Loveless
Ritsuka è un dodicenne ancora in lutto per la perdita del fratello, quando incontra un ragazzo più grande di lui, Soubi, che da subito gli si avvicina con l'intento di servirlo e sottomettersi ai suoi ordini, reduce anche lui dalla perdita del fratello di Ritsuka, con cui formava una coppia di combattenti per un'organizzazione di cui non si saprà nulla, che andrà a formare coppia con lo stesso Ritsuka, ignaro del passato di suo fratello e del suo nuovo ruolo. Inizia così una complicata relazione dove si vedrà Ritsuka perennemente arrabbiato e iroso, poiché, giustamente, non capisce perché Soubi da subito gli dica "Ti amo", e non lo capirà neanche lo spettatore. Non capirà perché è destino che faccia coppia con questo ragazzo per combattere chi non si sa. Non capirà perché suo fratello è morto. Non capirà perché è costretto ad essere il "padrone" di Soubi e a dover dargli degli ordini. Lo spettatore, oltre a questo, non capirà né perché la madre di Ritsuko non lo riconosce come proprio figlio e ogni tre per due gli lancia tutto il servizio di piatti e bicchieri addosso né cosa significa che Ritsuka ogni tanto afferma che scomparirà, quando tornerà al ragazzo che era due anni addietro.
Cosa ha voluto trasmettere quest'anime? Non l'ho proprio capito. Il mio 5 va al contenuto, farraginoso e inconcludente.
Cosa ha voluto trasmettere quest'anime? Non l'ho proprio capito. Il mio 5 va al contenuto, farraginoso e inconcludente.
Loveless è stato uno dei miei primi anime, ringrazio di aver iniziato con questo progetto invece che con altri o magari neanche me ne sarei molto appassionata.
Disegni: sono ben curati, hanno uno stile ben preciso e magari se visti oggi (nel 2014) sembreranno antichi e fatti male, ma bisogna pensare che è un anime uscito nel 2005 e credetemi, era sorprendente da vedere a quei tempi. Una piccola pecca che non mi piace in nessun anime è la cosa di occhi e teste di qualsiasi colore, magari se collegato al fatto che è un fantasy risulta meglio. Ah, se siete amanti dei neko, qua lo sono in gran parte, quindi orecchie morbide e code alle porte!
Sounds: opening, ending, musiche scelte durante la visualizzazione; semplicemente fantastiche. Ti fa innamorare anche solo per la bellezza con cui hanno unito la musica con questo bellissimo anime. A volte sembra quasi che le canzoni scelte abbiano dei colori, almeno a me ha lasciato questo effetto.
Trama <b>(Contiene spoiler)</b>: la storia riguarda Ritsuka, un ragazzino di 12 anni, a prima vista si capisce subito che è introverso. Questo suo essere introverso è dovuto all'assassinio del fratello maggiore Seimei a cui era legatissimo. Un giorno come un altro, quando Ritsuka esce da scuola e incontra l'affascinante e misterioso Soubi, un personaggio ormai adulto. Si scoprirà in seguito che Soubi è amico del fratello e gli svelerà tante di quelle particolarità riguardo l'omicidio del fratello. Soubi spiegherà a Ritsuka che insieme a suo fratello Seimei erano una coppia (Beloved) in cui Soubi era il Sacrificio e Semei il Combattente. Soubi vuole tornare a combattere e chiederà a Ritsuka di diventare il suo Combattente, prendendo il nome di Loveless. Nel mentre farà anche nuove amicizie a scuole e combattendo.
Parere personale: la trama è fantastica, viene ben sviluppata e se come me vi piacciono i giochi di parole o le parole incastrate in altre, qua ce ne sono veramente migliaia. Es: (c)andy. Andy(ou). Non ci sono molte scelte yaoi, più che sentimentale/amoroso, secondo me, è molto psicologico e riguarda molto più i sentimenti in ogni loro sfumatura, senza tralasciare l'amore, ma non è uno yaoi molto accentuato. Una volta finito un episodio ti va invogliare a guardarne subito il continuo perché secondo me ha tutto quel che serve per interessarti: sentimenti, azione, mistero, psicologia. Ci sono molte frasi belle dietro ai dialoghi e alle conversazioni, quindi è come leggere un libro. Fa pensare molto anche alla morte e alla vita, non è un anime infantile e neanche mal fatto. È molto più di testa che di visualizzazione e basta.
Disegni: sono ben curati, hanno uno stile ben preciso e magari se visti oggi (nel 2014) sembreranno antichi e fatti male, ma bisogna pensare che è un anime uscito nel 2005 e credetemi, era sorprendente da vedere a quei tempi. Una piccola pecca che non mi piace in nessun anime è la cosa di occhi e teste di qualsiasi colore, magari se collegato al fatto che è un fantasy risulta meglio. Ah, se siete amanti dei neko, qua lo sono in gran parte, quindi orecchie morbide e code alle porte!
Sounds: opening, ending, musiche scelte durante la visualizzazione; semplicemente fantastiche. Ti fa innamorare anche solo per la bellezza con cui hanno unito la musica con questo bellissimo anime. A volte sembra quasi che le canzoni scelte abbiano dei colori, almeno a me ha lasciato questo effetto.
Trama <b>(Contiene spoiler)</b>: la storia riguarda Ritsuka, un ragazzino di 12 anni, a prima vista si capisce subito che è introverso. Questo suo essere introverso è dovuto all'assassinio del fratello maggiore Seimei a cui era legatissimo. Un giorno come un altro, quando Ritsuka esce da scuola e incontra l'affascinante e misterioso Soubi, un personaggio ormai adulto. Si scoprirà in seguito che Soubi è amico del fratello e gli svelerà tante di quelle particolarità riguardo l'omicidio del fratello. Soubi spiegherà a Ritsuka che insieme a suo fratello Seimei erano una coppia (Beloved) in cui Soubi era il Sacrificio e Semei il Combattente. Soubi vuole tornare a combattere e chiederà a Ritsuka di diventare il suo Combattente, prendendo il nome di Loveless. Nel mentre farà anche nuove amicizie a scuole e combattendo.
Parere personale: la trama è fantastica, viene ben sviluppata e se come me vi piacciono i giochi di parole o le parole incastrate in altre, qua ce ne sono veramente migliaia. Es: (c)andy. Andy(ou). Non ci sono molte scelte yaoi, più che sentimentale/amoroso, secondo me, è molto psicologico e riguarda molto più i sentimenti in ogni loro sfumatura, senza tralasciare l'amore, ma non è uno yaoi molto accentuato. Una volta finito un episodio ti va invogliare a guardarne subito il continuo perché secondo me ha tutto quel che serve per interessarti: sentimenti, azione, mistero, psicologia. Ci sono molte frasi belle dietro ai dialoghi e alle conversazioni, quindi è come leggere un libro. Fa pensare molto anche alla morte e alla vita, non è un anime infantile e neanche mal fatto. È molto più di testa che di visualizzazione e basta.
"Loveless" è strano: è catalogato come yaoi, ma di questo genere ha solo dei vaghi accenni, è sconsigliato a chi ha cercato questo titolo speranzoso di trovare qualcosa di più esplicito.
Ritsuka è un ragazzino semplice e timido; suo fratello è morto e un giorno si ritrova il suo compagno di fronte. Facendo la conoscenza di questo misterioso uomo, Soubi, Ritsuka si vede catapultato in una realtà di combattimenti magici contro persone dalle storie più disparate.
I disegni sono, a mio parere, belli e il chara è piuttosto efficace. La cosa che può stupire lo spettatore che vede per la prima volta il primo episodio di "Loveless" è che molti personaggi, specialmente i bambini, hanno le tipiche orecchie da gatto/cane e la coda. Questo particolare salta subito all'occhio e può far prendere all'anime una sorta di atmosfera pucciosa, se non infantile, che potrebbe scoraggiarne la visione, tuttavia consiglio vivamente di continuare.
L'anime non è molto impegnativo e conta solo dodici episodi in tutto.
La cosa che mi è piaciuta di più sono i combattimenti, poiché, anche se la storia può sembrare piuttosto piatta all'inizio, poi si viene a capire che la realtà è un'altra. Può sembrare scontato, ad ogni modo vorrei sottolineare l'originalità di questi combattimenti che scoppiano tra i vari personaggi. Per prima cosa non sono duelli, bensì scontri magici a coppie, e ogni coppia è formata da un combattente e da un sacrificio, i cui ruoli sono intuibili (il combattente combatte, mentre il sacrificio incassa i colpi). Le persone che fanno parte di una coppia sono legate dallo stesso nome inciso da qualche parte sul corpo, che ne indica la relazione. Quest'ultima cosa la trovo affascinante perché mette in campo quell'eterno mistero che è la predestinazione.
Oltretutto la storia non è scontata e si può notare, come ho intravisto in pochissimi anime, che molti dei personaggi che si scontrano con i protagonisti non hanno nulla contro di loro personalmente, ma combattono perché è stato ordinato loro di farlo, mostrando poi degli atteggiamenti amichevoli.
L'opening, "Tsuki no Curse", oltre a essere meravigliosa è composta dalla fictionjunction Yuuka, che farà drizzare le antenne di molti perché questo nome è sinonimo di Yuki Kajiura! L'ending, invece, non la trovo particolarmente speciale. Le colonne sonore non sono male, ma si può fare di meglio.
Do come voto 7 perché quest'anime mi è piaciuto e la sufficienza ce l'ha, tuttavia mi ha lasciato poco o niente. Bella trama, bella quella cosa dei combattimenti, ma per i miei gusti è troppo leggero.
Lo consiglio anche a chi, come me, non ne capisce nulla di yaoi oppure non è interessato al genere.
Ritsuka è un ragazzino semplice e timido; suo fratello è morto e un giorno si ritrova il suo compagno di fronte. Facendo la conoscenza di questo misterioso uomo, Soubi, Ritsuka si vede catapultato in una realtà di combattimenti magici contro persone dalle storie più disparate.
I disegni sono, a mio parere, belli e il chara è piuttosto efficace. La cosa che può stupire lo spettatore che vede per la prima volta il primo episodio di "Loveless" è che molti personaggi, specialmente i bambini, hanno le tipiche orecchie da gatto/cane e la coda. Questo particolare salta subito all'occhio e può far prendere all'anime una sorta di atmosfera pucciosa, se non infantile, che potrebbe scoraggiarne la visione, tuttavia consiglio vivamente di continuare.
L'anime non è molto impegnativo e conta solo dodici episodi in tutto.
