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Felpato12

Episodi visti: 47/47 --- Voto 9,5
Chi guarda anime e legge manga, come me e voi, lo fa con uno scopo ben preciso: avere il famigerato colpo di fulmine. Prendete il sottoscritto, ad esempio. Da diverso tempo, ormai, mi trovo in un loop continuo in cui ogni settimana porto a termine la visione di un anime e, se il numero dei volumi lo consente, ogni mese finisco la lettura di un manga. Nonostante le numerose cose che vedo e leggo, un po’ per fortuna un po’ perché, conoscendo i miei gusti, so scegliere discretamente bene, non mi capita quasi mai di rimanere completamente deluso da un’opera o, addirittura, di lasciare a metà una visione o una lettura. Il più delle volte resto soddisfatto dalle mie scelte, talvolta anche più del previsto, posto che sono un tipo dai gusti variegati e a cui difficilmente non piace qualcosa. Raramente, però, un’opera riesce a entrarmi nelle ossa e nelle viscere, innescando quella reazione a catena che mi porta a voler scoprire tutto di essa, vedere tutte le serie e i live action prodotti e leggere i manga e le novel pubblicate sul mercato. Così fu, tanti anni fa, quando uno dei miei più cari amici mi consigliò di iniziare “Steins;Gate” oppure quando presi la grande decisione di gettarmi nella lettura totalizzante di “Slam Dunk”, e così è stato quando, qualche giorno fa, ho portato a termine la visione dell’anime di “Nana”, che mai avrei creduto potesse avere un impatto di tale portata sul sottoscritto.

“Nana” è una serie animata composta da quarantasette episodi, prodotta da Madhouse e diretta da Morio Asaka. Tratto dal celebre, nonché omonimo, manga incompiuto di Ai Yazawa, l’anime è andato in onda in Giappone su Nippon Television tra l'aprile 2006 e il marzo 2007. La serie animata è trasposta in modo da essere quasi completamente identica alla storia originale e riprende fino al volume dodici del fumetto, senza fare uso di filler. Una seconda serie avrebbe dovuto essere trasmessa in televisione, adattando i volumi rimanenti, ma non esistendo un finale alla storia narrata nel manga, ormai sempre più lontano dal ricevere una degna conclusione, è altamente probabile che di questa nuova serie non se ne farà mai nulla.

La storia, ambientata nel Giappone contemporaneo, segue le vicende di due ragazze ventenni o quasi, Nana Komatsu e Nana Osaki, accomunate dallo stesso nome, che in giapponese significa sette, e dalla medesima decisione di trasferirsi a Tokyo. La diciannovenne Nana Komatsu, una di quelle persone innamorate dell’amore, lavora in un video-nolo nella sua città d’origine e ha una storia a distanza con Shoji, che si è trasferito a Tokyo per studiare all'università. Nana Osaki è, invece, una cantante punk rock e, finora, ha militato in una band chiamata Blast, dove ha conosciuto il ragazzo di cui si è poi innamorata: Ren Honjo. Per la stessa ragione, ovvero cambiare la propria vita, le due ragazze salgono in una notte di neve su un treno diretto a Tokyo, dove faranno la conoscenza l’una dell’altra, dando inconsapevolmente vita a un’amicizia destinata a cambiare per sempre le loro vite.

L’enorme merito della Yazawa, riconosciuto dalla stragrande maggioranza dei suoi fan, sta nell’aver delineato dei personaggi estremamente realistici e variegati, che nell’approcciarsi alla vita di tutti i giorni devono fronteggiare problemi di ogni sorta e fare i conti con i propri sentimenti incostanti, perché, a conti fatti, “Nana” è pur sempre un anime che parla di un gruppo di adolescenti. A fare da contraltare a questo realismo, c’è la situazione in cui i personaggi vengono a collocarsi, che trova raramente riscontro nella realtà: immaginatevi, per esempio, quanto possa essere improbabile che due ragazze della stessa età e con lo stesso nome, dopo essersi incontrate per puro caso su un treno, finiscano con il condividere il medesimo appartamento. La Yazawa, mescolando con grande maestria realtà e fantasia, crea una (sur)realtà eterogenea che si tinge di colori vivaci e altri cupi, in cui a spiccare sono ovviamente le due protagoniste.

Nana Komatsu è una casinista per natura, una di quelle persone con cui è impossibile annoiarsi. Nana, che viene poi soprannominata dall’amica e coinquilina “Hachiko” (come il famoso e fedele animale a quattro zampe), perché proprio come i cani anche lei ha bisogno di amore incondizionato e continue attenzioni, è come una bambina capricciosa a cui devi dare tutto ciò che vuole, altrimenti mette il broncio. Proprio come i bambini, però, finisce col gettare via tutti i giocattoli che le vengono regalati, quasi come se provasse un’insoddisfazione cronica, infatti è solita passare da un ragazzo all’altro senza farsi alcuno scrupolo. Tutte le sue relazioni sono state effimere, ma in un certo qual senso hanno lasciato qualcosa dentro di lei, pur senza insegnarle nulla, perché ciclicamente commette sempre gli stessi errori e non riesce a far durare nessun rapporto, a meno che non sia di pura e semplice amicizia, vedasi quella duratura che la lega a Junko. Hachi è una ragazza che, fin troppo frequentemente, si lascia trasportare dagli eventi, finendone poi in balia. Dall’esterno, potrà sembrare un essere deprecabile, una ragazza dai facili costumi che la dà a vista, ma in realtà Hachi è l’emblema di tutte quelle ragazze che credono di poter colmare il vuoto che sentono dentro di sé solo e unicamente con l’amore, di cui sono alla costante ricerca, pur senza trovarlo mai, e che, quando per pura magia lo trovano, se lo lasciano anche sfuggire, perché incapaci il più delle volte di prendere la decisione giusta. Hachi, con tutti i suoi difetti e, ovviamente, i suoi pregi - allegria, gentilezza, affabilità - è probabilmente il più umano dei personaggi dell’opera.

Nana Osaki è una ragazza dal passato difficile, di cui infatti non parla mai volentieri, e su cui aleggia sin dal primo episodio un alone di mistero. Come si apprende nei primi episodi dell’anime, Nana non ha mai conosciuto suo padre e sua madre l’ha abbandonata quando aveva quattro anni. Questo rappresenta un grande trauma per la ragazza, che sembra soffrire di un’acuta sindrome dell’abbandono: quando qualcuno a cui lei tiene si allontana improvvisamente, Nana soffre, si chiude in sé stessa e non sa più come agire. Per il resto, quando è in compagnia dei suoi amici, Nana appare come una ragazza socievole e carismatica, qualità necessaria a chi, come lei, vuole affermarsi nel mondo della musica come vocalist di una band rock punk di successo. Nonostante sembri, o meglio, cerchi di apparire fredda e distaccata e per quanto sia estremamente possessiva nei confronti delle persone che ama, Nana ha un cuore buono ma al contempo molto fragile, che più volte finisce in frantumi, costringendola poi a raccogliere i pezzi che ne restano. Nella band, Nana trova la famiglia che non ha mai avuto, in Hachi, invece, la migliore amica che ha sempre cercato ma senza successo. Per quanto la prenda continuamente in giro e le appioppi quel soprannome molto evocativo, Nana vuole sinceramente bene ad Hachi e, presto, tra le due viene a crearsi un autentico rapporto di co-dipendenza, in un certo senso simile a quello che lega due persone profondamente innamorate l’una dell’altra. Perché, in fin dei conti, quello che lega le due amiche e coinquiline è amore nella sua forma più pura, un amore che neanche il tempo potrà mai scalfire.

Oltre a Nana e ad Hachi, che sono i due pilastri sui cui si regge l’intera serie, c’è un ventaglio variopinto di personaggi che si differenziano per carattere, attitudine e aspetto fisico, pur tutti accomunati dal medesimo, profondo e in alcuni casi sopito senso di sofferenza, che più che mai nell’opera della Yazawa appare come la condizione esistenziale dei giovani. Tra tutti i personaggi dell’anime, fatta eccezione per le due protagoniste, secondo me, ad emergere è il batterista nonché fondatore dei Blast, Yasushi "Yasu" Takagi. Per i ragazzi della band è come una sorta di padre amorevole che si prende cura di loro, per Ren - l’ex bassista dei Blast - è un amico leale a cui confidare i propri dubbi, e per chiunque lo conosca per la prima volta è una persona su cui fare cieco affidamento, perché a dispetto delle apparenze Yasu è qualcuno di cui tutti hanno un’altissima stima. Insomma, Yasu è l’amico che tutti noi vorremmo avere e il mio affetto nei suoi confronti nasce sicuramente dal fatto che, in tempi ormai lontani, credo - e lo dico senza presunzione - di aver vestito i suoi panni, quello della spalla sui cui far piangere i propri amici, a costo di mettere da parte i propri turbamenti. Per la serietà e il savoir-faire con cui affronta ogni situazione e la sua presenza silenziosa ma costante nella vita scapestrata dei suoi amici, Yasu è senz’ombra di dubbio il mio personaggio preferito dell’intera serie.

Nana, Hachi, Yasu, Ren, Shin, Nobu, Shoji, Junko, Ryosuke, Takumi, Reira, Naoki e gli altri comprimari, con le loro trame e sotto-trame, sono tutti in egual modo protagonisti di “Nana”, che si propone come un semplice slice of life, in cui emergono due macro-temi: la musica e l’amore. Aggiungere altro sulla storia in sé e sui temi che tratta sarebbe superfluo, anche perché la mia impressione è che “Nana” non sia tanto un’opera che vuole insegnare qualcosa a chi la guarda, ma piuttosto una serie che nasce per il puro gusto di intrattenere e, detto onestamente, ci riesce egregiamente bene. Ogni episodio trascorre in un battito di ciglia, le puntate vengono depennate dalla loro lista a gruppi di cinque o sei - per la prima volta da diverso tempo mi sono ritrovato a guardare nove episodi dello stesso anime in un giorno - e, ad un certo punto, lo spettatore finisce con l’essere completamente travolto dal treno delle emozioni. Ecco, “Nana” è un anime che parla di sentimenti umani, talvolta anche esagerando nel farli esternare ai personaggi, ma lo fa con enorme realismo e tatto. Questo è il grande pregio dell’opera della Yazawa, che è ormai entrata nel mio cuore e difficilmente ne uscirà.

Sul finale tanto discusso e bistrattato c’è ben poco da dire, perché è evidente che l’episodio 47 nasca in origine per essere posto a conclusione della prima serie di “Nana”, che ne avrebbe dovuta poi avere una seconda, con tanto di finale vero e proprio, che mai vedrà la luce. Preso come tale, dunque, mi sento anche di dire che l’anime ha un ottimo finale, che lascia enorme suspense per il prosieguo, ma siccome un continuo vero e proprio non esiste, l’ultimo episodio lascia un amaro in bocca che neanche la più dolce delle cioccolate riesce a lenire.

Le ultime parole vorrei spenderle per il comparto musicale, più che per quello grafico - minimal, curato e fedele al manga che ho iniziato da poco. Tanto le opening quanto le ending sono di altissimo livello, merito delle voci stupende di Anna Tsuchiya (Nana) e Olivia (Reira). In particolar modo la prima mi ha impressionato per il suo timbro unico, a maggior ragione per una cantante giapponese. La mia preferenza, più che a “rose”, ovvero la prima intro, va a “LUCY”, che ancora oggi non riesco a togliermi dalle orecchie.

In conclusione, vedetevi “Nana” e soffrite quando arriverete al (non) finale.


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Horizont

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
"Nana" è un anime tratto dal manga di culto di Ai Yazawa, è un'opera ricca di fascino e di spunti di riflessione che cattura lo spettatore sin dalle prime battute. La storia ruota attorno alle vite di due ragazze, entrambe chiamate Nana, che si ritrovano a condividere un appartamento a Tokyo. Nana Komatsu, detta Hachi, è una giovane ingenua e romantica, mentre Nana Osaki è una rockstar dal carattere forte e indipendente. Le due Nana, pur essendo molto diverse, stringono un'amicizia molto profonda e sincera che lega le due ragazze profondamente (un'amicizia rara), destinata ad essere messa alla prova dalle sfide della vita.

Inizio con il dire che questo anime non è rivolto ai bambini o ai ragazzini, ma è un anime il cui target secondo me va tra i diciotto e i trent'anni, cioè è un anime che si rivolge a dei giovani adulti.

Le protagoniste sono delle giovani donne vere e proprie, con i loro pregi e difetti. Le loro storie ci permettono di immedesimarci nelle loro esperienze e di riflettere sulle loro e anche sulle nostre vite.
La trama di "Nana" è ricca di eventi, sia drammatici che divertenti, che tengono lo spettatore incollato allo schermo. Non mancano momenti di riflessione e di introspezione, che ci permettono di approfondire la conoscenza dei personaggi e delle loro relazioni.
La musica gioca un ruolo importante in Nana. Le canzoni, sia originali che di artisti famosi, sono perfettamente integrate nella storia e contribuiscono a creare un'atmosfera coinvolgente.

Lo stile di disegno di Ai Yazawa è inconfondibile e kawaii, e si traduce perfettamente in animazione, i disegni sono belli e curati nei minimi dettagli.

"Nana" è un anime che consiglio a tutti, dai fan degli shojo manga agli amanti delle storie realistiche e introspettive, lo consiglio soprattutto a coloro che possiedono la stessa età dei personaggi, cioè poco sopra i diciotto anni, in modo da immedesimarsi ancora di più nei personaggi.

"Nana" è un bellissimo anime sull'amicizia, l'amore, la musica, e le gioie e i dolori della vita.

Io gli assegno 10 come voto, perché i personaggi principali e anche quelli secondari mi sono piaciuti praticamente tutti; tutti caratterizzati ottimamente e tutte le loro vicende sono molto interessanti e adulte. Un ottimo anime tra i migliori mai realizzati.


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xrenx198

Episodi visti: 47/47 --- Voto 8,5
"Nana". Da dove iniziare? Ci sarebbero un sacco di cose da dire su quest'opera, io spero di non annoiare chiunque si cimenterà nella lettura di questa mia recensione.
Inizierò col parlare della trama: due ragazze decidono di trasferirsi a Tokyo, hanno lo stesso nome, si incontrano sullo stesso treno. Apparentemente diverse, sarà davvero così? O c'è qualcosa che in realtà le lega?
Nana Komatsu lavora in un video-nolo, e ha un fidanzato a distanza di nome Shoji. Anche lui si trova a Tokyo, per l’università. Nana Osaki è un'interessante, intrigante e talentuosa cantante punk/rock, che fa parte di una band il cui nome è Blast. È proprio in questa band che ella conosce il ragazzo di cui poi si innamora: Ren Honjo.

La trama è originale, per nulla scontata, apparentemente semplice, ma pian piano diverrà sempre più consistente, travolgente, capace di tenervi col fiato sospeso (anche se, lo ammetto, certi 'colpi di scena' erano abbastanza scontati, che anche la persona meno fantasiosa del mondo se li sarebbe aspettati). Ma quindi, di che cosa tratta "Nana"? Tratta temi come l'arte, le tentazioni umane, che tutti ci accomunano. Musica, depressione, sentimenti, morali, "Nana" tratta un po' di tutto. È un'opera completa. E già da questo qualcuno potrebbe chiedersi: "E allora perché questa utente non ha dato nove o addirittura dieci?" Ve lo spiegherò, tranquilli, ma andiamo con ordine.

I personaggi sono fondamentali (beh, d'altronde senza i personaggi non esisterebbero le storie), ogni personaggio in "Nana" è fondamentale, ha qualcosa da raccontare (eccetto Naoki, che come personaggio lo trovo davvero insulso, senza senso, inutile, serve solo per le gag e poteva tranquillamente non entrare in scena). Tutti sono ben caratterizzati, apparentemente seri/duri, ma in realtà a volte queste caratteristiche verranno un po' messe da parte... e si lascerà spazio alle varie gag (per chi non conoscesse il significato di tale definizione, 'gag' è quando un personaggio vien disegnato stilizzato, super-deformed, con facce divertenti, per far ridere, o espressioni di pianto, insomma, avete capito. Sono cose molto comuni, ne avrete viste tantissime di cose di questo tipo, alla fine comunque è un qualcosa destinato ai Giapponesi, non a noi, quindi è piuttosto semplice trovarsi in "disaccordo" o comunque non capire queste cose a noi "nuove" e/o "insolite"). E dopo questa piccola precisazione, continuiamo con il discorso.

Un personaggio riuscito alla grande, secondo me, è Yasu (il ragazzo pelato, per capirci), un amico, un fratello per Nana, una spalla su cui piangere. Egli è un personaggio riflessivo, anche lui apparentemente duro/serio, ma dimostra di avere un gran cuore. Un personaggio maturo, ha un ruolo importante in tale opera, e magari non sarà il più 'carino', ma è sicuramente quello che mi resterà di più impresso. È capace di farsi da parte quando serve, un ottimo consigliere, Yasu aggiunge sale all'opera, come ovviamente Shin, Nobu... e il resto degli altri personaggi. Ora non mi soffermerò su ogni personaggio, semplicemente perché è inutile, non è necessario. E la mia recensione diventerebbe ancora più lunga di quanto lo sia già, sarete voi poi a tirar le vostre conclusioni una volta aver visionato "Nana".

Un personaggio particolare (negativamente parlando) è Takumi. Un ragazzo assetato di... donne. Incapace di amare, menefreghista, come personaggio lo trovo un po' 'pesante', perché egli permette che le situazioni, ahimè, a volte cadano in noiosissimi cliché. A tratti è un personaggio stereotipato, e purtroppo il character design è praticamente uguale a Ren, soltanto i capelli sono diversi.

Ma, ora, andiamo al sodo, soffermiamoci sulle nostre due protagoniste, ovvero Nana Osaki e Nana Komatsu.
Nana Osaki è un personaggio che secondo me funziona alla grande, Nana Komatsu (o Hachi, se preferite) secondo me un po' meno. A tratti anche Hachi è, purtroppo, stereotipata. È il solito personaggio ingenuo, smielato, a tratti infantile, innamorata dell'amore, capace quasi di innamorarsi di qualsiasi ragazzo carino le rivolga la parola. Ma anche lei ha del buono.
Entrambe sono perfettamente sincronizzate, e se c'è qualcosa che le completa, non è sicuramente soltanto il loro rapporto. Entrambe cercavano qualcosa/qualcuno, un qualcosa e/o un qualcuno che le completasse. Che le facesse iniziare una nuova vita, cercavano qualcosa dal destino. Ma il destino aveva dato già loro qualcosa... Che cosa? Questo sta a voi scoprirlo/capirlo.
Nana e Hachi sono due personaggi che insieme si completano, combaciano alla perfezione, infatti l'autrice nel manga scelse proprio di far incrociare i loro destini, ecco, forse il tema principale che "Nana" ci offre è proprio questo: il destino.
Nana è l'eroe di Hachi e viceversa.
Ognuna imparerà molto dall'altra, ma state certi che questa non è soltanto la storia di un'amicizia.

Questa storia è ben diversa da molte altre storie shoujo. "Nana" è qualcosa di unico e irripetibile, non c'è un unico tema ma tanti, e fondamentali. In "Nana" gli istinti, i desideri sessuali vengono scambiati come debolezze, cosa non molto comune negli shoujo moderni. "Nana" si contraddistingue. Nonostante questo anime lasci molto spazio alle gag, non mancano ovviamente le frasi ad effetto che gli danno quel tocco di serietà in più.

Concludendo, ci tenevo a dirvi che è un ottimo anime, e vi spiegherò il perché di questo mio otto e mezzo (che come voto non è che sia basso poi, anzi).
Il finale è un po' confusionario, non si capisce bene alla fine che cosa sia successo. Un finale amaro, se così possiamo dire. Ma alla fine, "Nana" è un anime pieno di morali... E forse, un vero e proprio finale non era necessario. Ogni personaggio, forse, a modo proprio, offre un finale. E forse... E forse, un giorno la Yazawa deciderà di crear una vera e propria conclusione per "Nana"!

P.S. Non ho ben capito perché molti non abbiano apprezzato gli outfit dei vari personaggi, a mio parere sono azzeccatissimi.
Riguardo il doppiaggio italiano, forse avrebbero potuto far di meglio, ma "Nana" è "Nana", su questo non si discute.


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jacksorry1

Episodi visti: 47/47 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ho appena finito di vedere tutti i quarantasette episodi dell'anime "Nana", dalla piattaforma Netflix, rigorosamente in giapponese con sottotitoli in italiano.
Mi sono oltretutto appena iscritto ad AnimeClick.it: era troppo forte l'impulso di mettere "like" alle recensioni, davvero ben fatte, contenute in questo blog.

Il mio commento sarà invece piuttosto breve, sia per il tempo a mia disposizione che per la mia scarsa capacità di mettere per iscritto la moltitudine di pensieri che mi frullano in testa.
Come voto complessivo all'anime ho dato 8, non tanto per la qualità delle animazioni e dei disegni, quanto per la capacità, nonostante diversi problemi sparsi qua e là e ben descritti nelle altre recensioni, di raccontare la complessità dei rapporti di amicizia e amore, soprattutto quando il vortice di questi profondi sentimenti assale persone incapaci di gestire e convivere con le proprie emozioni. Ho apprezzato molto il finale/non finale, dovuto principalmente al fatto che l'opera è rimasta incompiuta a causa dei frequenti problemi di salute dell'autrice: lascia quel senso di amarezza che sinceramente a me piace. L'amarezza, il senso di incompiuto, lasciano libera la mente di riflettere sull'avvenuta evoluzione o meno dei personaggi, lascia fantasticare sul loro futuro di probabili successi o perenni fallimenti.

Quarantasette episodi sono davvero tanti. I primi sette servono come introduzione ai due personaggi principali: tramite un doppio flashback si va a scavare nel passato delle due Nana, una viziata e di buona famiglia, l'altra abbandonata dalla mamma e allevata dalla nonna fino alla sua morte. Dal settimo episodio l'anime prende effettivamente il via, la storia diventa sempre più intrigante, tra errori compiuti dai personaggi, innamoramenti frivoli, tradimenti inaspettati; lo spettatore è anche rapito dalla storia della band, i Blast, che si riunisce a Tokyo e che prova a sfondare nel mondo della musica. L'episodio 30 è il culmine della serie, l'evento improvviso a fine episodio non fa che aumentare ancora di più la suspense e l'incredulità nello spettatore. L'attenzione resta sempre alta per gli episodi a seguire, perdendo però sempre più di intensità giungendo verso gli episodi finali, che hanno ben poco da raccontare (se non gli sviluppi in positivo della carriera dei Blast).

Tralasciando la descrizione dei vari personaggi, che lascio alle recensioni degli altri utenti, vorrei dedicare la seconda parte della mia recensione nell'analisi di uno dei due personaggi principali, ovvero Nana Komatsu, soprannominata Hachiko, più brevemente Hachi. Mi piace descriverla come "personaggio insulso". Un personaggio che, ahimè, ricorda anche troppo fedelmente una ragazza con cui ho avuto a che fare in passato, e che sicuramente ricalca il carattere di molte altre donne in carne ed ossa. Purtroppo, nella moda degli anime e dei manga giapponesi, questo prototipo di ragazza viene troppe volte preso a riferimento per la caratterizzazione dei personaggi principali. Hachi è incapace di stare da sola, va dove tira il vento, si innamora facilmente di chi le dedica più attenzioni e di chi dà un'estrema importanza alla propria immagine pubblica; non è un caso che la sua scelta finale ricada proprio su una tipologia di uomo freddo, quasi apatico, che sicuramente la farà soffrire in futuro, ma che riesce a viziarla e tenere al guinzaglio (proprio come un cane) con regali frivoli, terreni, passeggeri, come può essere un anello, una bella casa, dei bei vestiti, una grande televisione. La serie non fa sconti, racconta fedelmente gli eventi, l'evoluzione mai avvenuta di questo personaggio, questa ragazza che non impara mai dai suoi errori e che, quando c'è da tirare fuori il carattere per risolvere un problema, non fa altro che piangere o cercare qualcuno che le dia conforto. È un'approfittatrice sociale, incapace di gestire un amore maturo o anche una semplice amicizia, cerca gli altri solo quando ne ha bisogno. E quando c'è da tenere un confronto con il passato, scappa. Eppure la speranza che questa ragazza faccia dei passi in avanti c'è sempre, non svanisce mai. Ma eccola che finisce sempre per commettere gli stessi errori, anzi, errori sempre più gravi e che arrivano a coinvolgere, addirittura, la vita di una nuova creatura. L'anime è anche in grado di far provare un certo grado di empatia con Hachi, riesce a trasmettere la confusione che lei ha in testa, i sentimenti che si sovrappongono e si mischiano in un vortice che le rendono impossibile prendere decisioni lucide. Decisioni che, in ogni caso, difficilmente avrebbe preso con lucidità, dato il carattere infantile e scialbo che non è mai riuscita a scrollarsi di dosso.

