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HakMaxSalv92

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8,5
È un cartone animato a dir poco unico, che mette a "nudo" i vizi e le debolezze della "società delle immagini". Ogni singolo episodio rappresenta una vicenda e presenta una morale abbastanza dura che si collega a ciascuno dei vizi e delle debolezze che affliggono la società moderna, incarnati puntualmente dal cattivo di turno, ossessionato a sua volta dal vizio che rappresenta.
La grafica è quella tipica dei cartoni animati occidentali. Anche la trama è un misto di commedia degli equivoci e di alta tensione e azione esplosiva, che danno un impatto grandioso. Il primo piano è quasi sempre rivolto sulla protagonista e le sue amiche, sia che essa lavori come "spogliarellista" che come agente segreto. La musica, per ogni episodio, è un concentrato di alti e bassi che sottolineano la tensione e i momenti drammatici e d'impatto. I personaggi sono d'impatto e d'effetto come pochi altri, sono comici, spassosi e nascondono sempre un'altra identità e/o un lato del loro carattere che fanno attenzione a mostrare, se non nelle occasioni e al momento giusto e nel posto giusto. La trama è bellissima, perché è anche piena di coincidenze che fanno ridere, il tutto condito dall'umorismo pungente dei personaggi.


 5
GianniGreed

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Tra i tanti supereroi creati dalla mente di Stan Lee, storico creatore di Hulk, Spider-Man e centinaia di altri eroi che ora non sto a scrivere perché altrimenti non la finisco più, c'è ne pure una un po' zoccola che non sono in molti a conoscere: il suo nome è Stripperella.
Il personaggio è basato sull'attrice Pamela Anderson, nota ai maschi ex adolescenti negli anni '90 per il ruolo di C. J. Parker nel lungo telefilm "Baywatch". La Anderson è anche la doppiatrice del personaggio per tutti gli episodi.

Stripperella è un super eroina che lavora per una agenzia governativa segreta, affrontando varie minacce e criminali. Il suo nome in codice è Agente 69 ed è l'alter ego di Erotica Jones, una bellissima spogliarellista e ballerina di lap dance. Quando il piercing ombelicale di Erotica vibra, vuol dire che è il momento per Stripperella di entrare in scena.
La serie lunga tredici episodi non ha una vera trama o una storia che prosegue nei vari episodi, al contrario si tratta sempre di storie autoconclusive dove di volta in volta Erotica/Stripperella affronta sempre nuovi criminali e pericoli; solo in due episodi ci sono dei nemici che ritornano.

Il cartoon non è da prendere sul serio, si tratta di una serie comica, con un umorismo un po' volgare, che gioca molto sui doppi sensi sessuali, sia nel parlato che in quello che viene mostrato. Ad esempio c'è una nemica che si chiama Queen Clitoride e con lei si sprecano le battute sul stimolarla/trovarla/accarezzarla, ecc. C'è anche qualche scena di nudo, solo tette comunque, quando viene mostrato il luogo di lavoro di Erotica, il Tender Loins, con le sue colleghe intente a ballare la lap dance.
Oltre all'umorismo a sfondo sessuale, la serie gioca molto sui vari cliché di questo tipo di opere, come la difficoltà di Erotica nel riuscire a mantenere una doppia vita o i vari "super" cattivi che elaborano piani assurdamente complicati.

Tecnicamente, per essere un cartoon made in USA, non si può dire che sul lato grafico la qualità sia altissima, ma lo standard di disegni e animazioni è nella media. C'è un solo grosso difetto che inficia molto sulla qualità complessiva della produzione: a meta serie, cioè dall'episodio 7, lo stile grafico cambia completamente. Tutti i personaggi vengono ridisegnati, a Stripperella viene cambiato il costume, e nel complesso la serie cala anche in sceneggiatura, con battute e storie un po' più fiacche.

Il cartoon è stato trasmesso anche in Italia sul canale FX, con un buon doppiaggio, la cui unica pecca è la poca varietà di voci, con diversi doppiatori che doppiano diversi personaggi anche nello stesso episodio camuffando la voce, alzando o abbassando le tonalità.

Se devo esprimere un giudizio sincero, devo dire che la serie mi ha sorpreso molto e lo ha fatto in modo positivo. Ho guardato la serie solo per il coinvolgimento di Stan Lee e di Pamela Anderson, ma mi aspettavo una mezza cavolata o anche peggio, invece la serie si è rivelata inaspettatamente gradevole e molto divertente. E' una serie stupida, quello sì, ma qualche battuta è davvero sorprendente e nel complesso fa bene quello che deve fare: intrattenere e divertire.
Peccato che la serie sia durata una sola stagione e che non abbia un vero finale. Sembra pure che tra i motivi del mancato rinnovo ci siano dei problemi legali: sembra infatti che un ex spogliarellista abbia fatto causa a Stan Lee con l'accusa di avergli rubato il nome d'arte o qualcosa del genere.

Per quel che vale, comunque, pure senza finale, i tredici episodi che compongono il cartoon vale la pena vederli per farsi due risate.