.hack//Roots
".hack//Roots" è uno dei capitoli del progetto .Hack (DotHack), per gli appassionati della serie di videogiochi e manga; quest'anime tratta, come del resto ogni titolo della serie, di vicende differenti appartenenti al gioco "The World", in questo caso a una seconda versione il cui protagonista è Haseo. Rispetto a i capitoli precedenti apprezzo i cambiamenti del personaggio durante la storia, ma oltre a questo non c'è molto di positivo. La trama rimane confusa fino alla fine e non dà risposta, tuttavia rimane godibile, soprattutto per il comparto grafico. Non soddisfa comunque neanche gli amanti dei videogiochi come me, che rimangono delusi soprattutto perché posti davanti a un finale inesistente fino all'avvento del film. Tuttavia, durante gli episodi non mancano i colpi di scena, il personaggio principale rispecchia tutte le caratteristiche che dovrebbe avere il protagonista di un anime del genere, dalla grinta alla passione che mette in ciò che fa.
In conclusione consiglio di guardare l'anime, sì, ma solo se alla fine di questo si guarda anche il film, che lo conclude degnamente, sebbene con la grafica di un videogame (il film si chiama "hack G.U. Trilogy").
In conclusione consiglio di guardare l'anime, sì, ma solo se alla fine di questo si guarda anche il film, che lo conclude degnamente, sebbene con la grafica di un videogame (il film si chiama "hack G.U. Trilogy").
Non ho mai giocato a nessuno dei giochi della serie ".hack", e questa è l'unica serie animata che io abbia visto ispirata alla serie.
L'ambientazione è un gioco online chiamato "The World", un MMORPG, e non si vede quasi mai il mondo reale (solo in una minuscola scena di qualche secondo). Il protagonista è Haseo, un ragazzo che è appena stato messo K.O. da alcuni PK, ovvero player che "killano" altri player (infatti PK vuol dire Player Killer). Tuttavia Haseo viene aiutato da un tipo un po' particolare di nome Ovan. Da qui nasce l'ammirazione di Haseo nei confronti di Ovan, e poco tempo dopo una ragazza, Shino, contatta il nuovo player per convincerlo a far parte di una gilda, la Twilight Brigade, di cui è capo Ovan. Haseo inizialmente rifiuta, ma qualche tempo dopo ci ripensa e si reca alla "home" della gilda. Qui conoscerà Tabby, una ragazza che da poco gioca a The World ed è appena entrata nella gilda, e Sakisaka, che invece è più esperto. La brigata ha un obiettivo: trovare la Key of the Twilight. Già, peccato che nessuno sappia cosa sia. Infatti la gilda da tempo la cerca come oggetto "magico" che dà un enorme potere, di cui però non si conoscono le caratteristiche. Ovan riesce sempre a motivare i suoi gildani, incoraggiandoli dicendo: "Puoi credere che non esista e non cercarla, o credere nella sua esistenza e cercarla. Cos'è più divertente in termini di gioco?". Tuttavia la brigata sarà costantemente tallonata dal TaN, una gilda avversaria e molto più estesa, anch'essa alla ricerca della Key of the Twilight. La trama andrà sempre più complicandosi, soprattutto quando apparirà un nuovo personaggio, Tri-Edge, un temibilissimo PK, secondo molti un "AI" (intelligenza artificiale, e per questo i GM non possono intervenire a riguardo) che mette K.O. gli avversari e li trasforma in Lost One: il pg del personaggio sconfitto viene praticamente cancellato e la persona che controlla il personaggio va in uno stato di coma.
Sicuramente ".hack//Roots" è uno dei miei anime preferiti, perciò chiedo perdono se sarò un po' soggettivo qua e là.
La trama è semplicemente affascinante: la ricerca di un oggetto fantastico, l'incontro con personaggi paranormali, il tema de "l'unione fa la forza" trattato in modo inverso: più volte Haseo tenterà di affrontare situazioni che da solo non può gestire, rifiutando qualsiasi aiuto, ma fallendo più volte. Se non si ha mai provato il videogioco, alcune situazioni non verranno spiegate, ma posso garantirvi che questo alone di mistero non fa che rendere ancora più bella la trama.
L'aspetto grafico è ottimamente curato e piacevole, il design di personaggi e vestiti è perfetto per l'atmosfera fantasy dell'anime.