Per questo sono certo di non essere l'unico ad aver esultato quando Nobu ha deciso di non aprire quella porta, lasciando Hachi alla sua finta felicità (con tanto di famiglia del Mulino Bianco), e regalandosi un futuro da musicista e la porta aperta ad altri amori con ragazze di maggior spessore morale. Non aprire quella porta, però, non è facile, ed è impossibile restare impassibili senza soffrire, perché i sentimenti e le emozioni provate in maniera vera e genuina con le persone che abbiamo amato, indipendentemente da come poi sono andate le cose, non si possono cancellare.


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Littleman

Episodi visti: 47/47 --- Voto 9
In generale, è un anime molto bello che tratta dei problemi di vita e della maturazione di due ragazze che si chiamano entrambe Nana, molto diverse tra loro. È molto ricco di eventi coinvolgenti e che non ti faranno staccare facilmente dalla serie, e ti faranno provare molte emozioni. A me ha dato anche speranza e mi ha incitato a darmi da fare.
Le uniche cose che mi hanno lasciato perplesso sono: all'inizio l'anime, dopo il primo episodio, torna indietro nel tempo senza avvisare, lasciando quindi un po' spaesati (sappiatelo, così da evitarvi la confusione che può creare); inoltre viene poi ripreso, rendendo un po' superfluo e quasi un po' fuori luogo il primo episodio; l'altra cosa è che non vengono tradotti i balloon (o in generale le scritte) presenti in maniera pesante nei primi episodi (su Netflix), e per questo un po' perde, secondo me. È un peccato.
Ma questo è niente rispetto al suo punto di forza: la storia.

L'animazione è fatta bene, con disegni particolari che all'inizio possono un po' essere quasi strani, ma poi ci si abitua e si viene trascinati dall'impeto della trama.

In conclusione, è un anime che consiglio davvero a tutti, in particolare agli amanti del genere sentimentale, o anche slice-of-life. Sebbene abbia un inizio un po' confusionario (ma non troppo), poi tutto torna e, anzi, si viene catturati dalla storia, rendendo difficile il fermarsi.

Chiaretta33

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Chiaretta33

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
"Nana"... non c'è da dire nient'altro se non: "Favoloso!"

Mi ha emozionato tantissimo, credo che sia uno dei miei anime romantici preferiti. Prima di aver visto questo anime non credevo più al "vero amore" e all'amicizia, pensavo che le mie amiche fossero false, però, quando ho finito di guardare questo meraviglioso anime, ho dato una speranza a tutto ciò. Questo anime merita un bel 10 per avermi spinta a credere di nuovo nell'amore e nell'amicizia, per avermi ispirato: non pensavo esistesse un'amicizia così, così profonda, così leale, tra due persone molto diverse ma uguali. Nana molto coraggiosa, fredda, irascibile, più "Luna", ecco! Ma sotto sotto ha un animo premuroso. Invece "Hachi" è molto dolce, carina, premurosa e un po' capricciosa, ed è rispecchiata dal "Sole".
Un'altra cosa che mi ha appassionato è stata la musica di "Nana": mi ha avvolto come un lenzuolo comodo e profumato che non smettevo di tenere.

Questo anime è speciale e me ne sono resa conto dall'ultima frase che dice Hachi: "Sai, Nana, l'estate che tu desideravi con tutta te stessa e che quella volta non era ritornata ora è qui. Io continuo ad aspettare, e continuerò, dovessero passare dieci, venti... cinquant'anni".
Quindi, se volete vedere un'anime che vi tocchi il cuore, vi consiglio "Nana".


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coniglio68

Episodi visti: 47/47 --- Voto 7
Sicuramente è un anime maturo e profondo con una psicologia dei personaggi molto curata.

Mi piace il realismo con cui l'autrice ha tratteggiato le due protagoniste. Hachiko è una persona volubile che non cresce, che non impara dai suoi errori e che non matura, rimane coerente con queste caratteristiche per tutta la serie, e credo che anche nella realtà le cose vadano così: le persone non cambiano, ma mettono in atto diverse variazioni dello stesso errore. Non c'è lieto fine, non c'è evoluzione, l'autrice racconta di una persona qualunque con spiccato realismo.

In molti sono rimasti delusi dal finale, ma a mio avviso la scelta di Hachiko è perfettamente coerente con la sua personalità dipendente, infantile e bisognosa di conferme. Quando vede che Takumi è pronto a prendere in mano la situazione, lo lascia fare, delegando a lui tutte le preoccupazioni e le difficoltà di organizzare le cose in previsione dell'arrivo della figlia e di portare a casa i soldi. Hachiko lascia a lui il compito di pensare, abbandonandosi del tutto nelle sue mani. Takumi asseconda i suoi vizi e le sue immaturità, anche se a volte è duro, freddo e possessivo. Dal punto di vista di Hachiko, una persona così controllante e sicura è un punto di riferimento su cui appoggiarsi e da cui dipendere. Paradossalmente, per una come lei, Takumi è la persona in grado di farla sentire protetta e al sicuro. E' la persona giusta.

La seconda parte della serie perde il delicato equilibrio tra l'introspezione dei personaggi e il dinamismo degli eventi che capitano loro. La storia si concentra soprattutto sull'interiorità, e la trama non procede, gli episodi diventano lenti e pesanti, e un po' noiosi da seguire. In alcune parti poi la storia sprofonda in una completa immobilità (per esempio nei lunghi messaggi che Shin scrive a Reira). Nella seconda parte poi Hachiko inizia a diventare antipatica per la sua totale immaturità e incapacità di cavarsela da sola e prendere decisioni in autonomia. A quel punto avrei voluto che la storia desse più spazio al passato dell'altra Nana, di Ren e di Yasu, personaggi immensamente più interessanti e sfaccettati della superficiale, infantile Hachiko. Non è andata così.

L'anime quindi arranca molto nella seconda parte, ma resta comunque bello e interessante.


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Nemesis Ra Algol

Episodi visti: 47/47 --- Voto 7
"Nana" è un anime del 2006 furbescamente ruffiano. Infatti fa intendere che possa trattare seriamente di musica e di amore, con personaggi ben caratterizzati (e infatti lo sono), ma invero, per la maggior parte di loro, insulsi come persone.

Infatti gli autori hanno pensato bene di dare alla parte iniziale quel classico tocco giapponese tipico del genere. Quindi si parte con i classici ritmi lenti, conditi da ottimi dialoghi tra le due Nana, Nana Komatsu e Nana Osaki, coetanee in cerca di una nuova vita a Tokyo, piena di speranze e sogni da realizzare.
Lo spettatore si gusta ovviamente la parte iniziale e ha ben ragione di farlo, il problema è che la scena del treno finisce fin da subito in un pessimo loop di fuorvianti flashback, colpevoli di paralizzare la trama fin dal secondo episodio, per poi uscirne (per fortuna) dall'episodio 7. Ovviamente, con una regia saggia, le situazioni personali sarebbero state gestite con i tempi corretti, procedendo cronologicamente senza problemi, dal momento che l'anime conta ben quarantasette episodi, di cui tre inutili riassuntivi.

Ma veniamo ora al vero problema di quest'anime, ossia i personaggi!
In un anime di questo genere è praticamente la parte fondamentale, che guai se viene trascurata. In questo caso infatti non viene trascurata, ma ostentata! Tramite personaggi dai difetti più disparati quali egoismo, egocentrismo, immaturità voluta e fatta scambiare per ingenuità e doppiogiochismo sessuale, fatto passare per debolezza.
Senza voler spoilerare nulla sui singoli personaggi, è sufficiente menzionare i nomi di quelli che mostrano una ampio campionario di comportamenti e atteggiamenti banali e poveri di valori, personaggi che sembrano essere felici di essere così. Non esiste per loro un'autocritica né coscienza che li faccia sembrare ragazzi seri, maturi, di spessore e, di conseguenza, da seguire con interesse, affetto e passione durante la serie. Anzi, si finisce per detestarli a partire proprio dalla protagonista, "debole e innocente".
Si tratta di: Nana Komatsu (chi se l'aspettava? Ne riparlo meglio più avanti), Takumi, Ren, Layla, Shin.
Mentre i personaggi validi ma non determinanti sono: Naoki Fujieda, il batterista dei Trapnest, ma anche l'unico di quel gruppo che moralmente ed eticamente si salva; Shoji, il quale ha una certa rilevanza solo nella prima parte delle anime, ma che a causa del suo comportamento poco serio ovviamente viene dimenticato, per poi ritornare sempre come personaggio secondario; Junko Saotome, grandissima amica di Nana Komatsu, sempre pronta come una sorella a dare consigli e rimproveri, appena Hachiko piagnucola.
Ecco invece i tre veri protagonisti positivi, il cuore dei Blast nel vero senso della parola: si tratta ovviamente di Nana Osaki, e soprattutto il migliore di tutti, ossia Yasu (Yasushi nome esteso), e Nobuo.

La cosa assurda e curiosa è come gli autori abbiano voluto dare l'impressione che il look aggressivo di Nana Osaki da cantante dark rock fatale potesse facilmente essere associato anche al suo carattere, quando invece delle due Nana Osaki è quella seria, dolce, fragile, sofferta, ma forte perché la vita l'ha forgiata in quel modo, e quindi, nei fatti, risulta davvero una ragazza adorabile e legata a sentimenti solidi e puri.
Yasu è il personaggio migliore in assoluto di quest'anime. Ragazzone anche lui che, mascherato dal suo look da gran duro, in realtà si rivela una splendida persona, sempre pronto ad aiutare gli amici, serio a tal punto da non rinunciare al suo lavoro per non puntare solo sui Blast. Yasu è il vero capo, uno rispettato da tutti e di cui ci si può sempre fidare, che non tradirebbe nemmeno gli amici nemmeno se innamorato. Inoltre Yasu non si atteggia a duro, perché lui sì che è un vero duro nei fatti, ed estremamente maturo.
Nobuo è praticamente la versione maschile di Nana Komatsu, ragazzo di gran cuore puro, lui per davvero soffre e si prende cocenti delusioni, ma senza mai pretendere di essere consolato.

Nella parte centrale assistiamo alla rivelazione definitiva sulla vera indole di Nana Komatsu: non che all'inizio fosse pudica e seria, ma almeno comprendeva che essere facile e frivola non portava alla felicità reale fuori dal letto, e almeno provava un certo disagio. Peccato poi che, tra un'amica che le voleva bene più che a una sorella e un ricco egoista finto responsabile solo grazie al suo denaro, un individuo capace solo di preoccuparsi delle apparenze e della sua carriera, Nana Komatsu sceglie la comodità al posto dei veri sentimenti, lo fa anche se quella scelta la fa soffrire. No, lei non lotta per i sentimenti, non lotta per nulla e si fa travolgere solo dagli interessi, magari piagnucolando e tornando da Nana Osaki sempre più di rado, rigorosamente in caso di bisogno, il solo suo di bisogno, proprio come il fedele Hachiko, appunto.

Ovviamente anche Takumi, Ren, Layla, Shin seguono tutti lo stesso squallido modo di agire e pensare: tutti personaggi a prima vista carini e seri, per poi rivelarsi estremamente negativi, fatta eccezione per Ren, ma nel suo caso più per codardia e immaturità, che per una forte convinzione opposta al suo gruppo.

Nel finale si assiste alla degenerazione peggiore dei soliti ormai noti, con scelte sessuali legate decisamente a mancanze, noia, solitudine, piuttosto che per amore o anche per un semplice affetto da letto, ma almeno solido.

Altra nota negativa è come viene usata la musica in tutto l'anime, sempre come un pretesto per cercare di portare avanti una trama profonda, alla quale però non viene dato abbastanza il giusto spazio richiesto. Si ha la sensazione che gli autori volessero sfruttare la storia delle band quasi come un contorno, invece che la parte principale su cui tutto doveva ruotare, senza ovviamente monopolizzare la sfera sentimentale, ma nemmeno finire al margine.

Dal punto di vista tecnico "Nana" è diviso da una linea netta. Se, da una parte, troviamo personaggi dal character design dei visi e dei riflessi dei capelli e oggetti vari ben realizzati, sul fronte fondali assistiamo a un vero e proprio lavoro mal realizzato per il 2006, con un po' di problemi. Per esempio, l'acqua, essendo realizzata in 3D-prerenderizzato (quello della PS1), la scelta non poteva essere più sbagliata. L'occhio viene punito ad ogni modo in qualsiasi altro contesto, che si tratti di profondità a campo largo mal realizzato o di semplici fondali di contorno sfocati. I colori invece sono ben utilizzati e riescono a sopperire alle carenze dei fondali. Il sonoro vanta le sigle cantate rock di buona fattura e delle OST che fanno perfettamente il loro dovere, mentre il doppiaggio italiano è perfetto.

Concludo rammaricato che, con il potenziale di cui disponeva "Nana" e l'alto numero di episodi, si poteva realizzare davvero un capolavoro, ma con soli tre personaggi realmente seri, poco spazio ai sogni della loro musica e con questo finale, l'anime perde tantissimo.


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filod'arianna

Episodi visti: 50/47 --- Voto 7,5
La serie inizia con la prima delle due Nana, Nana Komatsu, e con le sue vicissitudini sentimentali, ormai diplomata e che non sa bene cosa fare della sua vita. La sua sarà la voce narrante per più di metà della serie. Decide di unirsi al suo ragazzo che vive a Tokyo per studio e parte per la capitale, incontrando in treno l'altra Nana, una cantante che sta raggiungendo anche lei la capitale per poter veder avverato il suo sogno di diventare famosa. Le loro strade si separeranno subito, per poi incrociarsi fortuitamente in occasione dell'affitto di un alloggio: interessate entrambe allo stesso, decidono di vivere insieme. Si creerà un forte legame tra loro, che manterrà un filo conduttore per tutta la serie, trovando in Nana, la cantante, la seconda voce narrante nella seconda parte dell'opera.

E' interessante il modo in cui le due protagoniste vedranno messi in luce gli eventi antecedenti il loro incontro e che le portano a decidere di partire per Tokyo; avremo un primo blocco dedicato a Nana Komatsu e indipendentemente un secondo blocco dedicato a Nana, la cantante; come trait d'union, il loro incontro in treno.
Le loro personalità sono ben sviscerate, anche grazie all'utilizzo dei monologhi interiori delle due voci narranti; Nana Komatsu con il suo carattere estroverso, volubile, frivolo e innamorata dell'amore incontrerà sulla sua strada diversi amori, fino ad arrivare a una scelta che cambierà il corso della loro amicizia. Nana, la cantante, ha un forte legame con un ragazzo con cui si è lasciata, Ren, anche lui cantante, ma già famoso e che tornerà nella sua vita proprio a causa del trasferimento a Tokyo della ragazza.
Con le loro si svilupperanno le storie di altri personaggi che saranno i compagni di band di Nana, la cantante, e sotto questo punto di vista do merito a quest'anime perché non ha dimenticato nessuno. Tra tutti ho apprezzato la caratterizzazione di Takagi, amico d'infanzia di Ren, anche lui musicista, legato da profondo affetto verso Nana, la cantante, e che sarà la sua spalla per tutta la serie. Il suo amore per lei si esprimerà in modo platonico e sarà rappresentato dalla dolcezza e dalla generosità, moralmente ineccepibile e devoto all'amicizia.

E' un'opera alternativa e interessante, che però perde molto dalla seconda metà, motivo per cui do un voto modesto rispetto a quello che mi sarebbe piaciuto dare se il tutto si fosse concluso sfruttando la leggerezza e il dinamismo della prima metà dell'opera. La seconda parte s'attorciglia su sé stessa e non porta da nessuna parte, e ci sarà una decisa lentezza e pesantezza anche legata ai monologhi di Nana, la cantante, piuttosto ripetitivi e lugubri. Tutto questo al di là del non portare a termine la storia, che già di per sé è penalizzante, siccome di carne al fuoco ne han messa davvero molta, ed è stato tutto abbandonato, offrendo un ultimo episodio, incomprensibile, che slitta con una finestra sul futuro e che non fa capire nulla del perché è stato piazzato lì.
L'alternatività dell'anime, parlando sempre della prima parte, ricade su una scelta piuttosto occidentalizzante: non si vedranno le tipiche usanze giapponesi del togliersi le scarpe, ad esempio, non ci saranno eventi tradizionali. Sarà tutto piuttosto "occidentale", ci saranno accenni di sesso tutto molto in relax, baci e abbracci a go go, non ci sono le timidezze e la refrattarietà tipiche degli anime sentimentali shojo. Nella seconda parte qualche cosa della tradizione verrà introdotto.

Interessante la grafica, che ha puntato i riflettori sulle due protagoniste e il loro look, molto diversi tra loro, ma che in alcuni momenti perde in qualità. L'animazione non è niente di eccelso. La colonna sonora non mi ha colpita in modo particolare, se non per la sigla di apertura, la prima, che sarà anche utilizzata sovente durante la serie, perché sarà una canzone del gruppo di Nana.
Non c'è la versione originale con sottotitoli, la traduzione italiana mi è sembrata buona, la voce di Nana, la cantante, ha spiccato rispetto all'altra Nana, escluso i lunghi monologhi che per me l'hanno penalizzata un po'. Belle le interpretazioni dei doppiatori di Ren, il ragazzo che ama Nana, la cantante, e di Takagi, l'amico di entrambi.

In sintesi, quest'anime non porta da nessuna parte, e lascia amarezza con un finale senza neanche la possibilità di sognare su come andrà a finire, però lo consiglio per la sua particolarità e la sua apertura a stili di vita ed esperienze realistiche.


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DJALLI

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
“Nana” è il mio anime preferito, lo consiglio vivamente, in quanto è un anime che parla di alcune tematiche molto interessanti e importanti che possono aiutare molti adolescenti e non. Ci mette davanti ad un mondo così com’e. È un anime psicologico, in un certo senso, a parer mio, poiché in ogni episodio c’è una parte di narrazione che fa pensare molto. Se sei una persona a cui piace il romanticismo, ma non troppo, che ti piacciono le cose “realistiche”, “Nana” è l’anime che fa per te.
(Nel manga si va più avanti dell’anime, quindi chi avesse quei dubbi che alla fine dell’anime non sono chiariti nel manga può trovare le risposte che cerca)

Auria

 2
Auria

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
E' l'anime più bello che io abbia mai visto. Commovente, coinvolgente e a tratti comico: fra momenti love love, siparietti comici, colpi di scena e anche tanta, tanta malinconia e numerose lacrime, è impossibile non affezionarsi ai personaggi. Per non parlare poi della musica, il pezzo forte dell'intera serie. Le opening, le ending, ma anche tutte le canzoni presenti all'interno dell'anime sono un piacere per l'udito. Il tutto caratterizzato da una "vena punk rock" che non guasta mai, anche grazie ai numerosi riferimenti ai grandi Sex Pistols! Davvero, davvero consigliatissimo. Molto più di una semplice e - in alcuni casi - banale storia d'amore.


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MimmiChan

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
"Nana" penso che sia uno di quegli anime che puoi vedere a qualsiasi età, tanto che riuscirebbe a prenderti quel pezzettino di cuore che ti spinge a rivederla e a consigliarla. L'ho vista per la prima volta dieci anni fa, avevo quattordici anni, e per me è stato amore e anche comprensione.
É una storia d'amicizia, con tanti intrighi amorosi ma così vicini alla realtà che ci circonda da spaventarci, a volte. Penso che chiunque decida di guardarlo si immedesimi in una Nana, tanto da amarla e odiarla in alcuni momenti. Mi sono ritrovata a vedere "Nana" di nuovo, ora, a ventiquattro anni, e la cosa sorprendente è che ho scoperto che mi era mancata un po', che quel piccolo posto che ho riservato nel mio cuore a questa opera è ancora lì. A distanza di anni (è una serie del 2006) i disegni sono ben fatti, non curatissimi in alcuni punti, ma che importa quando la trama è così avvincente?
Non sopporto nelle mie recensioni parlare della trama, spero solo che, leggendo la mia, a qualcuno venga voglia di dire: "E' proprio così!" Oppure: "Caspita, voglio vedere di cosa parla".
La consiglio a tutti; anche ai ragazzi, perché l'amore che mostra "Nana" non è il tipico dietro i banchi di scuola, ma è un amore per una sorella, per un'amica, per la musica, per un ragazzo, per un "per sempre".


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erika zago

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
Ho visto questo anime tardi rispetto agli altri appassionati, questo perché è un genere che non mi piace particolarmente, ma ho comunque deciso di dargli una possibilità, dati i tanti pareri positivi.
"Nana" è un anime del 2006 tratto dal manga di Ai Yazawa, che purtroppo ha dovuto sospendere a causa di problemi di salute, ma di cui comunque ha fatto uscire abbastanza numeri da meritarsi un anime abbastanza completo, ma non del tutto.

Il sito ha scritto una trama esauriente di quest'anime, e anche una buona presentazione dei principali personaggi, quindi non mi ci soffermerò.

Allora, devo dire che all'inizio la prima metà quest'anime mi aveva preso molto, le puntate si susseguivano una dietro l'altra e mi piacevano molto. Alla mia età sono sempre più alla ricerca di questo genere, quel genere che racconti la realtà e la vita di ragazzi con veri problemi, più adulti dei normali teenager protagonisti dei classici anime. Ho preferito molto di più Nana Osaki, una ragazza dal carattere forte e un passato difficile che sa quello che vuole e che lotta per averlo piuttosto che Nana Komatsu, il suo contrario, una ragazza semplice che cerca l'amore della sua vita, un ragazzo dietro l'altro, e che si fa trasportare troppo dalle situazioni. E' stato bello vedere il ricongiungimento di Nana Osaki con il suo amore Ren, un amore vero che tutti vorrebbero, avendo la consapevolezza di aver trovato l'uomo che sarà per tutta la vita, anche se a tratti difficile per la lontananza. Le puntate incentrate su loro due sono quelle che mi hanno fatto più battere il cuore, al contrario di quelle dell'altra Nana molto meno toccanti e più frivole. Ma bello era anche vedere il rapporto delle due protagoniste, la loro amicizia a tratti sembrava qualcosa di più profondo, e forse anche il loro poteva trasformarsi in un amore di quelli veri, ma tutto è andato a sfumarsi nella seconda metà dell'anime.
Quello che succede nella seconda metà renderà tutto più pesante, i rapporti verranno spezzati e tutto diventerà più malinconico. Non riuscivo più a vedere le puntate una dietro l'altra come facevo prima, la stupidità e la fragilità di Nana Komatsu rovineranno tutto e, secondo il mio gusto, la renderanno anche meno sopportabile. Ma quello che proprio non sopportavo era il male che stava facendo all'altra Nana, già con i suoi problemi personali; quello che succederà sarà un duro colpo per lei. Ho sperato fino alla fine che la situazione si risolvesse in qualche modo, ma il finale non molto completo non mi ha dato questa soddisfazione, facendomi abbassare il voto dell'opera.

I disegni mi sono piaciuti, diversi dai comuni anime ma non troppo. Le sigle sono in sintonia con lo stile dell'anime, anche quelle molto belle.

Infine il mio voto è 8, anche se la seconda metà non mi è piaciuta, e il finale non è uno dei migliori. Ma, se guardo la sua opera al completo, devo dire che i sentimenti sono comunque veri, come i problemi e i rapporti. Lo consiglierei a qualcuno che cerca un anime sentimentale ma anche serio.


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$upersonico

Episodi visti: 40/47 --- Voto 9
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

Ho visto “Nana” circa tre anni fa e, nonostante non seguissi quasi per niente questo genere, mi colpi fin da subito. Di Nana mi colpi l'atmosfera, le musiche e l'intensa caratterizzazione dei personaggi. Il doppiaggio è ottimo.

Ho visto 'solo' quaranta puntate, perché a un certo punto mi resi conto che la storia stava diventando nevrotica e aveva ormai perso la sua eleganza e la sua profondità. Io, sinceramente, non avendo letto il manga, avevo sperato in una relazione sentimentale tra le due Nana, invece poi la storia punta su una relazione diversa.
Facendo un'analisi retro-psicologica ho notato che Ai Yazawa, secondo me, rispecchia l'anima di Nana Osaki e ci sono alcuni dettagli simili (tipo la data di nascita). Pesci è un segno profondo, artistico, ma anche piuttosto fragile. Credo che la malattia che gli sia venuta fosse legata all'amore.

