Super Robot taisen: OG Divine Wars
Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler
Super Robot Wars OG Divine Wars è la trasposizione animata dell'omonimo videogioco che ha fatto furore sul Game Boy Advance.
OG sta per Original Generation, in riferimento al fatto che non ci troveremo di fronte ai soliti Koji, Tetsuya, Amuro e compagnia, bensì avremo personaggi completamente inventati da zero. E questo aspetto è sicuramente la base per avere una trama che sia anche coerente, piuttosto che un confusionario crossover tenuto su dalla semplice presenza dei robottoni anni 70-80, cosa che ha invece contraddistinto in precedenza la saga di SRW, ma che tutto sommato andava più che bene in un contesto strettamente videoludico.
Diverso discorso è per una serie anime, perché una trama coerente in un anime robotico come questo, dove i combattimenti la fanno da padrone, non è proprio necessaria, ma se c'è è pur sempre un gradito valore aggiunto.
L'inizio è già scoppiettante, con uno duello robotico molto adrenalinico che ci viene presentato sotto forma di flashback, per poi introdurre lo spettatore al "presente" (ma ovviamente è un futuro alternativo) dove si svolgerà tutto il resto della storia.
Come prevedibile, viene dato maggior risalto ad alcuni personaggi rispetto ad altri, ovvero il team SRX ed il team ATX, ma, nonostante ciò, sarebbe davvero difficile scegliere un personaggio preferito, o solamente meglio caratterizzato di altri, perché hanno tutti il loro spazio, piccolo o grande che sia. E quello spazio viene sfruttato bene. Persino uno come Shu Shirakawa, che in 25 episodi avrà detto sì e no una mezza dozzina di frasi, ha un carisma innegabile.
Per non parlare di Zengar, Elzam e Masaki.
Nella prima metà, abbondante direi, dell'anime, si svolgono le vicissitudini di una guerra civile tra le forze terrestri, mentre dallo spazio incombe una minaccia sconosciuta e pericolosa. Sono per l'appunto le guerre divine, o Divine Wars, che danno il titolo alla serie. Forse la parte migliore di tutto, perché in questi episodi si articolano con notevole precisione gli eventi e la crescita di molti personaggi. Nascono grandi rivalità, così come riescono a germogliare inevitabili attrazioni, e tutto ciò riesce a scorrere più che bene in mezzo a fior di combattimenti robotici.
Una volta risolte le proprie diatribe interne, l'umanità si trova quindi pronta ad affrontare il vero nemico, che viene dallo spazio, e su cui si sa poco o nulla. Ecco, su quest'ultimo punto, purtroppo, non viene mai fatta la dovuta chiarezza. In riferimento alla trama, l'ultima decina di episodi mi ha lasciato un po' a desiderare, con eventi che si susseguono fin troppo velocemente, confondendo lo spettatore sui possibili ruoli di almeno un paio di personaggi, uno su tutti, Ingram, del quale non si capisce, fino alla fine, cosa voglia o abbia voluto veramente.
Altra nota dolente è l'eccessiva presenza dell'animazione in computer graphics, con la quale sono stati resi praticamente tutti i combattimenti robotici. Sicuramente un passo indietro rispetto a quello che si è visto nei precedenti tre OAV, ma immagino che animare un'intera serie di molti più episodi sia molto più dispendioso, e dopotutto SRW OG Divine Wars è pur sempre un prodotto "for fans only", dichiaratamente dedicato a tutti coloro che già conoscono, e soprattutto adorano, il videogioco, e che in virtù di ciò son più capaci di chiudere un occhio su certe mancanze rispetto ad uno spettatore "profano".
Per fortuna il chara design risulta gradevole, anche se pure in questo caso si nota una certa parsimonia nell'animare le varie espressioni facciali dei protagonisti, che in alcune occasioni (pochissime in verità) sembrano stonare con i discorsi che affrontano.
C'è inoltre una certa dose di fanservice, soprattutto nella forma, e nelle forme, di Excellen. Ma visto il carattere civettuolo di Excellen il tutto è pienamente giustificato.
Plauso per la colonna sonora, che riproduce con remix di grande presa alcuni pezzi ormai divenuti leggendari per gli appassionati del brand SRW, come Ice Man, Trombe, Neppu Shippu Cybaster, Time to Come, Ace Attacker, soltanto per dirne alcuni. Stesso discorso per le due opening songs, suonate e cantate dai sempre bravissimi JAM Project.
Super Robot Wars OG Divine Wars non delude le aspettative di chi cerca un anime con tanti robot, tanta adrenalina e tanti personaggi accattivanti, seppur con le sue pecche. Se questa fosse una recensione dedicata soltanto ai fans, avrebbe come voto finale un bel 9. Ma i difetti ci sono e sono evidenti. Quindi, ammesso che parlare di obbiettività abbia un senso in una recensione, gli do 7 e mezzo, arrotondato per eccesso, perché è una serie che a modo suo prende anche un po' in giro alcuni cliché delle serie animate robotiche più famose, soprattutto Gundam e Macross. Lo fa in modo discreto, ma riesce lo stesso a divertire e ad appassionare.