La cosa che mi è piaciuta di più sono i combattimenti, poiché, anche se la storia può sembrare piuttosto piatta all'inizio, poi si viene a capire che la realtà è un'altra. Può sembrare scontato, ad ogni modo vorrei sottolineare l'originalità di questi combattimenti che scoppiano tra i vari personaggi. Per prima cosa non sono duelli, bensì scontri magici a coppie, e ogni coppia è formata da un combattente e da un sacrificio, i cui ruoli sono intuibili (il combattente combatte, mentre il sacrificio incassa i colpi). Le persone che fanno parte di una coppia sono legate dallo stesso nome inciso da qualche parte sul corpo, che ne indica la relazione. Quest'ultima cosa la trovo affascinante perché mette in campo quell'eterno mistero che è la predestinazione.
Oltretutto la storia non è scontata e si può notare, come ho intravisto in pochissimi anime, che molti dei personaggi che si scontrano con i protagonisti non hanno nulla contro di loro personalmente, ma combattono perché è stato ordinato loro di farlo, mostrando poi degli atteggiamenti amichevoli.
L'opening, "Tsuki no Curse", oltre a essere meravigliosa è composta dalla fictionjunction Yuuka, che farà drizzare le antenne di molti perché questo nome è sinonimo di Yuki Kajiura! L'ending, invece, non la trovo particolarmente speciale. Le colonne sonore non sono male, ma si può fare di meglio.
Do come voto 7 perché quest'anime mi è piaciuto e la sufficienza ce l'ha, tuttavia mi ha lasciato poco o niente. Bella trama, bella quella cosa dei combattimenti, ma per i miei gusti è troppo leggero.
Lo consiglio anche a chi, come me, non ne capisce nulla di yaoi oppure non è interessato al genere.
Loveless nasce da un omonimo shounen'ai del 2002, ma al termine dei suoi dodici episodi, la sua controparte cartacea non ha ancora una conclusione: è una serie che parte fin dall'inizio con un piede nella fossa, e che non riesce mai a concretizzarsi come vorrebbe, pur proponendo certe peculiarità di base capaci di renderlo unico in alcuni piccoli aspetti.
Loveless è una storia che esibisce quasi in modo avventato troppe tematiche insieme, e non certo le più semplici da trattare, con espedienti che sembrano essere tanto efficaci quanto insoliti: un esempio palese è quello di coda e orecchie da gatto impiegati come metri distintivi tra adulti e non (nel senso di perdita della verginità); un altro veicolo per l'approfondimento del parallelismo tra consapevolezza amorosa e maturazione personale è costituito dalle relazioni d'omosessualità (sia maschile sia femminile), in evidente sopravvento sulle altre: una mossa non del tutto sbagliata, che aderendo alle caratteristiche del soggetto di base - in questo caso i legami sacrificio-combattente -, rende ancora più ostico il percorso emotivo-coscienzioso di personaggi in progressiva crescita, ma che tende a ingigantire certe situazioni rendendole inopportune (i continui "ti amo" sussurrati da Soubi al suo protetto, possono infastidire non poco). La caratterizzazione psicologica meglio rifinita è senza subbio quella di Ritsuka, che è d'altronde la figura in primo piano in quest'anime, rispetto ad altre non proprio entusiasmanti, ma tutte funzionali al significato della loro presenza.
Il problema evidente di Loveless è la mancanza di un background narrativo forte e di una sceneggiatura che stemperi l'andazzo piuttosto pesante dei suoi non certo consistenti sviluppi: purtroppo né i timidi accenni umoristici, tantomeno i combattimenti (i cui meccanismi ricordano i giochi di ruolo a turni) riescono a movimentare una soporifera rappresentazione.
Una nota sicuramente positiva di Loveless, forse più di tutte le altre, è da inquadrare nel comparto tecnico: sia la grafica sia il sonoro sono ben curati, anche se le musiche manifestano una personalità nettamente maggiore di quella del chara-design; una via di mezzo la tracciano i fondali, che in qualche frangente appaiono piuttosto spogli.
Non mi va di sconsigliarne appieno la visione, perché i buoni propositi non mancano, anche se non bastano.
Loveless è una storia che esibisce quasi in modo avventato troppe tematiche insieme, e non certo le più semplici da trattare, con espedienti che sembrano essere tanto efficaci quanto insoliti: un esempio palese è quello di coda e orecchie da gatto impiegati come metri distintivi tra adulti e non (nel senso di perdita della verginità); un altro veicolo per l'approfondimento del parallelismo tra consapevolezza amorosa e maturazione personale è costituito dalle relazioni d'omosessualità (sia maschile sia femminile), in evidente sopravvento sulle altre: una mossa non del tutto sbagliata, che aderendo alle caratteristiche del soggetto di base - in questo caso i legami sacrificio-combattente -, rende ancora più ostico il percorso emotivo-coscienzioso di personaggi in progressiva crescita, ma che tende a ingigantire certe situazioni rendendole inopportune (i continui "ti amo" sussurrati da Soubi al suo protetto, possono infastidire non poco). La caratterizzazione psicologica meglio rifinita è senza subbio quella di Ritsuka, che è d'altronde la figura in primo piano in quest'anime, rispetto ad altre non proprio entusiasmanti, ma tutte funzionali al significato della loro presenza.
Il problema evidente di Loveless è la mancanza di un background narrativo forte e di una sceneggiatura che stemperi l'andazzo piuttosto pesante dei suoi non certo consistenti sviluppi: purtroppo né i timidi accenni umoristici, tantomeno i combattimenti (i cui meccanismi ricordano i giochi di ruolo a turni) riescono a movimentare una soporifera rappresentazione.
Una nota sicuramente positiva di Loveless, forse più di tutte le altre, è da inquadrare nel comparto tecnico: sia la grafica sia il sonoro sono ben curati, anche se le musiche manifestano una personalità nettamente maggiore di quella del chara-design; una via di mezzo la tracciano i fondali, che in qualche frangente appaiono piuttosto spogli.
Non mi va di sconsigliarne appieno la visione, perché i buoni propositi non mancano, anche se non bastano.
Come poter dare una giusta valutazione a quest'anime?
Apparentemente, potrebbe trattarsi di un genere che dovrei osteggiare: laddove c'è un dodicenne preda di quel che appare lo stalking di un ventenne; novantanove volte su cento (e oltre) c'è qualcosa che non va.
Qui ci si salva parzialmente solo perché in realtà il maturo combattente Soubi non va mai più in là di un bacio nei confronti del piccolo Ritsuka. Mi dicono che è così anche nel manga, che prosegue molto più dell'anime. Ci vorrebbe però la certezza che i ragazzini veri capissero che difficilmente può accadere una cosa simile nella realtà. Ho l'impressione che se contassimo le volte che Soubi dice a Ritsuka "ti amo" e le volte che dice a Tizio e Caio "non sono un pervertito" si otterrebbe un numero molto simile.
"Loveless" è un anime che affronta di striscio, data la relativa brevità dell'opera, molte tematiche piuttosto pesanti. Originale che sia davanti agli occhi di tutti il passaggio all'età adulta mediante la perdita delle orecchie e della coda - la quale coda si poteva anche risparmiare: dev'essere piuttosto laborioso, da adulti, dover improvvisamente ricucire tutti i buchi che i propri abiti hanno sul sedere, per non parlare del costo di un guardaroba nuovo. Ma mi domando cosa ne succeda delle appendici cadute: le bruciano? Le gettano o le conservano? Mistero, ma non è che sia poi così importante.
Mi domando quale sia, in realtà, l'età target di questa serie. Qualcosa mi dice che debba essere molto bassa. Se così fosse, a mio modesto parere vi si affrontano tematiche troppo difficili per accennarvi soltanto. Ad esempio, in una o due occasioni si fa riferimento al presunto masochismo di Soubi, ma senza addentrarsi nel significato della cosa. In compenso, ci ammanniscono una bella scena di frusta.
Benissimo che si facciano vedere, ponendole sullo stesso piano, coppie etero e omo maschili e femminili, ma c'è tutto un sottofondo di ambigui rapporti dom/sub appena accennati e poco comprensibili. E' traumatico, poi, vedere una scena di quasi doppio suicidio: di adolescenti sovreccitati alla Romeo e Giulietta ce ne sono già fin troppi, al mondo, senza metter loro in testa ulteriori idee balzane.
Passando al comparto disegni, devo dire che mi sono piaciuti molto, e ho apprezzato anche le musiche.
Purtroppo però questa serie, a parte tutti i distinguo cui ho accennato prima, soffre della letale malattia dell'incomprensibilità. Dopo aver visto l'ultima puntata ne sappiamo come all'inizio della prima. Nessuno ci dice perché le coppie di guerrieri pseudo tebani debbano combattere a suon di incantesimi, non sappiamo perché Ritsuka abbia perso la memoria, come e perché sia morto il suo fratello maggiore, né perché Soubi, che ne era il precedente compagno, sia stato costretto ad andare a corteggiare il ragazzino invece di morire come ogni combattente che si rispetti privato della propria metà.
Insomma, dopo aver visto 12 puntate siamo al punto di partenza o quasi, e è un peccato, perché in realtà la storia, pur ribadendo tutti i moralistici distinguo di cui sopra, scorre liscia e interessante, e veramente sarei stata molto curiosa di saperne di più. Ma ormai risaliamo al 2005, ed è difficile sperare in un sequel. Viene da domandarsi per quale motivo si sia fatta la serie, visto che, così com'è, non ha né orecchie né coda...
Apparentemente, potrebbe trattarsi di un genere che dovrei osteggiare: laddove c'è un dodicenne preda di quel che appare lo stalking di un ventenne; novantanove volte su cento (e oltre) c'è qualcosa che non va.
Qui ci si salva parzialmente solo perché in realtà il maturo combattente Soubi non va mai più in là di un bacio nei confronti del piccolo Ritsuka. Mi dicono che è così anche nel manga, che prosegue molto più dell'anime. Ci vorrebbe però la certezza che i ragazzini veri capissero che difficilmente può accadere una cosa simile nella realtà. Ho l'impressione che se contassimo le volte che Soubi dice a Ritsuka "ti amo" e le volte che dice a Tizio e Caio "non sono un pervertito" si otterrebbe un numero molto simile.
"Loveless" è un anime che affronta di striscio, data la relativa brevità dell'opera, molte tematiche piuttosto pesanti. Originale che sia davanti agli occhi di tutti il passaggio all'età adulta mediante la perdita delle orecchie e della coda - la quale coda si poteva anche risparmiare: dev'essere piuttosto laborioso, da adulti, dover improvvisamente ricucire tutti i buchi che i propri abiti hanno sul sedere, per non parlare del costo di un guardaroba nuovo. Ma mi domando cosa ne succeda delle appendici cadute: le bruciano? Le gettano o le conservano? Mistero, ma non è che sia poi così importante.
