Isuca
«Isuca» è oggettivamente un'anime di basso livello: la storia in sè, pur non essendo nulla di originale, era più o meno guardabile, perlomeno poteva ambire a raggiungere una risicata sufficienza, ma purtroppo il tutto è stato rovinato da un'uso sconsiderato del fan-service, davvero troppo eccessivo, e da una gestione della storia alquanto discutibile.
Credo che la rovina maggiore della serie sia proprio quest'uso massiccio del fan-service: l'ho trovato davvero fastidioso e di pessimo gusto, e soprattutto davvero fuori luogo in momenti in teoria "seri" della storia, che di fatto fanno risultare tutto quanto come un enorme pretesto per svestire il più possibile la protagonista, che praticamente in ogni puntata rimane semi nuda. Per quanto riguarda la trama invece, non era partita malissimo, ma puntata dopo puntata perde decisamente lo smalto, dovuto soprattutto alla mancanza di un vero e proprio antagonista fino all'ultimo episodio, rendendo gli avvenimenti accaduti in precedenza quasi del tutto inutili. Veloce considerazione sui combattimenti, che ho trovato davvero pessimi e per nulla coinvolgenti: oltre che essere praticamente tutti uguali non risultano per niente credibili.
I personaggi sono decisamente di basso livello, nessuno è minimamente approfondito o risulta interessante; i protagonisti sono i canonici stereotipi e niente di più, già visti e rivisti ovunque, mentre il resto del cast è a dir poco apatico, e alla fine dei conti anche praticamente inutili, e di certo non regalano nulla di più alla serie.
Anime davvero di pessimo livello, inutile dire che ne sconsiglio la visione. Flop.
Voto finale: 4,5.
Credo che la rovina maggiore della serie sia proprio quest'uso massiccio del fan-service: l'ho trovato davvero fastidioso e di pessimo gusto, e soprattutto davvero fuori luogo in momenti in teoria "seri" della storia, che di fatto fanno risultare tutto quanto come un enorme pretesto per svestire il più possibile la protagonista, che praticamente in ogni puntata rimane semi nuda. Per quanto riguarda la trama invece, non era partita malissimo, ma puntata dopo puntata perde decisamente lo smalto, dovuto soprattutto alla mancanza di un vero e proprio antagonista fino all'ultimo episodio, rendendo gli avvenimenti accaduti in precedenza quasi del tutto inutili. Veloce considerazione sui combattimenti, che ho trovato davvero pessimi e per nulla coinvolgenti: oltre che essere praticamente tutti uguali non risultano per niente credibili.
I personaggi sono decisamente di basso livello, nessuno è minimamente approfondito o risulta interessante; i protagonisti sono i canonici stereotipi e niente di più, già visti e rivisti ovunque, mentre il resto del cast è a dir poco apatico, e alla fine dei conti anche praticamente inutili, e di certo non regalano nulla di più alla serie.
Anime davvero di pessimo livello, inutile dire che ne sconsiglio la visione. Flop.
Voto finale: 4,5.
Isuca è una serie del 2015 di soli dieci episodi prodotti dal semi-sconosciuto studio Arms Corporation.
Shin’ichirou è un ragazzo semplice che una sera viene attaccato da un mostro e che (s)fortunatamente si salva per miracolo grazie alla freccia scagliata da una persona avvolta nell’ombra. Dopo qualche minuto dall’inizio, si scopre che questa persona è la trentasettesima erede della famiglia Shimazu, Sakuya, che ha il compito di imprigionare od eliminare tutte le creature che le si parano davanti dando dimostrazione alla sua intera famiglia di essere degna e di poter quindi diventare capofamiglia. Nel corso degli episodi si aggregano a lei, oltre alla sensei Nadeshiko e all’insulso protagonista con la capacità di scoprire il vero nome degli esseri sovrannaturali che gli si pongono davanti solo baciandoli, anche l’odiosa e inutile gatta Tamako, la cuginastra Suseri e la sua assistente.
La trama è molto semplice e priva di originalità, mentre gli episodi sono fatti chi più chi meno bene, anche se alcuni causano sonnolenza. Inoltre sono pieni zeppi di fanservice, personaggi denudati senza motivo o denudati quando sono colpiti senza perdere un mL di sangue, che quando perdono energia vitale sono messi completamente a nudo ed emettono dei gridolini di finto dolore e tanto piacere, come se si trovassero nei peggiori hentai di sempre, cosa che ovviamente non ho apprezzato. Ad un certo punto, senza un apparente motivo e con estremo gaudio, queste scene si riducono drasticamente dedicando al fanservice soltanto qualche secondo e non più i canonici cinque minuti di episodio!
Per quanto concerne i personaggi, Sakuya è una protagonista maltrattata, perché dovrebbe essere grintosa, rispettabile e forte, ma è come se mettessero in risalto soltanto il suo lato tsundere da oca giuliva e trascurassero la sua caratterizzazione, rendendola invece debole ed imbarazzante.
Shin’ichirou invece è proprio insignificante, continuavano a dargli delle scene e un ruolo importanti che ovviamente non sapeva sfruttare a dovere perché troppo debole e anonimo, risultando inutilmente cretino!
Suseri è un personaggio anonimo e apatico che si perde parecchio nell’episodio otto, uno di quegli episodi completamente campati in aria, in cui dà una spiegazione a dir poco patetica alla new entry Shiro, unico personaggio utile nell’intera serie. Davvero, medaglia al valore!