Super Robot Wars OG Divine Wars è la trasposizione animata dell'omonimo videogioco che ha fatto furore sul Game Boy Advance.
OG sta per Original Generation, in riferimento al fatto che non ci troveremo di fronte ai soliti Koji, Tetsuya, Amuro e compagnia, bensì avremo personaggi completamente inventati da zero. E questo aspetto è sicuramente la base per avere una trama che sia anche coerente, piuttosto che un confusionario crossover tenuto su dalla semplice presenza dei robottoni anni 70-80, cosa che ha invece contraddistinto in precedenza la saga di SRW, ma che tutto sommato andava più che bene in un contesto strettamente videoludico.
Diverso discorso è per una serie anime, perché una trama coerente in un anime robotico come questo, dove i combattimenti la fanno da padrone, non è proprio necessaria, ma se c'è è pur sempre un gradito valore aggiunto.
L'inizio è già scoppiettante, con uno duello robotico molto adrenalinico che ci viene presentato sotto forma di flashback, per poi introdurre lo spettatore al "presente" (ma ovviamente è un futuro alternativo) dove si svolgerà tutto il resto della storia.
Come prevedibile, viene dato maggior risalto ad alcuni personaggi rispetto ad altri, ovvero il team SRX ed il team ATX, ma, nonostante ciò, sarebbe davvero difficile scegliere un personaggio preferito, o solamente meglio caratterizzato di altri, perché hanno tutti il loro spazio, piccolo o grande che sia. E quello spazio viene sfruttato bene. Persino uno come Shu Shirakawa, che in 25 episodi avrà detto sì e no una mezza dozzina di frasi, ha un carisma innegabile.
Per non parlare di Zengar, Elzam e Masaki.
Nella prima metà, abbondante direi, dell'anime, si svolgono le vicissitudini di una guerra civile tra le forze terrestri, mentre dallo spazio incombe una minaccia sconosciuta e pericolosa. Sono per l'appunto le guerre divine, o Divine Wars, che danno il titolo alla serie. Forse la parte migliore di tutto, perché in questi episodi si articolano con notevole precisione gli eventi e la crescita di molti personaggi. Nascono grandi rivalità, così come riescono a germogliare inevitabili attrazioni, e tutto ciò riesce a scorrere più che bene in mezzo a fior di combattimenti robotici.
Una volta risolte le proprie diatribe interne, l'umanità si trova quindi pronta ad affrontare il vero nemico, che viene dallo spazio, e su cui si sa poco o nulla. Ecco, su quest'ultimo punto, purtroppo, non viene mai fatta la dovuta chiarezza. In riferimento alla trama, l'ultima decina di episodi mi ha lasciato un po' a desiderare, con eventi che si susseguono fin troppo velocemente, confondendo lo spettatore sui possibili ruoli di almeno un paio di personaggi, uno su tutti, Ingram, del quale non si capisce, fino alla fine, cosa voglia o abbia voluto veramente.
Altra nota dolente è l'eccessiva presenza dell'animazione in computer graphics, con la quale sono stati resi praticamente tutti i combattimenti robotici. Sicuramente un passo indietro rispetto a quello che si è visto nei precedenti tre OAV, ma immagino che animare un'intera serie di molti più episodi sia molto più dispendioso, e dopotutto SRW OG Divine Wars è pur sempre un prodotto "for fans only", dichiaratamente dedicato a tutti coloro che già conoscono, e soprattutto adorano, il videogioco, e che in virtù di ciò son più capaci di chiudere un occhio su certe mancanze rispetto ad uno spettatore "profano".
Per fortuna il chara design risulta gradevole, anche se pure in questo caso si nota una certa parsimonia nell'animare le varie espressioni facciali dei protagonisti, che in alcune occasioni (pochissime in verità) sembrano stonare con i discorsi che affrontano.
C'è inoltre una certa dose di fanservice, soprattutto nella forma, e nelle forme, di Excellen. Ma visto il carattere civettuolo di Excellen il tutto è pienamente giustificato.
Plauso per la colonna sonora, che riproduce con remix di grande presa alcuni pezzi ormai divenuti leggendari per gli appassionati del brand SRW, come Ice Man, Trombe, Neppu Shippu Cybaster, Time to Come, Ace Attacker, soltanto per dirne alcuni. Stesso discorso per le due opening songs, suonate e cantate dai sempre bravissimi JAM Project.
Super Robot Wars OG Divine Wars non delude le aspettative di chi cerca un anime con tanti robot, tanta adrenalina e tanti personaggi accattivanti, seppur con le sue pecche. Se questa fosse una recensione dedicata soltanto ai fans, avrebbe come voto finale un bel 9. Ma i difetti ci sono e sono evidenti. Quindi, ammesso che parlare di obbiettività abbia un senso in una recensione, gli do 7 e mezzo, arrotondato per eccesso, perché è una serie che a modo suo prende anche un po' in giro alcuni cliché delle serie animate robotiche più famose, soprattutto Gundam e Macross. Lo fa in modo discreto, ma riesce lo stesso a divertire e ad appassionare.
