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simona

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simona

Episodi visti: 52/52 --- Voto 10
Ecco uno dei più bei ricordi che ha accompagnato la mia infanzia! Nonostante la sua età riesce a mantenere ancora quella dolcezza e quella voglia assoluta di vederla che la rende un'opera immortale. La trama è abbastanza semplice e, per la sua godibilità riesce a coinvolgerti dall'inizio alla fine, insegnandoti anche il rispetto per la natura. Molto simpatici sono anche tutti gli altri protagonisti che accompagnano sempre la piccola Maia nelle sue avventure. Bellissimo!!!


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 52/52 --- Voto 10
Un cartone che non conosce la benché minima voglia di pensionamento.

I colori accesi e vivaci che fanno da sfondo a questo cartone lo proiettano direttamente nel novero delgi anime per bimbi più visti di tutti i tempi, al pari dei puffi e di heidi, incontabili le volte in cui la TV ne ha tramesso gli episodi.

Il personaggio più divertente è willy, pigro da morire ed insensibile alla sete di avventure a cui lo richiama spesso maia, solo a vederne il disegno, c'è da morire dal ridere.

Nell'edizione italiana abbiamo la fortuna di assistere ad un doppiaggio curatissimo, con una dizione che in molti casi ricorda i vecchi nastri del giocafiabe che sentivamo con le nostre mamme da piccoli, ma il cartone è una fiaba, perciò è stata una grande scelta puntare su questo modo recitativo.

Si possono rintracciare benissimo delle visioni esopiche dell'opera, ovvero raccontare in una fiaba con protagonisti degli animali, i vizi e le virtù del genere umano, e a mio avviso è il tema fondante di questo anime, a cui si ispira moltissimo, fiabe quindi senza tempo, come senza tempo è questo cartone, pur essendo degli anni'70, conosciutissima da tutti, la protagonista sorprende in ogni suo apparire negli episodi, contornata da splendidi disegni e un doppiaggio fatto in maniera splendida.

Un'opera ormai prossima all'immortalità, se continuerà ad essere vista come ieri, anche oggi ed in futuro, già oggi con i DVD e le repliche in TV avviene, ma anche un domani le cose per la nostra ape non cambieranno mai.


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Aduskiev

Episodi visti: 52/52 --- Voto 9
Nel 1979 la RAI acquista i diritti e trasmette forse l’unico vero kodomo proiettato in quegli anni : L’ape maia.
Diretto nel 1975 da Hiroshi Saito (famoso sceneggiatore degli anni 70, ricordiamo le sue storyboard di Heidi, Flo e molti altri) e prodotto con una collaborazione nippo-tedesca (come si usava nel triennio 74-76) degli studi Nippon Animation e Apollo films. Questa collaborazione è intrinseca anche nella stesura della storia stessa. La trama centrale di Nisan Takahashi è basata su una raccolta di novelle dell’autore tedesco Waldemar.
La trama è quanto mai semplice : Maia è una giovane ape che, incuriosita dal mondo che la circonda, lascia l’alveare per esplorarlo in compagnia di tre amici, Flip, la cavalletta giramondo col cappello a cilindro, il saccente topo Alessandro e l’insostituibile Willy, pigro amico di maia che viene spesso coinvolto nelle sue avventure (suo malgrado). Il Prato dei papaveri, dove quasi tutte le vicende si snodano, è il regno di questi insetti. Alcuni personaggi restano punti fissi dell’animazione come il ragno Tecla e il lombrico Max, molti li vedremo come comparse effimere, o giocare un ruolo chiave di una sola puntata. Ogni episodio è infatti autoconclusivo e racchiude in se una morale dedicata ai più piccoli.
Il valore pedagogico di Maia, per i bambini dei prima anni 80 (e oltre) è davvero notevole, in quanto la scelta dei personaggi e dell’ambientazione ricrea una favola stupenda, che incanta i più piccini e coinvolge i grandi nell’insegnamento di valori e precetti. Perché parlo di favola? Perché L’ape Maia è un racconto senza spazio e senza tempo, dove ogni sfumatura del genere umano viene ricreata per similitudine nel regno degli insetti. Maia, la nostra protagonista è una bambina curiosa, vivace, intelligente, che, come ogni bambino che si rispetti, pretende una spiegazione su tutto, non sempre riuscendo a comprenderla. Flip e Alessandro, che sono la trasposizione di due adulti pazienti e sapienti, la seguono durante il suo percorso di apprendimento, dove ad ogni domanda della piccola ape, segue una spiegazione razionale, condita di polvere onirica, per far capire alla giovane amica concetti duri e crudi, con parola dolci e raffinate.
L’assenza di esseri umani (se ne vede uno solo in 52 puntate) non deve trarre in inganno, pochi anime come questo hanno saputo rappresentare con sapienza l’intero quadro della natura umana, dai lati dolci, sensibili, intelligenti, fino alla sua natura distruttiva, egoistica e crudele, rappresentata in modo egregio dalla razza dei calabroni. Le tematiche trattate spaziano dalla vita di tutti i giorni al rispetto per l’ambiente, dal commento alla violenza e alla menzogna, fino all’amore. In ogni puntata il tema è differente e la piccola Maia impara, insieme ai suoi giovani spettatori, il mondo, ponendo le classiche domande etiche, filosofiche o semplicemente curiose che possono attanagliare la mente nella prima infanzia.
Per questa sua natura prettamente pedagogica Maia può considerarsi (a buon titolo) la capostipite di un tipo di Kodomo che verrà ripresentato spesso nell’animazione giapponese, quello dove l’essere umano viene metaforicamente spiegato da animali antropomorfi.
Il disegno è un omaggio alla sobrietà dei tratti anni 70, con i suoi colori tenui, delicati, che evidenziano luci ed ombre in un ambientazione dove, la luce del sole e i colori della natura, vanno ovviamente sottolineati. L’anno di realizzazione (1975) mostra ancora poca esperienza nella creazione di immagini animate in Giappone, tuttavia l’ape Maia è davvero ben curata e il suo confezionamento segue una logica grafica ben costruita.
Dolce, interessante, poetico ma incredibilmente reale, questo anime è stato una parentesi rosa tra scontri di robot e schiaffi sanguinosi per un’intera generazione che, negli anni'80, si era abituata a storie tragiche, violente, o quantomeno magiche e surreali. Purtroppo i suoi 34 anni la rendono un po’ vecchiotta per essere ancora fruibile al pubblico infantile, che può comunque aggrapparsi a una rosa di figli della simpatica ape per completare la sua crescita umana attraverso le immagini animate provenienti dal paese del sushi e dei samurai. Nove.


