Ojisan and Marshmallow
"Ojisan to Mashimaro" è una serie del 2016 composta da dodici episodi della durata di tre minuti circa. Una storia simpatica, divertente e senza troppe pretese, che si sviluppa in maniera fluida e lineare, senza mai conquistare fino in fondo. Una commedia slice of life che racconta la quotidianità, più o meno normale, di Habahiro Hige e di una sua collega, Iori Wakabayashi, perdutamente innamorata di lui.
Come già affermato nella premessa, la storia si sviluppa in un mondo piuttosto diverso dalle solite commedie scolastiche sentimentali e simili; questa volta, infatti, l'ambientazione è un po' più matura. Hige e Iori lavorano entrambi in ufficio, anche se nell'anime non ci verranno poi date molte informazioni sul loro lavoro effettivo. Non è questo lo scopo.
Hige è un uomo sulla quarantina, o così parrebbe, piuttosto corpulento e con una passione sfrenata per i marshmallow (che in giapponese si dicono appunto "mashimaro"). Diciamo che non possiede proprio il fascino dell'uomo maturo, eppure Iori non se ne cura. Tenta in tutti i modi di conquistare il cuore del nostro soffice protagonista, ma l'innocenza (e la stupidità) di quest'ultimo rendono vani tutti i suoi tentativi.
Puntata dopo puntata verranno presentati nuovi personaggi, senza mai approfondirli veramente. Non sembra esserci il bisogno di ottenere una profonda indagine psicologica, che, anzi, appesantirebbe inutilmente una storia semplice e simpatica. Hige è il classico sempliciotto di turno che, chissà per quale motivo, si ritrova circondato dall'amore di Iori e, più avanti, anche da quello di un'altra sensuale fanciulla. Non ha niente di speciale, ma, forse, è proprio questo che rende tale situazione così divertente e paradossale.
Iori è l'altra protagonista della vicenda: una ragazza di ventiquattro anni, piuttosto schietta, ma, allo stesso tempo, timida e spaventata nel dichiararsi al suo amato Hige. Per certi versi sarà lei il personaggio più approfondito da un punto di vista caratteriale. Tutta la vicenda si sviluppa proprio dal suo desiderio di amore e, in tutti e dodici gli episodi, si vedrà una lenta e leggera crescita... mai troppo evidente, ovviamente.
La storia, se così la possiamo chiamare, si articola in maniera spontanea, seguendo il corso delle giornate, senza troppe deviazioni o avventure sensazionali. Qualche colpo di scena non ci verrà risparmiato, ma forse un pochino troppo debole per poter colpire fino in fondo.
La grafica non è niente di che, ma riesce a mantenere alla perfezione il tono assunto dall'opera: colori candidi e atmosfere rilassate, che non si scaldano mai. Il tempo a disposizione per ogni puntata è effettivamente ristretto, ma i mini-sketch sono stati ben realizzati, creando così una storia ordinata e per nulla caotica. Carine le musiche e buono il doppiaggio, che non delude.
Ma come concludere una storia che non ha mai avuto un inizio vero e proprio? Di fatto non la si conclude. La vicenda trova una parziale chiusura di sipario nel dodicesimo episodio, ma niente di così sensazionale. Anzi, potremmo dire che tutto viene rinviato al futuro, anche se, ora come ora, una seconda stagione pare piuttosto improbabile. I due protagonisti si sono finalmente avvicinati, ma ciò non è affatto il frutto di qualche svolta finale, bensì di una lenta e graduale crescita... Hige e Iori, due personaggi talmente mal accostati che farebbero proprio una bella coppia.
"Ojisan to Mashimaro" costituisce una serie dalle basse pretese, che soddisfa le aspettative, svolgendo adeguatamente il suo compito, ma, tutto sommato, non offre niente di più. La visione è piacevole, su questo non ci sono dubbi, eppure manca qualcosa... e non è una questione di durata delle puntate.