Come villain, l’incantatrice occidentale non cattura in alcun modo lo spettatore perché troppo statica e, poiché fa solo la figura della pazza psicopatica, non riesce a rianimare la serie, se non un po’ sul finale, mentre il suo compare-in-crime, ovvero quello che definisce padre, è l’emblema del nulla, visto che nell'intera serie si fa vedere sì o no per tipo tre minuti!
Stendendo un velo pietoso sul fatto che Sakuya e Shin’chirou si perdono in chiacchiere e sentimentalismi mentre sono nella villetta che brucia, il finale è davvero troppo aperto poiché, se da un lato chiude una porta, dall’altro diciamo che crea un’enorme breccia nel Wall Maria di "Attack on Titan" nel vero senso della parola!
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Innanzitutto quel tipo era davvero il padre di Sakuya? Non è possibile riconoscerlo dal solo fatto che indossa un anello che sembra familiare. Che senso ha dichiarare guerra alla famiglia Shimazu? Non è stato fatto alcun approfondimento sulle faide tra le due famiglie! Qual è il senso di attaccare la propria figlia e chiedere poi all’homunculus Isuca di non uccidere né lei né Shin’chirou? Che fine hanno fatto i genitori di Sakuya? Come si spiega che l’anima della nonna Shimazu viva in una marionetta? Da dove è uscito fuori il potere di Nadeshiko? E soprattutto, che senso ha creare l’esercito delle dodici scimmie/homunculus?
Fine della parte contenente spoiler
Per tale motivo, il finale di questa squallida serie potrebbe ricevere la grazia di una seconda stagione, di cui davvero nessuno sente la necessità! Perciò speriamo non ci sia!
La grafica è abbastanza buona, anche se niente di particolare, la promuovo! Comunque la censura non doveva limitarsi alle scene di nudo, ma all’intera serie, e mi hanno impedito di vedere scene un po’ più cruente… Solo per questo vi odio!
La opening non è malaccio, ma la ending ha decisamente rubato il mio cuore dimostrandosi spettacolare sotto ogni punto di vista.
Era da troppo tempo che non mettevo un voto basso! Mi sento rinvigorita!
Voto: 3!
Shin’ichirou è un ragazzo semplice che una sera viene attaccato da un mostro e che (s)fortunatamente si salva per miracolo grazie alla freccia scagliata da una persona avvolta nell’ombra. Dopo qualche minuto dall’inizio, si scopre che questa persona è la trentasettesima erede della famiglia Shimazu, Sakuya, che ha il compito di imprigionare od eliminare tutte le creature che le si parano davanti dando dimostrazione alla sua intera famiglia di essere degna e di poter quindi diventare capofamiglia. Nel corso degli episodi si aggregano a lei, oltre alla sensei Nadeshiko e all’insulso protagonista con la capacità di scoprire il vero nome degli esseri sovrannaturali che gli si pongono davanti solo baciandoli, anche l’odiosa e inutile gatta Tamako, la cuginastra Suseri e la sua assistente.
La trama è molto semplice e priva di originalità, mentre gli episodi sono fatti chi più chi meno bene, anche se alcuni causano sonnolenza. Inoltre sono pieni zeppi di fanservice, personaggi denudati senza motivo o denudati quando sono colpiti senza perdere un mL di sangue, che quando perdono energia vitale sono messi completamente a nudo ed emettono dei gridolini di finto dolore e tanto piacere, come se si trovassero nei peggiori hentai di sempre, cosa che ovviamente non ho apprezzato. Ad un certo punto, senza un apparente motivo e con estremo gaudio, queste scene si riducono drasticamente dedicando al fanservice soltanto qualche secondo e non più i canonici cinque minuti di episodio!
Per quanto concerne i personaggi, Sakuya è una protagonista maltrattata, perché dovrebbe essere grintosa, rispettabile e forte, ma è come se mettessero in risalto soltanto il suo lato tsundere da oca giuliva e trascurassero la sua caratterizzazione, rendendola invece debole ed imbarazzante.
Shin’ichirou invece è proprio insignificante, continuavano a dargli delle scene e un ruolo importanti che ovviamente non sapeva sfruttare a dovere perché troppo debole e anonimo, risultando inutilmente cretino!
Suseri è un personaggio anonimo e apatico che si perde parecchio nell’episodio otto, uno di quegli episodi completamente campati in aria, in cui dà una spiegazione a dir poco patetica alla new entry Shiro, unico personaggio utile nell’intera serie. Davvero, medaglia al valore!
Come villain, l’incantatrice occidentale non cattura in alcun modo lo spettatore perché troppo statica e, poiché fa solo la figura della pazza psicopatica, non riesce a rianimare la serie, se non un po’ sul finale, mentre il suo compare-in-crime, ovvero quello che definisce padre, è l’emblema del nulla, visto che nell'intera serie si fa vedere sì o no per tipo tre minuti!
Stendendo un velo pietoso sul fatto che Sakuya e Shin’chirou si perdono in chiacchiere e sentimentalismi mentre sono nella villetta che brucia, il finale è davvero troppo aperto poiché, se da un lato chiude una porta, dall’altro diciamo che crea un’enorme breccia nel Wall Maria di "Attack on Titan" nel vero senso della parola!
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Innanzitutto quel tipo era davvero il padre di Sakuya? Non è possibile riconoscerlo dal solo fatto che indossa un anello che sembra familiare. Che senso ha dichiarare guerra alla famiglia Shimazu? Non è stato fatto alcun approfondimento sulle faide tra le due famiglie! Qual è il senso di attaccare la propria figlia e chiedere poi all’homunculus Isuca di non uccidere né lei né Shin’chirou? Che fine hanno fatto i genitori di Sakuya? Come si spiega che l’anima della nonna Shimazu viva in una marionetta? Da dove è uscito fuori il potere di Nadeshiko? E soprattutto, che senso ha creare l’esercito delle dodici scimmie/homunculus?
