Yamada-kun and the Seven Witches
È un anime che purtroppo non ha ricevuto il giusto adattamento animato, fattore che ovviamente ha inciso in modo incredibile sull'intera opera, e sulla mia correlata valutazione.
Nonostante una discreta prima metà di serie, è nella seconda parte che la storia accusa maggiormente una notevole frettolosità, e conseguenti numerosi tagli, che, aggiunti a una presentazione a dir poco a raffica di nuovi personaggi, portano ahimè diverso scompiglio e ad una quasi incomprensibilità degli avvenimenti: infatti la storia diventa numerose volte confusionaria, per l'appunto, riuscendo a raddrizzarsi (neanche così tanto poi) solo nel corso dell'episodio finale.
Per il resto, è un anime che inizialmente ho trovato in generale abbastanza interessante, ma, come detto precedentemente, con l'avanzare dei fatti ho notato un discreto calo complessivo, in parte sì dovuto proprio al "problema" precedente, ma anche a livello di contenuti in sé, andando a parare su diversi e banalissimi episodi "cliché" che ormai si vedono in qualsiasi altro anime.
In generale, è un anime che purtroppo non mi sento di promuovere, nonostante le buone premesse iniziali.
Voto finale: 5
Nonostante una discreta prima metà di serie, è nella seconda parte che la storia accusa maggiormente una notevole frettolosità, e conseguenti numerosi tagli, che, aggiunti a una presentazione a dir poco a raffica di nuovi personaggi, portano ahimè diverso scompiglio e ad una quasi incomprensibilità degli avvenimenti: infatti la storia diventa numerose volte confusionaria, per l'appunto, riuscendo a raddrizzarsi (neanche così tanto poi) solo nel corso dell'episodio finale.
Per il resto, è un anime che inizialmente ho trovato in generale abbastanza interessante, ma, come detto precedentemente, con l'avanzare dei fatti ho notato un discreto calo complessivo, in parte sì dovuto proprio al "problema" precedente, ma anche a livello di contenuti in sé, andando a parare su diversi e banalissimi episodi "cliché" che ormai si vedono in qualsiasi altro anime.
In generale, è un anime che purtroppo non mi sento di promuovere, nonostante le buone premesse iniziali.
Voto finale: 5
Lo ammetto, mi sono avvicinato a “Yamada-kun and the Seven Witches” perché ispirato dal titolo: le sette streghe facevano pensare a “Trinity Seven - L’accademia delle sette streghe”, anime che amo molto e di cui, pensavo, fosse una versione più normale e liceale. Niente di più sbagliato. Questa è solo la storia di Yamada, un povero adolescente teppista e svogliato, anche se tanto teppista poi non è, che si ritrova invischiato in una bizzarra storia di magia. Non è certo normale scambiarsi di corpo con una ragazza semplicemente baciandola, non trovate? In breve, entrerà in scena un compagno che sembra preso di peso da “Gintama”, dato che nell’aspetto e nel carattere sembra proprio Gintoki, vi sarà la fondazione del solito club dell’occulto e la ricerca delle altre streghe dell’accademia. Qui, infatti, ognuna delle sette streghe ha un potere, uno solo, e si attiva... baciandosi!
Non sarà pomposo e roboante come le avventure di Arata e socie, ma almeno più normale, e vivremo avventure intriganti e interessanti. Il problema, però, è che molti aspetti possono piacere o non piacere. In molti punti è difficile capire la concatenazione degli eventi o il passato delle ragazze, poiché la trasposizione del ben più lungo manga non è certo avvenuta bene, tagliando, ignorando e sminuzzando troppe cose. Al contrario di “Trinity Seven - L’accademia delle sette streghe”, ove la trasposizione del manga era letterale, in tutti i sensi, troppe cose non risultano chiare e il finale, come intuibile, rimane un po' troppo aperto.
Ma almeno la grafica è buona, così come la regia. Bella la opening, carina la ending. Moto bello anche il tema simbolico della perdita dei poteri a fine adolescenza: come a dire che l’adolescenza è un’età magica e quel qualcosa di speciale viene perso con il passaggio alla vita adulta. Per quanto non poco sia lasciato allo spettatore, direi che, a mio avviso, la serie sia buona e intrigante, anche per chi è abituato a livelli magici ben più alti, per cui un sette lo si può dare.
Non sarà pomposo e roboante come le avventure di Arata e socie, ma almeno più normale, e vivremo avventure intriganti e interessanti. Il problema, però, è che molti aspetti possono piacere o non piacere. In molti punti è difficile capire la concatenazione degli eventi o il passato delle ragazze, poiché la trasposizione del ben più lungo manga non è certo avvenuta bene, tagliando, ignorando e sminuzzando troppe cose. Al contrario di “Trinity Seven - L’accademia delle sette streghe”, ove la trasposizione del manga era letterale, in tutti i sensi, troppe cose non risultano chiare e il finale, come intuibile, rimane un po' troppo aperto.
Ma almeno la grafica è buona, così come la regia. Bella la opening, carina la ending. Moto bello anche il tema simbolico della perdita dei poteri a fine adolescenza: come a dire che l’adolescenza è un’età magica e quel qualcosa di speciale viene perso con il passaggio alla vita adulta. Per quanto non poco sia lasciato allo spettatore, direi che, a mio avviso, la serie sia buona e intrigante, anche per chi è abituato a livelli magici ben più alti, per cui un sette lo si può dare.
Ecchi genuino, "Yamada kun e le sette streghe" è un anime del 2015.
Le descrizioni che trovate su questo anime non gli rendono giustizia: a prima vista, osservando i generi, si nota subito che è ecchi e harem, quindi la solita cavolata. Invece no, proprio grazie a questa serie animata, ho scoperto che esistono degli anime di questo genere realizzati bene. A mio avviso, questo anime ecchi è il più carino che abbia visto.
Generi: l'ecchi non è assolutamente il genere principale e non è eccessivo, invece l'harem compare maggiormente verso gli ultimi episodi. Il genere principale è ovviamente la commedia, che risulta ben riuscita.
Trama: la storia ruota attorno a due studenti dal carattere opposto, Yamada è un ragazzo che non si impegna nell'ambito scolastico, invece Shiraishi è una studentessa studiosa. Un giorno, a causa di un incidente, scambiano i loro corpi. Si tratta di una storia abbastanza semplice che diventa più complessa verso la fine e riesce ad avvincere lo spettatore.
Personaggi: i personaggi sono il punto di forza della storia. Spesso negli anime più recenti e soprattutto harem, il protagonista è l'unico personaggio maschile che compare, in questo caso no. Ci sono molti personaggi maschili (finalmente), alcuni futili (i soliti personaggi da ecchi), invece altri utili per lo svolgimento della storia e anche molto simpatici e interessanti. L'unico personaggio di cui non ho mai compreso le intenzioni è l'ultima strega, e risulta anche il personaggio peggiore.