Mi domando quale sia, in realtà, l'età target di questa serie. Qualcosa mi dice che debba essere molto bassa. Se così fosse, a mio modesto parere vi si affrontano tematiche troppo difficili per accennarvi soltanto. Ad esempio, in una o due occasioni si fa riferimento al presunto masochismo di Soubi, ma senza addentrarsi nel significato della cosa. In compenso, ci ammanniscono una bella scena di frusta.
Benissimo che si facciano vedere, ponendole sullo stesso piano, coppie etero e omo maschili e femminili, ma c'è tutto un sottofondo di ambigui rapporti dom/sub appena accennati e poco comprensibili. E' traumatico, poi, vedere una scena di quasi doppio suicidio: di adolescenti sovreccitati alla Romeo e Giulietta ce ne sono già fin troppi, al mondo, senza metter loro in testa ulteriori idee balzane.
Passando al comparto disegni, devo dire che mi sono piaciuti molto, e ho apprezzato anche le musiche.
Purtroppo però questa serie, a parte tutti i distinguo cui ho accennato prima, soffre della letale malattia dell'incomprensibilità. Dopo aver visto l'ultima puntata ne sappiamo come all'inizio della prima. Nessuno ci dice perché le coppie di guerrieri pseudo tebani debbano combattere a suon di incantesimi, non sappiamo perché Ritsuka abbia perso la memoria, come e perché sia morto il suo fratello maggiore, né perché Soubi, che ne era il precedente compagno, sia stato costretto ad andare a corteggiare il ragazzino invece di morire come ogni combattente che si rispetti privato della propria metà.
Insomma, dopo aver visto 12 puntate siamo al punto di partenza o quasi, e è un peccato, perché in realtà la storia, pur ribadendo tutti i moralistici distinguo di cui sopra, scorre liscia e interessante, e veramente sarei stata molto curiosa di saperne di più. Ma ormai risaliamo al 2005, ed è difficile sperare in un sequel. Viene da domandarsi per quale motivo si sia fatta la serie, visto che, così com'è, non ha né orecchie né coda...
Ci sono due cose che odio allo stesso modo: il baccalà e droppare gli anime. Dovere - o volere - rinunciare a finire una serie non è una scelta che prendo alla leggera, difatti lo faccio solo in casi estremi. E "Loveless" lo è. Evitando gli insulti che mi vengono in mente, opto per un'analisi ultra-oggettiva, partendo dalle animazioni.
Con tavolozze di colori dal grigio depresso al bianco morte, talvolta completate da tristi colori pastello, si sviluppano movimenti meccanici e corpi sproporzionati. Neanche un minimo è stato fatto per rendere gradevole questo punto. Al quarto episodio rischiavo di diventare un emo depresso e di tagliarmi le vene solo per questo, quindi ho droppato il tutto con piacere. E per la storia?
Un adolescente depresso, introverso e traumatizzato da una perdita di memoria si ritrova, dopo la morte del fratello maggiore, a fare pseudo-risse a fianco di un universitario figaccione, grazie a una qualche specie di legame magico. Buona parte del tutto serve giusto per dare un po' di soddisfazione yaoi, il che sarebbe anche buono, se guarda caso non fosse di una ripetitività da disco rotto. Avrò sentito i vaneggiamenti depressi dei protagonisti almeno millemila volte, una cosa da suicidio, in vari sensi. Non solo non ho visto sviluppi significativi, mi sono addirittura sorbito flashback continui che spezzettano con ripetitività gli episodi già di loro assurdamente ripetitivi, come già detto. Con tutta questa ripetitività rischio di ripetermi io stesso. Se proprio proprio vogliamo trovare elementi positivi, ecco che compaiono. Senza dubbio l'opening è accettabile, anche orecchiabile; un elemento carino nella storia sta nel fatto che la verginità delle persone che vivono in quel mondo al nostro speculare è indicata dalla presenza di orecchie e code da animale. Un'ottima idea, direi, peccato che sia stata inserita qui e non in un altro anime dove avrebbe fruttato molto di più. Spero che abbiate compreso perché ho droppato l'opera, e vi invito calorosamente a non cadere nel mio errore.
Con tavolozze di colori dal grigio depresso al bianco morte, talvolta completate da tristi colori pastello, si sviluppano movimenti meccanici e corpi sproporzionati. Neanche un minimo è stato fatto per rendere gradevole questo punto. Al quarto episodio rischiavo di diventare un emo depresso e di tagliarmi le vene solo per questo, quindi ho droppato il tutto con piacere. E per la storia?
Un adolescente depresso, introverso e traumatizzato da una perdita di memoria si ritrova, dopo la morte del fratello maggiore, a fare pseudo-risse a fianco di un universitario figaccione, grazie a una qualche specie di legame magico. Buona parte del tutto serve giusto per dare un po' di soddisfazione yaoi, il che sarebbe anche buono, se guarda caso non fosse di una ripetitività da disco rotto. Avrò sentito i vaneggiamenti depressi dei protagonisti almeno millemila volte, una cosa da suicidio, in vari sensi. Non solo non ho visto sviluppi significativi, mi sono addirittura sorbito flashback continui che spezzettano con ripetitività gli episodi già di loro assurdamente ripetitivi, come già detto. Con tutta questa ripetitività rischio di ripetermi io stesso. Se proprio proprio vogliamo trovare elementi positivi, ecco che compaiono. Senza dubbio l'opening è accettabile, anche orecchiabile; un elemento carino nella storia sta nel fatto che la verginità delle persone che vivono in quel mondo al nostro speculare è indicata dalla presenza di orecchie e code da animale. Un'ottima idea, direi, peccato che sia stata inserita qui e non in un altro anime dove avrebbe fruttato molto di più. Spero che abbiate compreso perché ho droppato l'opera, e vi invito calorosamente a non cadere nel mio errore.
Reputo "Loveless" un anime enigmatico, ma allo stesso tempo appassionante e interessante sotto molti aspetti.
Ecco ciò che penso: la caratterizzazione dei personaggi è molto ben delineata, con retroscena psicologici davvero ben fatti, soprattutto quelli del protagonista, Ritsuka.
L'idea di ambientare la storia in un mondo in cui chi diventa adulto "perde" orecchie e coda da gatto è molto carina; anche gli altri personaggi non sono da meno, anche se è sempre lasciato un alone di mistero su alcuni di loro, fatto che aumenta la curiosità riguardo la trama.
Trovo i disegni ben fatti, soprattutto gli sfondi, molto realistici e dal tratto meraviglioso. Insomma, consiglio vivamente quest'anime a chi ama le storie intricate ma piacevoli da seguire. Un solo avvertimento: l'anime è uno shounen-ai, perciò tratta di relazioni tra due uomini, e non mancano anche quelli tra ragazze.
Ecco ciò che penso: la caratterizzazione dei personaggi è molto ben delineata, con retroscena psicologici davvero ben fatti, soprattutto quelli del protagonista, Ritsuka.
L'idea di ambientare la storia in un mondo in cui chi diventa adulto "perde" orecchie e coda da gatto è molto carina; anche gli altri personaggi non sono da meno, anche se è sempre lasciato un alone di mistero su alcuni di loro, fatto che aumenta la curiosità riguardo la trama.
Trovo i disegni ben fatti, soprattutto gli sfondi, molto realistici e dal tratto meraviglioso. Insomma, consiglio vivamente quest'anime a chi ama le storie intricate ma piacevoli da seguire. Un solo avvertimento: l'anime è uno shounen-ai, perciò tratta di relazioni tra due uomini, e non mancano anche quelli tra ragazze.
Loveless è un anime e un manga di genere shounen-ai, in cui vengono narrate le vicende del dodicenne Ritsuka e del ventenne Soubi.
Nel mondo di Loveless coloro che ancora sono vergini possiedono orecchie e coda da gatto, e per questo motivo i personaggi appaiono sotto sembianze di kemono, ossia presentano elementi riguardanti il mondo animale.
Andando a scuola, il protagonista incontra il misterioso Soubi, che è a conoscenza della morte del fratello di Ritsuka. Seimei decide di rivelargli che venne assassinato da un'organizzazione chiamata Septimal Moon. La realtà è che Seimei e Soubi formavano una coppia di combattenti, chiamati corrispettivamente "Combattente" e "Sacrificio", e assieme rispondevano al nome di "Beloved", ossia "amato".
Con la morte di Seimei però, Soubi non avrebbe più potuto combattere, ma spinto dalla voglia di scoprire il mistero celato sotto l'assassinio del compagno, chiede a Ritsuka di divenire il suo "Sacrificio", poiché anche lui presenta un "vero nome", ossia Loveless.
Inizia quindi un viaggio per i due ragazzi alla scoperta di un mondo completamente diverso dal normale, dove cercheranno di ricomporre i ricordi mancanti di Ritsuka, e dove gli scontri a coppie avverranno uno dopo l'altro.
Loveless, purtroppo, è un anime di soli 12 episodi, mentre in Giappone la versione cartacea prosegue ed è a quota 9 volumi. Nell'anime Ritsuka, man mano che le puntate proseguono, cresce come persona e, assieme a lui, crescono anche i suoi ideali, i suoi pensieri, le sue ansie e i problemi dettati dall'età.
L'argomento dell'orientamento sessuale in quest'anime e nel manga, è fortemente trattato, poiché il protagonista fin dall'inizio si ritrova in uno stato a metà, in cui è ancora insicuro verso quasi tutto ciò che lo circonda, pertanto ancora fortemente influenzabile.
Un altro aspetto molto interessante di quest'opera è l'importanza che viene data alla verginità delle persone. Infatti, nel mondo di Loveless spesso a una certa età si viene derisi se ancora aventi gli elementi da gatto, poiché comunque essi sono evidenti a tutti. Molti, perdendo tali sembianze, soprattutto se in giovane età, nascondono la loro crescita sessuale tramite delle protesi in tessuto che paiono reali.
In questo modo, Yun Kouga, ha voluto evidenziare la mentalità che si sta venendo a creare tra molti giovani d'oggi, e poiché è un atto a dir poco vergognoso, forse ha voluto sollecitare i suoi spettatori a non deridere il prossimo se in tali circostanze. La sessualità è un argomento troppo personale per essere reso pubblico a tutti e, come tale, non deve dipendere da nessun altro se non da noi.
