonabile agli standard odierni.
Devo dire che avevo dubbi sul doppiaggio italiano, con Sana ci sono cresciuta nell'adolescenza e avevo paura che la doppiatrice non rendesse bene sullo schermo, invece Marcella Silvestri si è dimostrata all'altezza di un personaggio così difficile da doppiare, con dialoghi molto veloci e tante, ma tante battute urlate, tipico dell'esuberanza di Sana; anche Monica Bonetto è entrata bene nel personaggio di Akito (Eric), dando una voce credibile.
Insomma, sinceramente non ne consiglio la visione, soprattutto se si ha già letto tutto il manga e ci si è affezionati, si rischia di rimanere fortemente delusi e a tratti disgustati tra censure e adattamenti ridicoli.
Per chi invece ha già visto questo anime, consiglio assolutamente la lettura del bellissimo e profondo manga, tra l'altro riedito recentemente in una Big Edition (formato più grande che permette di ammirare tutti i dettagli - numerosi - che l'autrice mette in ogni tavola): lo rivedrete in una veste migliore, più emozionante e che riserverà belle sorprese.
Un manga senza tempo, di una bellezza ammaliante, con personaggi meravigliosi, una protagonista dinamica, con un'allegria e un'energia contagiose, e un protagonista cupo, ribelle, inizialmente violento, ma con un carattere forte e deciso, che si innamorerà di una metà molto diversa da lui per carattere, eppure destinata a unirsi a lui indissolubilmente.
All'epoca non vidi l'anime in onda su Mediaset, anche se ne sentivo parlare bene, e mi vien da dire "Per fortuna!", perché, a distanza di decenni, l'ho visto più che altro perché è capitata l'occasione, e con una vena di nostalgia per il manga ho accontentato mio marito, che era curioso di dargli una occhiata, avendone sentito parlare bene molti anni fa.
Per chi ha letto solo il manga da adolescente e l'ha amato alla follia, tanto da ricordarne quasi completamente la trama a memoria anche a distanza di decenni, guardare l'anime successivamente diventa un vero tormento, perché il paragone tra cartaceo e adattamento animato è inevitabile. E la differenza è abissale e atroce.
Una parte della trama è stata rispettata, per fortuna, ed è abbastanza fedele, anche se con l'aggiunta di personaggi inutili come Gerald e il pipistrello Babbit, ma tra un arco narrativo e l'altro sono state inserite decine di puntate completamente inventate dal regista e dagli sceneggiatori, inserendo intere vicende che non c'entrano nulla con la trama base del manga, personaggi totalmente inventati di sana pianta e a mio parere assolutamente obsoleti.
Per non parlare del finale, completamente anonimo e anche qui inventato dagli sceneggiatori, che si discosta totalmente dallo splendido finale della controparte cartacea: insomma, un disastro!
Come quasi sempre, allungare il brodo porta a rovinare un prodotto, il manga infatti era perfetto così com'era a livello narrativo concepito dall'autrice Miho Obana, non aveva bisogno di nessuna aggiunta, quindi l'anime è stato per me un po' deludente.
I personaggi del manga sono sì spesso caricaturali, per enfatizzare le scene comiche e un po' demenziali, ma dosati nel modo giusto, in questo anime sono stati esagerati all'ennesima potenza, tanto da sembrare quasi fastidiosi a volte.
Le parti cantate ad ogni episodio si potevano benissimo evitare, totalmente inutili e irritanti.
Come se non bastasse, Mediaset ha censurato alcune scene ed edulcorato alcuni dialoghi, per renderlo più adatto a un pubblico di bambini, snaturando i bellissimi dialoghi originali. Per non parlare di come sono stati storpiati i nomi: Eric invece di Hayama Akito, Rossana invece di Sana Kurata, Terence invece di Tsuyoshi, Charles invece di Naozumi, Fanny invece di Fuka, Robby invece di Rei Sagami...
Va precisato che erano gli anni '90, e all'epoca funzionava così su Mediaset, c'erano pochi canali TV che trasmettevano quelli che si chiamavano in quegli anni cartoni animati giapponesi, erano altri tempi... per fortuna, oggigiorno i nomi sono mantenuti fedeli all'originale e vengono fatte indubbiamente meno censure.
L'ultimo arco narrativo del manga, più drammatico, è stato totalmente scartato nell'anime, era in realtà una parte profonda e interessante da vedere, dove Akito (Eric) andava a salvare un ragazzo vittima del suo bullismo e ne rimaneva ferito in modo serio; questo portava Sana a un tale shock emotivo, che per un periodo soffrì di una sindrome rara, quella della bambola: il suo volto divenne perennemente inespressivo. Per una come lei, abituata a fare mille e più facce di ogni genere, e facendo pure l'attrice, fu un vero trauma, e uno shock per noi lettori, che vedevamo il nostro idolo ridotto psicologicamente a brandelli, con a fianco un Akito ferito nel corpo a scontare le sue azioni passate.
Un vero peccato non vederlo in anime... o forse un bene: se avessi visto un altro arco narrativo del manga snaturato e storpiato in mille modi come successo ai precedenti... direi che mi sono risparmiata ulteriore disgusto.
Come voto do una sufficienza tiratissima, solo perché, come scrivevo, alcune parti sono state mantenute abbastanza fedeli al manga, ma solo questo, il resto è da dimenticare.
La grafica è figlia degli anni '90, e quindi imparagonabile agli standard odierni.
Devo dire che avevo dubbi sul doppiaggio italiano, con Sana ci sono cresciuta nell'adolescenza e avevo paura che la doppiatrice non rendesse bene sullo schermo, invece Marcella Silvestri si è dimostrata all'altezza di un personaggio così difficile da doppiare, con dialoghi molto veloci e tante, ma tante battute urlate, tipico dell'esuberanza di Sana; anche Monica Bonetto è entrata bene nel personaggio di Akito (Eric), dando una voce credibile.
Insomma, sinceramente non ne consiglio la visione, soprattutto se si ha già letto tutto il manga e ci si è affezionati, si rischia di rimanere fortemente delusi e a tratti disgustati tra censure e adattamenti ridicoli.
Per chi invece ha già visto questo anime, consiglio assolutamente la lettura del bellissimo e profondo manga, tra l'altro riedito recentemente in una Big Edition (formato più grande che permette di ammirare tutti i dettagli - numerosi - che l'autrice mette in ogni tavola): lo rivedrete in una veste migliore, più emozionante e che riserverà belle sorprese.
Ho appena finito di vederlo per la terza volta! E' davvero un anime che non smette mai di emozionarmi, a parte qualche episodio senza senso, che non ha niente a che fare con la trama, messo lì per riempire e fare qualche episodio in più, e la parte di New York, che dopo un po' può risultare noiosa. Per il resto nulla da criticare, i caratteri dei personaggi sono stati delineati molto bene anche attraverso i disegni, la colonna sonora e la musica ti trascinano con una grande allegria e viene voglia anche a te di cantare!
Il carattere e il buon umore di questa ragazzina sono travolgenti, ti mette addosso tanta voglia di fare proprio come lei, che fin da bambina lavora nel mondo dello spettacolo e non si tira mai indietro davanti a qualunque difficoltà. Sana ha soli undici anni e, oltre all'impegno scolastico, ha già un lavoro che l'assorbe completamente e che lei ama, e per questo è un idolo per i suoi compagni di classe, che la stimano e le sono sempre accanto. E' solo una ragazzina, ma ha già conosciuto l'amore, e questa è una delle parti della trama che più emoziona, i momenti tra lei e Heric sono davvero dolci! In tutti gli episodi non manca mai una scena esilarante, ma non mancano neanche le scene strappalacrime e sdolcinate.
Anche questo anime è un grande classico che non si può non vedere. Peccato solo per le varie censure, come quella del finale, che si fanno sempre qui in Italia!
Il carattere e il buon umore di questa ragazzina sono travolgenti, ti mette addosso tanta voglia di fare proprio come lei, che fin da bambina lavora nel mondo dello spettacolo e non si tira mai indietro davanti a qualunque difficoltà. Sana ha soli undici anni e, oltre all'impegno scolastico, ha già un lavoro che l'assorbe completamente e che lei ama, e per questo è un idolo per i suoi compagni di classe, che la stimano e le sono sempre accanto. E' solo una ragazzina, ma ha già conosciuto l'amore, e questa è una delle parti della trama che più emoziona, i momenti tra lei e Heric sono davvero dolci! In tutti gli episodi non manca mai una scena esilarante, ma non mancano neanche le scene strappalacrime e sdolcinate.
Anche questo anime è un grande classico che non si può non vedere. Peccato solo per le varie censure, come quella del finale, che si fanno sempre qui in Italia!
"Kodomo no Omocha" - "Il giocattolo dei bambini" è una serie animata composta da 102 episodi trasmessa anche in Italia a partire dal 1996 con la denominazione di "Rossana".
La trama racconta la vicenda di una ragazzina intraprendente e molto giovane di nome Rossana. Ella difatti deve mitigare i suoi impegni di attrice (poiché lavora nella seguita serie "Evviva l'allegria") con la scuola. Nella classe di Sana regna il caos a causa di un compagno di classe ribelle e indolente, Akito Hayama (Heric in Italia). Egli difatti è il "capo" di ragazzini dispettosi che fanno disperare gli insegnanti e rendono impossibile lo svolgimento delle lezioni. Essi non hanno autorità e potere, poiché Akito possiede delle foto compromettenti sugli insegnanti della classe. Sana, la quale è una ragazza che non si lascia intimidire, decide di attuare vari piani per fermare Akito e i suoi compagni. Dopo molti tentativi disastrosi, Sana decide di scattare delle foto di Akito in momenti imbarazzanti con la complicità del migliore amico del ragazzo. Grazie al suo aiuto viene scattata ad Akito una foto in mutande che restituisce una certa tranquillità alla classe. Rossana, comunque, non comprendendo il comportamento scontroso e schivo del ragazzo, decide di indagare un po' sulla sua vita. Rossana scopre che Akito, tornando a casa da scuola, deve sopportare una sorella che lo odia, colpevolizzandolo della morte della madre, e un padre assenteista. In seguito Rossana scopre che deve interpretare uno sceneggiato il quale è molto simile alla storia di Akito. La ragazza invita i famigliari a guardarlo e, in seguito, grazie a questo, capiscono i loro sbagli e cercano di riconciliarsi con Akito. Da allora Akito comincia a provare dei sentimenti verso Sana, ma la strada per loro due sarà ardua e difficoltosa, tra imprevisti e colpi di scena...
Secondo me è stato tracciato molto bene un percorso psicologico tra due personaggi caratterialmente diversi ma con il medesimo scopo: aiutarsi e proteggersi a vicenda nel momento del bisogno. Nella trasposizione animata si può ben notare come Rossana sia una ragazzina energica, volenterosa e altruista, ma anche quanto la sua parte infantile prenda molto spesso il sopravvento, rendendola impulsiva e testarda, trasformandola così in un personaggio simpatico in cui ci si può rispecchiare. Akito invece è un ragazzo silenzioso e apparentemente privo di sentimenti quali gioia o interesse verso qualcosa. Egli in realtà è un ragazzo riflessivo e in molti aspetti dolce e altruista. Si può notare che anche in lui emerge la parte infantile, specialmente quando prova un certo disappunto, dato che sfoga la sua rabbia tirando calci al muro o alle cose.
I personaggi secondari (che molto spesso prendono parte come co-protagonisti) influenzano molto la scelta dei due protagonisti, creando un po' di ostacoli alla loro amicizia e al loro "amore".
I disegni sono semplici ma espressivi e ben delineati, la visione scorrevole e appassionante, senza essere opprimente.
Il mio voto è un nove meritato e a chi è appassionato di anime e manga consiglio la visione e la lettura di questo capolavoro.
La trama racconta la vicenda di una ragazzina intraprendente e molto giovane di nome Rossana. Ella difatti deve mitigare i suoi impegni di attrice (poiché lavora nella seguita serie "Evviva l'allegria") con la scuola. Nella classe di Sana regna il caos a causa di un compagno di classe ribelle e indolente, Akito Hayama (Heric in Italia). Egli difatti è il "capo" di ragazzini dispettosi che fanno disperare gli insegnanti e rendono impossibile lo svolgimento delle lezioni. Essi non hanno autorità e potere, poiché Akito possiede delle foto compromettenti sugli insegnanti della classe. Sana, la quale è una ragazza che non si lascia intimidire, decide di attuare vari piani per fermare Akito e i suoi compagni. Dopo molti tentativi disastrosi, Sana decide di scattare delle foto di Akito in momenti imbarazzanti con la complicità del migliore amico del ragazzo. Grazie al suo aiuto viene scattata ad Akito una foto in mutande che restituisce una certa tranquillità alla classe. Rossana, comunque, non comprendendo il comportamento scontroso e schivo del ragazzo, decide di indagare un po' sulla sua vita. Rossana scopre che Akito, tornando a casa da scuola, deve sopportare una sorella che lo odia, colpevolizzandolo della morte della madre, e un padre assenteista. In seguito Rossana scopre che deve interpretare uno sceneggiato il quale è molto simile alla storia di Akito. La ragazza invita i famigliari a guardarlo e, in seguito, grazie a questo, capiscono i loro sbagli e cercano di riconciliarsi con Akito. Da allora Akito comincia a provare dei sentimenti verso Sana, ma la strada per loro due sarà ardua e difficoltosa, tra imprevisti e colpi di scena...
Secondo me è stato tracciato molto bene un percorso psicologico tra due personaggi caratterialmente diversi ma con il medesimo scopo: aiutarsi e proteggersi a vicenda nel momento del bisogno. Nella trasposizione animata si può ben notare come Rossana sia una ragazzina energica, volenterosa e altruista, ma anche quanto la sua parte infantile prenda molto spesso il sopravvento, rendendola impulsiva e testarda, trasformandola così in un personaggio simpatico in cui ci si può rispecchiare. Akito invece è un ragazzo silenzioso e apparentemente privo di sentimenti quali gioia o interesse verso qualcosa. Egli in realtà è un ragazzo riflessivo e in molti aspetti dolce e altruista. Si può notare che anche in lui emerge la parte infantile, specialmente quando prova un certo disappunto, dato che sfoga la sua rabbia tirando calci al muro o alle cose.