Finale: gli ultimi episodi si vede che sono stati fatti di fretta e lasciano dei buchi nella trama. Il finale è aperto, secondo me, si addice all'anime ed è azzeccato.
Spesso queste serie vengono criticate perché non sono fedeli all'opera originale, ovvero il manga. A parer mio non vanno giudicate secondo questo punto di vista, soprattutto perché anime e manga sono due cose differenti.
In conclusione, è un anime realizzato bene, ma il finale è stato accelerato rispetto all'opera originale. Rimangono buchi nella trama, ma nonostante questi difetti l'ho gradito molto. A mio avviso è uno dei migliori che tratta il genere ecchi.
Le descrizioni che trovate su questo anime non gli rendono giustizia: a prima vista, osservando i generi, si nota subito che è ecchi e harem, quindi la solita cavolata. Invece no, proprio grazie a questa serie animata, ho scoperto che esistono degli anime di questo genere realizzati bene. A mio avviso, questo anime ecchi è il più carino che abbia visto.
Generi: l'ecchi non è assolutamente il genere principale e non è eccessivo, invece l'harem compare maggiormente verso gli ultimi episodi. Il genere principale è ovviamente la commedia, che risulta ben riuscita.
Trama: la storia ruota attorno a due studenti dal carattere opposto, Yamada è un ragazzo che non si impegna nell'ambito scolastico, invece Shiraishi è una studentessa studiosa. Un giorno, a causa di un incidente, scambiano i loro corpi. Si tratta di una storia abbastanza semplice che diventa più complessa verso la fine e riesce ad avvincere lo spettatore.
Personaggi: i personaggi sono il punto di forza della storia. Spesso negli anime più recenti e soprattutto harem, il protagonista è l'unico personaggio maschile che compare, in questo caso no. Ci sono molti personaggi maschili (finalmente), alcuni futili (i soliti personaggi da ecchi), invece altri utili per lo svolgimento della storia e anche molto simpatici e interessanti. L'unico personaggio di cui non ho mai compreso le intenzioni è l'ultima strega, e risulta anche il personaggio peggiore.
Finale: gli ultimi episodi si vede che sono stati fatti di fretta e lasciano dei buchi nella trama. Il finale è aperto, secondo me, si addice all'anime ed è azzeccato.
Spesso queste serie vengono criticate perché non sono fedeli all'opera originale, ovvero il manga. A parer mio non vanno giudicate secondo questo punto di vista, soprattutto perché anime e manga sono due cose differenti.
In conclusione, è un anime realizzato bene, ma il finale è stato accelerato rispetto all'opera originale. Rimangono buchi nella trama, ma nonostante questi difetti l'ho gradito molto. A mio avviso è uno dei migliori che tratta il genere ecchi.
Una delle cose che amo ripetere con una certa frequenza è che la valutazione di un anime non dovrebbe mai basarsi sulla comparazione col manga da cui è tratto. Questo non significa che le differenze non vadano evidenziate né che il recensore non possa esprimere liberamente la propria preferenza; significa solo che bisognerebbe tenere in maggior conto il fatto che manga e anime sono due cose molto diverse fra loro e che, per questo motivo, hanno anche esigenze profondamente diverse. Il rischio, invece, è quello di creare due diversi metri di giudizio: il primo applicabile agli anime di cui si conosce anche la controparte cartacea e il secondo applicabile a quelli in cui tale controparte non c'è o non la si conosce. Il risultato, manco a dirlo, sarebbe una evidente disparità di giudizio che favorirebbe tutti quei titoli di cui non si è letto il manga.
Personalmente non sono un "purista", non m'interessa se la sceneggiatura cartacea non viene seguita alla lettera o se ci sono tagli alla stessa; mi basta che il risultato finale funzioni. Così, quando devo dare una valutazione a un anime tratto da un manga che ho letto, cerco di immedesimarmi nei panni di chi non ha avuto la mia stessa fortuna (o sfortuna, a seconda dei casi) e cerco di capire se il titolo in questione può piacergli o no.
In parole povere, dire "l'anime è brutto perché il manga è meglio" è, a mio avviso, una gran cavolata. Il discorso, però, cambia quando vengono presentati dei titoli la cui comprensione è praticamente impossibile senza una preventiva lettura dell'opera originaria: in questo caso, invece, il confronto diventa un atto dovuto e necessario e può avere effetti anche sulla valutazione del titolo in esame. E' bene chiarire che in questi casi non è il recensore che vuole a tutti i costi introdurre il paragone, ma è l'anime stesso ad autodenunciarsi.
Inutile aggiungere che questo "Yamada-kun to 7 nin no Majo" è proprio un titolo di questo tipo: i buchi presenti nella narrazione sono tanti, gravi ed evidenti, e più di una volta mi è capitato di leggere di spettatori spaesati che non riuscivano a capire il senso o il perché di alcune situazioni all'apparenza inspiegabili. Sveliamo a costoro, qualora ancora non lo avessero capito, qual è l'arcano: chi ha prodotto questo anime ha pensato bene di concentrare in soli dodici episodi il contenuto di troppi capitoli del manga, e per farlo ha dovuto ridurre all'osso la sceneggiatura originaria, sacrificando la logica narrativa per esigenze di spazio. Si sarebbe potuto creare qualche variante rispetto all'originale in modo da rendere il tutto più razionale; ma non si è voluto fare nemmeno quello.
Quello che si è ottenuto, indubbiamente, è un anime che non funziona come avrebbe potuto e dovuto. Per amore della verità devo dire che il risultato finale non è poi così disastroso e credo possa piacere lo stesso a chi ancora non conosce la storia; ma non va comunque oltre una risicata sufficienza.
Personalmente sono un grande estimatore della trama di "Yamada-kun to 7 nin no Majo" nella sua versione cartacea; per questo motivo rimanderò le mie considerazioni sulla stessa alla recensione che farò sul manga, quando questo sarà terminato. Sulla sua rappresentazione in questo anime posso dire che tutta questa fretta non mi è piaciuta proprio per niente; tuttavia, come dicevo prima, non è la trasposizione più brutta che ho visto, ma, al contrario, risulta gradevole in molti tratti.
Per il resto, invece, devo fare i complimenti per il buon comparto grafico e per l'ottima colonna sonora: l'opening, in particolare, è molto bella.
In definitiva, credo che la sufficienza sia il voto giusto; gli avrei dato molto meno, ma, facendolo, credo che non sarei stato obiettivo.
Personalmente non sono un "purista", non m'interessa se la sceneggiatura cartacea non viene seguita alla lettera o se ci sono tagli alla stessa; mi basta che il risultato finale funzioni. Così, quando devo dare una valutazione a un anime tratto da un manga che ho letto, cerco di immedesimarmi nei panni di chi non ha avuto la mia stessa fortuna (o sfortuna, a seconda dei casi) e cerco di capire se il titolo in questione può piacergli o no.