Perfetta è anche la caratterizzazione dei personaggi, sia per quanto riguarda i protagonisti che gli antagonisti: Haseo, l'inesperto che darebbe tutto per diventare più forte; Ovan, al contrario esperto e in gamba, e allo stesso tempo molto misterioso ed enigmatico; Shiino, una giovane ragazza che farebbe qualsiasi cosa per Ovan; Tri-Edge, un nemico fortissimo ed enigmatico; Tabby, ingenua e spensierata (forse troppo), legata ai suoi amici e tanti altri (questi citati sono solo alcuni dei miei preferiti).
Mancano scene di combattimento: apparentemente sembra un fattore molto limitante, eppure posso assicurare che questa mancanza non toglie nulla a quest'anime, perché il nodo centrale è senza dubbio la trama e la modalità di svolgimento di essa. Ad ogni modo, nel film ".hack//G.U. Trilogy", di combattimenti ce ne sono a bizzeffe.
Dulcis in fundo, la colonna sonora è superba: tutte le OST sono magnifiche, perfettamente intercalate nell'atmosfera fantastica di The World; un aspetto spesso non tenuto in grande considerazione in molti anime, ma che qui fa davvero faville (darei 10 solo per l'aspetto sonoro).
Da vedere e rivedere, consigliatissimo a tutti.
L'ambientazione è un gioco online chiamato "The World", un MMORPG, e non si vede quasi mai il mondo reale (solo in una minuscola scena di qualche secondo). Il protagonista è Haseo, un ragazzo che è appena stato messo K.O. da alcuni PK, ovvero player che "killano" altri player (infatti PK vuol dire Player Killer). Tuttavia Haseo viene aiutato da un tipo un po' particolare di nome Ovan. Da qui nasce l'ammirazione di Haseo nei confronti di Ovan, e poco tempo dopo una ragazza, Shino, contatta il nuovo player per convincerlo a far parte di una gilda, la Twilight Brigade, di cui è capo Ovan. Haseo inizialmente rifiuta, ma qualche tempo dopo ci ripensa e si reca alla "home" della gilda. Qui conoscerà Tabby, una ragazza che da poco gioca a The World ed è appena entrata nella gilda, e Sakisaka, che invece è più esperto. La brigata ha un obiettivo: trovare la Key of the Twilight. Già, peccato che nessuno sappia cosa sia. Infatti la gilda da tempo la cerca come oggetto "magico" che dà un enorme potere, di cui però non si conoscono le caratteristiche. Ovan riesce sempre a motivare i suoi gildani, incoraggiandoli dicendo: "Puoi credere che non esista e non cercarla, o credere nella sua esistenza e cercarla. Cos'è più divertente in termini di gioco?". Tuttavia la brigata sarà costantemente tallonata dal TaN, una gilda avversaria e molto più estesa, anch'essa alla ricerca della Key of the Twilight. La trama andrà sempre più complicandosi, soprattutto quando apparirà un nuovo personaggio, Tri-Edge, un temibilissimo PK, secondo molti un "AI" (intelligenza artificiale, e per questo i GM non possono intervenire a riguardo) che mette K.O. gli avversari e li trasforma in Lost One: il pg del personaggio sconfitto viene praticamente cancellato e la persona che controlla il personaggio va in uno stato di coma.
Sicuramente ".hack//Roots" è uno dei miei anime preferiti, perciò chiedo perdono se sarò un po' soggettivo qua e là.
La trama è semplicemente affascinante: la ricerca di un oggetto fantastico, l'incontro con personaggi paranormali, il tema de "l'unione fa la forza" trattato in modo inverso: più volte Haseo tenterà di affrontare situazioni che da solo non può gestire, rifiutando qualsiasi aiuto, ma fallendo più volte. Se non si ha mai provato il videogioco, alcune situazioni non verranno spiegate, ma posso garantirvi che questo alone di mistero non fa che rendere ancora più bella la trama.
L'aspetto grafico è ottimamente curato e piacevole, il design di personaggi e vestiti è perfetto per l'atmosfera fantasy dell'anime.
Perfetta è anche la caratterizzazione dei personaggi, sia per quanto riguarda i protagonisti che gli antagonisti: Haseo, l'inesperto che darebbe tutto per diventare più forte; Ovan, al contrario esperto e in gamba, e allo stesso tempo molto misterioso ed enigmatico; Shiino, una giovane ragazza che farebbe qualsiasi cosa per Ovan; Tri-Edge, un nemico fortissimo ed enigmatico; Tabby, ingenua e spensierata (forse troppo), legata ai suoi amici e tanti altri (questi citati sono solo alcuni dei miei preferiti).