I personaggi secondari (che molto spesso prendono parte come co-protagonisti) influenzano molto la scelta dei due protagonisti, creando un po' di ostacoli alla loro amicizia e al loro "amore".
I disegni sono semplici ma espressivi e ben delineati, la visione scorrevole e appassionante, senza essere opprimente.
Il mio voto è un nove meritato e a chi è appassionato di anime e manga consiglio la visione e la lettura di questo capolavoro.
Parlare di "Kodomo no Omocha" non è facile come sembra.
È la versione animata del manga più conosciuto di Miho Obana, ma è fondamentalmente un'opera a parte, dove momenti di serietà e di drammaticità si alternano a scene comiche e divertenti. Difatti, "Kodocha" è un anime che offre per lo più momenti molto rilassati e spassosi, senza farsi prendere veramente sul serio, ma comunque propone diverse tematiche piuttosto delicate e ci sono alcuni momenti molto teatrali e seriosi.
In tutta sincerità, io ho apprezzato di più il lato melodrammatico di questa serie, più che altro perché forse sono troppo grande per ridere di fronte a certe cose, ma comunque difficilmente non si verrà contagiati dall'allegria e dall'ottimismo che "Kodocha" e Sana sanno offrire.
La trama è, bene o male, piuttosto conosciuta.
Sana Kurata - Rossana Smith - è una ragazza undicenne dal carattere molto energico e vivace, a tratti un po' fuori di testa, che quando non è a scuola lavora in televisione. Lei è, infatti, un'idol e, come tale, deve prestarsi a numerosi spot televisivi, trasmissioni, interviste e, in particolare, è la star di punta di Kodomo no Omocha ("Il giocattolo dei bambini"), trasmissione molto popolare in Giappone. Il perché lei faccia l'idol non viene lasciato al caso, ma viene spiegato con calma. Sana frequenta l'ultimo anno alle elementari, in una classe colma fino all'orlo di piantagrane, ragazzi che non hanno voglia di studiare e che disturbano prepotentemente le lezioni. Il responsabile di tutto ciò è Akito Hayama - Heric Akito -, che non partecipa direttamente ma se ne sta in disparte ad ascoltare la musica con le cuffiette. Così Sana, arcistufa della situazione, cercherà di trovare una soluzione al problema, ma nel farlo scoprirà anche chi è in realtà Akito e perché agisce così.
Questo è fondamentalmente solo l'inizio dell'anime, poi gli eventi prenderanno numerose pieghe e certo non ci sarà noia. La trama viene gestita piuttosto bene, intervallando puntate dal ritmo serrato a puntate più calme e divertenti.
Gli argomenti che tratta "Kodocha" sono svariati, ma non sono assurdi, li si possono trovare in qualunque famiglia, come i divorzi o i genitori dalle aspettative troppo elevate. L'unica famiglia che pare essere normale nella sua stranezza è quella di Sana, ma onde evitare spoiler - per chi non l'avesse visto - il perché non sarà svelato.
Principalmente è solo il cast dei protagonisti a subire un'adeguata caratterizzazione, salvo qualche rara e sporadica eccezione; per il resto invece ci troviamo di fronte a elementi piuttosto di contorno, come i compagni di classe di Sana, che non hanno delle vere evoluzioni caratteriali.
Un personaggio che più di tutti spicca è certamente quello di Sana. Amato o odiato, c'è chi lo trova irritante e chi invece lo considera veramente ben fatto. Anche io ho fatto fatica ad abituarmici, e fino all'ultimo non riuscivo a sentire le sue stonatissime canzoni, ma alla fine è un personaggio davvero positivo, dalla grande grinta e passione, ma che, come tutti, ha quei momenti in cui ha bisogno di sorreggersi a qualcuno. Credo che abbia poco senso guardare "Kodocha" se non si riesce a sopportare Sana, perché credo sia qualcosa di autolesionista: insomma, fondamentalmente l'anime gira attorno a lei.
Mentre il personaggio che più ho apprezzato è Akito, perché in lui l'evoluzione caratteriale è più marcata. Dalla situazione iniziale davvero drammatica riesce finalmente a risollevarsi e abbandonare il suo guscio scontroso e apatico. Nell'adattamento italiano ciò non si nota, ma Akito inizialmente parla omettendo soggetto e il complemento oggetto, e il suo tono vocale è particolarmente basso e cupo; atteggiamento che via via scompare fino a riuscire a esprimere a parole i propri pensieri e le proprie emozioni con frasi che, sebbene sempre piuttosto corte, sono dotate di soggetto, verbo e complemento.
In Italia, "Kodocha" si chiama Rossana. Questa è, probabilmente, una delle opere più censurate da parte di Mediaset. I nomi sono stati cambiati, l'ambientazione nipponica totalmente oscurata, ogni riferimento alla cultura giapponese è rimosso e i dialoghi sono orrendamente censurati, modificati ed edulcorati. A mio avviso è uno stupro legalizzato. In questo modo, tutto ciò che "Kodocha" aveva di positivo lo perde, viene banalizzato, reso infantile, per bambini. Tutti i temi più maturi vengono snaturati e violentati: una madre che abbandona il proprio figlio perché ancora adolescente e perché priva di un qualche aiuto viene trasformata in una madre che ha perso la memoria in un incidente e che non si ricorda più di sua figlia.
La versione italiana pare provenire da un'altra parte, o più probabilmente chi traduceva l'anime non aveva grandi conoscenze della lingua giapponese. È stata dura trovare frasi in italiano che trovassero un corrispettivo giapponese, anche nelle frasi più banali.
E non pensiate che le uniche cose censurate siano gli argomenti scomodi. Ad esempio quando il padre di Tsuyoshi - Terrence - viene arrestato perché aveva malmenato un paio di tipacci in mezzo alla strada, in Italia la cosa viene spiegata dal fatto che quei ragazzi avevano i capelli tinti e i piercing, cosa che non era andata giù al padre di Tsuyoshi. In realtà la storia era diversa: lui era pelato e vedere persone trattare così a malo modo i capelli, tingendoli, lo ha fatto infuriare. La domanda è: perché censurare? Rispetto per i pelati?
In conclusione e per farla breve: non c'è più nulla che accomuna Rossana a "Kodocha", sono due opere distinte.
Un'ulteriore aspetto su cui volevo soffermarmi è il doppiaggio, che io ho trovato davvero ottimo. La doppiatrice che più di tutti s'è sforzata è senz'altro quella di Sana, tra continui cambi di tonalità, grida, attacchi di isterismo, canzoni sconclusionate un po' ovunque e una grande comicità; non può nulla la voce nostrana, che per quanto non sia sgradevole non ha lo stesso impatto e la stessa grinta dell'originale.
Il doppiaggio italiano è inferiore a quello giapponese, che invece ha scelto le voci con criterio. Basti pensare a Babitt, quell'assurda ma simpaticissima fusione tra un coniglio e un pipistrello, che in Italia ha una voce che starebbe meglio su un uomo sovrappeso.
E il personaggio che più risente del doppiaggio italiano è Akito, dove non si riesce a rendere il personaggio tetro e di poche parole come dovrebbe essere in realtà, ma anzi ha un tono vocale piuttosto alto, usa espressioni piuttosto a modo ed è anche educato. Mah.
Il comparto sonoro dell'anime è discreto. La prima opening è davvero piacevole e frizzante, mentre la seconda mi ci è voluto un po' a farmela piacere. Le ending sono piuttosto anonime.
In Italia abbiamo la sigla cantata da Cristina d'Avena, che parla di come nella classe di Rossana ci siano solo ragazzi brutti e cattivi. Nemmeno la trama di "Kodocha" ruotasse solo attorno a questo! Nella versione originale poi, a parte le orride canzoni di Sana, ci sono delle piacevolissime canzoni di sottofondo nei momenti drammatici, e i momenti divertenti sono accompagnati da ritmi allegri e vivaci.
La grafica è nella media, con animazioni buone nei momenti importanti e invece piuttosto legnose negli episodi più rilassati.
In conclusione, dopo aver visto tutti i 102 episodi della serie, posso dire che "Kodocha" sia un buon anime e il successo che ha avuto è più che meritato.
C'è un po' di amarezza nel finale, ma... c'è il manga! Ve lo consiglio con il cuore!
È la versione animata del manga più conosciuto di Miho Obana, ma è fondamentalmente un'opera a parte, dove momenti di serietà e di drammaticità si alternano a scene comiche e divertenti. Difatti, "Kodocha" è un anime che offre per lo più momenti molto rilassati e spassosi, senza farsi prendere veramente sul serio, ma comunque propone diverse tematiche piuttosto delicate e ci sono alcuni momenti molto teatrali e seriosi.
In tutta sincerità, io ho apprezzato di più il lato melodrammatico di questa serie, più che altro perché forse sono troppo grande per ridere di fronte a certe cose, ma comunque difficilmente non si verrà contagiati dall'allegria e dall'ottimismo che "Kodocha" e Sana sanno offrire.
La trama è, bene o male, piuttosto conosciuta.
Sana Kurata - Rossana Smith - è una ragazza undicenne dal carattere molto energico e vivace, a tratti un po' fuori di testa, che quando non è a scuola lavora in televisione. Lei è, infatti, un'idol e, come tale, deve prestarsi a numerosi spot televisivi, trasmissioni, interviste e, in particolare, è la star di punta di Kodomo no Omocha ("Il giocattolo dei bambini"), trasmissione molto popolare in Giappone. Il perché lei faccia l'idol non viene lasciato al caso, ma viene spiegato con calma. Sana frequenta l'ultimo anno alle elementari, in una classe colma fino all'orlo di piantagrane, ragazzi che non hanno voglia di studiare e che disturbano prepotentemente le lezioni. Il responsabile di tutto ciò è Akito Hayama - Heric Akito -, che non partecipa direttamente ma se ne sta in disparte ad ascoltare la musica con le cuffiette. Così Sana, arcistufa della situazione, cercherà di trovare una soluzione al problema, ma nel farlo scoprirà anche chi è in realtà Akito e perché agisce così.
Questo è fondamentalmente solo l'inizio dell'anime, poi gli eventi prenderanno numerose pieghe e certo non ci sarà noia. La trama viene gestita piuttosto bene, intervallando puntate dal ritmo serrato a puntate più calme e divertenti.
Gli argomenti che tratta "Kodocha" sono svariati, ma non sono assurdi, li si possono trovare in qualunque famiglia, come i divorzi o i genitori dalle aspettative troppo elevate. L'unica famiglia che pare essere normale nella sua stranezza è quella di Sana, ma onde evitare spoiler - per chi non l'avesse visto - il perché non sarà svelato.
Principalmente è solo il cast dei protagonisti a subire un'adeguata caratterizzazione, salvo qualche rara e sporadica eccezione; per il resto invece ci troviamo di fronte a elementi piuttosto di contorno, come i compagni di classe di Sana, che non hanno delle vere evoluzioni caratteriali.
Un personaggio che più di tutti spicca è certamente quello di Sana. Amato o odiato, c'è chi lo trova irritante e chi invece lo considera veramente ben fatto. Anche io ho fatto fatica ad abituarmici, e fino all'ultimo non riuscivo a sentire le sue stonatissime canzoni, ma alla fine è un personaggio davvero positivo, dalla grande grinta e passione, ma che, come tutti, ha quei momenti in cui ha bisogno di sorreggersi a qualcuno. Credo che abbia poco senso guardare "Kodocha" se non si riesce a sopportare Sana, perché credo sia qualcosa di autolesionista: insomma, fondamentalmente l'anime gira attorno a lei.
Mentre il personaggio che più ho apprezzato è Akito, perché in lui l'evoluzione caratteriale è più marcata. Dalla situazione iniziale davvero drammatica riesce finalmente a risollevarsi e abbandonare il suo guscio scontroso e apatico. Nell'adattamento italiano ciò non si nota, ma Akito inizialmente parla omettendo soggetto e il complemento oggetto, e il suo tono vocale è particolarmente basso e cupo; atteggiamento che via via scompare fino a riuscire a esprimere a parole i propri pensieri e le proprie emozioni con frasi che, sebbene sempre piuttosto corte, sono dotate di soggetto, verbo e complemento.
In Italia, "Kodocha" si chiama Rossana. Questa è, probabilmente, una delle opere più censurate da parte di Mediaset. I nomi sono stati cambiati, l'ambientazione nipponica totalmente oscurata, ogni riferimento alla cultura giapponese è rimosso e i dialoghi sono orrendamente censurati, modificati ed edulcorati. A mio avviso è uno stupro legalizzato. In questo modo, tutto ciò che "Kodocha" aveva di positivo lo perde, viene banalizzato, reso infantile, per bambini. Tutti i temi più maturi vengono snaturati e violentati: una madre che abbandona il proprio figlio perché ancora adolescente e perché priva di un qualche aiuto viene trasformata in una madre che ha perso la memoria in un incidente e che non si ricorda più di sua figlia.
La versione italiana pare provenire da un'altra parte, o più probabilmente chi traduceva l'anime non aveva grandi conoscenze della lingua giapponese. È stata dura trovare frasi in italiano che trovassero un corrispettivo giapponese, anche nelle frasi più banali.
E non pensiate che le uniche cose censurate siano gli argomenti scomodi. Ad esempio quando il padre di Tsuyoshi - Terrence - viene arrestato perché aveva malmenato un paio di tipacci in mezzo alla strada, in Italia la cosa viene spiegata dal fatto che quei ragazzi avevano i capelli tinti e i piercing, cosa che non era andata giù al padre di Tsuyoshi. In realtà la storia era diversa: lui era pelato e vedere persone trattare così a malo modo i capelli, tingendoli, lo ha fatto infuriare. La domanda è: perché censurare? Rispetto per i pelati?