In parole povere, dire "l'anime è brutto perché il manga è meglio" è, a mio avviso, una gran cavolata. Il discorso, però, cambia quando vengono presentati dei titoli la cui comprensione è praticamente impossibile senza una preventiva lettura dell'opera originaria: in questo caso, invece, il confronto diventa un atto dovuto e necessario e può avere effetti anche sulla valutazione del titolo in esame. E' bene chiarire che in questi casi non è il recensore che vuole a tutti i costi introdurre il paragone, ma è l'anime stesso ad autodenunciarsi.
Inutile aggiungere che questo "Yamada-kun to 7 nin no Majo" è proprio un titolo di questo tipo: i buchi presenti nella narrazione sono tanti, gravi ed evidenti, e più di una volta mi è capitato di leggere di spettatori spaesati che non riuscivano a capire il senso o il perché di alcune situazioni all'apparenza inspiegabili. Sveliamo a costoro, qualora ancora non lo avessero capito, qual è l'arcano: chi ha prodotto questo anime ha pensato bene di concentrare in soli dodici episodi il contenuto di troppi capitoli del manga, e per farlo ha dovuto ridurre all'osso la sceneggiatura originaria, sacrificando la logica narrativa per esigenze di spazio. Si sarebbe potuto creare qualche variante rispetto all'originale in modo da rendere il tutto più razionale; ma non si è voluto fare nemmeno quello.
Quello che si è ottenuto, indubbiamente, è un anime che non funziona come avrebbe potuto e dovuto. Per amore della verità devo dire che il risultato finale non è poi così disastroso e credo possa piacere lo stesso a chi ancora non conosce la storia; ma non va comunque oltre una risicata sufficienza.
Personalmente sono un grande estimatore della trama di "Yamada-kun to 7 nin no Majo" nella sua versione cartacea; per questo motivo rimanderò le mie considerazioni sulla stessa alla recensione che farò sul manga, quando questo sarà terminato. Sulla sua rappresentazione in questo anime posso dire che tutta questa fretta non mi è piaciuta proprio per niente; tuttavia, come dicevo prima, non è la trasposizione più brutta che ho visto, ma, al contrario, risulta gradevole in molti tratti.
Per il resto, invece, devo fare i complimenti per il buon comparto grafico e per l'ottima colonna sonora: l'opening, in particolare, è molto bella.
In definitiva, credo che la sufficienza sia il voto giusto; gli avrei dato molto meno, ma, facendolo, credo che non sarei stato obiettivo.
"Yamada-kun e le 7 streghe" è la trasposizione animata dell'omonimo manga di Miki Yoshikawa, già autrice del carinissimo "Yankee-kun to Megane-chan", del quale si percepisce l'atmosfera fin dai primi secondi di trama.
Con un amore sempre presente per i giovani studenti un po' delinquenti ma che vogliono cambiare per il futuro, il protagonista di quest'opera è Yamada Ryu, un ragazzo con una reputazione scolastica non brillante, ma che spera di rifarsi una nuova vita nella sua nuova scuola superiore. Il nostro Ryu già parte male, dato che è iscritto al Liceo Privato Suzaku, prestigiosa scuola frequentata solo dai classici studenti 'giappini' che sanno cosa vogliono dal loro futuro e sono dediti allo studio. Yamada, dal canto suo, ce la mette tutta per cercare di inserirsi in questo ambiente, ma i suoi voti non eccessivamente brillanti (un modo gentile per dire "disastrosi") e il suo atteggiamento un po' impulsivo gli impediscono di fare amicizia con gli altri studenti. Un giorno, però, per un incidente di percorso, si ritrova nel corpo di Shiraishi Urara, la studentessa migliore della scuola. Questo è l'evento scatenante che porterà il protagonista a riaprire il club di studi sul soprannaturale e a farsi una serie di nuovi amici che sapranno andare oltre la sua apparenza da teppista e a volergli bene per quello che è (anche se, diciamocela tutta, in Yamada del teppista non c'è proprio nulla).
Come sempre, quando mi accingo a giudicare una serie, tendo a basarmi principalmente sul genere a cui essa appartiene. In questo caso, siamo nel genere slice of life, scolastico, ma soprattutto nel genere harem. Ed è essenzialmente il fatto che questa serie nasca come serie harem (testimoniato dal fatto che nel corso della storia ci saranno varie donzelle che, in un modo o nell'altro, saranno legate al protagonista da sentimenti di amicizia e/o amore) che me la fa valutare con un voto che è un otto pieno. "Yamada-kun" non è la solita serie harem, dove vengono mostrate ragazze in mutande e reggiseno senza un motivo apparente, e basta. "Yamada-kun" riesce anche ad avere una storia e a lasciare l'elemento ecchi davvero relegato a un angolo molto piccolo di tutto lo screentime a disposizione.
La trama presenta già dall'inizio un elemento che all'apparenza potrebbe sembrare trito e ritrito per anime di questo genere: il fatto che per attivare il "potere" di Yamada (che all'inizio sembra essere quello dello scambio di corpi, nonostante in seguito la cosa verrà spiegata in modo diverso) bisogna baciare la persona sulla quale si vuole usare questo potere. La forza di "Yamada-kun" sta nel fatto che questo elemento che potremmo chiamare "cliché degli harem" viene sfruttato in maniera iperbolica, quasi a voler cercare di proporre una sottospecie di decostruzione del genere (che non viene mai portata a termine in maniera tragica come in altri casi noti, ovviamente). E questo ci porta al secondo punto di forza di questa serie: sorprendentemente, sono presenti anche dei ragazzi che non si riducono al semplice bullo che vuole deturpare l'interesse romantico del protagonista o al semplice comic relief sfigato che nessuno considera. Ognuno dei personaggi maschili, sia principale sia secondario, viene sviluppato con un'attenzione quasi paragonabile a quella spesa per i personaggi femminili. Per quanto riguarda le ragazze, invece, nonostante i loro caratteri siano facilmente riconducibili a quelli stereotipati tipici di anime di questo genere, presentano tutte, a loro modo, un elemento che le porta comunque a differenziarsi dalle loro colleghe (la cooldere protagonista mostra avere anche una certa forza interiore e un certo fervore nel perseguire i suoi interessi, la tsundere riesce anche ad essere sincera nell'espressione dei suoi sentimenti a seconda dei casi...); questo porta i personaggi femminili ad essere più tridimensionali e quindi più vicini anche a una ipotetica lettrice ragazza (come la sottoscritta).
A livello di trama, c'è qualche problema di fondo, in quanto essa non sembra portare da nessuna parte: non si capisce bene chi è l'antagonista o se ci sia un obbiettivo finale dietro a tutte le azioni dei personaggi principali. In ogni caso, come ho già detto, ogni episodio si lascia guardare molto volentieri a causa del suo ritmo decisamente veloce e a causa dei personaggi tutti molto interessanti, e ai quali è stato davvero difficile non affezionarsi almeno un pochino.