Che dire? Ogni personaggio ha un suo carattere, ha un suo stile, la sua vita, chi prepara da mangiare, chi canta, chi fa sesso ecc. Ma la cosa più forte di tutto l'anime è il legame tra le due ragazze, è un percorso che inizia, si evolve, ritorna e alla fine... degenera. Non mi diede fastidio la relazione tra Haichi e Takumi, ma come poi viene sviluppata la storia tra le due protagoniste, cioè tra Nana e Haichi.
I personaggi che preferisco in sintesi sono tre: Ren, Nana e Yasu. Caratteri piuttosto forti e intraprendenti. Ho mollato poi la visione della serie, perché la storia stava diventando qualcosa di fastidioso e banalmente ripetitivo, non riusciva a svilupparsi. Ma questo perché, secondo me, l'autrice avrebbe dovuto - dopo la nuova relazione di Haichi - far riavvicinare pian piano le due protagoniste e farle innamorare. Invece, si è puntato più su altri elementi dei caratteri.

Do 8/9 per l'originalità, 9 alla caratterizzazione dei personaggi e 10 al tocco personale. All'intera storia darei un 7, perché non si è saputo elaborarla fino in fondo e non credo che l'autrice avesse compreso fino in fondo la sua bellissima idea iniziale. Alle atmosfere do 10, hanno qualcosa di nostalgico, ma anche molto romantico. Dopotutto è una storia sentimentale e più di una volta, grazie al tocco delle travolgenti musiche, mi è caduta una lacrima e mi ha fatto piangere.

Vorrei tanto una versione alternativa di "Nana" dopo la relazione tra Haichi e Takumi. Sarebbe un capolavoro.


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Hatake Rufy

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Navigando su Google in cerca di un anime che parlava di una band rock, ho trovato "Nana", e inizialmente pensai di aver sbagliato anime, perché sì c'è di mezzo una band rock, ma non era il piatto principale; dopo qualche puntata ho dimenticato cosa cercavo veramente e mi sono fissato su Nana e Hachi, confermando ora che il caso mi ha fatto conoscere quest'anime davvero grandioso e pieno di emozioni, uno dei pochi anime che mi hanno fatto scendere una lacrima, pure due.
Per gioco del fato ho trovato l'anime "Nana", e altrettanto casualmente le due protagoniste si incontrano, su un treno diretto a Tokyo, entrambe per trasferirsi, chi per un motivo, chi per l'altro; dopo il viaggio in treno si separano, ma il fato vuole che si incontrino di nuovo e che questa volta restino insieme, condividendo lo stesso appartamento. Da qui la trama inizia uno sviluppo sempre più crescente che, a parer mio, merita tantissimo.

Nana Komatsu è la prima a presentarsi, è una ragazza moderna, che segue la moda ed è abituata a farsi degli amici, anche se poi rischia di essere mollata per via del suo carattere poco sopportabile, egoista ma non troppo, viziato e seccante, ma a modo suo sa voler bene ed essere amata, tanto che è una ragazza che si innamora facilmente; questo suo lato l'ha portata ad avere moltissime cotte e anche sofferenze, ma per sua fortuna a Tokyo c'è il suo ragazzo che la attende. L'obiettivo di Hachi (soprannome datogli da Nana Osaki), è trasferirsi a Tokyo per trovare lavoro e diventare indipendente, così da non dipendere dal suo ragazzo, impegnato tra lavori part-time e studi.

Nana Osaki è violenta, con un pessimo carattere, alza spesso la voce e non dà confidenza a nessuno; viene dipinta così, ma in realtà è solo la sua superficie, interiormente anche lei è un po' egoista, ma il suo passato è così tragico da poter dare ragione al suo caratterino. La sua ragione di vita è cantare, infatti è la vocalist del gruppo punk Black Stone, abbreviato Blast, creato in precedenza dai suoi amici Yasushi, Nobuo e Ren; quest'ultimo è l'uomo che ama, ma si sono divisi perché entrambi hanno una cosa in comune che è più forte dell'amore stesso, ovvero la musica. Nana parte pochi anno dopo l'abbandono di Ren dai Blast, rincorrendo pure lei il suo sogno. Qui incontra Hachi.

I disegni sono l'unico punto debole di questo magnifico anime che mi impediscono di dare 10 in pagella: pur non avendo letto il manga, e quindi non avendo visto i disegni puri di Ai Yazawa, non ho gradito molto la grafica, con una fisionomia al di là del naturale; molte volte i personaggi sembreranno più magri di quel che sono, a volte addirittura anoressici. Il comparto sonoro invece è uno degli aspetti che risalta subito, il doppiaggio in italiano è fatto benissimo - raramente mi faccio piacere il doppiaggio in italiano e sono rimasto abbastanza contento; la colonna sonora è davvero magnifica, le canzoni sono il top.

Concludo così questa recensione di "Nana", trovato per caso, felice di aver visto l'anime in questo periodo in cui ho potuto amare quasi tutti gli aspetti di questa storia magnifica piena di emozioni.


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ORACLE72

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Uno degli anime più belli, sicuramente tra i dieci che preferisco in assoluto. La vita e l'amore di due ragazze che, pur non conoscendosi, si ritrovano a condividere un posto nello stesso treno, verso una nuova vita. All'arrivo si separano, ma la vita riserva loro di rincontrarsi mentre cercano di affittare lo stesso appartamento. Si chiamano entrambe Nana: una è dipendente dagli altri e insicura, l'altra è decisa a cavarsela da sola in ogni occasione. Diventeranno una la migliore amica dell'altra. Un affetto simbiotico che le legherà come un vero amore. Saranno complici e si sosterranno nella vita e nella ricerca della felicità. Una strada che le allontana anche da ciò che la quotidianità sembra definire vita ordinaria. Sono speciali, nel talento, nella personalità, nelle amicizie, musicisti famosi che da idoli lontani diventeranno amori ricambiati. Romantico e toccante.


 1
Nahoko-Kira

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Nana Komatsu o Nana Osaki?
Non dimenticherò mai il mio: "Nana? E che razza di titolo è?", detto appena sentii per la prima volta questo nome. E ancora meno dimenticherò la noiosa giornata d'estate in cui decisi di iniziare a vedere questo 'anime dal titolo strano'.
"Nana", in realtà, mi è entrato nel cuore, dalle musiche alle voci dei personaggi fino alla meravigliosa storia. Credo che mi sia piaciuto così tanto anche perché mi rivedo molto nella Osaki, e il rapporto delle due ragazze è simile a un rapporto che io stessa ho vissuto... quindi l'ho apprezzato anche per motivi personali. Ma "Nana" non è un manga/anime che può non colpire né tantomeno non piacere! L'unica pecca è l'essere incompleto, altrimenti gli avrei dato 10 tranquillamente.
È un anime pieno di sentimento, di significato, molto attuale e mai, mai, mai noioso. Cinquanta episodi li ho divorati in dieci giorni! Alcune scene sono davvero divertenti, altre (come l'abbraccio tra Osaki e Ren verso la diciannovesima puntata) mi hanno fatta piangere come una fontana. Ma forse la cosa più bella sono le frasi dette la maggior parte delle volte da Hachi all'inizio o alla fine della puntata. Sì, quelle riflessioni sono sicuramente la nota migliore dell'anime.


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mory.s

Episodi visti: 47/47 --- Voto 8
Nonostante la bellissima trama e l'ottima caratterizzazione dei personaggi, dei quali possiamo notare una vera e propria crescita psicologica, l'anime ha alcune pecche. Prima di tutto, non ha una conclusione, e questo è sicuramente dovuto al fatto che neanche il manga ha una conclusione definitiva; quando venne realizzato l'anime, non era ancora giunto al punto in cui si trova al momento, tuttavia non si tratta di lasciare aperte solo alcune questioni, ma potremmo dire che la stessa puntata finale non termina: personalmente mi sarei aspettata almeno un altro episodio per concludere la stagione. Seconda pecca: i disegni; ci sono scene in cui appaiono davvero ben fatti, ma in altre in cui non sembra neanche di guardare lo stesso anime.
Nonostante io preferisca guardare anime sottotitolati, non sono riuscita a trovare "Nana" in lingua originale e sono stata costretta a guardarlo in italiano; è stato però uno dei pochi casi in cui il doppiaggio è risultato perlomeno decente. Consigliato.


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Sekai295

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Per me è uno degli shojo più belli mai visti. Comincerò analizzando l'intera opera (anche se è incompleta, purtroppo).

Trama: penso che sia davvero ben costruita, non ci sono episodi in cui non si prosegue con la trama, ma c'è sempre qualche evento che modifica la situazione dei personaggi. E' originale, incentrata su vari punti sia l'amicizia profonda tra le due Nana sia su tutto ciò che c'è dietro il mondo della musica, e non le classiche storielle scolastiche.
Personaggi: le due protagoniste hanno due caratteri diversi e proprio per questo si completano davvero molto bene, anche se ammetto che come personaggio preferisco Nana Osaki. Tutti gli altri personaggi secondo la mia opinione sono stati pensati davvero bene, ognuno di loro ha qualcosa che spicca, sia pregi che difetti.
Disegni: i visi dei personaggi sono davvero ben disegnati, ma sinceramente non mi piace molto come l'autrice li disegna per intero. I piccoli dettagli, ad esempio gli abiti, sono davvero belli e fantasiosi, ma nell'insieme prevale un disegno non molto bello (ricordo che questo è un gusto personale).
Musiche: tutte le canzoni dell'anime sono davvero belle, penso siano l'altro 50% che dà una marcia in più alla serie animata. Essendo un anime incentrato sulla musica, dovevano obbligatoriamente essere belle e catturare il pubblico.

In conclusione, come voto do 9. Per me è davvero un'opera bellissima che non annoia assolutamente, grazie alla sua trama innovativa, alla caratterizzazione dei personaggi e alla scelta delle canzoni; tuttavia i disegni sono un po' mediocri, e purtroppo l'opera è incompleta.


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Nagisa98

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Difficile trovare le parole per descrivere un anime di tale bellezza quale è "Nana", serie di cinquanta episodi (quarantasette più tre intermedi) prodotta dallo studio Madhouse nel 2006 e basata sull'omonimo manga di successo di Ai Yazawa.

La trama vede come protagoniste Nana Komatsu e Nana Osaki, due ragazze con lo stesso nome e la stessa età che si incontrano per caso su un treno diretto per Tokyo, dove entrambe si stanno trasferendo. Per uno strano scherzo del destino, le due si ritroveranno a condividere lo stesso appartamento, e non solo: gioie, lacrime, amori e soprattutto una splendida amicizia. "Nana" infatti è uno di quegli anime in cui non conta tanto la trama di fondo, ma il modo in cui viene sviluppata, e qui è stato fatto in un modo quasi impeccabile. Avremo infatti a che fare con le vicende di Hachi, soprannome dato a Nana Komatsu dall'amica, ragazza dalla cotta facile e giunta nella capitale per seguire il suo ragazzo e allo stesso tempo diventare indipendente, e con quelle dell'altra Nana, che invece si vuole affermare come cantante rock. Due ragazze dunque molto diverse, l'una cresciuta tra gli agi e la spensieratezza, l'altra che conosce fin troppo bene il significato di dolore e sacrificio, ma che forse per questo instaureranno un forte rapporto e si completeranno a vicenda. Gli amori di Hachi si intrecceranno con la corsa al successo della band di Nana, e tesseranno la trama di una storia appassionante e imperdibile. "Nana" è fatto soprattutto di riflessioni, delusioni amorose e lacrime, ma non è detto che non si rida: un umorismo per niente scontato, fatto di battute originali e divertenti, è sempre dietro l'angolo per smorzare le situazioni più tese.

Ovviamente la storia non sarebbe niente senza i personaggi che interagiscono in essa, fulcro di tutto l'anime: a partire dalle due protagoniste, ogni personaggio è davvero ben caratterizzato, chi più chi meno, a causa del fatto che il manga è ancora in corso, ma si può affermare con certezza che nessuno viene aggiunto lì per caso. Per fare un esempio, Shoji, dopo un certo accadimento, tornerà (non solo in queste occasioni però) insieme a Junko e Kyousuke per strapparci un sorriso negli episodi riassuntivi, oppure Naoki, batterista dei Trapnest, che sembra messo lì per completare la band, si aggiungerà ai loro siparietti comici - e chi può dire che nel manga, che purtroppo non ho letto, ha avuto o avrà il suo momento di gloria "serio". Alla fine i personaggi creati dalla Yazawa si rivelano tutti meravigliosi, e perfino Takumi, che sembra un po' l'antagonista della storia, si guadagna la mia simpatia.
Altro ingrediente di successo dell'anime è di sicuro la sceneggiatura, ricercata e accurata, che dà il meglio di sé nelle riflessioni, a inizio e fine episodio, dell'una o dell'altra Nana, che contribuiranno verso la fine della serie a rendere le vicende ancora più toccanti e malinconiche.

Non passa di certo inosservato il comparto sonoro: ad OST stupende si aggiungono le canzoni dei due gruppi attorno a cui ruota la serie, i Blast e i Trapnest, che fungono anche da opening ed ending. Da non dimenticare, in particolare, le energiche "Lucy" e "Wish" e le struggenti "A little Pain", "Shadow of Love" e "Kuroi Namida".

L'anime non si distingue per le animazioni, che sono tuttavia molto buone, ma piuttosto per il character design: il tratto molto realistico della Yazawa viene trasposto fedelmente nella versione animata, e risulta uno dei migliori in assoluto, anche perché è raro trovarne di questo tipo nelle opere giapponesi.

Allora perché non dare 10 a un'opera che risulta, fin qui, perfetta? Quali sono i suoi difetti? Per prima cosa vidi l'anime per la prima volta quando avevo quattordici anni, e rimasi sorpresa dalle scene un po' esplicite, quindi al primo impatto non lo classificai come uno dei miei "Best 5", per usare termini gergali. Tuttavia, togliere un voto per questo motivo sembrerebbe davvero ridicolo, infatti quello vero è un altro: il finale è davvero malinconico, e per questo ci ho trovato un non so che di affascinante, tuttavia è aperto - e altrimenti non si poteva fare, visto che l'anime copre circa metà dei capitoli del manga pubblicati, e quest'ultimo è pure interrotto. Mi è dispiaciuto quindi vedere delle situazioni lasciate in sospeso, o dei personaggi solamente introdotti, come Miu e Yuri.

"Nana" è però una serie da guardare, sia da parte degli amanti degli shojo, josei sia degli anime in generale, in quanto davvero un must dell'animazione nipponica.


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Kerami

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Penso che Nana sia un anime non perfetto ma meraviglioso, ha una serie di fattori messi insieme che rendono il tutto piacevole da seguire a partire dai personaggi fino ad arrivare all aspetto grafico. Le due protagoniste nonostante siano molto differenti caratterialmente si completano a vicenda, anche durante la distanza fra le due nel corso della serie il legame rimane sempre lo stesso, ciò si percepisce tramite le frasi di Nana e Hachi a inizio e fine episodio che trasmettono malinconia l'una nell'altra. Nel corso di tutta la serie si capisce quindi il forte legame che va ben oltre l'amicizia, diventando come l'affetto fratello-sorella. L'unica pecca principale però è sul carattere di Nana Komatsu; trovo si sia calcato troppo sul personaggio della "ragazza ingenua e fragile" che invece di maturare con le esperienze vissute resta sempre nella sua ingenuità e debolezza senza mai fare un passo avanti, continuando a crearsi i problemi da sola, contando anche i periodici rimproveri dell'amica Junko che non le sono serviti a niente. Nana Osaki però è un personaggio ben fatto e i personaggi secondari non sono da meno, realizzati con caratteri ben definiti e differenti dalle apparenze, soprattutto Yasu, Junko e Kyosuke che però sono stati lasciati abbastanza in disparte nonostante la loro maturità rispetto agli altri personaggi (riferendomi a Junko e Kyosuke). Per il resto invece la grafica è molto buona e la storia anche se dopo i primi 20 episodi diventa più complessa, malinconica e triste riesce a "prendere" lo spettatore sperando in un buon finale per Hachi soprattutto. La ciliegina sulla torta sono le canzoni di sottofondo e nelle sigle iniziali e finali, se non fosse stato per il carattere troppo fragile e un po' surreale di Hachi avrei dato un 10 ma resta comunque un capolavoro, assolutamente da vedere.


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kaio1982

Episodi visti: 47/47 --- Voto 8
Nana è un anime davvero ben realizzato, immersivo, riflessivo, ma anche godibile, che vanta la presenza di molti personaggi ben caratterizzati. Tuttavia, sono presenti alcuni messaggi e situazioni che ne abbassano il valore. Innanzitutto, trovo assurda la caratterizzazione di Shin, non perché non sia di alto livello, anzi, ma perché la differenza di età tra lui e gli altri, (ben 5 o più anni) viene quasi completamente ignorata, quando nella realtà, tra i 15 e i 20 anni si passa dall'età adolescenziale a quella adulta, con un'infinità di problemi, comportamenti, libertà, maturazione e serietà, che sono presenti in Shin, ma che stonano parecchio con la coerenza del rapporto tra i personaggi, rendendo l'anime meno realistico e pieno di situazioni surreali. Un'altra cosa che proprio non mi è andata giù è quel vecchissimo, ma sempre attuale messaggio, (pessimo) del classico stereotipo del fumo che aumenta (ridimensiona) il carisma dei personaggi (fumano quasi tutti come se si trattasse di acqua), che si atteggiano con sguardi e pose tipiche da finti uomini vissuti. A peggiorare le cose, ci si mette anche la presenza ossessiva delle scene d'amore in cui un po' tutti, fanno sesso come se i sentimenti fossero subordinati al puro istinto. Viene quindi a mancare, quel classico gusto sentimentale e travagliato, che rende bello questo genere. Nonostante i difetti non trascurabili, Nana rimane un anime molto bello e con due protagoniste caratterizzate in maniera superba, Nana Komatsu e Nana Osaki che, insieme a Nobu (ragazzo genuino), Yasu, (vero duro) Junko e alle loro infinite gag divertenti, riesce ad appassionare ed intrattenere su alti livelli.
Dal punto di vista tecnico, Nana si presenta con un ottimo character design, anche se tende decisamente ad esagerare nel presentare personaggi decisamente troppo smilzi e leggermente poco proporzionati. Lo sviluppo dei dettagli di molti personaggi è eccelso, specialmente quello delle ragazze, che sono dotate di capelli estremamente realistici e dettagliatati. Altra cosa da lodare, è lo stile estremamente dolce del viso di Nana Komatzu e quante emozioni riesce a trasmettere con quel suo dolcissimo visino. Ovviamente anche per Nana Osaki e numerosi altri protagonisti, le espressioni facciali sono curate, ma mai come per Hachi. Nota dolente, invece, sono i fondali, che risultano decisamente poco dettagliatati, spogli, poco proporzionati e dalla colorazione sempre sottotono; persino il cibo, che di solito risulta sempre estremamente curato graficamente, qui è solo discreto. Per concludere, le animazioni sono discrete e sinceramente si doveva e poteva fare molto di più. Le musiche sono di un genere che a non tutti piace, ed un po' di varietà in più, sia nei generi che nelle band, non avrebbe guastato. Nana è un anime, che sa dare svariate sfaccettature del modo di vivere dei ragazzi e sicuramente moltissimi, sia maschi che femmine riusciranno ad identificarsi nei personaggi; ragion per cui, ne consiglio la visione, specialmente per chi rientra in quella fascia di età.

Bradipo Lento

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Credete nel destino? Qualunque sia la vostra opinione sull'argomento penso che, dopo aver visto "Nana", in molti sorgerà il dubbio che a volte esiste un qualcosa che è in grado di incanalare la nostra vita in una certa direzione. Non importa se lo chiamiamo "caso", "fatalità", "coincidenza" o "Grande Demone Celeste": alcuni eventi sembrano proprio voluti da una entità superiore che, come il regista di una commedia, ci muove secondo i suoi voleri per ottenere il risultato che si è prefissato.

La storia inizia con l'incontro casuale tra Nana Komatsu e Nana Osaki, due ragazze che al momento in cui hanno compiuto venti anni - diventando maggiorenni per la legge giapponese - decidono di lasciare il loro paese natale per trasferirsi a Tokyo e rendersi indipendenti. Motivazioni diverse animano le due giovani, ma entrambe sono determinate a vivere come hanno sempre desiderato. Il caso vuole che le due si incontrino sul treno che, dopo un lungo e tormentato viaggio, le condurrà a Tokyo: durante il viaggio si conoscono e fanno amicizia ma all'arrivo in stazione si perdono immediatamente di vista. Alcuni giorni dopo però le due si ritrovano - anche questa volta per caso - quando decidono di condividere l'appartamento che entrambe volevano affittare. L'impresa sembra impossibile, le due hanno dei caratteri quasi agli antipodi. Nana Komatsu è una sognatrice idealista, ha avuto soltanto storie d'amore con uomini che l'hanno sfruttata e poi abbandonata ed è a Tokyo per stare vicina al suo fidanzato Shoji; Nana Osaki è molto rude e scontrosa, abbandonata dalla famiglia e dal fidanzato che si è trasferito a Tokyo per suonare in una band più importante di quella in cui suonava con lei. Tra le due nasce subito una grande complicità: Nana Osaki inizia a chiamare la coinquilina "Hachi" - diminutivo di Hachiko, il cane fedele che ha atteso il padrone per anni dopo che era morto - ed in breve tempo il loro rapporto diventa molto profondo, che a tratti sembra più simile a quello riscontrabile tra due fidanzati.

L'anime, però, non si limita a narrare l'intensa storia tra Nana ed Hachi. Sullo sfondo c'è la sana rivalità tra due gruppi musicali: i Trapnest - affermata band rock - e i Blast - abbreviazione di Black Stones, il gruppo emergente in cui Nana suonava prima di trasferirsi - con le loro esibizioni che portano nel racconto una serie di buone canzoni coinvolgenti ed emozionanti. A questo si aggiunge la narrazione degli eventi vissuti dagli altri personaggi, si ha sempre a che fare con storie non banali capaci di attrarre lo spettatore. Si rimane piacevolmente stupiti dalla maturità dimostrata da ragazzi poco più che ventenni che affrontano le difficoltà della vita con una grande saggezza.
Nel corso dei 47 episodi (la serie ne ha tre riassuntivi) si scopre che le due band e i loro componenti sono strettamente legati da eventi passati o da situazioni che accadono nel periodo narrato nell'anime. Per Nana ed Hachi si può pensare ad una doppia casualità che ha permesso il loro incontro ma, se si considera l'intreccio complessivo dei rapporti tra i componenti dei Trapnest, dei Blast e dei personaggi di contorno, si fa fatica a credere che non esista un intervento esterno. Il "Grande Demone Celeste" - come lo chiama Hachi - ha fatto incontrare i personaggi e, quando le cose sembrano evolvere in maniera tale da portare ad una rottura dei rapporti, "interviene" mettendo in scena situazioni inaspettate che danno nuovo impulso alla storia.
I personaggi sono molto caratterizzati, è bello vedere che tutti sono molto più profondi di quello che possono apparire alla prima (superficiale) occhiata. Anche Takumi, il personaggio più menefreghista della serie, dimostrerà di essere molto migliore di quanto lascia trasparire. Tra gli outsiders ho apprezzato molto Reira, Shin e l'evoluzione del loro rapporto; i due capaci di scene molto toccanti nei loro dialoghi "a distanza" che si trovano negli ultimi episodi della serie.

Molto buona la scelta narrativa di iniziare e terminare gli episodi con pensieri di Nana o di Hachi, alcuni sono delle vere e proprie perle di saggezza che danno all'anime un tocco di serietà in più. La serie però è anche ricca di momenti divertenti inseriti come gag nei vari episodi: gli autori riescono a strappare un sorriso anche nelle situazioni più intense e drammatiche, ma non si scade mai nella farsa ed il messaggio iniziale arriva dritto al cuore. L'unica pecca - ma si tratta di una piccolezza - è il finale un po' arrangiato con molti punti lasciati in sospeso, ma sapendo che il manga da cui è tratta la serie è stato sospeso è ovvio che non si potesse mettere la parola "fine" a questa bellissima opera.

La parte grafica è buona, i personaggi sono molto espressivi (anche quando vengono rappresentati in versione super deformed nei siparietti comici) e gli ambienti sono ricchi di particolari. Molto coinvolgenti le scene dei concerti dei due gruppi che rendono perfettamente l'atmosfera del momento.
La parte musicale è eccellente: ottima l'idea di ingaggiare due cantanti professioniste per interpretare le parti in cui Nana e Reira si esibiscono sul palco. Le canzoni che fanno parte della colonna sonora sono di quelle che rimangono impresse e riescono ad accontentare sia il pubblico amante del rock, con le sigle iniziali "Rose", "Wish" e "Lucy", che quello più orientato ai brani melodici, con le sigle finali "Starless night", "Kuroi namida", "Winter sleep" e "Stand by me". Anche la ost è molto coinvolgente, con brani che esaltano i momenti più dolci o riflessivi della narrazione.