Lasciatemi premettere una cosa, prima di tutto il resto: non sono il tipo da recensire ogni anime che vedo, questa recensione è un caso particolare, quindi perdonatemi se non rendo quanto i recensori esperti.
Ho finito di vedere questa serie da poco, anche se ne avevo cominciato la visione già da molto tempo, ed il motivo che più mi ha spinto a farlo è stato l'annuncio di quella che potremmo definire una "seconda stagione", ovvero "The Inspector", annunciata, appunto, a quasi quattro anni di differenza dalla conclusione di questa serie. Questa enorme differenza è stata dettata dal fatto che entrambe le "stagioni" (le definiremo così per comodità) sono adattamenti di due videogiochi distinti e separati, ovvero i due titoli Original Generations usciti su GameBoy Advance (e successivamente su PS2, insieme al loro sequel, Gaiden). Talmente distinti e separati che il non troppo discreto successo di questa serie non ha portato ad una repentina seconda stagione.
Per comodità parleremo prima di quanto sia effettivamente fedele l'adattamento.
L'adattamento della trama è quasi perfetto, è purtroppo quel "quasi" che compromette le cose. Quel "quasi" è dovuto unicamente a due motivi, primo il fatto che la serie, rispetto al videogioco, si presenti incredibilmente riassunta e stilizzata, 25 episodi ed uno special non bastano ad una serie realizzabile in almeno 42 episodi, tanti quanti sono i capitoli del videogioco, cosa che porta, ovviamente, al taglio di una certa dose di eventi e l'omissione di altri. Secondo, di ben minore importanza, sono le poche differenze di trama che la serie presenta rispetto al videogioco, ma vorrei ben vedere, anche tutto questo era necessario volendo portare la serie a 25 episodi.
L'adattamento, comunque, rimane ottimo e godibile, forse confusionario sulle prime battute per coloro che non hanno giocato al videogioco.
Quasi ritengo inutile parlarvi della trama, sopratutto perché quando ho guardato questa serie, avendo già giocato entrambi i videogiochi, ero completamente incapace di valutare quanto potesse appassionare o altro, potevo soltanto valutarne l'adattamento, per questo non mi esprimo su termini puramente riguardanti l'intreccio narrativo o altro.
Sempre per comodità, ora ci soffermeremo sull'aspetto grafico della serie.
Graficamente ritengo che la serie non regga bene il passo con gli altri aspetti. I motivi principali che mi hanno portato ad ultimare questo parere sono i seguenti: primo, decisamente non ignorabile, la presenza della CG. Presenza ingombrante, che stona con il resto, ma non al livello grafico, dove è perfettamente amalgamata, ma a livello di adattamento: il primo anime tratto da una serie di videogiochi come questa, quasi pretendeva il tratto classico, e la sua assenza lascia l'amaro in bocca ai veri fan dei videogiochi. Secondo, il character design: su questo il mio parere è del tutto personale, e forse in molti non saranno d'accordo, il character design di questa serie per quanto discreto possa essere a livello visivo (sopratutto in confronto ad altri anime) rimane comunque un punto a sfavore alla serie, perché è un ibrido, un ibrido fra quello che è il character design originale e un character design modernizzato, ma alla fine non è né l'uno né l'altro, ed è proprio in questo che consiste la sua carenza (personalmente avrei preferito un character design modernizzato, in quanto è praticamente impossibile riproporre il character design originale).
Infine, parliamo della colonna sonora, qui ci vorrà poco, la maggior parte di questa è composta dai brani remixati dei videogiochi, brani epici che rimangono obbligatoriamente in testa ai fan della serie, a cui (come me) viene un sussulto quando parte in sottofondo "Trombe" o "Flapper Girl".
Il resto della colonna sonora è ignorabile, ma resta nei termini della discrezione, non stonando minimamente con il resto.
In conclusione, posso assicurarvi che Super Robot Taisen OG - Divine Wars è un ottimo adattamento di un eccellente videogioco, che soddisferà ampiamente le vostre aspettative, a patto che non siano troppo alte.
Per chi sente parlare della serie per la prima volta, direi di girare alla larga, o almeno di apprendere le basi necessarie per la visione di questa serie, oppure non riuscirà a goderla pienamente.
P.S.
Questa recensione è scritta da un fan della serie che, come tale, non riuscirebbe mai ad esprimersi del tutto oggettivamente sull'oggetto della sua passione, così siete pregati di non considerare ottima una serie che, oggettivamente, se proprio lo devo ammettere (per quanto mi riesca difficile), è poco più che discreta.