Il ritmo molto veloce è però al tempo stesso un difetto della trasposizione animata: sono stati compressi, in media, cinque-sei o più capitoli del manga in un singolo episodio, quando, di solito, un episodio animato ne copre circa due o tre al massimo. Questo risulta in una non comprensione di alcuni passaggi di trama e in un non approfondimento di quasi tutti i personaggi ad esclusione del duo protagonista. I quattro assistenti principali del protagonista, Itou, Miyamura, Odagiri e Tamaki meritano sicuramente qualche minuto in più di screentime. In questo senso, si può dire che la serie animata va vista solo se poi si ha intenzione di approfondire i vari personaggi attraverso la lettura del manga, il quale rivela molte più cose su di loro e inquadra meglio le loro vicende personali, e soprattutto vengono approfondite meglio le relazioni tra i personaggi non appartenenti al duo protagonista.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, io sono molto soddisfatta del doppiaggio, in quanto ho potuto sentire dei doppiatori che amo molto (come Daisuke Ono, Shinnosuke Tachibana, Jun Fukuyama) in personaggi non principali e sentire dei doppiatori "in erba" sui ruoli di importanza maggiore. Eri Kitamura, invece, si rivela sempre la migliore nel doppiare le tsundere.
Opening e OST non sono spiccate per bellezza o originalità. Una parola in più va invece spesa per la ending, che è molto dolce e la trovo azzeccata per il genere di anime. L'unica pecca dei due video è che viene mostrata esplicitamente la settima strega... nel manga viene costruito un alone di mistero attorno a lei, non ci sta che me la si faccia vedere così arrogantemente in opening ed ending!
In definitiva, io mi sento di consigliare "Yamada-kun" sia agli amanti dei generi di cui fa parte sia a chi, come me, non ama troppo il genere harem. E' una storia non completamente originale, dalla quale non bisogna assolutamente pretendere nulla, ma che regala in ogni caso dei personaggi molto carini e che riescono a creare tra loro dei rapporti interessanti.
Con un amore sempre presente per i giovani studenti un po' delinquenti ma che vogliono cambiare per il futuro, il protagonista di quest'opera è Yamada Ryu, un ragazzo con una reputazione scolastica non brillante, ma che spera di rifarsi una nuova vita nella sua nuova scuola superiore. Il nostro Ryu già parte male, dato che è iscritto al Liceo Privato Suzaku, prestigiosa scuola frequentata solo dai classici studenti 'giappini' che sanno cosa vogliono dal loro futuro e sono dediti allo studio. Yamada, dal canto suo, ce la mette tutta per cercare di inserirsi in questo ambiente, ma i suoi voti non eccessivamente brillanti (un modo gentile per dire "disastrosi") e il suo atteggiamento un po' impulsivo gli impediscono di fare amicizia con gli altri studenti. Un giorno, però, per un incidente di percorso, si ritrova nel corpo di Shiraishi Urara, la studentessa migliore della scuola. Questo è l'evento scatenante che porterà il protagonista a riaprire il club di studi sul soprannaturale e a farsi una serie di nuovi amici che sapranno andare oltre la sua apparenza da teppista e a volergli bene per quello che è (anche se, diciamocela tutta, in Yamada del teppista non c'è proprio nulla).
Come sempre, quando mi accingo a giudicare una serie, tendo a basarmi principalmente sul genere a cui essa appartiene. In questo caso, siamo nel genere slice of life, scolastico, ma soprattutto nel genere harem. Ed è essenzialmente il fatto che questa serie nasca come serie harem (testimoniato dal fatto che nel corso della storia ci saranno varie donzelle che, in un modo o nell'altro, saranno legate al protagonista da sentimenti di amicizia e/o amore) che me la fa valutare con un voto che è un otto pieno. "Yamada-kun" non è la solita serie harem, dove vengono mostrate ragazze in mutande e reggiseno senza un motivo apparente, e basta. "Yamada-kun" riesce anche ad avere una storia e a lasciare l'elemento ecchi davvero relegato a un angolo molto piccolo di tutto lo screentime a disposizione.
La trama presenta già dall'inizio un elemento che all'apparenza potrebbe sembrare trito e ritrito per anime di questo genere: il fatto che per attivare il "potere" di Yamada (che all'inizio sembra essere quello dello scambio di corpi, nonostante in seguito la cosa verrà spiegata in modo diverso) bisogna baciare la persona sulla quale si vuole usare questo potere. La forza di "Yamada-kun" sta nel fatto che questo elemento che potremmo chiamare "cliché degli harem" viene sfruttato in maniera iperbolica, quasi a voler cercare di proporre una sottospecie di decostruzione del genere (che non viene mai portata a termine in maniera tragica come in altri casi noti, ovviamente). E questo ci porta al secondo punto di forza di questa serie: sorprendentemente, sono presenti anche dei ragazzi che non si riducono al semplice bullo che vuole deturpare l'interesse romantico del protagonista o al semplice comic relief sfigato che nessuno considera. Ognuno dei personaggi maschili, sia principale sia secondario, viene sviluppato con un'attenzione quasi paragonabile a quella spesa per i personaggi femminili. Per quanto riguarda le ragazze, invece, nonostante i loro caratteri siano facilmente riconducibili a quelli stereotipati tipici di anime di questo genere, presentano tutte, a loro modo, un elemento che le porta comunque a differenziarsi dalle loro colleghe (la cooldere protagonista mostra avere anche una certa forza interiore e un certo fervore nel perseguire i suoi interessi, la tsundere riesce anche ad essere sincera nell'espressione dei suoi sentimenti a seconda dei casi...); questo porta i personaggi femminili ad essere più tridimensionali e quindi più vicini anche a una ipotetica lettrice ragazza (come la sottoscritta).
A livello di trama, c'è qualche problema di fondo, in quanto essa non sembra portare da nessuna parte: non si capisce bene chi è l'antagonista o se ci sia un obbiettivo finale dietro a tutte le azioni dei personaggi principali. In ogni caso, come ho già detto, ogni episodio si lascia guardare molto volentieri a causa del suo ritmo decisamente veloce e a causa dei personaggi tutti molto interessanti, e ai quali è stato davvero difficile non affezionarsi almeno un pochino.
Il ritmo molto veloce è però al tempo stesso un difetto della trasposizione animata: sono stati compressi, in media, cinque-sei o più capitoli del manga in un singolo episodio, quando, di solito, un episodio animato ne copre circa due o tre al massimo. Questo risulta in una non comprensione di alcuni passaggi di trama e in un non approfondimento di quasi tutti i personaggi ad esclusione del duo protagonista. I quattro assistenti principali del protagonista, Itou, Miyamura, Odagiri e Tamaki meritano sicuramente qualche minuto in più di screentime. In questo senso, si può dire che la serie animata va vista solo se poi si ha intenzione di approfondire i vari personaggi attraverso la lettura del manga, il quale rivela molte più cose su di loro e inquadra meglio le loro vicende personali, e soprattutto vengono approfondite meglio le relazioni tra i personaggi non appartenenti al duo protagonista.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, io sono molto soddisfatta del doppiaggio, in quanto ho potuto sentire dei doppiatori che amo molto (come Daisuke Ono, Shinnosuke Tachibana, Jun Fukuyama) in personaggi non principali e sentire dei doppiatori "in erba" sui ruoli di importanza maggiore. Eri Kitamura, invece, si rivela sempre la migliore nel doppiare le tsundere.