In conclusione e per farla breve: non c'è più nulla che accomuna Rossana a "Kodocha", sono due opere distinte.
Un'ulteriore aspetto su cui volevo soffermarmi è il doppiaggio, che io ho trovato davvero ottimo. La doppiatrice che più di tutti s'è sforzata è senz'altro quella di Sana, tra continui cambi di tonalità, grida, attacchi di isterismo, canzoni sconclusionate un po' ovunque e una grande comicità; non può nulla la voce nostrana, che per quanto non sia sgradevole non ha lo stesso impatto e la stessa grinta dell'originale.
Il doppiaggio italiano è inferiore a quello giapponese, che invece ha scelto le voci con criterio. Basti pensare a Babitt, quell'assurda ma simpaticissima fusione tra un coniglio e un pipistrello, che in Italia ha una voce che starebbe meglio su un uomo sovrappeso.
E il personaggio che più risente del doppiaggio italiano è Akito, dove non si riesce a rendere il personaggio tetro e di poche parole come dovrebbe essere in realtà, ma anzi ha un tono vocale piuttosto alto, usa espressioni piuttosto a modo ed è anche educato. Mah.
Il comparto sonoro dell'anime è discreto. La prima opening è davvero piacevole e frizzante, mentre la seconda mi ci è voluto un po' a farmela piacere. Le ending sono piuttosto anonime.
In Italia abbiamo la sigla cantata da Cristina d'Avena, che parla di come nella classe di Rossana ci siano solo ragazzi brutti e cattivi. Nemmeno la trama di "Kodocha" ruotasse solo attorno a questo! Nella versione originale poi, a parte le orride canzoni di Sana, ci sono delle piacevolissime canzoni di sottofondo nei momenti drammatici, e i momenti divertenti sono accompagnati da ritmi allegri e vivaci.
La grafica è nella media, con animazioni buone nei momenti importanti e invece piuttosto legnose negli episodi più rilassati.
In conclusione, dopo aver visto tutti i 102 episodi della serie, posso dire che "Kodocha" sia un buon anime e il successo che ha avuto è più che meritato.
C'è un po' di amarezza nel finale, ma... c'è il manga! Ve lo consiglio con il cuore!
"Kodomo no Omocha - Rossana" (conosciuto in Italia come "Il giocattolo dei bambini") racconta le "avventure" di (Ros)Sana Kurata, purtroppo tradotta in italiano con Sana Smith, una ragazza di undici anni che fa l'attrice in un programma TV: "Evviva l'allegria!". La situazione nella classe di Sana è un disastro: un ragazzo di nome Eric ricatta gli insegnanti con delle fotografie per costringerli a non intervenire nelle sue malefatte; così Sana decide di chiedere l'aiuto di Terence, un compagno di classe, per risolvere la situazione, ma si verrà a scoprire che questa è molto più complicata di quanto non sembri...
Quest'anime mi è stato consigliato da una mia amica, che l'ha definito "stupendo, un must se ti vuoi fare una cultura", ma metto le virgolette perché non per tutti può essere così. Fatto sta che ero partita con delle aspettative, cosa che in genere non si dovrebbe fare, e devo dire che non sono rimasta per niente delusa.
All'inizio l'anime parte con una certa allegria, con molte gag ricorrenti (come quelle con il martello di plastica) e delle canzoncine piuttosto assurde inventate da Sana lì per lì. Infatti si resta molto sorpresi da come in "Rossana" si intreccino senza nessun problema gag, scenette comico-assurde, discussioni serie e vita amorosa. La storia procede molto velocemente, ma si riesce sempre e comunque a seguire i vari avvenimenti, nonostante l'intreccio sopracitato. Le tematiche non sono banali, anzi toccano argomenti molto seri, come ad esempio i problemi in famiglia, le relazioni tra amici e molto altro ancora; il tutto accompagnato dalla coinvolgente e straripante energia della piccola Sana.
I personaggi sono, a mio parere, abbastanza buoni. Devo però concordare con chi dice che sembrano fatti con lo stampino, per quanto riguarda l'aspetto fisico, anche se credo sia proprio lo stile tipico della Obana, come ho potuto constatare leggendo "Partner". In più solo pochi di loro, ovvero i personaggi davvero importanti, hanno una storia personale fatta come si deve: interessante, coinvolgente, indimenticabile, non troppo complicata, senza spiegazioni aggiunte e/o forzate o fatti campati per aria. In più ci sono molti personaggi che hanno un ruolo puramente comico, come Gerald, Oliver o anche Bab, il "pipistrello narratore", che accompagna chi guarda per tutta la serie, episodio per episodio.
La grafica è buona, niente di eccezionale e niente di pessimo; molto azzeccati sono gli sfondi per le scenette e i rap, per il resto i "paesaggi" mi sembrano alquanto ordinari.
E voi direte: "Wow, sembra un ottimo anime! Perché solo otto? Poteva dare dieci!". E infatti qui casca l'asino. Tutto apposto, tutto bene, fino all'episodio 50 circa: prendiamo come riferimento la fine delle riprese del film "La casa nel bosco", escludendo tutto quel pezzo assurdo su Thaddeus Green, bah! Quasi non riconoscevo più l'anime: all'improvviso vi sono morti, abbandoni, bancarotta e pene d'amore. Niente più canzoncine assurde, sono quasi del tutto sparite le gag, personaggi nuovi che sbucano da ogni dove, pochi dei quali veramente ben fatti. Dov'è finita tutta l'allegria caratteristica dell'anime? Dov'è, insomma, "Kodomo no Omocha - Rossana"? Insomma, cambiamento sì, ma qui si esagera. I colpi di scena sono sempre ben accetti, una svolta "drammatico-seria" ci vuole, anche solo una breve parentesi, perché un anime fatto di sole gag dopo un po' stanca - anche se penso che "Guru Guru" sia una delle eccezioni. Ma io mi ero molto affezionata a Sana, e mi è dispiaciuto vedere quel vulcano di allegria finire in un vortice praticamente infinito di sfortuna e depressione.
Molti personaggi non si vedono più, o si limitano a qualche episodio; nuovi personaggi sbucano fuori per poi essere relegati a comparse, ed è un peccato perché alcuni, come Bernadette "Bunny", mi sarebbe piaciuto incontrarli ancora. E poi il finale. Quello senz'altro mi ha lasciata di stucco. Ma che razza di fine è mai quella!? Della serie: come concludere in bruttezza rovinando ulteriormente un anime che era partito da dieci. Ma qui la colpa non è tutta dell'autrice. Qui la colpa è anche delle censure italiane, che hanno omesso molte parti importanti, tagliato le gag e modificato i dialoghi. C'era perfino un 103° episodio, che spiegava meglio come sarebbe dovuto finire l'anime, perché il manga andava avanti ancora, ma si stava facendo troppo serio. Ovviamente questo non è stato minimamente contato da chi ha realizzato le censure, non pensando che i ragazzi più grandi - perché in origine, l'anime non era certo per bambini - sarebbero rimasti con qualche dubbio. Ma credo che questa tiritera non suoni nuova a nessuno.
Insomma, sono scesa a patti e ho fatto un compromesso: un nove pieno e meritatissimo per la prima parte, fino alla fine delle riprese del film; un sette scarso per la seconda, dalla partenza per New York fino alla fine. Quindi la media è otto. Tutti i motivi dei miei voti sono sopracitati, credo di aver detto tutto. Anzi no, un'ultima cosa: ho avuto l'impressione che alcune volte l'autrice non sapesse più come sbrogliare la situazione da lei stessa creata, o non sapesse più come rendere interessante la trama, e per questo avesse inserito dei cambiamenti un po' troppo bruschi e improvvisi. Qualcuno li prenderà per semplici colpi di scena, ma un occhio più esperto li noterà senz'altro, e la cosa può dare al suddetto molto fastidio.
Quindi, consiglio quest'anime perché ne vale la pena - ed è molto meglio di tanti altri in circolazione - soprattutto per chi si sta "facendo le ossa".
Quest'anime mi è stato consigliato da una mia amica, che l'ha definito "stupendo, un must se ti vuoi fare una cultura", ma metto le virgolette perché non per tutti può essere così. Fatto sta che ero partita con delle aspettative, cosa che in genere non si dovrebbe fare, e devo dire che non sono rimasta per niente delusa.
All'inizio l'anime parte con una certa allegria, con molte gag ricorrenti (come quelle con il martello di plastica) e delle canzoncine piuttosto assurde inventate da Sana lì per lì. Infatti si resta molto sorpresi da come in "Rossana" si intreccino senza nessun problema gag, scenette comico-assurde, discussioni serie e vita amorosa. La storia procede molto velocemente, ma si riesce sempre e comunque a seguire i vari avvenimenti, nonostante l'intreccio sopracitato. Le tematiche non sono banali, anzi toccano argomenti molto seri, come ad esempio i problemi in famiglia, le relazioni tra amici e molto altro ancora; il tutto accompagnato dalla coinvolgente e straripante energia della piccola Sana.
I personaggi sono, a mio parere, abbastanza buoni. Devo però concordare con chi dice che sembrano fatti con lo stampino, per quanto riguarda l'aspetto fisico, anche se credo sia proprio lo stile tipico della Obana, come ho potuto constatare leggendo "Partner". In più solo pochi di loro, ovvero i personaggi davvero importanti, hanno una storia personale fatta come si deve: interessante, coinvolgente, indimenticabile, non troppo complicata, senza spiegazioni aggiunte e/o forzate o fatti campati per aria. In più ci sono molti personaggi che hanno un ruolo puramente comico, come Gerald, Oliver o anche Bab, il "pipistrello narratore", che accompagna chi guarda per tutta la serie, episodio per episodio.
La grafica è buona, niente di eccezionale e niente di pessimo; molto azzeccati sono gli sfondi per le scenette e i rap, per il resto i "paesaggi" mi sembrano alquanto ordinari.
E voi direte: "Wow, sembra un ottimo anime! Perché solo otto? Poteva dare dieci!". E infatti qui casca l'asino. Tutto apposto, tutto bene, fino all'episodio 50 circa: prendiamo come riferimento la fine delle riprese del film "La casa nel bosco", escludendo tutto quel pezzo assurdo su Thaddeus Green, bah! Quasi non riconoscevo più l'anime: all'improvviso vi sono morti, abbandoni, bancarotta e pene d'amore. Niente più canzoncine assurde, sono quasi del tutto sparite le gag, personaggi nuovi che sbucano da ogni dove, pochi dei quali veramente ben fatti. Dov'è finita tutta l'allegria caratteristica dell'anime? Dov'è, insomma, "Kodomo no Omocha - Rossana"? Insomma, cambiamento sì, ma qui si esagera. I colpi di scena sono sempre ben accetti, una svolta "drammatico-seria" ci vuole, anche solo una breve parentesi, perché un anime fatto di sole gag dopo un po' stanca - anche se penso che "Guru Guru" sia una delle eccezioni. Ma io mi ero molto affezionata a Sana, e mi è dispiaciuto vedere quel vulcano di allegria finire in un vortice praticamente infinito di sfortuna e depressione.
Molti personaggi non si vedono più, o si limitano a qualche episodio; nuovi personaggi sbucano fuori per poi essere relegati a comparse, ed è un peccato perché alcuni, come Bernadette "Bunny", mi sarebbe piaciuto incontrarli ancora. E poi il finale. Quello senz'altro mi ha lasciata di stucco. Ma che razza di fine è mai quella!? Della serie: come concludere in bruttezza rovinando ulteriormente un anime che era partito da dieci. Ma qui la colpa non è tutta dell'autrice. Qui la colpa è anche delle censure italiane, che hanno omesso molte parti importanti, tagliato le gag e modificato i dialoghi. C'era perfino un 103° episodio, che spiegava meglio come sarebbe dovuto finire l'anime, perché il manga andava avanti ancora, ma si stava facendo troppo serio. Ovviamente questo non è stato minimamente contato da chi ha realizzato le censure, non pensando che i ragazzi più grandi - perché in origine, l'anime non era certo per bambini - sarebbero rimasti con qualche dubbio. Ma credo che questa tiritera non suoni nuova a nessuno.
Insomma, sono scesa a patti e ho fatto un compromesso: un nove pieno e meritatissimo per la prima parte, fino alla fine delle riprese del film; un sette scarso per la seconda, dalla partenza per New York fino alla fine. Quindi la media è otto. Tutti i motivi dei miei voti sono sopracitati, credo di aver detto tutto. Anzi no, un'ultima cosa: ho avuto l'impressione che alcune volte l'autrice non sapesse più come sbrogliare la situazione da lei stessa creata, o non sapesse più come rendere interessante la trama, e per questo avesse inserito dei cambiamenti un po' troppo bruschi e improvvisi. Qualcuno li prenderà per semplici colpi di scena, ma un occhio più esperto li noterà senz'altro, e la cosa può dare al suddetto molto fastidio.
Quindi, consiglio quest'anime perché ne vale la pena - ed è molto meglio di tanti altri in circolazione - soprattutto per chi si sta "facendo le ossa".
Vado controcorrente. Potenzialmente Kodomo no Omocha ha delle buoni basi con le quali stimola simpatia, e un design molto carino. Però che noia a lungo andare.
Quella che inizia come una storia allegra, di crescita, accompagnata da sentimenti profondi e da personalità forti sfocia subito nell'autocommiserazione.
Tutte le peggiori disgrazie multiple accadono, tutte senza esclusioni di colpi, alla famosa Rossana. Male che vada colpiscono Eric.
Rossana, ragazza mitizzata, dovrebbe essere un'eroina che non fa altro che ripetere sin dalle elementari che si "butterà a capo fitto nel mondo del lavoro". Il tutto contornato da un'aria spavalda da donna vissuta e matura, come un'auto-elogio che mi fa ribollire le viscere.
