Gun X Sword
Quest'anime fu una sorpresa in positivo: in particolare trovai il finale della storia parecchio appagante. Tuttavia, se devo essere del tutto sincero, devo ammettere che lo droppai dopo poche puntate durante la prima visione. Di quella scelta mi pento ancora adesso. Spero che la mia recensione vi aiuti a NON commettere il mio stesso errore.
Gun X Sword è ambientato in un pianeta che era usato come prigione dal genere umano. Di conseguenza è caratterizzato da una tecnologia teoricamente superiore a quella odierna, ma con uno sviluppo altamente asimmetrico, che giustifica l'ambientazione da vecchio west unita ad elementi fantascientifici. Il protagonista, Van, è alla ricerca di un uomo che come caratteristica identificativa ha una mano con artigli meccanici. Questi gli ha ucciso l'amata proprio il giorno delle sue nozze, senza motivo apparente, e Van ha giurato di non fermarsi nella sua ricerca prima di aver pareggiato i conti. Durante la sua caccia alla ricerca di indizi passa per un villaggio, dove incontra e salva Wendy, una ragazzina che diventa la sua prima compagna di viaggio. Dopo la breve vicenda scopre che il fratello di lei è stato rapito dall'uomo con l'artiglio: questo è il primo indizio concreto raccolto sul cammino di vendetta che egli ha deciso di intraprendere.
Innanzitutto ci tengo a precisare che questo è un anime che non si prende troppo sul serio. È colmo di situazione semiserie e di momenti comici (non sempre riusciti a dire il vero), e c'è anche una certa vena parodistica. Quindi, se cercate un anime che tratta la vendetta in modo serio e drammatico, non siete sulla strada giusta.
Chiarito questo spenderò qualche parola sulle varie componenti dell'opera.
Come già detto l'ambientazione è riconducibile al filone sci-fi/western, in cui una tecnologia superiore viene impiantata in paesaggi aridi e cittadine polverose dove si respira un'aria da "terra di confine".
Essendo un'anime di genere mecha le dispute non vengono risolte con fucili e revolver, ma a bordo degli Armor. E il protagonista ne possiede uno, Dann, particolarmente potente. Il mecha desing di quest'anime è parecchio vario e colmo di citazioni di opere passate e, in generale, mi è alquanto piaciuto. E aggiungo che anche le battaglie hanno una resa piuttosto buona.
I personaggi sono interessanti e, pur non essendo dei campioni di originalità, evolvono abbastanza bene.
Il protagonista Van è piuttosto riuscito. Alcuni, visionando le prime puntate, potrebbero etichettarlo come il classico personaggio colmo di buonismo che non uccide mai nessuno... e avrebbero ragione. Van è in effetti un "buono" in tutto e per tutto, ma è anche un uomo in cerca di vendetta. E questo suo desiderio non sparirà ne si affievolirà mai nel corso della serie.
Questo lo rende uno dei punti forti della serie.
Anche Wendy, seppur in maniera minore, avrà modo di crescere e comprendere cosa intende fare durante la vicenda, dopo aver scoperto delle sgradite verità.
Un altro personaggio particolarmente interessante è Ray: anch'egli è in cerca dell'uomo con gli artigli ma, a differenza di Van, decide di rinunciare alla sua umanità e si aggrappa in tutto e per tutto alla vendetta. La psicologia di questo antieroe, affine ma allo stesso tempo in contrasto con quella di Van, permette parecchi spunti di riflessione.
Se tu scruterai a lungo nell'abisso,anche l'abisso scruterà dentro di te (cit.)
Il fronte degli antagonisti è alquanto deludente se paragonato ai protagonisti, ma fortunatamente l'uomo con gli artigli risalta. Egli è un personaggio in grado di suscitare sentimenti di odio e di estremo interesse, e di conseguenza svolge in modo egregio il suo compito.
Il suo scopo e le sue motivazioni sono infatti una sorpresa inaspettata, in quanto lo rendono un antagonista piuttosto complesso che da un enorme valore aggiunto all'opera.
Vorrei chiudere il capitolo personaggi con una menzione d'onore ad alcuni secondari.
Nelle puntate iniziali Van incontra quattro anziani che pilotano un robot componibile. Sulla prima non avevo compreso, ma essi sono un'enorme citazione al genere mecha anni 70 e 80: in particolare al filone nagaiano. Loro infatti, da buoni personaggi nagaiani, si pongono come paladini della giustizia duri e puri. Inoltre non è un caso che siano anziani: infatti rappresentano, nostalgicamente, un genere di anime mecha ormai superato, anche se non senza rimpianto. (non posso dire di più senza spoiler, ma essi troveranno il modo di farsi valere e difendere la loro "categoria")
Gli aspetti non del tutto riusciti giungono quando si viene a parlare dello svolgimento della trama.
Quest'opera è afflitta da un inizio abbastanza lento e mediocre, che potrebbero dare un'idea sbagliata di anime inconcludente. (Ed io in effetti lo droppai per questo)
Addirittura alcune puntate iniziali, con avvenimenti che potrebbero essere catalogati come insignificanti, troveranno la loro giustificazione nelle parti finali dell'anime.
Le cose si fanno interessanti quando entra in scena l'uomo con gli artigli e i suoi compari.