Opening e OST non sono spiccate per bellezza o originalità. Una parola in più va invece spesa per la ending, che è molto dolce e la trovo azzeccata per il genere di anime. L'unica pecca dei due video è che viene mostrata esplicitamente la settima strega... nel manga viene costruito un alone di mistero attorno a lei, non ci sta che me la si faccia vedere così arrogantemente in opening ed ending!
In definitiva, io mi sento di consigliare "Yamada-kun" sia agli amanti dei generi di cui fa parte sia a chi, come me, non ama troppo il genere harem. E' una storia non completamente originale, dalla quale non bisogna assolutamente pretendere nulla, ma che regala in ogni caso dei personaggi molto carini e che riescono a creare tra loro dei rapporti interessanti.
"Yamada-kun to 7 nin no Majo" è un anime molto interessante: l'incipit della trama sembrerebbe la classica commedia scolastica dove il protagonista forma una cerchia di ragazze che lo ammirano e bla bla bla... invece è così solo in parte. Bisogna dire che l'originalità non è molta e che sa tanto di visto e rivisto, ma non è proprio così. Partendo dalla trama, che parla di Yamada, uno studente problematico che non ne vuole sapere nulla di comportarsi bene e che si immischierà in una catena di eventi che lo porterà a scoprire un mondo tutto nuovo che si cela dietro la sua scuola. Scoprirà che in questa scuola esistono sette streghe con sette diversi poteri e che lui può rubare il potere di una strega semplicemente baciandola. Così inizieranno le sue scorribande alla ricerca delle sei streghe rimanenti insieme a Urara Shiraishi, una bellissima ragazza dai capelli biondi che ha il potere di scambiare il suo corpo con chiunque, semplicemente baciandolo. Ci saranno altri personaggi che lo aiuteranno nella sua ricerca e per questo fonderanno il club della ricerca sul paranormale.
Il lato tecnico dell'anime è molto buono, le animazioni della Liden Films sono ottime. Il comparto audio è ottimo anch'esso, sia per le OST che per le opening ed ending.
Il mix di comicità e sentimentalismo fanno di questa serie un buon passatempo per tutti quelli che cercano qualcosa di soft e non molto impegnativo... solo io ho pianto come un bimbo alla fine del decimo episodio? Ma, tralasciando questo, la serie ha dei momenti in cui si può ridere a crepapelle, ma anche dei momenti dove quasi quasi ci scappa una lacrimuccia. Tutto sommato è un buon sentimentale scolastico, che non mi ha lasciato il solito amaro in bocca che alcune serie sono solite fare.
Le mie conclusioni sono molto positive: consigliatissimo a tutti gli amanti delle commedie romantiche. Ottima è la caratterizzazione della moltitudine di personaggi presenti, con una storia che non va mai sul banale.
Il voto effettivo è 8, anche se meriterebbe qualcosina di più, ma, visto che il sistema di votazione non permette mezzi voti, lo lascio con un 8 abbondante.
Il lato tecnico dell'anime è molto buono, le animazioni della Liden Films sono ottime. Il comparto audio è ottimo anch'esso, sia per le OST che per le opening ed ending.
Il mix di comicità e sentimentalismo fanno di questa serie un buon passatempo per tutti quelli che cercano qualcosa di soft e non molto impegnativo... solo io ho pianto come un bimbo alla fine del decimo episodio? Ma, tralasciando questo, la serie ha dei momenti in cui si può ridere a crepapelle, ma anche dei momenti dove quasi quasi ci scappa una lacrimuccia. Tutto sommato è un buon sentimentale scolastico, che non mi ha lasciato il solito amaro in bocca che alcune serie sono solite fare.
Le mie conclusioni sono molto positive: consigliatissimo a tutti gli amanti delle commedie romantiche. Ottima è la caratterizzazione della moltitudine di personaggi presenti, con una storia che non va mai sul banale.
Il voto effettivo è 8, anche se meriterebbe qualcosina di più, ma, visto che il sistema di votazione non permette mezzi voti, lo lascio con un 8 abbondante.
"Yamada-kun e le 7 streghe" è un anime tratto dal manga di Miki Yoshikawa, in cui l'imprevedibilità è il piatto principale, grazie al mistero che si cela nella scuola, e sicuramente gli eventi sapranno strapparvi un sorriso dalle labbra.
La trama presenta due giovani studenti, Yamada Ryu, solito ragazzo disastroso a scuola, e Urara Shiraishi, giovane e bella ragazza studiosa che prende bei voti. Durante una normalissima giornata di scuola i due studenti, accidentalmente, si scontrano e svengono sul pavimento. Al loro risveglio sembra tutto normale, ma ben presto si accorgono che i loro corpi sono stati scambiati dopo l'urto. I due ragazzi si troveranno molte volte in situazioni imbarazzanti e pericolose.
La storia non ha particolari difetti, è strutturata molto bene così come i personaggi che a loro volta hanno un ruolo preciso e non inutile nella storia, andando a semplificare molte domande e dando così risposta a precedenti quesiti; questo però influisce nello sviluppo della storia che, pur essendo regolare, non presenta grandissimi colpi di scena, visto che, ragionandoci su, di alcuni eventi si può arrivare subito alla conclusione. Infine, non è ad alti livelli il comparto sonoro della serie, ma perlomeno l'animazione è accettabile.
La trama presenta due giovani studenti, Yamada Ryu, solito ragazzo disastroso a scuola, e Urara Shiraishi, giovane e bella ragazza studiosa che prende bei voti. Durante una normalissima giornata di scuola i due studenti, accidentalmente, si scontrano e svengono sul pavimento. Al loro risveglio sembra tutto normale, ma ben presto si accorgono che i loro corpi sono stati scambiati dopo l'urto. I due ragazzi si troveranno molte volte in situazioni imbarazzanti e pericolose.
La storia non ha particolari difetti, è strutturata molto bene così come i personaggi che a loro volta hanno un ruolo preciso e non inutile nella storia, andando a semplificare molte domande e dando così risposta a precedenti quesiti; questo però influisce nello sviluppo della storia che, pur essendo regolare, non presenta grandissimi colpi di scena, visto che, ragionandoci su, di alcuni eventi si può arrivare subito alla conclusione. Infine, non è ad alti livelli il comparto sonoro della serie, ma perlomeno l'animazione è accettabile.
"Yamada-kun to 7-nin no Majo" era una serie che attendevo da tanto tempo. Non solo i precedenti OAV mi avevano invogliato a guardarla, ma, leggendo il manga e adorando la storia, il desiderio di ammirarne una trasposizione animata era grandissimo.
