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 1
HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ispirato al romanzo di Rudyard Kipling, questo capolavoro Disney è un mosaico/musical, nel quale il protagonista interagisce con i diversi animali che popolano la giungla, dai quali apprende le regole di comportamento e il modo di interagire con ciascuno di essi. Come sempre lo stile di Walt Disney è unico e originale: la grafica è totalmente realizzata a mano, con colori ad acqua, i quali forniscono un effetto visivo unico e inimitabile. La colonna sonora è un insieme di più varie melodie che si incastrano con le singole scene.

I personaggi sono naturali, giacché l'ambientazione della vicenda è la giungla indiana; come in tutti i film della Disney ciascuno di essi presenta dei connotati psicologici e quindi rappresenta un ruolo preciso e inequivocabile molto preciso. Ad esempio Bagheera rappresenta la balia/nutrice/insegnante seria e apprensiva, Akela e il branco dei lupi rappresentano il capo della comunità d'adozione e la famiglia adottiva, Baloo rappresenta il compagno giocherellone e un tantino fuori dalle regole, ma sempre pronto ad aiutare, Le Bandar-Log una sorta di banda di teppisti/criminali nullatenenti/bighelloni, poi ci sono gli elefanti i quali rappresentano invece l'autorità militare, quasi come se fossero un'allusione all'Impero Coloniale Britannico, Kaa rappresenta un ipotetico uomo d'affari neutro, il quale pensa come tutti al proprio tornaconto, ma che quando meno ce lo si aspetta sa fare la differenza. Shere Khan, infine rappresenta una sorta di approfittatore, il quale all'inizio arriva con la guardia abbassata, ma poi se ne approfitta quando se ne presenta l'occasione.

Alla fine Mowgli deve lasciare la giungla e andare nel villaggio degli uomini.