Ho finito di vedere questa serie da poco, anche se ne avevo cominciato la visione già da molto tempo, ed il motivo che più mi ha spinto a farlo è stato l'annuncio di quella che potremmo definire una "seconda stagione", ovvero "The Inspector", annunciata, appunto, a quasi quattro anni di differenza dalla conclusione di questa serie. Questa enorme differenza è stata dettata dal fatto che entrambe le "stagioni" (le definiremo così per comodità) sono adattamenti di due videogiochi distinti e separati, ovvero i due titoli Original Generations usciti su GameBoy Advance (e successivamente su PS2, insieme al loro sequel, Gaiden). Talmente distinti e separati che il non troppo discreto successo di questa serie non ha portato ad una repentina seconda stagione.
Per comodità parleremo prima di quanto sia effettivamente fedele l'adattamento.
L'adattamento della trama è quasi perfetto, è purtroppo quel "quasi" che compromette le cose. Quel "quasi" è dovuto unicamente a due motivi, primo il fatto che la serie, rispetto al videogioco, si presenti incredibilmente riassunta e stilizzata, 25 episodi ed uno special non bastano ad una serie realizzabile in almeno 42 episodi, tanti quanti sono i capitoli del videogioco, cosa che porta, ovviamente, al taglio di una certa dose di eventi e l'omissione di altri. Secondo, di ben minore importanza, sono le poche differenze di trama che la serie presenta rispetto al videogioco, ma vorrei ben vedere, anche tutto questo era necessario volendo portare la serie a 25 episodi.
L'adattamento, comunque, rimane ottimo e godibile, forse confusionario sulle prime battute per coloro che non hanno giocato al videogioco.
Quasi ritengo inutile parlarvi della trama, sopratutto perché quando ho guardato questa serie, avendo già giocato entrambi i videogiochi, ero completamente incapace di valutare quanto potesse appassionare o altro, potevo soltanto valutarne l'adattamento, per questo non mi esprimo su termini puramente riguardanti l'intreccio narrativo o altro.
Sempre per comodità, ora ci soffermeremo sull'aspetto grafico della serie.
Graficamente ritengo che la serie non regga bene il passo con gli altri aspetti. I motivi principali che mi hanno portato ad ultimare questo parere sono i seguenti: primo, decisamente non ignorabile, la presenza della CG. Presenza ingombrante, che stona con il resto, ma non al livello grafico, dove è perfettamente amalgamata, ma a livello di adattamento: il primo anime tratto da una serie di videogiochi come questa, quasi pretendeva il tratto classico, e la sua assenza lascia l'amaro in bocca ai veri fan dei videogiochi. Secondo, il character design: su questo il mio parere è del tutto personale, e forse in molti non saranno d'accordo, il character design di questa serie per quanto discreto possa essere a livello visivo (sopratutto in confronto ad altri anime) rimane comunque un punto a sfavore alla serie, perché è un ibrido, un ibrido fra quello che è il character design originale e un character design modernizzato, ma alla fine non è né l'uno né l'altro, ed è proprio in questo che consiste la sua carenza (personalmente avrei preferito un character design modernizzato, in quanto è praticamente impossibile riproporre il character design originale).
Infine, parliamo della colonna sonora, qui ci vorrà poco, la maggior parte di questa è composta dai brani remixati dei videogiochi, brani epici che rimangono obbligatoriamente in testa ai fan della serie, a cui (come me) viene un sussulto quando parte in sottofondo "Trombe" o "Flapper Girl".
Il resto della colonna sonora è ignorabile, ma resta nei termini della discrezione, non stonando minimamente con il resto.
In conclusione, posso assicurarvi che Super Robot Taisen OG - Divine Wars è un ottimo adattamento di un eccellente videogioco, che soddisferà ampiamente le vostre aspettative, a patto che non siano troppo alte.
Per chi sente parlare della serie per la prima volta, direi di girare alla larga, o almeno di apprendere le basi necessarie per la visione di questa serie, oppure non riuscirà a goderla pienamente.
P.S.
Questa recensione è scritta da un fan della serie che, come tale, non riuscirebbe mai ad esprimersi del tutto oggettivamente sull'oggetto della sua passione, così siete pregati di non considerare ottima una serie che, oggettivamente, se proprio lo devo ammettere (per quanto mi riesca difficile), è poco più che discreta.
Pur essendo stata prodotta successivamente alla serie OAV, questa serie TV, intitolata Super Robot Wars OG Divine Wars, narra fatti accaduti in precedenza.
Nell’epoca chiamata Era Spaziale, per via della colonizzazione spaziale, a diversa distanza di tempo cadono sulla Terra tre meteoriti. Analizzando l’ultimo di questi tre, il professor Bian Zoldark, a capo di un’organizzazione chiamata EOTI, viene a conoscenza della presenza nello spazio di una forma di vita extraterrestre, e della sua imminente invasione della Terra. Le organizzazioni di tutto il pianeta, seguendo i suoi annunci, iniziarono lo sviluppo d’armi per contrastare quest'invasione, tra cui delle armi mobili antropomorfe (dei mecha), chiamate Personal Trooper. Durante la presentazione di una nuova arma da parte dell’EOTI, che i governi terrestri usano come paravento per un incontro segreto con gli alieni, proprio l’EOTI da inizio ad una rivolta su scala mondiale, attaccando sia truppe terrestri che aliene. Questo darà via ad una guerra interna sulla Terra, che ha motivi molto più profondi di quello che potrebbe apparire all’apparenza.