Ebbene, finalmente è arrivata e, con gioia, posso dire che è all'altezza delle aspettative. Dodici episodi estremamente divertenti e commoventi, in cui il gusto della commedia scolastica si mescola con il sentimentalismo e quel pizzico di ecchi in grado di renderla ancor più emozionante. Un'avventura fresca e originale, abbastanza fedele al manga, anche se non si è riusciti a evitare qualche taglio (anche consistente).
Ma procediamo a piccoli passi e incominciamo a raccontare come è iniziata questa storia tanto stramba quanto divertente. Yamada è un ragazzo del secondo anno di una rinomata scuola superiore. Tuttavia, al di là delle aspettative, viene evitato da tutti a causa di un avvenimento drammatico dell'anno passato. In seguito a una rissa è stato sospeso per una settimana. Dopo ciò, nessuno ha più voluto rivolgergli la parola, in parte impauriti dalla sua aria intimidatoria, in parte indifferenti a quel giovane tanto buono, ma poco intelligente per una scuola di quel livello.
Un giorno, però, le cose cambiano. Scivola dalle scale e precipita addosso a Urara Shiraishi, una delle ragazze più dotate della scuola, sia per il proprio cervello che per la sua bellezza mozzafiato. Un bacio accidentale durante la caduta e un avvenimento inaspettato: i due si scambiano i corpi. Quella scoperta inaspettata sconvolge il mondo di Yamada, che non solo diventerà sempre più amico (e non solo) della silenziosa Shiraishi, ma si addentrerà nei segreti della scuola. Sette streghe, dotate di poteri sensazionali, che si aggirano per i corridoi dell'istituto.
Se all'apparenza può apparire una commedia semplice e divertente, in realtà cela esperienze drammatiche e profonde. Tutte le streghe posseggono tali poteri perché la loro vita scolastica non è proprio delle migliori. L'aspirazione a ottenere qualcosa di più ha permesso loro di acquisire queste sorprendenti abilità. Ma, in fin dei conti, non sono affatto felici. Sarà Yamada a cambiare il loro animo e permetter loro di migliorare la propria esistenza? Chissà. Una cosa è certa: a ogni nuova fanciulla, si aprono prospettive diverse e sempre più emozionanti. I personaggi sono descritti in maniera precisa e accurata, non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto da quello sentimentale.
L'apparenza semplice e chiara nasconde emozioni ben più profonde, che lasceranno lo spettatore ammaliato. Shiraishi, in particolare, è una protagonista in continua crescita. L'iniziale indifferenza al mondo circostante si trasforma in un tiepido calore verso i propri amici e verso il ragazzo che più di tutti gli altri le starà accanto: Yamada.
Non ci sono personaggi "antipatici", e tutti offrono qualcosa alla realizzazione di una storia perfetta. Anche la tsundere Odagiri, che all'inizio sembra tutt'altro che simpatica, in realtà mostrerà un cuore d'oro. I suoi atteggiamenti scostanti e il rifiuto dei propri sentimenti non potranno durare a lungo, e la scoperta di questi è forse una delle cose che più mi ha colpito in "Yamada-kun to 7-nin no Majo". L'unico difetto, a mio avviso, è che nella serie non ha il tempo necessario per acquistare quell'importanza che tiene nel manga. Nel cartaceo, soprattutto in futuro, il suo ruolo diventerà ancor più essenziale e, proprio per questo, credo di poterla definire uno dei miei personaggi preferiti.
La grafica è molto bella. Colori accesi, ma non brillanti, e toni piuttosto rilassati. Ottima la fedeltà ai disegni del manga, sia per le fattezze fisiche sia per l'espressività dei personaggi durante tutta la vicenda.
Le musiche sono interessanti, e riescono a catturare subito l'attenzione. Tuttavia, ho riscontrato alcune piccole imperfezioni nella gestione del sottofondo musicale e delle voci. Alle volte, infatti, l'OST supera in volume il doppiaggio, oscurando almeno in parte la bellezza e la bravura dei doppiatori.
Per quanto riguarda la regia, però, ho alcune importanti considerazioni. Nonostante la loro bravura nel trasformare quasi cento capitoli del manga in un'opera di appena dodici episodi, non ho potuto evitare di notare i tempi ben più veloci rispetto all'originale cartaceo. Se nel manga la storia si evolve più lentamente, dando così l'opportunità di conoscere meglio i personaggi principali e non, qui invece le vicende si susseguono quasi con frenesia. Bello per il contesto generale, ma un pochino deludente per chi conosce il manga.
"Yamada-kun to 7-nin no Majo", in ogni caso, è un'opera veramente fantastica. Originale, divertente ed emozionante. Riesce a unire tutte le qualità della commedia sentimentale e il brivido del fantasy. L'idea di poteri che si trasmettono con un bacio è incredibile; esilarante fino a un certo punto, ma anche capace di diventare drammatica quando la situazione lo richiede.
Il finale è molto bello, ma, leggendo il manga, posso assicurare che le avventure di Yamada e compagni non finiscono qui. Anzi, in futuro le cose diventeranno ancor più emozionanti. Molte domande sono rimaste irrisolte, prime fra tutte il motivo per cui il nostro giovane protagonista possiede questo strano potere di "copia".
E, dunque, spero di riuscire a vedere un giorno anche una seconda stagione animata. Per il momento, gustiamoci queste dodici puntate, tanto divertenti quanto "strappalacrime".
Voto finale: 8 e mezzo
Ebbene, finalmente è arrivata e, con gioia, posso dire che è all'altezza delle aspettative. Dodici episodi estremamente divertenti e commoventi, in cui il gusto della commedia scolastica si mescola con il sentimentalismo e quel pizzico di ecchi in grado di renderla ancor più emozionante. Un'avventura fresca e originale, abbastanza fedele al manga, anche se non si è riusciti a evitare qualche taglio (anche consistente).
Ma procediamo a piccoli passi e incominciamo a raccontare come è iniziata questa storia tanto stramba quanto divertente. Yamada è un ragazzo del secondo anno di una rinomata scuola superiore. Tuttavia, al di là delle aspettative, viene evitato da tutti a causa di un avvenimento drammatico dell'anno passato. In seguito a una rissa è stato sospeso per una settimana. Dopo ciò, nessuno ha più voluto rivolgergli la parola, in parte impauriti dalla sua aria intimidatoria, in parte indifferenti a quel giovane tanto buono, ma poco intelligente per una scuola di quel livello.
Un giorno, però, le cose cambiano. Scivola dalle scale e precipita addosso a Urara Shiraishi, una delle ragazze più dotate della scuola, sia per il proprio cervello che per la sua bellezza mozzafiato. Un bacio accidentale durante la caduta e un avvenimento inaspettato: i due si scambiano i corpi. Quella scoperta inaspettata sconvolge il mondo di Yamada, che non solo diventerà sempre più amico (e non solo) della silenziosa Shiraishi, ma si addentrerà nei segreti della scuola. Sette streghe, dotate di poteri sensazionali, che si aggirano per i corridoi dell'istituto.
