Working!!!
È una serie simpatica ma un po' ripetitiva con le sue gag, che però non risultano troppo stagnanti, data la "freschezza" di un anime basato non sulla solita scuola coi soliti liceali. Cioè, come età siamo quasi lì, ma almeno li vedi fare cose leggermente diverse dal solito.
Un po' preoccupante il protagonista, ma il resto del cast è simpatico e ha una discreta alchimia.
In sostanza, non sorprendente ma interessante, per il fatto che non lascia molto in sospeso e praticamente tutte le linee di trama vengono in qualche modo chiuse.
Un po' preoccupante il protagonista, ma il resto del cast è simpatico e ha una discreta alchimia.
In sostanza, non sorprendente ma interessante, per il fatto che non lascia molto in sospeso e praticamente tutte le linee di trama vengono in qualche modo chiuse.
Una delle poche cose che odio del mondo degli anime è l'attesa della stagione successiva di un titolo non auto-conclusivo che ha incontrato il mio gradimento. Personalmente il mio modo di approcciarmi alle varie forme d'arte è affine all'idea che il grande scrittore americano E. A. Poe ha manifestato più volte in materia: solo dando al lettore la possibilità di riuscire a terminare un racconto in un tempo relativamente breve sarà possibile consentire allo stesso di cogliere la grandezza dell'opera nella sua totalità. Interrompere troppo spesso la lettura finisce per spezzare o attenuare il coinvolgimento che si instaura tra una storia e colui che legge; per non parlare dei difetti della memoria umana che non riesce a immagazzinare per troppo tempo tutto ciò che gli viene proposto.
Proprio per questo motivo quando un anime suscita il mio interesse aspetto sempre che sia disponibile in tutti i suoi episodi prima di cominciarlo; perfino con i manga metto in atto un comportamento simile, dato che aspetto che si siano accumulati un certo numero di volumi prima di cominciare a leggerli. Ovviamente non posso usare un comportamento simile per ridurre i tempi di attesa fra una stagione e l'altra e la cosa è piuttosto seccante per uno come me; e tra la seconda e la terza stagione di "Working!!!" è passata davvero un'eternità.
Ora mi chiedo: com'è possibile che una persona come me così intollerante verso l'attesa sta cominciando a pensare che, anche se questa serie ha avuto il suo sospirato finale, sarebbe bello se fra qualche anno a qualcuno venisse l'idea di dare vita alla quarta stagione di "Working!!!!"?
La verità è che non importa quanto tempo possa passare: certe storie e certi personaggi ti restano dentro. Ma come si fa a non provare una smisurata simpatia verso il personale del Wagnaria? Essi rappresentano un megafono alle nostre manie, alle nostre debolezze, ai nostri difetti, alle nostre insicurezze; e, allo stesso tempo, ci forniscono l'occasione per riderci sopra in modo sguaiato e liberatorio.
Questa terza stagione, dopo il solito inizio un po' lento, ha conosciuto un rapido e costante crescendo, per poi planare leggermente sul finale. In realtà, come gli appassionati della serie ben sanno, se è vero che per ogni personaggio doveva essere ideato un finale è altrettanto vero che quelli più attesi erano sostanzialmente due: quello della coppia Satou - Yachiyo e quello della coppia Takanashi - Inami. Ma mentre il primo è pressoché perfetto, il secondo, pur avendo a disposizione un episodio speciale di quasi un'ora, non riesce a creare quel tipo di atmosfera che era giusto che avesse, e questo perché si è deciso inspiegabilmente di incastrarlo in una storia molto forzata e macchinosa. Fortunatamente i bei momenti fra i due ragazzi non mancheranno, ma credo proprio che andranno cercati negli episodi precedenti.
Per il resto, "Working!!!" non solo ha conservato la sua caratteristica di anime divertentissimo, ma, come il vino, è addirittura migliorato nel tempo, rendendo divertenti anche personaggi e situazioni che nella seconda serie non mi avevano del tutto convinto. Una menzione particolare merita la piccola Poplar, le cui espressioni e le cui reazioni mi hanno fatto sganasciare più di una volta.
In conclusione, penso proprio che "Working!!!" sia una serie imperdibile per chi ama il particolare senso dell'umorismo giapponese; se non le avete ancora viste, vi consiglio di recuperare anche le due serie precedenti: confesso che me le sto riguardando pure io, e questa è davvero una rarità...
Proprio per questo motivo quando un anime suscita il mio interesse aspetto sempre che sia disponibile in tutti i suoi episodi prima di cominciarlo; perfino con i manga metto in atto un comportamento simile, dato che aspetto che si siano accumulati un certo numero di volumi prima di cominciare a leggerli. Ovviamente non posso usare un comportamento simile per ridurre i tempi di attesa fra una stagione e l'altra e la cosa è piuttosto seccante per uno come me; e tra la seconda e la terza stagione di "Working!!!" è passata davvero un'eternità.