Siamo di fronte ad un prodotto di buona qualità. In generale, le qualità degli OAV sono presenti anche qua, con alcune piccole differenze.
Il character design, pur perdendo qualcosa rispetto agli OAV, è buono e riesce a differenziare abbastanza bene il numeroso gruppo di personaggi che compongono il cast. Ma come dice uno stesso personaggio della serie, “… I Classici stereotipi sono inevitabili, no?”, mettendo scherzosamente in evidenza la poca originalità. Sul mecha design c’è poco da dire: questa serie è un tripudio di mecha, o più simpaticamente robottoni, d’ogni forma, modello, dimensione o quant’altro. Dai real ai super, i modelli sono ben variegati e accontentano tutti i gusti. Le animazioni sono buone sia per quanto riguarda la tecnica tradizionale, sia per quanto riguarda la CG, nonostante quest'ultima sia un po’ lenta, anche se non in modo eccessivo. La colonna sonora è di ottima fattura sotto ogni punto di vista, con musiche che riescono a catturare perfettamente ogni momento. Le opening, ovviamente, sono a firma dei JAM Project. Break Out e Rising Force sono due ottimi pezzi, che sfruttano ottimamente le caratteristiche di un gruppo come i JAM Project.
Questa serie, come già detto, è molto buona, pur avendo, purtroppo, un difetto che ne pregiudica la valutazione finale. Si è prestata maggior attenzione al carattere dei personaggi, ognuno ben delineato. In particolare per tre di loro, più precisamente i membri del SRX Team, notiamo una buona definizione del profilo e assistiamo, durante la serie, alla loro crescita. Le esperienze, sul campo di battaglia e nella vita, li portano a maturare sia come piloti che come persone.
La trama, pur soffrendo di un difetto non trascurabile, è ben articolata e coinvolgente. Colpi di scena imprevisti non fanno che aumentarne l’interesse, pur non sviluppando tutte le sottotrame create.
Veniamo ora al punto dolente: la serie si apre con un flashforward che ci mostra un combattimento tra due personaggi, non riconoscibili, all’interno dei propri mecha. Dopo questo flash, inizia la storia vera e propria che dispiega la propria trama per l’arco della sua durata, quasi dimenticandosi dell’espediente usato inizialmente, per poi riproporlo improvvisamente negli ultimi due episodi della serie. Purtroppo però, gli avvenimenti del flashforward e quelli mostrati negli ultimi episodi non coincidono completamente, creando confusione. Uno dei due personaggi appare in un ruolo diverso da quello mostrato in precedenza, senza spiegare chi sia pur avendo un ruolo così importante, e gli avvenimenti non si svolgono esattamente nello stesso modo. Il finale risulta quindi affrettato e confuso, lasciando dei dubbi irrisolti. Oltretutto si fa riferimento ad un personaggio mai visto e neanche mai citato prima (proveniente dai giochi), confondendo di più le idee.
Se questo difetto, presente anche nella serie OAV, era trascurabile, poiché non influiva sull’effettivo svolgimento della trama, in questo caso invece non lo si può ignorare, dato che questo personaggio pare sia fondamentale, svolgendo il ruolo del burattinaio, che da dietro le quinte muove tutti i personaggi.
Abbiamo quindi una serie che, per la maggior parte della sua durata, riesce a catturare l’attenzione di tutti, per la cura che si è posta nella sua realizzazione, per poi nel finale cambiare direzione, divenendo ad uso e consumo esclusivo dei conoscitori della serie di videogiochi.
La serie merita senz’altro una visione, almeno per la quantità e la varietà di mecha presenti, veramente molto alta. Anche la trama è valida, pur perdendosi, come già detto, nel finale.
Questo particolare purtroppo influisce sul giudizio complessivo, che poteva essere certamente più alto. (Dovrebbe essere una via di mezzo tra il 6 e il 7, ma non essendoci i mezzi voti ho arrotondato per eccesso)
(Un grazie particolare a Rhaxs per la consulenza sui videogiochi!)
Nell’epoca chiamata Era Spaziale, per via della colonizzazione spaziale, a diversa distanza di tempo cadono sulla Terra tre meteoriti. Analizzando l’ultimo di questi tre, il professor Bian Zoldark, a capo di un’organizzazione chiamata EOTI, viene a conoscenza della presenza nello spazio di una forma di vita extraterrestre, e della sua imminente invasione della Terra. Le organizzazioni di tutto il pianeta, seguendo i suoi annunci, iniziarono lo sviluppo d’armi per contrastare quest'invasione, tra cui delle armi mobili antropomorfe (dei mecha), chiamate Personal Trooper. Durante la presentazione di una nuova arma da parte dell’EOTI, che i governi terrestri usano come paravento per un incontro segreto con gli alieni, proprio l’EOTI da inizio ad una rivolta su scala mondiale, attaccando sia truppe terrestri che aliene. Questo darà via ad una guerra interna sulla Terra, che ha motivi molto più profondi di quello che potrebbe apparire all’apparenza.