Voto finale: 6 e mezzo
Come già affermato nella premessa, la storia si sviluppa in un mondo piuttosto diverso dalle solite commedie scolastiche sentimentali e simili; questa volta, infatti, l'ambientazione è un po' più matura. Hige e Iori lavorano entrambi in ufficio, anche se nell'anime non ci verranno poi date molte informazioni sul loro lavoro effettivo. Non è questo lo scopo.
Hige è un uomo sulla quarantina, o così parrebbe, piuttosto corpulento e con una passione sfrenata per i marshmallow (che in giapponese si dicono appunto "mashimaro"). Diciamo che non possiede proprio il fascino dell'uomo maturo, eppure Iori non se ne cura. Tenta in tutti i modi di conquistare il cuore del nostro soffice protagonista, ma l'innocenza (e la stupidità) di quest'ultimo rendono vani tutti i suoi tentativi.
Puntata dopo puntata verranno presentati nuovi personaggi, senza mai approfondirli veramente. Non sembra esserci il bisogno di ottenere una profonda indagine psicologica, che, anzi, appesantirebbe inutilmente una storia semplice e simpatica. Hige è il classico sempliciotto di turno che, chissà per quale motivo, si ritrova circondato dall'amore di Iori e, più avanti, anche da quello di un'altra sensuale fanciulla. Non ha niente di speciale, ma, forse, è proprio questo che rende tale situazione così divertente e paradossale.
Iori è l'altra protagonista della vicenda: una ragazza di ventiquattro anni, piuttosto schietta, ma, allo stesso tempo, timida e spaventata nel dichiararsi al suo amato Hige. Per certi versi sarà lei il personaggio più approfondito da un punto di vista caratteriale. Tutta la vicenda si sviluppa proprio dal suo desiderio di amore e, in tutti e dodici gli episodi, si vedrà una lenta e leggera crescita... mai troppo evidente, ovviamente.
La storia, se così la possiamo chiamare, si articola in maniera spontanea, seguendo il corso delle giornate, senza troppe deviazioni o avventure sensazionali. Qualche colpo di scena non ci verrà risparmiato, ma forse un pochino troppo debole per poter colpire fino in fondo.
La grafica non è niente di che, ma riesce a mantenere alla perfezione il tono assunto dall'opera: colori candidi e atmosfere rilassate, che non si scaldano mai. Il tempo a disposizione per ogni puntata è effettivamente ristretto, ma i mini-sketch sono stati ben realizzati, creando così una storia ordinata e per nulla caotica. Carine le musiche e buono il doppiaggio, che non delude.
Ma come concludere una storia che non ha mai avuto un inizio vero e proprio? Di fatto non la si conclude. La vicenda trova una parziale chiusura di sipario nel dodicesimo episodio, ma niente di così sensazionale. Anzi, potremmo dire che tutto viene rinviato al futuro, anche se, ora come ora, una seconda stagione pare piuttosto improbabile. I due protagonisti si sono finalmente avvicinati, ma ciò non è affatto il frutto di qualche svolta finale, bensì di una lenta e graduale crescita... Hige e Iori, due personaggi talmente mal accostati che farebbero proprio una bella coppia.
"Ojisan to Mashimaro" costituisce una serie dalle basse pretese, che soddisfa le aspettative, svolgendo adeguatamente il suo compito, ma, tutto sommato, non offre niente di più. La visione è piacevole, su questo non ci sono dubbi, eppure manca qualcosa... e non è una questione di durata delle puntate.
Voto finale: 6 e mezzo
Reduce dalla visione di "Pupa", decisi di evitare altre serie composte da episodi altrettanto brevi, per impedire il ripetersi della stessa terribile delusione. Nonostante ciò, di fronte all'aspetto curioso e simpatico dei personaggi il mio proposito venne meno, e ora che ne ho terminato la visione posso affermare che complessivamente si tratta di un anime più che godibile.
