Saga of Tanya the Evil
Chiamato "Saga of Tanya the Evil", titolazione discutibile, visto che dovrebbe essere "Cronache militari di una ragazzina", è un anime altamente anticonvenzionale per il genere isekai: c'è il cambio di mondo, ma non è quello il punto della serie.
Piccolo appunto: la seria animata condensa molto rispetto alle light novel da cui deriva, e, cosa forse non proprio di pregio, in alcuni punti la storia sembra "pretendere" che si abbia letto anche il cartaceo, non prendendosi il disturbo di dare spiegazioni allo spettatore.
Venendo alla trama, che è sicuramente il punto di battaglia della serie, ci troviamo in un mondo alternativo in cui il protagonista è stato trasportato in via punitiva, al momento della sua morte per cause violente, da parte di una/più divinità indignate dalla sua assenza di fede. Il soggetto in questione entra nel mondo alternativo nascendovi, ma mantenendo tutti i ricordi dell'uomo che era nella sua nuova identità di ragazza: Tanya.
Il mondo numero due è molto simile a quello precedente, siamo negli anni '20 in una pseudo-Europa, con varie differenze geografiche/politiche, e siamo all'alba della prima vera e propria guerra mondiale. Inutile dire che Tanya è oltre lo speciale, ha nozioni vastissime, avendo tutti i ricordi della sua vita precedente ed essendo stato un metodico psicopatico con OCD ("obsessive-compulsive disorder") svariati: avere informazioni storiche su due guerre mondiali fa sì che abbia una comprensione militare politica notevole, ha chiare le logiche, diciamo così, rispetto ai contemporanei e, ciliegina sulla torta, è anche una maga dotatissima (sì, nel mondo alternativo c'è la magia).
Fin da subito Tanya finisce in attrito con la/le divinità che l'hanno punita e messa in una situazione di sofferenza (guerra), per cercare di farle scattare un senso di fede verso il divino, e così la sua esistenza in questo nuovo mondo viene dedicata alla sopravvivenza, senza abbracciare la fede, per dare uno smacco alle entità superiori.
La serie come analisi psicologica e di intenti è fortemente incentrata su Tanya, non che la novel non lo sia, semplicemente in dodici episodi non c'è davvero spazio intenso per l'analisi degli altri personaggi, che quindi conosciamo tramite interazioni con Tanya, il che ha un suo perché comunque, e ho trovato piacevole notare le evoluzioni non in modo diretto, ma dalle azioni di questi in corrispondenza. Però, sicuramente, è una pecca, non è scontato che si abbia letto le novel, ma per dovere di cronaca preciso che anche Tanya è stata mutilata nella versione anime.
Comunque, in via indiretta direi che gli elementi meglio tratteggiati sono: la sua attendente, Visha, il primo ufficiale Weiss e un paio dei generali dell'alto comando, più von Rerugen, l'ufficiale che più analizza Tanya come persona e non solo come tool utile alla guerra.
La narrativa nell'anime è molto focalizzata sulla guerra sia come battaglie sia come evento strategico, politico e umano, tra l'altro ci sono molti paralleli storici con tattiche usate nella Prima e Seconda Guerra Mondiale, cosa che rende affascinante l'anime, ma forse non per tutti. L'analisi della tragedia che rappresenta una guerra su scala mondiale è resa in modo magistrale, e la visuale con un "circa" senno del poi di Tanya è una scelta di trama davvero bella.
Il comparto tecnico è a mio avviso di livello, disegni piacevoli, tratto pulito, animazioni ben gestite, soprattutto nelle battaglie, dove si percepisce il caos da scontro, ma non è solo confusione, le sequenze di scene sono ottimamente orchestrate. Il comparto musicale non è malaccio, opening ed ending sono piacevoli e orecchiabili.
In conclusione, "Youjo Senki" è sicuramente un buon prodotto, gli amanti delle light novel potranno seguire più sfaccettature nella trama o rimpiangere i vari tagli, ma questo non toglie niente alla serie in sé e per sé.
Piccolo appunto: la seria animata condensa molto rispetto alle light novel da cui deriva, e, cosa forse non proprio di pregio, in alcuni punti la storia sembra "pretendere" che si abbia letto anche il cartaceo, non prendendosi il disturbo di dare spiegazioni allo spettatore.
