Zone of the Enders - Dolores
Dopo l’enorme successo di critica e pubblico (?) ottenuto da "Z.O.E 2167 I DOLO", Sunrise ci delizia con una seconda opera tratta da Zone of the Enders: si tratta della serie TV Z.O.E - Dolores. Seguito ideale del film, questa si colloca in periodo imprecisato tra il 2172 e il 2174, ovvero tra il primo e il secondo capitolo della saga videoludica.
Protagonista delle vicende di questa serie è James “John Carter” Links, ex militare dell’UNSF, che abbandonò l’esercito dopo la morte della moglie (la dottoressa Links del film) per intraprendere la carriera di corriere spaziale. Durante una sosta in una stazione orbitale, è contattato per un nuovo incarico: trasportare un container, dal contenuto sconosciuto, sulla Terra. Durante il viaggio per la consegna, la sua astronave viene attaccata da dei misteriosi individui alla ricerca proprio del carico trasportato da James, che si rivela essere un misterioso Orbital Frame, che si presenta come Dolores. Da qui iniziano le avventure di James e Dolores, alla ricerca delle origini di quest’ultima e alla risoluzione dei numerosi misteri legati a lei.
Se il film, in quanto a qualità generale, si era rivelato un mezzo passo falso, questa serie si rivela essere una disastrosa caduta.
Il character design appare impreciso e abbozzato, con personaggi dai lineamenti e dalle fisionomie imprecise che a volte vengono alterate. Il mecha design non raggiunge neanche la già di se non eccelsa qualità del film, risultando poco ispirato. Paradossalmente, rende di più nella rappresentazione dei mecha “minori”, i LEV, piuttosto che in quella dei vari Orbital Frame, che dovrebbero essere i protagonisti delle vicende. Dolores compreso. Le animazioni, decisamente poco animate, sono rigide e poco fluide, non riuscendo a convincere neanche nelle sequenze di combattimento, dove in realtà questi difetti si notano maggiormente.
Unica nota positiva di questa produzione sono le musiche, che per tutta la durata della serie hanno una qualità costante, risultando gradevoli. Così come l’opening, vero punto di forza della colonna sonora, e di tutto il prodotto in generale. Ad opera dei Lazy, gruppo di Hironobu Kageyama, “Zone of the Enders" è un buon pezzo rock in linea con in consueto stile del gruppo, piacevole e coinvolgente.
Come già detto, Z.O.E - Dolores convince poco e niente. Da qualsiasi parte la si voglia guardare, la serie fa acqua da tutte le parti. I personaggi sono caratterizzati male e mancano di spessore. La “personalità” di Dolores al contrario, è troppo sopra le righe ed eccessiva, cosa che male si abbina sia a Dolores in quanto mecha, sia al personaggio a cui questo si riferisce (facile capire chi è). La trama è lineare e scontata, non riuscendo a destare interesse neanche nei pochi colpi di scena che offre, che si dimostrano essere poco originali: ci troviamo infatti di fronte alla ricomparsa di personaggi creduti morti, cambi di bandiera improvvisi e altro.
Non mancano poi errori nella struttura di base della serie, che riguardano l’ambientazione. Assistiamo a improbabili passeggiate sul suolo di Marte, senza l’ausilio di alcun equipaggiamento, o a incomprensibili differenze dell’effetto della forza di gravità, o della sua assenza, su diversi personaggi all’interno della stessa stanza.
I legami con gli altri prodotti marchiati Zone of the Enders, poi, sia precedenti che successivi, sono minimi e poco influenti.
Questi difetti possono essere visti come un poco interesse e impegno da parte di chi ha realizzato quest’opera.
Una serie insomma che non aggiunge assolutamente nulla all’universo di Zone of the Enders, anzi corre il rischio di togliere qualcosa, minando la qualità dell’opera nel complesso.
Protagonista delle vicende di questa serie è James “John Carter” Links, ex militare dell’UNSF, che abbandonò l’esercito dopo la morte della moglie (la dottoressa Links del film) per intraprendere la carriera di corriere spaziale. Durante una sosta in una stazione orbitale, è contattato per un nuovo incarico: trasportare un container, dal contenuto sconosciuto, sulla Terra. Durante il viaggio per la consegna, la sua astronave viene attaccata da dei misteriosi individui alla ricerca proprio del carico trasportato da James, che si rivela essere un misterioso Orbital Frame, che si presenta come Dolores. Da qui iniziano le avventure di James e Dolores, alla ricerca delle origini di quest’ultima e alla risoluzione dei numerosi misteri legati a lei.