Fino a che si rimane sulla via della ricerca del nemico la trama procede più che bene. Le note dolenti si palesano quando si esce dal selciato per seguire alcune sotto-trame. (cosa che purtroppo accade più di una volta)
Questo è il difetto più grosso che ho riscontrato, assieme ad una regia fin troppo lenta in alcuni punti e all'inizio non entusiasmante.
Fortunatamente la trama mostra un'impennata nella fase finale, con un ottimo climax che raggiunge il culmine con un Finale con la F maiuscola, appagante e per nulla scontato.
In conclusione ci troviamo di fronte a un'opera degna di nota. Non è un capolavoro assoluto, in quanto non privo di difetti abbastanza importanti, ma possiede indubbie qualità che ve lo faranno gustare fino a un ottimo finale. Se avrete la pazienza di sopportare le sue sbavature non ne rimarrete delusi. Di conseguenza il mio è un 8 pieno e senza riserve.
Gun X Sword è ambientato in un pianeta che era usato come prigione dal genere umano. Di conseguenza è caratterizzato da una tecnologia teoricamente superiore a quella odierna, ma con uno sviluppo altamente asimmetrico, che giustifica l'ambientazione da vecchio west unita ad elementi fantascientifici. Il protagonista, Van, è alla ricerca di un uomo che come caratteristica identificativa ha una mano con artigli meccanici. Questi gli ha ucciso l'amata proprio il giorno delle sue nozze, senza motivo apparente, e Van ha giurato di non fermarsi nella sua ricerca prima di aver pareggiato i conti. Durante la sua caccia alla ricerca di indizi passa per un villaggio, dove incontra e salva Wendy, una ragazzina che diventa la sua prima compagna di viaggio. Dopo la breve vicenda scopre che il fratello di lei è stato rapito dall'uomo con l'artiglio: questo è il primo indizio concreto raccolto sul cammino di vendetta che egli ha deciso di intraprendere.
Innanzitutto ci tengo a precisare che questo è un anime che non si prende troppo sul serio. È colmo di situazione semiserie e di momenti comici (non sempre riusciti a dire il vero), e c'è anche una certa vena parodistica. Quindi, se cercate un anime che tratta la vendetta in modo serio e drammatico, non siete sulla strada giusta.
Chiarito questo spenderò qualche parola sulle varie componenti dell'opera.
Come già detto l'ambientazione è riconducibile al filone sci-fi/western, in cui una tecnologia superiore viene impiantata in paesaggi aridi e cittadine polverose dove si respira un'aria da "terra di confine".
Essendo un'anime di genere mecha le dispute non vengono risolte con fucili e revolver, ma a bordo degli Armor. E il protagonista ne possiede uno, Dann, particolarmente potente. Il mecha desing di quest'anime è parecchio vario e colmo di citazioni di opere passate e, in generale, mi è alquanto piaciuto. E aggiungo che anche le battaglie hanno una resa piuttosto buona.
I personaggi sono interessanti e, pur non essendo dei campioni di originalità, evolvono abbastanza bene.
Il protagonista Van è piuttosto riuscito. Alcuni, visionando le prime puntate, potrebbero etichettarlo come il classico personaggio colmo di buonismo che non uccide mai nessuno... e avrebbero ragione. Van è in effetti un "buono" in tutto e per tutto, ma è anche un uomo in cerca di vendetta. E questo suo desiderio non sparirà ne si affievolirà mai nel corso della serie.
Questo lo rende uno dei punti forti della serie.
Anche Wendy, seppur in maniera minore, avrà modo di crescere e comprendere cosa intende fare durante la vicenda, dopo aver scoperto delle sgradite verità.
Un altro personaggio particolarmente interessante è Ray: anch'egli è in cerca dell'uomo con gli artigli ma, a differenza di Van, decide di rinunciare alla sua umanità e si aggrappa in tutto e per tutto alla vendetta. La psicologia di questo antieroe, affine ma allo stesso tempo in contrasto con quella di Van, permette parecchi spunti di riflessione.
Se tu scruterai a lungo nell'abisso,anche l'abisso scruterà dentro di te (cit.)
Il fronte degli antagonisti è alquanto deludente se paragonato ai protagonisti, ma fortunatamente l'uomo con gli artigli risalta. Egli è un personaggio in grado di suscitare sentimenti di odio e di estremo interesse, e di conseguenza svolge in modo egregio il suo compito.
Il suo scopo e le sue motivazioni sono infatti una sorpresa inaspettata, in quanto lo rendono un antagonista piuttosto complesso che da un enorme valore aggiunto all'opera.
Vorrei chiudere il capitolo personaggi con una menzione d'onore ad alcuni secondari.
Nelle puntate iniziali Van incontra quattro anziani che pilotano un robot componibile. Sulla prima non avevo compreso, ma essi sono un'enorme citazione al genere mecha anni 70 e 80: in particolare al filone nagaiano. Loro infatti, da buoni personaggi nagaiani, si pongono come paladini della giustizia duri e puri. Inoltre non è un caso che siano anziani: infatti rappresentano, nostalgicamente, un genere di anime mecha ormai superato, anche se non senza rimpianto. (non posso dire di più senza spoiler, ma essi troveranno il modo di farsi valere e difendere la loro "categoria")
Gli aspetti non del tutto riusciti giungono quando si viene a parlare dello svolgimento della trama.
