Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora
La trama è abbastanza banale ma risulta a suo modo "efficace" regalando emozioni che non è facile tirare fuori in soli sei episodi.
La situazione personaggi è abbastanza indecifrabile: il carattere di alcuni mi è piaciuto molto più di altri, ma mi è sembrato che fossero abbastanza ben scritti, o almeno nei limiti che una storia così breve possa concedere... con alcune eccezioni, ad esempio mi è sembrato che un paio di personaggi siano stati inseriti un po' a caso e che non diano praticamente alcun contributo allo sviluppo della trama... questa gestione del "cast" nella mia personale esperienza ha portato ad avere diversi dubbi sul perché delle loro azioni risultando in non poca confusione. Insomma, penso si potesse fare meglio da quel lato.
Stile grafico abbastanza grezzo e in linea con gli anime dell'epoca.
Alla fine della fiera, è una storia impregnata di malinconia... ma anche di speranza e, soprattutto nel finale, regala allo spettatore degli spunti di riflessione interessanti. Nonostante un paio di aspetti non proprio convincenti, è comunque un'opera godibilissima.
La situazione personaggi è abbastanza indecifrabile: il carattere di alcuni mi è piaciuto molto più di altri, ma mi è sembrato che fossero abbastanza ben scritti, o almeno nei limiti che una storia così breve possa concedere... con alcune eccezioni, ad esempio mi è sembrato che un paio di personaggi siano stati inseriti un po' a caso e che non diano praticamente alcun contributo allo sviluppo della trama... questa gestione del "cast" nella mia personale esperienza ha portato ad avere diversi dubbi sul perché delle loro azioni risultando in non poca confusione. Insomma, penso si potesse fare meglio da quel lato.
Stile grafico abbastanza grezzo e in linea con gli anime dell'epoca.
Alla fine della fiera, è una storia impregnata di malinconia... ma anche di speranza e, soprattutto nel finale, regala allo spettatore degli spunti di riflessione interessanti. Nonostante un paio di aspetti non proprio convincenti, è comunque un'opera godibilissima.
E’ una storia d’amore apparentemente non originalissima, tra Yuichi, un diciassettenne ricoverato a lungo per un’epatite A, e Rika, una ragazza cardiopatica fin dalla nascita e con un carattere impossibile. Ma tra i due nasce, tra litigate, equivoci e profonde confidenze, un rapporto intenso che sboccerà presto in un amore, almeno in lui. E lei troverà la voglia di vivere e di affrontare una pericolosa operazione che potrebbe ucciderla, ma anche allungarle la vita. Il tutto tra piccole e grandi avventure di vita reale che non sono invece per nulla facili per una cardiopatica, tanto da provocare la forte irritazione della madre di lei verso di lui.
Questo riassunto, volutamente un po' banale, mette però in luce molti aspetti di questa serie. Infatti nulla è superficiale e tantissime domande vengono poste in essere senza mai cadere nella pesantezza di “Neon Genesis Evangelion” o nella cupezza di “Una tomba per le lucciole”. Non si può non notare come questo anime ci mostri quanto sia preziosa la vita quotidiana, come vivere una storia d’amore non significhi provare dolci sentimenti o epiche avventure, ma, al contrario, possa portarci... in un carcere. Amare e vivere la propria vita con una persona giovane ma che non ha molto da vivere rischia infatti di toglierci tempo ed energia, di impedirci di studiare o di crescere professionalmente, rovinandoci per sempre il futuro una volta che si resterà vedovi. Ma l’amore che si può dare a una ragazza morente non può parimenti essere ignorato, e la scelta finisce con essere quasi impossibile. Amare può dare più dolori che gioie, può far soffrire per tutta una vita. Può renderci angeli, perché ci sacrifichiamo per una sola persona, o demoni, perché invece avremmo potuto crescere e dedicare il nostro futuro a qualcuno o qualcosa maggiormente promettente e duraturo. Impossibile non pensare a “Maison Ikkoku”, anche se, parimenti, è impossibile capire se sia meglio vedere prima “Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora”, in quanto ne costituisce una sorta di preludio, o prima “Maison Ikkoku”, perché è lui il preludio di “Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora”.
La grafica è nella media del periodo, la regia buona, le sigle ottime.
A stemperare poi il tutto avremo le gag con l’infermiera costretta a fare il sergente di ferro per trattenere i ragazzi troppo scavezzacollo e sempre pronti a lasciare l’ospedale, e l’amica dell’infermiera. Costei sembra un personaggio inutile, ma ha un suo perché, proprio per la leggerezza con cui giocherà con la sessualità del ragazzo, mostrando quanto i due siano opposti e indicando una volta in più come non si possa giocare con i sentimenti degli altri. Non dovendo ‘spoilerare’, non aggiungo altro, ma non si può ignorare come siano presenti i registri più disparati: commedia, tragedia, umorismo, riflessione esistenziale, amore ecc.
Difficile anche dire se non sarebbe stato meglio fare un film cinematografico, dato che gli episodi sono sei, di durata canonica, ma in fondo è meglio così. Una serie che dovrebbe essere vista da tutti per il modo in cui tratta argomenti delicatissimi, anche se non tutti avranno la forza di andare fino in fondo. Comunque, provate.
Voto: 9
Questo riassunto, volutamente un po' banale, mette però in luce molti aspetti di questa serie. Infatti nulla è superficiale e tantissime domande vengono poste in essere senza mai cadere nella pesantezza di “Neon Genesis Evangelion” o nella cupezza di “Una tomba per le lucciole”. Non si può non notare come questo anime ci mostri quanto sia preziosa la vita quotidiana, come vivere una storia d’amore non significhi provare dolci sentimenti o epiche avventure, ma, al contrario, possa portarci... in un carcere. Amare e vivere la propria vita con una persona giovane ma che non ha molto da vivere rischia infatti di toglierci tempo ed energia, di impedirci di studiare o di crescere professionalmente, rovinandoci per sempre il futuro una volta che si resterà vedovi. Ma l’amore che si può dare a una ragazza morente non può parimenti essere ignorato, e la scelta finisce con essere quasi impossibile. Amare può dare più dolori che gioie, può far soffrire per tutta una vita. Può renderci angeli, perché ci sacrifichiamo per una sola persona, o demoni, perché invece avremmo potuto crescere e dedicare il nostro futuro a qualcuno o qualcosa maggiormente promettente e duraturo. Impossibile non pensare a “Maison Ikkoku”, anche se, parimenti, è impossibile capire se sia meglio vedere prima “Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora”, in quanto ne costituisce una sorta di preludio, o prima “Maison Ikkoku”, perché è lui il preludio di “Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora”.