Ora mi chiedo: com'è possibile che una persona come me così intollerante verso l'attesa sta cominciando a pensare che, anche se questa serie ha avuto il suo sospirato finale, sarebbe bello se fra qualche anno a qualcuno venisse l'idea di dare vita alla quarta stagione di "Working!!!!"?
La verità è che non importa quanto tempo possa passare: certe storie e certi personaggi ti restano dentro. Ma come si fa a non provare una smisurata simpatia verso il personale del Wagnaria? Essi rappresentano un megafono alle nostre manie, alle nostre debolezze, ai nostri difetti, alle nostre insicurezze; e, allo stesso tempo, ci forniscono l'occasione per riderci sopra in modo sguaiato e liberatorio.
Questa terza stagione, dopo il solito inizio un po' lento, ha conosciuto un rapido e costante crescendo, per poi planare leggermente sul finale. In realtà, come gli appassionati della serie ben sanno, se è vero che per ogni personaggio doveva essere ideato un finale è altrettanto vero che quelli più attesi erano sostanzialmente due: quello della coppia Satou - Yachiyo e quello della coppia Takanashi - Inami. Ma mentre il primo è pressoché perfetto, il secondo, pur avendo a disposizione un episodio speciale di quasi un'ora, non riesce a creare quel tipo di atmosfera che era giusto che avesse, e questo perché si è deciso inspiegabilmente di incastrarlo in una storia molto forzata e macchinosa. Fortunatamente i bei momenti fra i due ragazzi non mancheranno, ma credo proprio che andranno cercati negli episodi precedenti.
Per il resto, "Working!!!" non solo ha conservato la sua caratteristica di anime divertentissimo, ma, come il vino, è addirittura migliorato nel tempo, rendendo divertenti anche personaggi e situazioni che nella seconda serie non mi avevano del tutto convinto. Una menzione particolare merita la piccola Poplar, le cui espressioni e le cui reazioni mi hanno fatto sganasciare più di una volta.
In conclusione, penso proprio che "Working!!!" sia una serie imperdibile per chi ama il particolare senso dell'umorismo giapponese; se non le avete ancora viste, vi consiglio di recuperare anche le due serie precedenti: confesso che me le sto riguardando pure io, e questa è davvero una rarità...
Finalmente è uscita l'ultima serie di "Working!!!", un anime che mi ha saputo affascinare e appassionare in tutta la sua freschezza e semplicità. L'ennesima dimostrazione che, in alcuni casi, ci vuole veramente poco per creare qualcosa di magnifico. "Working!!!", uscito nel 2015, è un anime di tredici episodi, classificabile nell'ambito della commedia, con molte gag divertenti e un'emozionante descrizione della vita lavorativa di un normale (più o meno) ristorante per famiglie, il Wagnaria.
Tutto incomincia da dove aveva avuto termine la precedente esperienza: i protagonisti del nostro anime si ritrovano coinvolti nelle solite divertentissime giornate lavorative, ma, pian piano, anche l'amore si introduce tra questi. Satou, il cuoco taciturno, e Todoroki si stanno finalmente avvicinando, ma fino a che punto riusciranno a migliorare la loro relazione? Dall'altra parte troviamo Souta e Inami, entrambi consci dei propri sentimenti, ma estremamente riluttanti ad accettarli... soprattutto il giovane protagonista. Il tutto infarcito dalla stravagante ricerca di Kirio Yamada della sorella smarrita (Aoi Yamada) e l'altrettanto faticosa ricerca di Otoo-san della moglie scomparsa ben venticinque anni prima, mentre andava a comprare del latte.
Insomma, tantissima carne al fuoco, che deve però trovare una propria conclusione in appena tredici episodi (più una puntata speciale). Il compito è arduo, soprattutto per l'alto numero di personaggi, il quale rende assolutamente difficile la possibilità di mostrarli in maniera completa. Difficile, ma non impossibile, perché, ancora una volta, "Working!!!" è riuscito a rappresentare questo mondo così affollato e variegato in un modo incredibilmente chiaro e limpido.
Ogni personaggio possiede un proprio carattere, che si evolve e muta nel corso della serie. L'apparente semplicità e banalità viene completamente sconvolta dall'attento studio psicologico, in cui i vari protagonisti danzano con maestria e precisione. Tra i tanti, non posso che apprezzare la crescita di Souta e Inami, una coppia per nulla scontata, nata non con il classico "colpo di fulmine", ma con un lento e progressivo processo di conoscenza reciproca. La fanciulla supera le proprie paure e Souta scopre un sentimento che non aveva mai provato prima.
