Samurai Deeper Kyo
Tale anime non è un granché.
La storia innanzitutto non presenta dei tratti particolari che diano un tocco intrigante durante la visione. I colpi di scena, anche se un po' "lievi", sono presenti, tuttavia spesso fanno prendere alla vicenda una strada diversa e incoerente con gran parte dei fatti precedenti. È vero che tali elementi servirebbero proprio a questo, tuttavia qui è proprio esagerato: diverse cose non hanno un preciso riscontro nella storia, come se fossero sconnesse al resto.
L'anime inoltre è ripetitivo: gli attacchi sono sempre gli stessi e dunque pochi. Le vicende sentimentali dei personaggi sono ostentate, dunque emergono solo nella parte finale e, come di consueto, non come ci potremmo aspettare.
I personaggi non vengono mostrati nella profondità dei loro animi, sono trattati in maniera pressoché superficiale. Inoltre le musiche, comprese l'opening e l'ending, non sono particolarmente belle e significative.
Sebbene vi siano tutti questi aspetti negativi, i disegni rimangono comunque un dato positivo: sono fatti discretamente, così come gli effetti d'animazione.
Infine è bene concentrarsi sull'immagine del samurai in generale: in Samurai Deeper Kyo non trova riscontro. Né il protagonista apparentemente "malvagio", Kyo, né Kyoshiro si mostrano degni di tale immagine. Il samurai rappresenta un'entità e un'autorità molto complessa, che qui viene sminuita, purtroppo. Per comprenderla meglio, sarebbe bene vedere Hakuouki o Kenshin - Memorie del Passato: qui vengono rappresentati veri samurai, nella loro interezza.
Peccato per questo ultimo dato, che fa scendere la valutazione ad una quota insufficiente.
Per concludere, lo sconsiglio nella maggior parte dei casi, perché manca di un sostrato valido e coinvolgente, che dunque rende, se non piace di primo acchito, la visione una noia. Persino per coloro che non sono troppo esigenti dalle serie animate possono non rimanere contenti, ma si tratta sempre e comunque di gusti soggettivi.
La storia innanzitutto non presenta dei tratti particolari che diano un tocco intrigante durante la visione. I colpi di scena, anche se un po' "lievi", sono presenti, tuttavia spesso fanno prendere alla vicenda una strada diversa e incoerente con gran parte dei fatti precedenti. È vero che tali elementi servirebbero proprio a questo, tuttavia qui è proprio esagerato: diverse cose non hanno un preciso riscontro nella storia, come se fossero sconnesse al resto.
L'anime inoltre è ripetitivo: gli attacchi sono sempre gli stessi e dunque pochi. Le vicende sentimentali dei personaggi sono ostentate, dunque emergono solo nella parte finale e, come di consueto, non come ci potremmo aspettare.
I personaggi non vengono mostrati nella profondità dei loro animi, sono trattati in maniera pressoché superficiale. Inoltre le musiche, comprese l'opening e l'ending, non sono particolarmente belle e significative.
Sebbene vi siano tutti questi aspetti negativi, i disegni rimangono comunque un dato positivo: sono fatti discretamente, così come gli effetti d'animazione.
Infine è bene concentrarsi sull'immagine del samurai in generale: in Samurai Deeper Kyo non trova riscontro. Né il protagonista apparentemente "malvagio", Kyo, né Kyoshiro si mostrano degni di tale immagine. Il samurai rappresenta un'entità e un'autorità molto complessa, che qui viene sminuita, purtroppo. Per comprenderla meglio, sarebbe bene vedere Hakuouki o Kenshin - Memorie del Passato: qui vengono rappresentati veri samurai, nella loro interezza.
Peccato per questo ultimo dato, che fa scendere la valutazione ad una quota insufficiente.
Per concludere, lo sconsiglio nella maggior parte dei casi, perché manca di un sostrato valido e coinvolgente, che dunque rende, se non piace di primo acchito, la visione una noia. Persino per coloro che non sono troppo esigenti dalle serie animate possono non rimanere contenti, ma si tratta sempre e comunque di gusti soggettivi.
