Phineas e Ferb
Pensando a "Phineas e Ferb", la prima parola che mi viene in mente è "genialata".
Da anni infatti non mi imbattevo in un prodotto così divertente, intelligente e con una gamma di personaggi veramente ben strutturati, sebbene al limite del demenziale.
Premettendo che io, personalmente, non amo molto il character design di cartoni animati come questo, e all'inizio ho avuto qualche difficoltà a immergermi nell'ambiente della città di Danville, ora come ora sono felice di non aver cambiato canale, e di aver dato una possibilità a questo cartone animato che, ammetto, mi ha conquistata fin dal primo episodio.
La trama è molto semplice, ma caratterizzata da un ritmo veramente incalzante.
E' estate, e Phineas e Ferb sono ben intenzionati a vivere al massimo ogni giorno di vacanza, creando nuove invenzioni. Il fatto che i due bambini siano però autentici geni è un fatto perlopiù sconosciuto a tutti, soprattutto alla madre dei due. La cosa manda terribilmente in bestia Candace, la loro sorella maggiore e ritratto della tipica adolescente complessata che, in ogni episodio, tenta disperatamente di riuscire a mostrare alla mamma cosa sono in grado di fare i due bambini, sempre senza successo. Le invenzioni dei due riescono puntualmente a sparire di fronte al naso di Candace proprio pochi secondi prima dell'arrivo della madre, che crede di avere due bambini tranquilli e pacifici, e una figlia con un'ossessione assurda.
Responsabile di quello che sembra essere il destino infausto di Candace è spesso il Dottor Doofenshmirtz, scienziato tremendamente sfortunato e dall'infanzia terribile, che cova da anni un profondo odio per il sindaco della città, il fratello Roger, amato da tutti, e che ha come scopo quello di conquistare la città, arricchirsi o mettere in cattiva luce il fratello servendosi delle sue invenzioni (da lui chiamate Inator). Grazie all'intervento dell'Agente P., l'ornitorinco animale domestico di Phineas e Ferb che è in realtà l'agente incaricato di porre fine alle folli trovate Doofenshmirtz, i piani di quest'ultimo sono sempre destinati a fallire, e questo dà il via all'intrecciato gioco della trama: Phineas e Ferb costruiscono un'invenzione straordinaria, Candace cerca di farli scoprire, ma quando la madre sta per sopraggiungere sul luogo del misfatto, l'Inator del Dottor Doofenshmirtz che si distrugge trascina involontariamente con sé le prove della genialità dei due bambini. In mezzo a tutto questo, i vari personaggi sono assolutamente ignari gli uni dell'esistenza degli altri, e di tanto in tanto si incontrano casualmente dando via a situazioni davvero divertenti. Al cast si aggiungono gli amici di Phineas e Ferb: Buford, caricatura del tipico bullo, la sua vittima preferita Baljeet, un bambino indiano ossessionato dal prendere ottimi voti nello studio, e Isabella, una bambina a capo di un gruppo di ragazzine scout, le Fireside Girls, che adora Phineas e collezionare nuovi distintivi.
Ora, la genialità di questo show sta proprio negli intrecci che vengono a crearsi di puntata in puntata, dove i vari protagonisti vivono le loro vite fuori dal comune, influenzandosi l'uno con l'altro senza mai rendersene conto. E' un ciclo senza fine che si ripete ma che non stanca, e ci riscopre ogni volta interessati a cercare di capire in che modo, anche questa volta, si ripristinerà lo status quo iniziale.
"Phineas e Ferb" è bello anche perché di base premia e incoraggia la bellezza della fantasia, dei giochi, dello stare insieme. Riassume alla perfezione il sogno estivo di ogni bambino. Inoltre, con la loro umiltà e sincera voglia di godersi le vacanze e aiutare gli altri, è impossibile non immedesimarsi almeno un po' in loro o ritrovarvi parte del nostro fanciullino interiore. Il più amato del cast è però, forse, il cattivo della serie, se cattivo lo si può definire. Primogenito di una severissima e povera famiglia tedesca, che ha sempre di gran lunga preferito il brillante fratello minore a lui, con una serie tragicomica di fallimenti e insuccessi alle spalle, tra cui un matrimonio fallito e una figlia con la quale non riesce a comunicare, il Dottor Doofenshmirtz trascorre le sue giornate a tentare di vendicarsi di piccoli torti subiti, umiliare il fratello o conquistare la città di Danville, pur sapendo che verrà puntualmente fermato dalla sua nemesi, Perry l'Ornitorinco. Ma Doofenshmirtz non è il classico scienziato pazzo con manie di grandezza! Egli è ben conscio di come il mondo troppe volte l'abbia lasciato indietro, del suo aspetto fisico che lui stesso definisce non proprio attraente, dei suoi errori. Tutto ciò lo porta ad essere in realtà fragile e spaventato, a divertire, grazie alla sua autoironia e senso dell'umorismo, e a fare davvero molta tenerezza, tant'è che a volte viene spontaneo tifare per lui.