Ovviamente tutti i suoi sudditi/amici sono pronti a giustificarla se si comporta male e li trascura, o a vederla come un esempio da seguire, e in più per loro è irraggiungibile. Lei infatti più di qualche volta si estranierà nel "mondo del lavoro" con aria narcotizzante e affascinante.
Insomma, è tutto lei, tutto gira attorno a lei, sul suo modo di vedere le cose, sul suo modo di vivere, sul suo mondo del lavoro, sui suoi sentimenti, suoi suoi suoi, e basta! Narcisismo misto a melodramma è la miscela di Rossana, ma devo pur ammettere che alcune gag sono state un toccasana per la serie.
Infine, aggiungo una nota di demerito alla versione italiana mal censurata, che ovviamente non riguarda la serie originale in sé e per sé ma le nostre assurde emittenti televisive.
Quella che inizia come una storia allegra, di crescita, accompagnata da sentimenti profondi e da personalità forti sfocia subito nell'autocommiserazione.
Tutte le peggiori disgrazie multiple accadono, tutte senza esclusioni di colpi, alla famosa Rossana. Male che vada colpiscono Eric.
Rossana, ragazza mitizzata, dovrebbe essere un'eroina che non fa altro che ripetere sin dalle elementari che si "butterà a capo fitto nel mondo del lavoro". Il tutto contornato da un'aria spavalda da donna vissuta e matura, come un'auto-elogio che mi fa ribollire le viscere.
Ovviamente tutti i suoi sudditi/amici sono pronti a giustificarla se si comporta male e li trascura, o a vederla come un esempio da seguire, e in più per loro è irraggiungibile. Lei infatti più di qualche volta si estranierà nel "mondo del lavoro" con aria narcotizzante e affascinante.
Insomma, è tutto lei, tutto gira attorno a lei, sul suo modo di vedere le cose, sul suo modo di vivere, sul suo mondo del lavoro, sui suoi sentimenti, suoi suoi suoi, e basta! Narcisismo misto a melodramma è la miscela di Rossana, ma devo pur ammettere che alcune gag sono state un toccasana per la serie.
Infine, aggiungo una nota di demerito alla versione italiana mal censurata, che ovviamente non riguarda la serie originale in sé e per sé ma le nostre assurde emittenti televisive.
Kodomo no Omocha è un anime che parla delle vicende che circondano la giovane Rossana.
Sebbene sia un anime che in Italia viene consigliato ai bambini, (andato in onda su “Bim Bum Bam”) in realtà si tratta di una serie abbastanza profonda e vittima di molte censure. La “morale” televisiva italiana infatti ha fatto sì che venissero tolti molti aspetti complicati della storia: questo per rendere l'anime aperto a un pubblico più grande. Ciò ha sicuramente comportato una perdita di bellezza della serie e soprattutto una grande deviazione dalla storia del manga.
Ciò che rimane comunque bello di Rossana è il fatto che la gravità delle vicende non è né troppo ingente, né troppo leggera, rendendo così la storia più patetica - nota: patetico significa “ricco di sentimenti”, non come lo si intende solitamente ed erroneamente, ossia “penoso”- in certi momenti, mentre in altri diviene più leggera e divertente, ma molto, molto divertente!
La serie comunque è lunga (102 puntate), e presenta molti colpi di scena, che fanno prendere alla storia delle direzioni intriganti. Quindi si nota anche una buona dinamicità dei personaggi, specialmente Sana ed Eric (Akito nella serie giapponese), i quali presentano anche una profondità psicologica non indifferente.
Per quanto riguarda i disegni, si può dire che siano ben fatti, anche se in uno stile ormai superato, ma che presenta comunque un suo fascino classico.
Le musiche italiane sono discrete, specialmente la sigla è bella, anche se completamente diversa da quella giapponese.
In conclusione, si tratta di un bell'anime, che tiene occupati per un po' di tempo e riserva molte risate, alternate a fatti più profondi.
Sebbene sia un anime che in Italia viene consigliato ai bambini, (andato in onda su “Bim Bum Bam”) in realtà si tratta di una serie abbastanza profonda e vittima di molte censure. La “morale” televisiva italiana infatti ha fatto sì che venissero tolti molti aspetti complicati della storia: questo per rendere l'anime aperto a un pubblico più grande. Ciò ha sicuramente comportato una perdita di bellezza della serie e soprattutto una grande deviazione dalla storia del manga.
Ciò che rimane comunque bello di Rossana è il fatto che la gravità delle vicende non è né troppo ingente, né troppo leggera, rendendo così la storia più patetica - nota: patetico significa “ricco di sentimenti”, non come lo si intende solitamente ed erroneamente, ossia “penoso”- in certi momenti, mentre in altri diviene più leggera e divertente, ma molto, molto divertente!
La serie comunque è lunga (102 puntate), e presenta molti colpi di scena, che fanno prendere alla storia delle direzioni intriganti. Quindi si nota anche una buona dinamicità dei personaggi, specialmente Sana ed Eric (Akito nella serie giapponese), i quali presentano anche una profondità psicologica non indifferente.
Per quanto riguarda i disegni, si può dire che siano ben fatti, anche se in uno stile ormai superato, ma che presenta comunque un suo fascino classico.
Le musiche italiane sono discrete, specialmente la sigla è bella, anche se completamente diversa da quella giapponese.
In conclusione, si tratta di un bell'anime, che tiene occupati per un po' di tempo e riserva molte risate, alternate a fatti più profondi.
Che dire, Kodocha è stato uno degli anime che mi ha accompagnato nella mia infanzia, allora avevo 5 o 6 anni, quindi non potevo sapere delle censure, ecc.. Ho rivisto quest'anime 2 anni fa, quando avevo 11 anni. Anche se ora ho 13 anni e non sono "abbastanza grande", quest'anime mi ha trasmesso cose che neanche un film, un altro anime o una serie sono stati capaci di trasmettermi.
Iniziamo con la trama: Rossana Smith (Sana Kurata) è una ragazzina di 11 anni che frequenta le elementari, e nel frattempo lavora in televisione come attrice. La sua vita scolastica non va molto bene a causa di un individuo, Eric Akito (Akito Hayama), che insieme ai compagni di classe si diverte a disturbare le lezioni. A un certo punto Sana non ce la fa più e comincia a ribellarsi insieme alle femmine della classe. Da qui comincia la sfida tra Eric e Sana. Alla fine Sana riuscirà a vincere, ma scopre che Eric ha un problema in famiglia e farà di tutto per aiutarlo. Da qui il rapporto tra i 2 ragazzi si trasforma in amicizia, fino a trasformarsi poi in qualcosa di più. Come andrà a finire? Lo scoprirete solo guardando quest'anime pieno di valori come l'amicizia, l'amore, il rispetto e anche molto, molto umorismo. Kodocha è fantastico proprio per questo: riesce ad alternare momenti tristi con divertimento e risate.
Lo consiglio agli appassionati di shoujo e non. E' un anime per tutte le età: consigliatissimo con un 10 più che meritato.
Iniziamo con la trama: Rossana Smith (Sana Kurata) è una ragazzina di 11 anni che frequenta le elementari, e nel frattempo lavora in televisione come attrice. La sua vita scolastica non va molto bene a causa di un individuo, Eric Akito (Akito Hayama), che insieme ai compagni di classe si diverte a disturbare le lezioni. A un certo punto Sana non ce la fa più e comincia a ribellarsi insieme alle femmine della classe. Da qui comincia la sfida tra Eric e Sana. Alla fine Sana riuscirà a vincere, ma scopre che Eric ha un problema in famiglia e farà di tutto per aiutarlo. Da qui il rapporto tra i 2 ragazzi si trasforma in amicizia, fino a trasformarsi poi in qualcosa di più. Come andrà a finire? Lo scoprirete solo guardando quest'anime pieno di valori come l'amicizia, l'amore, il rispetto e anche molto, molto umorismo. Kodocha è fantastico proprio per questo: riesce ad alternare momenti tristi con divertimento e risate.
Lo consiglio agli appassionati di shoujo e non. E' un anime per tutte le età: consigliatissimo con un 10 più che meritato.
Rossana è una ragazzina di 11 anni, sempre allegra e solare, che oltre a essere una studentessa è anche una piccola attrice. Vive con sua mamma, una donna molto eccentrica che fa la scrittrice, e con il suo manager, Robby.
Dopo alcuni problemi in classe, causati da Eric, un ragazzo perennemente triste e introverso, Sana riesce a risolverli e a fare amicizia con Eric. Con la sua positività riuscirà anche a risolvere i problemi familiari di Eric, infatti il ragazzo è sempre così triste perché sua madre è morta dandolo alla luce e i suoi familiari lo odiano per questo.
Il ragazzo pian piano si innamorerà di Rossana e la aiuterà quando tutti scopriranno che in realtà Rossana non è veramente figlia della scrittrice, ma è stata adottata dalla donna, che non poteva avere figli, quando Sana era appena nata.
Certamente molti di voi conoscono l'anime di Kodomo No Omocha, ovvero Rossana, che è veramente uno degli anime più conosciuti, soprattutto in Italia. Infatti, anche io ho seguito l'anime prima di leggere il manga e l'ho trovato, però, molto meno convincente del manga.
Sicuramente una cosa dell'anime che non mi è piaciuta è stata l'"americanizzazione" dei nomi dei personaggi: Sana è diventata Rossana, Akito è Eric, Rei diventa Robby, ecc.
Oltre a questo fatto, però, non mi è piaciuto nemmeno il fatto che sia stato censurato così abbondantemente e che sia stata banalizzata e cambiata un po' la trama, facendolo diventare un anime con molte gag comiche e scenette divertenti e togliendo, però, le parti abbastanza serie e drammatiche di questo manga, che da una parte posso giustificare solo perché l'anime era seguito da molti bambini piccoli.
Dopo alcuni problemi in classe, causati da Eric, un ragazzo perennemente triste e introverso, Sana riesce a risolverli e a fare amicizia con Eric. Con la sua positività riuscirà anche a risolvere i problemi familiari di Eric, infatti il ragazzo è sempre così triste perché sua madre è morta dandolo alla luce e i suoi familiari lo odiano per questo.
Il ragazzo pian piano si innamorerà di Rossana e la aiuterà quando tutti scopriranno che in realtà Rossana non è veramente figlia della scrittrice, ma è stata adottata dalla donna, che non poteva avere figli, quando Sana era appena nata.
Certamente molti di voi conoscono l'anime di Kodomo No Omocha, ovvero Rossana, che è veramente uno degli anime più conosciuti, soprattutto in Italia. Infatti, anche io ho seguito l'anime prima di leggere il manga e l'ho trovato, però, molto meno convincente del manga.
Sicuramente una cosa dell'anime che non mi è piaciuta è stata l'"americanizzazione" dei nomi dei personaggi: Sana è diventata Rossana, Akito è Eric, Rei diventa Robby, ecc.
Oltre a questo fatto, però, non mi è piaciuto nemmeno il fatto che sia stato censurato così abbondantemente e che sia stata banalizzata e cambiata un po' la trama, facendolo diventare un anime con molte gag comiche e scenette divertenti e togliendo, però, le parti abbastanza serie e drammatiche di questo manga, che da una parte posso giustificare solo perché l'anime era seguito da molti bambini piccoli.
"Una ragazzina tutto pepe", questo il titolo del primo episodio della versione italiana di "Rossana", "Kodomo no Omocha" ovvero "Il giocattolo dei bambini". Cos'è questo "giocattolo dei bambini"? E' una trasmissione televisiva, ribattezzata "Evviva l'allegria" dove partecipa Sana, quella ragazzina del titolo. Frequenta le elementari, e nel tempo libero fa l'attrice televisiva, o spot pubblicitari. Il motivo di tutto ciò? Si scoprirà vedendo gli episodi passo passo. Ci si arriva in maniera garbata.
La storia entra nel vivo un giorno, in classe; come al solito c'è baccano, i ragazzi della classe sono dei teppisti e non fanno fare mai lezione. Sana è l'unica a tenere testa alla maleducazione, anche se spesso ci rimette lei stessa. Il capo banda è Akito (Erik per gli amanti, se ce ne sono, della versione nostrana), un ragazzino biondo, indifferente, dall'aria solitaria, è lì seduto sul banco ad ascoltare musica, non partecipa al disordine degli altri.
Questa è la cornice in cui si ambienta la storia. Sono 102 episodi, una serie abbastanza lunga, ma che affronta molti momenti di vitale importanza. L'odio che c'era fra Sana e Akito, lentamente, si trasforma in amicizia e poi, sì, in amore. Solo che per arrivarci tanti avvenimenti dovranno affrontare, mano nella mano, tanti personaggi nuovi faranno la loro apparizione, portando scompiglio.
L'anime in Italia è stato notevolmente censurato. Non è giusto, si perde di qualità, si perde il fulcro del rapporto fra Sana e Akito. La maestra Miho Obana, autrice del manga, edito anche in Italia, ha creato una storia davvero dolce, piacevole, importante. Se c'è una cosa che vi posso consigliare dal profondo del cuore è: leggete assolutamente il manga. E' qualcosa di epico, che non può mancare sul vostro scaffale. A tratti l'anime segue il manga, ma è nel finale che qualcosa vi stupirà, vi commoverà. Ok, basta elogiare il manga, ma è più forte di me.
Comunque, alzi la mano chi non ha mai visto quest'anime. Per quelli della mia generazione ci credo poco che non ne abbiate mai sentito parlare. Almeno per quanto riguarda me, "Rossana" è stato uno di quegli anime che mi hanno accompagnata nell'adolescenza. E' un anime delicato, adatto a chi vuole scollarsi di dosso problemi, preoccupazioni, lasciandoseli alle spalle e immergendosi nel mondo di "Kodomo no Omocha"!
Voto a questo anime? Non do meno di 9. Per me è assolutamente da vedere per chi non l'ha mai visto, è assolutamente da rivedere per accorgersi a ogni visione di altri particolari che in un primo momento ci erano sfuggiti, è assolutamente una bellissima storia d'amore. Non è come tutte le altre, per me è particolare. E poi, è da leggere il manga. Forza. Non vi deluderà. Se vi è piaciuto l'anime, amerete per forza di cose anche in manga.