Mi è stato detto che come serie "sarebbe stata interessante solo per le canzoni", ma fortunatamente c'è molto di più e penso che "Nana" sia uno dei migliori titoli che mi sia capitato di vedere: emozionante, serio e con delle belle storie di vita e di persone. Un punto di riferimento per chi vuole emozionarsi con delle belle storie d'amore, ma anche per quelli che sono più interessati al genere musicale.


 4
Sakura*-*

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Dopo tutte le recensioni che ho letto su questo anime, sinceramente non me la sentivo di scriverne una io; "perchè dovrei?", pensavo. Poi sono arrivata a capire che scrivere una piccola recensione sarebbe stato il minimo per un anime che mi ha regalato così tante emozioni. Era da un po' che sentivo parlare di "Nana", ma sinceramente la storia non mi incuriosiva molto: "Okay, parla di due che si chiamano Nana e che si conoscono mentre si trasferiscono a Tokyo. Uuh, emozionante." era quello che mi ritrovavo a pensare, e in più la lunga durata della serie mi scoraggiava dal cominciarla. Ho deciso di vedere questo anime viste le numerosissime recensioni positive (che riesco a comprendere soltanto adesso) e la grande quantità di anime leggeri e frivoli che mi ero ritrovata a guardare precedentemente. E beh, come al solito la prima impressione era completamente sbagliata. Ciò che desideravo era qualcosa che mi prendesse totalmente, qualcosa che mi lasciasse un segno dentro e che mi spingesse automaticamente a cliccare sull'episodio successivo. Ma "Nana" non si è limitato a questo: ho visto i cinquanta episodi in quattro giorni (scolastici, per giunta) e, dopo essere andata a letto alle due o alle tre del mattino perché non riuscivo proprio a smettere, facevo sogni riguardanti quest'anime. Direi che questi fatti parlano da sé!

Passiamo alla trama, anche se c'è poco da dire perché non me la sento di rovinarvi niente: Nana "Hachi" Komatsu e Nana Osaki si conoscono sul treno per andare a Tokyo: Hachi si trasferisce per stare con il suo ragazzo, Shoji, che si è trasferito a Tokyo l'anno precedente; Nana ha intenzione di coronare il suo sogno di formare una band che sia conosciuta a livello nazionale. Per coincidenza (o sarà merito del grande demone celeste?) Komatsu e Osaki si ritroveranno a condividere un appartamento, e qui comincerà la nostra storia.

Tra tradimenti inaspettati, amicizie importanti, bicchieri con le fragole, Blast, Trapnest, fan sfegatate, sigarette dall'odore dolce, Sachiko inoppurtune, amori impossibili, chitarristi stupendi (sì, mi riferisco a Nobu), quindicenni precoci e tante altre cose si svilupperà una storia che vi lascerà ad occhi spalancati, incollati allo schermo, a consumare ogni vostra lacrima.

Per essere un anime del 2006 ha una grafica bellissima, in più le colonne sonore sono a dir poco stupende (basti pensare che sono cantate da cantanti professioniste) e i personaggi sono reali. Non è una delle classiche storie dove il finale è comprensibile dai primi episodi e dove il "vissero per sempre felici e contenti" è inevitabile; "Nana" è un anime realistico, che fa comprendere i possibili ostacoli che potrebbero trovare sulla loro strada anche persone normali come noi, ma soprattutto fa capire che spesso le cose non vanno a finire come ci aspettiamo.
Perciò vi consiglio vivamente di tenervi un pacchetto di fazzoletti (è consigliabile anche un rotolo di carta igienica) accanto e di cominciare la visione di questo anime!

<b>Spoiler!</b>
In realtà ad un anime del genere avrei messo anche 10, ma ho deciso di contenermi a causa del finale, che mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca. Ok, lo ammetto, mi sono proprio chiusa in bagno a piangere, ma non ho potuto proprio evitarlo. Sinceramente mi sarei aspettata che alla fine Hachi si sarebbe messa con Nobu, ma quando nell'ultimo episodio si capisce che si è definitivamente sposata con Takumi, il mio cuoricino non ce l'ha fatta (?), soprattutto per lo sguardo immensamente triste che lancia Nobu ad Hachi nell'ultimo episodio.
Però mi piace pensare che in realtà Hachi amasse veramente Nobu, e che per permettergli di seguire il suo sogno abbia deciso, una volta scoperto di essere incinta, di sposare Takumi e di vivere con lui.


 3
mapobeat

Episodi visti: 50/47 --- Voto 7
Avessi visto solo i primi 20 episodi, avrei dato 10 a quest'anime. Purtroppo, però, gli episodi sono 50, ossia più del doppio.
La trama di questo semplice, eppure particolarissimo, anime, presenta le vicende di due ragazze ventenni accomunate dallo stesso nome e dall'uguale decisione di trasferirsi a Tokyo: Nana "Hachi" Komatsu e Nana Osaki. Le due ragazze prendono lo stesso treno diretto alla capitale giapponese, ed è lì che si conoscono. Separate alla stazione, si incontreranno successivamente per caso in un appartamento che entrambe hanno intenzione di affittare: decideranno di essere coinquiline e di dividere insieme la vita quotidiana. Le motivazioni che le hanno spinte a trasferirsi sono diverse: mentre l'obiettivo di Nana Osaki è quello di fare strada con la sua band punk, Hachi è andata a Tokyo per poter vivere a fianco del proprio ragazzo, Shoji, e per dimostrare a se stessa di non essere solo una bambina viziata.

Scusatemi, ragazzi, ma mi sento costretta a raccontarvi il prima possibile il motivo per cui ho dato solo un 7 scarso a quest'anime: mentre inizialmente la trama aveva un filo logico semplice, ben delineato, e si basava sul rapporto tra le due amiche, tanto diverse quanto legate, successivamente questa amicizia tende a essere messa in secondo piano, per poter presentare tematiche differenti e per poter raccontare nel modo migliore l'ascesa al successo dei Blast e della loro entrata nel mondo dello show-business. Credo sia stato proprio questo a far perdere a "Nana" buona parte del suo fascino: l'entrata in scena di tanti, nuovi personaggi appartenenti al mondo della musica e del successo, e la presenza di vari triangoli amorosi, che, come in tutti gli anime, alla lunga stancano. Inizialmente avevo amato Nana Komatsu per il suo carattere spensierato, a volte un po' frivolo, ma sempre sincero. Mi identificavo quasi in lei, in quanto rivedevo in quella ragazza molti dei miei difetti e dei miei pregi, tant'è che sono rimasta davvero delusa quando ho notato che, a mano a mano che la serie andava avanti e prendeva sempre più la piega di una soap opera, il suo personaggio perdeva di credibilità. Quando <b>(attenzione spoiler!)</b> Hachi è andata a letto con Takumi ed è rimasta incinta <b>(fine spoiler)</b> mi sono veramente infervorata: a ogni personaggio difatti appartiene un carattere specifico, che lo porta a fare determinate scelte e a compiere certe azioni. E' contemplata ovviamente anche un'evoluzione che porterà il personaggio a cambiare nel corso del tempo, come è giusto che sia, tuttavia non è stato accettabile per me vedere che Hachi, invece di maturare, si sia trasformata in una - perdonatemi il termine - sgualdrina piagnona.

Nonostante tutto ciò, l'anime ha innumerevoli pregi: la caratterizzazione dei personaggi, che, con l'eccezione di Hachi, è molto riuscita, la grafica eccellente, e la colonna sonora, capace di coinvolgere ancora di più lo spettatore.
Non vi è un vero e proprio finale, in quanto il manga non è ancora stato terminato (e, a parer mio, non terminerà mai), e ciò un po' mi rattrista, visto che questa serie mi ha molto appassionato soprattutto agli inizi.
Non ho altro da dire, credo sia chiaro a tutti il perché abbia assegnato solo un misero 7 a un anime che sarebbe potuto essere da 10 se solo non si fosse allungato il brodo come invece è stato fatto. Comprendo certo il desiderio di rimanere fedeli al manga, ma, sinceramente, una serie del genere avrebbe funzionato maggiormente, a parer mio, se fosse terminata dopo un numero minore di episodi. Forse mi sono lasciata guidare un po' troppo dal cuore e dalla mia delusione. "Nana" è un anime molto bello. Forse non è adatto a me.


 7
Ironic74

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
"Dimmi Nana: anche se le persone si feriscono a vicenda, più e più volte... Amare qualcuno non è mai una cosa inutile, vero?". In questa riflessione, delle tante di cui sono costellate le pagine del manga, si intravede quella che è l'anima della più popolare opera di Ai Yazawa. Un successo davvero inarrestabile, quello di Nana, prima sotto forma cartacea (ancora in corso) e poi come film e serie anime, un successo da far invidia a quello delle due band musicali protagoniste, con tanto di delirio dei fan, gadget e file per aggiudicarsi l'ultimo numero del manga; un successo che ha superato i confini del fenomeno nipponico e otaku per divenire planetario, portando le vicende dei Blast e dei Trapnest ovunque e, grazie alla trasmissione della serie animata su Mtv, anche nel nostro paese, contribuendo ulteriormente al successo dei fumetti giapponesi, come prima era successo solo per "Dragon Ball".

"Nana" è ormai indiscutibilmente un fenomeno che sarebbe ingiusto etichettare come "moda passeggera", dato che è in circolazione da più di dieci anni, quindi i motivi di questa grande popolarità sono da ricercarsi ben oltre la frenesia e il simpatico cicaleggio delle fan girl più accanite, scoprendo che questo titolo si offre a una visione che a prima vista sembrava impossibile.
Che cos'è dunque Nana, le belle canzoni, i personaggi carismatici e super fashion, le storie d'amore al limite della soap opera? No, o almeno non solo. Nella storia delle due ragazze, a prima vista ognuna l'opposto dell'altra, che abbandonano le loro anguste vite di provincia per realizzare i propri sogni tra le luci della grande città, ritroviamo un'intera generazione, quella dello scorso decennio, non ancora ingrigita dallo spauracchio della crisi economica, frutto di un'epoca in cui la speranza di una vita diversa sembrava davvero potersi tramutare in una luminosa realtà. Lontana anni luce dalle storielle scolastiche proposte in sequenze tutte uguali, siamo di fronte a un'opera adulta che non si nasconde dietro a un dito e che sbatte in faccia al pubblico quelli che sono i reali problemi di un ventenne degli anni Duemila. In Nana il sesso, la droga, le situazioni familiari catastrofiche sono le pagine di un libro che solo in copertina appare bello e patinato, come d'altronde le ragazze e i ragazzi che lo popolano, tutti con un proprio look ben definito e giudicato universalmente cool e kawaii, ingombranti orpelli che servono a nascondere una desolante solitudine, un vuoto che si fa davvero fatica a riempire. Sbattuti sul palcoscenico della vita, questi ragazzi dimostrano tutte le loro inadeguatezza e fragilità psicologica, facendosi trascinare il più delle volte dagli eventi a dispetto della loro spavalderia. Non è un caso che la musica con cui Nana Osaki e i Blast provano a sfondare sia quella punk, il genere più rivoluzionante e dirompente della storia del rock, ma anche il più fatuo, quello capace di far bruciare artisti come Sid Vicious (a cui è chiaramente ispirato il personaggio di Ren) nel fuoco del loro stesso successo.

Le azioni delle protagoniste di Nana sono come un grido di solitudine certo, assediate come sono da una società alienata e profittatrice ancora chiusa in un maschilismo neanche tanto mascherato; un grido di dolore frammentato nelle decine di riflessioni di ognuna delle due ragazze, divise e unite nella ricerca di un qualche surrogato di amore e di famiglia che possa condurle a un approdo in cui sentirsi al sicuro nella continua deriva delle loro vite, aggrappandosi con tutte le forze all'unico legame a cui attribuiscono un valore: l'amicizia.
Questa è la mia personale chiave di lettura per comprendere il successo di questa serie che, data l'ormai inarrestabile globalizzazione che ci rende purtroppo tutti uguali anche se lontani, non si limita a essere prettamente giapponese, ma anzi travalica i meri confini geografici portando le ragazze di ogni latitudine a provare una forte empatia per le due eroine dell'appartamento 707.

Entrando invece nello specifico della serie animata non si può non notare la scaltra operazione che la Madhouse (come già con "Paradise Kiss") ha effettuato, da studio navigato qual è, non adoperando quasi nessun cambiamento a quelli che sono i tratti tipici del disegno originale, conservando un chara fatto di personaggi filiformi (quasi a rimarcarne la fragilità) e una maniacale cura dei dettagli, in particolare quelli glamour dell'oggettistica e del vestiario. L'occhio della lettrice del manga ne rimarrà così pienamente soddisfatto, anche se quello dello spettatore neutrale non potrà non ravvisare pecche evidenti nell'animazione, piuttosto lenta e povera di frame persino nelle scene dei concerti, dove vengono rispolverati i fermo immagine di vecchia memoria, e la povertà di parecchi fondali per un giudizio complessivo non eccelso, trattandosi di un titolo di appena cinque anni fa. I fondi dedicati a questo titolo, in effetti, devono essere stati spesi in buona parte sulla colonna sonora, assolutamente di prim'ordine, con l'azzeccatissima scelta di affidare le voci "musicali" delle protagoniste a due stelle emergenti del j-pop come Olivia Lufkin (Reira) e Anna Tsuchiya (Nana Osaki) con ben sette canzoni originali che sfonderanno (ulteriore successo!) anche il mercato discografico.
"Nana" resta quindi un titolo fondamentale, al di là del target prettamente rosa a cui ovviamente è indirizzato, per ogni amante dell'animazione e del fumetto giapponese, e in qualità di specchio dell'odierna società non è esagerato, e anzi mi trova pienamente d'accordo il parallelo che in più di un'occasione è stato fatto con quello che ha rappresentato "Maison Ikkoku" negli anni Ottanta.


 4
__Nergal__

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Tutto inizia con un incontro voluto dal destino: due ragazze si incontrano su un treno e subito si nota il loro feeling. Il caso vuole che entrambe si chiamino Nana e che, per un altro scherzo del destino, si trovino a condividere lo stesso appartamento a Tokyo.
La parte certamente migliore della serie sono le sue due protagoniste, tanto diverse quanto uniche. Nana Komatsu è una studentessa un po' frivola e viziata, mentre Nana Osaki è la cantante di un gruppo punk. Per 50 episodi le accompagneremo nelle loro avventure, in cerca di amore la prima e di successo la seconda.
Le due ragazze saranno affiancate da molti altri personaggi secondari, tutti molto ben caratterizzati e mai fuori luogo; si spazia dagli amici di Nana Komatsu, normali studenti, ai membri della band di Nana Osaki, decisamente "particolari".

La trama non rivela da subito il potenziale, difatti nei primi episodi si corre il rischio di fraintendere il tutto e lasciare perdere la serie, salvo poi pentirsene in futuro.
Una volta entrati nel cuore della storia, i colpi di scena si susseguono, i personaggi maturano e inevitabilmente ci si affeziona.
Verso il finale sembra quasi di trovarsi all'interno di una soap opera con i classici cliché tipici del genere, ma la complessità dei personaggi non è nemmeno paragonabile a quella di un "Beautiful" qualsiasi. Anche le cose più banali, se a compierle è una delle due Nana, si rivelano sempre interessanti.

Spendere parole per descrivere caratterialmente i personaggi costituirebbe uno spoiler enorme, in quanto ognuno di loro è come un puzzle che si compone piano piano durante lo scorrere degli episodi; si può solo dire che è impossibile non trovarne uno di cui "innamorarsi", c'è pane per i denti di chiunque.
Esteticamente il lavoro della Madhouse è decisamente pregevole. Si nota benissimo l'intenzione di creare un universo "cool", alla moda, in cui immergere i personaggi, basti notare la grande cura nel ricreare sempre il look adatto per ogni evenienza.

Lo stesso discorso vale per le opening dei Blast e le ending dei Trapnest, molto ben curate sotto il profilo strettamente musicale.
In conclusione si può dire che l'unica pecca di questa serie sia la longevità, 50 episodi non sono troppi bensì troppo pochi. La storia si interrompe all'improvviso lasciando in sospeso molto, decisamente troppo; bisogna accontentarsi del finale, azzeccatissimo, anche se l'amaro di non poter più vedere Blast e Trapnest sfidarsi a suon di live è difficile da levare...


 6
Hachi194

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Incipit: due ragazze con lo stesso nome e circa la stessa età si conoscono sul treno che sta portando entrambe a Tokyo, dove vogliono una sfondare come cantante, l'altra vivere con il fidanzato. Una coincidenza le porterà a vivere insieme.
Nana è uno dei miei cinque anime preferiti. La storia è bella, piena di colpi di scena; bella è l'ambientazione nel mondo delle band musicali emergenti. Se vi siete stancati delle solite storie ambientate tra i banchi di scuola, Nana è una vera boccata d'aria fresca.
Non ho sentito le voci originali, ma ho trovato più che azzeccate quelle italiane.
La colonna sonora è di altissimo livello, sia per quel che riguarda le sigle di apertura e chiusura, sia per i commenti strumentali di sottofondo, alcuni dei quali molto struggenti. L'autore, Tomoki Hasegawa, ha fatto un ottimo lavoro. L'album "Nana 707 Soundtrack" dura esattamente 70 minuti e 7 secondi, così chi mette il cd nel lettore vedrà comparire sul display 707, tanto per dirne una.
Due sono secondo me i difetti per cui non ho dato il massimo dei voti:
- rispetto al manga l'anime è meno curato nei dettagli - d'altronde raggiungere il livello di perfezionismo della Yazawa non è cosa da poco. Alcune scene sono un po' tirate via;
- l'anime non traspone tutti i volumi del manga e quindi non ha una fine ben definita (anche il manga non finisce ma lì ci sono state cause di forza maggiore). Insomma, resta un po' l'amaro in bocca e un po' di domande senza risposta.
A parte questo Nana è senz'altro da vedere.


 2
xMinakoChan

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Il motivo per il quale decisi di seguire quest'anime fu per la sua fama. Mi interessava capire se fosse davvero quel grande capolavoro che molti considerano, perciò provai a guardarlo. A quei tempi non ero molto propensa per gli shoujo, poiché li ritenevo banali e abbastanza infantili, ma quando ho visto per la prima volta "Nana" mi sono dovuta ricredere. Mi ha subito colpita per la trama divertente e originale, man mano che andava avanti diventava sempre più drammatico e a tratti commovente. E' un manga davvero maturo, non il classico shojo per ragazzine (anzi forse lo definire più uno josei), ma un'opera piena di sentimenti, emozioni e che tratta argomenti molto profondi. C'è anche il lato romantico e gli intrecci amorosi non mancano: ciò rende tutto molto più interessante.
Inoltre, il carattere dei personaggi è davvero ben delineato, ogni personaggio ha le proprie caratteristiche e particolarità.
Per quanto riguarda il disegno all'inizio non mi è parso un granché, ma andando avanti con gli episodi mi ci sono abituata e adesso devo dire che lo trovo bello e accurato.

L'espressività dei volti a mio avviso è impressionante, adoro ogni singola espressione facciale. Mentre per quanto riguarda il fisico dei personaggi si può considerare fin troppo allungato, snello e senza alcuna forma.
Belle sono le varie colonne sonore, cantate poi nell'anime dalle due band: i Trapnest e i Blast. Le opening e le ending sono meravigliose, adoro le voci di Anna Tsuchiya e Olivia Lufkin, sono piacevoli da ascoltare e a tratti anche rilassanti.
Lo consiglio a tutti gli amanti degli shoujo e josei, ma anche a chi vuole provare qualcosa di diverso. Il mio parereè che "Nana" è un anime davvero stupendo: divertente, commovente e in grado di farti provare forti emozioni. Inoltre è molto profondo il valore dell'amicizia.
L'unica cosa che mi spiace è che la Yazawa abbia sospeso il manga per problemi di salute, spero si rimetta presto e continui quest'opera che ha davvero bisogno di una conclusione.
Voto: 10.

Kouta85

 2
Kouta85

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Secondo me l'opera nel suo complesso è un capolavoro del suo genere. Non ho visto molti shoujo/josei finora, ma penso che Nana meriti un 10 pieno per le emozioni che trasmette, per il realismo di molte situazioni che si creano tra i personaggi e per la magica atmosfera che sa creare. Nana mi ha emozionato, commosso, divertito, fatto sperare nel futuro.
La cornice musicale poi è superba, tanto che ancora adesso, a distanza di mesi dalla seconda visione, ogni tanto canticchio qualche canzone della colonna sonora e come sveglia sul cellulare ho "Ichinichi no Hajimari".
Insomma se volete passare alcune piacevoli ore in compagnia di una storia sentimentale e romantica, che strappa qualche lacrima sincera e svariati sorrisi, dovete assolutamente vedere almeno qualche episodio di questa serie, e poi vi affezionerete alle due protagoniste e a tutti i personaggi - garantito. E se vi affezionerete proprio tanto, quando avrete visto l'ultimo episodio vorrete vedere anche i due live action per colmare il vuoto... Beh, a quel punto resistete perché non ne vale la pena, leggete il manga piuttosto.
Insomma, guardatelo, guardatelo, guardatelo!


 3
Eretria90

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Premetto che a primo impatto questa serie non mi attirava. L'avevo boicottata per la velocità dei primi episodi e la semplicità dei sentimenti di Nana Komatsu, e non sono andata oltre l'episodio 5.
Ebbene, mi sono ricreduta quando mi capitò di vedere casualmente un episodio nel mezzo, che voglio riassumere per tentare di farvi capire cosa mi stupì. Nana Komatsu (detta Hachi) è in crisi con il ragazzo e chiede a Nana Osaki (la ragazza stile punk) di aspettare con lei fuori dal locale dove il fidanzato lavora. Le due discutono: Osaki rinfaccia a Komatsu di volerlo attendere lì fuori al freddo solo per un tornaconto personale e l'accusa di essere egoista. Komatsu si difende asserendo che è davvero innamorata del ragazzo e che i suoi sentimenti sono puri. Le due subito si acquietano e la Osaki cede la giacca all'amica infreddolita. In quel momento si sente la voce narrante di Hachi, il suo pensiero più segreto e profondo, in cui spiega che le accuse ricevute erano in realtà fondate, ma che voleva essere amata dall'amica e per questo ha mentito. Nonostante questa confessione di egoismo, io ho evinto dalla scena molta umanità.

Ebbene è questo per me Nana. C'è del realismo nel modo in cui ogni personaggio non è ingenuo, nel modo in cui fa rivelare ai più. Il personaggio è pieno di difetti e di scelte egoistiche che tenta di camuffare, specialmente alle persone a cui vuole bene. Questo è il messaggio che ho colto soprattutto dalle voci narranti delle due protagoniste (frequenti all'inizio e alla fine di ogni episodio) che confessano i loro desideri e le loro intenzioni più nascoste.

Le musiche della serie sono sensazionali, cariche e intense, cantate da vere e proprie star che nella loro storia, e a volte anche nell'aspetto, ricordano tantissimo i personaggi a cui affidano le proprie canzoni - ricordo che Olivia Lufkin è metà americana e metà giapponese proprio come Reira.
La grafica è abbastanza fedele a quella dei manga, ed è altrettanto curata negli accessori vistosi dei personaggi. Credo ci si possa affezionare nel bene e nel male a tutti in quanto essi affrontano situazioni di vita molto comuni. A volte ho provato rabbia verso alcuni, ma mi rendo conto che le persone sono uguali fra loro. Tutti abbiamo sbagliato almeno una volta. E siamo fuggiti da ciò che ci sembrava difficile e che faceva soffrire. Ma poi siamo stati perdonati da qualcuno, o forse <b>SPOILER!</b>, come la Osaki, non abbiamo ancora fatto ritorno per paura di cosa o di chi ci aspetta.


 2
anneliese

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
A mio avviso Nana è davvero un anime meraviglioso. Non è la solita storia dal finale scontato. Ti lascia davvero senza fiato, è molto realistico e pieno di sentimenti. A me personalmente ha trasmesso molto. Ho trovato fantastico il carattere delle due protagoniste, che in comune hanno tutto e niente. La serie narra di un'amicizia che nasce da una serie di coincidenze: due ragazze che per pura casualità o forse per destino si ritrovano a vivere insieme, la nascita di un'amicizia vera, le difficoltà che dovranno affrontare, il diventare inseparabili anche stando lontane. Nana è uno dei miei preferiti e lo consiglio vivamente.

grechany21

 2
grechany21

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Nana è veramente un capolavoro. Com'è già stato detto, non si tratta del solito shoujo, ma di un anime nettamente più profondo.
Per prima cosa per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi: persone vere, che sbagliano, cambiano e crescono; ma soprattutto i loro pensieri, che dai disegni di Ai Aizawa scaturiscono in maniera sorprendente. Le due Nana, per esempio, sono personaggi contrastanti, con dei valori e con un loro modo di pensare che non cambieranno mai. Le ambientazioni sono vere tanto che quando le due Nana si trasferiscono dalla piccola cittadina alla grande città (in questo caso Tokyo) i modi di vivere delle persone sono diversi. Tokyo è più caotica e cosmopolita e soprattutto Nana Komatsu si ritroverà disorientata visto la sua grande ingenuità.