La grafica è nella media del periodo, la regia buona, le sigle ottime.
A stemperare poi il tutto avremo le gag con l’infermiera costretta a fare il sergente di ferro per trattenere i ragazzi troppo scavezzacollo e sempre pronti a lasciare l’ospedale, e l’amica dell’infermiera. Costei sembra un personaggio inutile, ma ha un suo perché, proprio per la leggerezza con cui giocherà con la sessualità del ragazzo, mostrando quanto i due siano opposti e indicando una volta in più come non si possa giocare con i sentimenti degli altri. Non dovendo ‘spoilerare’, non aggiungo altro, ma non si può ignorare come siano presenti i registri più disparati: commedia, tragedia, umorismo, riflessione esistenziale, amore ecc.
Difficile anche dire se non sarebbe stato meglio fare un film cinematografico, dato che gli episodi sono sei, di durata canonica, ma in fondo è meglio così. Una serie che dovrebbe essere vista da tutti per il modo in cui tratta argomenti delicatissimi, anche se non tutti avranno la forza di andare fino in fondo. Comunque, provate.
Voto: 9
Ogni tanto si cerca di fare di situazioni drammatiche una storia che facilmente venderà e colpirà il cuore delle persone, puntando su l'emotività dello spettatore e con semplici e banali colpi di scena che, lasceranno i più colpiti a dire: "Questo anime è fantastico! Mi ha fatto piangere un sacco". Ecco, questo non è il caso di "Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora".
La trama parte da un incipit che potrebbe essere di altre decine di film, anime o libri del genere. Un ragazzo soffre di una leggera epatite che lo costringe a stare in ospedale; qui incontra una ragazza, che purtroppo è in una situazione ben più grave di lui, con la quale però non potrà fare a meno di intrecciare una forte amicizia, e chissà, forse anche qualcosa di più.
Come ho già detto, non siamo insoliti ad una trama del genere; cosa ha di diverso questo anime da tante opere simili a lui? Semplice. Per quanto non manchino i soliti cliché tipici di questo genere, questa opera cerca, oltre alla drammaticità di dirci qualcosa, di lasciarci qualcosa alla fine della visione, che non siano lacrime, ma un disagio, una destabilizzazione che si trasformi in domande. I personaggi non sono perfetti, alcuni comportamenti sono estremizzati in modo eccessivo, come l'infermiera dai capelli rossi o nei primi episodi, il dottore di Rika. Ma sono tutti emotivamente coinvolgenti, ed in alcuni ambiti, delineati molto bene; infatti Yuuichi, Rika o il dottore non sono gettati lì con dei sentimenti che non hanno né passato, né senso, ma anzi portano dietro un bagaglio di sofferenze che li ha temprati e resi quello che sono e si comportano di conseguenza ad esso, nel bene e nel male.
Questo anime inoltre, non ci porterà solo una storia, ma anche delle domande... Yuuichi alla fine si troverà di fronte ad una scelta non semplice, non banale e, purtroppo, vera; non uno di quei falsi dilemmi, ai quali in realtà trovi una sola scelta giusta, ma uno di quelli che quando ti si presentano davanti porteranno rimpianti e gioie qualunque sia la tua decisione finale, e nell'opera stessa ci è posto presentandoci tutte le conseguenze, e non solo per lui, ma per tutti quelli che lo circondano.
Apro una piccola parentesi per il comparto tecnico, che per quanto in un'opera del genere abbia un ruolo secondario, è piuttosto scarso, però va tenuto conto che sia un anime del 2006. I disegni ed i colori sono piuttosto semplici e piatti, insomma si sarebbe potuto sperare in meglio. A compensare le musiche sono abbastanza coinvolgenti, ed anche la scelta in alcune parti di non usarle è molto efficace.
E' stato difficile per me valutarlo, alla fine in linea con un mio pensiero piuttosto ristretto sui voti ho preferito dare 7 per quello che sarebbe potuto essere un 8. Questo perché con tutti i suoi grandi pregi, purtroppo non manca di difetti: esagerazioni, cliché, problemi tecnici e soprattutto puntante iniziali sostanzialmente vuote ed inutili.
Comunque mi sento di consigliarlo, perché anche se in maniera grezza, è una storia autentica, diversa da tante altre che tentano di emozionarci con sentimenti semplici e mal espressi, questa opera lo farà con drammi veri.
La trama parte da un incipit che potrebbe essere di altre decine di film, anime o libri del genere. Un ragazzo soffre di una leggera epatite che lo costringe a stare in ospedale; qui incontra una ragazza, che purtroppo è in una situazione ben più grave di lui, con la quale però non potrà fare a meno di intrecciare una forte amicizia, e chissà, forse anche qualcosa di più.
Come ho già detto, non siamo insoliti ad una trama del genere; cosa ha di diverso questo anime da tante opere simili a lui? Semplice. Per quanto non manchino i soliti cliché tipici di questo genere, questa opera cerca, oltre alla drammaticità di dirci qualcosa, di lasciarci qualcosa alla fine della visione, che non siano lacrime, ma un disagio, una destabilizzazione che si trasformi in domande. I personaggi non sono perfetti, alcuni comportamenti sono estremizzati in modo eccessivo, come l'infermiera dai capelli rossi o nei primi episodi, il dottore di Rika. Ma sono tutti emotivamente coinvolgenti, ed in alcuni ambiti, delineati molto bene; infatti Yuuichi, Rika o il dottore non sono gettati lì con dei sentimenti che non hanno né passato, né senso, ma anzi portano dietro un bagaglio di sofferenze che li ha temprati e resi quello che sono e si comportano di conseguenza ad esso, nel bene e nel male.