Quest'opera è afflitta da un inizio abbastanza lento e mediocre, che potrebbero dare un'idea sbagliata di anime inconcludente. (Ed io in effetti lo droppai per questo)
Addirittura alcune puntate iniziali, con avvenimenti che potrebbero essere catalogati come insignificanti, troveranno la loro giustificazione nelle parti finali dell'anime.
Le cose si fanno interessanti quando entra in scena l'uomo con gli artigli e i suoi compari.
Fino a che si rimane sulla via della ricerca del nemico la trama procede più che bene. Le note dolenti si palesano quando si esce dal selciato per seguire alcune sotto-trame. (cosa che purtroppo accade più di una volta)
Questo è il difetto più grosso che ho riscontrato, assieme ad una regia fin troppo lenta in alcuni punti e all'inizio non entusiasmante.
Fortunatamente la trama mostra un'impennata nella fase finale, con un ottimo climax che raggiunge il culmine con un Finale con la F maiuscola, appagante e per nulla scontato.
In conclusione ci troviamo di fronte a un'opera degna di nota. Non è un capolavoro assoluto, in quanto non privo di difetti abbastanza importanti, ma possiede indubbie qualità che ve lo faranno gustare fino a un ottimo finale. Se avrete la pazienza di sopportare le sue sbavature non ne rimarrete delusi. Di conseguenza il mio è un 8 pieno e senza riserve.
"Gun X Sword" è un anime di 26 episodi. Il titolo si legge "Gun Sword", senza la x. Ambientata sul pianeta Endless Illusion, dove la tecnologia sembra essere quella di metà 1800, con ambientazioni che ricordano il vecchio west, la serie racconta la storia di Van, un vagabondo vestito con uno smoking, che viaggia di città in città con un solo obiettivo: vendetta. Van è alla ricerca di un uomo con una mano destra artificiale, dotata di artigli. Mr. Artiglio ha commesso il più grave dei crimini: ha ucciso la donna amata da Van, Helena, nel giorno delle loro nozze. Deve morire.
Questa è l'unica ragione di vita di Van.
Seguendo le tracce dell'uomo con gli artigli, Van arriva a Evergreen, dove fa la conoscenza di Wendy, una ragazza che come lui è alla ricerca di Artiglio, perché l'uomo ha rapito suo fratello, Michael, che per lei è l'unico famigliare, essendo orfana. Avendo lo stesso obiettivo, Wendy decide di viaggiare con Van, nella speranza di trovare più facilmente il loro nemico, nonostante Van si opponga.
Ok, messo così, l'anime non sembra davvero niente di speciale, ma invece è una serie con tutte le carte in regola per essere considerato un ottimo anime. Nel corso dei 26 episodi della serie, Van e Wendy incontrano molti personaggi, alcuni alleati, molti avversari, e finiranno per salvare il mondo.
Diversi sono i misteri che man mano vengono introdotti e poi svelati e che tengono incollato lo spettatore, a partire dall'identità di Van. Poi c'è il pianeta Endless Illusion, e inoltre ci sono i robot. Sì, perché anche se la tecnologia del pianeta sembra essere quella del 1800 ci sono dei robot chiamati Armor, che i criminali usano per commettere le loro malefatte, e i buoni usano per proteggere i deboli. La maggior parte di questi armor sono robot senza nulla di particolare, ma ce ne sono alcuni speciali, e uno di questi lo possiede il nostro protagonista. Van infatti è il pilota di Dann of Thursday, un armor speciale, che viene evocato tramite un'arma particolare, e che per la maggior parte del tempo si trova in una stazione satellitare in orbita nello spazio, da cui cade sul pianeta quando Van ne ha bisogno, e a cui fa ritorno alla fine di ogni battaglia.
La vita di Van è legata a doppio filo a Dann: se uno smette di esistere, anche l'altro farà la stessa fine. Oltre a Dann, ci sono altri sei armor speciali, ognuno con il nome di un giorno della settimana, gli Original Seven, che guarda caso sono pilotati da persone facenti parte della misteriosa organizzazione di cui l'uomo con gli artigli è a capo. Quindi è logico che Van li dovrà affrontare.
Dunque ci sono degli ottimi combattimenti tra robot, ma non è tutto. Un altro elemento importante di "Gun X Sword" sono i personaggi, tutti ottimamente caratterizzati, ognuno con le proprie motivazioni, obiettivi da realizzare e ideali da difendere, anche a costo della vita. Van è un ottimo protagonista, ma i comprimari non sono da meno. Ci sono Wendy alla ricerca di suo fratello, Ray che come Van è in cerca di vendetta per il suo stesso motivo, Carmen che vede il tutto come un opportunità per fare i soldi, Michael, convinto di poterw cambiare il mondo in meglio, Artiglio, con il suo misterioso obiettivo.
Ci saranno scene di grande impatto emotivo, scene emozionanti, ma anche divertimento e leggerezza. La serie ha una comicità molto particolare e tutta sua, molte volte incentrata sulle stranezze di Van, che alleggeriscono le situazioni più pesanti, senza mai essere fuori posto.