Lo studio Deen, tanto per citare il produttore anche di Read or Die (RoD) o You are Under Arrest, propone una serie animata dislocata in ventisei banalissimi episodi, ambientata nel periodo storico Edo del Giappone, a cavallo fra luoghi comuni e figure quasi consumate da quanto rimestate.
Osservandolo distaccatamente, Samurai Deeper Kyo tenta di fondere opache sfaccettature di diversi generi narrativi, amalgamando in maniera eterogenea e mal riuscita una (apparentemente) solida base storica, con inflessioni fantastiche miste a elementi quasi horror. Il risultato è un mosaico disordinato a cui mancano numerosi tasselli per essere riconosciuto come un mix di generi ben riuscito.
Alcune di queste sfaccettature, prese singolarmente, potrebbero anche risultare divertenti, come la presenza di personaggi storici e propri delle leggende giapponesi feudali (nella vicenda è presente, per fare un esempio, il noto Hattori Hanzo), ma nel complesso non mi hanno regalato una buonissima impressione. Più che altro, si ha l’idea di essere al cospetto di un "Kenshin" più orientato verso uno shonen con power up spregiudicato che ad una vera e propria rivisitazione storica feudale.
Samurai Deeper Kyo è la storia di Kyoshiro, un talentuoso quanto misterioso samurai che nell’incipit dell’anime (una sorta di flashback, sarebbe più corretto asserire), durante una delle sue numerose avventure s’imbatte in un avversario terrificante, dal cuore gelido e con due occhi rossi come lava ardente: è Kyo "degli occhi demoniaci", sterminatore efferato che prima della sua dipartita si dice avesse falciato ben mille vite. Il loro duello, che terminerà con la vittoria di Kyoshiro, sarà solo l’inizio delle sventure per lo sfortunato protagonista, a cavallo fra un ronin e un mercenario occidentale.
L’anime inizialmente risulta gradevole, l’antefatto mostra il rapporto lapalissiano fra Kyoshiro e la sua illustre vittima anche dopo la dipartita di quest’ultimo, o si dovrebbe dire, soprattutto in seguito alla morte di quest’ultimo. Ma la trama si perde strada facendo e proprio quando ci si aspettano risvolti o colpi di scena, il quadro generale si tramuta in un vecchio affresco che sa di già visto e rivisto e il connubio fra storicità e fantastico pare approssimativo, scontato e banale. Mosse segrete, colpi speciali e tanta, troppa azione che non rende come avrebbe voluto. Insomma, a conti fatti manca quel qualcosa necessario a fare di Samurai Deeper Kyo un anime che possa emergere dalla vaga foschia in cui si inabissa, episodio dopo episodio.
E come se non bastasse, il confronto con il manga è a dir poco impietoso: come in tanti prodotti fini a sé stessi, questo prodotto adibito al piccolo schermo si autolimita e castra il prosieguo della vicenda originale, finendo per essere un surrogato triste e sbiadito della copia originale (tanto per fare un esempio, si veda "Gantz", sublime, apocalittico e inarrivabile il manga, deludente nel complesso l’anime).
Stesso discorso per il versante tecnico: episodi di pregevole fattura alternati a sequenze animate sia di combattimento che in generale di livello mediocre. Ho comunque apprezzato il tratto e la mano meno approssimativa che ha creato i fondali; il character design a volte ricorda tanto Bastard, ma con prodotti come Samurai Champloo o il già sopracitato Kenshin (di cui consiglio “Memorie del Passato”, un capolavoro), a conti fatti, di un anime del genere non se ne avverte necessità alcuna.
Osservandolo distaccatamente, Samurai Deeper Kyo tenta di fondere opache sfaccettature di diversi generi narrativi, amalgamando in maniera eterogenea e mal riuscita una (apparentemente) solida base storica, con inflessioni fantastiche miste a elementi quasi horror. Il risultato è un mosaico disordinato a cui mancano numerosi tasselli per essere riconosciuto come un mix di generi ben riuscito.