Questo anime inoltre, non ci porterà solo una storia, ma anche delle domande... Yuuichi alla fine si troverà di fronte ad una scelta non semplice, non banale e, purtroppo, vera; non uno di quei falsi dilemmi, ai quali in realtà trovi una sola scelta giusta, ma uno di quelli che quando ti si presentano davanti porteranno rimpianti e gioie qualunque sia la tua decisione finale, e nell'opera stessa ci è posto presentandoci tutte le conseguenze, e non solo per lui, ma per tutti quelli che lo circondano.
Apro una piccola parentesi per il comparto tecnico, che per quanto in un'opera del genere abbia un ruolo secondario, è piuttosto scarso, però va tenuto conto che sia un anime del 2006. I disegni ed i colori sono piuttosto semplici e piatti, insomma si sarebbe potuto sperare in meglio. A compensare le musiche sono abbastanza coinvolgenti, ed anche la scelta in alcune parti di non usarle è molto efficace.
E' stato difficile per me valutarlo, alla fine in linea con un mio pensiero piuttosto ristretto sui voti ho preferito dare 7 per quello che sarebbe potuto essere un 8. Questo perché con tutti i suoi grandi pregi, purtroppo non manca di difetti: esagerazioni, cliché, problemi tecnici e soprattutto puntante iniziali sostanzialmente vuote ed inutili.
Comunque mi sento di consigliarlo, perché anche se in maniera grezza, è una storia autentica, diversa da tante altre che tentano di emozionarci con sentimenti semplici e mal espressi, questa opera lo farà con drammi veri.
Ho scoperto quest'anime per caso, in mezzo a una lunga lista e, dato che era formato da pochi episodi, mi sono detto che valeva la pena vederlo anche non conoscendo la trama e anche se non mi aspettavo niente di eclatante. Ma mi sono dovuto ricredere: "Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora" è un anime profondo, con una trama che fa riflettere tantissimo, malinconica ma gioiosa allo stesso tempo, capace di farti sorridere prima e subito dopo renderti triste.
Già il tema trattato fa capire subito ciò che ci aspetta nei 6 episodi che compongono questa serie: l'amicizia tra due diciassettenni, entrambi in ospedale ma per motivi diversi; lui affetto da epatite ma da cui può guarire in due mesi, lei affetta da una grave malattia cardiaca fin da quando era piccola. Come si evolverà il loro rapporto? Non vi rivelo niente perché è un anime che va visto.
I caratteri psicologici dei personaggi sono molto ben resi: lui, Yuuichi, è un ragazzo testardo e disobbediente, anche se dotato di gran cuore; lei, Rika, è una ragazza timida e scontrosa che non dà confidenza a nessuno, tranne al dottore che la segue sin da quando era piccola. Nel corso della serie i caratteri dei due cambiano radicalmente e finiranno per avere fiducia l'uno dell'altro.
Il finale malinconico con una vena dolce rende il tutto un po' meno pesante.
I disegni semplici rendono l'idea della semplicità della storia ma, allo stesso tempo, ci proiettano nel lato drammatico dell'anime. Le musiche soavemente ci accompagnano tra le scene con delicatezza introducendo sia i momenti più felici sia quelli più tristi gradualmente e mai in maniera violenta e repentina.
Trovo il doppiaggio molto ben fatto, trasmette al pubblico tutte le varie sfumature delle emozioni: molto saggiamente e con maestria sono stati usati i momenti di silenzio e qui vale alla perfezione il detto "il silenzio vale più di mille parole", perché attraverso quei momenti si riesce a capire perfettamente ciò che, detto a voce alta, rovinerebbe la tensione della scena.
Concludo consigliando quest'anime soprattutto ai più grandi che riescono meglio a capire i veri significati di quest'opera e a rifletterci di conseguenza.
Già il tema trattato fa capire subito ciò che ci aspetta nei 6 episodi che compongono questa serie: l'amicizia tra due diciassettenni, entrambi in ospedale ma per motivi diversi; lui affetto da epatite ma da cui può guarire in due mesi, lei affetta da una grave malattia cardiaca fin da quando era piccola. Come si evolverà il loro rapporto? Non vi rivelo niente perché è un anime che va visto.
I caratteri psicologici dei personaggi sono molto ben resi: lui, Yuuichi, è un ragazzo testardo e disobbediente, anche se dotato di gran cuore; lei, Rika, è una ragazza timida e scontrosa che non dà confidenza a nessuno, tranne al dottore che la segue sin da quando era piccola. Nel corso della serie i caratteri dei due cambiano radicalmente e finiranno per avere fiducia l'uno dell'altro.
Il finale malinconico con una vena dolce rende il tutto un po' meno pesante.
I disegni semplici rendono l'idea della semplicità della storia ma, allo stesso tempo, ci proiettano nel lato drammatico dell'anime. Le musiche soavemente ci accompagnano tra le scene con delicatezza introducendo sia i momenti più felici sia quelli più tristi gradualmente e mai in maniera violenta e repentina.
Trovo il doppiaggio molto ben fatto, trasmette al pubblico tutte le varie sfumature delle emozioni: molto saggiamente e con maestria sono stati usati i momenti di silenzio e qui vale alla perfezione il detto "il silenzio vale più di mille parole", perché attraverso quei momenti si riesce a capire perfettamente ciò che, detto a voce alta, rovinerebbe la tensione della scena.
Concludo consigliando quest'anime soprattutto ai più grandi che riescono meglio a capire i veri significati di quest'opera e a rifletterci di conseguenza.
Ho visto quest'anime in un pomeriggio solo, come se fosse un film da circa due ore. Devo dire che mi è piaciuto abbastanza.
La storia non è delle più originali, tratta della ragazza che può morire da un momento all'altro ed è scontrosa e del ragazzo che s'innamora di lei, eccetera. Però nel corso della storia c'è qualche aggiunta simpatica, e comunque si fa seguire con piacere.