La regia durante i combattimenti e le scene d'azione è perfetta. I combattimenti dinamici, veloci, ma non frettolosi, che non durano molto, di solito si concludono tutti nel giro di un episodio, ma mostrano tutte le potenzialità degli armor coinvolti e dei loro piloti.
Il mecha design è davvero bello. I robot sono originali e non danno quella sensazione di "già visto" che li adombra, al contrario. Anche per quel che riguarda i disegni si può solo parlare bene. Il character design dei personaggi è ottimo, e dona quel tocco in più a tutti i personaggi principali, specialmente per quel che riguarda i volti e gli abiti indossati: basta pensare a Van e Ray, due personaggi così simili ma che sono rappresentati in modo così diverso.
Vogliamo parlare della sigla iniziale che dal secondo episodio (il primo ne è privo) mostra le sagome oscurate dei vari personaggi, che vengono illuminate solo dopo che compaiono nella serie, e tornano oscurati, ma di un colore diverso, dopo che tali personaggi muoiono, e che quindi cambia quasi a ogni episodio?
Ad accompagnare il tutto, un ottimo comparto audio, sia per le voci scelte per interpretare i personaggi, i doppiatori di Van, Wendy e Carmen su tutti, sia per quel che riguarda la stupenda colonna sonora, che accompagna perfettamente tutte le scene dell'anime, con brani frenetici e altri dalle tonalità blues che ben si sposano con l'ambientazione da far west, tipo la stupenda ending "A Rising Tide".
Insomma, a me "Gun X Sword" è piaciuto davvero molto, e non riesco proprio a spiegarmi perché sia un anime così poco conosciuto. Io stesso ne sono venuto a conoscenza per caso, e ho iniziato a guardarlo senza conoscerne la trama, incuriosito solo dal titolo (sono un fanatico di armi, e un confronto tra "pistola e spada" mi affascina da sempre). Grande è stata la mia sorpresa quando ho visto i robot fare la loro apparizione. Dopo un attimo di smarrimento iniziale comunque, l'anime mi ha coinvolto dal primo episodio. Arrivato alla fine, mi sono reso conto di avere guardato davvero un ottima serie, e di essere triste al pensiero che fosse finito. Avrei voluto continuare con altri episodi.
Consigliato a tutti i fan delle serie con i robottoni, non resterete delusi.
Wake up, Dann!
Questa è l'unica ragione di vita di Van.
Seguendo le tracce dell'uomo con gli artigli, Van arriva a Evergreen, dove fa la conoscenza di Wendy, una ragazza che come lui è alla ricerca di Artiglio, perché l'uomo ha rapito suo fratello, Michael, che per lei è l'unico famigliare, essendo orfana. Avendo lo stesso obiettivo, Wendy decide di viaggiare con Van, nella speranza di trovare più facilmente il loro nemico, nonostante Van si opponga.
Ok, messo così, l'anime non sembra davvero niente di speciale, ma invece è una serie con tutte le carte in regola per essere considerato un ottimo anime. Nel corso dei 26 episodi della serie, Van e Wendy incontrano molti personaggi, alcuni alleati, molti avversari, e finiranno per salvare il mondo.
Diversi sono i misteri che man mano vengono introdotti e poi svelati e che tengono incollato lo spettatore, a partire dall'identità di Van. Poi c'è il pianeta Endless Illusion, e inoltre ci sono i robot. Sì, perché anche se la tecnologia del pianeta sembra essere quella del 1800 ci sono dei robot chiamati Armor, che i criminali usano per commettere le loro malefatte, e i buoni usano per proteggere i deboli. La maggior parte di questi armor sono robot senza nulla di particolare, ma ce ne sono alcuni speciali, e uno di questi lo possiede il nostro protagonista. Van infatti è il pilota di Dann of Thursday, un armor speciale, che viene evocato tramite un'arma particolare, e che per la maggior parte del tempo si trova in una stazione satellitare in orbita nello spazio, da cui cade sul pianeta quando Van ne ha bisogno, e a cui fa ritorno alla fine di ogni battaglia.
La vita di Van è legata a doppio filo a Dann: se uno smette di esistere, anche l'altro farà la stessa fine. Oltre a Dann, ci sono altri sei armor speciali, ognuno con il nome di un giorno della settimana, gli Original Seven, che guarda caso sono pilotati da persone facenti parte della misteriosa organizzazione di cui l'uomo con gli artigli è a capo. Quindi è logico che Van li dovrà affrontare.
Dunque ci sono degli ottimi combattimenti tra robot, ma non è tutto. Un altro elemento importante di "Gun X Sword" sono i personaggi, tutti ottimamente caratterizzati, ognuno con le proprie motivazioni, obiettivi da realizzare e ideali da difendere, anche a costo della vita. Van è un ottimo protagonista, ma i comprimari non sono da meno. Ci sono Wendy alla ricerca di suo fratello, Ray che come Van è in cerca di vendetta per il suo stesso motivo, Carmen che vede il tutto come un opportunità per fare i soldi, Michael, convinto di poterw cambiare il mondo in meglio, Artiglio, con il suo misterioso obiettivo.