Mancano scene di combattimento: apparentemente sembra un fattore molto limitante, eppure posso assicurare che questa mancanza non toglie nulla a quest'anime, perché il nodo centrale è senza dubbio la trama e la modalità di svolgimento di essa. Ad ogni modo, nel film ".hack//G.U. Trilogy", di combattimenti ce ne sono a bizzeffe.
Dulcis in fundo, la colonna sonora è superba: tutte le OST sono magnifiche, perfettamente intercalate nell'atmosfera fantastica di The World; un aspetto spesso non tenuto in grande considerazione in molti anime, ma che qui fa davvero faville (darei 10 solo per l'aspetto sonoro).
Da vedere e rivedere, consigliatissimo a tutti.
La saga di ".hack", come ben saprete, nasce come videogioco, ma successivamente grazie all'enorme successo l'universo di "The World" (nome del gioco online dove vengono ambientate le varie storie) si espande anche ad anime e manga. Con il tempo le storie trattate dagli anime, manga e videogiochi si sono così intrecciate che a volte è quasi difficile capire da dove iniziare, probabilmente questo gioca a svantaggio della serie poiché chi vuole iniziare a conoscere quest'opera deve prima cercare di capire in che ordine guardare il tutto e spesso durante la ricerca si ci imbatte in spoiler che rovinano le intere opere nel complesso e scoraggiano la continuazione delle ricerche.
".hack//Roots" è il prequel della "seconda serie" dei videogiochi e quindi è consigliabile prima cercare di conoscere "la prima serie" per potere apprezzare meglio quest'ultima.
Una volta conclusa la visione di ".hack//Sign" (prequel della prima serie dei videogiochi) ".hack//Liminality" (sequel del prequel della prima serie che fa luce su molti misteri e aiuta la totale comprensione di tutta l'opera ".hack") e dopo avere giocato i capitoli dei videogiochi antecedenti al G.U. - o semplicemente guardando su Youtube i filmati di questi ultimi o leggendo il manga ".hack//XXXX" - potrete finalmente godervi questa serie.
La cosa più difficile di tutta la serie ".hack" è riuscire ad entrare nella sua ottica, cosa più semplice se avete avuto modo di seguire l'ordine cronologico delle varie opere. Infatti tutta la storia è narrata all'interno di un MMORPG (Massive Multiplayer Online Role Play Game) e questo non solo conferisce un alone originale e bizzarro all'opera, ma fa anche nascere una serie di domande sul cosa spinga i personaggi a darsi tanto da fare per un semplice videogioco.
Come anche ".hack//Sign", l'anime non si basa molto sull'azione, quanto sulle riflessioni dei vari personaggi, i quali inizialmente potranno sembrare abbastanza stereotipati, ma grazie ai molti dialoghi si riuscirà a capirli, apprezzarli e ad affezionarcisi.
Un grandissimo punto di merito va alla colonna sonora che riesce a dare il giusto pathos a ogni scena pur ricordando le tipiche OST da gioco di ruolo nipponico.
La realizzazione tecnica non fa gridare al miracolo, ma rimane comunque a livelli sufficienti. Stessa cosa non si può dire della narrazione, la quale parte spedita, ma dopo una dozzina di episodi cambia completamente strada e inizia a focalizzarsi su personaggi secondari o di relativa importanza; da una parte è un ottimo modo per dare loro maggior spessore e fare comprendere maggiormente la filosofia di The World, dall'altro può annoiare per via di un'assenza di obbiettivi e per la natura episodica, ma fortunatamente poco dopo riesce a riprendersi e, in parte grazie a quella parte noiosa, diventare ancora più interessante.
Essendo ".hack//Roots" il prequel dei videogiochi, il finale è aperto e si riuscirà ad apprezzare maggiormente solo dopo avere continuato a seguire fino alla fine le avventure virtuali di Haseo.
Ultima nota: consiglio vivamente di seguire quest'opera con dei sottotitoli inglesi poiché è stata iniziata, continuata e conclusa da 3 gruppi di fansubber diversi e questo non risulta fastidioso solo per i radicali cambi di scrittura e colori, ma anche perché la qualità dei fansub cala con l'avanzare degli episodi, iniziando in modo sublime, passando per piccoli errori grammaticali e finendo con lo stravolgere dei discorsi scambiando i termini PC (Player Character) e PK (Player Killer) o ripetendo più volte la stessa riga nonostante i cambi di discorso.