Siamo di fronte ad un prodotto di buona qualità. In generale, le qualità degli OAV sono presenti anche qua, con alcune piccole differenze.
Il character design, pur perdendo qualcosa rispetto agli OAV, è buono e riesce a differenziare abbastanza bene il numeroso gruppo di personaggi che compongono il cast. Ma come dice uno stesso personaggio della serie, “… I Classici stereotipi sono inevitabili, no?”, mettendo scherzosamente in evidenza la poca originalità. Sul mecha design c’è poco da dire: questa serie è un tripudio di mecha, o più simpaticamente robottoni, d’ogni forma, modello, dimensione o quant’altro. Dai real ai super, i modelli sono ben variegati e accontentano tutti i gusti. Le animazioni sono buone sia per quanto riguarda la tecnica tradizionale, sia per quanto riguarda la CG, nonostante quest'ultima sia un po’ lenta, anche se non in modo eccessivo. La colonna sonora è di ottima fattura sotto ogni punto di vista, con musiche che riescono a catturare perfettamente ogni momento. Le opening, ovviamente, sono a firma dei JAM Project. Break Out e Rising Force sono due ottimi pezzi, che sfruttano ottimamente le caratteristiche di un gruppo come i JAM Project.
Questa serie, come già detto, è molto buona, pur avendo, purtroppo, un difetto che ne pregiudica la valutazione finale. Si è prestata maggior attenzione al carattere dei personaggi, ognuno ben delineato. In particolare per tre di loro, più precisamente i membri del SRX Team, notiamo una buona definizione del profilo e assistiamo, durante la serie, alla loro crescita. Le esperienze, sul campo di battaglia e nella vita, li portano a maturare sia come piloti che come persone.
La trama, pur soffrendo di un difetto non trascurabile, è ben articolata e coinvolgente. Colpi di scena imprevisti non fanno che aumentarne l’interesse, pur non sviluppando tutte le sottotrame create.
Veniamo ora al punto dolente: la serie si apre con un flashforward che ci mostra un combattimento tra due personaggi, non riconoscibili, all’interno dei propri mecha. Dopo questo flash, inizia la storia vera e propria che dispiega la propria trama per l’arco della sua durata, quasi dimenticandosi dell’espediente usato inizialmente, per poi riproporlo improvvisamente negli ultimi due episodi della serie. Purtroppo però, gli avvenimenti del flashforward e quelli mostrati negli ultimi episodi non coincidono completamente, creando confusione. Uno dei due personaggi appare in un ruolo diverso da quello mostrato in precedenza, senza spiegare chi sia pur avendo un ruolo così importante, e gli avvenimenti non si svolgono esattamente nello stesso modo. Il finale risulta quindi affrettato e confuso, lasciando dei dubbi irrisolti. Oltretutto si fa riferimento ad un personaggio mai visto e neanche mai citato prima (proveniente dai giochi), confondendo di più le idee.
Se questo difetto, presente anche nella serie OAV, era trascurabile, poiché non influiva sull’effettivo svolgimento della trama, in questo caso invece non lo si può ignorare, dato che questo personaggio pare sia fondamentale, svolgendo il ruolo del burattinaio, che da dietro le quinte muove tutti i personaggi.
Abbiamo quindi una serie che, per la maggior parte della sua durata, riesce a catturare l’attenzione di tutti, per la cura che si è posta nella sua realizzazione, per poi nel finale cambiare direzione, divenendo ad uso e consumo esclusivo dei conoscitori della serie di videogiochi.
La serie merita senz’altro una visione, almeno per la quantità e la varietà di mecha presenti, veramente molto alta. Anche la trama è valida, pur perdendosi, come già detto, nel finale.
Questo particolare purtroppo influisce sul giudizio complessivo, che poteva essere certamente più alto. (Dovrebbe essere una via di mezzo tra il 6 e il 7, ma non essendoci i mezzi voti ho arrotondato per eccesso)
(Un grazie particolare a Rhaxs per la consulenza sui videogiochi!)
Inizio col dire che per quasi tutto l'anime non avrei mai pensato di mettere un 8 come voto, ma di tenermi al massimo sul 7 ed invece...
Cerchiamo di andare per gradi.
Secondo me questo anime ha i difetti ed i pregi dei robottoni anni 70/80 ed i pregi sicuramente dei tempi in cui siamo per quanto riguarda il design ed i mecha.
Inizio con i dettagli tecnici.