Fine della parte contenente spoiler
Per tale motivo, il finale di questa squallida serie potrebbe ricevere la grazia di una seconda stagione, di cui davvero nessuno sente la necessità! Perciò speriamo non ci sia!
La grafica è abbastanza buona, anche se niente di particolare, la promuovo! Comunque la censura non doveva limitarsi alle scene di nudo, ma all’intera serie, e mi hanno impedito di vedere scene un po’ più cruente… Solo per questo vi odio!
La opening non è malaccio, ma la ending ha decisamente rubato il mio cuore dimostrandosi spettacolare sotto ogni punto di vista.
Era da troppo tempo che non mettevo un voto basso! Mi sento rinvigorita!
Voto: 3!
Isuca è un anime piuttosto squallido, ma che qualche volta è anche riuscito a strapparmi un sorriso.
Ma partiamo dal principio. Asuka è una anime con una buona trama, niente di eccezionale, ma alla storia della ragazza che odia e tutto e tutti, si aggiunge anche una storia abbastanza curiosa sul passato della ragazza. L'anime sarebbe potuto essere un buon anime, da 7/8, ma cosa lo ha reso un anime peggiore di quello che sarebbe potuto essere?
Primo fra tutti di questi fattori è sicuramente l'ecchi, in certi tratti esagerato e nelle prime puntate si scoprono particolari veramente strani, alcuni di essi veramente disgustosi e ridicoli. Come per esempio le abilità speciali dei mostri, che per strapparti l'anima dovranno farti avere un orgasmo..
Sopratutto nelle prime puntate l'anime non riesce a spiccare in quanto intelligenza, ma nel finale si riprende.. Più o meno. Riesce a strappare qualche sorriso grazie allo squallore della serie. Continuando con gli aspetti negativi possiamo anche dire che la storia che avranno i due protagonisti è banale e stupida.
Quello che riesce a salvare questo anime è sicuramente un buon comparto grafico, dei combattimenti niente male e qualche personaggio che riesce a risultare molto molto figo.
Ultima cosa che vorrei dire è.. Qualcuno ha capito l'ultima scena? Io no. Suppongo ci sarà una seconda stagione.. O almeno lo spero dato che un anime che termina in quel modo merita solo l'ergastolo. Purtroppo ci sono altri argomenti di cui parlare, ma sono degli spoiler quindi meglio evitare di parlarne.
Il mio voto per questo Anime sarebbe un 5.5, ma ultimamente mi sento buono, quindi ho deciso di arrotondare per eccesso, ma sono molto molto molto indeciso. Ho voluto premiare però le puntate finali che a me personalmente sono piaciute abbastanza e che superano di gran lunga le prime.
Ma partiamo dal principio. Asuka è una anime con una buona trama, niente di eccezionale, ma alla storia della ragazza che odia e tutto e tutti, si aggiunge anche una storia abbastanza curiosa sul passato della ragazza. L'anime sarebbe potuto essere un buon anime, da 7/8, ma cosa lo ha reso un anime peggiore di quello che sarebbe potuto essere?
Primo fra tutti di questi fattori è sicuramente l'ecchi, in certi tratti esagerato e nelle prime puntate si scoprono particolari veramente strani, alcuni di essi veramente disgustosi e ridicoli. Come per esempio le abilità speciali dei mostri, che per strapparti l'anima dovranno farti avere un orgasmo..
Sopratutto nelle prime puntate l'anime non riesce a spiccare in quanto intelligenza, ma nel finale si riprende.. Più o meno. Riesce a strappare qualche sorriso grazie allo squallore della serie. Continuando con gli aspetti negativi possiamo anche dire che la storia che avranno i due protagonisti è banale e stupida.
Quello che riesce a salvare questo anime è sicuramente un buon comparto grafico, dei combattimenti niente male e qualche personaggio che riesce a risultare molto molto figo.
Ultima cosa che vorrei dire è.. Qualcuno ha capito l'ultima scena? Io no. Suppongo ci sarà una seconda stagione.. O almeno lo spero dato che un anime che termina in quel modo merita solo l'ergastolo. Purtroppo ci sono altri argomenti di cui parlare, ma sono degli spoiler quindi meglio evitare di parlarne.
Il mio voto per questo Anime sarebbe un 5.5, ma ultimamente mi sento buono, quindi ho deciso di arrotondare per eccesso, ma sono molto molto molto indeciso. Ho voluto premiare però le puntate finali che a me personalmente sono piaciute abbastanza e che superano di gran lunga le prime.
In economia si definisce come "produttività marginale" l'incremento della produzione derivante dall'impiego di una unità in più di fattori della produzione. Per capirci meglio se su uno stesso appezzamento di terreno viene impiegato un lavoratore in più la produttività marginale misura la quantità aggiuntiva di raccolto ottenuta da quel campo proprio in virtù dell'impiego di un contadino in più. Ad un certo punto, però, i suoi valori assumeranno un segno negativo: se mettiamo troppi lavoratori sul campo si pesteranno i piedi ed il prodotto finale sarà inferiore a quello ottenibile utilizzando un lavoratore in meno.