Alcune di queste sfaccettature, prese singolarmente, potrebbero anche risultare divertenti, come la presenza di personaggi storici e propri delle leggende giapponesi feudali (nella vicenda è presente, per fare un esempio, il noto Hattori Hanzo), ma nel complesso non mi hanno regalato una buonissima impressione. Più che altro, si ha l’idea di essere al cospetto di un "Kenshin" più orientato verso uno shonen con power up spregiudicato che ad una vera e propria rivisitazione storica feudale.
Samurai Deeper Kyo è la storia di Kyoshiro, un talentuoso quanto misterioso samurai che nell’incipit dell’anime (una sorta di flashback, sarebbe più corretto asserire), durante una delle sue numerose avventure s’imbatte in un avversario terrificante, dal cuore gelido e con due occhi rossi come lava ardente: è Kyo "degli occhi demoniaci", sterminatore efferato che prima della sua dipartita si dice avesse falciato ben mille vite. Il loro duello, che terminerà con la vittoria di Kyoshiro, sarà solo l’inizio delle sventure per lo sfortunato protagonista, a cavallo fra un ronin e un mercenario occidentale.
L’anime inizialmente risulta gradevole, l’antefatto mostra il rapporto lapalissiano fra Kyoshiro e la sua illustre vittima anche dopo la dipartita di quest’ultimo, o si dovrebbe dire, soprattutto in seguito alla morte di quest’ultimo. Ma la trama si perde strada facendo e proprio quando ci si aspettano risvolti o colpi di scena, il quadro generale si tramuta in un vecchio affresco che sa di già visto e rivisto e il connubio fra storicità e fantastico pare approssimativo, scontato e banale. Mosse segrete, colpi speciali e tanta, troppa azione che non rende come avrebbe voluto. Insomma, a conti fatti manca quel qualcosa necessario a fare di Samurai Deeper Kyo un anime che possa emergere dalla vaga foschia in cui si inabissa, episodio dopo episodio.
E come se non bastasse, il confronto con il manga è a dir poco impietoso: come in tanti prodotti fini a sé stessi, questo prodotto adibito al piccolo schermo si autolimita e castra il prosieguo della vicenda originale, finendo per essere un surrogato triste e sbiadito della copia originale (tanto per fare un esempio, si veda "Gantz", sublime, apocalittico e inarrivabile il manga, deludente nel complesso l’anime).
Stesso discorso per il versante tecnico: episodi di pregevole fattura alternati a sequenze animate sia di combattimento che in generale di livello mediocre. Ho comunque apprezzato il tratto e la mano meno approssimativa che ha creato i fondali; il character design a volte ricorda tanto Bastard, ma con prodotti come Samurai Champloo o il già sopracitato Kenshin (di cui consiglio “Memorie del Passato”, un capolavoro), a conti fatti, di un anime del genere non se ne avverte necessità alcuna.
Beh, un buon anime, solo che all'inizio l'ho sopravvalutato. Da buon amante dei samurai, vedere un anime con "samurai" nel nome, mi ha fatto venire voglia subito di vederlo. Alla fine i samurai ci sono, ma non troppo, nel senso che i duelli di solito non si svolgono con spada contro spada, anche se le fantastiche tecniche che usano i personaggi mi sono davvero piaciute. Un'altra cose che mi ha deluso abbastanza è il protagonista: oni me no kyo (demon eyes kyo)(in italiano non riesco a tradurlo in modo appropriato), che ha la fama di aver ucciso 1000 uomini, alla fine si rivela troppo sentimentale; la sua storia, più che quella di uno spietato assassino, è quella di un samurai disavventurato ed è troppo protettivo nei confronti di Yuya (la cooprotagonista antipatica XD).
Anche se da come l'ho descritto questo anime sembra che non mi sia piaciuto, in realtà mi è piaciuto ^_^, perchè in fin dei conti la storia è ben elaborata, la grafica è sufficiente, i combattimenti mi sono piaciuti ed il finale non è male (anche se non l'ho capito completamente). I nomi dei personaggi sono tratti da personaggi storici dell'era Tokugawa (quasi tutti).
