L'attacco dei giganti - Parte 1: L'arco e la freccia cremisi
Il primo film di "Shingeki no Kyojin - L'attacco dei Giganti" non è altro che il riassunto della prima parte della serie. Questa osservazione ha spinto in molti a pensare che si trattasse dell'ennesimo modo ideato dai produttori di questo celebre titolo per spillare soldi ai propri fan; questo è senz'altro vero, ma, se vediamo la cosa da un altro punto di vista, potremmo giungere a una diversa conclusione: forse con questo film si è cercato di far conoscere questo titolo anche a quegli spettatori che potrebbero essere interessati al genere, ma che non conoscevano l'esistenza di questo anime. Chi ha ragione? Probabilmente, anzi sicuramente, tutti e due i punti di vista sono corretti: comunque la si veda, si tratta di una mera operazione commerciale e il suo fine ultimo è quello di guadagnare altra moneta.
Tralasciando queste considerazioni, devo dire che nel complesso il film mi è piaciuto. E' chiaro che riassumere dodici episodi in un film di due ore circa è un'operazione che non può avvenire senza che vi siano delle omissioni o delle parti trattate con una certa celerità: personalmente ho trovato sbagliato saltare dalla scena in cui si capisce che il gigante anomalo che combatte i suoi simili era proprio Eren alla scena del plotone d'esecuzione, senza dire nulla su come si è finiti in quella situazione, e come faceva Eren a trasformarsi in un gigante. Chi ha visto l'anime lo sa, e non se ne farà un grosso problema, ma, se ci mettiamo nei panni di uno spettatore che non conosce la storia, penso che quel punto gli sarà apparso piuttosto incomprensibile.
Di mancanze di questo tipo ce ne sono tante, ma meno gravi di questa e comunque comprensibili, tenendo conto delle difficoltà incontrate nel riassumere il tutto. E, nonostante questo, lo scorrere degli eventi procede in maniera molto lineare, tanto da poter dire che anche chi non conosce l'anime potrà ritenersi piuttosto soddisfatto di quello che ha visto.
Data la natura di questo film, penso che non ci sia altro da aggiungere a quanto già detto nella recensione fatta a proposito dell'anime: la trama, come è logico che sia, è sempre la stessa, per cui valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza. E anche il voto che assegnerò a "L'Arco e la Freccia Cremisi" (questo è il nome assegnato a questa prima parte) sarà lo stesso che ho già attribuito all'anime.
Tralasciando queste considerazioni, devo dire che nel complesso il film mi è piaciuto. E' chiaro che riassumere dodici episodi in un film di due ore circa è un'operazione che non può avvenire senza che vi siano delle omissioni o delle parti trattate con una certa celerità: personalmente ho trovato sbagliato saltare dalla scena in cui si capisce che il gigante anomalo che combatte i suoi simili era proprio Eren alla scena del plotone d'esecuzione, senza dire nulla su come si è finiti in quella situazione, e come faceva Eren a trasformarsi in un gigante. Chi ha visto l'anime lo sa, e non se ne farà un grosso problema, ma, se ci mettiamo nei panni di uno spettatore che non conosce la storia, penso che quel punto gli sarà apparso piuttosto incomprensibile.
Di mancanze di questo tipo ce ne sono tante, ma meno gravi di questa e comunque comprensibili, tenendo conto delle difficoltà incontrate nel riassumere il tutto. E, nonostante questo, lo scorrere degli eventi procede in maniera molto lineare, tanto da poter dire che anche chi non conosce l'anime potrà ritenersi piuttosto soddisfatto di quello che ha visto.
Data la natura di questo film, penso che non ci sia altro da aggiungere a quanto già detto nella recensione fatta a proposito dell'anime: la trama, come è logico che sia, è sempre la stessa, per cui valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza. E anche il voto che assegnerò a "L'Arco e la Freccia Cremisi" (questo è il nome assegnato a questa prima parte) sarà lo stesso che ho già attribuito all'anime.
"L'Attacco dei Giganti - Parte 1: L'Arco e la Freccia Cremisi" è un film riassuntivo della serie anime "L'Attacco dei Giganti - Shingeki no Kyojin", fortunata serie anime tratta dal manga omonimo di Hajime Isayama.
Come è facilmente intuibile dal titolo originale giapponese "Guren no Yumiya", questo primo film fa il riassunto degli episodi della prima metà della serie, quelli che hanno come sigla iniziale proprio "Guren no Yumiya", una canzone che ha contribuito enormemente al successo della serie diventando virale su internet grazie a gente che si divertiva a metterla come sottofondo a video di qualunque genere. Ma non divaghiamo.
Il film, come dicevo, copre gli eventi di metà serie animata, mentre la seconda metà sarà raccontata nel secondo film "Jiyuu no Tsubasa" (Le Ali della Libertà), anche questo chiamato con lo stesso nome della sigla corrispondente.
Non mi soffermo sulla trama perché ormai dovrebbero conoscerla quasi tutti e, essendo questo un film riassuntivo, la cosa sarebbe ridondante, perciò spenderò solo poche parole per il film in sé.
La cosa più importante quando si fa un film riassuntivo è capire cosa tenere dentro e cosa eliminare dai vari episodi, perché altrimenti il film verrebbe fuori di quattro ore. Per fortuna, chi ha lavorato a questo film ha svolto bene il suo compito e il montaggio che ne è venuto fuori è davvero buono, al punto tale che anche chi non ha visto la serie può godersi tranquillamente la storia. Le cose più importanti sono state tenute tutte, e il film scorre davvero liscio. Certo, non è perfetto, ad esempio mancano tutte le parti in cui i personaggi si addestrano, importanti perché piene di spiegazioni sui nemici e su come affrontarli, e soprattutto manca l'importante flashback di Mikasa, importantissimo per delineare la sua personalità. Ne vengono mostrati solo brevissimi spezzoni. Oltre a questo, però, sul resto non si può recriminare nulla, anche perché riassumere tredici episodi in due ore non è affatto semplice.