Venendo alla trama, che è sicuramente il punto di battaglia della serie, ci troviamo in un mondo alternativo in cui il protagonista è stato trasportato in via punitiva, al momento della sua morte per cause violente, da parte di una/più divinità indignate dalla sua assenza di fede. Il soggetto in questione entra nel mondo alternativo nascendovi, ma mantenendo tutti i ricordi dell'uomo che era nella sua nuova identità di ragazza: Tanya.
Il mondo numero due è molto simile a quello precedente, siamo negli anni '20 in una pseudo-Europa, con varie differenze geografiche/politiche, e siamo all'alba della prima vera e propria guerra mondiale. Inutile dire che Tanya è oltre lo speciale, ha nozioni vastissime, avendo tutti i ricordi della sua vita precedente ed essendo stato un metodico psicopatico con OCD ("obsessive-compulsive disorder") svariati: avere informazioni storiche su due guerre mondiali fa sì che abbia una comprensione militare politica notevole, ha chiare le logiche, diciamo così, rispetto ai contemporanei e, ciliegina sulla torta, è anche una maga dotatissima (sì, nel mondo alternativo c'è la magia).
Fin da subito Tanya finisce in attrito con la/le divinità che l'hanno punita e messa in una situazione di sofferenza (guerra), per cercare di farle scattare un senso di fede verso il divino, e così la sua esistenza in questo nuovo mondo viene dedicata alla sopravvivenza, senza abbracciare la fede, per dare uno smacco alle entità superiori.
La serie come analisi psicologica e di intenti è fortemente incentrata su Tanya, non che la novel non lo sia, semplicemente in dodici episodi non c'è davvero spazio intenso per l'analisi degli altri personaggi, che quindi conosciamo tramite interazioni con Tanya, il che ha un suo perché comunque, e ho trovato piacevole notare le evoluzioni non in modo diretto, ma dalle azioni di questi in corrispondenza. Però, sicuramente, è una pecca, non è scontato che si abbia letto le novel, ma per dovere di cronaca preciso che anche Tanya è stata mutilata nella versione anime.
Comunque, in via indiretta direi che gli elementi meglio tratteggiati sono: la sua attendente, Visha, il primo ufficiale Weiss e un paio dei generali dell'alto comando, più von Rerugen, l'ufficiale che più analizza Tanya come persona e non solo come tool utile alla guerra.
La narrativa nell'anime è molto focalizzata sulla guerra sia come battaglie sia come evento strategico, politico e umano, tra l'altro ci sono molti paralleli storici con tattiche usate nella Prima e Seconda Guerra Mondiale, cosa che rende affascinante l'anime, ma forse non per tutti. L'analisi della tragedia che rappresenta una guerra su scala mondiale è resa in modo magistrale, e la visuale con un "circa" senno del poi di Tanya è una scelta di trama davvero bella.
Il comparto tecnico è a mio avviso di livello, disegni piacevoli, tratto pulito, animazioni ben gestite, soprattutto nelle battaglie, dove si percepisce il caos da scontro, ma non è solo confusione, le sequenze di scene sono ottimamente orchestrate. Il comparto musicale non è malaccio, opening ed ending sono piacevoli e orecchiabili.
In conclusione, "Youjo Senki" è sicuramente un buon prodotto, gli amanti delle light novel potranno seguire più sfaccettature nella trama o rimpiangere i vari tagli, ma questo non toglie niente alla serie in sé e per sé.
Il primo episodio mi aveva un po' confuso, essendo solo una presentazione del personaggio, e non capivo dove volesse andare a parare l'opera. I problemi nascono da quelli successivi, in cui non succede praticamente nulla fino a metà serie. Un po' eccessivo per una serie da dodici episodi.
La trama è lenta e a mio parere gestita malissimo, regna la confusione tra bombardamenti a casaccio su avversari pressoché immaginari e discorsi dispersivi di tattiche militari, e purtroppo poco altro. Un altro punto negativo a mio parere è la rappresentazione della protagonista che, essendo solo una bambina, viene presentata come la più forte e capace di tutti senza una spiegazione o un motivo valido.