Se all'apparenza può apparire una commedia semplice e divertente, in realtà cela esperienze drammatiche e profonde. Tutte le streghe posseggono tali poteri perché la loro vita scolastica non è proprio delle migliori. L'aspirazione a ottenere qualcosa di più ha permesso loro di acquisire queste sorprendenti abilità. Ma, in fin dei conti, non sono affatto felici. Sarà Yamada a cambiare il loro animo e permetter loro di migliorare la propria esistenza? Chissà. Una cosa è certa: a ogni nuova fanciulla, si aprono prospettive diverse e sempre più emozionanti. I personaggi sono descritti in maniera precisa e accurata, non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto da quello sentimentale.
L'apparenza semplice e chiara nasconde emozioni ben più profonde, che lasceranno lo spettatore ammaliato. Shiraishi, in particolare, è una protagonista in continua crescita. L'iniziale indifferenza al mondo circostante si trasforma in un tiepido calore verso i propri amici e verso il ragazzo che più di tutti gli altri le starà accanto: Yamada.
Non ci sono personaggi "antipatici", e tutti offrono qualcosa alla realizzazione di una storia perfetta. Anche la tsundere Odagiri, che all'inizio sembra tutt'altro che simpatica, in realtà mostrerà un cuore d'oro. I suoi atteggiamenti scostanti e il rifiuto dei propri sentimenti non potranno durare a lungo, e la scoperta di questi è forse una delle cose che più mi ha colpito in "Yamada-kun to 7-nin no Majo". L'unico difetto, a mio avviso, è che nella serie non ha il tempo necessario per acquistare quell'importanza che tiene nel manga. Nel cartaceo, soprattutto in futuro, il suo ruolo diventerà ancor più essenziale e, proprio per questo, credo di poterla definire uno dei miei personaggi preferiti.
La grafica è molto bella. Colori accesi, ma non brillanti, e toni piuttosto rilassati. Ottima la fedeltà ai disegni del manga, sia per le fattezze fisiche sia per l'espressività dei personaggi durante tutta la vicenda.
Le musiche sono interessanti, e riescono a catturare subito l'attenzione. Tuttavia, ho riscontrato alcune piccole imperfezioni nella gestione del sottofondo musicale e delle voci. Alle volte, infatti, l'OST supera in volume il doppiaggio, oscurando almeno in parte la bellezza e la bravura dei doppiatori.
Per quanto riguarda la regia, però, ho alcune importanti considerazioni. Nonostante la loro bravura nel trasformare quasi cento capitoli del manga in un'opera di appena dodici episodi, non ho potuto evitare di notare i tempi ben più veloci rispetto all'originale cartaceo. Se nel manga la storia si evolve più lentamente, dando così l'opportunità di conoscere meglio i personaggi principali e non, qui invece le vicende si susseguono quasi con frenesia. Bello per il contesto generale, ma un pochino deludente per chi conosce il manga.
"Yamada-kun to 7-nin no Majo", in ogni caso, è un'opera veramente fantastica. Originale, divertente ed emozionante. Riesce a unire tutte le qualità della commedia sentimentale e il brivido del fantasy. L'idea di poteri che si trasmettono con un bacio è incredibile; esilarante fino a un certo punto, ma anche capace di diventare drammatica quando la situazione lo richiede.
Il finale è molto bello, ma, leggendo il manga, posso assicurare che le avventure di Yamada e compagni non finiscono qui. Anzi, in futuro le cose diventeranno ancor più emozionanti. Molte domande sono rimaste irrisolte, prime fra tutte il motivo per cui il nostro giovane protagonista possiede questo strano potere di "copia".
E, dunque, spero di riuscire a vedere un giorno anche una seconda stagione animata. Per il momento, gustiamoci queste dodici puntate, tanto divertenti quanto "strappalacrime".
Voto finale: 8 e mezzo
"Yamada-kun to 7 nin no Majo", tradotto letteralmente come "Yamada-kun e le 7 streghe", è una serie della stagione primaverile 2015, composta da dodici episodi di durata canonica e tratta dall'omonimo manga di Miki Yoshikawa.
Yamada è il classico teppista ritardatario, scontroso e un po' problematico che non riesce a farsi degli amici a causa del suo particolare carattere. Un giorno, cadendo dalle scale, bacia involontariamente Urara Shiraishi, la migliore studentessa dell'istituto, con il risultato che i loro corpi vengono scambiati. Inizia in questo modo la loro amicizia e la loro avventura, che li porterà a riaprire il club dell'occulto e a investigare sul mistero che aleggia sulla scuola.
La trama è originale, divertente, e si lascia seguire in maniera veramente piacevole. Non avendo ancora letto l'originale versione cartacea non posso operare confronti, ma leggendo i commenti e le opinioni di altri utenti del sito risulta chiaro che, come di consueto, sono stati effettuati molti, forse troppi, tagli. Se da un lato questo è sicuramente un fattore negativo, per coloro a cui non interessa conoscere la storia originale nella sua integrità potrebbe invece rivelarsi un'ottima notizia; volendo infatti trasporre l'opera fedelmente, il risultato ottenuto è quello di una narrazione velocissima, diretta, che arriva subito al sodo senza troppi giri di parole, senza pause e senza tempi morti. Ovviamente, anche non conoscendo il manga, in alcuni punti risulta evidente la frettolosità, e alcuni passaggi diventano poco chiari e ingiustificati.
I personaggi sono molti e purtroppo non vi è il tempo per analizzarli adeguatamente, fatta ovviamente eccezione per il gruppo principale dei protagonisti.
Tecnicamente è stato svolto un buon lavoro. Il comparto grafico è di tutto rispetto, e propone un ottimo design dei personaggi, delle animazioni fluide e godibili, e delle ambientazioni varie e sufficientemente dettagliate. Il comparto sonoro è anch'esso di buon livello, e si farà ricordare per un'ottima opening e per un doppiaggio più che azzeccato. Le OST sono nella media, niente di eccezionale. Il finale conclude più che degnamente l'opera, donandole un senso di completezza e allo stesso tempo lasciando aperta la possibilità per una futura seconda stagione.
In conclusione, "Yamada-kun e le 7 streghe" si è rivelata una serie molto interessante e divertente; il fattore che la rende tale è sicuramente l'idea di base, che, oltre ad essere incredibilmente originale, permette all'autore di macchinare qualsiasi cosa gli passi per la testa. Se siete alla ricerca di una serie leggera e non troppo impegnativa, è consigliatissima la visione.
Yamada è il classico teppista ritardatario, scontroso e un po' problematico che non riesce a farsi degli amici a causa del suo particolare carattere. Un giorno, cadendo dalle scale, bacia involontariamente Urara Shiraishi, la migliore studentessa dell'istituto, con il risultato che i loro corpi vengono scambiati. Inizia in questo modo la loro amicizia e la loro avventura, che li porterà a riaprire il club dell'occulto e a investigare sul mistero che aleggia sulla scuola.