La storia entra nel vivo un giorno, in classe; come al solito c'è baccano, i ragazzi della classe sono dei teppisti e non fanno fare mai lezione. Sana è l'unica a tenere testa alla maleducazione, anche se spesso ci rimette lei stessa. Il capo banda è Akito (Erik per gli amanti, se ce ne sono, della versione nostrana), un ragazzino biondo, indifferente, dall'aria solitaria, è lì seduto sul banco ad ascoltare musica, non partecipa al disordine degli altri.
Questa è la cornice in cui si ambienta la storia. Sono 102 episodi, una serie abbastanza lunga, ma che affronta molti momenti di vitale importanza. L'odio che c'era fra Sana e Akito, lentamente, si trasforma in amicizia e poi, sì, in amore. Solo che per arrivarci tanti avvenimenti dovranno affrontare, mano nella mano, tanti personaggi nuovi faranno la loro apparizione, portando scompiglio.
L'anime in Italia è stato notevolmente censurato. Non è giusto, si perde di qualità, si perde il fulcro del rapporto fra Sana e Akito. La maestra Miho Obana, autrice del manga, edito anche in Italia, ha creato una storia davvero dolce, piacevole, importante. Se c'è una cosa che vi posso consigliare dal profondo del cuore è: leggete assolutamente il manga. E' qualcosa di epico, che non può mancare sul vostro scaffale. A tratti l'anime segue il manga, ma è nel finale che qualcosa vi stupirà, vi commoverà. Ok, basta elogiare il manga, ma è più forte di me.
Comunque, alzi la mano chi non ha mai visto quest'anime. Per quelli della mia generazione ci credo poco che non ne abbiate mai sentito parlare. Almeno per quanto riguarda me, "Rossana" è stato uno di quegli anime che mi hanno accompagnata nell'adolescenza. E' un anime delicato, adatto a chi vuole scollarsi di dosso problemi, preoccupazioni, lasciandoseli alle spalle e immergendosi nel mondo di "Kodomo no Omocha"!
Voto a questo anime? Non do meno di 9. Per me è assolutamente da vedere per chi non l'ha mai visto, è assolutamente da rivedere per accorgersi a ogni visione di altri particolari che in un primo momento ci erano sfuggiti, è assolutamente una bellissima storia d'amore. Non è come tutte le altre, per me è particolare. E poi, è da leggere il manga. Forza. Non vi deluderà. Se vi è piaciuto l'anime, amerete per forza di cose anche in manga.
Se devo giudicare l'anime, metterei al massimo 8, ma proprio al massimo. Il manga invece merita un bel 10, Miho Obana è stata davvero magnifica; Rossana è troppo infantile per i miei gusti, anche se molto divertente e carino. Dopo avere visto l'anime ho pensato che non poteva essercene uno più bello: poi lessi il manga e capii che era tutta un'altra cosa. Una storia è divertente ma anche romantica dall'inizio della seconda serie, con un finale però assai deludente in confronto al seguito della storia nel manga. Lo consiglio, però. Consiglierei di guardare prima l'anime e poi leggere il manga, per non rendersi troppo conto della delusione di ogni censura della Mediaset e della povertà della storia rispetto a quella cartacea.
Comunque, sia l'anime sia il manga fanno sognare e stare allegri, aggiungono tanta forza di volontà a chi li sa apprezzare e capire, e posso dunque dire di ritenermi soddisfatta nell'avere usato del tempo per la lettura e la visione di Kodocha, tempo che non è andato sprecato, visto che mi ha donato diversi sorrisi.
Comunque, sia l'anime sia il manga fanno sognare e stare allegri, aggiungono tanta forza di volontà a chi li sa apprezzare e capire, e posso dunque dire di ritenermi soddisfatta nell'avere usato del tempo per la lettura e la visione di Kodocha, tempo che non è andato sprecato, visto che mi ha donato diversi sorrisi.
L'anime mi è piaciuto e sono contento di essermelo procurato anche in giapponese con i sottotitoli, però ho deciso di non vederlo subito visto che ho appena finito tutta la serie in italiano, al massimo mi vedrò le parti che più mi sono piaciute almeno per ora.
Di questa serie mi sono piaciuti molto i personaggi, tutti molto simpatici, quel che più mi ha colpito però è come la protagonista sia sempre allegra e ottimista, e proprio grazie a ciò riesce a risolvere qualsiasi problema. Pochissime volte l'ho vista scoraggiata e anche in quei casi riesce sempre a farsi coraggio, magari nella vita tutti avessimo lo stesso ottimismo ed entusiasmo. Non parliamo degli altri personaggi, Heric (Akito nell'originale), la madre di Rossana, il manager di Rossana (nell'originale è Rei, qui da noi è Robby), Babbit (Bab in originale), Gerard (Zenjiro), Oliver (Takezo Onda), i vari amici di Sana, tutti molto simpatici, mi piace anche Charles (in giappone Naozumi Kamura). Ci sono dei personaggi che non sopporto ma appaiono in pochi episodi, non vale la pena di nominarli, per il resto hanno tutti un loro perché, ovvero, un motivo per essere presenti nella storia.
Si può dividere la storia sostanzialmente in vari capitoli: Sana contro i teppisti della classe (i primi episodi), il romanzo della madre di Sana, la famiglia di Sana in bancarotta, Sana in montagna che recita un film, Sana a New York. Ad ogni modo volendo dare proprio una trama centrale, che riguardi tutti gli episodi, diciamo che fondamentalmente la serie parla di Sana, questa bambina della 6° elementare (e si, in Giappone le scuole elementari durano sei anni!), che poi andrà in prima media. Sana è anche una idol, ovvero come vengono chiamate in Giappone le ragazzine molto giovani e attraenti (il termine può riferirsi anche a dei maschi ma più raramente) che riesce a sfondare nel mondo dello spettacolo. Non si tratta però di una ragazzina ricca, viziata e tanto meno è una che se la tira, è anzi (per quanto possa sembrare strano, visto che ha anche una madre scrittrice) molto semplice.Per essere una che avuto il suo successo, è una ragazzina sempre pronta ad aiutare il prossimo e non si dà mai per vinta.
Se devo proprio trovare dei difetti, allora dirò subito che a me questo genere di grafica non piace più di tanto, non mi sono mai piaciuti i capelli e gli occhi troppo brillanti, poi ci sono uno o due episodi non proprio indispensabili. Vorrei dire una cosa sugli episodi dal 21 al 51: sono episodi non indispensabili, nel senso che non sono presenti nel manga e tanto meno hanno conseguenze negli episodi successivi, però non sono affatto brutti, raccontano delle storie che potevano benissimo starci.
Altra nota negativa: l'anime non ha un vero finale, non ho mai letto il manga ma so che è un bel po diverso dall'anime e sopratutto ha un vero finale.
Credo che, a qualcuno, alcuni punti dell'anime possano un po' scocciare perché in alcuni momenti diventa un po' soap opera, con tutti i parenti che spuntano all'improvviso come funghi, senza che nessuno sapesse della loro esistenza.
In conclusione è un'anime divertente, godibile, con un disegno non proprio stupendo (almeno secondo me), pieno di personaggi simpatici e divertenti, ti insegna ad essere ottimista e a non arrenderti mai!
NB: ho preferito non commentare la censura perché non l'avrei finita più, ma è un'anime pesantemente censurato.
Di questa serie mi sono piaciuti molto i personaggi, tutti molto simpatici, quel che più mi ha colpito però è come la protagonista sia sempre allegra e ottimista, e proprio grazie a ciò riesce a risolvere qualsiasi problema. Pochissime volte l'ho vista scoraggiata e anche in quei casi riesce sempre a farsi coraggio, magari nella vita tutti avessimo lo stesso ottimismo ed entusiasmo. Non parliamo degli altri personaggi, Heric (Akito nell'originale), la madre di Rossana, il manager di Rossana (nell'originale è Rei, qui da noi è Robby), Babbit (Bab in originale), Gerard (Zenjiro), Oliver (Takezo Onda), i vari amici di Sana, tutti molto simpatici, mi piace anche Charles (in giappone Naozumi Kamura). Ci sono dei personaggi che non sopporto ma appaiono in pochi episodi, non vale la pena di nominarli, per il resto hanno tutti un loro perché, ovvero, un motivo per essere presenti nella storia.
Si può dividere la storia sostanzialmente in vari capitoli: Sana contro i teppisti della classe (i primi episodi), il romanzo della madre di Sana, la famiglia di Sana in bancarotta, Sana in montagna che recita un film, Sana a New York. Ad ogni modo volendo dare proprio una trama centrale, che riguardi tutti gli episodi, diciamo che fondamentalmente la serie parla di Sana, questa bambina della 6° elementare (e si, in Giappone le scuole elementari durano sei anni!), che poi andrà in prima media. Sana è anche una idol, ovvero come vengono chiamate in Giappone le ragazzine molto giovani e attraenti (il termine può riferirsi anche a dei maschi ma più raramente) che riesce a sfondare nel mondo dello spettacolo. Non si tratta però di una ragazzina ricca, viziata e tanto meno è una che se la tira, è anzi (per quanto possa sembrare strano, visto che ha anche una madre scrittrice) molto semplice.Per essere una che avuto il suo successo, è una ragazzina sempre pronta ad aiutare il prossimo e non si dà mai per vinta.
Se devo proprio trovare dei difetti, allora dirò subito che a me questo genere di grafica non piace più di tanto, non mi sono mai piaciuti i capelli e gli occhi troppo brillanti, poi ci sono uno o due episodi non proprio indispensabili. Vorrei dire una cosa sugli episodi dal 21 al 51: sono episodi non indispensabili, nel senso che non sono presenti nel manga e tanto meno hanno conseguenze negli episodi successivi, però non sono affatto brutti, raccontano delle storie che potevano benissimo starci.
Altra nota negativa: l'anime non ha un vero finale, non ho mai letto il manga ma so che è un bel po diverso dall'anime e sopratutto ha un vero finale.
Credo che, a qualcuno, alcuni punti dell'anime possano un po' scocciare perché in alcuni momenti diventa un po' soap opera, con tutti i parenti che spuntano all'improvviso come funghi, senza che nessuno sapesse della loro esistenza.
In conclusione è un'anime divertente, godibile, con un disegno non proprio stupendo (almeno secondo me), pieno di personaggi simpatici e divertenti, ti insegna ad essere ottimista e a non arrenderti mai!
NB: ho preferito non commentare la censura perché non l'avrei finita più, ma è un'anime pesantemente censurato.
Non conosco nessuno che abbia visto Kodomo no Omocha - Rossana e al quale non sia piaciuto, persino ai miei compagni delle elementari piaceva.
Ragazze di ogni generazione che lo abbiano visto conservano nel cuore quest'anime con i suoi personaggi. È cosi anche per me, essendo Kodocha il mio anime preferito. L'allegria di Sana, la sua forza e la sua determinazione sono le caratteristiche che la rendono unica tra tutte le protagoniste dei vari anime che ho visto.
Nel corso delle due serie vedremo lo svilupparsi di vicende amorose e di altre molto drammatiche, anche se gli autori nell'anime cercano di non evidenziare quest'aspetto, ma sottolineano la parte scherzosa e a volte demenziale.
In queste due serie vedremo Sana cresce e maturare. Vedremo anche molti intrecci amorosi. Mi piace tutto di quest'anime, l'unica critica che devo fare è alle censure inutili e mal fatte della Mediaset.
Questo è un anime adatto a tutti, consiglio vivamente di guardarlo perché secondo me merita.
Ragazze di ogni generazione che lo abbiano visto conservano nel cuore quest'anime con i suoi personaggi. È cosi anche per me, essendo Kodocha il mio anime preferito. L'allegria di Sana, la sua forza e la sua determinazione sono le caratteristiche che la rendono unica tra tutte le protagoniste dei vari anime che ho visto.
Nel corso delle due serie vedremo lo svilupparsi di vicende amorose e di altre molto drammatiche, anche se gli autori nell'anime cercano di non evidenziare quest'aspetto, ma sottolineano la parte scherzosa e a volte demenziale.
In queste due serie vedremo Sana cresce e maturare. Vedremo anche molti intrecci amorosi. Mi piace tutto di quest'anime, l'unica critica che devo fare è alle censure inutili e mal fatte della Mediaset.
Questo è un anime adatto a tutti, consiglio vivamente di guardarlo perché secondo me merita.
Detto fra noi, a prima vista questo è da considerarsi "un anime zeppo di sfigati", ma più si va avanti nella narrazione dell'opera e più si scopre che non è affatto così.
I corollari che impreziosiscono questa serie sono così tanti che è difficile annoverarli tutti, quindi mi limiterò a recensirne i punti più importanti, se volete approfondirne la conoscenza dell'opera il posto che vi indico è ovviamente la visione di questo bel cartone!
La trama è sapientemente disposta in più punti narrativi, si parte con il discorso della protagonista che è una idol affermata, diciamo come la Vanessa Hudgens del recente passato disneyano, o la Hannah Montana più recente, ovvero protagonisti di telefilm e canzoni destinate a riempire folle di teenagers.
Ciò che vuole raccontare quest'opera è ciò che si cela dietro le quinte di tutto questo,e pertanto si scorge tutta una messa in scena, una maschera spaientemente costruita, dietro tutto questo c'è una ragazza come tutte le altre, con un sicuro dinamismo davanti, ma con tanta fragilità dietro.
A volte tendiamo sempre a non andare oltre la copertina di un libro, esprimendoci subito in veloci giudizi e pregiudizi, e non esiste un ambiente peggiore come quello dei ragazzi dove il pregiudizio è un terreno purtroppo molto fertile.