Quest'anime, inoltre, tratta anche aspetti duri della società: la difficoltà di essere una persona di spettacolo, la dipendenza da droghe, la difficoltà a smettere di fumare, la difficoltà ad ambientarsi e a capirsi e la possessività che si prova verso la persona che si ama.
Da quando ho guardato Nana guardo la vita in modo diverso e penso sempre: cosa farebbe Nana Osaki o Nana Komatsu se si trovasse al mio posto?
Per finire la colonna sonora mi ha fatto apprezzare davvero moltissimo la musica made in Japan: "A little pain" di Olivia Lufkin mi ha veramente fatto emozionare e trovo che la musica sia "infilata" nell'anime veramente ad arte.
Che dire, Nana è un anime veramente imperdibile. Do un 10 e lode.


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yuki*

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Ormai non so quante volte ho visto e rivisto Nana, ma c'è poco da fare, riesce a emozionarmi sempre.
Trama: Nana Komatsu, è una ragazza che si potrebbe definire come "innamorata dell'amore". Di base insicura, frivola, superficiale, non sa ancora cosa fare nella vita. Si trasferisce a Tokyo per stare vicino al suo ragazzo.
Nana Osaki invece la si può vedere come il totale opposto. Il suo unico sogno è di diventare una cantante di successo, ecco il perché del trasferimento nella città di Tokyo. Da sempre innamorata di un unico uomo ha un passato problematico che si ripercuote ancora nel suo modo di fare all'età di 20 anni.
Benché totalmente diverse, le due protagoniste creano un legame fortissimo che le porterà ad affrontare non poche difficoltà e a crescere notevolmente con il passare del tempo.

Durante la visione dell'anime potremo conoscere bene entrambe le ragazze e tutto ciò che le riguarda, ma soprattutto si toccheranno tematiche forti e concetti che forse al giorno d'oggi sono andati un po' persi con il tempo.
Nana è un'opera completa, in cui si possono trovare tante risate, momenti di riflessione personale, lacrime, tradimenti, amori...
La particolarità di quest'anime è che alla fin fine un po' tutti ci possiamo ritrovare in qualche aspetto delle due ragazze e quindi prendere davvero a cuore quello che accade - o almeno, a me è successo così.
Non è di certo un qualcosa che si può riassumere o capire leggendo qualche riga, quindi l'unica cosa che si può fare per capire bene il tutto è vedere la serie anche più volte. Posso solo promuovere e suggerire a pieni voti quest'opera.


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Anubis85

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Nana è a mio avviso un anime superbo. Si tratta di una trasposizione fedelissima del manga.
Non sono mai stato fan degli anime "romantici", ma Nana non è romantico, è vita: la vita di tutti i giorni di tante persone, e la Yazawa non fa altro che raccontarci le loro esperienze in maniera così realistica da farci immedesimare per forza in almeno uno dei vari personaggi.
Il modo in cui viene raccontato il tutto lascia a bocca aperta.L'anime trasmette qualsiasi tipo di emozione, e credo che il momento che tutti aspettano in ogni episodio è sentire la voce di Hachi o di Nana dire: "Sai Nana...". La Yazawa infatti fa narrare la storia alle due Nana, in un mix di frasi a effetto che fanno sempre pensare.
Nana è una storia di vita, quindi a tratti triste e a tratti allegra, il tutto condito da una colonna sonora d'impatto.
Quest'anime è consigliato a chiunque, anche se dopo l'episodio "finale" è necessario proseguire con il numero 12 (o 13, non ricordo) del manga.
Voto: 10.


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Sonoko

Episodi visti: 30/47 --- Voto 9
Purtroppo non sono riuscita ancora a vedere tutto l'anime di Nana, ma in compenso ho letto i volumetti finora pubblicati del manga e ho visto i 2 film live.
La storia è originale, protagoniste sono 2 ragazze con lo stesso nome e della stessa età, ma assai diverse per carattere che diventano amiche. Ciascuna di loro ha una delusione sentimentale alle spalle e si reca a Tokyo per un motivo diverso, ma il destino vuole che si incontrino prima sul treno e poi come potenziali affittuarie dello stesso appartamento, in cui poi si ritroveranno a convivere.

Questo è solo l'inizio, poi la storia si farà ben più intricata, con complessi intrecci sentimentali e l'importanza, nel corso degli eventi, del mondo della musica.
La storia, come molte tratte da manga di Ai Yazawa, è molto adulta rispetto a quelle trattate nei classici shoujo, e vengono affrontati, anche se senza estremismi, argomenti anche pesanti, come per esempio la prostituzione giovanile (Shin è un giovanissimo gigolò) e altri, che però vediamo solo nel manga, di cui l'anime copre solo una parte.
I personaggi sono molto ben caratterizzati, in particolare spiccano moltissimo le differenze caratteriali delle 2 Nana: Nana/Hachiko Komatsu superficiale, ingenua e fragile e Nana Osaki, del tutto determinata a rincorrere i suoi sogni e apparentemente dura ed inaffondabile. Inoltre vengono molto approfonditi i tormenti sentimentali, soprattutto di Hachiko, che spesso parla in prima persona nello spiegare al pubblico alcuni fatti.
E ogni personaggio ha le sue particolarità, nessuno è stereotipato e non è sempre facile comprenderli in tutto ciò che fanno. Purtroppo molti di loro non mi sono simpatici, ma ciò non abbassa il mio giudizio sull'opera.

Il disegno della Yazawa inizialmente non mi piaceva, ma poi mi ci sono abituata, troppo coinvolta dalle trame. Bella la colonna sonora, che comprende le bellissime canzoni dei Trapnest e dei Blast, i 2 gruppi musicali rivali, di cui alcune sono usate per le sigle.
Voto: 9.


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__HellGirl__

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
Chi non conosce Nana? Tutti sanno chi sono i Trapnest, e tutti sanno chi sono i Blast.
Tantissime ragazze recensiscono questa serie definendola semplicemente fantastica, non avendo parole per l'entusiasmo, o forse troppo poche per la gioia nel pensare ai personaggi di diverso carisma. Non lo so, ma proverò comunque a recensire in modo oggettivo questa serie, cercando di evidenziare ogni punto al meglio.

Nana Komatsu è una ragazza comune, senza nessuna particolare dote, però una cosa è certa: nessuna s'innamora quanto lei. Il suo cuore, composto principalmente da cotte varie, trova certezza assoluta nel suo fidanzato di nome Shoji.
Purtroppo però, per motivi di studio, il suo fidanzato deve trasferirsi a Tokyo, ma i due si promettono di ritrovarsi quando lei avrà trovato lavoro sicuro nella sua stessa futura città.
Il momento del ritrovo è arrivato, e Nana sale sul treno che causerà l'inizio di tutto. Accanto al suo sedile siederà una ragazza ai suoi antipodi: ha abiti gotici, un trucco pesante e al suo fianco una chitarra.
La ragazza appare bellissima agli occhi della comune Nana, quasi fosse una sorta di modella del rock, e iniziando una conversazione scopre che anche lei si chiama Nana e sta andando a Tokyo come lei.
All'arrivo si salutano, consapevoli del fatto che le loro strade si sarebbero divise, eppure l'unico appartamento disponibile è proprio quello di un condominio scelto da tutte e due, e quindi si ritroveranno a dividere a metà le spese, così da abitare insieme nella stanza 707.
Ciò che Nana Komatsu, soprannominata poi Hachi, non sa di Nana Osaki è che era la fidanzata di Rei dei Trapnest, sua band preferita da molto tempo e che al tempo anche lei suonava in una band, chiamata i Blast.

Nana è una serie che ha riscosso un successo enorme, fuori dalla norma, che per certo ha fatto la fortuna dell'autrice Ai Yazawa.
Nana è uno di quei anime che, appena li vedi, capisci di trovarti difronte a qualcosa di unico, di diverso, che nulla ha in comune con altri o per un motivo o per l'altro, dalla grafica dettagliata e curata alla scelta delle musiche, della stupenda voce di Olivia Inspi, data a Reira, cantante dei Trapnest, di cui le ending sono composte.
La serie racchiude in sé una sorta di magia, che apre gli occhi su moltissimi lati che creano e compongono l'amicizia tra due ragazze, e soprattutto, è un anime colmo di melodramma senza paragoni. Il melodramma non è inteso come difetto, anzi, è un bel complimento perché in questo caso dà luce a un'atmosfera unica nel suo genere, quasi portasse la firma di Nana al suo interno.
Le differenze presenti tra la versione animata e quella cartacea sono pressoché abissali e per certo consiglio la lettura del manga, come da mio consueto.
Per concludere il mio voto è 8 e lo consiglio a tutti gli amanti del genere.


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Morgana06

Episodi visti: 50/47 --- Voto 7
Ciò di cui ognuno ha bisogno è avere come sostegno una persona che abbia un carattere diverso dal nostro. Credo che quest'anime rispecchi questo pensiero.
I disegni non sono affatto buoni e secondo me aiutano a concentrarsi meglio sulla storia, che si svolge durante i vari episodi dell'anime.
Nel complesso però è un buon anime, che mostra le stesse situazioni, più o meno, da due punti di vista diversi e di conseguenza si hanno due reazioni diverse che creano l'evoluzione della storia.
I film non sono stati ancora tradotti in italiano ma, nonostante questo, la qualità è abbastanza buona.

tenshi1593

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tenshi1593

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
<b>[Recensioni accorpate]</b>

Questo è stato il primo anime in cui io abbia visto una scena di sesso o in cui abbia sentito una parolaccia. Sul serio, questo anime ha cambiato la mia vita. È semplicemente meraviglioso, così profondo e struggente, nessun anime può competere con Nana per molti aspetti a mio avviso, perché in Nana si parla di vita reale. Io adoro il genere majokko e anche gli shoujo più 'surreali' ma la storia di Nana, nel suo essere così vera e 'toccabile con mano', ti prende il cuore.

Le musiche sono semplicemente dei capolavori, le voci di Anna Tsuchiya e Olivia Lufkin, due cantante eccezionali, contribuiscono a rendere unico e inimitabile questo anime splendido. Il character design e la grafica sono sicuramente di impatto, così come i disegni e il look dei personaggi, tutti magrissimi per altro, forse troppo, ma tutti comunque ben caratterizzati anche attraverso il look.

Ma io sono convinta che sia la storia il vero punto forte della storia e soprattutto il rapporto che si crea tra le due protagoniste. Nana è l'inseguimento di un sogno,un legame più forte del tempo, della distanza, della diversità, la volontà di riscatto, la ricerca di una ragione per cui vivere, l'intensità di un amore che ti sconvolge l'anima e il prendere decisioni che ti cambiano completamente la vita.

Attendiamo una seconda serie con ansia, sarebbe un sogno. Nana è uno dei pochi anime 'recenti' che si possano considerare capolavori a mio parere.
Consigliato veramente a tutti, anche se forse dovrei sconsigliarne la visione ai bambini dati i contenuti spesso spinti, ma io non sono nessuno per fare la morale a qualcuno.

Jey

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Jey

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Cos'è Nana? Non è semplicemente un shojo, non cade nel banale, non c'è solo un sentimentalismo smielato e ossessivo. Nana è attuale, c'è tutto quello che ognuno di noi può incontrare nella vita reale, l'amicizia vera, la gelosia che non sia solo d'amore. Poi l'amore "adulterino", l'amore non corrisposto, le difficoltà della vita di tutti i giorni...

I personaggi, specie Nana Komatsu, maturano di episodio in episodio, noti la transizione, la crescita. Il tutto è ravvivato da un'atmosfera rock, da sottile ironia, e dal carattere delineato di ogni personaggio. Un'emozione continua, colpi di scena. Ottima colonna sonora (le canzoni inoltre sono proprio delle band protagoniste). Impossibile non commuoversi alle stupende frasi che le due protagoniste si scambiano indirettamente a inizio e fine episodio. Massime di vita mai banali. Da lacrime con il sottofondo struggente di una delle fantastiche canzoni dell'anime. Regia? Quasi impeccabile: non c'è mai un momento morto, arriva sempre qualcosa di nuovo a scuotere il fluire della storia.

Voto? 10. Secondo me tra i più begli anime shojo che ci possano essere. Lo consiglio anche ai maschietti: non siate prevenuti, in Nana, ripeto,c'è tutto, ergo sono sicura che anche un pubblico maschile può benissimo apprezzarlo.


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Lavi-chan

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Non posso dare altro che 10. È un anime davvero davvero bellissimo a mio parere, non riesco a trovargli un difetto. Già dall'inizio l'incontro dettato dal destino tra Nana Osaki e Nana Komatsu mi è piaciuto, poi l'evolversi della storia diventa sempre più emozionante, entrano in scena personaggi tutti caratterizzati magnificamente, ognuno con un suo differente modo di agire e di pensare. Alcuni personaggi possono essere solo amati o odiati dallo spettatore, senza vie di mezzo.
NANA è un anime che ti fa davvero capire i personaggi, ti ci puoi anche immedesimare, guardandolo ho provato le più svariate emozioni. Anche dopo averlo rivisto più volte non mi sono mai stancata e ogni volta mi prende così tanto come fosse la prima! Guardatelo, non ve ne pentirete, è uno dei migliori shojo che abbia mai visto! Aspetto la seconda serie però.


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npepataecozz

Episodi visti: 50/47 --- Voto 7
Ricordo che rimasi molto colpito quando Nana fu trasmesso per la prima volta su MTV ma, nonostante le buone intenzioni, ben presto ne scordai l'esistenza (in fondo son tornato a leggere manga e a seguire anime solo di recente dopo una pausa di diversi anni). La cosa che non gradivo era la possibilità di seguirne una puntata alla settimana, con la relativa necessità di mantenermi sempre libero il martedì sera.

A questo punto immagino che stiate pensando una cosa del tipo: "ma chi se ne frega dei fatti tuoi, dicci cosa ne pensi oppure piantala subito". Quindi arrivo al punto. Quando ho avuto la possibilità di scegliere liberamente quando guardare i vari episodi mi sono subito prodotto in una specie di full-immersion. Il prodotto si è dimostrato, come avevo intuito subito, di ottimo livello con una trama molto originale specie nei dettagli e con personaggi dotati di una personalità moderna e credibile.
Però, come accade spesso, anche opere di livello superiore sia per grafica che per trama non riescono a lasciarmi quel senso di partecipazione interiore che sarebbe necessario per suscitare delle emozioni. È questo il caso di Nana; e questo aspetto non può che influenzare la mia valutazione verso il basso.

Immagino che queste parole risuonino come una vera eresia alle orecchie di molti (almeno guardando il livello dei voti), ma cosa posso farci se non mi ha appassionato? Su richiesta confermerei in pieno tutti i pregi che volete, in quanto sono indiscutibili. Ma la valutazione di un opera spesso si basa su una serie di elementi irrazionali che son difficili anche da spiegare. Quindi il voto che do a Nana non supera il 7: un bell'anime, consigliabile a tutti. Meno che a me forse.


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Shoji

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>

Il primo anime che recensisco a ricevere le 5 stelle. Moderno, realistico, curato nei dettagli, mai volgare o scontato, emozionante e coinvolgente, insomma, una serie assolutamente da non perdersi. Premetto che il mio nick NON è stato scelto dopo averlo visto, ma che si tratta di una causalità.
Sta di fatto che il destino che intreccia più volte l'esistenza delle due Nana è davvero perfido. Le due ragazze non sono di certo il ritratto della felicità: vinte sempre da problemi d'amore, costrette a non parlarsi a causa di incomprensioni, pianti e sensi di colpa. Nel momento in cui esse si separano spiritualmente l'anime cade in assoluta depressione, e costringe lo spettatore nel desiderare ardentemente una loro riunione. Perché l'appartamento 707, dove risiedono, non può essere cosi vuota e silenziosa.

Proprio qui si svolgono la maggior parte delle vicende: la scena che mostra l'ingresso fa capire tutto, ovvero la stanza è esattamente simmetrica, come se uno specchio si fosse messo di mezzo. Il punto cruciale è proprio questo, come lo specchio divide la stanza in due parti identiche, il destino (o meglio, il "grande demone celeste") divide in due parti la stessa anima porgendole a due ragazze distinte. Nella corso della storia Nana Komatsu e Nana Osaki cercheranno di comprendersi a vicenda e di donare parte della loro essenza all'altra nel tentativo di completarsi e colmare le lacune che possiedono. Infatti Nana Komatsu, detta Hachi, è molto solare, svampita, indecisa su ogni cosa, confortante, libertina alquanto, amorevole, ma soprattutto materna; Nana Osaki invece è l'esatto opposto: decisa, intraprendente sicura di sé, forte del suo carattere e del suo spirito, legata ad un unico uomo (Ren), dal passato burrascoso e di solitudine.

Fondamentali due episodi: al concerto dei Trapnest Nana rivede Ren dopo molto tempo, piange. Hachi le tiene la mano e anch'essa piange per il solo fatto che la sua amica piangesse, che sia poi di gioia o di rabbia è indifferente. Hachi prima di abbandonare l'appartamento 707 scrive una lettera d'amore a Nana dove le esprime tutta la sua gratitudine per il tempo trascorso con lei e per l'aiuto datole. Nana legge la lettera, corre nella stanza di Hachi, ma la trova completamente vuota. Il suo sogno è andato in frantumi: Hachi non c'è più e lei è perduta, non ha più quell'affetto tipico di una famiglia che Hachi le dava.
Sono innumerevoli poi le scene toccanti sarebbe impossibile citarle tutte.

Altre peculiarità di questo anime sono le frasi che le protagoniste si dicono all'inizio e alla fine di ogni episodio, dove si esprimono i veri sentimenti reciproci ed essenziali per comprendere l'anime.
Per quanto riguarda la musica, beh, quella è essenziale. La scelta delle canzoni sia per le sigle che come sottofondo sono azzeccatissime e danno un'ulteriore pathos alla serie.

È un mio caldo consiglio dargli un'occhiata, e chi pensa che, essendo un shojo, non sia adatto ad un ragazzo sappia che sbaglia di grosso. Le vicende, seppur a carattere amoroso, non sono cosi banali e scontate da far venir il diabete, parola di un insensibile nato.
Per tutte queste ragioni (storia, cura nei disegni soprattutto le ambientazioni, musica e frasi ...) il voto non può essere che 10!


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starbucky

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Due ragazze accomunate dallo stesso nome, Nana, s’incontrano su un treno diretto a Tokyo. Arrivate alla stazione si separano per poi incontrarsi di nuovo casualmente, in un appartamento che entrambe vogliono affittare. Per risparmiare sulle spese dell'affitto, decidono di essere coinquiline e si ritrovano a condividere le gioie e i dolori della vita quotidiana.
Nonostante abbiano un carattere estremamente diverso, chiusa, introversa e decisa ad aver successo come cantante una, allegra e facile all'innamoramento l'altra, le due instaurano un profondo rapporto di amicizia che le porterà a sorreggersi a vicenda e a sentirsi meno sole anche nei momenti di maggiore difficoltà.

Prodotta dalla Madhouse, questa versione animata del manga di Ai Yazawa, riesce a portare sullo schermo tutta l'atmosfera magica presente nella versione cartacea.
Piccole, grandi tragedie si alternano a semplici momenti di vita quotidiana, in un alternarsi di emozioni a cui anche lo spettatore occasionale non può restare indifferente. Con Nana si piange, si ride, si riflette sul fatto che spesso la volontà non basta a far andare le cose come vorremmo e che avere qualcuno che ti resta sempre accanto, anche se a volte non lo meriteresti, è la fortuna più grande che ti possa capitare.
Una spettacolare colonna sonora, melodie malinconiche e più ritmate e sigle di rara bellezza (su tutte la finale delle prime diciotto puntate, A little pain, cantata da Olivia), accostata a disegni di primissimo piano ed a una storia ormai conosciuta in tutto il mondo, rendono quest'anime uno dei migliori shoujo non solo degli ultimi anni ma in assoluto.
Un gran lavoro insomma, che rende il giusto merito ad un manga dal successo ormai planetario e non deluderà anche il fan più attento e accanito. Consigliatissimo.


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Mich392

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Opera sentimentale eccezionale. L'ho sempre ricordata come il miglior shoujo che abbia mai visto (due volte). E' un anime profondo, sentimentale, molto maturo (elemento per il quale apprezzo particolarmente questo prodotto), estremamente realistico (l'elemento che lo distingue dai altri del genere) e molto commovente. I personaggi, ben caratterizzati, hanno ciascuno la propria storia e una personalità forte. La storia è eccezionale e i sentimenti dei personaggi, i loro comportamenti e le conseguenti situazioni sono molto verosimili. Quando si segue questo anime si soffre coi protagonisti. Anche le gag però sono azzeccatissime e non rovinano mai la situazione e l'atmosfera (al contrario di molti anime dove alcune gag sono davvero fuori luogo). I disegni poi sono belli, gradevoli, dettagliati e innovativi. Insomma, è un anime pressoché privo di difetti, consigliato a tutti, a prescindere dal fatto che si apprezzi o meno il genere sentimentale.
Mi piace particolarmente perché è intenso ed emozionante e non è mai sdolcinato (alcuni anime sono davvero insopportabili sotto questo aspetto).
Voto 10 meritatissimo.


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berserkomane

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Stupendo questo anime, mi ha emozionato davvero moltissimo ed il voto che gli ho dato se lo merita davvero tutto.
Il disegno è davvero ottimo e molto particolareggiato (anche se i personaggi sono a volte fin troppo magri) per non parlare delle musiche che accompagnano davvero divinamente la storia.
La trama, come quella del manga, parla di due ragazze che si chiamano entrambe Nana le quali sono dirette a Tokio, (Nana Komatsu per andare dal suo ragazzo e Nana Osaki per diventare una cantante professionista) e dopo essersi conosciute in treno, per caso si ritrovano a voler affittare lo stesso appartamento. Da qui la storia ci mostrerà lo sviluppo della loro amicizia oltre a una serie di intrecci amorosi davvero commuoventi ed emozionanti.

Nonostante sia tratto da un manga shojo (per ragazze) questa serie è godibilissima anche per un pubblico maschile che, come me, vuole provare a leggerevedere storie di questo tipo.
In conclusione consiglio di leggerevedere Nana a tutti coloro che cercano una storia di intrecci amorosi ben fatti e piacevoli o a quelli che, annoiati dai soliti shojo mielosi e lenti vogliono provare qualcosa che davvero lasci il segno.

Limbes

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
Perché un’altra recensione di NANA, e perché fatta da me, poi? È una cosa mia, che magari non importa a nessuno, ma che almeno a questo anime, per quel che vale, la devo. Perché Nana è la serie che mi ha riavvicinato, dopo anni, all’animazione. Perché avevo diciannove anni, e probabilmente ne avessi avuti di meno o qualcuno in più non avrebbe significato niente, ma a diciannove anni quello che vedevo in quei personaggi, in quelle situazioni e in quelle emozioni mi toccava da vicino, e mi sembrava reale, come poche altre volte m’è sembrato. Il fatto che fosse uno shoujo, e che io ne fossi assolutamente cosciente, era ininfluente. Era solo un martedì di una sera d’Estate, era solo un momento si zapping annoiato, sembrava soltanto un anime, uno, dopo tanto tempo, capitato così, in una sera d’Estate. Per giunta a episodio già cominciato, come la serie: la ventiduesima puntata, l’inizio, ma non ne sapevo nulla, della seconda parte di Nana – un caso? – di fronte, da subito, a conversazioni fra amanti, a un intreccio travagliato, a situazioni di vita vera, e a una ending che non dimenticherò mai più.
L’opening che scoprii il martedì seguente me la porto ancora dentro. La storia adesso la conosco, tutta, e la prima parte non è degna di nota. Forse è vero, forse ho un legame particolare con la seconda, ma la prima parte non è proprio niente di che; trita e frivola, da shoujo di bassa lega, non l’avessi vista, successivamente, adesso che lo so, non avrei perso niente. Non ce n’è bisogno per capire la trama, per essere introdotti a questa realtà, per entrare nella vita di questi personaggi. E per non uscirne più, se non a cuore rotto.