Perchè cerco, nei limiti delle mie capacità, di spiegare questo concetto dell'economia classica? Non certo per vantarmi delle mie conoscenze universitarie; semplicemente perchè sarebbe molto utile creare uno strumento simile anche nel mondo degli anime che chiamerei "divertimento marginale": quanto aumenta il divertimento se produciamo un'unità aggiuntiva di anime di uno stesso genere? Come nel caso della produttività marginale prima o poi anche questo indice da me ipotizzato assumerà valore negativo perchè, per dirlo in parole povere, quando è troppo è troppo. E Isuca è sicuramente uno di quegli anime che farebbe scendere il valore dell'indice sotto lo zero, in primis in virtù dei motivi suddetti e in secondo luogo perchè è proprio fatto male di suo.
Partiamo con la trama. Mentre cammina tranquillamente per strada Shinichiro si imbatte in una maniaca sessuale con tanto di impermeabile e null'altro addosso. La visione delle grazie di lei dura però mezzo secondo, in quanto si trasformerà in un gigantesco millepiedi con intenzioni poco amichevoli. A salvare il ragazzo ci pensa però una misteriosa biondina, tale Sakuya Shimizu, che, munita di un arco che nemmeno i bambini che giocano agli indiani hanno così brutto, riesce a infilzare l'insettone. La ragazza subito dopo sparisce e Shinichiro riprende la sua vita come se nulla fosse successo; durerà poco, in quanto ben presto Sakuya tornerà a farsi viva e da quel momento entrambi cominceranno a dare la caccia a queste creature.
Isuca è un anime composto da solo dieci episodi (problemi di budget?); dopo aver visto il primo di questi ho capito subito che sarebbe stato uno spreco di tempo. Nonostante questo son voluto andare avanti e, nonostante qualche episodio fatto abbastanza bene, alla fine ho dovuto concludere che la mia idea iniziale era corretta: la trama, infatti si è rivelata essere una brutta copia di quelle già viste in molti altri anime. Ma non basta. Nonostante i pochi episodi a disposizione si è cercato di creare una storia troppo ardita e impossibile da realizzare in modo gradevole dato il poco tempo a disposizione.
I personaggi, poi, sono stereotipatissimi, completamente anonimi e privi di un qualsiasi tratto distintivo che li renda un pò più interessanti.
Insomma pochi episodi ma tanta noia. Non conosco i motivi per cui si è scelto di produrre lo stesso un disastro simile: mi risulta difficile credere che chi lo ha realizzato sia rimasto contento del risultato finale. Ma allora, perchè?
Concludendo, anche Isuca ha avuto gli stessi problemi di censura che in questo periodo stanno coinvolgendo diversi anime; in questo caso, però, credo avrebbero fatto meglio a non censurare solo le nudità ma tutto l'anime nel suo complesso. La mia valutazione, quindi è estremamente negativa.
Perchè cerco, nei limiti delle mie capacità, di spiegare questo concetto dell'economia classica? Non certo per vantarmi delle mie conoscenze universitarie; semplicemente perchè sarebbe molto utile creare uno strumento simile anche nel mondo degli anime che chiamerei "divertimento marginale": quanto aumenta il divertimento se produciamo un'unità aggiuntiva di anime di uno stesso genere? Come nel caso della produttività marginale prima o poi anche questo indice da me ipotizzato assumerà valore negativo perchè, per dirlo in parole povere, quando è troppo è troppo. E Isuca è sicuramente uno di quegli anime che farebbe scendere il valore dell'indice sotto lo zero, in primis in virtù dei motivi suddetti e in secondo luogo perchè è proprio fatto male di suo.
Partiamo con la trama. Mentre cammina tranquillamente per strada Shinichiro si imbatte in una maniaca sessuale con tanto di impermeabile e null'altro addosso. La visione delle grazie di lei dura però mezzo secondo, in quanto si trasformerà in un gigantesco millepiedi con intenzioni poco amichevoli. A salvare il ragazzo ci pensa però una misteriosa biondina, tale Sakuya Shimizu, che, munita di un arco che nemmeno i bambini che giocano agli indiani hanno così brutto, riesce a infilzare l'insettone. La ragazza subito dopo sparisce e Shinichiro riprende la sua vita come se nulla fosse successo; durerà poco, in quanto ben presto Sakuya tornerà a farsi viva e da quel momento entrambi cominceranno a dare la caccia a queste creature.
Isuca è un anime composto da solo dieci episodi (problemi di budget?); dopo aver visto il primo di questi ho capito subito che sarebbe stato uno spreco di tempo. Nonostante questo son voluto andare avanti e, nonostante qualche episodio fatto abbastanza bene, alla fine ho dovuto concludere che la mia idea iniziale era corretta: la trama, infatti si è rivelata essere una brutta copia di quelle già viste in molti altri anime. Ma non basta. Nonostante i pochi episodi a disposizione si è cercato di creare una storia troppo ardita e impossibile da realizzare in modo gradevole dato il poco tempo a disposizione.
I personaggi, poi, sono stereotipatissimi, completamente anonimi e privi di un qualsiasi tratto distintivo che li renda un pò più interessanti.
Insomma pochi episodi ma tanta noia. Non conosco i motivi per cui si è scelto di produrre lo stesso un disastro simile: mi risulta difficile credere che chi lo ha realizzato sia rimasto contento del risultato finale. Ma allora, perchè?
Concludendo, anche Isuca ha avuto gli stessi problemi di censura che in questo periodo stanno coinvolgendo diversi anime; in questo caso, però, credo avrebbero fatto meglio a non censurare solo le nudità ma tutto l'anime nel suo complesso. La mia valutazione, quindi è estremamente negativa.