Se il film, in quanto a qualità generale, si era rivelato un mezzo passo falso, questa serie si rivela essere una disastrosa caduta.
Il character design appare impreciso e abbozzato, con personaggi dai lineamenti e dalle fisionomie imprecise che a volte vengono alterate. Il mecha design non raggiunge neanche la già di se non eccelsa qualità del film, risultando poco ispirato. Paradossalmente, rende di più nella rappresentazione dei mecha “minori”, i LEV, piuttosto che in quella dei vari Orbital Frame, che dovrebbero essere i protagonisti delle vicende. Dolores compreso. Le animazioni, decisamente poco animate, sono rigide e poco fluide, non riuscendo a convincere neanche nelle sequenze di combattimento, dove in realtà questi difetti si notano maggiormente.
Unica nota positiva di questa produzione sono le musiche, che per tutta la durata della serie hanno una qualità costante, risultando gradevoli. Così come l’opening, vero punto di forza della colonna sonora, e di tutto il prodotto in generale. Ad opera dei Lazy, gruppo di Hironobu Kageyama, “Zone of the Enders" è un buon pezzo rock in linea con in consueto stile del gruppo, piacevole e coinvolgente.
Come già detto, Z.O.E - Dolores convince poco e niente. Da qualsiasi parte la si voglia guardare, la serie fa acqua da tutte le parti. I personaggi sono caratterizzati male e mancano di spessore. La “personalità” di Dolores al contrario, è troppo sopra le righe ed eccessiva, cosa che male si abbina sia a Dolores in quanto mecha, sia al personaggio a cui questo si riferisce (facile capire chi è). La trama è lineare e scontata, non riuscendo a destare interesse neanche nei pochi colpi di scena che offre, che si dimostrano essere poco originali: ci troviamo infatti di fronte alla ricomparsa di personaggi creduti morti, cambi di bandiera improvvisi e altro.
Non mancano poi errori nella struttura di base della serie, che riguardano l’ambientazione. Assistiamo a improbabili passeggiate sul suolo di Marte, senza l’ausilio di alcun equipaggiamento, o a incomprensibili differenze dell’effetto della forza di gravità, o della sua assenza, su diversi personaggi all’interno della stessa stanza.
I legami con gli altri prodotti marchiati Zone of the Enders, poi, sia precedenti che successivi, sono minimi e poco influenti.
Questi difetti possono essere visti come un poco interesse e impegno da parte di chi ha realizzato quest’opera.
Una serie insomma che non aggiunge assolutamente nulla all’universo di Zone of the Enders, anzi corre il rischio di togliere qualcosa, minando la qualità dell’opera nel complesso.
Anime fantascientifico ambientato in un futuro prossimo, dove grazie all’ausilio di una nuova tecnologia denominata “catapulta spaziale”, che ha reso possibile una sensibile diminuzione dei tempi di percorrenza di navigazione spaziale, la Terra è in parte riuscita a colonizzare Marte; i rapporti tra i due pianeti si vanno facendo ogni giorno più tesi, Marte viene infatti considerato dai terrestri niente più che una colonia sfruttabile in termini di risorse alla stregua del terzo mondo odierno.
Il protagonista principale di questa vicenda è James Links, 49 anni, ex ufficiale dell’esercito terrestre che, caduto in disgrazia in seguito alla notizia della morte, durante un esperimento militare, della moglie scienziata originaria di Marte, si è ora ridotto a fare il trasportatore di merci interplanetario attraverso l’ausilio di navicelle–Cargo denominati Enders.
I suoi due figli, che non vede quasi mai e che non lo considerano molto, lo ritengono responsabile della morte della madre, e dato i suoi vani tentativi di riavvicinamento, trova spesso conforto nell'alcol.
Tutto ha inizio quando James accetta di trasportare un carico sospetto espressamente assegnatogli da un mittente ignoto. Durante il viaggio scopre che la merce che sta trasportando altri non è che una stazione orbitale (sorta di mecha intelligente) denominata Dolores/Isis, che reca seco un messaggio di aiuto della moglie. Dolores si rivelerà inoltre essere una potentissima arma da guerra destinata a ribaltare il rapporto di forza tra Terra e Marte e come tale, oggetto dell’interesse di molti.