Per concludere, sono molto felice che tra tanti cartoni animati piuttosto piatti che si sono susseguiti sui nostri canali, trovi posto anche "Phineas e Ferb", un prodotto intelligente, divertente, davvero ben realizzato, che tocca varie tematiche sebbene in chiave comica e, soprattutto, in grado di divertire un pubblico di ogni età.
Da anni infatti non mi imbattevo in un prodotto così divertente, intelligente e con una gamma di personaggi veramente ben strutturati, sebbene al limite del demenziale.
Premettendo che io, personalmente, non amo molto il character design di cartoni animati come questo, e all'inizio ho avuto qualche difficoltà a immergermi nell'ambiente della città di Danville, ora come ora sono felice di non aver cambiato canale, e di aver dato una possibilità a questo cartone animato che, ammetto, mi ha conquistata fin dal primo episodio.
La trama è molto semplice, ma caratterizzata da un ritmo veramente incalzante.
E' estate, e Phineas e Ferb sono ben intenzionati a vivere al massimo ogni giorno di vacanza, creando nuove invenzioni. Il fatto che i due bambini siano però autentici geni è un fatto perlopiù sconosciuto a tutti, soprattutto alla madre dei due. La cosa manda terribilmente in bestia Candace, la loro sorella maggiore e ritratto della tipica adolescente complessata che, in ogni episodio, tenta disperatamente di riuscire a mostrare alla mamma cosa sono in grado di fare i due bambini, sempre senza successo. Le invenzioni dei due riescono puntualmente a sparire di fronte al naso di Candace proprio pochi secondi prima dell'arrivo della madre, che crede di avere due bambini tranquilli e pacifici, e una figlia con un'ossessione assurda.
Responsabile di quello che sembra essere il destino infausto di Candace è spesso il Dottor Doofenshmirtz, scienziato tremendamente sfortunato e dall'infanzia terribile, che cova da anni un profondo odio per il sindaco della città, il fratello Roger, amato da tutti, e che ha come scopo quello di conquistare la città, arricchirsi o mettere in cattiva luce il fratello servendosi delle sue invenzioni (da lui chiamate Inator). Grazie all'intervento dell'Agente P., l'ornitorinco animale domestico di Phineas e Ferb che è in realtà l'agente incaricato di porre fine alle folli trovate Doofenshmirtz, i piani di quest'ultimo sono sempre destinati a fallire, e questo dà il via all'intrecciato gioco della trama: Phineas e Ferb costruiscono un'invenzione straordinaria, Candace cerca di farli scoprire, ma quando la madre sta per sopraggiungere sul luogo del misfatto, l'Inator del Dottor Doofenshmirtz che si distrugge trascina involontariamente con sé le prove della genialità dei due bambini. In mezzo a tutto questo, i vari personaggi sono assolutamente ignari gli uni dell'esistenza degli altri, e di tanto in tanto si incontrano casualmente dando via a situazioni davvero divertenti. Al cast si aggiungono gli amici di Phineas e Ferb: Buford, caricatura del tipico bullo, la sua vittima preferita Baljeet, un bambino indiano ossessionato dal prendere ottimi voti nello studio, e Isabella, una bambina a capo di un gruppo di ragazzine scout, le Fireside Girls, che adora Phineas e collezionare nuovi distintivi.
Ora, la genialità di questo show sta proprio negli intrecci che vengono a crearsi di puntata in puntata, dove i vari protagonisti vivono le loro vite fuori dal comune, influenzandosi l'uno con l'altro senza mai rendersene conto. E' un ciclo senza fine che si ripete ma che non stanca, e ci riscopre ogni volta interessati a cercare di capire in che modo, anche questa volta, si ripristinerà lo status quo iniziale.
"Phineas e Ferb" è bello anche perché di base premia e incoraggia la bellezza della fantasia, dei giochi, dello stare insieme. Riassume alla perfezione il sogno estivo di ogni bambino. Inoltre, con la loro umiltà e sincera voglia di godersi le vacanze e aiutare gli altri, è impossibile non immedesimarsi almeno un po' in loro o ritrovarvi parte del nostro fanciullino interiore. Il più amato del cast è però, forse, il cattivo della serie, se cattivo lo si può definire. Primogenito di una severissima e povera famiglia tedesca, che ha sempre di gran lunga preferito il brillante fratello minore a lui, con una serie tragicomica di fallimenti e insuccessi alle spalle, tra cui un matrimonio fallito e una figlia con la quale non riesce a comunicare, il Dottor Doofenshmirtz trascorre le sue giornate a tentare di vendicarsi di piccoli torti subiti, umiliare il fratello o conquistare la città di Danville, pur sapendo che verrà puntualmente fermato dalla sua nemesi, Perry l'Ornitorinco. Ma Doofenshmirtz non è il classico scienziato pazzo con manie di grandezza! Egli è ben conscio di come il mondo troppe volte l'abbia lasciato indietro, del suo aspetto fisico che lui stesso definisce non proprio attraente, dei suoi errori. Tutto ciò lo porta ad essere in realtà fragile e spaventato, a divertire, grazie alla sua autoironia e senso dell'umorismo, e a fare davvero molta tenerezza, tant'è che a volte viene spontaneo tifare per lui.