I disegni mi piacciono abbastanza. Il personaggio secondo me migliore dal punto di vista grafico è Rika, ma in generale sono tutti abbastanza ben curati.
La caratterizzazione dei personaggi non è profondissima, ma comunque mi sembra abbastanza per un anime di 6 episodi.
Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora è un anime da vedere tutto in una volta per passare un pomeriggio noioso.
La storia non è delle più originali, tratta della ragazza che può morire da un momento all'altro ed è scontrosa e del ragazzo che s'innamora di lei, eccetera. Però nel corso della storia c'è qualche aggiunta simpatica, e comunque si fa seguire con piacere.
I disegni mi piacciono abbastanza. Il personaggio secondo me migliore dal punto di vista grafico è Rika, ma in generale sono tutti abbastanza ben curati.
La caratterizzazione dei personaggi non è profondissima, ma comunque mi sembra abbastanza per un anime di 6 episodi.
Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora è un anime da vedere tutto in una volta per passare un pomeriggio noioso.
Una delle ossessioni dell'uomo moderno è il valore del tempo. In molti affermano che ciò è dovuto ai ritmi frenetici della vita moderna che non consente pause se non si vuole restare indietro nella lotta quotidiana per l'affermazione personale. Non importa cosa una persona decida di fare della propria esistenza, resta il fatto che deve farlo di corsa; ed è per questo che si coniano continuamente frasi come "mi spiace non ho tempo", "ho i minuti contati", "chi ha tempo non perda tempo" e così via.
Questa convinzione è, a mio avviso, vera solo in parte.
L'altra parte è che tutti siamo ben consci di poter godere solo di una piccola porzione di tempo della vita dell'universo e siamo tormentati dall'idea di non riuscire a "succhiare" da essa i frutti migliori che ha da offrirci.
Per Yuuichi il frutto migliore si materializza improvvisamente in una camera d'ospedale ed è costituito da Akiko, una bellissima coetanea con gravi problemi di salute. Improvvisamente il tempo diventa maledettamente breve per un ragazzo di soli 17 anni che nemmeno si era mai posto il problema della fine della vita. A quell'età la speranza è un fuoco che ti divampa dentro: la troppa luce, però, equivale al buio perché finisce per accecare e non lascia vedere le cose così come sono veramente. Ed è questa la verità che Yuuichi impara nei suoi giorni d'ospedale, ponendo così fine prematuramente alla sua adolescenza: deve scegliere una vita senza sofferenze ma costruita sul rimpianto di quei pochi anni che avrebbe potuto trascorrere assieme alla sua "felicità", oppure abbandonarsi all'amore e rinunciare a tutto il tempo restante, da vivere in assenza di Akiko.
Hanbun no Tsuki ga noburu Sora pone quindi un interrogativo molto forte: a quanto tempo siamo disposti a rinunciare per un breve periodo di vera e piena felicità? Un giorno? Un mese? Un anno? Tutta la vita?
Da questo ne deriva un altro: possono quei pochi attimi dare un senso a tutta una vita e a non farla ritenere sprecata?
Si sarà capito che la mia valutazione di questo anime è molto positiva. Niente di troppo originale per la verità: l'evolversi della storia è un po' scontato (anche se, devo ammetterlo, non pensavo finisse così) e gli stessi personaggi si muovono in modo abbastanza prevedibile. Gli spunti di riflessione che offre però sono molti e tutti molto impegnativi; in più l'ho trovato, nel suo complesso, molto poetico e questo non fa mai male.
Consigliatissimo a chi ama le storie che fanno pensare; per gli altri fateci un pensierino lo stesso, in fondo sono solo sei episodi.
Questa convinzione è, a mio avviso, vera solo in parte.
L'altra parte è che tutti siamo ben consci di poter godere solo di una piccola porzione di tempo della vita dell'universo e siamo tormentati dall'idea di non riuscire a "succhiare" da essa i frutti migliori che ha da offrirci.
Per Yuuichi il frutto migliore si materializza improvvisamente in una camera d'ospedale ed è costituito da Akiko, una bellissima coetanea con gravi problemi di salute. Improvvisamente il tempo diventa maledettamente breve per un ragazzo di soli 17 anni che nemmeno si era mai posto il problema della fine della vita. A quell'età la speranza è un fuoco che ti divampa dentro: la troppa luce, però, equivale al buio perché finisce per accecare e non lascia vedere le cose così come sono veramente. Ed è questa la verità che Yuuichi impara nei suoi giorni d'ospedale, ponendo così fine prematuramente alla sua adolescenza: deve scegliere una vita senza sofferenze ma costruita sul rimpianto di quei pochi anni che avrebbe potuto trascorrere assieme alla sua "felicità", oppure abbandonarsi all'amore e rinunciare a tutto il tempo restante, da vivere in assenza di Akiko.
Hanbun no Tsuki ga noburu Sora pone quindi un interrogativo molto forte: a quanto tempo siamo disposti a rinunciare per un breve periodo di vera e piena felicità? Un giorno? Un mese? Un anno? Tutta la vita?
Da questo ne deriva un altro: possono quei pochi attimi dare un senso a tutta una vita e a non farla ritenere sprecata?
Si sarà capito che la mia valutazione di questo anime è molto positiva. Niente di troppo originale per la verità: l'evolversi della storia è un po' scontato (anche se, devo ammetterlo, non pensavo finisse così) e gli stessi personaggi si muovono in modo abbastanza prevedibile. Gli spunti di riflessione che offre però sono molti e tutti molto impegnativi; in più l'ho trovato, nel suo complesso, molto poetico e questo non fa mai male.
Consigliatissimo a chi ama le storie che fanno pensare; per gli altri fateci un pensierino lo stesso, in fondo sono solo sei episodi.