Ci troviamo di fronte ad un anime che fa uso della CG, la quale a me personalmente non disturba affatto se ben integrata e non è predominante ed in SRW non mi sembra che lo sia.
Il chara design non è male, la crescita dei personaggi e l'evoluzione degli stessi purtroppo è un po' carente, considerate che non è il classico personaggio singolo il nostro protagonista ma bensì un'armata con vari personaggi principali per cui...
Le musiche non sono spettacolari ed il tutto lascia ricordare molto le serie dei gundam (in particolare la seconda sigla di apertura, molto somigliante a gundam seed).
Le animazioni non sono spettacolari, gli sfondi a tratti buoni a tratti non un granché, forse fa un po troppo effetto armageddon, però tutto sommato non è male.
Passiamo un attimo alla trama.
Io non conosco il gioco pertanto mi baso sull'animazione che ho visto.
Sicuramente l'anime parte lento coinvolgendo poco lo spettatore e soltanto dalla metà dell'anime ci si sente realmente coinvolti e trascinati negli scontri e nelle vicissitudini dell'anime stesso. Direi che parte come una serie di gundam di 50 episodi (scusate se faccio il paragone ma mi sembra alquanto d'obbligo viste le similitudini) con la differenza che ne abbiamo a disposizione 26 :(
Dicevamo, l'anime sembra partire con un inizio abbastanza scontato del classico tipo con abilità latenti che debbono emergere, al quale viene data appunto la possibilità di poter proteggere il pianeta nonostante non abbia ricevuto un addestramento per farlo.
Come abbiamo detto in precedenza qui di "eroi" ne abbiamo un vasto numero e purtroppo non tutti saranno ben caratterizzati e contornati da vicende che ci facciano capire al meglio con "chi stiamo trattando".
Ci sono dei particolari che restano "anonimi" dei quali sarebbe stato carino vederne le sfaccettature, ma come ho già detto forse 26 episodi erano pochini o forse i primi episodi avrebbero dovuto essere un po' più "ricchi", però avrebbe potuto risentirne la trama in qualche modo (ricordiamoci che comunque vada c'è sempre un rovescio della medaglia, mettere troppa carne al fuoco non fa mai bene e forse è proprio questa la lacuna di questo anime).
La cosa che mi è piaciuta molto è il finale, l'ultimo episodio che spiega molte cose riguardo il futuro dei nostri personaggi ed alle loro scelte di vita, questo rende i nostri paladini della giustizia più umani, cosa che a me non dispiace. Ciò nonostante però il finale è un finale aperto, non è finita la guerra con i nostri nemici (gli aerogetor, cioè gli alieni), non sappiamo ancora chi teneva le redini del gioco pertanto potremmo riceve attacchi e scontrarci ancora contro chissà chi.
Gli OAV dell'omonima serie non ci daranno queste risposte (almeno dai miei ricordi, li ho visti più di un anno fa) anche se sono successivi alla serie come cronologia (per chi non li ha visti), pertanto spero in una seconda serie TV o di OAV che possa chiudere il cerchio rimasto aperto ;)
Ad ogni modo non credo che si annoieranno coloro che gradiscono i robottoni, chi cerca una trama di un certo spessore ma con dei mecha di mezzo potrebbero storcere il naso però un'occhiatina credo che la possano dare tutti, anche se non sarà di certo l'anime dell'anno ;)
Alla prossima Recensione
Il design dei personaggi (in particolare gli occhi, fateci caso, devilman vi dice nulla) ricorda un pò quello di nagai ed alcune scene la serie shin getter...
Koji_77
Cerchiamo di andare per gradi.
Secondo me questo anime ha i difetti ed i pregi dei robottoni anni 70/80 ed i pregi sicuramente dei tempi in cui siamo per quanto riguarda il design ed i mecha.
Inizio con i dettagli tecnici.
Ci troviamo di fronte ad un anime che fa uso della CG, la quale a me personalmente non disturba affatto se ben integrata e non è predominante ed in SRW non mi sembra che lo sia.
Il chara design non è male, la crescita dei personaggi e l'evoluzione degli stessi purtroppo è un po' carente, considerate che non è il classico personaggio singolo il nostro protagonista ma bensì un'armata con vari personaggi principali per cui...
Le musiche non sono spettacolari ed il tutto lascia ricordare molto le serie dei gundam (in particolare la seconda sigla di apertura, molto somigliante a gundam seed).
Le animazioni non sono spettacolari, gli sfondi a tratti buoni a tratti non un granché, forse fa un po troppo effetto armageddon, però tutto sommato non è male.
Passiamo un attimo alla trama.
Io non conosco il gioco pertanto mi baso sull'animazione che ho visto.