Anche se da come l'ho descritto questo anime sembra che non mi sia piaciuto, in realtà mi è piaciuto ^_^, perchè in fin dei conti la storia è ben elaborata, la grafica è sufficiente, i combattimenti mi sono piaciuti ed il finale non è male (anche se non l'ho capito completamente). I nomi dei personaggi sono tratti da personaggi storici dell'era Tokugawa (quasi tutti).
Eh no! devo contraddirvi tutti, quet'anime è bello, anzi magnifico. Nella storia, nei disegni, nell'intrigo e nella fantasia. Ma provate a fare un paragone con il vero manga che attualmente sta uscendo in america, francia ed in giappone dove la serie non è ancora finita. Sono oggi arrivati al 37 capitolo e vi posso assicurare che la poesia, il carattere dei tanti diversi personaggi, e la storia, diversa e competamente riadattata per il cartone animato, mi hanno fatto amare questa storia tra tutti i fumetti giapponesi che ho letto. Samurai Deeper Kyo is the best, but only once you have read it!
Riprendo alcune recensioni: in effetti la grafica è abbastanza buona (ma secondo me non eccellente), i personaggi sono davvero tanti ed è difficile ricordare tutti i nomi, per non parlare delle relazioni fra i vari clan...In generale, ho apprezzato la riproposizione in chiave fantastica di personaggi e avvenimenti storicamente rilevanti, come Yukimura e Nobunaga. Quello che invece questo anime non riesce a fare è decollare. Io l' ho trovato alla lunga piatto, poco espressivo, ho continuato di vederlo solo per conoscere il finale. Un consiglio: se volete una serie di samurai VERAMENTE diversa dal solito, correte a vedere SAMURAI CHAMPLOO!!
Come suggerisce il nome, ci troviamo in presenza di una serie che parla di samurai, antichi guerrieri giapponesi fedelissimi servitori di qualche potente nobile. La storia è ambientata nel Giappone del 1600, durante la battaglia di Sekigahara (una battaglia realmente accaduta fra due potenti fazioni rivali, i Tokugawa e i Toyotomi). Il cartone però non vuole essere affatto una ricostruzione storica fedele di quegli avvenimenti, ma solo prenderne spunto per poterci costruire sopra una complessa trama, ricca di personaggi dotati di poteri straordinari o demoniaci. In particolare, il cartone inizia con un terribile scontro fra due samurai rivali, Kyoshiro Mibu e Demon Eyes Kyo. Quando sembra che lo scontro stia giungendo ad una conclusione, accade un evento molto particolare: un meteorite cade proprio sul luogo dello scontro fra i due samurai, ma i due non muoiono... Invece subiscono un destino beffardo: le loro anime vengono fuse in un unico corpo (quello di Kyoshiro Mibu). Da quel momento in poi, Kyoshiro Mibu perde gran parte dei suoi ricordi e diventa un farmacista vagabondo squattrinato. Tuttavia, le sue giornate spensierate finiranno con l'incontro di una giovane cacciatrice di taglie, Yuya, che è alla ricerca dell'assassino di suo fratello... Non voglio svelare altro, ma la trama è davvero molto intricata e si ingarbuglia ulteriormente man mano che si va avanti.
I personaggi importanti sono tantissimi e si fa fatica a ricordare tutti i nomi, anche perché vengono introdotti abbastanza velocemente, dando poco tempo allo spettatore per abituarsi ad essi. In effetti, i ritmi del cartone sono molto frenetici, forse anche troppo. Data la complessità della trama e dato il gran numero di personaggi, probabilmente sarebbe stato giusto dedicare a questo cartone una quantità maggiore di episodi, cosa che avrebbe consentito allo spettatore di apprezzarlo maggiormente.
La qualità dei disegni è molto elevata, in particolare l'uso del colore l'ho trovato eccellente. Il sonoro invece mi è sembrato un po' scialbo (tranne la sigla iniziale, passabile). Non mi è piaciuta molto la scelta di disegnare alcuni personaggi maschili con dei tratti un po' troppo femminei.
Nel cartone vi è anche una componente sentimentale ma, dati i ritmi molto elevati, c'è davvero poco spazio per approfondimenti, e quindi nel finale apparirà un po' forzata.