I personaggi, esclusa Tanya, la sola caratterizzata decentemente, sono piatti e fungono solo da mere comparse, nessuno è capace di attirare un minimo di attenzione e sono irrilevanti ai fini della storia.
Sono rimasto molto deluso da quest'anime, l'ho trovato molto noioso e confuso, e ho avuto l'impressione che non avessero serie idee su come approfondire la trama se non con continue scene di guerra.
Voto finale: 4
La trama è lenta e a mio parere gestita malissimo, regna la confusione tra bombardamenti a casaccio su avversari pressoché immaginari e discorsi dispersivi di tattiche militari, e purtroppo poco altro. Un altro punto negativo a mio parere è la rappresentazione della protagonista che, essendo solo una bambina, viene presentata come la più forte e capace di tutti senza una spiegazione o un motivo valido.
I personaggi, esclusa Tanya, la sola caratterizzata decentemente, sono piatti e fungono solo da mere comparse, nessuno è capace di attirare un minimo di attenzione e sono irrilevanti ai fini della storia.
Sono rimasto molto deluso da quest'anime, l'ho trovato molto noioso e confuso, e ho avuto l'impressione che non avessero serie idee su come approfondire la trama se non con continue scene di guerra.
Voto finale: 4
Inizialmente quest'anime non mi attirava per nulla, sarà per l'ambientazione o per il protagonista, avevo zero aspettative, e il primo episodio mi ha lasciato un attimo dubbioso sul fatto che questo sia un isekai.
Dalla seconda puntata ha destato il mio interesse. Il personaggio principale è un tipo fuori dal comune, sadico e contorto, che odia l'entità soprannaturale che lo ha portato in un altro mondo, mettendolo con l'acqua alla gola, solo perché non crede in dio, dandogli poi un potere che, per esse usato, lo costringe a pregare quello stesso dio; insomma, un protagonista ben caratterizzato, mai noioso e a tratti eccitante; inoltre, finalmente qualcuno che pensa prima di tutto a salvare sé stesso piuttosto che salvare l'universo con la forza dell'amicizia.
Il comparto tecnico è ottimo, soprattutto nelle animazioni e negli effetti durante gli spettacolari combattimenti aerei, non ci sono cali di qualità; le ambientazioni sono ottime.
L'anime tratta temi importanti, anche se, a volte, non riesce a dar loro la giusta profondità e drammaticità; d'altro canto questo lo rende visivamente più scorrevole e meno pesante da guardare, quindi forse è meglio così. La trama è ben sviluppata e l'intreccio interessante, la strategia la fa da padrona e a volte potrebbe sembrare complesso riuscire a stare dietro a tutti i particolari, le battaglie e le strategie messe in atto durante tutto l'anime, anche se queste ultime vengono ampiamente spiegate e illustrate.
In conclusione, un ottimo anime e un ottimo isekai, unico e originale.
Dalla seconda puntata ha destato il mio interesse. Il personaggio principale è un tipo fuori dal comune, sadico e contorto, che odia l'entità soprannaturale che lo ha portato in un altro mondo, mettendolo con l'acqua alla gola, solo perché non crede in dio, dandogli poi un potere che, per esse usato, lo costringe a pregare quello stesso dio; insomma, un protagonista ben caratterizzato, mai noioso e a tratti eccitante; inoltre, finalmente qualcuno che pensa prima di tutto a salvare sé stesso piuttosto che salvare l'universo con la forza dell'amicizia.
Il comparto tecnico è ottimo, soprattutto nelle animazioni e negli effetti durante gli spettacolari combattimenti aerei, non ci sono cali di qualità; le ambientazioni sono ottime.
L'anime tratta temi importanti, anche se, a volte, non riesce a dar loro la giusta profondità e drammaticità; d'altro canto questo lo rende visivamente più scorrevole e meno pesante da guardare, quindi forse è meglio così. La trama è ben sviluppata e l'intreccio interessante, la strategia la fa da padrona e a volte potrebbe sembrare complesso riuscire a stare dietro a tutti i particolari, le battaglie e le strategie messe in atto durante tutto l'anime, anche se queste ultime vengono ampiamente spiegate e illustrate.
In conclusione, un ottimo anime e un ottimo isekai, unico e originale.