Alle volte una storia semplice e "classica" può rappresentare una buona scelta per ottenere un anime di buon livello. In altre occasioni, però, si rischia di cadere nello scontato e nel "Già visto". Quest'ultimo è il caso di "Isuca", un anime del 2015, composto da appena 10 puntate, che racconta le vicende di Shin'ichirou e la piccola Sakuya (piccola per statura).
Possiamo benissimo inquadrare quest'opera nell'area degli anime ecchi/harem con una forte componente di magia. Insomma, demoni e altre strane creature che, prima di uccidere o ferire qualcuno, mostrano allo spettatore una buona dose di mutandine o parti di corpo alquanto succinte. Va beh, niente di nuovo e, in fin dei conti, niente di così riprovevole. Già molti altri anime hanno mostrato tale forma (in primis "Highschool DxD"), ottenendo un più che meritato successo. Allora cosa manca effettivamente a "Isuca"?
Prima di vedere i pregi e, soprattutto, i difetti di questa serie, descriviamo velocemente la trama. Velocemente sia per la brevità dell'anime (solo 10 puntate) sia per la mancanza di sviluppi complicati. Tutto inizia quando Shin'ichirou viene attaccato di notte da una strana creatura dalle fattezze femminili. La donna su toglie l'impermeabile e mostra al giovane protagonista il corpo nudo. E dunque? Niente di strano se non fosse che, subito, quel corpo così attraente si apre in due, mostrando artigli alquanto mostruosi e pericolosi.
Shin'ichirou verrà salvato da Sakuya che, con un arco speciale, riuscirà ad uccidere lo Spettro.
Insomma, un inizio abbastanza interessante, dopo tutto. I due si rincontreranno il giorno seguente a scuola e, in un modo o nell'altro, Shin'ichirou si ritroverà a lavorare nella residenza della piccola biondina. Una convivenza abbastanza forzata, anche se non nasconderà insidie pericolose, soprattutto per il fatto che, chissà perché, nuovi mostri incominceranno ad apparire a scuola.
Come già detto, l'inizio della storia sembrava anche interessante, ma ciò che è mancato è la continuità. L'idea di partenza, buona, non ha ottenuto uno sviluppo dello stesso livello, finendo così nel monotono e nello scadente. Ma il vero punto debole, a mio avviso, sta nei personaggi: troppo deboli e anonimi.
Solo in alcune occasioni riusciranno veramente a esprimere qualche sentimento vero; per il resto solo stereotipi e cliché. Non c'è neanche il tentativo di creare situazioni imbarazzanti o con una certa passione. Shin'ichirou è il classico protagonista impacciato che, chissà per quale motivo, attrae ragazze come faccio io con le zanzare d'estate… all'inizio non ha alcun potere, apparentemente, ma con il passare delle puntate si scoprirà che, in realtà, ha delle doti nascoste fortissime (strano).
Dall'altro lato c'è Sakuya, piccola e dai capelli biondi, nonché tsundere. Il suo carattere sarebbe anche interessante, se non fosse che, per tutta la vicenda, non migliora ne peggiora. Insomma, non c'è alcuna crescita. E pensare che il misterioso passato di Sakuya era pure intrigante sotto certi punti di vista.
Gli altri personaggi non hanno neanche bisogno di presentazioni, visto che sono privi di qualsiasi forza emotiva e di originalità. Abbiamo la gattina tutta coccole, la ragazza imperturbabile e… basta. Neanche tanto grande come harem in fin dei conti.
La grafica è orrenda. Disegni realizzati in maniera approssimativa, con errori grafici abbastanza evidenti. Non voglio infierire troppo e dunque, almeno su questo argomento, sorvolo. Tuttavia non posso che attaccare la musica: lenta e priva di energia. I vari combattimenti, lenti e brutti, non sono neanche accompagnati da una colonna sonora degna di nota.
La regia non regge. È vero che avevano a disposizione solamente 10 puntate, ma, giunti alla fine, ci si accorge di non essere andati poi molto lontani. "Isuca" è una storia che non ha un inizio, ma neanche una fine. Rimane così, galleggiante a metà tra chissà cosa.
Come già detto il finale è apertissimo. L'unico mistero veramente bello, e cioè quello sul passato di Sakuya, non verrà svelato e tutto può ancora succedere. Non credo che avremo una seconda stagione e, per certi versi, non lo spero neanche. Non hanno avuto la forza di fare 12 puntate al posto di 10… un'altra serie sarebbe pretendere veramente troppo. "Isuca" non è così brutto e non fa neanche ribrezzo. Può essere visto senza strapparsi tutti i capelli. Tuttavia non comunica assolutamente nulla, non lascia niente allo spettatore che, una volta finito, se lo scrollerà dalla mente senza troppa fatica.
Alle volte fa più impressione un anime brutto, che uno assolutamente anonimo.
Voto finale: 5
Possiamo benissimo inquadrare quest'opera nell'area degli anime ecchi/harem con una forte componente di magia. Insomma, demoni e altre strane creature che, prima di uccidere o ferire qualcuno, mostrano allo spettatore una buona dose di mutandine o parti di corpo alquanto succinte. Va beh, niente di nuovo e, in fin dei conti, niente di così riprovevole. Già molti altri anime hanno mostrato tale forma (in primis "Highschool DxD"), ottenendo un più che meritato successo. Allora cosa manca effettivamente a "Isuca"?
Prima di vedere i pregi e, soprattutto, i difetti di questa serie, descriviamo velocemente la trama. Velocemente sia per la brevità dell'anime (solo 10 puntate) sia per la mancanza di sviluppi complicati. Tutto inizia quando Shin'ichirou viene attaccato di notte da una strana creatura dalle fattezze femminili. La donna su toglie l'impermeabile e mostra al giovane protagonista il corpo nudo. E dunque? Niente di strano se non fosse che, subito, quel corpo così attraente si apre in due, mostrando artigli alquanto mostruosi e pericolosi.