 3
Haruhi Suzumiya Gold Edition

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
19º classico Disney, "Il libro della Giungla" è stato un enorme successo disneyano, che vanta enormi incassi e tantissime critiche positive sia nel 1967, anno della sua uscita, che ai giorni nostri, restando impresso nella memoria come un ottimo adattamento dei libri di Rudyard Kipling, frizzante e divertente.
La storia è ambientata nelle giungle indiane del Madhya Pradesh dove un giorno, la saggia e coscienziosa pantera nera Bagheera si imbatte in una cesta contenente un neonato, e fa in modo che il piccolo venga allevato da una famiglia di lupi indiani che ha appena avuto una cucciolata. Mowgli cresce sereno e tranquillo nella giungla fino all'età di dieci anni, considerando quel branco e tanti animali suoi amici e mentori, ma la sua felicità è destinata a spegnersi quando inizia a scorrere la voce che in quella parte della giungla sia tornato Shere Khan, una tigre del Bengala elegante e spietato, che teme e odia gli uomini, di cui tutti hanno paura.
I lupi reputano che per Mowgli sarebbe troppo pericoloso restare con loro, e Bagheera si assume il gravoso compito di accompagnare il contrariatissimo bambino al più vicino villaggio degli uomini, nel quale sarà al sicuro.
Mowgli però, che non ha mai visto un suo simile prima e che considera la giungla dov'è cresciuto la sua unica casa, avrà un sacco di battibecchi con la pantera che lo porteranno ad allontanarsi da lui fino ad imbattersi in Baloo, un orso labiato spensierato e pigro, amante del dolce far niente e che promette di occuparsi del bambino e di fare di lui un vero orso. Mowgli è troppo giovane per accorgersi che con lo sbadato Baloo le sue possibilità di sopravvivenza sarebbero a dir poco nulle, e decide di fidarsi ciecamente di lui. Ma la vita nella giungla non è facile, e dopo vari incontri più o meno fortunati con altri animali come il pitone delle rocce indiano Kaa che tenta di mangiare Mowgli usando il suo dono dell'ipnosi, il rigido colonnello Hathi e il suo plotone di elefanti e il fanatico Re Luigi, un oragutan capo di un gruppo di scimmie che desidera vivere come un umano e spera che il bambino gli insegni come fare il fuoco, anche Baloo si rende conto che la giungla non è l'ambiente giusto per Mowgli e, su consiglio di Bagheera, spiega al bambino l'importanza di raggiungere il villaggio degli uomini. Deluso e incapace di fidarsi di nuovo di qualcuno, dopo essere sfuggito nuovamente ad un attacco di Kaa, il bambino raggiunge infine il limite della giungla, dove stringe amicizia con un gruppo di infelici avvoltoi, che a causa delle loro sembianze e del loro ruolo nella catena alimentare, non riescono a stringere amicizia con nessuno e comprendono la solitudine che attanaglia il ragazzo. Proprio in quel momento però irrompe Shere Khan che attacca il ragazzo, profondamente intenzionato ad ucciderlo. A nulla valgono l'intervento di Baloo e degli avvoltoi! La tigre è in piena furia omicida. Fortunatamente per Mowgli, un fulmine colpirà un albero che prende fuoco. Shere Khan ne è terrorizzato e il bambino riesce a metterlo in fuga legandogli un ramo infuocato alla coda.
Mowgli ha quindi deciso il suo destino: vivere nella giungla. Non si è però accorto che il villaggio degli uomini è proprio lì accanto e, sentendo una bella bambina cantare, si infatuerà di lei e deciderà di andare a vivere con i suoi simili, salutando i suoi cari amici, felici che ora il loro amichetto sia finalmente al sicuro.
Il Libro della Giungla è indubbiamente uno dei film Disney più riusciti, che si difende benissimo su ogni fronte.
La storia originale di Kipling presenta toni più cupi e drammatici, dove la lotta tra uomo e animali la fa da padrone. Mowgli si ritrova ad odiare i suoi stessi simili e la morte è una realtà cruda e presente. Disney non voleva questo per il suo film d'animazione. Amante del divertimento e della magia, lui voleva creare un prodotto per famiglie e grazie ad una colonna sonora a dir poco splendida (con la famosissima "The bare necessities" cantata da Baloo che gli è valsa una nomination all'Oscar) e ad un cast di personaggi ottimamente rappresentati, riuscendovi perfettamente. Nella versione disneyana appaiono personaggi nuovi come Re Luigi o i quattro avvoltoi ispirati ai Beatles (nell'opera originale ne appare solo uno) e vengono reinterpretati alcuni personaggi come Kaa, originariamente saggio e fedele amico di Mowgli e qua simpatico antagonista che vorrebbe invece mangiarlo, fallendo comicamente e lamentandosi dei suoi malanni, soprattutto una forte sinusite. Altri personaggi sono stati omessi per rendere il film più scorrevole e farlo rientrare nei tempi, ma i presenti sono talmente ben caratterizzati che riempiono ottimamente ogni spazio del film. Per la prima volta infatti, vi è dietro un grandissimo lavoro di studi e di discussioni, che coinvolge addirittura i doppiatori nel delineare i profili psicologici dei vari personaggi.
Anche le varie canzoni si sposano benissimo con il carattere dei personaggi. Abbiamo quindi, oltre all'allegra "The bare necessities" di Baloo, la marcia del colonnello Hathi a tema militare o le suadenti cantilene di Kaa usate per far addormentare le sue vittime mentre le ipnotizza. Coinvolgente "I wanna be like you" intonata da Re Luigi, amante delle feste, e molto dolce "My own home", cantata dalla piccola Shanti.
La storia segue in modo scorrevole e senza intoppi, permettendoci di seguire bene il susseguirsi delle vicende, affezionarsi ai personaggi, e provare simpatia per Mowgli che, con il suo carattere deciso ma affettuoso, inviterà presto gli spettatori ad augurarsi il meglio per lui.
Nonostante il finale sia corretto, mi lascia sempre un senso di malinconia però vederlo lasciarsi alle spalle gli amici per iniziare una nuova vita coi suoi simili, al riparo dalle insidie della giungla che tanto amava.
Uno tra i più bei classici Disney che tutti dovrebbero vedere!
Unica punta di malinconia è pensare che Walt Disney non vedrà mai realizzata la sua opera, in quanto morirà sei settimane prima del termine del suo film.