Kyoukai no Kanata -I'LL BE HERE-
Dopo una stupenda serie con solo qualche neo d'imperfezione, arriviamo a due film: il primo riassume cos'è successo, praticamente la solita 'giapponesata', mentre il secondo si fa avanti per chiudere il cerchio.
Parlerò principalmente del secondo film, perché il primo è un mero riassunto.
Il film inizia lì dove la serie era finita, ovvero con Mirai che riappare sul tetto della scuola dove ha conosciuto Akihito. Purtroppo però, c'è una dolorosa scoperta: Mirai ha perso completamente la memoria. Memore dell'odio che Mirai aveva per il suo potere, Akihito sceglie di non cercare di farle recuperare la memoria, dandole l' "opportunità", criticata dal resto dei suoi amici, di ricominciare una nuova vita normale. Ben presto però tutti si rendono conto che una vita spensierata per Mirai è purtroppo impossibile, quindi Akihito rinuncerà al suo piano originale e cercherà di farle ritornare la memoria.
Tra una scena strappalacrime e l'altra, veniamo a sapere che Izumi, la sorella maggiore di Hiromi e Mitsuki, è scomparsa nel nulla, lasciando al primo le redini della sua importante famiglia, il quale ha problemi nello gestire la comparsa di un misterioso individuo che combatte evocando una sorta di zombie spirituali neri.
Attenzione: il seguente paragrafo contiene spoiler
Ora... come giudicare il tutto? Purtroppo direi che scendiamo un po' rispetto al livello toccato dalla serie normale, in particolare riguardo la gestione dell'antagonista principale, il quale, da interessante e leggermente inquietante, si trasforma nel classico scienziato pazzo ossessionato e stereotipato. L'andamento del film procede in modo molto triste, alternato da pochi attimi di divertimento, e la cosa mi è piaciuta molto.
Cos'è che mi ha fatto abbassare il voto rispetto alla serie? Il finale. Dato che è un film, il tutto risulta un pochino affrettato e gestito maluccio. Inoltre, cosa che non mi ha soddisfatto proprio, Mirai non recupera la memoria. Infine, alcune domande che c'erano non hanno ricevuto risposta.
Fine parte contenente spoiler
Il lato tecnico rimane pressoché invariato, ovvero molto bello comunque.
Do un sette e mezzo a questo finale. Onestamente, il tutto sarebbe potuto essere stato gestito meglio con due film interi, invece che con una sola ora e mezza, magari ampliando i già ottimi flashback e ampliando la questione dell'antagonista principale con Izumi.
Conclusione un po' "meh" rispetto all'ottima serie, ma consiglio comunque caldamente la visione, anche perché il secondo film è molto bello.
Parlerò principalmente del secondo film, perché il primo è un mero riassunto.
Il film inizia lì dove la serie era finita, ovvero con Mirai che riappare sul tetto della scuola dove ha conosciuto Akihito. Purtroppo però, c'è una dolorosa scoperta: Mirai ha perso completamente la memoria. Memore dell'odio che Mirai aveva per il suo potere, Akihito sceglie di non cercare di farle recuperare la memoria, dandole l' "opportunità", criticata dal resto dei suoi amici, di ricominciare una nuova vita normale. Ben presto però tutti si rendono conto che una vita spensierata per Mirai è purtroppo impossibile, quindi Akihito rinuncerà al suo piano originale e cercherà di farle ritornare la memoria.
Tra una scena strappalacrime e l'altra, veniamo a sapere che Izumi, la sorella maggiore di Hiromi e Mitsuki, è scomparsa nel nulla, lasciando al primo le redini della sua importante famiglia, il quale ha problemi nello gestire la comparsa di un misterioso individuo che combatte evocando una sorta di zombie spirituali neri.
Attenzione: il seguente paragrafo contiene spoiler
Ora... come giudicare il tutto? Purtroppo direi che scendiamo un po' rispetto al livello toccato dalla serie normale, in particolare riguardo la gestione dell'antagonista principale, il quale, da interessante e leggermente inquietante, si trasforma nel classico scienziato pazzo ossessionato e stereotipato. L'andamento del film procede in modo molto triste, alternato da pochi attimi di divertimento, e la cosa mi è piaciuta molto.
Cos'è che mi ha fatto abbassare il voto rispetto alla serie? Il finale. Dato che è un film, il tutto risulta un pochino affrettato e gestito maluccio. Inoltre, cosa che non mi ha soddisfatto proprio, Mirai non recupera la memoria. Infine, alcune domande che c'erano non hanno ricevuto risposta.
Fine parte contenente spoiler
Il lato tecnico rimane pressoché invariato, ovvero molto bello comunque.