Da qui faranno seguito una serie di avventure che vedranno coinvolti via via James, i due figli, Dolores e altri comprimari, in un primo tempo nella ricerca della moglie di colpo non più morta e in seguito nella salvezza del mondo intero.
Tecnicamente parlando, mi è piaciuto il disegno dei robottoni e le animazioni sempre fluide dei combattimenti, un po’ meno invece il tratteggio sempre troppo stilizzato dei personaggi e più in particolare dei volti. Sonoro nella media che fa bene la sua parte ma non impressiona più di tanto.
La trama è sempre ben sviluppata, frenetica e piena di colpi di scena a volte però davvero troppo “telefonati”; vengono toccati temi importanti quali l’oppressione e la disuguaglianza tra razze, il sacro amore per la famiglia, l’amicizia ecc., tuttavia, l’eccessivo “buonismo” utilizzato nello sviluppo degli stessi, ( vedi James che non uccide mai, il classico finale strappalacrime che accontenta tutti e persino la tregua tra Marziani e Terrestri sancita in seguito ad un semplice discorso) mi porta a pensare che questo prodotto sia stato concepito necessariamente per un target pre-adolescenziale/adolescenziale; mi sentirei di consigliarlo comunque anche agli appassionati del genere. Voto : 6/7
PS
Di questo anime dovrebbe esistere anche un videogioco per Playstation2, anche se non so se sia stato il gioco ad essere tratto dall’anime o viceversa; In versione italiana ne è inoltre uscito il prequel, che tratta in via più specifica dell’incidente militare nel quale la moglie di Links avrebbe “perso” la vita.
Il protagonista principale di questa vicenda è James Links, 49 anni, ex ufficiale dell’esercito terrestre che, caduto in disgrazia in seguito alla notizia della morte, durante un esperimento militare, della moglie scienziata originaria di Marte, si è ora ridotto a fare il trasportatore di merci interplanetario attraverso l’ausilio di navicelle–Cargo denominati Enders.
I suoi due figli, che non vede quasi mai e che non lo considerano molto, lo ritengono responsabile della morte della madre, e dato i suoi vani tentativi di riavvicinamento, trova spesso conforto nell'alcol.
Tutto ha inizio quando James accetta di trasportare un carico sospetto espressamente assegnatogli da un mittente ignoto. Durante il viaggio scopre che la merce che sta trasportando altri non è che una stazione orbitale (sorta di mecha intelligente) denominata Dolores/Isis, che reca seco un messaggio di aiuto della moglie. Dolores si rivelerà inoltre essere una potentissima arma da guerra destinata a ribaltare il rapporto di forza tra Terra e Marte e come tale, oggetto dell’interesse di molti.
Da qui faranno seguito una serie di avventure che vedranno coinvolti via via James, i due figli, Dolores e altri comprimari, in un primo tempo nella ricerca della moglie di colpo non più morta e in seguito nella salvezza del mondo intero.
Tecnicamente parlando, mi è piaciuto il disegno dei robottoni e le animazioni sempre fluide dei combattimenti, un po’ meno invece il tratteggio sempre troppo stilizzato dei personaggi e più in particolare dei volti. Sonoro nella media che fa bene la sua parte ma non impressiona più di tanto.
La trama è sempre ben sviluppata, frenetica e piena di colpi di scena a volte però davvero troppo “telefonati”; vengono toccati temi importanti quali l’oppressione e la disuguaglianza tra razze, il sacro amore per la famiglia, l’amicizia ecc., tuttavia, l’eccessivo “buonismo” utilizzato nello sviluppo degli stessi, ( vedi James che non uccide mai, il classico finale strappalacrime che accontenta tutti e persino la tregua tra Marziani e Terrestri sancita in seguito ad un semplice discorso) mi porta a pensare che questo prodotto sia stato concepito necessariamente per un target pre-adolescenziale/adolescenziale; mi sentirei di consigliarlo comunque anche agli appassionati del genere. Voto : 6/7
PS
Di questo anime dovrebbe esistere anche un videogioco per Playstation2, anche se non so se sia stato il gioco ad essere tratto dall’anime o viceversa; In versione italiana ne è inoltre uscito il prequel, che tratta in via più specifica dell’incidente militare nel quale la moglie di Links avrebbe “perso” la vita.