Magari graficamente non è quanto di meglio si possa trovare, perché la Madhause ha fatto un lavoro egregio sui colori e soprattutto sulle luci e sugli ambienti che, dai toni vividi e avvolgenti e dalle grandi atmosfere che sanno di vissuto, oltre che vari, pieni, dettagliati e ricreati con un realismo stupefacente, proprio per tali motivi diventano indimenticabili e danno vita a un mondo di cui entri a far parte; però è andata al risparmio sulle animazioni, legnose e rigide, e sui disegni, che spesso diventano approssimativi e imprecisi. Anche se grossomodo il character design rispecchia lo stile anoressico della Yazawa, piuttosto monocorde e più che altro attento al look e alla resa più cool possibile dei suoi diversi manichini, impreziositi da decine di orecchini, anelli e gadget di spiccato gusto poser punk. Tuttavia alla fine tutto questo esibizionismo marcato non strappa che un sorriso e non ci si fa più nemmeno caso una volta partecipi della normalità di ragazzi tanto agghindati fuori quanto puliti e deboli dentro, fragili, che tirano avanti fra risate, incertezze e difficoltà, con comuni sogni nel cassetto che probabilmente vedranno arrivare l’alba prima della loro concretizzazione o giungeranno in porto avvelenati.

In fondo è proprio questo ciò che rende unico e toccante NANA: la quotidianità di due ragazze, l’intimità rubata alla relazione nata fra Achi e Nana, e il rapporto che ha trascinato la prima nella vita della seconda. Una vita fatta di musica e spacconeria, di rivalità e attrazioni reciproche fra band, condivisa con un gruppo d’amici con lo stesso obbiettivo del successo, che nel suo raggiungimento è visto dal di dentro, passo dopo passo, con tutto quello che ci passa in mezzo, siano giorni di scazzo, concerti, liti o storie che si trascinano dall’adolescenza o esplodono in una notte e si estinguono con lasciti più o meno pesanti che restano sempre presenti, anche quando c’è altro ormai per la testa, per le mani, altro cui aggrapparsi, altro da perdere.
E non c’è un personaggio che in tutto questo sia sbagliato o inadeguato. La cosa più bella di Nana sono tutti i suoi protagonisti, tutti al centro di una storia, di tante storie, della storia di tutti. Fra loro c’è una rete di contatti che, tesa fra Achi, Takumi e Nobu, passante per Nana, Ren e il Pelato e circondante Reira e Shin – i quali sono molto più di un contorno – giocando con ritorni e nuovi arrivi sembra quasi strozzarli, tirandoli a fasi alterne secondo corde crudeli, dolci e tristi. Le loro relazioni oscillano fra alti e bassi fatti di grandi eccitamenti e sconforti soffocanti, vibrano attraverso le note di una chitarra o i toni di una voce e risuonano in dialoghi alla fine di un live, nella compagnia dei momenti di festa attorno a un tavolo, in confessioni nella solitudine di una stanza o nella quiete in riva al mare notturno, ricreando così un’altalena di emozioni e situazioni tormentate, intense, vere che si muovono sugli accordi di rapporti e sentimenti profondamente umani, realmente umani.

Perché ci sono maturità e profondità in Nana; ben oltre, molto oltre gli stereotipi di certo romanticismo e di certi intrecci da serie indicata per un target rosa. Non so fino a che punto Nana rientri in questa categoria, figurazione estetica dell’anime e certi leziosismi immancabili a parte: è una serie adulta, che diventa adulta, con situazioni e contesti adulti, difficili, e con tematiche dure, di transizione, da tappe della vita. Perché con i suoi protagonisti tocca in sé diverse età ma lo fa dal di dentro e senza troppe smancerie, immersa fino al collo nel casino immenso che è vivere con tutti i problemi che comporta, e con le poche felicità che paiono proprio per questo sogni lancinanti, in quanto momenti già predestinati a non durare, a sparire al primo raggio di Sole o spaccarsi alla prima incrinatura del vetro. Ché in definitiva non sono altro che illusioni, rifugi di passaggio fra il rimorso e i ricordi spezzati e attimi strappatici dal tempo troppo presto per non fare male. E le loro ripercussioni si trascinano fino alla fine, fino all’arrivo cui approdano sottovoce le conseguenze urlate in attimi lancinanti di silenzi maledetti frutto di tutte le cose andate nel modo sbagliato. Fino alla fine dove si raccolgono tutto il dolore, tutta l’amarezza, tutte le frasi interrotte e tutta la vita vissuta fino ad allora: tutto quello che è passato ed è un peso sulle spalle dei personaggi. Dove i legami creati, rotti, ritrovati e di nuovo disfattisi fra le mani, gli inizi e tutto quello che ne è conseguito gravano su di loro e su ogni sequenza della quale sei spettatore: gravano sulla tua consapevolezza di spettatore. Per poi sublimarsi in una fine struggente, in una finestra sulla malinconia e sulla nostalgia. In una fine che ti costringe a lasciare tutto, che ti abbandona con le tue lacrime che si perdono con la voce, nella voce, nelle ultime parole del diario di Achi; nel vuoto bianco oltre l’ultima pagina che fa un male di cui non vorrò mai privarmi.


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SeiyaJJ

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
Anno 2006, viene trasposto in anime, l'omonimo manga disegnato dal Ai Yazawa. Un’opera fuori dal comune, la versione animata, targata Madhouse, conferisce alla narrazione un’aura speciale. Dopo la visione dei cinquanta episodi che lo compongono, dire che quest’anime sia fenomenale, potrebbe risultare un eufemismo.
Dal preambolo mi concentro subito a descrivere la trama di Nana. Il titolo è dovuto al nome delle due figure protagoniste dell’opera, Nana Osaki e Nana Komatsu e le vicende sono incentrate sin dal primo momento sulla vita parallela delle due ragazze. A partire dal loro incontro, lo spettatore sarà immerso in un mondo mai raccontato prima. E’ uno shojo, ciò è innegabile, ma questo anime punta il dito contro le solite storielle adolescenziali scolastiche, mettendo l’accento sull’introspezione psicologica ed emotiva di quasi tutti i suoi personaggi. La scalata verso il successo nel mondo della musica, la realizzazione lavorativa e, soprattutto, quella sentimentale, sono i perni su cui poggia il peso di un’opera che vive d’emozioni e muore nel disincanto. I personaggi subiscono troppo i cliché che sono comunque tipici della nostra società e quindi risultano snervanti pur mantenendo una certa verosimiglianza; saranno loro degli amici insostituibili durante l’arco della visione tutta. Personaggi e trama non fanno difetto all'opera; il finale invece si, ed anche una non motivata parabola discendente che l’opera ad un certo punto intraprende.
La musica è la vita, una vita che è piena di tristezza, le note e le melodie saranno il rimedio con cui fugare ogni dolore. Imperdibile, voto 8.

_sCiak_

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_sCiak_

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Anime spettacolare. A mio parere è fatto benissimo sia per quanto riguarda la trama, sia per i disegni, anche se, lo ammetto, tutti i personaggi sono particolarmente smilzi. Le due protagoniste sono personaggi che si compensano a vicenda. Lo sfondo è ambientato nella città di Tokyo in cui una band punk, i Black Stones, tentano di sfondare e superare i loro rivali Trapnest. Vicende divertenti e simpatiche si mescolano con altre più tristi e commoventi (come la stessa storia di Nana). Ci si sofferma molto sui sentimenti dei vari personaggi e si scoprono pian piano le loro storie. In più sono fantastiche anche le numerose canzoni che vedono protagonisti autori come Olivia, dalla voce fantastica, per non parlare poi della meravigliosa sigla.
Non c'è che dire: un anime da non perdere.

simona

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simona

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Questo capolavoro, secondo me, si incentra sulle vicende di personaggi più adulti rispetto a quelli visti in altri lavori, fornendo un nuovo stile di vita giapponese, lontano dalle vicende scolastiche a cui siamo più abituati. L'originalità di quest'opera colpisce immediatamente sin dall'inizio: due ragazze opposte, accomunate dallo stesso nome, si conoscono mentre stanno per cominciare una nuova vita lontano da casa. Nella storia la forza dei sentimenti risalta in ogni episodio e le tematiche sono tanto importanti quanto variegate: la musica, l'indipendenza, la droga, la famiglia, l'amore e il tradimento.
Per concludere, Nana si può considerare uno shojo decisamente superbo che ci fa capire l'importanza della vita e del rapportarsi agli altri. Merita un bel 10.


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Donten

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Lo ammetto, personalmente odiavo il genere Shoujo, ma la curiosità mi ha spinto a vedere Nana, un famosissimo anime super pubblicizzato e che io reputavo essere la solita trovata commerciale per ragazzine quindicenni. Ebbene, non è cosi. Ora mi rendo conto che mi sbagliavo e non mi pento assolutamente di aver guardato cinquanta episodi tutto d'un fiato in tre giorni, perché Nana è bello dalla prima all'ultima puntata. L'anime ti appassiona e non ti lascia più, tanto è vero che mi sono guardato anche i film.

Capolavoro o no Nana rimane un opera ben realizzata, un anime articolato e ben strutturato, originale ed emozionante. Il profilo psicologico dei personaggi è trattato in maniera eccellente, tanto da far provare allo spettatore le stesse emozioni dei personaggi, sopratutto verso la parte finale.
Tecnicamente è ottimo sia per le animazioni che per le colonne sonore.
Veramente consigliato a tutti senza distinzioni. Ve lo dice uno che odiava gli Shoujo


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LadyPhantomhive

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Che dire: il 10 è assolutamente meritato. Ho visto questo anime almeno 3 volte e ogni volta non mi sono mai annoiata... quasi quasi sembrava la prima volta.
E' bellissimo, lo trovo perfetto, fa ridere, piangere, divertire, riflettere; il design è bellissimo, molto cool e alla moda.
Nana è un opera imperdibile.


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roooo83

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
Sono una fan di Ai Yazawa, ho amato a suo tempo Cortili del cuore e mi ha fatto davvero piacere poter seguire Nana. Il livello dei disegni è notevolmente migliorato, graficamente questo è un anime spettacolare. La storia è bella e coinvolgente, sicuramente uno dei migliori cartoni che ha trasmesso MTV nella storia dell'Anime Night! La trama si svolge davvero realisticamente, non c'è niente di magico, tutta vita vissuta. Situazioni che possono capitare nella vita di chiunque, normalità assoluta. Ed è proprio questo il bello di Nana. Ti racconta la vita di due ragazze dallo stesso nome e il loro incontro sembra segnato del destino. Dal momento che si sono conosciute, nel treno diretto a Tokyo, ecco che le loro vite sono cambiate. Ognuna darà tutto per l'altra, durante tutto l'arco della storia. Il loro legame sarà vivo, anche quando si separeranno a causa degli eventi. Un'amicizia straordinaria che ci viene raccontata dolcemente... Tutte le difficoltà che dovranno affrontare, porteranno dei cambiamenti nelle loro vite, ma il tema cruciale è che nonostante tutto e nonostante tutti, l'affetto delle due ragazze non cambia di una virgola. Il finale forse... ti lascia un po' così. Spero davvero che riprenderanno al più presto la serie, perchè il manga continua, e vale la pena di finire quest'opera meravigliosa che ha appassionato milioni di ragazzi e ragazze in tutto il mondo. Nana è sicuramente uno shojo dal successo planetario, perciò va trattato come merita. Se non l'avete ancora visto, cosa state aspettando?


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Utente1194

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Veramente bellissimo!! Uno dei pochi shōjo di genere sentimentale che mi abbia realmente appassionata. La storia è ben fatta e particolare. Due ragazze, entrambe di venti anni, di nome Nana, si incontrano per la prima volta in un treno diretto a Tokyo. Nana Osaki ha avuto un infanzia difficile, infatti da piccola venne abbandonata dalla madre a sua nonna, e venne cacciata dalla scuola, accusata di prostituirsi. Questo fatto provocò la morte della nonna. Nana era una ragazza solitaria, fino a quando non incontrò Nobu, diventarono amici, e fondarono una band punk, di nome Black Stones, la marca delle sigarette preferite dal batterista. Nana era la cantante, si innamorò del bassista Ren, che si trasferì a Tokyo con un'altra band molto famosa, quella dei Trapnest. Nana decise di partire per Tokyo per sfondare come cantante. Nana Komatsu, ha una storia ben differente da quella dell'altra Nana. Il suo passato è molto tranquillo, nella sua scuola incontrò quello che diventerà il suo fidanzato, Shoji. Shoji si trasferì a Tokyo, e Nana tempo dopo lo seguì. Purtroppo le cose non andarono come avrebbe voluto, ma non vi anticipo nulla. Dopo qualche giorno dal loro primo incontro, Nana e Nana si rincontrarono mentre erano alla ricerca di un appartamento, che alla fine decisero di affittare assieme.
Un anime veramente unico, davvero magnifico! Le canzoni cantate durante l'anime sono stupende! La grafica pure! Lo consiglio a tutte le persone amanti e non amanti degli shōjo sentimentali, e a tutte le persone che vogliono vedere qualcosa di nuovo: un anime molto divertente, triste, appassionante, davvero bellissimo! Da non perdere!!

chobit81

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chobit81

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Questo è un bellissimo anime che t'incanta. Non è un anime ad episodi singoli ma è una serie continua che colpisce soprattutto per la storia con protagoniste 2 ragazze che non potrebbero essere più diverse. Impossibile non immedesimarsi nei caratteri di una o dell'altra.
Il manga è fatto benissimo, ma l'anime lo supera perchè aggiunge ai disegni delle musiche spettacolari che completano il manga in maniera perfetta. Devo dire che moltissime volte mi sono commossa perchè la storia è davvero emozionante. E visto che la storia è ancora in corso di scrittura sto attendendo le novità con ansia. Da vedere assolutamente!


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Fuby B.

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
Questa è una serie a cui sono molto legata perché, da quando è stata trasmessa su mtv, mi ha fatto riscoprire il piacere per l'animazione giapponese.
Nana è la trasposizione animata del manga della famosa mangaka Ai Yazawa, autrice anche di "Curiosando nei cortili del cuore" e di "Paradise kiss", che con le sue opere ha raggiunto l'apice della popolarità, nonché il cuore di milioni di lettori in tutto il mondo.
Nana è un anime molto romantico, che, soprattutto per il realismo dei suoi personaggi, non può non appassionare chi lo segue.
La storia racconta le avventura di due ragazze accomunate dallo stesso nome (appunto Nana), che si incontrano su un treno diretto a Tokyo, dove entrambe hanno intenzione di trasferirsi.
Nana Osaki è una ragazza che veste punk molto bella. La sua espressione fredda ed il suo atteggiamento aggressivo le hanno causato non pochi problemi nella vita.
Tuttavia si è saputa consolare grazie alla sua passione per la musica (è una cantantautrice molto brava) ed ai suoi pochi ma buoni amici (nonché componenti della band che capeggia) Nobu e Yasu.
Al momento del trasferimento, Nana decide di cercare di sfondare con la sua band, di modo da eguagliare il successo del suo ex, Ren, che l'ha lasciata per fare fortuna come chitarrista dei famosi Trapnest.
Nana Komatsu è una ragazza molto allegra e spigliata, che ha ben pochi ideali ed interessi e decide di trasferirsi a Tokyo unicamente per potersi riunire al fidanzato Shoji.
Le due Nana non hanno niente in comune, ma fin dal loro primo incontro sul treno, fanno amicizia; un'amicizia destinata a farsi profonda, durare nel tempo e a procurare alle due tante avventure, la maggior parte delle quali di tipo sentimentale.
Come ho detto, per me la peculiarità di Nana sta proprio nel suo realismo, a volte perfino crudo e capace di far star male lo spettatore.
In pochi altri anime ho riscontrato questa caratteristica e per questo non ho potuto fare a meno di innamorarmi di Nana e dei suoi personaggi capricciosi, egoisti, ma profondamente umani.
Mi è capitato di sentire un sacco di critiche mosse al character design di questa serie, effettivamente particolare per via delle figure dei personaggi esili e alte, ma devo ammettere che non mi ha mai infastidita e che anzi, ha catturato ancora di più la mia attenzione.
Altre critiche sono state mosse al doppiaggio italiano, ma, secondo me Nana è invece uno degli anime doppiati meglio in Italia.
Ciò che rende Nana un anime ancor più bello, è la colonna sonora, formata dai brani suonati dai due gruppi che si scontrano nella serie ossia i Blast e i Trapnest.
Le due cantanti giapponesi scelte per rappresentare Nana Osaki e Reira Serizawa (voce dei Trapnest), ossia Anna Tsuchiya e Olivia Lufkin, hanno due voci eccezionali e a mio avviso hanno reso la colonna sonora di Nana una delle più belle nella storia dell'animazione giapponese.
I personaggi stessi di questa serie, che siano essi protagonisti o marginali, vengono tutti approfonditi e resi così familiari allo spettatore.
Nana è una serie unica, che merita di essere vista, che si amino o meno gli shojo.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
Sicuramente si tratta dello Shojo più popolare degli ultimi anni, dato che ha saputo catturare l'attenzione di tutti sia in versione cartacea che in quella animata che in quella in "carne ed ossa" dei due film live finora prodotti.
"Nana" di Ai Yazawa viene ottimamente riprodotto in quest'anime di grande successo, diretto da Morio Asaka e prodotto, in un totale di 50 episodi, dal brillante studio Madhouse.
La storia è ambientata nel Giappone contemporaneo ed è incentrata sulle vicende di due ragazze accomunate da varie cose: hanno vent'anni, sono omonime, prendono lo stesso treno per Tokyo e si ritrovano ad abitare nello stesso appartamento, si innamorano facilmente. Tuttavia sono due personaggi estremamente differenti, sia nel carattere che nella biografia, che nei personali progetti per il futuro, fatto sta però che diventeranno grandissime compagne, vere e proprie amiche inseparabili, anche nei momenti di incomprensione.
Ciò che rende la serie accattivante, emozionante e capace di incollare allo schermo, è una serie di elementi curati molto attentamente. La sceneggiatura è ottima: innanzitutto ogni episodio viene introdotto da delle riflessioni di Nana o di Hachi (soprannome dato a nana Komatsu), tecnica che viene poi ripresa in vari momenti della storia, e che riesce notevolmente a tenere a stretto contatto i personaggi con lo spettatore, inducendolo a meditare proprio insieme ad essi, e quindi ad immedesimarsi completamente; l'intreccio "a parallelismo", che serve a collegare due o più personaggi, inteso a mettere in evidenza le somiglianze e le differenze tra le vite dei personaggi, è validissimo in quest'opera, tanto che la si potrebbe accomunare, in molti tratti, ad un telefilm o ad un romanzo; i colpi di scena non mancano mai: poggiati spesso sulle vicende amorose dei personaggi, riescono a tenere col fiato sospeso qualunque tipo di pubblico, in vista del successivo episodio, grazie al tono maturo ed efficacemente realistico con cui si pongono i protagonisti delle vicende. Inoltre, ad accompagnare tali momenti, ci sono sempre bellissimi temi musicali, validi quanto tutti gli altri pezzi della bella soundtrack (soprattutto le sigle); a proposito di musica, essa costituisce uno dei temi principali della serie, difatti rappresenta un vero e proprio stile di vita inscindibile per ogni personaggio.
Esteticamente l'opera risulta abbastanza curata ed è simpatica l'alternanza, nel disegno, di tratti maturi e precisi visibili principalmente, con quelli molto "fumettosi" che compaiono nelle situazioni quotidiane meno tese. Anche i fondali sono ben rifiniti e le animazioni, nonostante non facciano gridare al miracolo, si assestano al livello complessivo della realizzazione.
Concludendo, Nana è senza dubbio un'opera da vedere, magari anche tutta d'un fiato: i temi trattati sono perfetti per un pubblico femminile di ogni età, piacevoli per quello maschile, e nonostante la narrazione possa apparire leggermente ammorbante ai non estimatori, la serie si rivela in vari punti estremamente appassionante e drammatica, nonché malinconica, soprattutto nelle ultime battute.
Consigliato a chi ama le storie d'amore e la musica rock!


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Hachi84

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Nana Osaki...Nana Komatsu! Nana e Hachi, due personaggi diversi eppure accomunati oltre che dall'amicizia reciproca, dalla ricerca della felicità e dell'amore.
Ho cominciato a seguire Nana beccandolo per sbaglio su MTV e subito, dal primo secondo in cui ho osservato il profilo muto Osaki ho sentito che qualcosa di questo anime mi avrebbe trascinata in un vortice di emozioni contrastanti.
La storia parla di due ragazze, ciascuna delle quali si chiama Nana, che si incontrano sullo stesso treno per Tokyo. Nana Osaki sta andando nella capitale per sfondare nella musica e riuscire a battere Ren, membro del gruppo dei Trapnest e suo ex fidanzato (che non ha mai smesso di amare); Nana Komatsu sta invece andando a trovare il fidanzato Shoji che studia alla scuola d'arte, ed è intenzionata a stabilirsi lì e trovarsi un lavoro.
Le due finiranno per chiedere in affitto lo stesso appartamento e a diventare grandi amiche l'una dell'altra, fino a che sarà proprio l'amore in cui tanto credono che cercherà di mettersi in mezzo (Hachi si innamora di Takumi Ichinose, che non va d'accordo con Nana Osaki, e una volta che scopre di essere rimasta incinta decide insieme a Takumi che la scelta migliore è sposarsi).
Sarà perché adoro la storia d'amore avvincente, perché ci sono delle scene molto divertenti, perché le canzoni di Anna Tsuchiya e Olivia Lufkin -Nana e Reira- mi piacciono da morire, perché i disegni sono a dir poco meravigliosi e i dialoghi riescono a farmi battere più velocemente il cuore, perché mi spuntano spesso le lacrimucce agli angoli degli occhi o un sorriso sul volto, perché anche i doppiatori scelti non sono affatto male e perché MTV non ha censurato le puntate distruggendo un capolavoro ma NANA è davvero un anime difficile da battere nel mio cuore ed è in assoluto il mio preferito.
Non vedo l'ora che sia terminato il manga per avere il seguito dell'anime.


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deathmetalsoul

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
L'anime "Nana", viene prodotto dalla Madhouse nel 2005, come trasposizione parziale dell'omonimo manga di Ai Yazawa, e si compone di 50 episodi.
Il risultato è una commedia, quasi una "soap opera", con protagoniste due ragazze con lo stesso nome, ma con personalità e visioni della vita totalmente diverse.
Le due "Nana" s'incontrano casualmente su un treno diretto a Tokyo, dove l'una è in cerca di successo con la musica, mentre l'altra vuole inizialmente raggiungere il suo ragazzo. Al loro successivo incontro però tutto prenderà una nuova piega, e l'anime entrerà nel vivo evidenziano da ora in poi ogni particolare della vita delle due: amore, amicizia e lavoro.

Tuttavia non bisogna aspettarsi la solita commedia banale sull'amore e sull'amicizia, perché ben presto le difficoltà delle relazioni e le dure verità della vita prenderanno il sopravvento, toccando molti argomenti pungenti, ma attualissimi.
Tra i punti forti dell'anime vi sono proprio i personaggi, e le relazioni tra essi: non si può fare a meno di rapportarsi con qualcuno di loro, e grazie alla sapiente realizzazione artistica, alcuni frangenti riescono a catturarti e a emozionarti. In parole semplici, è quasi come se lo spettatore vivesse attraverso i protagonisti della serie, e vi assicuro che non è un qualcosa che riesce a tutti gli anime.

Tecnicamente il lavoro è buono, buone sono le animazioni e i disegni, anche se non indimenticabili, è ottimo e ricercato l'uso di luci e colori e di effetti più particolari per evidenziare la realtà delle immagini.
Ottima è la colonna sonora, con brani che sono ormai diventai famosi per tutto il globo proprio grazie all'anime, ma non solo, anche tutte le altre tracce brevi sono buone e soprattutto messe sempre in modo da emozionare quanto più possibile.
Non posso che consigliare la visione a tutti, l'importante è non partire prevenuti identificando l'anime come un semplice shoujo, poiché vi assicuro che le sorprese e le riflessioni non mancheranno.
Il finale lascia una porta aperta per una nuova stagione, chissà che un giorno non verremo accontentati.


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FeLu9396

Episodi visti: 47/47 --- Voto 9
Bene! Un nuovo anime tratto da Ai Yazawa... lei sì che sa come appassionare... ma le ragazzine.
Ho sempre pensato ad Ai Yazawa in negativo, come una che scrive shojo, i quali vengono letti per lo più da ragazzine sognatrici abbastanza ingenue. Siccome nella mia biblioteca non c'è mai stato molto spazio per gli shojo, non riesco a definirmi un'appassionata del genere, anzi, la maggior parte degli shojo in circolazione riesco ad odiarli con estrema facilità. Però questo anime mi ha fatto davvero rimangiare tutto sulla Yazawa.