Shin'ichirou verrà salvato da Sakuya che, con un arco speciale, riuscirà ad uccidere lo Spettro.
Insomma, un inizio abbastanza interessante, dopo tutto. I due si rincontreranno il giorno seguente a scuola e, in un modo o nell'altro, Shin'ichirou si ritroverà a lavorare nella residenza della piccola biondina. Una convivenza abbastanza forzata, anche se non nasconderà insidie pericolose, soprattutto per il fatto che, chissà perché, nuovi mostri incominceranno ad apparire a scuola.
Come già detto, l'inizio della storia sembrava anche interessante, ma ciò che è mancato è la continuità. L'idea di partenza, buona, non ha ottenuto uno sviluppo dello stesso livello, finendo così nel monotono e nello scadente. Ma il vero punto debole, a mio avviso, sta nei personaggi: troppo deboli e anonimi.
Solo in alcune occasioni riusciranno veramente a esprimere qualche sentimento vero; per il resto solo stereotipi e cliché. Non c'è neanche il tentativo di creare situazioni imbarazzanti o con una certa passione. Shin'ichirou è il classico protagonista impacciato che, chissà per quale motivo, attrae ragazze come faccio io con le zanzare d'estate… all'inizio non ha alcun potere, apparentemente, ma con il passare delle puntate si scoprirà che, in realtà, ha delle doti nascoste fortissime (strano).
Dall'altro lato c'è Sakuya, piccola e dai capelli biondi, nonché tsundere. Il suo carattere sarebbe anche interessante, se non fosse che, per tutta la vicenda, non migliora ne peggiora. Insomma, non c'è alcuna crescita. E pensare che il misterioso passato di Sakuya era pure intrigante sotto certi punti di vista.
Gli altri personaggi non hanno neanche bisogno di presentazioni, visto che sono privi di qualsiasi forza emotiva e di originalità. Abbiamo la gattina tutta coccole, la ragazza imperturbabile e… basta. Neanche tanto grande come harem in fin dei conti.
La grafica è orrenda. Disegni realizzati in maniera approssimativa, con errori grafici abbastanza evidenti. Non voglio infierire troppo e dunque, almeno su questo argomento, sorvolo. Tuttavia non posso che attaccare la musica: lenta e priva di energia. I vari combattimenti, lenti e brutti, non sono neanche accompagnati da una colonna sonora degna di nota.
La regia non regge. È vero che avevano a disposizione solamente 10 puntate, ma, giunti alla fine, ci si accorge di non essere andati poi molto lontani. "Isuca" è una storia che non ha un inizio, ma neanche una fine. Rimane così, galleggiante a metà tra chissà cosa.
Come già detto il finale è apertissimo. L'unico mistero veramente bello, e cioè quello sul passato di Sakuya, non verrà svelato e tutto può ancora succedere. Non credo che avremo una seconda stagione e, per certi versi, non lo spero neanche. Non hanno avuto la forza di fare 12 puntate al posto di 10… un'altra serie sarebbe pretendere veramente troppo. "Isuca" non è così brutto e non fa neanche ribrezzo. Può essere visto senza strapparsi tutti i capelli. Tuttavia non comunica assolutamente nulla, non lascia niente allo spettatore che, una volta finito, se lo scrollerà dalla mente senza troppa fatica.
Alle volte fa più impressione un anime brutto, che uno assolutamente anonimo.
Voto finale: 5
Nelle mie recensioni in genere sono abbastanza largo di voti e raramente metto insufficienze, ma stavolta il voto basso ci sta tutto. La trama, per quanto poco originale (ma oggigiorno è assai difficile fare qualcosa di veramente innovativo) si sarebbe prestata a sviluppi interessanti, ma la storia non riesce ad elevarsi un millimetro sopra la più piatta banalità. I personaggi sono tutti, senza eccezione, banali e stereotipati e sembrano costruiti apposta per rendersi antipatici, la grafica e le animazioni sono quasi sempre a livello medio-basso, e soprattutto il fanservice è eccessivo, e questo sarebbe il meno, ma è assolutamente fuori luogo: che senso ha far vedere tette, mutandine, parti intime, oltretutto spesso con censure eccessive e ridicole, in mezzo a gente divorata o squartata o massacrata in modi veramente efferati? Ha senso che le ragazze si preoccupino durante un combattimento in cui è in gioco la vita o la morte che il partner maschile non sbirci fra i vestiti? E' normale che gli scambi di energia vitale avvengano solo tramite bacio? E' normale che quando un ragazzo e una ragazza cadono, la faccia di lui finisce invariabilmente sulle tette o fra le gambe di lei? Insomma, questo anime mi sembra un'accozzaglia raffazzonata di stereotipi degli anime ecchi-harem, e nemmeno dei migliori, e non mi auguro affatto una seconda stagione, anche se la conclusione è una non-conclusione che lascia tutto in sospeso senza spiegare nulla.
In conclusione, sono stato molto deluso da questa serie che, anche per la durata di soli dieci episodi, sembra fatta al risparmio e alla quale ho concesso il voto di 5 solo perché non mi piace dare voti eccessivamente bassi.
In conclusione, sono stato molto deluso da questa serie che, anche per la durata di soli dieci episodi, sembra fatta al risparmio e alla quale ho concesso il voto di 5 solo perché non mi piace dare voti eccessivamente bassi.
Che mestizia, che mediocrità questo "Isuca", amici di Animeclick.it.