Ci saranno scene di grande impatto emotivo, scene emozionanti, ma anche divertimento e leggerezza. La serie ha una comicità molto particolare e tutta sua, molte volte incentrata sulle stranezze di Van, che alleggeriscono le situazioni più pesanti, senza mai essere fuori posto.
La regia durante i combattimenti e le scene d'azione è perfetta. I combattimenti dinamici, veloci, ma non frettolosi, che non durano molto, di solito si concludono tutti nel giro di un episodio, ma mostrano tutte le potenzialità degli armor coinvolti e dei loro piloti.
Il mecha design è davvero bello. I robot sono originali e non danno quella sensazione di "già visto" che li adombra, al contrario. Anche per quel che riguarda i disegni si può solo parlare bene. Il character design dei personaggi è ottimo, e dona quel tocco in più a tutti i personaggi principali, specialmente per quel che riguarda i volti e gli abiti indossati: basta pensare a Van e Ray, due personaggi così simili ma che sono rappresentati in modo così diverso.
Vogliamo parlare della sigla iniziale che dal secondo episodio (il primo ne è privo) mostra le sagome oscurate dei vari personaggi, che vengono illuminate solo dopo che compaiono nella serie, e tornano oscurati, ma di un colore diverso, dopo che tali personaggi muoiono, e che quindi cambia quasi a ogni episodio?
Ad accompagnare il tutto, un ottimo comparto audio, sia per le voci scelte per interpretare i personaggi, i doppiatori di Van, Wendy e Carmen su tutti, sia per quel che riguarda la stupenda colonna sonora, che accompagna perfettamente tutte le scene dell'anime, con brani frenetici e altri dalle tonalità blues che ben si sposano con l'ambientazione da far west, tipo la stupenda ending "A Rising Tide".
Insomma, a me "Gun X Sword" è piaciuto davvero molto, e non riesco proprio a spiegarmi perché sia un anime così poco conosciuto. Io stesso ne sono venuto a conoscenza per caso, e ho iniziato a guardarlo senza conoscerne la trama, incuriosito solo dal titolo (sono un fanatico di armi, e un confronto tra "pistola e spada" mi affascina da sempre). Grande è stata la mia sorpresa quando ho visto i robot fare la loro apparizione. Dopo un attimo di smarrimento iniziale comunque, l'anime mi ha coinvolto dal primo episodio. Arrivato alla fine, mi sono reso conto di avere guardato davvero un ottima serie, e di essere triste al pensiero che fosse finito. Avrei voluto continuare con altri episodi.
Consigliato a tutti i fan delle serie con i robottoni, non resterete delusi.
Wake up, Dann!
In un mondo chiamato Endless Illusion, una sorta di pianeta-prigione dalla chiara ambientazione western, assistiamo al lungo viaggio di Van, il quale è alla ricerca di un fantomatico "uomo con gli artigli", con l'intento di vendicarsi. Quest'ultimo, infatti, è colpevole di averlo ridotto in fin di vita e di aver ucciso la sua futura moglie proprio il giorno delle loro nozze. Durante questo viaggio il destino di Van s'incrocerà con molti altri personaggi, tra cui spicca Wendy, ragazzina che decide di unirsi a lui perché venuta a conoscenza che il fratello scomparso (che avrà un ruolo fondamentale all'interno della storia), di cui vuole ritrovare le tracce, sta insieme all'uomo con gli artigli.
Un particolare che è subito evidente, guardando Gun X Sword, è sicuramente il character design, o almeno "un" character design, quello del protagonista. Il nostro Van ha una smaccata somiglianza con il protagonista di Cowboy Bebop, Spike Spiegel. Le somiglianze in ogni modo non si limitano al solo aspetto fisico, ma ne parlerò più avanti. Nonostante questo piccolo difetto, il chara è gradevole e ben caratterizzato, con un folto e abbastanza eterogeneo gruppo di personaggi.
Il mecha design risulta particolare, almeno nella rappresentazione dei sette mecha principali, dalle forme esili e allungate. Ognuno di questi mecha dovrebbe rappresentare un'arma, in cui si trasforma quando non viene pilotato. Dico dovrebbe perché solo di tre di essi se ne vede effettivamente la forma da arma. Durante il proseguo della storia appariranno altri mecha (con citazioni più o meno volute di altri anime) che si uniranno a Van, chi più chi meno, per sostenerlo e aiutarlo. Merita una nota particolare l'Eldora Soul, robot componibile pilotato da quattro simpatici nonnetti, di cui uno sempre addormentato, che passano il tempo a raccontare le loro gesta e a ubriacarsi. Il robot è un chiaro omaggio ai "robottoni" della vecchia guardia, e in particolare al famoso GaoGaiGar, di cui riprende l'aspetto e le movenze.
Le animazioni si attestano su un buon livello, risultando abbastanza fluide, soprattutto nelle sequenze di combattimento tra i personaggi.
Molto buone le musiche, sia le sigle, che le BGM, molto epiche e coinvolgenti, ispirate alle musiche dei vecchi film western. Per quanto riguarda le sigle, da notare l'interessante idea di non mostrare subito tutti i personaggi della serie nelle immagini dell'opening, ma di renderli visibili solamente una volta che appaiono all'interno della serie, mentre prima vengono rappresentati con delle sagome. Stessa cosa per l'ending, composta questa volta da delle semplici illustrazioni, cui se ne aggiungono di nuove all'apparizione di nuovi personaggi.