La trama è originale, divertente, e si lascia seguire in maniera veramente piacevole. Non avendo ancora letto l'originale versione cartacea non posso operare confronti, ma leggendo i commenti e le opinioni di altri utenti del sito risulta chiaro che, come di consueto, sono stati effettuati molti, forse troppi, tagli. Se da un lato questo è sicuramente un fattore negativo, per coloro a cui non interessa conoscere la storia originale nella sua integrità potrebbe invece rivelarsi un'ottima notizia; volendo infatti trasporre l'opera fedelmente, il risultato ottenuto è quello di una narrazione velocissima, diretta, che arriva subito al sodo senza troppi giri di parole, senza pause e senza tempi morti. Ovviamente, anche non conoscendo il manga, in alcuni punti risulta evidente la frettolosità, e alcuni passaggi diventano poco chiari e ingiustificati.
I personaggi sono molti e purtroppo non vi è il tempo per analizzarli adeguatamente, fatta ovviamente eccezione per il gruppo principale dei protagonisti.
Tecnicamente è stato svolto un buon lavoro. Il comparto grafico è di tutto rispetto, e propone un ottimo design dei personaggi, delle animazioni fluide e godibili, e delle ambientazioni varie e sufficientemente dettagliate. Il comparto sonoro è anch'esso di buon livello, e si farà ricordare per un'ottima opening e per un doppiaggio più che azzeccato. Le OST sono nella media, niente di eccezionale. Il finale conclude più che degnamente l'opera, donandole un senso di completezza e allo stesso tempo lasciando aperta la possibilità per una futura seconda stagione.
In conclusione, "Yamada-kun e le 7 streghe" si è rivelata una serie molto interessante e divertente; il fattore che la rende tale è sicuramente l'idea di base, che, oltre ad essere incredibilmente originale, permette all'autore di macchinare qualsiasi cosa gli passi per la testa. Se siete alla ricerca di una serie leggera e non troppo impegnativa, è consigliatissima la visione.
"Yamada-kun e le 7 streghe" è un anime con un fondo di comicità, l'ho apprezzato molto soprattutto nei punti in cui c'era lo scambio di corpi tra Yamada e Shiraishi.
Ammetto che come finale mi sarei aspettata di meglio, però anche questo mi ha soddisfatto.
Parlando dell'anime in generale mi sono piaciute anche la opening e la ending, molto simpatiche e orecchiabili, mentre gli episodi erano ben impostati e i personaggi e le "streghe" caratterizzati bene, a mio parere.
Le streghe venivano presentate una ad una per ogni episodio, e ognuna aveva un suo modo di usare il proprio potere. Avrei preferito approfondissero di più alcuni poteri delle streghe, perché vengono usati in quell'episodio e poi raramente di nuovo usati; solo quello dello scambio, delle previsioni del futuro e del manipolamento dei sentimenti sono stati usati di più.
La comparsa in scena della settima strega è un punto di forza nella storia, che serve a far capire alcuni elementi non spiegati durante gli altri episodi; come spiegato precedentemente, mi sarei aspettata qualcosa di più, ma come storia è abbastanza coinvolgente e carina. Non mancano i soliti richiami all'ecchi che finiscono sempre in comicità.
Lo consiglio a coloro a cui piace questo tipo di anime comici/sentimentali/magici: se volete divertirvi in compagnia di Yamada e le sette streghe, sono dodici episodi che vi faranno ridere e piangere insieme.
Il mio voto è 8, perché non voglio dargli troppo ma neanche poco; avrebbe avuto un 9 pieno se il finale non fosse stato scontato e mi avesse fatto sperare in un seguito, cosa che potrebbe anche essere possibile, ma è un mio parere.
Ammetto che come finale mi sarei aspettata di meglio, però anche questo mi ha soddisfatto.
Parlando dell'anime in generale mi sono piaciute anche la opening e la ending, molto simpatiche e orecchiabili, mentre gli episodi erano ben impostati e i personaggi e le "streghe" caratterizzati bene, a mio parere.
Le streghe venivano presentate una ad una per ogni episodio, e ognuna aveva un suo modo di usare il proprio potere. Avrei preferito approfondissero di più alcuni poteri delle streghe, perché vengono usati in quell'episodio e poi raramente di nuovo usati; solo quello dello scambio, delle previsioni del futuro e del manipolamento dei sentimenti sono stati usati di più.
La comparsa in scena della settima strega è un punto di forza nella storia, che serve a far capire alcuni elementi non spiegati durante gli altri episodi; come spiegato precedentemente, mi sarei aspettata qualcosa di più, ma come storia è abbastanza coinvolgente e carina. Non mancano i soliti richiami all'ecchi che finiscono sempre in comicità.
Lo consiglio a coloro a cui piace questo tipo di anime comici/sentimentali/magici: se volete divertirvi in compagnia di Yamada e le sette streghe, sono dodici episodi che vi faranno ridere e piangere insieme.
Il mio voto è 8, perché non voglio dargli troppo ma neanche poco; avrebbe avuto un 9 pieno se il finale non fosse stato scontato e mi avesse fatto sperare in un seguito, cosa che potrebbe anche essere possibile, ma è un mio parere.
Prendete un ragazzo e una ragazza agli opposti che si incontrano - e scontrano - per un'occasione più o meno fortuita. Aggiungete una miriade di personaggi, maschili e femminili, che incrociano le loro strade con quelle dei protagonisti e che ne ostacolano - o facilitano - il cammino... E avrete il solito shojo scolastico prevedibile e con un pizzico di harem.
Non c'è nulla di più da aspettarsi dall'anime di "Yamada-kun e le sette streghe", ultima trasposizione del manga di Miki Yoshikawa, già live action e con due OAD all'attivo. Forse potrebbe essere un "diversivo" dal solito filone scolastico la presenza delle giovani streghe al posto delle tradizionali studentesse umane e il fatto che nessuna di esse sia veramente presa dal protagonista? Ma la storia e i disegni sono senza infamia e senza lode, e non ci sono picchi di grande drammaticità o comicità.
Da vedere solo se si è capaci di prendere una storia così come viene, senza grandi aspettative.
Non c'è nulla di più da aspettarsi dall'anime di "Yamada-kun e le sette streghe", ultima trasposizione del manga di Miki Yoshikawa, già live action e con due OAD all'attivo. Forse potrebbe essere un "diversivo" dal solito filone scolastico la presenza delle giovani streghe al posto delle tradizionali studentesse umane e il fatto che nessuna di esse sia veramente presa dal protagonista? Ma la storia e i disegni sono senza infamia e senza lode, e non ci sono picchi di grande drammaticità o comicità.
Da vedere solo se si è capaci di prendere una storia così come viene, senza grandi aspettative.