“Youjo Senki”, conosciuto anche con il titolo di “Saga of Tanya the Evil”, è un anime che non mi aveva destato curiosità quando era stato annunciato. Tuttavia, in seguito a diversi apprezzamenti che questa serie ha avuto, ho deciso di iniziarne la visione, lasciandomi in parte soddisfatta, in parte delusa. Andiamo con ordine.
La storia è ambientata in un mondo alternativo, dove si sta svolgendo la Prima Guerra Mondiale tra l’Impero, geograficamente corrispondente alla Germania, e tutte le altre potenze vicine, tra cui la Repubblica e l’Intesa. Tutta la vicenda la si vede con gli occhi di Tanya, conosciuta da tutti per il suo essere cinica e spietata, e che, nonostante la giovane età, è a capo di un battaglione dell’Impero.
La trama, strutturata in questo modo, sembra fatta apposta per non destare il minimo interesse nel potenziale spettatore. Se poi si mette come protagonista della storia una loli, ecco che i pregiudizi iniziano a farsi sentire. Ma, se si dà alla serie una possibilità, e soprattutto se la visione non si ferma al primo episodio, le basse aspettative verranno disattese.
Uno dei punti forti di “Youjo Senki” è la rappresentazione delle varie tematiche, a partire da quella della guerra. La guerra è orribile perché porta distruzione e morte, perché non ci sono né vincitori né vinti, ma anche perché ogni traccia di umanità viene cancellata, per lasciare spazio alla sete di sangue e alla gloria (effimera) che porta la vittoria.
Altra tematica molto presente in tutta la serie è il rapporto tra l’uomo e Dio. Tanya non crede in Dio, perché pensa che solo chi è senza speranza si può aggrappare a un’entità la cui esistenza è messa costantemente in dubbio. Senza fare tanti spoiler, è da ciò che nasce lo scontro tra Tanya e Dio, da lei chiamato Entità X, ed è da ciò che parte tutta la storia, dove verrà mostrato il percorso che Tanya deve fare per ottenere una vera fede, la quale viene vista come condizione necessaria per l'esistenza dell'uomo.
Se da un lato le tematiche sono un pregio di “Saga of Tanya the Evil”, dall'altro il come esse siano state gestite è un limite che impedisce di dare un voto più alto a questa serie. Capita molto spesso nel corso della visione che gli argomenti messi in gioco vengano quasi subito accantonati, senza dare la possibilità allo spettatore di sviscerarle in modo da elaborare una sua interpretazione.
Sotto la voce dei difetti, ci sono anche i personaggi: nessuno tra i soldati è particolarmente memorabile, non si capisce perché abbiano scelto di arruolarsi nell'esercito, da quali ideali siano mossi, e non mostrano nessuna crescita o evoluzione.
Anche il personaggio di Dio manca di una caratterizzazione adeguata: a volte sembra un’entità onnipotente e onnisciente; a volte, invece, sembra soffrire di un qualche complesso di inferiorità. La sua caratterizzazione può essere accettabile se si abbandona la definizione di Dio secondo il Cristianesimo e si tiene a mente quella data dalla religione dell’antica Grecia: un essere divino molto simile all'uomo, capace di assumere varie forme, prepotente e pronto a infliggere punizioni agli uomini, qualora abbiano peccato di tracotanza.
L’unico personaggio ben caratterizzato è Tanya, una protagonista dalle molte sfaccettature. Dietro al suo essere spietata e al suo mostrare un atteggiamento leggermente sadico è presente una motivazione: sopravvivere, pensando prima a sé stessa che agli altri, per poter vincere la sfida contro Dio.
Per quanto riguarda l’apparato tecnico, si sta parlando di una piccola sorpresa: per essere la prima produzione, lo studio Nut ha mostrato di saperci fare. Nonostante qualche uso della CGI a volte leggermente esagerato, c’è stato un sapiente uso del budget. Il comparto tecnico eccelle in tre elementi: la regia, che dà il meglio di sé soprattutto nelle scene di combattimento; le musiche, che riescono a sostenere ogni scena in maniera eccellente; la cura con cui sono state rese le espressioni dei volti dei personaggi, specie nel caso di Tanya, i cui occhi sbarrati e volutamente poco proporzionati mostrano la sua follia più pura.