<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>
“Hanbun no tsuki ga noboru sora” racconta delicata storia d'amore che nasce tra le mura di un ospedale. Il protagonista, Yuichi Ezaki, è un diciassettenne ricoverato di epatite. Gli basterebbe un mese per guarire completamente, ma il ragazzo non fa che entrare e uscire qualsiasi ora, soprattutto di notte, per poi ritrovarsi con febbroni da cavallo. Un giorno, l'infermiera che si prende cura di lui lo prega di fare amicizia con una nuova paziente della stessa età che è passata da un ospedale all'altro per problemi cardiaci. Inizialmente, è dura far breccia nel cuore della bella e testarda Rika, ma piano piano tra i due nascerà un forte sentimento. Ben presto, le condizioni di Rika peggioreranno e dovrà essere operata d'urgenza. Per Yuuchi saranno momenti molto duri; non gli è permesso di vedere la sua amata e viene a scoprire che nonostante l'operazione sia andata a buon fine, la vita della ragazza è sempre appesa a un filo e non sarà lunga...
Non voglio rovinarvi il finale! Questa serie, seppur breve, è davvero bella e ha una colonna sonora di tutto rispetto. Il tema dell'anime è tutto incentrato sulla storia d'amore, perché il protagonista più si lega a Rika e più soffrirà nel prendere la decisione finale. Rimanere accanto alla persona che ama, nonostante il poco tempo che le rimane; o continuare la sua vita da studente e crearsi un futuro, lasciandosi l'amore alle spalle. E' una situazione che invita a riflettere a fine serie. Detto questo, “Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora” è un anime che piacerà a tutti i romanticoni come me!
“Hanbun no tsuki ga noboru sora” racconta delicata storia d'amore che nasce tra le mura di un ospedale. Il protagonista, Yuichi Ezaki, è un diciassettenne ricoverato di epatite. Gli basterebbe un mese per guarire completamente, ma il ragazzo non fa che entrare e uscire qualsiasi ora, soprattutto di notte, per poi ritrovarsi con febbroni da cavallo. Un giorno, l'infermiera che si prende cura di lui lo prega di fare amicizia con una nuova paziente della stessa età che è passata da un ospedale all'altro per problemi cardiaci. Inizialmente, è dura far breccia nel cuore della bella e testarda Rika, ma piano piano tra i due nascerà un forte sentimento. Ben presto, le condizioni di Rika peggioreranno e dovrà essere operata d'urgenza. Per Yuuchi saranno momenti molto duri; non gli è permesso di vedere la sua amata e viene a scoprire che nonostante l'operazione sia andata a buon fine, la vita della ragazza è sempre appesa a un filo e non sarà lunga...
Non voglio rovinarvi il finale! Questa serie, seppur breve, è davvero bella e ha una colonna sonora di tutto rispetto. Il tema dell'anime è tutto incentrato sulla storia d'amore, perché il protagonista più si lega a Rika e più soffrirà nel prendere la decisione finale. Rimanere accanto alla persona che ama, nonostante il poco tempo che le rimane; o continuare la sua vita da studente e crearsi un futuro, lasciandosi l'amore alle spalle. E' una situazione che invita a riflettere a fine serie. Detto questo, “Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora” è un anime che piacerà a tutti i romanticoni come me!
Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora, "Hantsuki" per gli amici, racconta della tenera amicizia nata tra Yuuichi e Rika, due ragazzi ricoverati nel medesimo ospedale. Mentre Yuuichi è solo di passaggio per via di una fastidiosa ma curabile epatite, Rika purtroppo se la passa molto peggio per via di una malformazione cardiaca che aveva tempo addietro già stroncato il padre. L'intervento chirurgico è necessario, ma le probabilità di successo sono molto basse...
Nel suo essere un anime di stampo sentimentale, Hantsuki affronta il tema in modo molto profondo e drammatico, in quanto non vi è in gioco semplicemente l'amore, ma la vita stessa. Venuto a conoscenza dello stato di salute di Rika, Yuuichi sviluppa nei suoi confronti un amore molto dolce, appena sussurrato all'inizio ma destinato col tempo ad aumentare di intensità, tale da far compiere al ragazzo azioni sì rischiose ma finalizzate a rendere felice la povera ragazza, così vicina alla morte ma allo stesso tempo desiderosa più che mai di vivere, e proprio grazie alla sua nuova amicizia...
Delicato, struggente, romantico, riflessivo, Hantsuki ha la sola pecca di essere troppo breve, cosa che mi ha impedito di affezionarmici appeno. Va detto comunque che la storia sfrutta bene il tempo concessole e viene arricchita dalla presenza di fondamentali personaggi di supporto come la rozza ma apprensiva infermiera Akiko ed il medico-chirurgo che si occuperà dell'operazione di Rika, quest'ultimo dotato di una personalità molto variegata che lo porterà a sviluppare una certa conflittualità con Yuuichi.
Proprio questo confronto/scontro tra i due uomini, entrambi molto attaccati a Rika, rappresenta secondo me uno degli aspetti meglio riusciti dell'anime. Consigliato.
Nel suo essere un anime di stampo sentimentale, Hantsuki affronta il tema in modo molto profondo e drammatico, in quanto non vi è in gioco semplicemente l'amore, ma la vita stessa. Venuto a conoscenza dello stato di salute di Rika, Yuuichi sviluppa nei suoi confronti un amore molto dolce, appena sussurrato all'inizio ma destinato col tempo ad aumentare di intensità, tale da far compiere al ragazzo azioni sì rischiose ma finalizzate a rendere felice la povera ragazza, così vicina alla morte ma allo stesso tempo desiderosa più che mai di vivere, e proprio grazie alla sua nuova amicizia...
Delicato, struggente, romantico, riflessivo, Hantsuki ha la sola pecca di essere troppo breve, cosa che mi ha impedito di affezionarmici appeno. Va detto comunque che la storia sfrutta bene il tempo concessole e viene arricchita dalla presenza di fondamentali personaggi di supporto come la rozza ma apprensiva infermiera Akiko ed il medico-chirurgo che si occuperà dell'operazione di Rika, quest'ultimo dotato di una personalità molto variegata che lo porterà a sviluppare una certa conflittualità con Yuuichi.
Proprio questo confronto/scontro tra i due uomini, entrambi molto attaccati a Rika, rappresenta secondo me uno degli aspetti meglio riusciti dell'anime. Consigliato.