Difatti se siamo attenti, possiamo affermare che tutti noi, fin dalla piccola età in un contesto come quello della scuola o in qualsiasi luogo di aggregazione siamo spesso vittime di queste situazioni,e il più delle volte non siamo poi così in grado di farcela a reagire.
L'anime in questione, attraverso una trama molto articolata, in più punti e in più argomentazioni vuole dimostrarci che si può reagire a qualsiasi pregiudizio in qualsiasi momento.
Ma la strada può esserci mostrata solo da chi ci è già passato prima di noi, e non viceversa, il più delle volte, ammettiamolo, è sempre stato così.
L'opera ci vuole far capire quanto è difficile già crescere in condizioni di orfani, ragazzi adottati, o ragazzi che cercano il riscatto nella società dopo tante peripezie dovute proprio ai disagi giovanili.
Quanto è difficile vivere tra bulli di periferia, ragazzi che sono abituati ad esercitare un comando spicciolo per avere un rispetto che poi assolutamente non è quello, ti invitano a fumare e a drogarti, perchè devi sentirti adulto, o chissà quale altra stronzata, ma tutto questo rientra ormai nel vivere comune con queste realtà, l'importante è saper sempre difendersi ed emergere da questa palta della società.
La vita di strada e la vita in disagi familiari è sempre ben lontana da chi cresce nella bambagia o da chi è un viziatissimo figlio di papà con qualsiasi agio a sua disposizione, e il più dlele volte i contrasti che ne nascono sono accesissimi.
Pertanto la morale dell'opera viene descritta attraverso l'incondizionato amore e l'incondizionata comprensione per qualunque ceto di quelli sopra riportati, per rimettere in piedi un equilibrio, un luogo di aggregazione, far sì che possano nascere, in maniera tranquilla e coscienziosa altre amicizie destinate a durare nel tempo, anzichè morire subito su false ideologie perpetrate da gente che il più delle volte si lascia dominare dal pregiudizio, e di esempi tra i perosnaggi all'interno dell'anime ce ne sono tantissimi.
L'opera mira quindi alla condivisione, mira attraverso la spensieratezza di telefilm o canzoni all'interno dell'anime a farci sentire sempre parte integrante del più grande spettacolo a cui l'uomo può assistere, ovvero il condividere in amicizia la sua vita con il prossimo, non esiste uno spettacolo migliore di questo, all'inegna del rispetto, dell'orgoglio e dell'amore, che viene visto all'interno di questo cartone in infiniti modi che mai vi stancherete di elencarli una volta visto tutto l'anime di cui caldamente ve ne consiglio la visione.
Grandi doppiatori inoltre sono stati impegnati in italia per quest'opera e bravi cantanti, il brutto neo per cui non posso dare il massimo dei voti è ovviamente il grande scempio compiuto da Mediaset con la censura di tagli, ritagli e argomenti occultati.
L'annoso problema poteva essere risolto trasmettendo la serie alle 22.30, sapete benissimo che non tutti gli anime sono destinati ai bambini...
I corollari che impreziosiscono questa serie sono così tanti che è difficile annoverarli tutti, quindi mi limiterò a recensirne i punti più importanti, se volete approfondirne la conoscenza dell'opera il posto che vi indico è ovviamente la visione di questo bel cartone!
La trama è sapientemente disposta in più punti narrativi, si parte con il discorso della protagonista che è una idol affermata, diciamo come la Vanessa Hudgens del recente passato disneyano, o la Hannah Montana più recente, ovvero protagonisti di telefilm e canzoni destinate a riempire folle di teenagers.
Ciò che vuole raccontare quest'opera è ciò che si cela dietro le quinte di tutto questo,e pertanto si scorge tutta una messa in scena, una maschera spaientemente costruita, dietro tutto questo c'è una ragazza come tutte le altre, con un sicuro dinamismo davanti, ma con tanta fragilità dietro.
A volte tendiamo sempre a non andare oltre la copertina di un libro, esprimendoci subito in veloci giudizi e pregiudizi, e non esiste un ambiente peggiore come quello dei ragazzi dove il pregiudizio è un terreno purtroppo molto fertile.
Difatti se siamo attenti, possiamo affermare che tutti noi, fin dalla piccola età in un contesto come quello della scuola o in qualsiasi luogo di aggregazione siamo spesso vittime di queste situazioni,e il più delle volte non siamo poi così in grado di farcela a reagire.
L'anime in questione, attraverso una trama molto articolata, in più punti e in più argomentazioni vuole dimostrarci che si può reagire a qualsiasi pregiudizio in qualsiasi momento.
Ma la strada può esserci mostrata solo da chi ci è già passato prima di noi, e non viceversa, il più delle volte, ammettiamolo, è sempre stato così.
L'opera ci vuole far capire quanto è difficile già crescere in condizioni di orfani, ragazzi adottati, o ragazzi che cercano il riscatto nella società dopo tante peripezie dovute proprio ai disagi giovanili.
Quanto è difficile vivere tra bulli di periferia, ragazzi che sono abituati ad esercitare un comando spicciolo per avere un rispetto che poi assolutamente non è quello, ti invitano a fumare e a drogarti, perchè devi sentirti adulto, o chissà quale altra stronzata, ma tutto questo rientra ormai nel vivere comune con queste realtà, l'importante è saper sempre difendersi ed emergere da questa palta della società.
La vita di strada e la vita in disagi familiari è sempre ben lontana da chi cresce nella bambagia o da chi è un viziatissimo figlio di papà con qualsiasi agio a sua disposizione, e il più dlele volte i contrasti che ne nascono sono accesissimi.
Pertanto la morale dell'opera viene descritta attraverso l'incondizionato amore e l'incondizionata comprensione per qualunque ceto di quelli sopra riportati, per rimettere in piedi un equilibrio, un luogo di aggregazione, far sì che possano nascere, in maniera tranquilla e coscienziosa altre amicizie destinate a durare nel tempo, anzichè morire subito su false ideologie perpetrate da gente che il più delle volte si lascia dominare dal pregiudizio, e di esempi tra i perosnaggi all'interno dell'anime ce ne sono tantissimi.
L'opera mira quindi alla condivisione, mira attraverso la spensieratezza di telefilm o canzoni all'interno dell'anime a farci sentire sempre parte integrante del più grande spettacolo a cui l'uomo può assistere, ovvero il condividere in amicizia la sua vita con il prossimo, non esiste uno spettacolo migliore di questo, all'inegna del rispetto, dell'orgoglio e dell'amore, che viene visto all'interno di questo cartone in infiniti modi che mai vi stancherete di elencarli una volta visto tutto l'anime di cui caldamente ve ne consiglio la visione.
Grandi doppiatori inoltre sono stati impegnati in italia per quest'opera e bravi cantanti, il brutto neo per cui non posso dare il massimo dei voti è ovviamente il grande scempio compiuto da Mediaset con la censura di tagli, ritagli e argomenti occultati.
L'annoso problema poteva essere risolto trasmettendo la serie alle 22.30, sapete benissimo che non tutti gli anime sono destinati ai bambini...
Di Kodomo no Omocha ho apprezzato molto il manga, mentre la serie tv devo dire che mi ha un po' lasciato l'amaro in bocca. All'inizio mi era piaciuta abbastanza, per lo meno fino alla parte di New York. Poi l'ho trovata piuttosto ripetitiva e un po' forzata, avendo perso tutta la sua frizzante allegria e verve iniziale. C'è da dire anche che la serie, almeno per me, è molto lunga e di conseguenza fa perdere un po' la sua semplicità e quell'umorismo che potrebbe risultare banale. Per non parlare poi dei disegni pietosi! Comunque tutto sommato, non è una serie che non può essere vista, anzi trovo molto simpatica la caratterizzazione dei personaggi. Mi dispiace guastare la media, ma secondo me questa serie merita 7.
<b>Disabilitata perchè non siamo noi a creare Rossana e non è molto comprensibile!</B>
a me sono piaciute tutte le puntate ; io a quell'ora non ero nata ma grazie a internet sono riuscita in 4 giorni a vedere 102 puntate
sono veramente felice di questo capolavoro . Ma vorrei dirvi 1cosa
la prima è quella che forse sarebbe meglio se se continuate il cartone forse sarebbe meglio e forse farete un grande successo. sono sicura
che tutti grandi e piccini se lo vedrebbero sono sicura al cento per cento e poi lo dice anche l'ultima puntata non è mai andata in onda ma comunque dice che rossana non finirà e io sono daccordo .
spero che le mie parole sono state preziose per voi .
io sono come rossana raggiungo sempre il traguardo e sono sempre allegra
vorrei questo più di ogni altra cosa
arrivederci e buon anno
a me sono piaciute tutte le puntate ; io a quell'ora non ero nata ma grazie a internet sono riuscita in 4 giorni a vedere 102 puntate
sono veramente felice di questo capolavoro . Ma vorrei dirvi 1cosa
la prima è quella che forse sarebbe meglio se se continuate il cartone forse sarebbe meglio e forse farete un grande successo. sono sicura
che tutti grandi e piccini se lo vedrebbero sono sicura al cento per cento e poi lo dice anche l'ultima puntata non è mai andata in onda ma comunque dice che rossana non finirà e io sono daccordo .
spero che le mie parole sono state preziose per voi .
io sono come rossana raggiungo sempre il traguardo e sono sempre allegra
vorrei questo più di ogni altra cosa
arrivederci e buon anno
Kodomo no Omocha è nella lista dei miei anime preferiti di sempre! La storia ruota intorno a Rossana (Sana) ed Heric (Akito). Quest'ultimo chiamato "diavoletto" è un ragazzo introverso che a inizio serie ne combina di tutti i colori e grazie alla vicinanza di Sana che a poco a poco riesce a far breccia nel cuore duro del ragazzo, l'anime prenderà una svolta diversa. Le vite dei due s'intrecciano sempre di più, e Akito innamorato cotto di Sana tenta in mille modi di farle capire i suoi sentimenti. L'anime differisce abbastanza dal manga che è molto più serio, soprattutto nel finale che è totalmente diverso. Ma la serie ti prende parecchio, personalmente ho pianto e riso insieme a questi personaggi che mi sono entrati nel cuore e non li ho più dimenticati. L'amore che li unisce è qualcosa di unico e anche se in modo goffo, l'anime riesce a esprimerlo bene. Le gag di Sana sono fantastiche e Akito le fa spesso da spalla dopo aver superato i momenti cupi. Kodomo no Omocha merita 10 perchè è semplicemente meraviglioso!!
Davvero, non ho tenuto il conto degli episodi visti, metto 45, ma probabilmente furono di più (anche se non ho seguito l'intera serie per problemi di tempo.)
Tengo anche conto delle censure, dato che conosco quelle maggiori.
Allora, Kodomo no Omocha parte molto allegramente, mi faceva ridere moltissimo, cioè, mi regalava una ventina di minuti spensierati ogni pomeriggio. Poi, all'improvviso... morti, lacrime, abbandoni, tragedie, personaggi con sfondo drammatico sbucati da chissà dove... cioè, mi domandavo dove tutto andava a parare. Okay, diamo la colpa alla censure per molte cose, ma non credo che questo fosse solo "'merito" loro. Le due parti proprio non si amalgamano. Poi, aggiungete milioni di cliché, personaggi stereotipati, stile deformed usato eccessivamente e senza alcuna ragione... La cosa che mi infastidiva di più, però, fu il character design: tutti sembrano fatti con lo stampino, cambiate capelli e voilà!
4 per momenti di allegria, tenerezza e forse perché senza censure sarebbe stato molto, molto meglio. Io non lo consiglio, ma ci sono gusti e gusti.
Tengo anche conto delle censure, dato che conosco quelle maggiori.
Allora, Kodomo no Omocha parte molto allegramente, mi faceva ridere moltissimo, cioè, mi regalava una ventina di minuti spensierati ogni pomeriggio. Poi, all'improvviso... morti, lacrime, abbandoni, tragedie, personaggi con sfondo drammatico sbucati da chissà dove... cioè, mi domandavo dove tutto andava a parare. Okay, diamo la colpa alla censure per molte cose, ma non credo che questo fosse solo "'merito" loro. Le due parti proprio non si amalgamano. Poi, aggiungete milioni di cliché, personaggi stereotipati, stile deformed usato eccessivamente e senza alcuna ragione... La cosa che mi infastidiva di più, però, fu il character design: tutti sembrano fatti con lo stampino, cambiate capelli e voilà!
4 per momenti di allegria, tenerezza e forse perché senza censure sarebbe stato molto, molto meglio. Io non lo consiglio, ma ci sono gusti e gusti.
Kodomo no Omocha è uno degli anime sentimentali più belli di sempre... È stato il mio primo cartone animato e sin dalla prima volta me ne sono innamorata. Adatto ad un pubblico femminile questo capolavoro ha appassionato tantissimi giovani tra i quali ci sono anch'io: D... Divertente, comico, malinconico, emozionante, romantico e triste, ha riscosso molto successo anche se è stato "sciupato" dalle censure a cui è stato sottoposto. La grafica e le animazioni, se pur semplici, sono ottime e i dialoghi sono ben fatti. E' difficile non affezionarsi a quest'anime e specialmente alla protagonista Rossana, una ragazza tutto pepe che con il suo lato birichino e vivace ha saputo trasmettere felicità e buon umore a tutti. E' stato il mio idolo sin da quando ero piccina e lo è tutt'ora XD. Ho visto Kodocha tre volte e ogni volta mi entusiasma sempre più... Potrei vederlo altre quattro, cinque volte ma so con certezza che quest'opera non tramonterà mai. A mia opinione il manga è senza dubbio migliore rispetto l'anime... Gli avvenimenti sono più maturi e seri. Consiglio a tutti di vederlo e di leggere il manga... Sono certa che non ve ne pentirete. Un dieci pieno.
Un'anime apparentemente infantile,che nasconde i dolori e le sofferenze di due ragazzini che scoprono l'amore pagandone le spese. Un amore che sembra non essere ricambiato, prima da lei,poi da lui,ma che invece aspetta solo di essere coronato, perché i due protagonisti si amano davvero. Ridere e piangere:questo e kodocha!