".hack//Roots" è il prequel della "seconda serie" dei videogiochi e quindi è consigliabile prima cercare di conoscere "la prima serie" per potere apprezzare meglio quest'ultima.
Una volta conclusa la visione di ".hack//Sign" (prequel della prima serie dei videogiochi) ".hack//Liminality" (sequel del prequel della prima serie che fa luce su molti misteri e aiuta la totale comprensione di tutta l'opera ".hack") e dopo avere giocato i capitoli dei videogiochi antecedenti al G.U. - o semplicemente guardando su Youtube i filmati di questi ultimi o leggendo il manga ".hack//XXXX" - potrete finalmente godervi questa serie.
La cosa più difficile di tutta la serie ".hack" è riuscire ad entrare nella sua ottica, cosa più semplice se avete avuto modo di seguire l'ordine cronologico delle varie opere. Infatti tutta la storia è narrata all'interno di un MMORPG (Massive Multiplayer Online Role Play Game) e questo non solo conferisce un alone originale e bizzarro all'opera, ma fa anche nascere una serie di domande sul cosa spinga i personaggi a darsi tanto da fare per un semplice videogioco.
Come anche ".hack//Sign", l'anime non si basa molto sull'azione, quanto sulle riflessioni dei vari personaggi, i quali inizialmente potranno sembrare abbastanza stereotipati, ma grazie ai molti dialoghi si riuscirà a capirli, apprezzarli e ad affezionarcisi.
Un grandissimo punto di merito va alla colonna sonora che riesce a dare il giusto pathos a ogni scena pur ricordando le tipiche OST da gioco di ruolo nipponico.
La realizzazione tecnica non fa gridare al miracolo, ma rimane comunque a livelli sufficienti. Stessa cosa non si può dire della narrazione, la quale parte spedita, ma dopo una dozzina di episodi cambia completamente strada e inizia a focalizzarsi su personaggi secondari o di relativa importanza; da una parte è un ottimo modo per dare loro maggior spessore e fare comprendere maggiormente la filosofia di The World, dall'altro può annoiare per via di un'assenza di obbiettivi e per la natura episodica, ma fortunatamente poco dopo riesce a riprendersi e, in parte grazie a quella parte noiosa, diventare ancora più interessante.
Essendo ".hack//Roots" il prequel dei videogiochi, il finale è aperto e si riuscirà ad apprezzare maggiormente solo dopo avere continuato a seguire fino alla fine le avventure virtuali di Haseo.
Ultima nota: consiglio vivamente di seguire quest'opera con dei sottotitoli inglesi poiché è stata iniziata, continuata e conclusa da 3 gruppi di fansubber diversi e questo non risulta fastidioso solo per i radicali cambi di scrittura e colori, ma anche perché la qualità dei fansub cala con l'avanzare degli episodi, iniziando in modo sublime, passando per piccoli errori grammaticali e finendo con lo stravolgere dei discorsi scambiando i termini PC (Player Character) e PK (Player Killer) o ripetendo più volte la stessa riga nonostante i cambi di discorso.
Serie molto controversa, che poteva SICURAMENTE essere realizzata meglio.
TRAMA: 5.
Il voto è inversamente proporzionale al numero degli episodi. Ovvero, fossero stati la metà di quelli che sono sarebbe un 10. Dilungandola a questo modo è stata resa una storia PESANTISSIMA, LENTISSIMA e in certi punti alquanto scontata. Un peccato.
Animazioni: 8. (più o meno...)
Potevano essere fatte meglio, ma anche peggio. Niente di che. Discreto e guardabile da questo punto di vista.
Chara design: 9.
Le cover del videogame sono splendide, così come il concept originale (NON made by Sadamoto, purtroppo, ma molto innovativo. Sembrano quasi dei disegni di Okama!).
Sicuramente meglio dei precedenti .hack, fin troppo sulla scia del "Dungeon&Dragons".
L'unico problema, come tutti gli anime della BeeTrain, è L'ADATTAMENTO. Vedi Tsubasa Chronicle, per intenderci...
Musiche: 10.
Molti si sono lamentai dell'assenza di Yuki Kajiura nella colonna sonora (che tra le altre c'è, essendo l'autrice della sigla d'apertura).