Nella versione cartacea la storia e i personaggi vengono approfonditi come in pochi manga, e subiscono un cambiamento della persona a dir poco notevole man mano che passa il tempo. In entrambe le versioni, Ritsuka frequenta lo psicologo, dove avvengono numerose sedute riguardanti le sue amnesie, le sue ansie, i suoi dubbi, dove viene anche messa in discussione il suo orientamento sessuale.
In troppi shounen-ai l'argomento dell'omosessualità viene dato fin da subito scontato, senza presentarne un inizio, mentre in Loveless ritroviamo un protagonista etero, in un età delicata, che si ritrova faccia a faccia con i primi sintomi del cambio d'orientamento sessuale.
Loveless affronta tematiche profonde per quanto riguarda i traumi, le fobie, le nevrosi e, per quanto mi riguarda, ho apprezzato molto questo fattore. Vi è una forte presenza di psicoanalisi e di psicologia, e per un buon sviluppo dei caratteri dei personaggi esse sono indispensabili.
La grafica a mio avviso è ottima, dai colori tenui, che spesso mi hanno ricordato l'autunno.
In Loveless non vi è solamente la presenza dello yaoi, ma è ampiamente trattato anche l'argomento yuri, cioè l'amore tra donne. Loveless non è assolutamente un anime e un manga volgare, anzi, tratta in modo molto delicato l'argomento dell'omosessualità, senza trasgressioni varie. Racconta in modo semplice e curato la possibile nascita di un amore gay, senza svolte improvvise e senza fretta.
In conclusione, consiglio l'anime, ma ritengo migliore la lettura del manga, poiché trovo l'anime inconcludente.
Do come voto 7.
Nel mondo di Loveless coloro che ancora sono vergini possiedono orecchie e coda da gatto, e per questo motivo i personaggi appaiono sotto sembianze di kemono, ossia presentano elementi riguardanti il mondo animale.
Andando a scuola, il protagonista incontra il misterioso Soubi, che è a conoscenza della morte del fratello di Ritsuka. Seimei decide di rivelargli che venne assassinato da un'organizzazione chiamata Septimal Moon. La realtà è che Seimei e Soubi formavano una coppia di combattenti, chiamati corrispettivamente "Combattente" e "Sacrificio", e assieme rispondevano al nome di "Beloved", ossia "amato".
Con la morte di Seimei però, Soubi non avrebbe più potuto combattere, ma spinto dalla voglia di scoprire il mistero celato sotto l'assassinio del compagno, chiede a Ritsuka di divenire il suo "Sacrificio", poiché anche lui presenta un "vero nome", ossia Loveless.
Inizia quindi un viaggio per i due ragazzi alla scoperta di un mondo completamente diverso dal normale, dove cercheranno di ricomporre i ricordi mancanti di Ritsuka, e dove gli scontri a coppie avverranno uno dopo l'altro.
Loveless, purtroppo, è un anime di soli 12 episodi, mentre in Giappone la versione cartacea prosegue ed è a quota 9 volumi. Nell'anime Ritsuka, man mano che le puntate proseguono, cresce come persona e, assieme a lui, crescono anche i suoi ideali, i suoi pensieri, le sue ansie e i problemi dettati dall'età.
L'argomento dell'orientamento sessuale in quest'anime e nel manga, è fortemente trattato, poiché il protagonista fin dall'inizio si ritrova in uno stato a metà, in cui è ancora insicuro verso quasi tutto ciò che lo circonda, pertanto ancora fortemente influenzabile.
Un altro aspetto molto interessante di quest'opera è l'importanza che viene data alla verginità delle persone. Infatti, nel mondo di Loveless spesso a una certa età si viene derisi se ancora aventi gli elementi da gatto, poiché comunque essi sono evidenti a tutti. Molti, perdendo tali sembianze, soprattutto se in giovane età, nascondono la loro crescita sessuale tramite delle protesi in tessuto che paiono reali.
In questo modo, Yun Kouga, ha voluto evidenziare la mentalità che si sta venendo a creare tra molti giovani d'oggi, e poiché è un atto a dir poco vergognoso, forse ha voluto sollecitare i suoi spettatori a non deridere il prossimo se in tali circostanze. La sessualità è un argomento troppo personale per essere reso pubblico a tutti e, come tale, non deve dipendere da nessun altro se non da noi.
Nella versione cartacea la storia e i personaggi vengono approfonditi come in pochi manga, e subiscono un cambiamento della persona a dir poco notevole man mano che passa il tempo. In entrambe le versioni, Ritsuka frequenta lo psicologo, dove avvengono numerose sedute riguardanti le sue amnesie, le sue ansie, i suoi dubbi, dove viene anche messa in discussione il suo orientamento sessuale.
In troppi shounen-ai l'argomento dell'omosessualità viene dato fin da subito scontato, senza presentarne un inizio, mentre in Loveless ritroviamo un protagonista etero, in un età delicata, che si ritrova faccia a faccia con i primi sintomi del cambio d'orientamento sessuale.
Loveless affronta tematiche profonde per quanto riguarda i traumi, le fobie, le nevrosi e, per quanto mi riguarda, ho apprezzato molto questo fattore. Vi è una forte presenza di psicoanalisi e di psicologia, e per un buon sviluppo dei caratteri dei personaggi esse sono indispensabili.
La grafica a mio avviso è ottima, dai colori tenui, che spesso mi hanno ricordato l'autunno.
In Loveless non vi è solamente la presenza dello yaoi, ma è ampiamente trattato anche l'argomento yuri, cioè l'amore tra donne. Loveless non è assolutamente un anime e un manga volgare, anzi, tratta in modo molto delicato l'argomento dell'omosessualità, senza trasgressioni varie. Racconta in modo semplice e curato la possibile nascita di un amore gay, senza svolte improvvise e senza fretta.
In conclusione, consiglio l'anime, ma ritengo migliore la lettura del manga, poiché trovo l'anime inconcludente.
Do come voto 7.
Quest'anime mi ha fatto veramente emozionare. L'opening e l'ending per me sono meravigliose, intrise di tristezza, le adoro. I disegni sono molto buoni e anche l'ambientazione della storia è molto particolare.
La storia è un susseguirsi di complicazioni ed enigmi. I personaggi sono affascinanti, oltre che per il disegno per l'aspetto psicologico complesso. Ogni personaggio ha una sua storia (di solito piuttosto contorta) che affascina lo spettatore, e questo vale per tutti, non solo per quelli principali, ognuno è un piccolo tassello che serve per capire il tutto. Inoltre mi è piaciuta molto la storia "d'amore" che nasce tra Ritsuka e Soubi, si sviluppa in un modo che non avevo mai visto e questo l'ho apprezzato - anche se Soubi poverino potrebbe essere considerato un pervertito, ihih.
L'unico motivo per cui non ho dato 9 è perché l'anime è finito lasciando in sospeso un sacco di cose, quindi spero proprio che ci sia un seguito anche perché gli autori non possono lasciarci in questo limbo, giusto?
La storia è un susseguirsi di complicazioni ed enigmi. I personaggi sono affascinanti, oltre che per il disegno per l'aspetto psicologico complesso. Ogni personaggio ha una sua storia (di solito piuttosto contorta) che affascina lo spettatore, e questo vale per tutti, non solo per quelli principali, ognuno è un piccolo tassello che serve per capire il tutto. Inoltre mi è piaciuta molto la storia "d'amore" che nasce tra Ritsuka e Soubi, si sviluppa in un modo che non avevo mai visto e questo l'ho apprezzato - anche se Soubi poverino potrebbe essere considerato un pervertito, ihih.
L'unico motivo per cui non ho dato 9 è perché l'anime è finito lasciando in sospeso un sacco di cose, quindi spero proprio che ci sia un seguito anche perché gli autori non possono lasciarci in questo limbo, giusto?
Ok, parto con il dire che questo genere non mi era mai piaciuto. Vedere ragazzi che si scambiano effusioni non mi è mai piaciuto. Dare dello yaoi a Loveless però non è nemmeno corretto.
Al piccolo Ritsuka è morto il fratello Seimei, noto con il nome di Beloved, e quest'ultimo gli ha lasciato il suo combattente Agatsuma Soubi. Soubi e Seimei erano il sacrificio e il combattente più forti in assoluto. Con la morte di Seimei, Soubi ha il compito di proteggere Ritsuka e di amarlo come il fratello.
Non avendo letto il manga non ho capito proprio tutto, la storia rimane in sospesa (come ad esempio la morte e la "rinascita" di Seimei) e non si sa nemmeno se ci sarà una seconda serie.
Comunque mi è piaciuta molto la "storia d'amore" tra Ritsuka e Soubi, all'inizio quest'ultimo è molto ambiguo e sembra che si prenda gioco del ragazzino dicendogli sempre "ti amo", ma andando avanti i due s’innamoreranno per davvero, perché l'amore fra combattente e sacrificio è quello più forte al mondo. Anche se non amate il genere, lo consiglio.
Al piccolo Ritsuka è morto il fratello Seimei, noto con il nome di Beloved, e quest'ultimo gli ha lasciato il suo combattente Agatsuma Soubi. Soubi e Seimei erano il sacrificio e il combattente più forti in assoluto. Con la morte di Seimei, Soubi ha il compito di proteggere Ritsuka e di amarlo come il fratello.
Non avendo letto il manga non ho capito proprio tutto, la storia rimane in sospesa (come ad esempio la morte e la "rinascita" di Seimei) e non si sa nemmeno se ci sarà una seconda serie.
Comunque mi è piaciuta molto la "storia d'amore" tra Ritsuka e Soubi, all'inizio quest'ultimo è molto ambiguo e sembra che si prenda gioco del ragazzino dicendogli sempre "ti amo", ma andando avanti i due s’innamoreranno per davvero, perché l'amore fra combattente e sacrificio è quello più forte al mondo. Anche se non amate il genere, lo consiglio.
Io credo che quest'anime, che arriva da un manga ben più vasto e con più sfaccettature, abbia realizzato un miracolo, discostandosi ma restando parallelo al manga (ovviamente tenendo fede ai vari punti fermi della storia), e in 12 episodi abbia reso davvero tanto. Forse, proprio vista quest'abilità, sarebbe stato meglio concedersene 25 di episodi e abbracciare tutta la storia del manga, ma questo lo dico perché vorrei vederne altri, non perché questi 12 siano mal realizzati o la trama qui resa non sia notevole, come invece è.
La storia ruota attorno a Aoyagi Ritsuka, un dodicenne un po' particolare che ha avuto un'amnesia parziale a dieci anni e sta cercando di recuperare il "prima" sia tramite sedute psicoterapeutiche sia tramite letture un pochino eccessive per un ragazzino che vuole capire il concetto dell'esistenza. Questo giovane ha perso da poco il fratello maggiore, Seimei, suo idolo e salvatore dagli scleri di una madre con pesanti problemi psichiatrici che picchia il protagonista accusandolo di non essere "il suo Ritsuka", quello vero.