Un giorno pensi di ridere e divertirti, invece entra in scena qualcosa di scioccante. Pensi di piangere e dispiacerti,invece ridi e ti diverti...
I personaggi trasmettono quello che provano in un modo incredibbile perchè quello che passano è pazzesco!! Che dire? W sana w akito. W kodocha!!
Un giorno pensi di ridere e divertirti, invece entra in scena qualcosa di scioccante. Pensi di piangere e dispiacerti,invece ridi e ti diverti...
I personaggi trasmettono quello che provano in un modo incredibbile perchè quello che passano è pazzesco!! Che dire? W sana w akito. W kodocha!!
Kodomo no Omocha, conosciuto nel mondo come Kodocha, abbreviazione del titolo per intero, è un opera prettamente shojo, ma che in sè ha anche altri temi particolari trattati. Questo manga della grande maestra 'Miho Obana' è stato pubblicato dapprima in Giappone nel 1995 su una rivista shojo della nota 'Shueisha', la "Ribon", ed ha raggiunto l'Italia solo agli anizi degli anni 2000.
Il manga, pubblicato dopo il grande successo che ha riscosso la versione animata prodotta dallo 'Studio Gallop', presenta si storie shojo, ma in modo assai più particolare e profondo rispetto alle altre opere di questo genere (adatto al pubblico femminile) che quasi sempre trattano argomenti sentimentali e sviluppi di storie d'amore. Infatti, anche in questo 'shojo manga' si analizzano delle vicende d'amore, ma l'altro lato delle sensazioni emotive, le vere vicende della vita, crude e mai semplici, che stanno dietro ai sentimenti vengono esposte in questa opera, in modo quasi 'infantile'. Ed è per questo che nasce l'ossimoro fra i difficili temi trattati nella trama e il titolo, letteralmente "IL GIOCATTOLO DEI BAMBINI", il quale cela questa caratteristica, che sta alla base del manga. "Semplicemente" ('fra virgolette' poiché proprio semplice non è, ma la maestra Miho Obana ha voluto dare questa impressione ai suoi lettori) questo manga tratta la vita travagliata di Sana Kurata, giovane spontanea e vivace, che interiormente mostra una maturazione eccelsa rispetto ai suoi coetanei che la considerano una sorella maggiore.
Sana è una attrice di successo, una "Baby Idol", un po' come 'Onpu' delle Streghette di "Doremi", ma con grandi differenze, dal momento che tutta la sua famiglia è nota, poiché anche sua madre Misako è una scrittrice di ruolo fondamentale per la società.
Da piccola, la "madre" Misako la prese da parte e, considerandone la sua estrema maturità interiore, capace di farle prendere responsabilità senza farsi sconvolgere la vita, e le spiegò che anni fa lei la trovò su una panchina e la prese con sé. Dato che si rivela una bambina che è stata abbandonata, la madre scrittrice decise di farle intraprendere la carriera artistica in modo da farla divenire celebre e così con il fine di ritrovare un giorno la sua vera madre.
Sana vive sempre con questo pensiero, che nasconde dentro a sè, facendo finta di essere davvero una ragazza fortunata, avendo delle doti innate che la rendono famosa fra la gente, e una famiglia ricca e buona come questa.
La vicenda della sua vita non finisce qui. Infatti Sana, fin da giovanissima, conosce un suo coetaneo, Akito Hayama ("Erik" nella versione italiana), conosciuto da tutti come un 'lupo solitario', a volte quasi anche maniaco poiché tocca in punti critici, come il petto, le ragazze, seppur non mostrando esteriormente di essere così. Anche lui si scopre essere un bambino assai sfortunato, con a capo una famiglia formata da una sorella e un padre un po' immaturi, che lo trattano in modo freddo e avvolte lo ignorano, poiché lo accusano di essere il responsabile della morte della madre, morta durante il suo parto.
Fra i suoi compagni di scuola c'è anche Tsuyoshi Ohki (Terence in Italia), ragazzo con i genitori divorziati, che, nonostante si distingua dagli altri per la sua emotività e debolezza, quando si arrabbia, diventa estremamente violento. Purtroppo, l'anime è stato censurato e la trama principale è stata sconvolta dall'"impegno" della 'mediaset' che le ha fatto seguire linee, che lo fanno sembrare più banale, demenziale e simpatico, più che diverse dall'intento originale dell'autrice. Ad esempio, oltre alle scene tagliate in cui Akito tocca Sana, alla madre reale di Sana, che l'ha abbondonata per non crescerla poichè era una adolescente di 14 anni quando l'ha partorita, vengono assegnati ruoli diversi, come l'incidente stradale e la perdita di memoria in cui è stata coinvolta nella versione italiana dell'anime.
Con una grafica che fa gridare al magnifico, dove traspare il colore, che emotivamente viene avvertito, e una trama eccellente, diversa dalle solite baggianate che si copiano fra loro, questa opera della autrice Miho Obana si guadagna il titolo di uno dei migliori anime della storia, che si distingue per essere capace di strappare lacrime e sorrisi dolci a chi un cuore lo possiede veramente, e anche a chi vuole solo provare qualcosa di diverso dalle solite letture.
Il manga, pubblicato dopo il grande successo che ha riscosso la versione animata prodotta dallo 'Studio Gallop', presenta si storie shojo, ma in modo assai più particolare e profondo rispetto alle altre opere di questo genere (adatto al pubblico femminile) che quasi sempre trattano argomenti sentimentali e sviluppi di storie d'amore. Infatti, anche in questo 'shojo manga' si analizzano delle vicende d'amore, ma l'altro lato delle sensazioni emotive, le vere vicende della vita, crude e mai semplici, che stanno dietro ai sentimenti vengono esposte in questa opera, in modo quasi 'infantile'. Ed è per questo che nasce l'ossimoro fra i difficili temi trattati nella trama e il titolo, letteralmente "IL GIOCATTOLO DEI BAMBINI", il quale cela questa caratteristica, che sta alla base del manga. "Semplicemente" ('fra virgolette' poiché proprio semplice non è, ma la maestra Miho Obana ha voluto dare questa impressione ai suoi lettori) questo manga tratta la vita travagliata di Sana Kurata, giovane spontanea e vivace, che interiormente mostra una maturazione eccelsa rispetto ai suoi coetanei che la considerano una sorella maggiore.
Sana è una attrice di successo, una "Baby Idol", un po' come 'Onpu' delle Streghette di "Doremi", ma con grandi differenze, dal momento che tutta la sua famiglia è nota, poiché anche sua madre Misako è una scrittrice di ruolo fondamentale per la società.
Da piccola, la "madre" Misako la prese da parte e, considerandone la sua estrema maturità interiore, capace di farle prendere responsabilità senza farsi sconvolgere la vita, e le spiegò che anni fa lei la trovò su una panchina e la prese con sé. Dato che si rivela una bambina che è stata abbandonata, la madre scrittrice decise di farle intraprendere la carriera artistica in modo da farla divenire celebre e così con il fine di ritrovare un giorno la sua vera madre.
Sana vive sempre con questo pensiero, che nasconde dentro a sè, facendo finta di essere davvero una ragazza fortunata, avendo delle doti innate che la rendono famosa fra la gente, e una famiglia ricca e buona come questa.
La vicenda della sua vita non finisce qui. Infatti Sana, fin da giovanissima, conosce un suo coetaneo, Akito Hayama ("Erik" nella versione italiana), conosciuto da tutti come un 'lupo solitario', a volte quasi anche maniaco poiché tocca in punti critici, come il petto, le ragazze, seppur non mostrando esteriormente di essere così. Anche lui si scopre essere un bambino assai sfortunato, con a capo una famiglia formata da una sorella e un padre un po' immaturi, che lo trattano in modo freddo e avvolte lo ignorano, poiché lo accusano di essere il responsabile della morte della madre, morta durante il suo parto.
Fra i suoi compagni di scuola c'è anche Tsuyoshi Ohki (Terence in Italia), ragazzo con i genitori divorziati, che, nonostante si distingua dagli altri per la sua emotività e debolezza, quando si arrabbia, diventa estremamente violento. Purtroppo, l'anime è stato censurato e la trama principale è stata sconvolta dall'"impegno" della 'mediaset' che le ha fatto seguire linee, che lo fanno sembrare più banale, demenziale e simpatico, più che diverse dall'intento originale dell'autrice. Ad esempio, oltre alle scene tagliate in cui Akito tocca Sana, alla madre reale di Sana, che l'ha abbondonata per non crescerla poichè era una adolescente di 14 anni quando l'ha partorita, vengono assegnati ruoli diversi, come l'incidente stradale e la perdita di memoria in cui è stata coinvolta nella versione italiana dell'anime.
Con una grafica che fa gridare al magnifico, dove traspare il colore, che emotivamente viene avvertito, e una trama eccellente, diversa dalle solite baggianate che si copiano fra loro, questa opera della autrice Miho Obana si guadagna il titolo di uno dei migliori anime della storia, che si distingue per essere capace di strappare lacrime e sorrisi dolci a chi un cuore lo possiede veramente, e anche a chi vuole solo provare qualcosa di diverso dalle solite letture.
Rossana è il mio cartone preferito... non ho perso una puntata, è un cartone divertente, elettrizzante, che parla di una ragazzina che frequenta la scuola, ma che ha dovuto abbandonarla per occuparsi della carriera televisiva... questa bambina non ha mai trascurato i suoi amici, compreso Erick un amico molto speciale, di cui lei si innamorerà... purtroppo durante il cartone entrambi non capiscono quello che provano, ma lo tengono per se, anche se si sono scambiati diversi baci molto dolci in occasioni come natale o nel terrazzo della scuola... è un cartone pieno di allegria e comicità di cui è difficile non innamorarsene... vi dò un consiglio: GUARDATELO sempre e comunque:D
Miho Obana è un mito! Ha scritto e disegnato Kodomo no Omocha, Rossana per gli italiani e Il giocattolo dei bambini per i lettori del manga. La mia infanzia è andata avanti insieme a questo capolavoro e tutt'ora ne sono completamente innamorata!!! La protagonista Rossana Smith (il nome jap. è Sana Kurata ), frequenta una scuola, che lei stessa definisce "una giungla di cemento" governata dal suo peggior nemico ma compagno di classe Heric (Aakito Hayama un biondino tenebroso ma affascinante a capo dei maschi della classe di Sana. I professori non possono ribellarsi perchè c'è pericolo che Heric possa rivelare la storia d' amore del maestro e della maestra con delle foto sconce...
La storia diventa sempre più intrigante si aggiungono nuovi personaggi col proseguire della storia. l' anime è bello ma è incomparabile col manga !</una>
La storia diventa sempre più intrigante si aggiungono nuovi personaggi col proseguire della storia. l' anime è bello ma è incomparabile col manga !</una>
Sicuramente l'anime più commovente e romantico di sempre.
Dall'infanzia all'adolescenza un amore senza tempo. La protagonista nonostante nasconda una grande malinconia è sempre allegra e l'amore che la lega ad Akito (heric) è così grande e profondo che mi commuove. Rispetto al manga i disegni non soni gran che, ma poco importa perchè riescono comunque a trasmettere le sensazioni voluta (censure della Mediaset a parte). Lo consiglio a chi ama le storie d'amore con una nota di malinconia.
Dall'infanzia all'adolescenza un amore senza tempo. La protagonista nonostante nasconda una grande malinconia è sempre allegra e l'amore che la lega ad Akito (heric) è così grande e profondo che mi commuove. Rispetto al manga i disegni non soni gran che, ma poco importa perchè riescono comunque a trasmettere le sensazioni voluta (censure della Mediaset a parte). Lo consiglio a chi ama le storie d'amore con una nota di malinconia.
Kodomo no omocha della maestra Obama, il manga per chiarire il concetto, è una delle opere più emozionanti che ho mai letto. Sana, Akito, Rei ecc sono personaggi di un allegria trascinante e un introspezione notevole degna delle migliori opere della più blasonata Yazawa(Nana,cortili,paradise kiss). L'anime, con la trasposizione italiana di quella rete televisiva "rovina cartoni" che non voglio e non posso nominare, è stato altamente danneggiato e addirittura alterato nei contenuti tanto da rendere un'opera eccezionale un cartone per bambinetti con una trama assurta e palesemente incoerente. Detto questo chi ha visto Sana e co solo in tv e l'ha criticato aspramente alzi il sedere dalla poltrona e vada in fumetteria a comprarsi il manga. Parola d'onore, non ne rimarra deluso. Non posso che attribbuire a quest'opera il massimo dei voti nel suo genere.
Rossana mi ha fatto appassionare agli anime! La trama è abbastanza unitaria e la narrazione è scorrevole, non è, insomma, uno di quei interminabili cartoni da 200 puntate che girano sempre sugli stessi avvenimenti e dove la narrazione è stabile. La storia fa facilmente appassionare chi lo segue anche se, è vero, la storia non va di pari passo con la giovane età dei protagonisti, per fare un esempio nella realtà non si sono mai visti bambini che all'asilo si baciano già sulle labbra. Oltre questo la storia presenta anche molte stranezze, come ad esempio i maestri che si piegano alla volontà e ai ricatti di alunni, in particolar modo a quelli delle elementari. Ciò nonostante Rossana rimane sempre uno dei più bei cartoni che ho seguito.
Nonostante i tagli e le celsure della versione italiana, nonostante le aggiunte che nel manga non ci sono (nessun viaggio in America, nessun sosia di Akito), non posso non dare un nove a una serie che a suo tempo cambiò la mia vita?
Rossana è un anime allegro, spontaneo, che affronta i problemi di ogni adolescente (ma anche più gravi) con il sorriso e il buon umore; sana, nonostante la vita non sia rosa e fiori, riesce a portare il buonumore in tutti coloro che le stanno accanto. Nonostante tutto, ben delineati i personaggi, soprattutto Akito; dolce, dolcissima la storia dei due e l'evoluzione del loro rapporto.