Do un sette e mezzo a questo finale. Onestamente, il tutto sarebbe potuto essere stato gestito meglio con due film interi, invece che con una sola ora e mezza, magari ampliando i già ottimi flashback e ampliando la questione dell'antagonista principale con Izumi.
Conclusione un po' "meh" rispetto all'ottima serie, ma consiglio comunque caldamente la visione, anche perché il secondo film è molto bello.
"Kyoukai no Kanata - I'll Be Here" è una serie OAV di due episodi mostrata dopo il finale della prima stagione.
Nel primo episodio vedremo un riassunto dell'intera prima stagione, ovviamente tagliato il più possibile per far rientrare il tutto in ottantadue minuti, e per questo alcuni tagli sono stati fatti male, non facendoti seguire per bene il filo logico del film; per chi ha già visto la serie, non sarà difficile collegare i pezzi, mentre per chi non l'avesse ancora vista non sarà facile capire alcune cose. Ma nel totale questo episodio fornisce comunque una buona visione e fa sempre piacere rivedere, in piccola parte, la storia di "Kyoukai no Kanata".
Il secondo OAV invece è il sequel della serie che attendevo moltissimo, peccato però che si presenta sotto forma di OAV e non di serie; vedremo cosa succederà dopo il salvataggio di Mirai, e anche qui il dramma è più che focalizzato. Un episodio davvero interessante che mi ha fatto commuovere, regalandomi anche qualche momento riflessivo sui personaggi.
Il comparto tecnico resta sempre quello della prima serie, ma un piccolo miglioramento l'ho notato sull'aspetto grafico, mentre il sonoro segue quello di sempre. Consiglio questa serie OAV a chi ha visto già la prima stagione di "Kyoukai no Kanata", altrimenti non capirete un tubo del secondo episodio.
Nel primo episodio vedremo un riassunto dell'intera prima stagione, ovviamente tagliato il più possibile per far rientrare il tutto in ottantadue minuti, e per questo alcuni tagli sono stati fatti male, non facendoti seguire per bene il filo logico del film; per chi ha già visto la serie, non sarà difficile collegare i pezzi, mentre per chi non l'avesse ancora vista non sarà facile capire alcune cose. Ma nel totale questo episodio fornisce comunque una buona visione e fa sempre piacere rivedere, in piccola parte, la storia di "Kyoukai no Kanata".
Il secondo OAV invece è il sequel della serie che attendevo moltissimo, peccato però che si presenta sotto forma di OAV e non di serie; vedremo cosa succederà dopo il salvataggio di Mirai, e anche qui il dramma è più che focalizzato. Un episodio davvero interessante che mi ha fatto commuovere, regalandomi anche qualche momento riflessivo sui personaggi.
Il comparto tecnico resta sempre quello della prima serie, ma un piccolo miglioramento l'ho notato sull'aspetto grafico, mentre il sonoro segue quello di sempre. Consiglio questa serie OAV a chi ha visto già la prima stagione di "Kyoukai no Kanata", altrimenti non capirete un tubo del secondo episodio.
Ho aspettato tantissimo questo titolo, perché l'omonima serie anime mi stava molto a cuore. Questa "seconda" parte si divide in due differenti titoli: il primo è un semplice riassunto della serie animata, il secondo invece è una storia del tutto inedita che prosegue dalla fine della stagione regolare.
Piuttosto inutile parlare del primo capitolo, poiché è puramente riassuntivo, quindi tratterò solo del secondo, il "capitolo futuro".
La trama è come già detto il prosieguo della serie che già tutti abbiamo visto, prendendo come incipit la perdita della memoria di Mirai dopo le vicende degli ultimi episodi. Tutta la storia risulta banale e completamente senza colpi di scena per l'intera durata del film. Però, io almeno, non mi aspettavo nulla di tutto ciò, ma semplicemente un prosieguo della storia e della relazione tra Mirai e Akihito. Purtroppo, questo c'è, ma solo in parte e in modo un po' marginale, perché, analizzando bene il film, alla fine di tutto ci ritroviamo nella medesima situazione dell'ultima puntata della serie regolare.
Ma, ancora una volta non mi sento di giudicare male il titolo: nonostante sia un po' scaduto nel "drammone", la visione è piacevolissima e incontrare nuovamente i personaggi che ho tanto amato mi ha accontentato in maniera più che sufficiente.
Il livello grafico è ancora una volta eccezionale. Le animazioni e i disegni sono senza ombra di dubbio tra i migliori che abbia mai potuto apprezzare, sia i combattimenti che le "espressioni facciali" sono resi in maniera impeccabile, permettendo una partecipazione emotiva notevole.