Due ore che, tutto sommato, scorrono abbastanza veloci, alternando momenti di grande impatto emotivo ad altri di pura azione o sconforto assoluto (quello dei personaggi, non dello spettatore), che non fanno pesare la durata della pellicola.
Per quel che riguarda l'apparato tecnico e grafico, devo essere sincero, non ho notato differenze da quanto visto nella serie TV. Mi è sembrato tutto identico, ma ovviamente il tutto visto sul grande schermo del cinema ha tutto un altro impatto.
Lo stesso posso dire per le musiche, che sono le stesse della serie anime. Mi aspettavo di sentire la canzone usata come sigla, visto pure che il film si chiama allo stesso modo, ma invece c'è una versione remix della stessa, con alcune strofe diverse ad accompagnare i titoli di coda.
Il doppiaggio italiano, che io ho ascoltato per la prima volta in questa occasione, è di buona qualità, come sempre in un lavoro curato da Dynit, solo che qualche voce non sembrava adatta ai volti di alcuni personaggi, e c'erano due o tre doppiatori con voci davvero molto simili.
In conclusione, "L'Arco e la Freccia Cremisi" è certamente un buon film, ma non bisogna dimenticare che è "solo" un film riassuntivo di una serie anime di grande successo, portato al cinema solo per fare un po' di soldi facili sulle spalle dei fan, sia in Giappone che in Italia.
E' bello da vedere ed è ben fatto, ma dato che a conti fatti si tratta di roba già vista e che non ci sono scene inedite, è consigliabile solo ai fan più sfegatati. Per tutti gli altri, è meglio guardare la serie originale che racconta meglio la storia in tutte le sue parti.
Come è facilmente intuibile dal titolo originale giapponese "Guren no Yumiya", questo primo film fa il riassunto degli episodi della prima metà della serie, quelli che hanno come sigla iniziale proprio "Guren no Yumiya", una canzone che ha contribuito enormemente al successo della serie diventando virale su internet grazie a gente che si divertiva a metterla come sottofondo a video di qualunque genere. Ma non divaghiamo.
Il film, come dicevo, copre gli eventi di metà serie animata, mentre la seconda metà sarà raccontata nel secondo film "Jiyuu no Tsubasa" (Le Ali della Libertà), anche questo chiamato con lo stesso nome della sigla corrispondente.
Non mi soffermo sulla trama perché ormai dovrebbero conoscerla quasi tutti e, essendo questo un film riassuntivo, la cosa sarebbe ridondante, perciò spenderò solo poche parole per il film in sé.
La cosa più importante quando si fa un film riassuntivo è capire cosa tenere dentro e cosa eliminare dai vari episodi, perché altrimenti il film verrebbe fuori di quattro ore. Per fortuna, chi ha lavorato a questo film ha svolto bene il suo compito e il montaggio che ne è venuto fuori è davvero buono, al punto tale che anche chi non ha visto la serie può godersi tranquillamente la storia. Le cose più importanti sono state tenute tutte, e il film scorre davvero liscio. Certo, non è perfetto, ad esempio mancano tutte le parti in cui i personaggi si addestrano, importanti perché piene di spiegazioni sui nemici e su come affrontarli, e soprattutto manca l'importante flashback di Mikasa, importantissimo per delineare la sua personalità. Ne vengono mostrati solo brevissimi spezzoni. Oltre a questo, però, sul resto non si può recriminare nulla, anche perché riassumere tredici episodi in due ore non è affatto semplice.
Due ore che, tutto sommato, scorrono abbastanza veloci, alternando momenti di grande impatto emotivo ad altri di pura azione o sconforto assoluto (quello dei personaggi, non dello spettatore), che non fanno pesare la durata della pellicola.
Per quel che riguarda l'apparato tecnico e grafico, devo essere sincero, non ho notato differenze da quanto visto nella serie TV. Mi è sembrato tutto identico, ma ovviamente il tutto visto sul grande schermo del cinema ha tutto un altro impatto.
Lo stesso posso dire per le musiche, che sono le stesse della serie anime. Mi aspettavo di sentire la canzone usata come sigla, visto pure che il film si chiama allo stesso modo, ma invece c'è una versione remix della stessa, con alcune strofe diverse ad accompagnare i titoli di coda.
Il doppiaggio italiano, che io ho ascoltato per la prima volta in questa occasione, è di buona qualità, come sempre in un lavoro curato da Dynit, solo che qualche voce non sembrava adatta ai volti di alcuni personaggi, e c'erano due o tre doppiatori con voci davvero molto simili.
In conclusione, "L'Arco e la Freccia Cremisi" è certamente un buon film, ma non bisogna dimenticare che è "solo" un film riassuntivo di una serie anime di grande successo, portato al cinema solo per fare un po' di soldi facili sulle spalle dei fan, sia in Giappone che in Italia.
E' bello da vedere ed è ben fatto, ma dato che a conti fatti si tratta di roba già vista e che non ci sono scene inedite, è consigliabile solo ai fan più sfegatati. Per tutti gli altri, è meglio guardare la serie originale che racconta meglio la storia in tutte le sue parti.