Insomma, “Saga of Tanya the Evil” è una serie discreta: non si tratta di un prodotto eccellente, ma la sua visione riesce a lasciare un qualcosa allo spettatore, e tanto basta. Consigliato soprattutto agli amanti delle serie di guerra.
La storia è ambientata in un mondo alternativo, dove si sta svolgendo la Prima Guerra Mondiale tra l’Impero, geograficamente corrispondente alla Germania, e tutte le altre potenze vicine, tra cui la Repubblica e l’Intesa. Tutta la vicenda la si vede con gli occhi di Tanya, conosciuta da tutti per il suo essere cinica e spietata, e che, nonostante la giovane età, è a capo di un battaglione dell’Impero.
La trama, strutturata in questo modo, sembra fatta apposta per non destare il minimo interesse nel potenziale spettatore. Se poi si mette come protagonista della storia una loli, ecco che i pregiudizi iniziano a farsi sentire. Ma, se si dà alla serie una possibilità, e soprattutto se la visione non si ferma al primo episodio, le basse aspettative verranno disattese.
Uno dei punti forti di “Youjo Senki” è la rappresentazione delle varie tematiche, a partire da quella della guerra. La guerra è orribile perché porta distruzione e morte, perché non ci sono né vincitori né vinti, ma anche perché ogni traccia di umanità viene cancellata, per lasciare spazio alla sete di sangue e alla gloria (effimera) che porta la vittoria.
Altra tematica molto presente in tutta la serie è il rapporto tra l’uomo e Dio. Tanya non crede in Dio, perché pensa che solo chi è senza speranza si può aggrappare a un’entità la cui esistenza è messa costantemente in dubbio. Senza fare tanti spoiler, è da ciò che nasce lo scontro tra Tanya e Dio, da lei chiamato Entità X, ed è da ciò che parte tutta la storia, dove verrà mostrato il percorso che Tanya deve fare per ottenere una vera fede, la quale viene vista come condizione necessaria per l'esistenza dell'uomo.
Se da un lato le tematiche sono un pregio di “Saga of Tanya the Evil”, dall'altro il come esse siano state gestite è un limite che impedisce di dare un voto più alto a questa serie. Capita molto spesso nel corso della visione che gli argomenti messi in gioco vengano quasi subito accantonati, senza dare la possibilità allo spettatore di sviscerarle in modo da elaborare una sua interpretazione.
Sotto la voce dei difetti, ci sono anche i personaggi: nessuno tra i soldati è particolarmente memorabile, non si capisce perché abbiano scelto di arruolarsi nell'esercito, da quali ideali siano mossi, e non mostrano nessuna crescita o evoluzione.
Anche il personaggio di Dio manca di una caratterizzazione adeguata: a volte sembra un’entità onnipotente e onnisciente; a volte, invece, sembra soffrire di un qualche complesso di inferiorità. La sua caratterizzazione può essere accettabile se si abbandona la definizione di Dio secondo il Cristianesimo e si tiene a mente quella data dalla religione dell’antica Grecia: un essere divino molto simile all'uomo, capace di assumere varie forme, prepotente e pronto a infliggere punizioni agli uomini, qualora abbiano peccato di tracotanza.
L’unico personaggio ben caratterizzato è Tanya, una protagonista dalle molte sfaccettature. Dietro al suo essere spietata e al suo mostrare un atteggiamento leggermente sadico è presente una motivazione: sopravvivere, pensando prima a sé stessa che agli altri, per poter vincere la sfida contro Dio.
Per quanto riguarda l’apparato tecnico, si sta parlando di una piccola sorpresa: per essere la prima produzione, lo studio Nut ha mostrato di saperci fare. Nonostante qualche uso della CGI a volte leggermente esagerato, c’è stato un sapiente uso del budget. Il comparto tecnico eccelle in tre elementi: la regia, che dà il meglio di sé soprattutto nelle scene di combattimento; le musiche, che riescono a sostenere ogni scena in maniera eccellente; la cura con cui sono state rese le espressioni dei volti dei personaggi, specie nel caso di Tanya, i cui occhi sbarrati e volutamente poco proporzionati mostrano la sua follia più pura.