Che dire di più? Mirai e Akihito a mio parere sono tra i personaggi meglio riusciti di sempre, soprattutto a livello estetico. Lo consiglio a chi è stato un fan della serie, ma di guardarlo senza nessuna pretesa, perché non è per nulla una grande storia e non ci dirà quasi niente di più della normale serie.
Piuttosto inutile parlare del primo capitolo, poiché è puramente riassuntivo, quindi tratterò solo del secondo, il "capitolo futuro".
La trama è come già detto il prosieguo della serie che già tutti abbiamo visto, prendendo come incipit la perdita della memoria di Mirai dopo le vicende degli ultimi episodi. Tutta la storia risulta banale e completamente senza colpi di scena per l'intera durata del film. Però, io almeno, non mi aspettavo nulla di tutto ciò, ma semplicemente un prosieguo della storia e della relazione tra Mirai e Akihito. Purtroppo, questo c'è, ma solo in parte e in modo un po' marginale, perché, analizzando bene il film, alla fine di tutto ci ritroviamo nella medesima situazione dell'ultima puntata della serie regolare.
Ma, ancora una volta non mi sento di giudicare male il titolo: nonostante sia un po' scaduto nel "drammone", la visione è piacevolissima e incontrare nuovamente i personaggi che ho tanto amato mi ha accontentato in maniera più che sufficiente.
Il livello grafico è ancora una volta eccezionale. Le animazioni e i disegni sono senza ombra di dubbio tra i migliori che abbia mai potuto apprezzare, sia i combattimenti che le "espressioni facciali" sono resi in maniera impeccabile, permettendo una partecipazione emotiva notevole.
Che dire di più? Mirai e Akihito a mio parere sono tra i personaggi meglio riusciti di sempre, soprattutto a livello estetico. Lo consiglio a chi è stato un fan della serie, ma di guardarlo senza nessuna pretesa, perché non è per nulla una grande storia e non ci dirà quasi niente di più della normale serie.
Dopo una prima stagione veramente entusiasmante, "Kyoukai no Kanata" torna alla ribalta con due film altrettanto incredibili: "Kyoukai no Kanata - I'll Be Here -". Un lungometraggio diviso in due parti da un'ora e mezza circa l'una, che fanno rivivere le gesta della serie e continuano la storia, fino a porre una relativa conclusione alla vicenda.
Il genere non cambia, ovviamente, e possiamo ancora vedere un bel romanticismo mescolato a una buona dose di soprannaturale. Demoni, mostri e via dicendo, che rendono il tutto ancora più affascinante.
La prima parte ripropone tutta la prima stagione dell'anime, riprendendo nel dettaglio le fasi che hanno portato i due protagonisti, Mirai Kuriyama e Akihito Kanbara, a conoscersi e apprezzarsi vicendevolmente. Un'interessante ricapitolazione, certamente utile a coloro che non hanno avuto il piacere di gustarsi la serie animata. Ma, almeno per quanto mi riguarda, ciò che aspettavo veramente era la seconda parte.
Come farà Akihito a sopportare la perdita di ricordi di Mirai in seguito alla "sconfitta" del demone conosciuto come "Oltre l'Orizzonte"? La situazione pare, paradossalmente, ancora più intricata rispetto all'inizio, e i due protagonisti hanno ancora molta strada da compiere. Senza dimenticarci che Izumi Nase, sorella maggiore di Hiroomi e Mitsuki, pare scomparsa subito dopo la grande battaglia. Tornerà mai? Qualcosa sembra far pensare di sì, ma, forse, questo suo rientro sarà un pochino più problematico del previsto.
Per quanto riguarda la gestione del tempo a disposizione, devo dire di averlo trovato piuttosto coerente e ben organizzato. La prima parte era comunque doverosa per fare un lavoro completo e, in parte, svincolato dalla precedente serie animata. Il riassunto, però, non pare per nulla affrettato, o un semplice ritaglio di scene scollegate. Si nota un lavoro minuzioso, che si perpetua anche nella seconda parte. In questa occasione non verranno introdotti nuovi personaggi, ma credo che sfruttare il materiale a disposizione sia stata un'ottima scelta. La trama è in diretta continuazione con il passato e si presenta sugli stessi livelli.
I personaggi principali, nonostante abbiano già dato molto nella serie, riescono comunque a comunicare pienamente i loro sentimenti. Anzi, possiamo quasi dire che, nel film, queste passioni vengono compresse e fatte esplodere di colpo, così da creare un effetto ancora maggiore.
Non si perde il lato sentimentale, anzi, questo appare perfettamente unito all'azione presente nell'anime. In effetti, tutta la scena verte sul rapporto di Akihito con Mirai, soprattutto dopo la cancellazione della memoria di quest'ultima.