Trama: 8
La trama di questo anime è, all'inizio, semplice, acqua e sapone, una storia di una vita normale, della dolce Nana Komatsu, una ragazza come tante altre, che per stare accanto al suo fidanzato Shoji parte per Tokyo. Ma lì la sua strada si incrocia con quella di Nana Osaki, sua strana coinquilina punk. Le due ragazze, accomunate non solo dal nome ma anche da una fiera e reciproca amicizia, arrivano da posti differenti, con storie differenti. Grazie al rapporto di dolcezza e onestà che le lega, cercheranno di aiutarsi a vicenda, inseguendo spesso sogni amorosi quasi impossibili, ma senza perdersi mai d'animo. Questo sarebbe un 10.
E' qui però che la trama diventa complicata: i personaggi iniziano a intrecciare legami confusi quasi a velocità triplicata, senza lasciare allo spettatore il tempo di prenderne coscienza. Quindi non è raro trovare uno spettatore intento ad arrovellarsi su chi stia con chi, chi conosca chi, eccetera. Per questo metto un 8.

Personaggi: 9
Le due Nana possiedono lo stesso nome, ma sono totalmente diverse. Hachi (Komatsu) è confusionaria, pasticciona, ingenua, mentre Osaki è fredda, dura, maschile. Eppure entrambe sono fragili allo stesso modo, hanno la stessa maniera di pensare a ragionare.
Le loro storie sono ben delineate, le loro vite molto reali. E anche questo sarebbe un bel 10.
Però con gli altri personaggi si ci perde un po'. Certo, alcuni sono molto ben delineati, caratterizzati alla grande, come Ren e Nobu, però altri, come Naoki o Shin, servono solo a riempire i posti mancanti nelle band, e per non dire che sono proprio inutili li si fa famigliarizzare con un altro membro, creando una relazione a sè stante che non ha niente a che vedere con le avventure delle due Nana, relazione cui si usano molte puntate per analizzare in modo inutilmente approfondito.

Humor: 8
Le situazioni che Hachi riesce a creare con la sua ingenuità sono ricche d'ilarità e simpatia, le reazioni dei personaggi sono costanti e seguono il carattere del personaggio stesso.
Purtroppo a queste simpatiche scenette viene dedicato pochissimo spazio, quasi sempre troncandole proprio sul più bello.

Disegni: 7
Purtroppo i miei gusti in fatto di disegni sono molto difficili da soddisfare... detesto i figurini anoressici e le fronti spaziose, però non si può desiderare tutto dalla vita. I volti sono molto curati e le espressioni rendono davvero bene, le animazioni sono buone.

Voto Finale: 8,5
Questo è l'unico shojo che sia mai riuscito ad appassionarmi: certo non è un capolavoro, ma è più che degno di nota. Consigliato molto alle ragazze come ai ragazzi.

P.S. E un bell'applauso ad Ai Yazawa, che è riuscita a tirare fuori il meglio di sé stessa!!


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Maggie

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
<b>Attenzione contiene spoiler.</b>

Ragazzi se non avete visto questo anime... Non sapete proprio cosa vi siete persi!! Avrei mille parola per descriverlo ma me ne viene in mente una che le racchiude tutte... FANTASTICO!! In assoluto uno dei migliori anime che abbia mai visto... La storia è travolgente e di grande attualità... Bè d'altronde... Cosa potevamo aspettarci dalla grande Yazawa?? UN ALTRO GRANDE SUCCESSO!!
Nana Komatsu (detta Hachi) rappresenta la classica ragazza sognatrice e con la testa un pò tra le nuvole!! È come si dice INNAMORATA DELL'AMORE: vuole amare ma soprattutto... Essere amata!!
Mentre Nana Osaki è... Esattamente il suo opposto!! Molto forte in apparenza, nasconde dentro di se una grande insicurezza e fragilità!! Al contrario di Hachi non ha mai avuto una vera famiglia, le uniche persone sulle quali ha sempre potuto contare sono gli atri membri del suo gruppo, i Black Stones, e ovviamente Ren, l'unico ragazzo che lei abbia mai amato... E che sempre amerà!! Le vicende dei personaggi si intrecciano come non mai:a volte per caso a volte per forza di cose e a volte è semplicemente colpa del destino!! I colpi di scena non finiscono mai: dal tradimento Shoji... Al ritorno di Ren... Fino alla gravidanza di Hachi!! Oltre la trama, ottima anche la grafica (in vero stile-Yazawa)!! Molto azzeccati i doppiatori italiani che sanno far risaltare al meglio la personalità dei vari personaggi!! Molto buona e intelligente l'idea di usare gli stessi doppiatori anche per i 2 live di Nana: questa scelta ha reso ancora più credibile la versione "umana" dell'anime, che devo dire è abbastanza soddisfacente e riassume la trama in maniera lineare!! Come non parlare delle canzoni che fanno da sfondo a tutte le vicende: assolutamente fantastiche!! L'idea di far cantare le canzoni di Nana e Reira a delle professioniste ha dato sicuramente il risultato sperato (si capisce subito che le due cantanti ci sanno davvero fare)!! Come vedete è un'opera talmente fantastica che è difficile trovare difetti! Ma si sa che... Nulla è perfetto, e se devo proprio trovare una pecca direi proprio che è... Il finale (e molti concordano con me)!! Credo che nessuno si aspettasse quella conclusione dato che in realtà... Una vera conclusione non c'è stata!! Non sappiamo se alla fine Hachi sposa Takumi, o se Nana abbandona il suo orgoglio e sposa il suo Ren!! Ci ritroviamo catapultati da un momento all'altro nel futuro... Un futuro di cui però non sappiamo nulla (oltre al volto della figlia di Hachi)!! Scelta voluta?? O forse dobbiamo aspettarci presto un sequel che chiarirà gli anni di "vuoto"?? In un modo o nell'altro... Non è il finale che dà il vero senso ad un'opera... Ma le emozioni e sensazioni che questa sa suscitare dall'inizio alla fine!!
Lo consiglio a tutti... Ragazze e ragazzi!! Non vederlo sarebbe un sacrilegio!! E se a qualcuno non piace, bè... Tutti i gusti sono gusti!!
VOTO MASSIMO (non potrebbe essere altrimenti)!! :)

denaisve

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denaisve

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Nana è davvero uno dei migliori anime da me visti negli ultimi anni. Molto coinvolgente tratta argomenti di giovanili passando da storie d'amore di tradimenti insomma temi moderni che riguardano i giovani. Ma si parla anche di band di musica rock e punk. E per me che adoro la musica è stato davvero coinvolgente. Le canzoni sono bellissime sia quelle dei Trapnest che quelle dei black stone, insomma lo consiglio a tutti ma soprattutto continuo a leggere il manga perchè non vedo l'ora di sapere come finirà. Una storia che ti prende ti fa sognare ti fa amare e sperare. Insomma un anime fantastico e speriamo di vedere al più presto la nuova serie.

Aki

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Aki

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Quest'opera... non vi è da stupirsi se viene considerato forse "lo Shojo dei record", perché effettivamente merita tutto. Perché nella sua apparente vena di "esagerazione", quelle situazioni che sembrano così strane e artificiose, quei caratteri strambi e stupidi sono in realtà quello che una persona è davvero, e quello che vive. Perché tutto quel che accade, pensandoci bene, in questo anime/manga, è quello che una stupida ragazza innamorata farebbe/direbbe/proverebbe nella realtà. Il realismo dell'opera non è palese, ma c'è, ed è per questo che dovrebbe attirare le masse. Dal punto di vista tecnico il doppiaggio è impeccabile, le musiche sublimi e i disegni ottimi. Il character Design non è originale, bensì REALE, non è un carattere particolare, ma è il carattere che potrebbe avere una qualunque ragazza di 20 anni, e per questo, a suo modo, particolare. Perché non 10? Perché l'ho visto la scorsa estate, in un tempo in cui il mio cervello era sul comodino e quel che facevo lo facevo in pilota automatico xD solo dopo aver finito Nana, per così dire, mi sono accorta di averlo visto, e sono certa che se vi avessi prestato maggiore attenzione il 10 non glielo avrebbe tolto nessuno.
Chissà, forse deciderò di rivedermelo.


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amandale

Episodi visti: 40/47 --- Voto 8
Anime sicuramente interessante, ancora di più se contestualizzato nell'ambito del solo panorama shoujo nipponico! Non riesce ad eguagliare il manga (per alcune scelte stilistiche della Yazawa impossibili da trasporre su video), ma gli è assolutamente fedele, nella trama e -soprattutto- nel rendere al meglio quell'aria scanzonata e allo stesso tempo malinconica che pervade la storia di queste due ragazze, ognuna alla ricerca di un futuro nella Tokyo odierna. Realizzato dalla Mad House (quelli di Chobits), pur non brillando per grafica e animazioni risulta essere molto curato ed estremamente 'fresco'. Menzione a parte per la colonna sonora: la voce graffiante della Tsuchiya -Nana- e lo stile onirico di Olivia -Reira- aggiungono davvero quel qualcosa (tanto) in più ad un anime già di per sé godibilissimo.

Sissa

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Sissa

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Un bell'anime che parla di giovani donne alle prese con i problemi di vita quotidiana. Temi come amore, amicizia, lavoro, sono affrontati con una leggerezza che è soltanto apparente, perché tra donne le cose non sono mai semplici, soprattutto se di mezzo c’è l’amore. Nana e Nana detta Hachi, sono circondate da vari personaggi, e saranno travolte da una serie di eventi che segneranno le loro vite in maniera decisiva. Le donne, che, per dirla alla Nana, “scorrazzano nel loro giardino”, sono Reira, cantante rivale di Nana, Junko, grande amica di Hachi che fa un po’ da mamma e al momento opportuno non le risparmia una ramanzina, Sachiko, che perseguiterà Hachi per tutta la serie entrando in scena come una sua fantasia che si materializzerà nella vita reale quando scoprirà che le ha portato via il fidanzato, e Misato grande fan di Nana e dei Blast, per citarne alcune. E poi veniamo agli uomini, che sono sempre il grande problema delle donne, il tenebroso Ren, grande amore di Nana, Shoggy ex fidanzato fedifrago di Hachi, Takumi e Nobu entrambi innamorati di Hachi che la costringeranno a una difficile scelta, Yasu grande amico di Ren e angelo custode di Nana che si scoprirà in seguito segretamente innamorato di lei, e Shin l’unico che riuscirà a colmare il vuoto che c’è nel cuore della bella Reira. Una bella trama ingarbugliata, dove le vite dei vari personaggi si intrecciano l’una con l’altra in una serie di vicissitudini mai scontate. Il tutto condito da una buona dose di comicità con situazioni esilaranti che si alternano ad altre più serie e a volte tragiche, aprendo parentesi riflessive sul valore dei rapporti umani. Le musiche che accompagnano l’intera serie sono di grande effetto, molto belle e azzeccate in pieno, valorizzano al massimo le scene creando la giusta atmosfera. Consiglio a tutti di vederlo, uomini e donne!

kayla

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kayla

Episodi visti: 50/47 --- Voto 7
Inizialmente ero un po' titubante ma con l'andare del tempo ha cominciato a piacermi, molto bello il dualismo fra le protagoniste, sembrano proprio due specchi che riflettono diverse situazioni pur restando nella stessa stanza. Nana Komatsu riesce a lasciare senza parole, si trasferisce per raggiungere il suo amato e tenta di stargli il più vicino possibile quasi soffocandolo. Nana Osaki ha invece un carattere più chiuso e fa fatica a lasciar trasparire i suoi sentimenti. Io ho seguito la storia nell'anime e l'ho trovata veramente carina anche se il finale mi ha un po' deluso. E' bello vedere come si evolve l'amicizia fra le due ragazze...

angeldevil

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angeldevil

Episodi visti: 49/47 --- Voto 10
Io parlo nella mia ignoranza nel fumetto manga o anime... ma vi posso dire solo una cosa... ho letto e visto i manga più popolari del momento, ma un cartone più bello e intrigante... non l'ho mai visto.
Forse sarà per i suoi disegni o per la sua storia affascinante ma oltre a questo si può dire che Nana da delle grandi lezioni di vita soprattutto per noi giovani di oggi che siamo abituati sempre a voler tutto. Da quando ho letto Nana mi sento cambiata (in meglio) Quindi consiglio a tutti di vedere questo cartone. Per questo gli do un bel 10 e lode aspettando la seconda serie.


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SuperFra

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Nana è uno degli anime che nell'ultimo periodo ha spopolato fra il suo pubblico formato da genti di ogni età e sesso.
Nonostante il manga fosse già molto conosciuto l'anime omonimo ha contribuito ad allargarne enormemente la cerchia di fan. La trama assai ben articolata con frequenti colpi di scena più o meno prevedibili è accattivante e si divincola bene fra le storie e le vie di due ragazze che incontratesi per caso i un treno scoprono successivamente di essere entrambe pretendenti per un appartamentino assai caratteristico. Decidono così di comune accordo di convivere...da questo inizi la storia che si intreccia fra passato presente e futuro delle due giovani amiche tanto diverse quanto fragili e piene di contraddizioni come il mondo vuole che siano i teen-agers moderni.
La prima Nana (detta Hachi) è una ragazza che più semplice e normale non si può... con una storia non eccessivamente interessante, ma che troverà, con lo svolgersi della narrazione, risvolti molto curiosi.
La seconda esattamente l'opposto della normalità.
Rasentando la particolarità e l'eccesso in ogni frangente la seconda Nana, cantante di un gruppo rock, è tanto cupa quanto fragile. Queste due amiche divincolandosi attraverso amori,odi e altre migliaia di sentimenti umanamente provabili diventeranno sempre più amiche, affronteranno insieme molte situazioni più o meno difficili quanto a volte comiche.
Per quanto riguarda i dati "tecnici" dell'anime, c'è da rilevare una grafica molto real e particolareggiata soprattutto per quanto riguarda i protagonisti e talune ambientazioni.
La colonna sonora e gli effetti audio sono ben curati anche se a volte le musiche potrebbero non coinvolgere tutti i tipi di utenti.
La caratterizzazione e la cura dei protagonisti primari e non, è a dir poco maniacale, vengono rappresentati tutti i loro stati d'animo in ogni immagine ma soprattutto in ogni loro parola.
Questo anime ha delle conversazioni, citazioni e massime di un livello qualitativamente elevatissimo, in grado di saper emozionare qualunque persona lo visioni, sia essa grande o piccola, maschio o femmina.
In definitiva Nana è uno di quei "colossal" da non perdere, merita certamente una visione da parte di chiunque (tranne ovviamente chi ama un genere action o poliziesco o si aspetti azione, robot, magia o quant'altro di soprannaturale).
Nana è la vita "reale", è la rappresentazione dei sentimenti provocati da particolari condizioni da particolari persone molto più reali di quanto possa sembrare a primo acchito.

Libra78

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Libra78

Episodi visti: 50/47 --- Voto 8
Mi sono avvicinato a Nana per curiosità, per capire il perché di un successo di una serie che, troppo semplicisticamente, buttavo nell'immenso calderone degli shojo per i quali generalmente non nutro grandi simpatie. Anzi i pochi shojo che ho apprezzato erano per lo più quelli leggeri e divertenti con non troppe sdolcinatezze alla Lovely Complex o Itazura na Kiss. L'inizio di Nana non mi faceva sperare molto di più, speravo che i toni scherzosi e divertenti accompagnassero tutta la storia e che non si cadesse in lunghe paranoie sentimentali e mielosità gratuite. Beh, finito di vederlo, posso dire che questa caduta nello sdolcinato gratuito non c'è stata, anzi. Dopo i primi 15-20 episodi piuttosto ordinari ma apprezzabili e importanti per la costruzione della relazione tra Nana e Hachi, la storia prende una strada sempre più matura e drammatica. Gli amori ci sono e gli intrecci amorosi che coinvolgono le due Nana e i personaggi dei Blast e dei Trapnest (cui se ne aggiungeranno altri...) ci sono e sono pregnanti certo, ma sono amori sofferti, amori che si scontrano con la realtà, con situazioni più grandi in cui il singolo individuo viene coinvolto spesso suo malgrado. Temi quali il sesso, l'aborto, la droga non si ritrovano così facilmente in altre serie e contribuiscono a dare un marchio di realismo inusitato accentuato poi dal passato travagliato di molti dei protagonisti (questa non è una novità, ma piuttosto la normalità per gran parte delle serie nipponiche). Non do 10 per principio a nessuna serie, il 9 credo e spero che in un futuro se lo potrebbe anche meritare se ci sarà un seguito dell'anime una volta completato il manga (sì, ma quando?), per ora un 8 se lo merita tutto per i motivi sopra esposti e per le emozioni che riesce a suscitare. La caratterizzazione dei personaggi è molto ben tratteggiata seguendo fedelmente il manga, inoltre sono ripresi molto bene i monologhi che le due protagoniste indirizzano l'un l'altra a modo di diario che risaltano l'aspetto intimistico delle vicende. Dal punto di vista grafico ho dovuto farci un po' l'occhio, i disegni accurati dei volti e dei dettagli si scontrano con dei fisici forse eccessivamente stilizzati e "anoressici", ma alla lunga ci si abitua; mi resta l'impressione dei visi, di certe espressioni del volto veramente belle che cancellano e nascondono il resto. Le bgm sono piacevoli e le sigle (che vengono riproposte nell'anime come brani dei Blast o dei Trapnest) sono molto, molto belle. Complessivamente un ottimo anime che consiglierei a quelli che, come me, hanno qualche remora e pregiudizio nell'avvicinarsi a un genere come lo shojo... Ma credo che Nana più che uno shojo effettivamente sia uno josei. Speriamo che il seguito anime ci sia veramente e che la Yazawa non ci metta un secolo a concludere la storia (che, detto per inciso, nel manga continua con toni sempre più seri e drammatici) possibilmente con una luce di speranza se non proprio un lieto fine.

chanelp

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chanelp

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Dal mio punto di vista è un manga ben strutturato nella forma e nei colori, che parla di noi giovani, pieni di incertezze, inconsapevoli del futuro e in cerca dell'amore. Per ognuno di noi c'è un sogno da realizzare: chi vuole formare una famiglia, chi è interessato alla carriera. Non ci mostra solo il lato rosa, ma anche le difficoltà dei personaggi nell'adattarsi a nuove situazioni: quelle del lavoro, di potersi mantenere senza l'aiuto dei genitori. E la cosa più bella è avere dei veri amici.
Io spero che ci sarà un seguito, per capire l'evoluzione dei ragazzi.

buffy_77

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buffy_77

Episodi visti: 47/47 --- Voto 9
Il bello di Nana è la trama. La quotidianità e la vita che caratterizza l’esistenza di due ragazze poco più che ventenni sole in una grande metropoli viene raffigurata in un manga commovente ed a tratti drammatico.
Ai Yazawa tocca da vicino molte problematiche attuali riguardanti il complicato mondo dei giovani, chiamati costantemente a misurarsi all’interno di una società ingannevole, basata essenzialmente sul consumismo e sulle apparenze. Sebbene le due Nana siano accomunate dal loro nome, ci troviamo di fronte due personalità contrastanti, non solo per il look diverso l’una dall’altra, ma soprattutto per il modo di reagire di fronte agli avvenimenti.
La gravidanza inaspettata di Hachi, che ritrova a confrontarsi con una realtà di madre e donna di famiglia, lasciandosi di colpo alle spalle la freschezza e la spensieratezza della sua giovane età.
Non sono le apparenze dove ci si deve soffermare: il manga non è stato realizzato per una storia ‘E vissero felici e contenti…’, ma per puntare i riflettori su un mondo che per molti è difficile da accettare. La parola chiave è la riflessione: esiste anche il rovescio della medaglia. Apparentemente l’autrice giustifica il comportamento di alcuni personaggi, come Shin, ma in realtà il motivo è un altro. Ci fa capire che esiste sempre una motivazione di matrice psicologica che spinge dei ragazzi in piena età adolescenziale a compiere certe cattive azioni.
Non si tratta quindi di una trama fantasiosa, al di fuori della realtà: l’immediatezza dei dialoghi, senza un linguaggio troppo mediatico o ricercato è volutamente un mezzo per rendere più reale il contesto sul quale si sviluppa la storia.
I Trapnest rappresentano i ‘mille lustrini’ abbaglianti che gli esseri umani ostentano nei rapporti con i loro simili. Chiari i riferimenti all’ambiente punk: il vero interrogativo che l’autrice vuole mettere in luce è il disincanto e la disillusione della new generation verso un futuro pieno di dubbi e dolore, in un domani che non dà risposta.

MatsuoMiharu

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MatsuoMiharu

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Do 9 e non 10 perchè in alcuni punti la storia è un po' lenta... però... Nana è veramente un anime da guardare e riguardare! Lo dico dal punto di vista di una teeneager, quindi non so se persone con una decina di anni più di me la pensino diversamente.
Nana Komatsu (Hachi) è un personaggio apparentemente superficiale nei primi episodi, che poi però si dimostra essere molto sensibile e provare una profonda amicizia verso Nana Oosaki. Quest'ultima, aria da dura e abbigliamento punk, in realtà si sente molto sola...
La colonna sonora è bellissima, Anna Tsuchiya in Nana Osaki e Olivia Lufkin in Reira rappresentano perfettamente il personaggio con le canzoni. Rose, Kuroi Namida, Zero, Lucy... A Little Pain, Starless Night, Wish, Winter Sleep... tutte stupende!
Nana racconta storie di amore, amicizia, solitudine, non in modo superficiale, anzi, molto profondo e non banale.
Il finale mi ha commosso, e pochi anime sono riusciti in quest'impresa finora...
In conclusione consiglio l'anime ad adolescenti e adulti... sicuramente non a bambini di medie ed elementari >.< (anche se io ho 13 anni... o.o)

Lalluma

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Lalluma

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Un capolavoro! Lo si può definire solo con questo aggettivo. Originale, divertente, romantico, malinconico e che mette in mostra un sentimento bello come l'amicizia. Nana e Hachiko sono così legate da farmi molta tenerezza. Se devo essere sincera i disegni non mi piacciono più di tanto (credo che quello disegnato meglio sia Nobu), ma è uno stile tutto particolare. Non ho messo 10 perchè il finale mi ha fatta piangere, e non solo perchè era commovente, ma anche perchè non è finito come speravo.

giri biri

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giri biri

Episodi visti: 47/47 --- Voto 9
Nana è forse l'unica serie animata che parla di 'inciuci' che ho visto con piacere.
Di solito questi tipi di anime mi stancano perchè finiscono per essere molto banali. Nana invece tratta temi sorprendentemente profondi per un cartone animato, anche troppo! Infatti preferisco i primi episodi in cui si respirava un'aria più tragicomica rispetto alla seconda metà. I disegni e l'animazione sono comunque affascinanti dal primo all'ultimo episodio e le voci dei doppiatori italiani poi sono azzeccatissime: roca, sensuale e decisa quella di Osaki, affidabile e rassicurante quella di Iasu, spietatamente fascinosa quella di Takumi! Questi per me sono i personaggi migliori. L'unica pecca dell'anime è forse di aggiungere alcuni personaggi troppo frivoli come Reira e il tizio biondo dei Trapnest e perdere quel tono sarcastico e dissacrante dei primi episodi. Comunque vale la pena seguirlo!

<b>Attenzione Spoiler</b>

Nana è un vero capolavoro! Ho molto in comune con Osaki: alle superiori mi truccavo pesante, giravo con teschi e 'pelle' nera ascoltavo e ascolto musica punk e Hard rock. Purtroppo non avevo un ragazzo strafigo alla Sid, nessun buon Iasu che mi consolasse, nessuna mia band! (infatti cantavo da sola per la scuola e tutti mi credevano matta!) quindi seguire questo anime è stato una specie di riscatto dal passato! L'unica cosa che mi è andata bene è non aver avuto un'amica frivola come Achi a cui affezionarmi troppo senza capire che tipe del genere non si possono capire! Certo che questo anime ha una fine strana e triste, sembra che la bella cantante sia malata rinchiusa in qualche clinica per terminali, magari in coma! Ecco: anime molto interessante, ma fine troppo tragicamente misteriosa.

Kaso

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Kaso

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Nana.... Un anime fantastico, che riesce a mischiare tante emozioni e tanti aspetti della vita in un'alchimia fantastica. In tutta la mia cultura di anime e manga, Nana è sicuramente tra quelli che mi ha davvero più colpito e segnato nel profondo; non mi stanco mai di riguardarlo e mai mi stancherò. Un top tra gli anime del nuovo millennio! Spero non finisca nel dimenticatoio come altri pilastri dell'animazione giapponese. Da non perdere, chi non l'avesse ancora visto deve farlo, non se ne rimpiangerà!