Per quanto riguarda la grafica, ho notato ancora un piccolo miglioramento rispetto alla serie precedente, e questo dimostra la qualità crescente dimostratasi nel corso di tutte e tre le opere. I colori sono luminosi, e i toni rilassati aiutano lo spettatore a entrare in questo divertentissimo universo.
Buone anche le musiche e il doppiaggio. Stesso discorso per la regia, che è stata in grado di amalgamare nel migliore dei modi una serie che, originariamente (parlo del manga), era composta da tanti piccoli sketch.
La conclusione è molto emozionante e, lasciatemelo dire, commovente. Dopo aver riso e gioito così tanto con i nostri eroi, non posso che dolermi nel doverli abbandonare. Tuttavia, "Working!!!" non ha ancora posto la parola "fine" a questa vicenda. Infatti deve uscire un episodio speciale di un'ora, che racconterà l'ultimo atto, l'apice di un climax che è andato in crescendo puntata dopo puntata.
Concludo questa mia recensione consigliando a tutti la visione di tale opera. Non solo per la grande varietà di risate che farete, ma anche perché è riuscita a creare una storia rilassante, senza troppe pretese, ma, allo stesso tempo, capace di emozionare, coinvolgere e stupire. Le giornate trascorrono tra un'avventura e l'altra, senza mai sfociare nel demenziale. I personaggi mostrano comportamenti profondi, velati da quel manto di ironia che non può che far bene alla salute.
Voto finale: 9
Tutto incomincia da dove aveva avuto termine la precedente esperienza: i protagonisti del nostro anime si ritrovano coinvolti nelle solite divertentissime giornate lavorative, ma, pian piano, anche l'amore si introduce tra questi. Satou, il cuoco taciturno, e Todoroki si stanno finalmente avvicinando, ma fino a che punto riusciranno a migliorare la loro relazione? Dall'altra parte troviamo Souta e Inami, entrambi consci dei propri sentimenti, ma estremamente riluttanti ad accettarli... soprattutto il giovane protagonista. Il tutto infarcito dalla stravagante ricerca di Kirio Yamada della sorella smarrita (Aoi Yamada) e l'altrettanto faticosa ricerca di Otoo-san della moglie scomparsa ben venticinque anni prima, mentre andava a comprare del latte.
Insomma, tantissima carne al fuoco, che deve però trovare una propria conclusione in appena tredici episodi (più una puntata speciale). Il compito è arduo, soprattutto per l'alto numero di personaggi, il quale rende assolutamente difficile la possibilità di mostrarli in maniera completa. Difficile, ma non impossibile, perché, ancora una volta, "Working!!!" è riuscito a rappresentare questo mondo così affollato e variegato in un modo incredibilmente chiaro e limpido.
Ogni personaggio possiede un proprio carattere, che si evolve e muta nel corso della serie. L'apparente semplicità e banalità viene completamente sconvolta dall'attento studio psicologico, in cui i vari protagonisti danzano con maestria e precisione. Tra i tanti, non posso che apprezzare la crescita di Souta e Inami, una coppia per nulla scontata, nata non con il classico "colpo di fulmine", ma con un lento e progressivo processo di conoscenza reciproca. La fanciulla supera le proprie paure e Souta scopre un sentimento che non aveva mai provato prima.
Per quanto riguarda la grafica, ho notato ancora un piccolo miglioramento rispetto alla serie precedente, e questo dimostra la qualità crescente dimostratasi nel corso di tutte e tre le opere. I colori sono luminosi, e i toni rilassati aiutano lo spettatore a entrare in questo divertentissimo universo.
Buone anche le musiche e il doppiaggio. Stesso discorso per la regia, che è stata in grado di amalgamare nel migliore dei modi una serie che, originariamente (parlo del manga), era composta da tanti piccoli sketch.
La conclusione è molto emozionante e, lasciatemelo dire, commovente. Dopo aver riso e gioito così tanto con i nostri eroi, non posso che dolermi nel doverli abbandonare. Tuttavia, "Working!!!" non ha ancora posto la parola "fine" a questa vicenda. Infatti deve uscire un episodio speciale di un'ora, che racconterà l'ultimo atto, l'apice di un climax che è andato in crescendo puntata dopo puntata.
Concludo questa mia recensione consigliando a tutti la visione di tale opera. Non solo per la grande varietà di risate che farete, ma anche perché è riuscita a creare una storia rilassante, senza troppe pretese, ma, allo stesso tempo, capace di emozionare, coinvolgere e stupire. Le giornate trascorrono tra un'avventura e l'altra, senza mai sfociare nel demenziale. I personaggi mostrano comportamenti profondi, velati da quel manto di ironia che non può che far bene alla salute.
Voto finale: 9