Ero già pronto a sparare il mio "4" di ordinanza, calibro da me preferito per abbattere titoli di questa caratura (!) quando, per la prima volta nella mia vita di recensore, mi sono sentito in colpa verso i personaggi dell'anime da me giudicato.
Vedere il loro chara design così approssimativo (quello di Shinnichi in particolare, sembra realizzato da un apprendista disegnatore, da quanto è tristemente semplice) le animazioni ridotte al minimo sindacale, e gli scenari e i fondali con così pochi dettagli da far pensare a quanto fosse scarso il budget di questa produzione, non può non commuovere anche un recensore dal "4" facile come me.
E, pensate, perfino i nemici, gli spettri, sono riusciti nell'intento di impietosirmi. Se si eccettuano poche eccezioni, tipo la bestia della tempesta e poco altro, il chara di spettri e mostri è stato, anch'esso, piuttosto sconfortante, se non addirittura irritante, visto il serpente mostruoso e le sue squame in CG, capaci di suscitare quasi una congiuntivite allergica, agli occhi del sottoscritto negli episodi finali.
Quasi impietosito, stavo per alzare il voto a un "5", quando ecco arrivare il momento di passare in rassegna i personaggi. Stereotipi a go-go : la tsundere, il ragazzo dalla devozione assoluta, la ragazza silenziosa dal passato difficile, che inizialmente appare come un'arrivista senza scrupoli e poi si rivela più buona del pane. E mentre mi stavo riprendendo dallo shock, mi sono tornati alla mente i dialoghi tra i personaggi e le loro relazioni, che paiono reggersi in piedi solo per volontà degli autori e non certo per una naturale e convinta predisposizione.
Ecco quindi che il "4" stava per essere vergato inesorabilmente, quando ecco i personaggi che in coro si rivolgono al recensore inflessibile, urlando accorati: "Non siamo cattivi... E' che ci disegnano così!" - (I Bluray di "Isuca" andranno al primo che indovinerà da dove ho preso la citazione).
Ancora una volta ben disposto verso la serie in questione, mi accingo ad analizzare il comparto sonoro, e qui, se non altro, la vivace opening, mi fa pensare che tutto sommato un voto un po' più alto lo posso pure concedere (il resto della OST è abbastanza anonimo).
Poi però arriviamo alla trama. Così mal sviluppata ed abbozzata nell'anomalo formato di dieci episodi con cui questo Isuca ci è stato presentato, da farmi veramente, pensare a questa serie, come alla classica pecora nera, odiata da tutti e per questo, bistrattata e brutalizzata in quasi tutti i suoi aspetti.
In conclusione di questa mia particolarissima recensione, non me ne vogliano i puristi, a volte il recensore deve sfogare la sua frustrazione in questo modo, siamo di fronte ad un prodotto dalla pochezza, e dalla mediocrità talmente evidenti che potrebbero diventare quasi un luogo comune.
Non che sia bruttissimo o inguardabile, altrimenti, scherzi a parte, il voto assolutamente negativo sarebbe scappato fuori, solo che un comparto tecnico più che misero, uno sviluppo della narrazione lentissimo nella prima parte e dalla velocità ingestibile nella parte finale e un tratteggio nettamente approssimativo dei personaggi, ne hanno minato completamente la riuscita.
Peccato, perchè, anche se sarebbe stata dura tirar fuori una pietra miliare dalle premesse offerteci da questo Isuca, il modo per offrire un prodotto apprezzabile poteva tranquillamente esserci.
Ma via... diamogli questo "5"... povera Isuca!
Ero già pronto a sparare il mio "4" di ordinanza, calibro da me preferito per abbattere titoli di questa caratura (!) quando, per la prima volta nella mia vita di recensore, mi sono sentito in colpa verso i personaggi dell'anime da me giudicato.
Vedere il loro chara design così approssimativo (quello di Shinnichi in particolare, sembra realizzato da un apprendista disegnatore, da quanto è tristemente semplice) le animazioni ridotte al minimo sindacale, e gli scenari e i fondali con così pochi dettagli da far pensare a quanto fosse scarso il budget di questa produzione, non può non commuovere anche un recensore dal "4" facile come me.
E, pensate, perfino i nemici, gli spettri, sono riusciti nell'intento di impietosirmi. Se si eccettuano poche eccezioni, tipo la bestia della tempesta e poco altro, il chara di spettri e mostri è stato, anch'esso, piuttosto sconfortante, se non addirittura irritante, visto il serpente mostruoso e le sue squame in CG, capaci di suscitare quasi una congiuntivite allergica, agli occhi del sottoscritto negli episodi finali.
Quasi impietosito, stavo per alzare il voto a un "5", quando ecco arrivare il momento di passare in rassegna i personaggi. Stereotipi a go-go : la tsundere, il ragazzo dalla devozione assoluta, la ragazza silenziosa dal passato difficile, che inizialmente appare come un'arrivista senza scrupoli e poi si rivela più buona del pane. E mentre mi stavo riprendendo dallo shock, mi sono tornati alla mente i dialoghi tra i personaggi e le loro relazioni, che paiono reggersi in piedi solo per volontà degli autori e non certo per una naturale e convinta predisposizione.
Ecco quindi che il "4" stava per essere vergato inesorabilmente, quando ecco i personaggi che in coro si rivolgono al recensore inflessibile, urlando accorati: "Non siamo cattivi... E' che ci disegnano così!" - (I Bluray di "Isuca" andranno al primo che indovinerà da dove ho preso la citazione).