L'incontro con Agatsuma Soubi cambia la vita monotona e grigia di Ritsuka, che si trova catapultato in strane battaglie dove Fighter e Sacrifice si affrontano, e viene a conoscenza del fatto che Soubi è stato il combattente di Seimei e che questo glielo ha "lasciato in eredità". Tramite gli scontri che affronta, Ritsuka scopre via via la verità, o quella che sembra essere tale, sulla morte del fratello maggiore.
Stupenda a mio avviso la metafora sull'accettazione di sé e sul confronto con gli altri che viene resa tramite la crescita di Ritsuka, e molto bello il rapporto conflittuale con Soubi, il passaggio da una recita imposta da un ordine di Seimei (che per Soubi è legge assoluta), che gli imponeva di amare il fratello minore e servirlo, fino ad arrivare alla comprensione di quanto Ritsuka e Seimei siano diversi, e di come il primo abbia sconvolto l'animo di Soubi, tanto da farlo realmente affezionare a sé.
La trama si dipana in progressione con gli scontri e con il crescendo di informazioni che il protagonista riesce a ottenere sulla morte di Seimei, e in parallelo si vede come Ritsuka cresce emotivamente e psicologicamente, come si lega a Soubi e viceversa, e il finale, tanto "odiato" perché lascia aperto uno spiraglio enorme, è a mio avviso un buon finale. Certo c'è la speranza di un seguito, che ovviamente non potrà essere come il manga (date le differenze sostanziali nell'intorno della storia principe), ma potrebbe comunque completare la storia. Ma anche se ciò non avvenisse, la fine è e resta una conclusione valida. Un punto fermo nella crescita di Ritsuka e nella sua accettazione di sé in raffronto con gli altri.
Lo stile grafico è davvero ottimo, carina anche la faccenda delle orecchie e della coda, perfettamente inseriti nel quotidiano, i disegni cupi e le musiche malinconiche aiutano l'intorno delle vicende e permettono all'osservatore di capire come si senta il protagonista e come viva una determinata situazione.
Senza dubbio un anime che consiglio anche a chi non ha mai aperto il manga: è molto atipica la storia, ma assolutamente affascinante.
La storia ruota attorno a Aoyagi Ritsuka, un dodicenne un po' particolare che ha avuto un'amnesia parziale a dieci anni e sta cercando di recuperare il "prima" sia tramite sedute psicoterapeutiche sia tramite letture un pochino eccessive per un ragazzino che vuole capire il concetto dell'esistenza. Questo giovane ha perso da poco il fratello maggiore, Seimei, suo idolo e salvatore dagli scleri di una madre con pesanti problemi psichiatrici che picchia il protagonista accusandolo di non essere "il suo Ritsuka", quello vero.
L'incontro con Agatsuma Soubi cambia la vita monotona e grigia di Ritsuka, che si trova catapultato in strane battaglie dove Fighter e Sacrifice si affrontano, e viene a conoscenza del fatto che Soubi è stato il combattente di Seimei e che questo glielo ha "lasciato in eredità". Tramite gli scontri che affronta, Ritsuka scopre via via la verità, o quella che sembra essere tale, sulla morte del fratello maggiore.
Stupenda a mio avviso la metafora sull'accettazione di sé e sul confronto con gli altri che viene resa tramite la crescita di Ritsuka, e molto bello il rapporto conflittuale con Soubi, il passaggio da una recita imposta da un ordine di Seimei (che per Soubi è legge assoluta), che gli imponeva di amare il fratello minore e servirlo, fino ad arrivare alla comprensione di quanto Ritsuka e Seimei siano diversi, e di come il primo abbia sconvolto l'animo di Soubi, tanto da farlo realmente affezionare a sé.
La trama si dipana in progressione con gli scontri e con il crescendo di informazioni che il protagonista riesce a ottenere sulla morte di Seimei, e in parallelo si vede come Ritsuka cresce emotivamente e psicologicamente, come si lega a Soubi e viceversa, e il finale, tanto "odiato" perché lascia aperto uno spiraglio enorme, è a mio avviso un buon finale. Certo c'è la speranza di un seguito, che ovviamente non potrà essere come il manga (date le differenze sostanziali nell'intorno della storia principe), ma potrebbe comunque completare la storia. Ma anche se ciò non avvenisse, la fine è e resta una conclusione valida. Un punto fermo nella crescita di Ritsuka e nella sua accettazione di sé in raffronto con gli altri.
Lo stile grafico è davvero ottimo, carina anche la faccenda delle orecchie e della coda, perfettamente inseriti nel quotidiano, i disegni cupi e le musiche malinconiche aiutano l'intorno delle vicende e permettono all'osservatore di capire come si senta il protagonista e come viva una determinata situazione.
Senza dubbio un anime che consiglio anche a chi non ha mai aperto il manga: è molto atipica la storia, ma assolutamente affascinante.
<b>Attenzione: spoiler sulla trama!</b>
L'anime è tratto dall'omonimo manga di Kouga Yun, opera decisamente interessante, e ne mantiene inalterati il fascino e le atmosfere serene e malinconiche al tempo stesso.
La trama è ambientata in un mondo in cui tutti gli esseri umani nascono con coda e orecchie animali, la cui perdita segnala il raggiungimento della maturità sessuale dell'individuo, e ruota intorno al giovane Ritsuka Aoyagi. La vita del ragazzo è sconvolta dalla morte dell'amato fratello maggiore Seimei che piomba Ritsuka in un'esistenza fatta di sofferenze psicologiche e materiali, costretto a fronteggiare i disturbi psichici della madre che lo maltratta non riconoscendolo come proprio figlio e un senso di solitudine e inadeguatezza del quale non riesce a liberarsi. Un giorno, però, Ritsuka si imbatte in un ragazzo di nome Soubi che si dice amico di Seimei e conduce il ragazzo in un mondo di scontri a due. E' questo l'universo di Loveless, in cui coppie di individui legati dalla condivisione di un "vero nome" si battono utilizzando incantesimi e formule magiche. Ogni coppia consta di un Fighter, il combattente, e un Sacrifice, sorta di master che indica all'altro le mosse da compiere, subendo però anche gli attacchi del nemico. E Ritsuka si ritrova a dover fare i conti con la verità delle cose: Seimei, Sacrifice di Soubi con il quale costituiva l'invincibile coppia Beloved, è stato ucciso da una misteriosa organizzazione e prima di morire ha affidato il fratello minore proprio al suo Sacrificio, ordinandogli di proteggerlo e amarlo.
Per Ritsuka ha inizio una storia avvincente, all'insegna di lotte contro temibili avversari e la scoperta di sentimenti nuovi, un cammino di maturazione che lo vedrà scisso tra la paura di aprire il proprio cuore nel timore di una sofferenza cui è fin troppo avvezzo, e la timida speranza di rivalsa contro un destino crudele che gli ha tolto ogni affetto, costringendolo a portare il vero nome di "Loveless".
La malinconia di fondo è tangibile durante tutti i 12 episodi che compongono la serie, un sostrato di amarezza sempre latente, a volte violentemente esplicito, su cui si innestano momenti di spensierata, infantile speranza.
A partire dalla bellissima, dolceamara sigla Tsuki No Curse, per continuare con disegni curati e d'impatto, che concentrano in ambientazioni sfumate e quasi oniriche una carica di emozioni altrettanto vellutate e di azione poetica. Così sono gli scontri tra le coppie di Loveless, fondati sul controllo delle forze della natura per mezzo della parola, nella migliore tradizione magica a partire dagli antichi popoli germanici. Le musiche disegnano a loro volta, perfettamente, lo sviluppo della trama, dolce quanto disperato. I personaggi sono delineati in maniera impeccabile, a partire dal piccolo protagonista, Ritsuka, un dodicenne cresciuto troppo in fretta, alle prese con le ansie e i dubbi di un'età che non ha potuto vivere in pieno, privato troppo presto dell'amore e della guida di cui avrebbe necessitato. In quest'ottica va letto il suo legame con Agatsuma Soubi, figura affascinante e a tratti ambigua. Un amico, un mentore, un amante, per quanto mai nel senso carnale del termine, ma sempre sottomesso in quanto Fighter, a sua volta insicuro, a sua volta costretto alla privazione. Soubi e Ritsuka formano la coppia imperfetta di Loveless, separati dal destino che ha voluto dare loro un nome differente, uniti dalla necessità di completarsi a vicenda, di crescere insieme, di aiutarsi a superare una disperata solitudine che li costringe alla diffidenza. Il tutto condito da splendide figure di contorno, personaggi di confine come tutti nel mondo di questo anime, mai completamente bianco o nero. Personaggi concreti, reali, con le loro insicurezze e le loro paure, ma con tanta voglia di andare oltre la linea d'ombra per trovare la luce nel conforto della famiglia, degli amici o dell'amore. Volano le farfalle amate da Soubi davanti agli occhi dello spettatore, disegnando scie luminose nel cielo, e altrettanto in fretta passano questi 12 episodi, lasciando l'amaro in bocca per un finale decisamente aperto, forse presupposto ad una seconda serie ormai insperata.
Di certo, rimane la piccola perla costituita da questo anime, che non mi sento di consigliare ai non amanti del genere solo per la presenza di tematiche shotacon, per quanto trattate sempre con grandissima sensibilità e la sfumata delicatezza che attraversa e caratterizza Loveless dall'inizio alla fine.
L'anime è tratto dall'omonimo manga di Kouga Yun, opera decisamente interessante, e ne mantiene inalterati il fascino e le atmosfere serene e malinconiche al tempo stesso.
La trama è ambientata in un mondo in cui tutti gli esseri umani nascono con coda e orecchie animali, la cui perdita segnala il raggiungimento della maturità sessuale dell'individuo, e ruota intorno al giovane Ritsuka Aoyagi. La vita del ragazzo è sconvolta dalla morte dell'amato fratello maggiore Seimei che piomba Ritsuka in un'esistenza fatta di sofferenze psicologiche e materiali, costretto a fronteggiare i disturbi psichici della madre che lo maltratta non riconoscendolo come proprio figlio e un senso di solitudine e inadeguatezza del quale non riesce a liberarsi. Un giorno, però, Ritsuka si imbatte in un ragazzo di nome Soubi che si dice amico di Seimei e conduce il ragazzo in un mondo di scontri a due. E' questo l'universo di Loveless, in cui coppie di individui legati dalla condivisione di un "vero nome" si battono utilizzando incantesimi e formule magiche. Ogni coppia consta di un Fighter, il combattente, e un Sacrifice, sorta di master che indica all'altro le mosse da compiere, subendo però anche gli attacchi del nemico. E Ritsuka si ritrova a dover fare i conti con la verità delle cose: Seimei, Sacrifice di Soubi con il quale costituiva l'invincibile coppia Beloved, è stato ucciso da una misteriosa organizzazione e prima di morire ha affidato il fratello minore proprio al suo Sacrificio, ordinandogli di proteggerlo e amarlo.