Come detto in precedenza, le somiglianze con Spike Spiegel non si fermano al solo aspetto fisico del personaggio. Ulteriore somiglianza la riscontriamo nella storia e nel passato dei due personaggi, entrambi alla ricerca di vendetta contro coloro che hanno ucciso le loro amate. Così come nella storia, anche caratterialmente trovo una certa similitudine nel modo di fare svogliato e disinteressato da parte di entrambi. Solo che, e qui iniziano le distinzioni, quest'aspetto in Van è portato all'eccesso. Per tutta la serie egli prosegue per la sua strada con l'unico obbiettivo della vendetta, disinteressandosi quasi totalmente d'ogni altra cosa, andando più volte in escandescenza e perdendo il controllo. Caratterialmente, trovo Van un personaggio ben riuscito, con i suoi pochi pregi e i suoi tanti difetti. Tutt'altro che un eroe perfetto, senza macchia e senza paura. Anzi, quest'ultima dimostra di conoscerla bene, arrivando addirittura a voler scappare in preda al panico pur di evitare uno scontro. Altro personaggio ben riuscito è "l'uomo con gli artigli", anche lui con una caratterizzazione decisamente eccessiva. Non è sicuramente il classico cattivo degli anime, poiché dimostra un'indole mite e pacata e trova in ogni persona che incontra un lato positivo. Gli intenti di questo personaggio sono in fin dei conti pacifici, nonostante i metodi un po' estremi per metterli in atto. Proprio questa sua caratterizzazione mi ha personalmente messo dei dubbi su chi fosse veramente il cattivo della situazione: colui che, per motivi personali, persegue la vendetta a ogni costo, o colui che, nonostante i metodi eccessivi, ambisce alla pace per l'intero pianeta?
Gode di una buona caratterizzazione anche il restante cast di personaggi, ognuno con una propria storia e un proprio motivo che lo spinge ad andare avanti.
Gun X Sword è tutto questo e altro ancora. Un anime che magari parte lento, con una serie di puntate (solo apparentemente) filler che verranno poi tutte collegate alla fine della storia, ma che col passare delle puntate riesce a prendere ritmo, destando interesse. Una serie che, nonostante tutto, è nel complesso ben riuscita e piacevole da vedere.
Un particolare che è subito evidente, guardando Gun X Sword, è sicuramente il character design, o almeno "un" character design, quello del protagonista. Il nostro Van ha una smaccata somiglianza con il protagonista di Cowboy Bebop, Spike Spiegel. Le somiglianze in ogni modo non si limitano al solo aspetto fisico, ma ne parlerò più avanti. Nonostante questo piccolo difetto, il chara è gradevole e ben caratterizzato, con un folto e abbastanza eterogeneo gruppo di personaggi.
Il mecha design risulta particolare, almeno nella rappresentazione dei sette mecha principali, dalle forme esili e allungate. Ognuno di questi mecha dovrebbe rappresentare un'arma, in cui si trasforma quando non viene pilotato. Dico dovrebbe perché solo di tre di essi se ne vede effettivamente la forma da arma. Durante il proseguo della storia appariranno altri mecha (con citazioni più o meno volute di altri anime) che si uniranno a Van, chi più chi meno, per sostenerlo e aiutarlo. Merita una nota particolare l'Eldora Soul, robot componibile pilotato da quattro simpatici nonnetti, di cui uno sempre addormentato, che passano il tempo a raccontare le loro gesta e a ubriacarsi. Il robot è un chiaro omaggio ai "robottoni" della vecchia guardia, e in particolare al famoso GaoGaiGar, di cui riprende l'aspetto e le movenze.
Le animazioni si attestano su un buon livello, risultando abbastanza fluide, soprattutto nelle sequenze di combattimento tra i personaggi.
Molto buone le musiche, sia le sigle, che le BGM, molto epiche e coinvolgenti, ispirate alle musiche dei vecchi film western. Per quanto riguarda le sigle, da notare l'interessante idea di non mostrare subito tutti i personaggi della serie nelle immagini dell'opening, ma di renderli visibili solamente una volta che appaiono all'interno della serie, mentre prima vengono rappresentati con delle sagome. Stessa cosa per l'ending, composta questa volta da delle semplici illustrazioni, cui se ne aggiungono di nuove all'apparizione di nuovi personaggi.