Ancora una volta ben disposto verso la serie in questione, mi accingo ad analizzare il comparto sonoro, e qui, se non altro, la vivace opening, mi fa pensare che tutto sommato un voto un po' più alto lo posso pure concedere (il resto della OST è abbastanza anonimo).
Poi però arriviamo alla trama. Così mal sviluppata ed abbozzata nell'anomalo formato di dieci episodi con cui questo Isuca ci è stato presentato, da farmi veramente, pensare a questa serie, come alla classica pecora nera, odiata da tutti e per questo, bistrattata e brutalizzata in quasi tutti i suoi aspetti.
In conclusione di questa mia particolarissima recensione, non me ne vogliano i puristi, a volte il recensore deve sfogare la sua frustrazione in questo modo, siamo di fronte ad un prodotto dalla pochezza, e dalla mediocrità talmente evidenti che potrebbero diventare quasi un luogo comune.
Non che sia bruttissimo o inguardabile, altrimenti, scherzi a parte, il voto assolutamente negativo sarebbe scappato fuori, solo che un comparto tecnico più che misero, uno sviluppo della narrazione lentissimo nella prima parte e dalla velocità ingestibile nella parte finale e un tratteggio nettamente approssimativo dei personaggi, ne hanno minato completamente la riuscita.
Peccato, perchè, anche se sarebbe stata dura tirar fuori una pietra miliare dalle premesse offerteci da questo Isuca, il modo per offrire un prodotto apprezzabile poteva tranquillamente esserci.
Ma via... diamogli questo "5"... povera Isuca!
"Isuca" è una serie della stagione invernale 2015 composta da dieci episodi di durata canonica, tratta dall'omonimo manga di Osamu Takahashi.
Protagonista della vicenda è Shinchirou, ragazzo normale che frequenta la scuola superiore; tutto inizia quando, per pagare il proprio affitto, il protagonista inizia a lavorare per un'altra studentessa Sakuya Shimazu, scoprendone la vera identita: essa infatti è, in linea di successione, il futuro capo del clan Shimizu, che da molte generazioni si occupa di rispedire gli spiriti nel loro mondo d' origine, salvaguardando il genere umano.
La trama non spicca sicuramente per originalità, ma tuttavia si sviluppa in maniera veloce ed ordinata, riuscendo a farsi seguire piacevolmente; anche i protagonisti da parte loro ricalcano i classici stereotipi del genere, e riescono a regalare ben poche emozioni.
Tecnicamente è stato svolto un buon lavoro: ottimo design dei personaggi, ambientazioni varie anche se non troppo dettagliate, e un comparto sonoro nella norma, senza infamie ne lodi.
Andiamo ora ad esporre gli elementi che rendono "Isuca" una serie al di sotto della media: in primo luogo il fanservice onnipresente, eccessivo e soprattutto ingiustificato; probabilmente se gli autori si fossero concentrati maggiormente sull'analisi dei personaggi, piuttosto che sulla loro biancheria intima il risultato sarebbe stato molto migliore. Come se non bastasse ad imbruttire ulteriormente questo aspetto troviamo anche la censura.
Secondo ma non meno importante i combattimenti: lenti, prevedibili e monotoni, e dire che dovrebbero essere la parte principale dell'opera, visto il genere.
"Isuca" si presenta come una serie che aveva delle potenzialità, pur considerando le idee non originali, ma che non è riuscita minimamente a sfruttarle, anzi ha fatto di tutto per rovinarsi. Non mi sento tuttavia di bocciarla, visto che alla fine dei conti la visione è comunque piacevole, nonostante tutto. Il finale è aperto ed è già stata annunciata la produzione di un OAV che probabilmente concluderà l'opera.
Protagonista della vicenda è Shinchirou, ragazzo normale che frequenta la scuola superiore; tutto inizia quando, per pagare il proprio affitto, il protagonista inizia a lavorare per un'altra studentessa Sakuya Shimazu, scoprendone la vera identita: essa infatti è, in linea di successione, il futuro capo del clan Shimizu, che da molte generazioni si occupa di rispedire gli spiriti nel loro mondo d' origine, salvaguardando il genere umano.
La trama non spicca sicuramente per originalità, ma tuttavia si sviluppa in maniera veloce ed ordinata, riuscendo a farsi seguire piacevolmente; anche i protagonisti da parte loro ricalcano i classici stereotipi del genere, e riescono a regalare ben poche emozioni.
Tecnicamente è stato svolto un buon lavoro: ottimo design dei personaggi, ambientazioni varie anche se non troppo dettagliate, e un comparto sonoro nella norma, senza infamie ne lodi.
Andiamo ora ad esporre gli elementi che rendono "Isuca" una serie al di sotto della media: in primo luogo il fanservice onnipresente, eccessivo e soprattutto ingiustificato; probabilmente se gli autori si fossero concentrati maggiormente sull'analisi dei personaggi, piuttosto che sulla loro biancheria intima il risultato sarebbe stato molto migliore. Come se non bastasse ad imbruttire ulteriormente questo aspetto troviamo anche la censura.
Secondo ma non meno importante i combattimenti: lenti, prevedibili e monotoni, e dire che dovrebbero essere la parte principale dell'opera, visto il genere.
"Isuca" si presenta come una serie che aveva delle potenzialità, pur considerando le idee non originali, ma che non è riuscita minimamente a sfruttarle, anzi ha fatto di tutto per rovinarsi. Non mi sento tuttavia di bocciarla, visto che alla fine dei conti la visione è comunque piacevole, nonostante tutto. Il finale è aperto ed è già stata annunciata la produzione di un OAV che probabilmente concluderà l'opera.