Insomma, “Saga of Tanya the Evil” è una serie discreta: non si tratta di un prodotto eccellente, ma la sua visione riesce a lasciare un qualcosa allo spettatore, e tanto basta. Consigliato soprattutto agli amanti delle serie di guerra.
"Saga of Tanya the Evil" è un anime del 2017, tratto da una light novel e prodotto dallo studio NUT, al suo esordio proprio con questa serie.
Tanya Degurechov in precedenza era un persona di spicco nella società giapponese, ma, dopo aver licenziato una persona, cosa per lui ormai diventata una normalità, vede quest'ultima in preda all'ira gettare il nostro protagonista sui binari di un treno; poco prima di morire però il tempo si ferma e un'entità che si definisce dio gli dà un'ultima chance, reincarnandolo in una bambina durante il periodo antecedente la Prima Guerra Mondiale.
La storia quindi si svolgerà interamente in questo periodo, dove Tanya, poiché nata con una forte propensione alle arti magiche, alla giovane età di nove anni si ritroverà a governare un intero battaglione di maghi, dalla parte dei tedeschi, con il nome fittizio di impero. Il tema principale sarà il conflitto bellico, dove, tra strategie e scontri a fuoco e a colpi di arti magiche, faremo la conoscenza di vari personaggi dell'impero a mio parere caratterizzati superficialmente. Se infatti sia le ambientazioni che le azioni sul campo di battaglia sono molto curate e dettagliate - ci verrà appunto mostrata la crudeltà della guerra senza alcun filtro -, i personaggi risultano abbastanza piatti, e la morte di alcuni di loro mi ha lasciato abbastanza indifferente proprio per questo motivo. L'unico personaggio degno di nota è la protagonista, tutt'altro che positivo, che anzi non si farà scrupoli a sfruttare gli altri pur di fare carriera e stare il più lontano dal fronte per non rischiare la vita; difatti durante la serie viene ribadito che Tanya è un mostro incapace di provare compassione verso i suoi compagni. Prima abbiamo parlato di un dio, poiché la storia tratta anche il tema religioso: sarà proprio la fede in dio a dare ai personaggi una carica maggiore per superare i momenti più difficili sul campo di battaglia. Per Tanya, invece, dio, da lui chiamato Entità X, viene visto come un nemico da abbattere, e sarà proprio questa sua mancanza di fede a creargli non pochi problemi durante il corso della storia.
Dal punto di vista tecnico, abbiamo un chara design nella media con il classico stile degli anime di questo periodo; molto belle le ambientazioni, in particolare i palazzi dell'impero, ricchi di particolari e molto belli da vedere. Le musiche sono di buona fattura, ho apprezzato soprattutto la opening; solo in alcuni scontri non ho trovato molto convincente la scelta di certe OST.
In definitiva do un 7, perché la storia si segue con piacere e anche gli scontri sono interessanti, peccato che il tutto è poco approfondito, partendo dai personaggi e passando per le spiegazioni delle varie strategie attuate sul campo di battaglia. Per come è finito, probabilmente ci sarà una seconda stagione, dove magari verranno approfonditi questi vari aspetti. Consiglio quest'opera a chi apprezza storie di guerra o vuole vedere qualcosa un po' particolare rispetto ai soliti anime che ci vengono proposti.
Tanya Degurechov in precedenza era un persona di spicco nella società giapponese, ma, dopo aver licenziato una persona, cosa per lui ormai diventata una normalità, vede quest'ultima in preda all'ira gettare il nostro protagonista sui binari di un treno; poco prima di morire però il tempo si ferma e un'entità che si definisce dio gli dà un'ultima chance, reincarnandolo in una bambina durante il periodo antecedente la Prima Guerra Mondiale.