Ho appena finito di vedere quest'anime e non posso che definirlo davvero bello. E' breve, in quanto consta di soli 6 episodi, ma intenso. I personaggi sono ben caratterizzati, la storia non è noiosa o sdolcinata e alla fine del sesto episodio non manca lo spunto di poter fare qualche riflessione. Consigliato!
Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora, letteralmente "Nel cielo si alza una mezza-luna", è un anime drammatico scritto da Tsumugu Hashimoto i cui disegni sono stati affidati alla sapiente realizzazione di Keiji Yamamoto.
La trama si svolge tutta all'interno di un ospedale di provincia, dove Yūichi Ezaki, ricoverato per un'epatite sta passando le sue noiose giornate ad oziare, sorretto dalla travolgente infermiera Akiko Tanizaki. Le cose cambiano quando questa, desiderosa di aiutare il ragazzo ad ammazzare il tempo lo spinge a conoscere un'altra paziente dell'ospedale, Rika Akiba, ricoverata per complicazioni cardiache. Tra i due si instaurerà un rapporto molto particolare che li spingerà a riflettere sul senso della vita e sulla fragilità della stessa.
La sceneggiatura e la storia in generale affrontano un tema piuttosto delicato, quello della malattia, per il quale ci vuole tatto e buon senso onde evitare spiacevoli risvolti grotteschi. L'obbiettivo è centrato. In tutte le sei puntate gli autori sanno destreggiarsi tra momenti di serierà e spesso drammatici, passando poi a situazioni frivole e leggere.
Per gli argomenti trattati, sicuramente, Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora è adatto a un pubblico adulto, in grado di comprendere (e digerire) i risvolti ironici e spesso tragici che la vita ci offre. L'autore ci guida nei risvolti delle paure che tutti possiamo avere quando abbiamo a che fare con una persona a noi cara che si ammala. E se invece scoprissimo di esserci affezionati a questa persona quando è già malata?
Il disegno è di buona fattura anche se non è nulla di eccezionale. A farla tutta da padrone in questo anime è la trama, relegando le immagini a puro scopo esplicativo. I tratti sono quindi poco pretenziosi, senza eccessi, ma che sanno regalare emozioni vivide, anche in quei momenti in cui le parole sarebbero eccessive.
Dall'anime è stato poi tratto un manga e nel 2007 anche un Drama di discreto successo in patria.
In sostanza un anime di sicuro spessore, quasi artistico per i contenuti e per i dialoghi, paragonabile forse a un film d'autore, soprattutto per le riflessioni sul senso dell'esistenza che il protagonista si pone con il suo fare adolescenziale. Consigliato.
La trama si svolge tutta all'interno di un ospedale di provincia, dove Yūichi Ezaki, ricoverato per un'epatite sta passando le sue noiose giornate ad oziare, sorretto dalla travolgente infermiera Akiko Tanizaki. Le cose cambiano quando questa, desiderosa di aiutare il ragazzo ad ammazzare il tempo lo spinge a conoscere un'altra paziente dell'ospedale, Rika Akiba, ricoverata per complicazioni cardiache. Tra i due si instaurerà un rapporto molto particolare che li spingerà a riflettere sul senso della vita e sulla fragilità della stessa.
La sceneggiatura e la storia in generale affrontano un tema piuttosto delicato, quello della malattia, per il quale ci vuole tatto e buon senso onde evitare spiacevoli risvolti grotteschi. L'obbiettivo è centrato. In tutte le sei puntate gli autori sanno destreggiarsi tra momenti di serierà e spesso drammatici, passando poi a situazioni frivole e leggere.
Per gli argomenti trattati, sicuramente, Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora è adatto a un pubblico adulto, in grado di comprendere (e digerire) i risvolti ironici e spesso tragici che la vita ci offre. L'autore ci guida nei risvolti delle paure che tutti possiamo avere quando abbiamo a che fare con una persona a noi cara che si ammala. E se invece scoprissimo di esserci affezionati a questa persona quando è già malata?
Il disegno è di buona fattura anche se non è nulla di eccezionale. A farla tutta da padrone in questo anime è la trama, relegando le immagini a puro scopo esplicativo. I tratti sono quindi poco pretenziosi, senza eccessi, ma che sanno regalare emozioni vivide, anche in quei momenti in cui le parole sarebbero eccessive.
Dall'anime è stato poi tratto un manga e nel 2007 anche un Drama di discreto successo in patria.
In sostanza un anime di sicuro spessore, quasi artistico per i contenuti e per i dialoghi, paragonabile forse a un film d'autore, soprattutto per le riflessioni sul senso dell'esistenza che il protagonista si pone con il suo fare adolescenziale. Consigliato.
Ho appena finito di vedere questo anime bellissimo.
Devo dire che non sono uno che piange facilmente, ma in alcuni momenti mi sono venute le lacrime tra i 6 episodi, ma alla fine del sesto ho pianto. Devo scrivere questa recensione perchè questo anime è davvero bello e meraviglioso, altri dicono che la storia è banale, ma non ho ancora visto un anime "non banale" se questo viene ritenuto banale. E' riuscito a rimanermi impresso. Io lo trovo molto profondo e triste, lo consiglio vivamente a chiunque.
Devo dire che non sono uno che piange facilmente, ma in alcuni momenti mi sono venute le lacrime tra i 6 episodi, ma alla fine del sesto ho pianto. Devo scrivere questa recensione perchè questo anime è davvero bello e meraviglioso, altri dicono che la storia è banale, ma non ho ancora visto un anime "non banale" se questo viene ritenuto banale. E' riuscito a rimanermi impresso. Io lo trovo molto profondo e triste, lo consiglio vivamente a chiunque.
Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora, per gli amici HanTsuki trae spunto da 6 Seinen Novel di Tsumugu Hashimoto. Il fatto che tragga spunto da un opera adulta e per adulti inizia a far riflettere come si debba andare oltre lo stereotipo degli anime romantici per ragazzini nonostante i protagonisti siano appunto due ragazzi non ancora maggiorenni.