Lamentela ingiustificata secondo me. Le musiche sono composte dal duo delgi ALI PROJECT, che hanno collaborato ad altri anime della BeeTrain (Avenger, PHANTOM, Noir), creando per il ROOTS un mix tra medievale, gothic lolita, elettronica e barocco molto singolare ed azzeccato. Una delle più belle colonne sonore per un anime, che non ha nulla da invidiare alla Kajura (che rimane comunque una compositrice d'élite nel panorama giapponese, a mio parere BEN SUPERIORE a Yoko Kanno quanto stile e originalità).
Media matematica dell'8.
Saluti.
TRAMA: 5.
Il voto è inversamente proporzionale al numero degli episodi. Ovvero, fossero stati la metà di quelli che sono sarebbe un 10. Dilungandola a questo modo è stata resa una storia PESANTISSIMA, LENTISSIMA e in certi punti alquanto scontata. Un peccato.
Animazioni: 8. (più o meno...)
Potevano essere fatte meglio, ma anche peggio. Niente di che. Discreto e guardabile da questo punto di vista.
Chara design: 9.
Le cover del videogame sono splendide, così come il concept originale (NON made by Sadamoto, purtroppo, ma molto innovativo. Sembrano quasi dei disegni di Okama!).
Sicuramente meglio dei precedenti .hack, fin troppo sulla scia del "Dungeon&Dragons".
L'unico problema, come tutti gli anime della BeeTrain, è L'ADATTAMENTO. Vedi Tsubasa Chronicle, per intenderci...
Musiche: 10.
Molti si sono lamentai dell'assenza di Yuki Kajiura nella colonna sonora (che tra le altre c'è, essendo l'autrice della sigla d'apertura).
Lamentela ingiustificata secondo me. Le musiche sono composte dal duo delgi ALI PROJECT, che hanno collaborato ad altri anime della BeeTrain (Avenger, PHANTOM, Noir), creando per il ROOTS un mix tra medievale, gothic lolita, elettronica e barocco molto singolare ed azzeccato. Una delle più belle colonne sonore per un anime, che non ha nulla da invidiare alla Kajura (che rimane comunque una compositrice d'élite nel panorama giapponese, a mio parere BEN SUPERIORE a Yoko Kanno quanto stile e originalità).
Media matematica dell'8.
Saluti.
Questo anime racconta di Hasan, un giocatore alle prime armi che viene preso di mira da alcuni dei Player Killer più comunemente chiamati PK; quest'ultimi sono partecipanti che uccidono altri giocatori per divertimento o per rubare oggetti rari. Hasan (come previsto) viene subito battuto, ma arriva Ovan, un uomo misterioso di cui nessuno sa nulla, a salvarlo per poi scomparire nel nulla. Successivamente Haseo comincia a cercare informazioni su Ovan, ma sfortunatamente viene di nuovo attaccato da 2 PK. Questa volta arriva Shino a salvarlo...un'amica piuttosto stretta di Ovan che gli propone di entrare nella gilda, ma inizialmente rifiuta. Si fanno così avanti alcuni tipi loschi, dei PK, che gli offrono anche loro di entrare a far parte della loro gilda....
Da questo punto della storia in poi Haseo resterà coinvolto nella ricerca delle "Key of the Twilight", che secondo tutti fanno guadagnare poteri inimmaginabili....e tra le pericolose rivalità tra le varie gilde.
Secondo me l'idea per questo anime era molto buona, ma alla fine risulta noioso perchè è mooolto lento e di conseguenza rimane molto pesante da vedere.
Da questo punto della storia in poi Haseo resterà coinvolto nella ricerca delle "Key of the Twilight", che secondo tutti fanno guadagnare poteri inimmaginabili....e tra le pericolose rivalità tra le varie gilde.
Secondo me l'idea per questo anime era molto buona, ma alla fine risulta noioso perchè è mooolto lento e di conseguenza rimane molto pesante da vedere.
Nulla a che vedere con la prima serie animata di .hack. Questo anime impiega un'eternità ad evolvere e ho come l'impressione che si affidi molto al videogioco per quanto riguarda lo sviluppo della trama; di fatti il protagonista è il medesimo del gioco (non ancora uscito in Italia) .hack G.U. mentre per il precedente anime si trattava di protagonisti differenti con storie parallele nello stesso mondo.
Grosso difetto di questo anime, oltre essere inverosimilmente lento nell'evolvere, stà nei dialoghi spesso ridotti a dei mugolii.