La storia quindi si svolgerà interamente in questo periodo, dove Tanya, poiché nata con una forte propensione alle arti magiche, alla giovane età di nove anni si ritroverà a governare un intero battaglione di maghi, dalla parte dei tedeschi, con il nome fittizio di impero. Il tema principale sarà il conflitto bellico, dove, tra strategie e scontri a fuoco e a colpi di arti magiche, faremo la conoscenza di vari personaggi dell'impero a mio parere caratterizzati superficialmente. Se infatti sia le ambientazioni che le azioni sul campo di battaglia sono molto curate e dettagliate - ci verrà appunto mostrata la crudeltà della guerra senza alcun filtro -, i personaggi risultano abbastanza piatti, e la morte di alcuni di loro mi ha lasciato abbastanza indifferente proprio per questo motivo. L'unico personaggio degno di nota è la protagonista, tutt'altro che positivo, che anzi non si farà scrupoli a sfruttare gli altri pur di fare carriera e stare il più lontano dal fronte per non rischiare la vita; difatti durante la serie viene ribadito che Tanya è un mostro incapace di provare compassione verso i suoi compagni. Prima abbiamo parlato di un dio, poiché la storia tratta anche il tema religioso: sarà proprio la fede in dio a dare ai personaggi una carica maggiore per superare i momenti più difficili sul campo di battaglia. Per Tanya, invece, dio, da lui chiamato Entità X, viene visto come un nemico da abbattere, e sarà proprio questa sua mancanza di fede a creargli non pochi problemi durante il corso della storia.
Dal punto di vista tecnico, abbiamo un chara design nella media con il classico stile degli anime di questo periodo; molto belle le ambientazioni, in particolare i palazzi dell'impero, ricchi di particolari e molto belli da vedere. Le musiche sono di buona fattura, ho apprezzato soprattutto la opening; solo in alcuni scontri non ho trovato molto convincente la scelta di certe OST.
In definitiva do un 7, perché la storia si segue con piacere e anche gli scontri sono interessanti, peccato che il tutto è poco approfondito, partendo dai personaggi e passando per le spiegazioni delle varie strategie attuate sul campo di battaglia. Per come è finito, probabilmente ci sarà una seconda stagione, dove magari verranno approfonditi questi vari aspetti. Consiglio quest'opera a chi apprezza storie di guerra o vuole vedere qualcosa un po' particolare rispetto ai soliti anime che ci vengono proposti.
Stupendo! Avevo zero aspettative su quest'anime, ma già dalla prima puntata ha destato il mio interesse. Il personaggio principale fuori dal comune, ben caratterizzato, mai noioso è finalmente qualcuno che pensa prima di tutto a salvare la pelle piuttosto che salvare l'universo con la forza dell'amicizia.
Il comparto tecnico è buono, non ci sono cali di qualità dei disegni significativi.
L'anime tratta temi importanti, anche se, a volte, non riesce a dar loro la giusta profondità e drammaticità; d'altro canto questo lo rende visivamente più scorrevole e meno pesante da guardare, quindi forse è meglio così.
Il comparto tecnico è buono, non ci sono cali di qualità dei disegni significativi.
L'anime tratta temi importanti, anche se, a volte, non riesce a dar loro la giusta profondità e drammaticità; d'altro canto questo lo rende visivamente più scorrevole e meno pesante da guardare, quindi forse è meglio così.
"Youjo Senki", o "Saga of Tanya the Evil", è l'adattamento animato, in dodici episodi, dell'omonima light novel.
L'apparato tecnico ha svolto un lavoro notevole, garantendo al prodotto un'elevata qualità dal primo all'ultimo episodio. Le animazioni sono di fattura veramente alta, un gioiellino, il dettaglio spesso è ben curato e i colori mi sono molto piaciuti. Il chara design non è male e in generale si può dire che tutto l'apparato grafico ha svolto un lavoro lodevole.
Il sonoro anche è ben riuscito, con opening ed ending accattivanti e buone soundtrack, non eccelse, ma assolutamente non scadenti.
Sceneggiatura e regia mi sono piaciute, in alcuni momenti mi è parso che ci siano state delle frequenze molto veloci che magari avrebbero richiesto qualche dettaglio e un po' di lavoro in più per evitare di spaesare o confondere lo spettatore, ma in generale quanto fatto è positivo.