Al di la della trama, che a qualcuno puo' sembrare scontata, al di la del finale, il pregio di Hantsuki e' quello di avere dei contenuti, cosa che diventasempre piu rara, e svolgerli con semplicita' senza scadere nel banale o in una forzata favola, ma mantenendo i piedi per terra. Hantsuki pone i protagonisti, e quindi, anche chi lo guarda dinnanzi i problemi dell' insicurezza di quello che accadra' e la scelta di abbandonarsi ad i sentimenti o meno: l'inseguire un sentimento qualunque siano le conseguenze presumibili e drammatiche o razionalmente rifiutarlo ma rischiando, in tale caso, di avere per tutta la vita il rimorso.
Basta soltanto avere speranza? Ci si puo' abbandonare ad essa anche se le possibilita' sono esigue? e sopratutto, come viene detto alla fine dell opera dall infermiera Akiko (veramente un gran bel personaggio), ha realmente importanza il concetto di tempo, il quanto, dinnanzi all'intensita' magari di un breve periodo?
Nelle 6 puntate dell'anime e' questo il filo conduttore che e' la base su cui si si svolge la storia sapientemente argomentata non solo dai protagonisti ma dai comprimari che propenderanno, in relazione alle loro esperienze personali, verso una o l'altra soluzione.
Da segnalare, infine, le molteplici citazioni letterarie provenienti dalla passione di Rika per la letteratura.
Un piccolo gioiello che risplende tra un parco anime sempre piu' fatto di mutande o di drammaticità costruita a tavolino, realmente consigliato se si sa andare dietro le righe e riflettere su quanto succede ed indicano i dialoghi, le citazioni e pure i pensieri dei personaggi principali e comprimari.
Al di la della trama, che a qualcuno puo' sembrare scontata, al di la del finale, il pregio di Hantsuki e' quello di avere dei contenuti, cosa che diventasempre piu rara, e svolgerli con semplicita' senza scadere nel banale o in una forzata favola, ma mantenendo i piedi per terra. Hantsuki pone i protagonisti, e quindi, anche chi lo guarda dinnanzi i problemi dell' insicurezza di quello che accadra' e la scelta di abbandonarsi ad i sentimenti o meno: l'inseguire un sentimento qualunque siano le conseguenze presumibili e drammatiche o razionalmente rifiutarlo ma rischiando, in tale caso, di avere per tutta la vita il rimorso.
Basta soltanto avere speranza? Ci si puo' abbandonare ad essa anche se le possibilita' sono esigue? e sopratutto, come viene detto alla fine dell opera dall infermiera Akiko (veramente un gran bel personaggio), ha realmente importanza il concetto di tempo, il quanto, dinnanzi all'intensita' magari di un breve periodo?
Nelle 6 puntate dell'anime e' questo il filo conduttore che e' la base su cui si si svolge la storia sapientemente argomentata non solo dai protagonisti ma dai comprimari che propenderanno, in relazione alle loro esperienze personali, verso una o l'altra soluzione.
Da segnalare, infine, le molteplici citazioni letterarie provenienti dalla passione di Rika per la letteratura.
Un piccolo gioiello che risplende tra un parco anime sempre piu' fatto di mutande o di drammaticità costruita a tavolino, realmente consigliato se si sa andare dietro le righe e riflettere su quanto succede ed indicano i dialoghi, le citazioni e pure i pensieri dei personaggi principali e comprimari.
No, qui non troverete ne scene fantascentifiche, ne vampiri, ne avventura, ne tantomeno combattimenti alla dragonball, ma semplicemente una storia sentimentale tra un ragazzo e una ragazza che scoprono l'amore sotto il tetto di un ospedale intervallata qua e la da un pò di commedia che non rovina l'atmosfera, anzi aiuta a smorzare l'aria un pò pesante che si respira.
Il paragone con "Kimi ga nozomu ein" è d'obbligo, visto che i due titoli sono sono abbastanza simili, qui però i colpi di scena sono quasi inesistenti, non posso dire che mi abbia dato particolari emozioni...
Non è l'anime che ti fa scappare la lacrimuccia o ti lascia con un forte peso sullo stomaco, ma ti fa comunque pensare che di fronte all'amore non c'è barriera che tenga, persino se questa è talmente invalicabile da chiamarsi morte.
Se non altro chi soffre di cuore può guardarlo tranquillamente, non assicuro nulla però ;)
Eppoi sono solo 6 episodi, cosa state aspettando?
Guardatelo e basta.
Il paragone con "Kimi ga nozomu ein" è d'obbligo, visto che i due titoli sono sono abbastanza simili, qui però i colpi di scena sono quasi inesistenti, non posso dire che mi abbia dato particolari emozioni...
Non è l'anime che ti fa scappare la lacrimuccia o ti lascia con un forte peso sullo stomaco, ma ti fa comunque pensare che di fronte all'amore non c'è barriera che tenga, persino se questa è talmente invalicabile da chiamarsi morte.
Se non altro chi soffre di cuore può guardarlo tranquillamente, non assicuro nulla però ;)
Eppoi sono solo 6 episodi, cosa state aspettando?
Guardatelo e basta.
Molto belli i disegni che forse sono la cosa che più risalta nella storia(a me piace molto il tratto ma è un parere personale) inoltre molto ben riuscita la regia e la scelta della colonna sonora. Certo un anime dai tratti molto melanconici quindi deve piacere il genere drammatico anche se la storia offre alcuni spunti abbastanza divertenti.
Sicuramente da vedere visto che oltre tutto sono solo 6 puntate.
Sicuramente da vedere visto che oltre tutto sono solo 6 puntate.
Una serie indubbiamente carina, sia a livello di grafica, sia, soprattutto, le musiche. Pur essendo composta da sei episodi i personaggi sono ben delineati e le loro storie abbastanza marcate, nonostante alcuni personaggi potevano essere sviluppati meglio.
A livello di trama, non brilla certo per originalità, soprattutto il finale, ma a me piacciono troppo i lieto fine e sono contenta per come sia finita.
Sicuramente il fatto chesia composto solo da sei episodi, è stato un bene per la serie: più lunga, non l'avrei digerita, troppo lenta, a meno che alcune cose non fossero state sviluppate meglio; troppo corta, non avrebbe avuto senso.