La grafica, se proprio devo farne un commento, è ancora migliore rispetto la prima stagione. Non solo per quanto riguarda la realizzazione dei personaggi e delle scenografie (a grande impatto emotivo), ma anche, e soprattutto, per alcune inquadrature davvero spettacolari. La regia ha dato il meglio di sé, e con dei colori così carichi di pathos era impossibile non ottenere un risultato ammirabile.
Buonissimo il doppiaggio e ottime le musiche, entrambi elementi capaci di esaltare ancor di più l'effetto finale.
La conclusione rimane molto aperta, ma possiamo dire che questo "arco" narrativo appare concluso. Alcuni tasselli irrisolti al termine della serie vengono così a trovare un proprio collocamento, sebbene rimangano alcuni dubbi.
Chissà se riusciremo mai a vedere la continuazione di una storia che, in tutti i suoi aspetti, è riuscita ad affascinarmi. Un andamento agrodolce, che stupisce per i suoi toni tenui e il dolce sapore d'amore che accoglie lo spettatore e lo conduce per mano nel corso della visione. Una trama seducente, che attira sia un pubblico femminile che uno maschile.
Voto finale. 8 e mezzo
Il genere non cambia, ovviamente, e possiamo ancora vedere un bel romanticismo mescolato a una buona dose di soprannaturale. Demoni, mostri e via dicendo, che rendono il tutto ancora più affascinante.
La prima parte ripropone tutta la prima stagione dell'anime, riprendendo nel dettaglio le fasi che hanno portato i due protagonisti, Mirai Kuriyama e Akihito Kanbara, a conoscersi e apprezzarsi vicendevolmente. Un'interessante ricapitolazione, certamente utile a coloro che non hanno avuto il piacere di gustarsi la serie animata. Ma, almeno per quanto mi riguarda, ciò che aspettavo veramente era la seconda parte.
Come farà Akihito a sopportare la perdita di ricordi di Mirai in seguito alla "sconfitta" del demone conosciuto come "Oltre l'Orizzonte"? La situazione pare, paradossalmente, ancora più intricata rispetto all'inizio, e i due protagonisti hanno ancora molta strada da compiere. Senza dimenticarci che Izumi Nase, sorella maggiore di Hiroomi e Mitsuki, pare scomparsa subito dopo la grande battaglia. Tornerà mai? Qualcosa sembra far pensare di sì, ma, forse, questo suo rientro sarà un pochino più problematico del previsto.
Per quanto riguarda la gestione del tempo a disposizione, devo dire di averlo trovato piuttosto coerente e ben organizzato. La prima parte era comunque doverosa per fare un lavoro completo e, in parte, svincolato dalla precedente serie animata. Il riassunto, però, non pare per nulla affrettato, o un semplice ritaglio di scene scollegate. Si nota un lavoro minuzioso, che si perpetua anche nella seconda parte. In questa occasione non verranno introdotti nuovi personaggi, ma credo che sfruttare il materiale a disposizione sia stata un'ottima scelta. La trama è in diretta continuazione con il passato e si presenta sugli stessi livelli.
I personaggi principali, nonostante abbiano già dato molto nella serie, riescono comunque a comunicare pienamente i loro sentimenti. Anzi, possiamo quasi dire che, nel film, queste passioni vengono compresse e fatte esplodere di colpo, così da creare un effetto ancora maggiore.
Non si perde il lato sentimentale, anzi, questo appare perfettamente unito all'azione presente nell'anime. In effetti, tutta la scena verte sul rapporto di Akihito con Mirai, soprattutto dopo la cancellazione della memoria di quest'ultima.
La grafica, se proprio devo farne un commento, è ancora migliore rispetto la prima stagione. Non solo per quanto riguarda la realizzazione dei personaggi e delle scenografie (a grande impatto emotivo), ma anche, e soprattutto, per alcune inquadrature davvero spettacolari. La regia ha dato il meglio di sé, e con dei colori così carichi di pathos era impossibile non ottenere un risultato ammirabile.
Buonissimo il doppiaggio e ottime le musiche, entrambi elementi capaci di esaltare ancor di più l'effetto finale.
La conclusione rimane molto aperta, ma possiamo dire che questo "arco" narrativo appare concluso. Alcuni tasselli irrisolti al termine della serie vengono così a trovare un proprio collocamento, sebbene rimangano alcuni dubbi.
Chissà se riusciremo mai a vedere la continuazione di una storia che, in tutti i suoi aspetti, è riuscita ad affascinarmi. Un andamento agrodolce, che stupisce per i suoi toni tenui e il dolce sapore d'amore che accoglie lo spettatore e lo conduce per mano nel corso della visione. Una trama seducente, che attira sia un pubblico femminile che uno maschile.
Voto finale. 8 e mezzo