Per Ritsuka ha inizio una storia avvincente, all'insegna di lotte contro temibili avversari e la scoperta di sentimenti nuovi, un cammino di maturazione che lo vedrà scisso tra la paura di aprire il proprio cuore nel timore di una sofferenza cui è fin troppo avvezzo, e la timida speranza di rivalsa contro un destino crudele che gli ha tolto ogni affetto, costringendolo a portare il vero nome di "Loveless".
La malinconia di fondo è tangibile durante tutti i 12 episodi che compongono la serie, un sostrato di amarezza sempre latente, a volte violentemente esplicito, su cui si innestano momenti di spensierata, infantile speranza.
A partire dalla bellissima, dolceamara sigla Tsuki No Curse, per continuare con disegni curati e d'impatto, che concentrano in ambientazioni sfumate e quasi oniriche una carica di emozioni altrettanto vellutate e di azione poetica. Così sono gli scontri tra le coppie di Loveless, fondati sul controllo delle forze della natura per mezzo della parola, nella migliore tradizione magica a partire dagli antichi popoli germanici. Le musiche disegnano a loro volta, perfettamente, lo sviluppo della trama, dolce quanto disperato. I personaggi sono delineati in maniera impeccabile, a partire dal piccolo protagonista, Ritsuka, un dodicenne cresciuto troppo in fretta, alle prese con le ansie e i dubbi di un'età che non ha potuto vivere in pieno, privato troppo presto dell'amore e della guida di cui avrebbe necessitato. In quest'ottica va letto il suo legame con Agatsuma Soubi, figura affascinante e a tratti ambigua. Un amico, un mentore, un amante, per quanto mai nel senso carnale del termine, ma sempre sottomesso in quanto Fighter, a sua volta insicuro, a sua volta costretto alla privazione. Soubi e Ritsuka formano la coppia imperfetta di Loveless, separati dal destino che ha voluto dare loro un nome differente, uniti dalla necessità di completarsi a vicenda, di crescere insieme, di aiutarsi a superare una disperata solitudine che li costringe alla diffidenza. Il tutto condito da splendide figure di contorno, personaggi di confine come tutti nel mondo di questo anime, mai completamente bianco o nero. Personaggi concreti, reali, con le loro insicurezze e le loro paure, ma con tanta voglia di andare oltre la linea d'ombra per trovare la luce nel conforto della famiglia, degli amici o dell'amore. Volano le farfalle amate da Soubi davanti agli occhi dello spettatore, disegnando scie luminose nel cielo, e altrettanto in fretta passano questi 12 episodi, lasciando l'amaro in bocca per un finale decisamente aperto, forse presupposto ad una seconda serie ormai insperata.
Di certo, rimane la piccola perla costituita da questo anime, che non mi sento di consigliare ai non amanti del genere solo per la presenza di tematiche shotacon, per quanto trattate sempre con grandissima sensibilità e la sfumata delicatezza che attraversa e caratterizza Loveless dall'inizio alla fine.
Anime interessante, mi ha "intrippata" è l'ho visto tutto d'un fiato, ma non manca sicuramente di alcune pecche.
L'animazione buona, disegni interessanti ma forse scelte un po' sbrigative per quanto riguarda gli effetti nei combattimenti. La storia è interessante, i personaggio nonostante le poche puntate sono ben definiti e psicologicamente abbastanza complessi (Soubi molto affascinante), peccato che di tutti i quesiti che vengono aperti non ne viene chiarito uno, decisamente un anime dal finale aperto ... anche troppo.
La storia è già stata spiegata dagli altri utenti:
Ritsuka perde la memoria 2 anni fa a causa di un incidente riguardante la morte di suo fratello; la comparsa di Soubi (che aveva uno stretto legame col fratello) e gli amici che si fa Ritsuka a scuola lo aiuteranno a superare il suo blocco psicologico nei confronti della vita, ma i quesiti sulla morte del fratello e mille altre cose restano aperti..
Voto 8... se ci sarà un continuo potrà passare a 9, se non ci sarà un continuo, a mio avviso, scenderà a 7.
L'animazione buona, disegni interessanti ma forse scelte un po' sbrigative per quanto riguarda gli effetti nei combattimenti. La storia è interessante, i personaggio nonostante le poche puntate sono ben definiti e psicologicamente abbastanza complessi (Soubi molto affascinante), peccato che di tutti i quesiti che vengono aperti non ne viene chiarito uno, decisamente un anime dal finale aperto ... anche troppo.
La storia è già stata spiegata dagli altri utenti:
Ritsuka perde la memoria 2 anni fa a causa di un incidente riguardante la morte di suo fratello; la comparsa di Soubi (che aveva uno stretto legame col fratello) e gli amici che si fa Ritsuka a scuola lo aiuteranno a superare il suo blocco psicologico nei confronti della vita, ma i quesiti sulla morte del fratello e mille altre cose restano aperti..
Voto 8... se ci sarà un continuo potrà passare a 9, se non ci sarà un continuo, a mio avviso, scenderà a 7.
Vado controcorrente: a me questa serie non è piaciuta. I primi episodi mi sono apparsi di una lentezza tremenda: personaggi troppo ambigui (poi sta cosa delle orecchie da animale mi è parsa una stupidaggine senza un perchè), un protagonista (Ritsuka) insofferente e molesto, un coprotagonista (Soubi) maniaco e manipolatore, comprimari stereotipati e una storia che non decolla. Ma soprattutto, dei combattimenti orribili, lampi di luce colorata su sfondo nero. Insomma, a mio parere è una schifezza, ci ho provato a vederlo tutto, ho sperato migliorasse, ma alla sesta puntata ho cancellato tutto.
Lo sconsiglio, ma forse se siete amanti dello shonen-ai potreste trovarci qualcosa di buono.
Lo sconsiglio, ma forse se siete amanti dello shonen-ai potreste trovarci qualcosa di buono.
Ah Loveless... Quanto mi piacerebbe editare il mang-... Ok ok parliamo dell'anime, allora tanto per iniziare le sigle sono molto carine e anche le musiche di sotto fondo. I disegni sono belli assai e la trama va beh su gli episodi sono pochi e la trama non finisce chi sa forse faranno un'altra serie? Intanto il manga continua e continua e sperare di certo non fa male no?. Su come si fa a resistere a quelle orecchiette da gatto con coda integrata!! Insomma tutti dovrebbero guardarlo, chi conosce o meno il manga, la storia è carinissima, poi non è particolarmente spinto quindi cosa aspettate? Scaricatelo :P
Mi dispiace di non poter fare un poema perchè è un po' che non lo guardo e volevo evitare di fare semi spoiler o sbagliare qualcosa :P
--> a a riguardarselo
ciao ciaooo!
Mi dispiace di non poter fare un poema perchè è un po' che non lo guardo e volevo evitare di fare semi spoiler o sbagliare qualcosa :P
--> a a riguardarselo
ciao ciaooo!
Beh... volevo dire che questo è uno degli anime più bello che ho visto sin ora. Lo consiglio a tutti, non solo agli amanti del genere shounen-ai! Grafica eccellente come per il modo di intrecciare la storia: un anime che vi lascerà senza fiato! Credo proprio che meriterebbe una seconda serie o una roba del genere perché è davvero bello. Sinceramente alla fine ho pianto (e ho anche fatto spaventare mio fratello XD)
Trama: Ritsuka vorrebbe riuscire a ricordare chi era due anni fa e fa di tutto per farcela, ma per vari episodi è sempre più confuso. Durante lo svolgimento dell'anime si può notare che Ritsuka cresce notevolmente e riesce ad avvicinarsi ad altre persone, cosa che all'inizio della scuola gli era impossibile. Dopo varie vicissitudini Ritsuka non scopre molte cose, ma una vita piena di combattimenti lo aspetta al fianco di Soubi-Beloved... (l'amore mio *.*)
<b>[ATTENZIONE: POSSIBILE SPOILER SUL FINALE]</b>
... e l'ultimo episodio ti lascia a bocca aperta: Seimei è vivo?
Trama: Ritsuka vorrebbe riuscire a ricordare chi era due anni fa e fa di tutto per farcela, ma per vari episodi è sempre più confuso. Durante lo svolgimento dell'anime si può notare che Ritsuka cresce notevolmente e riesce ad avvicinarsi ad altre persone, cosa che all'inizio della scuola gli era impossibile. Dopo varie vicissitudini Ritsuka non scopre molte cose, ma una vita piena di combattimenti lo aspetta al fianco di Soubi-Beloved... (l'amore mio *.*)
<b>[ATTENZIONE: POSSIBILE SPOILER SUL FINALE]</b>
... e l'ultimo episodio ti lascia a bocca aperta: Seimei è vivo?
I personaggi di Loveless sono ben caratterizzati, l'anime non è privo di misteri (che purtroppo non sono completamente sciolti alla fine, cosa per la quale è necessario il manga). Le battaglie riprendono lo stile a turni con degli attacchi (che Soubi chiama manipolazione delle parole, Spells), ogni coppia (Fighter e Master) ha il suo stile di combattimento, così che non risultano mai combattimenti uguali.
Durante l'anime si può notare la crescita di Ritsuka, che piano piano accetta i suoi sentimenti per Soubi e il loro inconsueto rapporto. La tematica omosessuale è presente sia tra maschi che tra femmine, spesso tra Fighter e Master. Loveless è certamente un anime superbo, sublime nella colonna sonora (non solo le bellissime sigle ma anche le canzoni e musiche presenti negli episodi) che merita di essere visto.
Le orecchie e la coda dei personaggi (di quelli che le hanno) simboleggiano sia la verginità che la loro parziale immaturità (poverina la sensei di Ritsuka è davvero infantile a volte, soprattutto quando si mette a piangere).
Piacevolissimo da guardare (e l'ho appena rivisto).
Merita un bel nove pieno.
Durante l'anime si può notare la crescita di Ritsuka, che piano piano accetta i suoi sentimenti per Soubi e il loro inconsueto rapporto. La tematica omosessuale è presente sia tra maschi che tra femmine, spesso tra Fighter e Master. Loveless è certamente un anime superbo, sublime nella colonna sonora (non solo le bellissime sigle ma anche le canzoni e musiche presenti negli episodi) che merita di essere visto.