Insomma uan storia carina e delicata, non l'anime migliore del mondo, ma comunque vedibile.
A livello di trama, non brilla certo per originalità, soprattutto il finale, ma a me piacciono troppo i lieto fine e sono contenta per come sia finita.
Sicuramente il fatto chesia composto solo da sei episodi, è stato un bene per la serie: più lunga, non l'avrei digerita, troppo lenta, a meno che alcune cose non fossero state sviluppate meglio; troppo corta, non avrebbe avuto senso.
Insomma uan storia carina e delicata, non l'anime migliore del mondo, ma comunque vedibile.
Beh, finora ho visto solo la prima puntata, ma l'ho comunque trovata molto bella... I disegni sono dolci e luminosi, la luce soffusa sempre presente (soprattutto quella lunare la sera) li impregna di qualcosa di magico...
L'unica pecca è che l'ambientazione è risaputa; di questo genere di cose (ragazza ammalata in pericolo di vita, amore nato nell'ospedale ecc.) hanno già scritto tutti...
Per il resto, la prima puntata mi piace perchè fa capire bene il tempo che passa in una maniera equilibrata...
L'unica pecca è che l'ambientazione è risaputa; di questo genere di cose (ragazza ammalata in pericolo di vita, amore nato nell'ospedale ecc.) hanno già scritto tutti...
Per il resto, la prima puntata mi piace perchè fa capire bene il tempo che passa in una maniera equilibrata...
In assoluto uno degli anime più belli mai realizzati, almeno secondo il mio modesto parere. Una serie romantica a tutti gli effetti, ma non per questo mielosa e piena di stereotipi, sviluppata in modo originale e più o meno realistico. I personaggi sono caratterizzati alla perfezione e non macherà l'immedesimazione da parte dello spettatore in almeno uno di loro. Un finale agrodolce che comunque insegna e fa riflettere. Lo consiglio a tutti senza ombra di dubbio.
Come dire... spettacolo
Questo anime mi ha convinto sin dal primo episodio, a dir la verità mi aspettavo qualcosa di grossolano del tipo la solita storietta della persona imbranata cronica che non sa fare nulla a parte dei guai e la protagonista che si innamora della solita goffagine, ma già da metà episodio mi son dovuto ricredere. Consigliato a tutti coloro a cui piacciono serie sul senso della vita e sull'interpretazione che si ha di essa.
Solo una cosa... l'ending è stupenda.....
Questo anime mi ha convinto sin dal primo episodio, a dir la verità mi aspettavo qualcosa di grossolano del tipo la solita storietta della persona imbranata cronica che non sa fare nulla a parte dei guai e la protagonista che si innamora della solita goffagine, ma già da metà episodio mi son dovuto ricredere. Consigliato a tutti coloro a cui piacciono serie sul senso della vita e sull'interpretazione che si ha di essa.
Solo una cosa... l'ending è stupenda.....
Non amo molto fare recensioni, non le facevo in epoca Starsubber e sarà dura anche ora che sono degli Anime no Shinkom...
ma questo anime ha qualcosa di particolare.
Sia chiaro... il plot si intuisce gìa nel primo ep. ma ci sono molti elementi "particolari" che fanno di questa produzione una cosa degna di essere vista e soppesata. La storia si svolge principalmente in un ospedale tra due adolescenti ( Lei e Lui ^^ ) lì ricoverati per motivi diversi. Il crescendo di sentimenti tra i 2 ci fa ricordare che gli anime non sono solo fantascientifici e/o ridotti a effetti speciali. I riferimenti letterari che si susseguono ( merito di Lei ^^ ) sono notevoli e danno succo alla storia... un po' meno certi siparietti che dovrebbero funzionare da gag divertenti e che mi hanno invece lasciato un po' perplesso.
Comunque sia dateci un'occhiata perchè ne vale decisamente la pena. Un plauso speciale ai PTP Fansub che ci hanno regalato questa bella opera.
ma questo anime ha qualcosa di particolare.
Sia chiaro... il plot si intuisce gìa nel primo ep. ma ci sono molti elementi "particolari" che fanno di questa produzione una cosa degna di essere vista e soppesata. La storia si svolge principalmente in un ospedale tra due adolescenti ( Lei e Lui ^^ ) lì ricoverati per motivi diversi. Il crescendo di sentimenti tra i 2 ci fa ricordare che gli anime non sono solo fantascientifici e/o ridotti a effetti speciali. I riferimenti letterari che si susseguono ( merito di Lei ^^ ) sono notevoli e danno succo alla storia... un po' meno certi siparietti che dovrebbero funzionare da gag divertenti e che mi hanno invece lasciato un po' perplesso.
Comunque sia dateci un'occhiata perchè ne vale decisamente la pena. Un plauso speciale ai PTP Fansub che ci hanno regalato questa bella opera.
Sono avaro di voti e lo premetto.
Si svolge tutto alla luce del sole, infatti già dalle prime battute dell'anime si intuisce in maniera grossolana su cosa si basa il senso della storia.
Lasciando strare la trama e non dilungandomi in una lunga opione posso affermare che c'è molto di peggio in giro e che a fine storia non mancheranno gli spunti di riflessione su come bisogna vivere e su cosa sono le priorità della vita stessa. Un monito sulle cose importanti a dispetto della società ... A me piace vederlo in questo senso questo anime , forse esagerando ma in qualche modo devo pur giustificare la sufficenza no?? ^__^
Si svolge tutto alla luce del sole, infatti già dalle prime battute dell'anime si intuisce in maniera grossolana su cosa si basa il senso della storia.
Lasciando strare la trama e non dilungandomi in una lunga opione posso affermare che c'è molto di peggio in giro e che a fine storia non mancheranno gli spunti di riflessione su come bisogna vivere e su cosa sono le priorità della vita stessa. Un monito sulle cose importanti a dispetto della società ... A me piace vederlo in questo senso questo anime , forse esagerando ma in qualche modo devo pur giustificare la sufficenza no?? ^__^