Per quanto consigli più il manga, devo dire che uno sguardo all'anime, non fa male: strappa solo qualche risata in più. ^^
Rossana è un anime allegro, spontaneo, che affronta i problemi di ogni adolescente (ma anche più gravi) con il sorriso e il buon umore; sana, nonostante la vita non sia rosa e fiori, riesce a portare il buonumore in tutti coloro che le stanno accanto. Nonostante tutto, ben delineati i personaggi, soprattutto Akito; dolce, dolcissima la storia dei due e l'evoluzione del loro rapporto.
Per quanto consigli più il manga, devo dire che uno sguardo all'anime, non fa male: strappa solo qualche risata in più. ^^
Trovo che Rossana sia il cartone più bello che io abbia mai visto. I disegni, i dialoghi sono perfetti i personaggi sono perfetti. Rossana è una ragazzina fantastica piena di energia e di entusiasmo che affronta i problemi della vita di ogni giorno. Questo anime non è il solito cartone animato di magia ecc ma è diverso molto diverso è reale anche se a volte fanno delle sciocchezze ma rimane sempre il migliore. A casa mia dicono che sia un cartone stupido perchè non hanno visto ancora l'altro lato del cartone il lato: commovente, emozionante, triste, romantico, passionale, ecc...
Questo cartone rimane il mio preferito anche perchè io mi rispecchio molto nel personaggio di Rossana: mi assomiglia moltissimo io nella mia vita mi comporto esattamente come lei. Personalmente lo consiglio a tutti di vederlo perchè è semplicemente straordinario e sono sicurissima che vi appassionerà molto. Quando lo guardo sul computer mi fanno emozionare e piangere molto le scene tra Erik e Rossana (quelle commoventi si intende) per esempio: quando sana parte per New-York, quando Erik gli dice che si è innamorato di funny (personalmente non credo perchè l'amore di heric rimane e rimarrà sempre 1 solo "ROSSANA"), QUANDO LORO DUE SI ABBRACCIANO DAVANTI ALLA CASA DI HERIC NELL'EPISODIO 65 E molti altri ancora. Comprendo benissimo Rossana e i suoi sentimenti, quando capisce di amare Erik e di non poterlo dimenticare semplicemente andando a new-york ed è per questo che è e rimarrà il mio cartone animato preferito perchè io la so capire sempre e comunque perchè è come se io fossi lei. Questo anime è il mio cartone preferito sin da quando ero bambina al tal punto che volevo essere esattamente come lei (e nel mio piccolo ci sono riuscita).
Questo cartone rimane il mio preferito anche perchè io mi rispecchio molto nel personaggio di Rossana: mi assomiglia moltissimo io nella mia vita mi comporto esattamente come lei. Personalmente lo consiglio a tutti di vederlo perchè è semplicemente straordinario e sono sicurissima che vi appassionerà molto. Quando lo guardo sul computer mi fanno emozionare e piangere molto le scene tra Erik e Rossana (quelle commoventi si intende) per esempio: quando sana parte per New-York, quando Erik gli dice che si è innamorato di funny (personalmente non credo perchè l'amore di heric rimane e rimarrà sempre 1 solo "ROSSANA"), QUANDO LORO DUE SI ABBRACCIANO DAVANTI ALLA CASA DI HERIC NELL'EPISODIO 65 E molti altri ancora. Comprendo benissimo Rossana e i suoi sentimenti, quando capisce di amare Erik e di non poterlo dimenticare semplicemente andando a new-york ed è per questo che è e rimarrà il mio cartone animato preferito perchè io la so capire sempre e comunque perchè è come se io fossi lei. Questo anime è il mio cartone preferito sin da quando ero bambina al tal punto che volevo essere esattamente come lei (e nel mio piccolo ci sono riuscita).
A suo tempo la sigla non mi invogliò molto a guardarlo ma quantomeno sembrava allegro. Poi è cominciato presto il lato adulto del cartone e devo dire che ero rimasto sorpreso dalla scelta della rete televisiva. In realtà ascoltando il testo dell'opening ci si rende conto che i responsabili hanno visto si e no solo un paio di puntate, un pò come quando sbagliarono a chiamare La Stella della Senna "Il Tulipano Nero", infatti il problema della classe descritto dalla sigla si era risolto subito. In fondo nel caso di Rossana questa svista era stato un bene, avevano tra le mani un prodotto valido e i problemi familiari che andavano ad offuscare le gioa erano importanti da trattare, perchè in questa società ormai allo sbando poteva essere anche educativo per i piccoli spettatori con problemi simili a quelli di Eric o Charles che magari si auto-colpevolizzavano ingiustamente. Onestamente però Rossana sarebbe rimasto comunque un cartone da bollino giallo, e forse qualche minuscolo alleggerimento qua e la non sarebbe stato neanche negativo. Purtroppo al loro solito hanno "vivisezionato" la serie televisiva, aggiungendo dialoghi stupidi, tagliando pesantemente alcune scene, facendo persino dei fermo immagine orribili ecc... con la conseguenza che talvolta non si capiva neanche dove andassero a parare. Insomma Rossana era un cartone non da fascia pomeridiana e meritava comunque maggiore professionalità, in quanto non si può far campare una generazione di soli Pokemon, Mirmo e Hamtaro, farlo sarebbe deleterio. Qualche prodotto intelligente magari con la presenza e partecipazione di un genitore che spiega al figlio i momenti più tristi di ciò che sta guardando può far solo bene alla sua crescita. Purtroppo devo dare un voto basso a questo anime, ma sia ben chiaro che lo sto dando solo alla VERSIONE ITALIANA.
Ps: I nomi dei personaggi fanno verametne schifo.
Ps: I nomi dei personaggi fanno verametne schifo.
Che Cartone stupendo! Ho visto tutte le puntate, di cui la prima per caso, tra l'altro... è bello perché Rossana è romantica e iperattiva nello stesso tempo. Ero abbastanza piccola quando l'hanno trasmesso e mi faceva sognare perchè volevo essere come lei, famosa, energetica, esuberante... invece ero timidissimaaaaa. E poi Heric è disegnato strabene, mi piace moltissimo. La cosa più bella è che non è completamente inverosimile, non è una storia di fatine magiche, Rossana è semplicemente é stessa ed è per questo che è speciale! Può insegnare molte cose, se si legge fra le righe...
Consigliatissimo a tutti i romantici, consigliato a tutti gli altri!
Consigliatissimo a tutti i romantici, consigliato a tutti gli altri!
Uno dei cartoni più belli di sempre, purtroppo censurato nonostante la versione originale sia già stata di per sè ammorbidita rispetto al manga. L'anime anche in patria era destinato a un pubblico più giovane rispetto al manga, quest'ultimo è decisamente migliore rispetto all'anime. Ci sono sempre delle differenze tra anime e manga, ma bene o male il succo è sempre quello e poi il finale si riallaccia sempre. In questo caso invece il manga è come al cartone fino al 6 volume, dal 7 al 10 tutt'altra faccenda. Vicende decisamente mature e molto forti (soprattutto nel 10° volume)
Da una parte non mi importa se l'anime lo ridoppiassero senza censure, perchè è comunque diverso, troppo diverso dal manga, il quale è il vero capolavoro...
Da una parte non mi importa se l'anime lo ridoppiassero senza censure, perchè è comunque diverso, troppo diverso dal manga, il quale è il vero capolavoro...
La prima volta che l'ho visto è stato su Mediaset, come tanti anime anche questo è stato censurato da questa rete televisiva, e quindi non si afferravano concetti che erano importanti per capire al meglio la serie.
Certo ne ho viste di meglio nella mia vita, ma è interessante come questa serie tratti di argomenti che affascinano tante persone, penso che il punto forte sia proprio questo.
Sicuramente è meglio la versione originale e la consiglio, anche perchè da li ci si gode fino in fondo la storia e non a metà, consiglio anche il manga per chi volesse saperne di più sulla storia.
Straziante è però il fatto della censura (quasi il 30%) che interessa ancora anime di largo livello come Naruto che è trasmesso ora su Mediaset, spero che questa storia finisca presto perchè sono stati rovinati troppi anime a causa della censura e questo non fa distinzioni...
Certo ne ho viste di meglio nella mia vita, ma è interessante come questa serie tratti di argomenti che affascinano tante persone, penso che il punto forte sia proprio questo.
Sicuramente è meglio la versione originale e la consiglio, anche perchè da li ci si gode fino in fondo la storia e non a metà, consiglio anche il manga per chi volesse saperne di più sulla storia.
Straziante è però il fatto della censura (quasi il 30%) che interessa ancora anime di largo livello come Naruto che è trasmesso ora su Mediaset, spero che questa storia finisca presto perchè sono stati rovinati troppi anime a causa della censura e questo non fa distinzioni...
Rossana è stato l'anime che mi ha avviato al culto dei cartoni animati giapponesi... Certo, quell'improvviso andare da scene demenziali a scene drammatiche può disorientare e anche stancare (e francamente non so quale delle due preferisco)... E alcuni punti della storia sembrano troppo 'avanzati' per l'età dei personaggi...
Ma resta comunque un bell'anime, nonostante le censure lo limitino molto...
I disegni, che prima trovavo bellissimi, ora non mi piacciono molto, ma andando migliorano...
So che in italia hanno tolto la vera ultima puntata.. ma volete sapere una cosa? E' stato molto, molto meglio così... ^^;;;
Personalmente, penso che il manga sia molto migliore... Più serio in generale, lo diventa definitivamente alla fine (ma anche l'anime prende una piega più seria con l'avvento delle scuole medie) e soprattutto la cara Obana lascia trascorrere previdentemente qualche anno fino all'ultimo volume rendendo i personaggi almeno adolescenti... ^^;;;
Comunque, da 1 a 10, gli do un 8 meritatissimo!
Ma resta comunque un bell'anime, nonostante le censure lo limitino molto...
I disegni, che prima trovavo bellissimi, ora non mi piacciono molto, ma andando migliorano...
So che in italia hanno tolto la vera ultima puntata.. ma volete sapere una cosa? E' stato molto, molto meglio così... ^^;;;
Personalmente, penso che il manga sia molto migliore... Più serio in generale, lo diventa definitivamente alla fine (ma anche l'anime prende una piega più seria con l'avvento delle scuole medie) e soprattutto la cara Obana lascia trascorrere previdentemente qualche anno fino all'ultimo volume rendendo i personaggi almeno adolescenti... ^^;;;
Comunque, da 1 a 10, gli do un 8 meritatissimo!
Quando lo vidi la prima volta in televisione, lo giudicai un prodotto per bambini come tanti. Però aveva un non so cosa che mi attirava. Continuai a guardarlo, ma ben presto più di qualcosa cominciò a non tornarmi. Girando un po' su internet trovai le risposte: l'anime era pesantemente censurato nei dialoghi prima ancora che nelle immagini. Soltanto leggendo il manga (pubblicato da Dynamic) sono riuscito a godermi la storia senza censure e devo dire che pur non essendo un capolavoro è sicuramente una delle serie più belle capitate tra le mani (e purtroppo tra le forbici) di mediaset negli ultimi anni.
Controindicazione: è un anime in cui si gioca, si scherza e si ride, ma i temi trattati sono pesanti come macigni: aborto, abbandono, violenza (soprattutto psicologica), disagio giovanile. Io non direi che è un "prodotto per bambini"...
Controindicazione: è un anime in cui si gioca, si scherza e si ride, ma i temi trattati sono pesanti come macigni: aborto, abbandono, violenza (soprattutto psicologica), disagio giovanile. Io non direi che è un "prodotto per bambini"...
Come poter trattare temi seri come disagio sociale, crescita, abbandono, violenza fisica e psicologica e lanciare un messaggio o una morale comprensibile anche ai bambini senza annoiarli? Sembra che Kodocha abbia la soluzione: personaggi svitati e svalvolate, situazione paradossali e contesto reale trattato in maniera del tutto irreale, condito da animazioni fluide e da una colonna sonora esaltante. Sana Kurata (non è un gioco di parole italiano, ma il vero nome giapponese della protagonista...) è una giovane idol amata e rispettata da persone di tutte le età, è figlia di una famosa scrittrice, è circondata da amici nell'ambiente lavorativo e da un manager che la coccola e s'incarica di scortarla ovunque lei voglia, oltre a condurre una vita benestante. Sembrerebbe la situazione tipo delle bambino prodigio, ed invece... Sana in realtà è stata adottata, non ha mai conosciuto i suoi veri genitori ed è cresciuta senza l'amore paterno, che ha iniziato a conoscere raccogliendo dalla strada, il senzatetto Rei, che è diventato poi il suo manager (o come le piace chiamarlo, il suo "Amantenuto"...), a complicare il tutto vi si presenta la difficile scelta di conciliare la vita scolastica a quella lavorativa, rendendo il tempo libero pari a zero, e un innato senso di giustizia che la porterà a scontrarsi con il suo (amato) rivale Akito Hayama. Da qui l'evolversi della storia sarà stupefacente prendendo le pieghe più inaspettate in un turbinio di eventi incredibili! <br> <br> Kodomo no Omocha è elletrizzante, fresco, rumoroso, colorato e casinista! Può sembrare indirizzato ad un pubblico di ragazzini di primo AKklITO (perdonatemi il gioco di parole, ma visto l'anime da recensire ci sta tutto...), ma ha molto di più da regalare, e trattando temi piuttosto seri e cari alla società di tutti i giorni, ha trovato il modo giusto per farlo: la fantasia. Estremizzare la realtà sino all'inverosimile colmando i momenti di suspance, tristezza e angoscia provata realmente dai protagonisti nei momenti clou con gag, personaggi e trovate di regia fantastiche, rendendo la sceneggiatura godibile anche ai più piccini. Sconsigliato a chi adora gli anime calmi, riflessivi e con poca azione, consigliatissimo a chi vuole una sceneggiatura diversa dalle altre ed ha voglia di ballare guardando gli episodi!