Le orecchie e la coda dei personaggi (di quelli che le hanno) simboleggiano sia la verginità che la loro parziale immaturità (poverina la sensei di Ritsuka è davvero infantile a volte, soprattutto quando si mette a piangere).
Piacevolissimo da guardare (e l'ho appena rivisto).
Merita un bel nove pieno.
Ragazzi lasciatevi intenerire da questo anime!
La storia narrata in Loveless è un pò particolare, parla di un ragazzino di 12 che vive in una condizione non semplice: il fratello maggiore, che adorava, viene ucciso in un modo orribile, la madre è impazzita e non riconosce in Ritsuka, il protagonista, suo figlio e per questo motivo lo maltratta fisicamente e psicologicamente, il padre non compare mai, e neanche lui si riconosce più...
l'unica persona con la quale sembri avere un rapporto inizialmente è la sua psicologa, dove va ogni mercoledì pomeriggio.
Poi improvvisamente appare Soubi, uno studente universitario ventenne amico del fratello morto, che dichiara a Ritsuka di amarlo, e quasi inconsapevolmente Ritsuka si ritrova nel mondo del fratello, fatto di strani combattimenti in coppia, coppie decise dal destino prima ancora della nascita, in cui uno combatte e l'altro subisce gli attacchi, di scuole di combattimento ed esperimenti genetici...
Il finale lascia un pò con l'amaro in bocca ma merita comunque di essere visto...
La storia narrata in Loveless è un pò particolare, parla di un ragazzino di 12 che vive in una condizione non semplice: il fratello maggiore, che adorava, viene ucciso in un modo orribile, la madre è impazzita e non riconosce in Ritsuka, il protagonista, suo figlio e per questo motivo lo maltratta fisicamente e psicologicamente, il padre non compare mai, e neanche lui si riconosce più...
l'unica persona con la quale sembri avere un rapporto inizialmente è la sua psicologa, dove va ogni mercoledì pomeriggio.
Poi improvvisamente appare Soubi, uno studente universitario ventenne amico del fratello morto, che dichiara a Ritsuka di amarlo, e quasi inconsapevolmente Ritsuka si ritrova nel mondo del fratello, fatto di strani combattimenti in coppia, coppie decise dal destino prima ancora della nascita, in cui uno combatte e l'altro subisce gli attacchi, di scuole di combattimento ed esperimenti genetici...
Il finale lascia un pò con l'amaro in bocca ma merita comunque di essere visto...
La serie di Loveless è molto passionale e enigmatica, in cui vi è un ambientazione fuori dal "comune", che riesce a colpire psicologicamente. Il rapporto tra manga e anime e troppo lontana, solo il primo episodio combacia con il primo capitolo. La storia d'amore di Ristuka e Soubi e molto vissuta, perchè quest'ultimo sembra cercare in Ritsuka, il compagno scomparso, ma alla fine resteranno legati... ma i misteri che avvolgono la serie non si compiono, quindi consiglio di valutare bene questa stupenda opera.
Sono rimasta piacevolmente affascinata da quest'anime. E' il primo di questo genere che vedo totalmente e devo ammettere che lo rivedrei ancora ed ancora. Le sigle, sia quella iniziale che quella finale sono stupende, ed è anche azzeccato il fatto che ogni puntata verso la fine rallenti il ritmo, in modo da legare l'ultima sigla come se fosse parte integrante dell'anime (XD ogni volta ci morivo dietro). Per quel che riguarda la storia in se, devo dire che inizialmente è un pò intricata e lascia indizi non facilmente comprensibili. Questo però a mio avviso non è un difetto ma qualcosa che incita i più a proseguire, ed infatti man mano che gli episodi proseguono molte domande avranno le loro risposte. La fine di per se è inconcludente, dovremmo affidarci al manga per un proseguio, ma resta comunque tanto tanto kawaii *_*' Lo consiglio veramente a tutti gli appassionati del genere. E' stupendo.
Stesso discorso di altri anime. Loveless è uno shonen ai, o boy's love se preferite. Ha di certo una venatura shota, considerato che Soubi ha vent'anni e Ritsuka 13, ma dato che il manga non sfocia nella relazione sessuale fermandosi a qualche bacetto la cosa non è incriminante. Se consideriamo anche il rapporto morboso che il fratello del protagonista sembra provare nei suoi confronti, e le violenze subite da Soubi dal suo insegnante, Loveless non è certo un anime per bambini. Tra l'altro, manca ciò che è tipico degli anime "per bambini" e che lo rende così prezioso agli occhi di persone più mature: la assoluta assenza del "personaggio perfetto". I protagonisti quanto gli antagonisti non sono stereotipi nè macchiette standard, non sono angeli e demoni, non sono "bene" e "male" fini a se stessi. Ogni personaggio ha il suo carattere, la sua pesantezza morale, i suoi difetti ed i suoi pregi. Sono personaggi veri, "vivi", realistici nonostante il tema trattato fantasy dall'anime, in grado di catturare ed emozionare.
L'anime è avvincente, lo guardi di corsa e ti lascia con i brividi, molti dei quali d'aspettativa considerato che la storia resta "aperta" in una maniera anche inquietante, ma molto emozionante.
L'anime è avvincente, lo guardi di corsa e ti lascia con i brividi, molti dei quali d'aspettativa considerato che la storia resta "aperta" in una maniera anche inquietante, ma molto emozionante.
[...] L'anime inizia con una bella sigla, una delle più belle di quest'anno secondo me ed un primo episodio molto particolare che ci presenta una cerca vena omosessuale (che durerà per tutto l'anime) che per poco non sfocia nel pedofilo (considerando che uno dei protagonisti frequenta la scuola elementare).
A tal proposito credo che la visione sia consigliata ad un pubblico abbastanza adulto.
Ritornando all'anime, nella storia sapremo che esiste una scuola per "combattenti", se i combattimenti sono di tipo psicologico, di tipo magico o di altra natura non lo capiremo di certo. La storia molto articolata rimarra tale e senza alcuna spiegazione logica/razionale fino alla fine.
Il design è molto carino, le musiche non sono male le animazioni nulla di speciale, la trama in realtà è confusa e non ha ne capo ne coda.
Non abbiamo nessuna introspezione sufficiente dei/del personaggi/o, nessuna crescita personale. Il protagonista sembra un isterico ragazzino che vuole ma non vuole, un pò come una prima donna.
Insomma io non lo consiglio a nessun tipo di pubblico perchè non ha ne capo ne coda.
A tal proposito credo che la visione sia consigliata ad un pubblico abbastanza adulto.
Ritornando all'anime, nella storia sapremo che esiste una scuola per "combattenti", se i combattimenti sono di tipo psicologico, di tipo magico o di altra natura non lo capiremo di certo. La storia molto articolata rimarra tale e senza alcuna spiegazione logica/razionale fino alla fine.
Il design è molto carino, le musiche non sono male le animazioni nulla di speciale, la trama in realtà è confusa e non ha ne capo ne coda.
Non abbiamo nessuna introspezione sufficiente dei/del personaggi/o, nessuna crescita personale. Il protagonista sembra un isterico ragazzino che vuole ma non vuole, un pò come una prima donna.
Insomma io non lo consiglio a nessun tipo di pubblico perchè non ha ne capo ne coda.
Di per se si meriterebbe un bel 10 tondo tondo, ma non glielo do in quanto il finale dell'anime lascia decisamente l'amaro in bocca. Certo Soubi che, in pratica, si dichiara e Ritsuka che finalmente gli crede per poi andarsene via mano nella mano sono pucciosi e risolvono una parte(seppur minuscola)dell'intricata matassa che è la trama. Così però si lasciano in sospeso questioni importanti, come per esempio la morte di Seimei e perché alla fine lo si vede di nuovo vivo e vegeto che accarezza Ritsuka sulla testa- mentre questo dorme- e mentre si rode il fegato perché i piani che lui aveva ideato per Soubi e Ritsuka non sono andati come voleva(Soubi si è innamorato davvero di Ritsuka invece doveva solo corteggiarlo e farlo innamorare di se)...L'anime comunque è davvero bellissimo(anche se personalmente sopprimerei molto volentieri Yuiko e la sua vocetta stridula ^^"), consiglio a tutti gli amanti del genere di seguirlo, è impossibile non apprezzarlo, sia pure per i disegni elaborati e bellissimi, i colori e la trama e i personaggi...insomma è tutto l'insieme che cattura lo spettatore. Davvero, dateci un occhiata, sono sicura che non ve ne pentirete ^^
baci Kira
baci Kira
Consigliatissimo! Bellissime le animazioni, superbo cast di doppiaggio e fantastica colonna sonora!
Per rispondere alle domande frequenti senza svelare troppo: Seimei (il fratello di Ritsuka) ama solo se stesso e soprattutto tratta Soubi come un servo e non come un compagno. Questo e' svelato nel manga e non posso andare oltre.
Soubi ha perso le orecchie perche' e stato violentato e questo lo si capisce dalla serie tv; e comunque Seimei non avrebbe mai accettato un rapporto fisico con lui...
Tutto quello che si vede sul rapporto tra Soubi e Ritsuka viene poi messo in discussione chiarito nel manga, per info:
<a href="http://phpbb.forumgratis.com/beloved.html">http://phpbb.forumgratis.com/beloved.html</a>
Qui non posso dire altro tranne quello di consigliare caldamente a tutti una visione di questo anime che ha fatto impazzire il Giappone (innumerevoli i siti giapponesi dedicatagli)
Per rispondere alle domande frequenti senza svelare troppo: Seimei (il fratello di Ritsuka) ama solo se stesso e soprattutto tratta Soubi come un servo e non come un compagno. Questo e' svelato nel manga e non posso andare oltre.
Soubi ha perso le orecchie perche' e stato violentato e questo lo si capisce dalla serie tv; e comunque Seimei non avrebbe mai accettato un rapporto fisico con lui...