Durante la narrazione sono diverse le tematiche toccate. Il punto da cui tutto si dipana è il rifiuto del protagonista, personaggio estremamente razionale, pragmatico e cinico, con senso critico e acume molto sviluppati, di accettare l'esistenza di Dio, che questi chiama entità X dopo il loro incontro (riguardo ciò non mi inoltro, preferisco rivelare il meno possibile della storia). Il protagonista si ritroverà in un mondo simile ma diverso dal suo, con una storia anch'essa simile alla storia che conosce, ma con le dovute differenze. Tema fondante della narrazione è anche la guerra, che può essere vista come lo scenario di battaglia tra il protagonista e l'entità X. Guerra analizzata e sviluppata molto bene sia sul piano tattico che strategico. Attraverso gli occhi del nostro protagonista vediamo lo svilupparsi degli eventi e l'evolversi delle situazioni, situazioni che, per quanto più la nostra Tanya si sforzi di condurre verso un lieto fine, tanto più si dirigono verso il finale storico che conosciamo (ma sarà davvero così? Tranquilli, c'è una seconda stagione, non potrei 'spoilerarlo' neanche volendo).
Detto ciò, oltre che per l'apparato tecnico, perché guardare questa serie, potreste chiedermi. Bene, un talentuoso protagonista che scala la gerarchia militare, con decadi di esperienza storica alle spalle che gli consente di prevalere su quanto vede, intelligente, razionale e cinico, che ingaggia una crociata contro un Dio a cui non solo non si sottomette, ma di cui rifiuta persino l'esistenza. Il tutto avviene in una salsa vagamente storica e fantasy, in cui ci è facile immergersi e prevedere eventuali sviluppi futuri grazie al bagaglio culturale che (forse) condividiamo con la nostra Tanya.
Ora non ditemi che tutto ciò, almeno un pochino, non vi stuzzica.
Datemi retta, e date una possibilità a questo anime, sono certo che la maggioranza di voi non rimarrà delusa.
L'apparato tecnico ha svolto un lavoro notevole, garantendo al prodotto un'elevata qualità dal primo all'ultimo episodio. Le animazioni sono di fattura veramente alta, un gioiellino, il dettaglio spesso è ben curato e i colori mi sono molto piaciuti. Il chara design non è male e in generale si può dire che tutto l'apparato grafico ha svolto un lavoro lodevole.
Il sonoro anche è ben riuscito, con opening ed ending accattivanti e buone soundtrack, non eccelse, ma assolutamente non scadenti.
Sceneggiatura e regia mi sono piaciute, in alcuni momenti mi è parso che ci siano state delle frequenze molto veloci che magari avrebbero richiesto qualche dettaglio e un po' di lavoro in più per evitare di spaesare o confondere lo spettatore, ma in generale quanto fatto è positivo.
Durante la narrazione sono diverse le tematiche toccate. Il punto da cui tutto si dipana è il rifiuto del protagonista, personaggio estremamente razionale, pragmatico e cinico, con senso critico e acume molto sviluppati, di accettare l'esistenza di Dio, che questi chiama entità X dopo il loro incontro (riguardo ciò non mi inoltro, preferisco rivelare il meno possibile della storia). Il protagonista si ritroverà in un mondo simile ma diverso dal suo, con una storia anch'essa simile alla storia che conosce, ma con le dovute differenze. Tema fondante della narrazione è anche la guerra, che può essere vista come lo scenario di battaglia tra il protagonista e l'entità X. Guerra analizzata e sviluppata molto bene sia sul piano tattico che strategico. Attraverso gli occhi del nostro protagonista vediamo lo svilupparsi degli eventi e l'evolversi delle situazioni, situazioni che, per quanto più la nostra Tanya si sforzi di condurre verso un lieto fine, tanto più si dirigono verso il finale storico che conosciamo (ma sarà davvero così? Tranquilli, c'è una seconda stagione, non potrei 'spoilerarlo' neanche volendo).
Detto ciò, oltre che per l'apparato tecnico, perché guardare questa serie, potreste chiedermi. Bene, un talentuoso protagonista che scala la gerarchia militare, con decadi di esperienza storica alle spalle che gli consente di prevalere su quanto vede, intelligente, razionale e cinico, che ingaggia una crociata contro un Dio a cui non solo non si sottomette, ma di cui rifiuta persino l'esistenza. Il tutto avviene in una salsa vagamente storica e fantasy, in cui ci è facile immergersi e prevedere eventuali sviluppi futuri grazie al bagaglio culturale che (forse) condividiamo con la nostra Tanya.
Ora non ditemi che tutto ciò, almeno un pochino, non vi stuzzica.
Datemi retta, e date una possibilità a questo anime, sono certo che la maggioranza di voi non rimarrà delusa.