In conclusione, questo è un cartone che farà la felicità di chi è appassionato di samurai, ninja e, in generale, di storie ambientate nel medioevo giapponese. Tuttavia, per i motivi prima esposti, Samurai Deeper Kyo non è riuscito a convincermi del tutto. Probabilmente gli manca quel pizzico di poesia e tragicità (di cui invece ne è pieno il più recente cartone Basilisk) che avrebbero contribuito a renderlo più coinvolgente. Ma io ho dei gusti difficili...
I personaggi importanti sono tantissimi e si fa fatica a ricordare tutti i nomi, anche perché vengono introdotti abbastanza velocemente, dando poco tempo allo spettatore per abituarsi ad essi. In effetti, i ritmi del cartone sono molto frenetici, forse anche troppo. Data la complessità della trama e dato il gran numero di personaggi, probabilmente sarebbe stato giusto dedicare a questo cartone una quantità maggiore di episodi, cosa che avrebbe consentito allo spettatore di apprezzarlo maggiormente.
La qualità dei disegni è molto elevata, in particolare l'uso del colore l'ho trovato eccellente. Il sonoro invece mi è sembrato un po' scialbo (tranne la sigla iniziale, passabile). Non mi è piaciuta molto la scelta di disegnare alcuni personaggi maschili con dei tratti un po' troppo femminei.
Nel cartone vi è anche una componente sentimentale ma, dati i ritmi molto elevati, c'è davvero poco spazio per approfondimenti, e quindi nel finale apparirà un po' forzata.
In conclusione, questo è un cartone che farà la felicità di chi è appassionato di samurai, ninja e, in generale, di storie ambientate nel medioevo giapponese. Tuttavia, per i motivi prima esposti, Samurai Deeper Kyo non è riuscito a convincermi del tutto. Probabilmente gli manca quel pizzico di poesia e tragicità (di cui invece ne è pieno il più recente cartone Basilisk) che avrebbero contribuito a renderlo più coinvolgente. Ma io ho dei gusti difficili...
Buon character design, buone scene d'azione. La storia non è particolarmente complessa, ed i personaggi si muovono tra lo stereotipo ed il semplice abbozzo. Nel suo insieme è una serie che si lascia seguire, nonostante il finale prevedibile. Ciò che più ho apprezzato sono stati i riferimenti a eventi e personaggi della storia giapponese, di certo interpretati molto liberamente -ma non è detto che sia sempre un difetto- :)
Anime davvero bellissimo....gli episodi ti catturano sempre di più...più la storia si fa intrecciata e incasinata più si comincia a capirci qualcosa....colpi di scena a volontà e una superba colonna sonora...per nn parlare dell'ottima qualità video...ho letto ke è sospeso...quindi spero continui....speriamo bene ^___^
Veramente ECCELLENTE!!! Un anime che attira sempre più lo spettatore man man si và avanti con gli episodi. Non mancano certo i colpi di scena nè tanto meno misteri da capire e da svelare. Soltanto dal 22° episodio in poi si comincia ad intravedere un possibile finale, assolutamente non scontato, anzi! Io personalmente fino alla fine mi stavo aspettando qualcosa di diverso. Vi consiglio di vederlo vivamente. ;-)
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Un'opera davvero ottima, oserei dire. Non mancano mai i colpi di scena, non si capisce mai dove si vuole arrivare, lo stesso finale è pressapoco inaspettato, anche se ci si può arrivare facendo varie ipotesi, ad ogni modo non scontato. Molto ben trattato il tema della guerra e delle sensazioni dei protagonisti (cioè samurai), i quali hanno un particolare e sempre più sentito senso del "confronto". Chiudo col dire, vedetelo, non re resterete delusi ;-)
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Un'opera davvero ottima, oserei dire. Non mancano mai i colpi di scena, non si capisce mai dove si vuole arrivare, lo stesso finale è pressapoco inaspettato, anche se ci si può arrivare facendo varie ipotesi, ad ogni modo non scontato. Molto ben trattato il tema della guerra e delle sensazioni dei protagonisti (cioè samurai), i quali hanno un particolare e sempre più sentito senso del "confronto". Chiudo col dire, vedetelo, non re resterete delusi ;-)