Grosso difetto di questo anime, oltre essere inverosimilmente lento nell'evolvere, stà nei dialoghi spesso ridotti a dei mugolii.
.hack//ROOTS narra le vicende di Haseo, un "newbie" appena arrivato nel mondo virtuale di The World fino al suo diventare il "Terror of Death", un PKK (Player Killer Killer) temuto da tutti i giocatori. Dopo un inizio problematico, Haseo si unisce alla "Twilight Brigade", una gilda composta dal misterioso e carismatico Ovan e dalla dolce Shino, il cui scopo è trovare la leggendaria "Key of Twilight", un oggetto di dubbia esistenza capace di interagire con The World. Al progetto di Ovan si contrapporà la gilda TaN, interessata anch'essa alla Key of Twilight e ancor di più a Ovan...
Come SIGN, anche Roots è il prologo di una serie di videogiochi, in questo caso .hack//G.U., che segue l'evolversi della storia di Haseo in The World e della sua caccia a un nemico particolare...
La realizzazione tecnica e le animazioni sono abbastanza buone, più o meno sono ai livelli di SIGN.
Buone anche le musiche: pur non raggiungendo i livelli di SIGN, vista la mancaza di Yuki Kajiura, sono comunque gradevoli e adatte al momento.
Il problema principale di Roots è che una volta finite le vicende della Twilight Brigade (quindi a metà serie) la serie subisce un calo non indifferente: gli episodi perdono quel mordente che avevano nella prima parte, con puntate filler noiossisime e semi inutili, salvo poi salvarsi con le ultime due-tre puntate che risollevano la serie. La trama di conseguenza ha picchi di qualità ma anche dei cali pesanti da sopportare.
Ciononostante Roots rimane un prodotto gradevole, dalla trama tutto sommato interessante e con alcuni colpi di scena davvero buoni (chi ha visto l'episodio 25 sa di cosa sto parlando), con alcuni personaggi carismatici e abbastanza caratterizzati e da un buon comparto sonoro.
I fan di .hack non rimarranno insoddisfatti ^^
Come SIGN, anche Roots è il prologo di una serie di videogiochi, in questo caso .hack//G.U., che segue l'evolversi della storia di Haseo in The World e della sua caccia a un nemico particolare...
La realizzazione tecnica e le animazioni sono abbastanza buone, più o meno sono ai livelli di SIGN.
Buone anche le musiche: pur non raggiungendo i livelli di SIGN, vista la mancaza di Yuki Kajiura, sono comunque gradevoli e adatte al momento.
Il problema principale di Roots è che una volta finite le vicende della Twilight Brigade (quindi a metà serie) la serie subisce un calo non indifferente: gli episodi perdono quel mordente che avevano nella prima parte, con puntate filler noiossisime e semi inutili, salvo poi salvarsi con le ultime due-tre puntate che risollevano la serie. La trama di conseguenza ha picchi di qualità ma anche dei cali pesanti da sopportare.
Ciononostante Roots rimane un prodotto gradevole, dalla trama tutto sommato interessante e con alcuni colpi di scena davvero buoni (chi ha visto l'episodio 25 sa di cosa sto parlando), con alcuni personaggi carismatici e abbastanza caratterizzati e da un buon comparto sonoro.
I fan di .hack non rimarranno insoddisfatti ^^
Chiunque conosca la saga di .Hack non può non vedere questo Anime. Dopo Hack//Sign e Dusk arriva direttamente dagli studi della Bandai, il nuovo capolavoro del progetto Hack. I fatti presenti interesseranno il prologo ai 3 videogiochi di Hack//GU.
La trama presenta un nuovo giocatore di nome Haseo entrare nel nuovo "The World" il gioco online più giocato al mondo, sembra un giocatore come gli altri a parte la sua classe e un vestito tutto nero. Molte persone sono però interessate a lui tra questi troviamo Ovan, il Guild Master della Brigata del Crepuscolo, una gilda che cerca in The World un oggetto leggendario, la Key of Twilight....
La trama presenta un nuovo giocatore di nome Haseo entrare nel nuovo "The World" il gioco online più giocato al mondo, sembra un giocatore come gli altri a parte la sua classe e un vestito tutto nero. Molte persone sono però interessate a lui tra questi troviamo Ovan, il Guild Master della Brigata del Crepuscolo, una gilda che cerca in The World un oggetto leggendario, la Key of Twilight....