Harima_Kenji

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Harima_Kenji

Episodi visti: 15/47 --- Voto 4
Anime decisamente sopravvalutato ed esaltato da coloro i quali vedono nelle due protagoniste una sorta di personale identificazione in cui vorrebbero riconoscersi .
Ai Yazawa, tessendo trame che si dipanano come sempre in una Tokyo tutta sua, ama creare personaggi e trame squallide, ma non tanto nell'idea o nello spunto di fondo della storia, ma nella realizzazione dei luoghi e delle situazioni, che vorrebbero fare attualità, ma che in realtà dipingono degli obbrobriosi scenari di giovani deviati e per di più avvallati e giustificati nelle loro azioni non certo da lodare . Non bastano una buona realizzazione tecnica e una regia piuttosto ispirata per poter decretare la qualità di un prodotto (come per l'ancor peggiore Paradise Kiss) pretenzioso e che, smascherate le sue mai tanto velate ambiguità che vorrebbero atteggiarsi da grande capolavoro che non è, davvero povero di contenuti.

Giulia

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Giulia

Episodi visti: 0/47 --- Voto 10
Nana è la storia appassionante di due vite che si incontrano e si legano, di due ragazze che fino ad allora erano quasi "sole", e che grazie alla magia della loro amicizia ci fanno trepidare insieme a loro. E' stupendo come due mondi così diversi si possano fondere senza pegiudizi di immagine, come spesso accade oggi. Frasi del tipo "non ti avvicinare troppo a quel tipo con i tatuaggi e gli orecchini", oppure "secodo me quella ragazza è una satanista, guarda come si trucca!" sono state dette troppe volte impropriamente. Credo che sia semplicemente meraviglioso vivere insieme alle protagoniste sentimenti veri, di amicizia e amore, che al giorno d'oggi sono così rari a vedersi.

Rukia_83

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Rukia_83

Episodi visti: 47/47 --- Voto 8
Complimenti alla Yazawa, della quale tra l'altro non conoscevo le opere, a parte aver visto ogni tanto Cortili del cuore su Mediaset che in realtà non m'aveva colpito molto, nè per la trama nè per i disegni!
Nana invece è molto interessante: non è un semplice shoujo per adolescenti stile Kodomo no Omocha; è un prodotto ben più maturo, adatto a ragazze ma anche ai maschietti, una sorta di Kiss me Licia nel mondo punk, con ottime caratterizzazioni di personaggi(soprattutto i maschi; aparte Takumi - sciupafemmine con poco garbo -gli altri mi sembrano un pò tutti dei martiri) e particolarissimi risvolti affettivi (per molto tempo sono stata convinta che le 2 Nana avessero un amore "saffico", c'è comunque qualcosa in più di una semplice amicizia).
Se vogliamo trovare una "pecca", ma neanche è da definire così, è nella caratterizzazione delle tre protagonisti femminili: Nana, Hachi, Reira. Tre egoiste un pò infantili con una predisposizione eccessiva ai rapporti fisici... ad ogni modo sono comunque tre facce diverse di una stessa medaglia.
Da guardare

Shin

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Shin

Episodi visti: 50/47 --- Voto 10
Tempo fa trasmisero su MTV la Japan Week, praticamente mandavano in onda alcuni Anime vecchi (non molto) e nuovi con l'audio originale e i sottotitoli in italiano... Mi è bastata la prima puntata per dire: AMO QUEST'ANIME!!
Io sinceramente sono sono mai impazzito per serie sdolcinate con amori sofferti o impossibili; ma devo dire che mi ha veramente coinvolto: quasi provavo tristezza, amore, gelosia, gioia, dolore, speranza come se fossi stato parte dell'Anime e della sua storia. Adoro anche le riflessioni particolarmente profonde delle protagoniste ad inzio e fine puntata. Inoltre non potendo più fare a meno di ascoltarne le sigle, ho conosciuto due cantanti davvero eccezionali (una in particolare), acquisendo grande stima della musica made in Japan. A volte i caratteri e gli atteggiamenti di alcuni personaggi sono fastidiosi o insensati, ma, in fin dei conti, non posso essere più reali di così? Il finale mi ha lasciato un poco deluso, ma resta comunque l'Anime più bello che abbia mai visto.

Anarzee

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Anarzee

Episodi visti: 50/47 --- Voto 9
Bellissimo, visto tutto d'un fiato. Personalmente mi sono rivista moltissimo in Nana Comatsu! Bellissimi i personaggi, molto particolareggiati sia esteticamente che caratterialmente. La colonna sonora è stupenda! I temi trattati sono l'amore, ma soprattuto l'amicizia, l'indipendenza e il coraggio. Ci saranno momenti tristi, moltissimi momenti di riflessione, ma anche momenti divertenti e spensierati. Consigliato!

kerofan

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kerofan

Episodi visti: 30/47 --- Voto 7
Ho visto 30 puntate circa (una + una meno) e devo dire che non mi dispiace... Inizialmente la trama non mi attirava affatto (lo ritenevo un anime esclusivamente da ragazze), invece dopo una decina di episodi mi ha preso sempre più. Senza dubbio molto emozionante (Nana Komatsu è così ingenua e tenera) e in grado di commuovere. La sigla d'inizio è veramente bella.

mitico incazzato

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mitico incazzato

Episodi visti: 50/47 --- Voto 4
Bei disegni, bel tratto, grandi musiche, discreto doppiaggio ita, insomma ancora una volta di negativo c'è una trama che n regge e dei personaggi irreali più di un asino che vola. Odio i tipi ganzi che credono di sapere tutto e di risolvere tutto con frasi a effetto e silenzi accompagnati da occhiate da duro, e in quest'anime fanno a gara in molti, sia uomini che donne, per non parlare della scusa universale "non rendo molto, sono triste dentro, ma sono un duro/a solo fuori perché il mio cuore è fragile e i miei sentimenti confusi/non corrisposti"... ma che ca..!!! Sono tutti una banda di analfabeti che non sa quel che vuole dalla vita e non trova le parole per comunicare con gli altri!
Il finale è la dimostrazione lampante di quanto sia stupida la coprotagonista Nana (Komatsu)! Potrei dire tanto su ogni personaggio, ma io ho visto più realisticità, trama e personaggi veri in qualche hentai che fa da eccezione al suo genere!

Nadia

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Nadia

Episodi visti: 43/47 --- Voto 10
"Nana" emerge dalla massa non solo perché soddisfa alla grande tutti quei criteri minimi che rendono un anime valido (sceneggiatura, personaggi, design, grafica, animazione ecc), ma perché possiede quel qualcosa in più: non amo gridare al capolavoro, ma qui siamo davanti a un'opera di alto livello, la cui visibilità mi sembra comunque troppo poca per quello che vale davvero; "Nana" non può e non deve perdersi nel mare degli shojo, perché va ben oltre i vincoli di genere, rivelandosi un'opera a tutto tondo che abbraccia svariati registri e tematiche. Non l'avevo ancora fatto, ma stavolta assegno un 10!

Unico timore: speriamo che non si lasci dietro il consueto stuolo di imitatori, come accade a tutti gli anime di successo...

gothicbaby

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gothicbaby

Episodi visti: 43/47 --- Voto 8
Quest' anime mi ha colpito molto per la particolarità dei disegni e mi sembra molto più realista rispetto agli altri e anche più maturo. Inoltre mi piacciono le riflessioni che ci sono durante il corso degli episodi, la caratterizzazione dei personaggi ben curata. Inoltre l'anime è accompagnato da delle OST abbastanza carine, certo il doppiaggio italiano forse non risulta molto convincente per alcuni personaggi. Ho gradito molto la caratterizzazione di Reira, dove spero che gli si dedichi molto più spazio nelle prossime puntate, temo che l'anime stia quasi per giungere alla fine. Forse la fine non mi soddisferà particolarmente... Inoltre penso che alcune puntate in effetti possono essere risultate abbastanza noiose e che si poteva arrivare molto prima alla caratterizzazione di Reira, purtroppo non simpatizzo parecchio per Hachi, per Nana Magari un pò di più, ma preferisco personaggi come Reira e Takumi. Non sopporto i personaggi troppo buonisti e vittimisti.

Sonia

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Sonia

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Nana è il cartone più affiscinante che io abbia mai visto: mi ha proprio colpita perchè non è la solita storia che finisce bene: lui si innamora di lei, lui si innamora di lui, si sposano e vivono per sempre felice e contenti! Nana è mitico perchè è una serie di amori incontrastati, di amori impossibili e difficili che ci portano a fare qualche sacrificio. Nana mi stupisce ogni puntata di più, mi cattura sempre di più con nuovi colpi di scena, per non parlare della colonna sonora! Bellissima, ogni volta che l'ascolto mi viene da piangere, è proprio azzeccato! Ma poi Nana mi piace perchè in questo cartone ci sono tantissime emozioni e sentimenti che io provo ogni giorno, mi rivedo in quel cartone! Sembra quasi la mia vita. Consiglio a tutti i guardarlo perchè non è la solita storia di beautyful e non è semplicemente un cartone... alla fine del cartone viene sempre citato un commento, un' affermazione, cose molto belle che meritano di essere ascoltate! Il bello di Nana è che oltre all'amore viene ritenuto molto importante il valore dell'amicizia, anzi è proprio quello il succo del cartone! Quando vuoi talmente bene una persona che per lei faresti qualsiasi cosa, lasceresti perfino la persona che ami, diventi gelosa di questa persona... è davvero fantastico come bene tenuto alto il valore dell'amicizia! Vi prego... guardatelo!!!

Maggie Simpson

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Maggie Simpson

Episodi visti: 15/47 --- Voto 1
Bah, è uno degli anime più pietosi che abbia mai avuto la sfortuna di conoscere! Ho provato a guardarmi giusto una quindicina di episodi (o giù di lì) perchè volevo provare a dargli una possibilità e perchè tanto non c'era nulla al mertedì, dopo di chè non ce l'ho più fatta a reggerlo! I disegni sembrano fatti da un bambino di tre anni, osceni! La trama è noiosissima e banale all'invero simile! Il guscio di una nocciolina è più profondo in confronto alla superficiale caratterizzazione dei personaggi ed allo sviluppo di certi argomenti! Dò 1 come voto giusto per gli sfondi abbastanza buoni e per le belle parolone che servono a compensare la mancanza di una trama decente e di decenti personaggi (tra cui Nobu è l'unico che stranamente si salva)! Oltretutto la storia non solo è noiosa, ma è anche decisamente lenta! Prodotto le cui vendite sono chiaramente destinate ad un pubblico essenzialmente pre-adolescenziale e neo-adolescenziale! Decisamente sconsigliato per un pubblico un pò più maturo!!!

nana.14.blast

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nana.14.blast

Episodi visti: 40/47 --- Voto 10
Nana... che dire... è l'anime più bello del mondo e non lo dico solo così per dire è vero. Sinceramente io preferisco Nana (Osaki) da Hachi. Ho 16 anni e non ho più i genitori... grazie a Nana all'anime e hai suoi manga ho capito che non sai mai quello che ti aspetta il futuro e io quindi continuo a vivere serena e a sperare una vita come la sua, trovare uno come Ren e degli amici come Nobu, Yasu, Shin e Hachi... anch'io faccio parte di un band formata con dei miei amici, io sono la vocalist e indovinate come ci chiamiamo!? Blast.
Insomma nana è... bellissimo, credo che molte persone riescono a immedesimarsi nei suoi personaggi... lo consiglio alle persone romantiche, alle persone che amano il punk e il rock (come me), alle persone che vogliono una vita emozionante, e a tutte le persone che sanno divertirsi e che spesso si sentano sole, ma sinceramente tutti dovrebbero guardarlo! Ciao un bacione
nana

maki

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maki

Episodi visti: 45/47 --- Voto 9
Nana è un anime bellissimo: perfetti i disegni e molto importanti le tematiche. In breve Nna Komatsu una giovane che ha apena finito le scuolsuperiori va a Tokjo per raggiungere il suo ragazzo (che per cercare di farla maturare l'aveva detto che finito la scuola poteva raggiungerla) e nel treno chhe la porta a destinazione incontra forse per un gioco del fato o solo un puro caso una ragazza della sua stessa età col suo steeso nome. E' la meravigliosa Nana Osaki che vuole andare a Tokjo per sfondare nel mondo della musica e da questo momento succederà di tuuto tra amori nuovi e vecchi, liti, nuovi amici e nemici e anche bambini in arrivo e matrimoni (non posso dire nulla altrimenti...). Lo consiglio a chiunque ami le storie d'amore, ma soprattutto a coloro che amano la musica punk.

DarkPunk

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DarkPunk

Episodi visti: 20/47 --- Voto 8
Anime interessante, appassionatamente dedicato al mondo della musica.
Bel character design, buone animazioni e ottima colonna sonora. Stupenda la sigla di apertura, molto punkeggiante.
Si nota tutto l amore dell autrice del manga, da cui è tratto questo anime, per il mondo della moda e per la musica, dal look particolare dei personaggi (alcuni assolutamente fashion, altri assolutamente punk ^^), ai mille particolari di cui sono costellate le ambientazioni. i protagonisti si muovono in una tokyo luminosa, colorata, piena di vita, sempre in movimento, perfetto sfondo per le loro intricate storie d amore e casini vari esistenziali.
Il mio giudizio è decisamente positivo, ma a mio modesto parere un anime per meritare il massimo dei voti deve avere qualcosa di più.

Valery

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Valery

Episodi visti: 30/47 --- Voto 10
"Nana" è un anime stupendo, quando lo guardi ti ritrovi come in un altra dimensione ti senti trascinare dalla storia vorresti subito sapere come va a finire ma non vorresti mai che finisse, la cosa più sorprendente e vedere due ragazze talmente diverse su tutto, sul vestire, sul vivere gli amori e affrontare le difficoltà, ma nello stesso tempo inseparabili, ti senti speciale e per un attimo vorresti vivere tu la loro storia senza mai fermarti.

Totoro-78

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Totoro-78

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Due ragazze, due vite diverse che s'incrociano in due percorsi diversi, ma tuttavia molto simili. Un intreccio sentimentale emotivo, dai toni molto esistenziali, difatti penso sia un anime per adulti, per la profondità di alcuni argomenti e come sono trattati. Disegni davvero belli, curati. Personaggi ben caratterizzati, anche se a volte un pò stereotipati. Spettacolari le musiche, ma un finale che non ho capito.

Nana-chan

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Nana-chan

Episodi visti: 28/47 --- Voto 10
Che dire, semplicemente stupendo: la prima volta che l'ho visto è stata in una maratona d'anime che ha fatto MTV e son rimasta veramente colpita (e dopo aver visto soltanto la prima puntata) ho visto moltisimi anime e letto 1000 di manga... e oggi son diventata una fan di Nana. Guardando questo anime, in ogni puntata si ride, si piange e si provano emozioni che pochi anime riescono a trasmettere.
L'animazione spettacolare, gli oggetti son cosi dettagliati da sembrare veri, i personaggi con un semplice sguardo riescono a trasmettere i loro sentimenti senza neanche dire una parola... la musica incredibile Anna Tsuchiya (inspi nana) e Olivia (inspi reira) hanno realizzato delle canzoni bellissime in grado di far scendere le lacrime ("A little pain di "OLIVIA) o di voler scoppiare e urlare con tutto il cuore!("Lucy" di ANNA TSUCHIYA)
Il MIGLIOR anime che abbia mai visto.

Kuroneko

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Kuroneko

Episodi visti: 30/47 --- Voto 10
Anch'io dò un 10 a questo splendido AnimeManga che ha un character designer veramente bellissimo, il disegno è stupendo (Anche io odio quello di Cortili del Cuore ma questo è completamente diverso, molto più maturo), penso che rispecchi la vita di tutti i giorni, fatta di felicità, ma anche da tanti ostacoli ed è proprio il carattere dei personaggi, le loro reazioni, i loro cambiamenti, l'originalità e l'intreccio della trama che lascia ogni volta a bocca aperta e non è mai banale, nonostante il contesto si viva in una vita normale, ed è anche per questo che è così straordinario.
Veramente bello, lo consiglierei a chiunque. =)

orpheusnomado

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orpheusnomado

Episodi visti: 31/47 --- Voto 9
Premetto che non avendo mai letto il manga ero un po' titubante nei riguardi di questo anime che sospettavo si limitasse ad essere il solito shoujo adolescenziale invece mi sono ricreduto alla grande anche sei disegni non sono sempre di altissimo livello la storia ti trascina sempre di piu' man mano che si procede con le puntate, alcune di esse mi hanno emozionato abbastanza e sicuramente devo dire che va consacrato sicuramente tra gli animi piu' belli degli ultimi tempi.

PaoloZ

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PaoloZ

Episodi visti: 15/47 --- Voto 10
Non sono un fan degli Shojo, anzi finora mi consideravo un po' allergico al genere, ma questo anime è magico! Sono rimasto profondamente coinvolto dalla storia, è così facile immedesimarsi nei personaggi...
Quasi sicuramente molti ragazzi schiveranno anche la trasmissione televisiva di Nana, lasciandosi fuorviare dai preconcetti riguardo gli shojo. Penso sarebbe un errore: un anime di questo livello non si vedeva da un bel po' in TV.

Cmq se questo anime ha conquistato me (un incallito metallaro di quasi 30 anni) penso che chiunque sia interessato ad una bella storia lo troverà significativo.

Le animazioni di buon livello colpiscono, ma quello che si ricorda sono le opere che hanno una grande sceneggiatura. Non fatevelo sfuggire. Dentro c'è l'avventura della vita!

mikako77

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mikako77

Episodi visti: 34/47 --- Voto 10
Seguo l'anime di Nana dall'aprile dell'anno scorso, quando hanno iniziato a trasmetterlo in giappone, e subito si è dissolto il mio scetticismo (dopo le critiche a Paradise Kiss, sempre animato dalla Mad House, ero un po' preoccupata). Invece dopo 34 puntate l'anime continua, così come il manga, ad emozionarmi... ne è la prova il fatto che non mi annoia per nulla vedere scene che conosco già a memoria dalla versione cartacea, anzi, mi acoorgo che rivedendole faccio caso a dei particolari minimi che non avevo notato o avevo scordato. tecnicamente è ineccepibile, qualche problemino nel character design nelle prime puntate è stato subito aggiustato. anche le sigle, ben più adatte a mio parere del brano di Mika Kanashima che fa da colonna sonora al primo film (troppo pop...d'altra parte l'ha scritto Hyde), sono molto belle. La seconda op "wish" in questo momento ha un po' soppiantato "rose" nel mio cuore", mentre tra le ending preferisco "a little pain", che purtroppo nella versione italiana non possiamo ascoltare :( causa problemi di diritti. Nana è un grande anime all'altezza del grande manga da cui è tratto, spero mantengano sempre alto lo standard e lo consiglio a tutti!

Jools

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Jools

Episodi visti: 33/47 --- Voto 10
I need your loooooooooooooooove..I'm a broken rooooooose..
Che spettacolo! La Yazawa colpisce ancora, ottimi disegni e storia (anche se ovviamente non colpisce tanto quanto il bellissimo fumetto che sto leggendo tuttora..) i temi trattati non sono niente di fuori dal mondo: amore, amicizia, il mondo del lavoro, la quotidianeità insomma, visti attraverso gli occhi di due ragazze così vicine ma così diverse... riesce sempre a farmi ridere e piangere, ottimo davvero ^^

Lithium

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Lithium

Episodi visti: 19/47 --- Voto 10
Che dire.. un altro successo per la Yazawa, artista che ormai ha ben chiaro come far breccia nel cuore delle ragazze di ogni età dopo Gokinjo Monogatari e Paradise Kiss ^^
Le protagoniste sono due ragazze con lo stesso nome (Nana appunto, che in jap significa 7) e della stessa età che il caso ha voluto far incontrare su un treno diretto a Tokyo. La prima ha avuto nel suo passato molte storie finite male, tra cui una relazione con un uomo sposato, ma attualmente sembra aver trovato in Shoji la persona che cercava. E' infatti per raggiungerlo che si sta recando a Tokyo. La seconda è una cantante di un gruppo rock, i Blast, dove ha conosciuto Ren, il ragazzo di cui è innamorata e che l'ha lasciata x andare a Tokyo ed inseguire il sogno di diventare un chitarrista di professione. Anche lei, dopo un anno dalla loro separazione, decide di partire x Tokyo e continuare lì a cantare. Al loro primo incontro casuale ne seguirà un altro che le porterà a condividere lo stesso appartamento.
I personaggi sono + maturi rispetto alle opere precedenti, anche perchè non sono + liceali alle prese con il loro primo amore ma ragazzi che si avviano a diventare adulti. Di conseguenza anche le tematike sono + adulte, tanto che l'autrice arriva addirittura a far intuire una possibile attrazione tra le 2 ragazze, così diverse tra loro eppure perfettamente in sintonia.
Un manga che merita di essere letto e un anime che merita di essere guardato, se non altro per le splendide canzoni iniziale e finale cantate da Nana e Reira (cantante dei Trapnest dove suona Ren).
Ve lo consiglio vivamente ^^

helly

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helly

Episodi visti: 21/47 --- Voto 10
Dopo aver visto il film ho deciso di vedermi anche l'anime e lo trovo veramente ben fatto. Ero un po' sulle mie per il character design che non è dei miei preferiti, ma devo dire che la storia è talmente interessante che anche il tratto risulta gradevole. Le due Nana sono molto diverse e fin ora si è data molta importanza ad Hachi(anche perche è la voce narrante). Spero che nei prossimi episodi anche Nana si farà conoscere. Non vedo l'ora di conoscere meglio anche gli altri personaggi che si stan facendo strada nell anime... è una bella storia di amicizia, del tutto realistica e tratta anche temi che ci possiamo trovare ad affrontare tutti i giorni: storie d'amore, solitudine, problemi di lavoro...

Naco

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Naco

Episodi visti: 13/47 --- Voto 10
Era da molto tempo che avrei voluto leggere Nana; quando però ho saputo di quanti volumi constasse, mi sono resa conto che il suo acquisto, adesso è quanto mai azzardato. Così, quando ho sentito parlare della serie, l'ho subito presa. Ho visto Paradise Kiss (senza aver letto il manga) e ho invece letto Ultimi raggi di Luna; vidi a suo tempo l'anime di Cortili del cuore, senza aver letto il manga, e devo dire che per la yazawa, ho sempre provato una strana sensazione. Inizialmente non mi piaceva molto: ma poi, crescendo, ho imparato ad apprezzare molto i suoi personaggi e le storie che crea.
L'anime di Nana mi sta davvero piacendo: la storia non è bbanale, pur parlando di amori giovanili, perché non sono banali i protagonisti: vero, abbiamo una Nana molto comune, ma c'è la Oosaki che invece pè tutt'altro; è il rapporto tra le due che rende la storia dinamica e bella; non c'è solo la storia fra una ragazza e il suo (ex) ragazzo, ma un intreccio di personaggi che, so, è ancora agli inzi e mi piacerà sempre di più.
Recentemente, sono riuscita anche a leggere i primi volumi del manga e mi sono davvero stupita nel vedere come, almeno agli inizi, la storia sia presa pari pari dalla carta: persino le stesse inquadrature, le stesse battute. Sì, mi aspetto grandi cose da questa serie!

Nausicaa979

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Nausicaa979

Episodi visti: 9/47 --- Voto 9
Anche se non ho mai letto il manga, aspettavo l'anime di Nana con ansia, perchè mi ero già innamorata di quello di Paradise Kiss. Rispetto a quest'ultimo la qualità della realizzazione tecnica è lievemente inferiore, ma comunque le animazioni e la regia sono di buon livello, e il character design, ispirato alle tavole di Yazawa, è ovviamente stupendo. Non sono una fan del genere shojo, ma Yazawa riesce ad andare oltre, proponendo dei personaggi di grande umanità e spessore, generalmente giovani artisti che vivono in una grande metropoli giapponese, e questo rende le sue opere molto realistiche e di grande impatto. Inoltre, vedendo l'anime, devo riconoscere che è vero, la storia di Nana è appassionante, e riesce a risvegliare anche in una come me, avviata sulla strada del cinismo, un romanticismo che però non è mai sdolcinato. Bello.

violetpunk

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violetpunk

Episodi visti: 2/47 --- Voto 10
E' bellissimo!!! Fedele al manga e le voci sono azzeccatissime! La sigla d'apertura rende al massimo l'idea della voce che avevo di Nana Osaki idem per la sigla di chiusura che rende al max la voce di Reira. Il primo episodio parte dal viaggio per Tokyo delle due Nana fino all'affitto dell'appartamento 707, nel secondo c'è un salto del passato in cui si parla di asano e dei precedenti amori di Hachiko fino all'amicizia con Shoji... aspetto di vedere il terzo episodio^___^
Lo consiglio vivamente sia ad un pubblico femminile che ad uno maschile perchè non è la solita trama shoujo scontata anzi è decisamente fuori dal comune! Speriamo che arrivi subito un fansub italiano perchè per me che conosco la trama grazie al manga non è così difficile vedere gli episodi in jap, però è ovvio che per chi non conosce la storia o il giapponese sarà difficile capirci qualcosa.