Per concludere, sono molto felice che tra tanti cartoni animati piuttosto piatti che si sono susseguiti sui nostri canali, trovi posto anche "Phineas e Ferb", un prodotto intelligente, divertente, davvero ben realizzato, che tocca varie tematiche sebbene in chiave comica e, soprattutto, in grado di divertire un pubblico di ogni età.
A molte persone manca la Disney di note serie degli anni '80 - '90 quali "Duck Tales", di Drakwing Duck, e altre meno famose con protagonisti umani prodotte fra gli ultimi anni '90 e il 2000: serie come "RicreAzione", "Pepper Ann" e la mitica "Kim Possible"!
"Phineas e Ferb" (prodotta dal 2005) è la degna erede di tali serie, in primis per il nonsense che pervade ogni puntata, generalmente strutturata in due sottotrame: i geniali fratelli Phineas e Ferb si lanciano nella costruzione di progetti super tecnologici, mentre la loro sorella maggiore Candence cerca di farli beccare dalla madre, in quanto stanno comunque commettendo qualcosa di pericoloso. Contemporaneamente, il "perfido" dottor Hein Doofershmitz cerca con i suoi -inator (strani congegni che finiscono col suffisso -inator) di vendicarsi di chi/cosa lo infastidisce o lo ha ferito nel suo passato, oppure di conquistare la città e dintorni, venendo fermato dall'Agente P, alias Perry l'ornitorinco (con cui vi è una relazione di amicizia-inimicizia, tanto che nessuno riesce a lavorare se l'altro non arriva o inventa qualcosa di malvagio), animale domestico di Phineas e Ferb.
Alla fine (per uno scherzo del destino) Perry riuscirà a distruggere gli -inator, ma facendo anche scomparire la costruzione di Phineas e Ferb, impedendo così alla mamma di "beccarli".
Intorno a queste trame semplici girano i personaggi secondari che contribuiscono a notevoli variazioni dello schema principale, primo fra tutti il ragazzo di Candence, Jeremy, grande ammiratore dei lavori di Phineas e Ferb (non saranno rare le occasioni in cui Candence dovrà scegliere fra stare con il suo ragazzo o beccare i fratelli). La seconda è la figlia dark di Heinz, Vanessa, il cui scopo principale è convincere la madre (ex-moglie di Doofernshimtz) che suo padre è uno scienziato malvagio.
La serie è nonsense allo stato puro, ricca di citazioni e umorismo mai volgare, ma intelligente!
"Phineas e Ferb" (prodotta dal 2005) è la degna erede di tali serie, in primis per il nonsense che pervade ogni puntata, generalmente strutturata in due sottotrame: i geniali fratelli Phineas e Ferb si lanciano nella costruzione di progetti super tecnologici, mentre la loro sorella maggiore Candence cerca di farli beccare dalla madre, in quanto stanno comunque commettendo qualcosa di pericoloso. Contemporaneamente, il "perfido" dottor Hein Doofershmitz cerca con i suoi -inator (strani congegni che finiscono col suffisso -inator) di vendicarsi di chi/cosa lo infastidisce o lo ha ferito nel suo passato, oppure di conquistare la città e dintorni, venendo fermato dall'Agente P, alias Perry l'ornitorinco (con cui vi è una relazione di amicizia-inimicizia, tanto che nessuno riesce a lavorare se l'altro non arriva o inventa qualcosa di malvagio), animale domestico di Phineas e Ferb.
Alla fine (per uno scherzo del destino) Perry riuscirà a distruggere gli -inator, ma facendo anche scomparire la costruzione di Phineas e Ferb, impedendo così alla mamma di "beccarli".
Intorno a queste trame semplici girano i personaggi secondari che contribuiscono a notevoli variazioni dello schema principale, primo fra tutti il ragazzo di Candence, Jeremy, grande ammiratore dei lavori di Phineas e Ferb (non saranno rare le occasioni in cui Candence dovrà scegliere fra stare con il suo ragazzo o beccare i fratelli). La seconda è la figlia dark di Heinz, Vanessa, il cui scopo principale è convincere la madre (ex-moglie di Doofernshimtz) che suo padre è uno scienziato malvagio.
La serie è nonsense allo stato puro, ricca di citazioni e umorismo mai volgare, ma intelligente!