Come detto in precedenza, le somiglianze con Spike Spiegel non si fermano al solo aspetto fisico del personaggio. Ulteriore somiglianza la riscontriamo nella storia e nel passato dei due personaggi, entrambi alla ricerca di vendetta contro coloro che hanno ucciso le loro amate. Così come nella storia, anche caratterialmente trovo una certa similitudine nel modo di fare svogliato e disinteressato da parte di entrambi. Solo che, e qui iniziano le distinzioni, quest'aspetto in Van è portato all'eccesso. Per tutta la serie egli prosegue per la sua strada con l'unico obbiettivo della vendetta, disinteressandosi quasi totalmente d'ogni altra cosa, andando più volte in escandescenza e perdendo il controllo. Caratterialmente, trovo Van un personaggio ben riuscito, con i suoi pochi pregi e i suoi tanti difetti. Tutt'altro che un eroe perfetto, senza macchia e senza paura. Anzi, quest'ultima dimostra di conoscerla bene, arrivando addirittura a voler scappare in preda al panico pur di evitare uno scontro. Altro personaggio ben riuscito è "l'uomo con gli artigli", anche lui con una caratterizzazione decisamente eccessiva. Non è sicuramente il classico cattivo degli anime, poiché dimostra un'indole mite e pacata e trova in ogni persona che incontra un lato positivo. Gli intenti di questo personaggio sono in fin dei conti pacifici, nonostante i metodi un po' estremi per metterli in atto. Proprio questa sua caratterizzazione mi ha personalmente messo dei dubbi su chi fosse veramente il cattivo della situazione: colui che, per motivi personali, persegue la vendetta a ogni costo, o colui che, nonostante i metodi eccessivi, ambisce alla pace per l'intero pianeta?
Gode di una buona caratterizzazione anche il restante cast di personaggi, ognuno con una propria storia e un proprio motivo che lo spinge ad andare avanti.
Gun X Sword è tutto questo e altro ancora. Un anime che magari parte lento, con una serie di puntate (solo apparentemente) filler che verranno poi tutte collegate alla fine della storia, ma che col passare delle puntate riesce a prendere ritmo, destando interesse. Una serie che, nonostante tutto, è nel complesso ben riuscita e piacevole da vedere.
Appena terminata la visione di Gun ForSsword. Il personaggio principale ricorda per certi aspetti il caro Vash di Trigun, forse per quel suo smoking nero o per quell'aria da bonaccione che nasconde in realtà tanta sofferenza.
Il personaggio principale è ben caratterizzato, con quel suo vizietto di aggiungere salse sul cibo e con quel suo chiodo fisso della vendetta. Proprio quest'ultimo aspetto non dà di certo originalità all'anime che parte molto lento all'inizio, con una trama un po' scontata, ma che successivamente va riprendendosi grazie anche all'ingresso di diversi personaggi. Di fatti vi sono diverse donne che accompagnano il nostro Van nel suo viaggio e ognuna di loro ha un background storico e un legame affettivo con il protagonista. Altra cosa interessante è certamente quell'elemento postmoderno presente nell'anime, con la presenza di un altro robottone che, malgrado non si dichiari apertamente, è un omaggio a un'altra serie robotica: Gaogaigar. Da Trigun, quindi non eredita certamente l'elemento robotico che qui prende il nome di Armor. Non bisogna vedere questi Armor come qualcosa di "immortale" come lo erano di fatto i robottoni anni 80, ma come un supporto dei personaggi. Il nostro Van, infatti, incontrerà diversi nemici che lo metteranno alle strette e anche il suo robottone se la vedrà brutta.
Gun for sword risulta in sintesi un anime piacevole, senza grosse pretese per il pubblico che apprezzerà il suo chara.
Il personaggio principale è ben caratterizzato, con quel suo vizietto di aggiungere salse sul cibo e con quel suo chiodo fisso della vendetta. Proprio quest'ultimo aspetto non dà di certo originalità all'anime che parte molto lento all'inizio, con una trama un po' scontata, ma che successivamente va riprendendosi grazie anche all'ingresso di diversi personaggi. Di fatti vi sono diverse donne che accompagnano il nostro Van nel suo viaggio e ognuna di loro ha un background storico e un legame affettivo con il protagonista. Altra cosa interessante è certamente quell'elemento postmoderno presente nell'anime, con la presenza di un altro robottone che, malgrado non si dichiari apertamente, è un omaggio a un'altra serie robotica: Gaogaigar. Da Trigun, quindi non eredita certamente l'elemento robotico che qui prende il nome di Armor. Non bisogna vedere questi Armor come qualcosa di "immortale" come lo erano di fatto i robottoni anni 80, ma come un supporto dei personaggi. Il nostro Van, infatti, incontrerà diversi nemici che lo metteranno alle strette e anche il suo robottone se la vedrà brutta.
Gun for sword risulta in sintesi un anime piacevole, senza grosse pretese per il pubblico che apprezzerà il suo chara.
Che dire? Bellissimo! Ok, di difetti, anche sul piano tecnico, ne ha. Primo fra tutti un'eccessiva accellerazione della trama dopo il 12 episodio. Ma il "charisma" del nostro protagonista è tale che si passa sopra a qualsiasi cosa pur di andare avanti nella storia. Certo, si sente un tantino l'influenza di Trigun, ma Vaan non è Vash. Scordatevi il buonismo da lacrimoni, quest'uomo è un grande. E la ragazzina al seguito non è da meno. Tutt'altro che la solita svenevole palla al piede. Ha un coraggio da leone ed una mente acuta. Insieme, lei e Vaan, sono una coppia davvero azzeccata. Bell'anime. Davvero.
Non è un anime che passeà alla storia e se ci fossero i mezzi voti gli avrei dato anche un 7,5.
Come hanno detto i miei predecessori l'anime è abbastanza accattivante, il disegno è buono le musiche appena la sufficienza discreta l'animazione e la storia.