Tutto quello che si vede sul rapporto tra Soubi e Ritsuka viene poi messo in discussione chiarito nel manga, per info:
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Qui non posso dire altro tranne quello di consigliare caldamente a tutti una visione di questo anime che ha fatto impazzire il Giappone (innumerevoli i siti giapponesi dedicatagli)
La storia, continuando nella visione si complica notevolmente; il rapporto tra Soubi e Ritzuka si approfondisce e si scoprono lentamente sia i risvolti della "relazione" fra Seimei (il fratello di Ritzuka) e Soubi che la vita personale di Ritzuka e Soubi. Purtroppo l'anime racconta circa sino al 4° inizio 5° volumetto del manga e non risolve praticamente nulla. Per questo il mio voto a questo, IMHO, splendido prodotto non è il massimo, purtroppo alla fine dell'ultimo episodio si rimane con l'amaro in bocca perchè si vorrebbe sapere decisamente di più. Particolare curioso: solitamente combattente e sacrificio hanno una relazione più o meno matura, in relazione all'età dei protagonisti, da quelo che si può intuire durante la serie. Alla fine, tra le molte domande che mi sono posta c'è questa: come mai Seimei ha ancora le orecchie e Soubi no, considerando il fatto che combattente e sacrifico condividono buona parte dell'esistenza? Altra domanda, considerando che ogni combattente è destinato ad un sacrificio, chi sarà secondo voi il combattente predestinato di Ritzuka? io ho delle ipotesi, ma evito di svelare troppo. Ultima, giuro, dove si trova il marchio di Ritzuka? Gli amanti del genere si dislinqueranno davanti a questa opera tenera ed emozionante, estremamente ben confezionata e apprezzabile sotto molteplici aspetti.
Ho visto tutta la serie di Loveless, e apprezzato tantissimo questo stupendo anime dal chara di alto livello, storia affascinante e avvincente colonna sonora.
Posso darvi le informazioni esatte (conzumata ha fatto anche troppo basandosi solo sul primo episodio, la trama e' complessa, ma ci sono informazioni inesatte), relative a questo capolavoro. La trama:
oyagi Ritsuka e' un dodicenne che frequenta la sesta elementare. Un ragazzino solitario e freddo segnato dalla perdita dell'amato fratello maggiore, Seimei, avvenuta in circostanze misteriose.
Da un giorno ad un altro compare Agatsuma Soubi, un ventenne studente universitario che si presenta come caro amico di Seimei. Ritsuka e' assetato d'amore e attenzioni, che non riceve oramai piu' da nessuno tra i suoi familiari (la madre e' impazzita e usa violenza sul piccolo), l'adorato Seimei non c'e' piu' a consolarlo e lui vede in Soubi un collegamento col fratello, per questo, entusiasta, esce con lui per creare "ricordi" (fare foto.Ritsuka sostiene di non ricordarsi di niente se non lo fotografa) e per parlare di seimei. Soubi improvvisamente bacia il ragazzino, il quale si ritrae credendo di avere a che fare con un pervertito; inoltre Soubi non ha le orecchie da gatto (segno di verginita', dopo un rapporto le persone le perdono e vengono chiamati "adulti") e questo nn facilita la situazione. Viene allora alla luce che Soubi e' il sentouki (combattente), lasciato a Ritsuka dal defunto fratello. Seimei e Soubi infatti erano una coppia chiamata "Beloved" (gli amati), ma dopo la morte del Sacrifice (Seimei era colui che riceveva i danni del combattimento,quindi il sacrificio, ma anche il maestro e possessore di Soubi, che era il sentouki che lo doveva proteggere e colui che fisicamente combatteva), Soubi era passato proprieta' di "Loveless" (senza amore), che e' appunto Ritsuka, secondo le volonta' del defunto. Beloved e Loveless formeranno da quel momento la coppia anomala dei combattenti, sacrifice e sentouki con nomi diversi e poteri dimezzati. Dietro tutto questo c'e' la scuola "Seven Moons", che dirige le fila del gioco, forma sentouki e assegna sacrifice, secondo un ordine voluto dal fato prima della nascita eegli stessi.
Una nota sul rapporto di Soubi e Ritsuka; il primo ha ricevuto l'ordine di amare il secondo, e inizia a corteggiarlo nonostante non provi reali sentimenti; Ritsuka , che e' desideroso di essere amato ma che non e' certo uno stupido, si accorge di questo e si rifiuta di sottostare a tale falsita'; Il loro rapporto sara' quindi molto contrastato, tra Soubi che piano piano si invaghira' veramente di Ritsuka e Ritsuka che prova subito qualcosa per lui ma non riesce a credergli. Riusciranno i due a capirsi davvero?
Non vi anticipo altro, non vi resta che innamorarvi di Loveless!
Posso darvi le informazioni esatte (conzumata ha fatto anche troppo basandosi solo sul primo episodio, la trama e' complessa, ma ci sono informazioni inesatte), relative a questo capolavoro. La trama:
oyagi Ritsuka e' un dodicenne che frequenta la sesta elementare. Un ragazzino solitario e freddo segnato dalla perdita dell'amato fratello maggiore, Seimei, avvenuta in circostanze misteriose.
Da un giorno ad un altro compare Agatsuma Soubi, un ventenne studente universitario che si presenta come caro amico di Seimei. Ritsuka e' assetato d'amore e attenzioni, che non riceve oramai piu' da nessuno tra i suoi familiari (la madre e' impazzita e usa violenza sul piccolo), l'adorato Seimei non c'e' piu' a consolarlo e lui vede in Soubi un collegamento col fratello, per questo, entusiasta, esce con lui per creare "ricordi" (fare foto.Ritsuka sostiene di non ricordarsi di niente se non lo fotografa) e per parlare di seimei. Soubi improvvisamente bacia il ragazzino, il quale si ritrae credendo di avere a che fare con un pervertito; inoltre Soubi non ha le orecchie da gatto (segno di verginita', dopo un rapporto le persone le perdono e vengono chiamati "adulti") e questo nn facilita la situazione. Viene allora alla luce che Soubi e' il sentouki (combattente), lasciato a Ritsuka dal defunto fratello. Seimei e Soubi infatti erano una coppia chiamata "Beloved" (gli amati), ma dopo la morte del Sacrifice (Seimei era colui che riceveva i danni del combattimento,quindi il sacrificio, ma anche il maestro e possessore di Soubi, che era il sentouki che lo doveva proteggere e colui che fisicamente combatteva), Soubi era passato proprieta' di "Loveless" (senza amore), che e' appunto Ritsuka, secondo le volonta' del defunto. Beloved e Loveless formeranno da quel momento la coppia anomala dei combattenti, sacrifice e sentouki con nomi diversi e poteri dimezzati. Dietro tutto questo c'e' la scuola "Seven Moons", che dirige le fila del gioco, forma sentouki e assegna sacrifice, secondo un ordine voluto dal fato prima della nascita eegli stessi.
Una nota sul rapporto di Soubi e Ritsuka; il primo ha ricevuto l'ordine di amare il secondo, e inizia a corteggiarlo nonostante non provi reali sentimenti; Ritsuka , che e' desideroso di essere amato ma che non e' certo uno stupido, si accorge di questo e si rifiuta di sottostare a tale falsita'; Il loro rapporto sara' quindi molto contrastato, tra Soubi che piano piano si invaghira' veramente di Ritsuka e Ritsuka che prova subito qualcosa per lui ma non riesce a credergli. Riusciranno i due a capirsi davvero?
Non vi anticipo altro, non vi resta che innamorarvi di Loveless!
Dare un giudizio vedendo solo la prima puntata è un pò difficile, anche perchè mi sembra molto particolare come storia, quindi mi limiterò nel fornire quel pò di trama estrapolata dal primo episodio.
Apparentemente la storia inizia nella tipica scuola superiore, una particolarità, tutti i ragazzi hanno copa e orecchie da cane, che perderanno arrivando all'età matura. E' il primo giorno di scuola per Aoyagi Ritsuka il nostro protagonista. Cosa si sa di lui? Ben poco da questa prima puntata, ha dovuto lasciare la sua scuola precedente per via di un incidente, ma non spiegano bene di cosa si tratti. Suo fratello Seimei è stato assassinato, ma non si sa da chi, prima di morire però confessa il suo vero nome al fratello beloved. Il ragazzo fa "amicizia" con una sua compagna Juiko dal carattere maldestro e sottomissivo verso le compagne, il perfetto contrario di ritsuka.
all' uscita di scuola ritsuka incontra un ragazzo "adulto" (senza orecchie e coda da cane), il quale gli confessa di essere un amico prima e poi il combattente del fratello, infatti il ragazzo con il nome di loveless è marchiato sul collo con una cicatrice con scritto beloved come segno di proprietà. Mentre ritsuka e il ragazzo sono al parco vengono attaccati da due ragazzini. Loveless si dichiarerà proprietà di Ritsuka, dichiarerà anche il suo amore a Ritsuka. Loveless vincerà la battaglia a suon di incantesimi per proteggere Ritsuka e poi sparirà la ùsciando il giovane solo il mezzo al parco. I due avversari si vedranno al cospetto del loro capo il quale ribadisce il voler Ritsuka, non si sa il perchè di tutto ciò.
Non so se la mia spiegazione è stata molto chiara, ma ripeto che basarsi su un unica puntata è al quanto dura, vedendo l' iniziale complessità dell' anime.
Comunque spero di avervi un pò incuriosito.
Apparentemente la storia inizia nella tipica scuola superiore, una particolarità, tutti i ragazzi hanno copa e orecchie da cane, che perderanno arrivando all'età matura. E' il primo giorno di scuola per Aoyagi Ritsuka il nostro protagonista. Cosa si sa di lui? Ben poco da questa prima puntata, ha dovuto lasciare la sua scuola precedente per via di un incidente, ma non spiegano bene di cosa si tratti. Suo fratello Seimei è stato assassinato, ma non si sa da chi, prima di morire però confessa il suo vero nome al fratello beloved. Il ragazzo fa "amicizia" con una sua compagna Juiko dal carattere maldestro e sottomissivo verso le compagne, il perfetto contrario di ritsuka.
all' uscita di scuola ritsuka incontra un ragazzo "adulto" (senza orecchie e coda da cane), il quale gli confessa di essere un amico prima e poi il combattente del fratello, infatti il ragazzo con il nome di loveless è marchiato sul collo con una cicatrice con scritto beloved come segno di proprietà. Mentre ritsuka e il ragazzo sono al parco vengono attaccati da due ragazzini. Loveless si dichiarerà proprietà di Ritsuka, dichiarerà anche il suo amore a Ritsuka. Loveless vincerà la battaglia a suon di incantesimi per proteggere Ritsuka e poi sparirà la ùsciando il giovane solo il mezzo al parco. I due avversari si vedranno al cospetto del loro capo il quale ribadisce il voler Ritsuka, non si sa il perchè di tutto ciò.
Non so se la mia spiegazione è stata molto chiara, ma ripeto che basarsi su un unica puntata è al quanto dura, vedendo l' iniziale complessità dell' anime.
Comunque spero di avervi un pò incuriosito.