La serie in questione è composta quasi esclusivamente da episodi autoconclusivi della durata di circa tre minuti ciascuno che hanno come protagonisti un uomo soprannominato Ojisan e la sua seducente segretaria. Come suggerisce il titolo, la storia è incentrata sui marshmallow di cui il protagonista va pazzo e che, nel tentativo di ottenerli, lo cacceranno più volte in situazioni imbarazzanti.
Detto questo, è importante fare una precisazione. Il genere di umorismo presente in questa serie è basato prevalentemente su doppi sensi ed equivoci di vario genere provocati dai tentativi di seduzione della segretaria, che potrebbero risultare sgradevoli ai non amanti del genere.
La grafica è piuttosto semplice e ricca di colori vivaci, in particolar modo gli sfondi, che risultano spesso vuoti o con pochi particolari, ma perfettamente adatti alla serie. Infatti, sono proprio queste peculiarità che permettono di godere appieno delle gag che coinvolgono i nostri bizzarri protagonisti.
Data la brevissima durata degli episodi e la semplicità della serie, non sono presenti sigle di apertura e chiusura, in quanto probabilmente occuperebbero tanto tempo quanto la durata dell'episodio stesso.
Nonostante la presenza di qualche episodio un po' fuori luogo e di dubbio umorismo, la serie risulta tutto sommato gradevole. Vista la sua semplicità, ritengo sia adatta a chi vorrebbe farsi qualche risata, pur avendo poco tempo a disposizione. In caso contrario, ritengo che non valga la pena seguire questa serie, anche se, vista la durata complessiva di ciascun episodio, non è richiesto un grande sforzo. A mio parere il voto più corretto dovrebbe essere 6.5, ma, dovendo arrotondare, ritengo che possa andar bene anche un sette.
La serie in questione è composta quasi esclusivamente da episodi autoconclusivi della durata di circa tre minuti ciascuno che hanno come protagonisti un uomo soprannominato Ojisan e la sua seducente segretaria. Come suggerisce il titolo, la storia è incentrata sui marshmallow di cui il protagonista va pazzo e che, nel tentativo di ottenerli, lo cacceranno più volte in situazioni imbarazzanti.
Detto questo, è importante fare una precisazione. Il genere di umorismo presente in questa serie è basato prevalentemente su doppi sensi ed equivoci di vario genere provocati dai tentativi di seduzione della segretaria, che potrebbero risultare sgradevoli ai non amanti del genere.
La grafica è piuttosto semplice e ricca di colori vivaci, in particolar modo gli sfondi, che risultano spesso vuoti o con pochi particolari, ma perfettamente adatti alla serie. Infatti, sono proprio queste peculiarità che permettono di godere appieno delle gag che coinvolgono i nostri bizzarri protagonisti.
Data la brevissima durata degli episodi e la semplicità della serie, non sono presenti sigle di apertura e chiusura, in quanto probabilmente occuperebbero tanto tempo quanto la durata dell'episodio stesso.
Nonostante la presenza di qualche episodio un po' fuori luogo e di dubbio umorismo, la serie risulta tutto sommato gradevole. Vista la sua semplicità, ritengo sia adatta a chi vorrebbe farsi qualche risata, pur avendo poco tempo a disposizione. In caso contrario, ritengo che non valga la pena seguire questa serie, anche se, vista la durata complessiva di ciascun episodio, non è richiesto un grande sforzo. A mio parere il voto più corretto dovrebbe essere 6.5, ma, dovendo arrotondare, ritengo che possa andar bene anche un sette.
L'anime segue i falliti tentativi di corteggiamento da parte di Wakabayashi nei confronti di un suo collega, Hige, grande mangiatore di marshmallow. E' un anime carino, ma che non offre molto allo spettatore, dato che non è né abbastanza divertente né abbastanza profondo. La sua breve durata (inferiore ai cinque minuti) ne mitiga i difetti e ne rende accettabile la visione. Consigliato solo agli amanti dei marshmallow o degli anime brevissimi, e a chi cerca qualcosa di leggero e veloce da vedere nei momenti morti della giornata. Un 6 riesce a strapparlo.