L'anime si lascia vedere in maniera abbastanza scorrevole anche se la trama poteva essere più "ricca"
Il finale non è mozzafiato ne da spunto a particolari riflessioni, nonostante venga affrontato per quasi tutta al durata dell'anime cosa sia giusto o sbagliato e perchè. Inseguire i propri sogni è forse sbagliato?
Questo è il tema principale dell'anime e tutte el vicessitudini gireranno intorno ad esso.
Lo consiglio ma senza grosse pretese.
Grazie come sempre ai nostri fansubber
Come hanno detto i miei predecessori l'anime è abbastanza accattivante, il disegno è buono le musiche appena la sufficienza discreta l'animazione e la storia.
L'anime si lascia vedere in maniera abbastanza scorrevole anche se la trama poteva essere più "ricca"
Il finale non è mozzafiato ne da spunto a particolari riflessioni, nonostante venga affrontato per quasi tutta al durata dell'anime cosa sia giusto o sbagliato e perchè. Inseguire i propri sogni è forse sbagliato?
Questo è il tema principale dell'anime e tutte el vicessitudini gireranno intorno ad esso.
Lo consiglio ma senza grosse pretese.
Grazie come sempre ai nostri fansubber
La storia potrebbe sembrare banale, quasi insignificante. I personaggi, i cui disegni ricordano moltissimo quelli di Cowboy Bepop (soprattutto il protagonista, Van), sono abbastanza ben fatti, spesso divertenti e piacevoli. Storia piacevole, con parecchi colpi di scena da metà serie in poi, diventa molto più interessante, persino profonda verso la fine ponendo a chi se lo guarda domande di carattere etico. Un mix di situazioni comiche, serie, cupe, allegre, ambienti particolari e storie che suonano già sentite ma mescolate in un modo che sembra completamente nuovo. Da vedere^^
Non sarà forse il migliore anime in circolazione, ma vale la pena guardarlo.
La storia, all'inizio forse un po' scontata, col susseguirsi delle puntate diventa sempre più intrigante e, confondendo di continuo buoni e cattiv, eroe e antieroe, incuriosisce fino alla fine.
Non è un semplice susseguirsi di scontri fra robot alla Go Nagai, ha una trama accattivante
e i personaggi sono vari e ben caratterizzati, ogni puntata c'è qualcosa di diverso...
La storia, all'inizio forse un po' scontata, col susseguirsi delle puntate diventa sempre più intrigante e, confondendo di continuo buoni e cattiv, eroe e antieroe, incuriosisce fino alla fine.
Non è un semplice susseguirsi di scontri fra robot alla Go Nagai, ha una trama accattivante
e i personaggi sono vari e ben caratterizzati, ogni puntata c'è qualcosa di diverso...
Un anime che mi ha sorpreso molto. Fin dall'inizio si nota che non è un comune anime sui mecha: intanto perchè è ambientato in paesaggi diversi da quelli dei mecha. C'è una cosa che forse non convince molto all'inizio,ed è la storia, che pare troppo banale: un tizio (Van), che cerca vendetta, vagabonda quà e là per il mondo, incontra una tizia (Wendy) che cerca lo stesso uomo cercato da Van (uomo con gli artigli), e partono quindi al vagabondaggio insieme, e naturalmente fanno strane avventure. Ma dopo qualche puntata, si inizia a capire che la situazione è molto più complicata, e qui inizia ad incuriosire molto di più. I personaggi sono tutti più o meno ben fatti, ed i combattimenti sono fantastici. Anche la grafica non è male. A me non piacciono molto i mecha, ma questo differisce da quel genere, e ha catturato la mia attenzione. Lo consiglio quindi non solo a coloro a cui piacciono i mecha, ma a tutti coloro a cui piace l'azione.
Che dire... una trama misteriosa che non ha fretta di svelarsi e un mondo a metà strada tra un cawboy bebop e un trigun (i disegni ricordano proprio loro). Curioso l'accostamento del protagonista svolgiato ed eguoista (ma con in fondo un cuore) e una ragazzina vivace ed impacciata che lo accompagna in giro per il mondo uniti nella ricerca di un non meno identificato tizio con gli artigli che a uno ha rovinato la vita e all'altra ha rapito il fratello.
Si passa da combattimenti sugli armor ( robot di varie forme e funzioni) a pseudosparatorie.
Devo dire che apprezzo la qualità dei dettagli e dei disegni colorati e caldi i ntonalità, il sono ro è un po' meno curato; ma forse c'è chi dice che serve a sottolineare l'atmosfera particolare di certe situazioni. MA spesso c si concentra maggiormente sulle bellezze femminili e le loro grazie che ad analizzare il paesaggio ( forza Carmen99). Ho detto tutto, spero solo che la storia principale non rimanga vaga fino all'ultimo.
Si passa da combattimenti sugli armor ( robot di varie forme e funzioni) a pseudosparatorie.
Devo dire che apprezzo la qualità dei dettagli e dei disegni colorati e caldi i ntonalità, il sono ro è un po' meno curato; ma forse c'è chi dice che serve a sottolineare l'atmosfera particolare di certe situazioni. MA spesso c si concentra maggiormente sulle bellezze femminili e le loro grazie che ad analizzare il paesaggio ( forza Carmen99). Ho detto tutto, spero solo che la storia principale non rimanga vaga fino all'ultimo.