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KiraSensei

Episodi visti: 52/52 --- Voto 6
Questo è un altro anime che si aggiunge ai ricordi della mia infanzia, all'epoca non mi era piaciuto troppo perchè non si combatteva, non c'eano robot giganti o superuomini tutto muscoli che spaccavano tutto. Ora invece apprezzo come un anime così realizzato sia stato utile alla mia formazione culturale, insegnandomi il rispetto dell'ambiente.
La storia è semplice, Maia (la protagonista) assiema ai suoi amici ne combina di tutti i colori; altro punto di forza della serie sono i co-protagonisti, i quali sono caratterizzati in modo particolare da renderli simpatici e carini.
La grafica e l'audio non sono niente di speciale, comunque la serie è apprezzabile e godibile in tutta tranqiuillità, aumenta leggermente il voto per una specie di valore affettivo. Sarebbe un 6 e mezzo... !!
Consigliato a chi non si vuole impegnare in visioni complicate e pesanti.

sanpei

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sanpei

Episodi visti: 52/52 --- Voto 8
Anime in collaborazione con la Germania Apollo e ZDF. Questo connubio si nota e favorisce la particolarità di questo anime che racchiude la poesia delle storie e delle musiche, tipicamente europee, allo standard delle serie animate giapponesi.

I ricordi sono più validi dell'effettivo valore dell'anime, ma Maia, con la sua presenza sugli schermi tv, non ha mai dato spazio al/lla suo/a rivale Magà/Hutch.
I personaggi accattivanti e simpaticissimi fanno il resto!

Mister.Ryo

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Mister.Ryo

Episodi visti: 52/52 --- Voto 8
Un altro bel ricordo dell'infanzia, perfetto cartone animato per bambini. Le storie di Maia, un'ape peperina che si caccia sempre nei guai. Anime bello ed educativo, nella migliore tradizione nipponica. Certo che però mi è rimasto un dubbio: come faceva un topo ad essere grande quanto un'ape? Boh?, misteri degli anime.

Zooropa

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Zooropa

Episodi visti: 52/52 --- Voto 7
Produzione assolutamente gradevole destinata ad un pubblico giovane. Le spensierate avventure dell'ape antropomorfa Maia fanno sorridere i più piccoli e rassicurano i grandi. Non c'è molto altro da aggiungere se non che anche l'Ape Maia è stato uno degli anime che ha avviato l'invasione di cartoni nipponici nel nostro paese. Il character design infatti aveva molto poco di orientale e questo ha contribuito a dargli un "look" diverso e più vicino ai canoni che le famiglie si aspettavano da un cartone animato per bambini.