Sicuramente l'anime parte lento coinvolgendo poco lo spettatore e soltanto dalla metà dell'anime ci si sente realmente coinvolti e trascinati negli scontri e nelle vicissitudini dell'anime stesso. Direi che parte come una serie di gundam di 50 episodi (scusate se faccio il paragone ma mi sembra alquanto d'obbligo viste le similitudini) con la differenza che ne abbiamo a disposizione 26 :(
Dicevamo, l'anime sembra partire con un inizio abbastanza scontato del classico tipo con abilità latenti che debbono emergere, al quale viene data appunto la possibilità di poter proteggere il pianeta nonostante non abbia ricevuto un addestramento per farlo.
Come abbiamo detto in precedenza qui di "eroi" ne abbiamo un vasto numero e purtroppo non tutti saranno ben caratterizzati e contornati da vicende che ci facciano capire al meglio con "chi stiamo trattando".
Ci sono dei particolari che restano "anonimi" dei quali sarebbe stato carino vederne le sfaccettature, ma come ho già detto forse 26 episodi erano pochini o forse i primi episodi avrebbero dovuto essere un po' più "ricchi", però avrebbe potuto risentirne la trama in qualche modo (ricordiamoci che comunque vada c'è sempre un rovescio della medaglia, mettere troppa carne al fuoco non fa mai bene e forse è proprio questa la lacuna di questo anime).
La cosa che mi è piaciuta molto è il finale, l'ultimo episodio che spiega molte cose riguardo il futuro dei nostri personaggi ed alle loro scelte di vita, questo rende i nostri paladini della giustizia più umani, cosa che a me non dispiace. Ciò nonostante però il finale è un finale aperto, non è finita la guerra con i nostri nemici (gli aerogetor, cioè gli alieni), non sappiamo ancora chi teneva le redini del gioco pertanto potremmo riceve attacchi e scontrarci ancora contro chissà chi.
Gli OAV dell'omonima serie non ci daranno queste risposte (almeno dai miei ricordi, li ho visti più di un anno fa) anche se sono successivi alla serie come cronologia (per chi non li ha visti), pertanto spero in una seconda serie TV o di OAV che possa chiudere il cerchio rimasto aperto ;)
Ad ogni modo non credo che si annoieranno coloro che gradiscono i robottoni, chi cerca una trama di un certo spessore ma con dei mecha di mezzo potrebbero storcere il naso però un'occhiatina credo che la possano dare tutti, anche se non sarà di certo l'anime dell'anno ;)
Alla prossima Recensione
Il design dei personaggi (in particolare gli occhi, fateci caso, devilman vi dice nulla) ricorda un pò quello di nagai ed alcune scene la serie shin getter...
Koji_77
Ottima! La serie segue fedelmente la trama del videogioco e l'animazione è eccellente anche se a volte la CG si nota.. Ciò nonostante gli scontri tra i robot sn molto belli e conditi da ottime basi strumentali. Tra i robot finora Cybaster è quello che domina la scena sia per la bellezza degli attacchi che per il personaggio... In attesa di vedere Ryusei al comando dell'SRX ;)
Non so se i quattro episodi che ho visto possano essere considerati significativi rappresentanti per l'intera serie, ma ora come ora Super Robot Wars è tutt'altro che indimenticabile.
Nonostante un discreto character (e mecha) design e l'utilizzo massiccio di CG discretamente integrata con l'animazione tradizionale, il comprato tecnico non è certo brillante. Le animazioni sono scarsine, con personaggi quasi sempre completamente statici durante i dialoghi e che parlano muovendo solo la bocca.
Gli stessi robot risultano molto goffi nelle movenze, portando a scene di combattimento non molto gradevoli da guardare.
Lascio per ultimo il commento sulla trama: sembra il solito cartone sui robottoni che devono difendere la terra e con un plot pesantemente diluito nelle puntate (tante attese inutili e scene tirate per le lunghe, stile Dragonball, per intenderci) ma ripeto: quattro episodi sono troppo pochi per permettermi di valutare quest'aspetto.
Una cosa però è certa: Zegapain, dopo quattro puntate, mi aveva fatto tutt'altra impressione...
Nonostante un discreto character (e mecha) design e l'utilizzo massiccio di CG discretamente integrata con l'animazione tradizionale, il comprato tecnico non è certo brillante. Le animazioni sono scarsine, con personaggi quasi sempre completamente statici durante i dialoghi e che parlano muovendo solo la bocca.
Gli stessi robot risultano molto goffi nelle movenze, portando a scene di combattimento non molto gradevoli da guardare.
Lascio per ultimo il commento sulla trama: sembra il solito cartone sui robottoni che devono difendere la terra e con un plot pesantemente diluito nelle puntate (tante attese inutili e scene tirate per le lunghe, stile Dragonball, per intenderci) ma ripeto: quattro episodi sono troppo pochi per permettermi di valutare quest'aspetto.
Una cosa però è certa: Zegapain, dopo quattro puntate, mi aveva fatto tutt'altra impressione...
Fenomenale!!! E' tale e quale al gioco (tranne qualche piccolo particolare ininfluente) almeno fino ad ora! Speriamo non deludano le aspettative, spremendosi solo per le prime puntate facendo diventare l'anime via via inguardabile, ma non dovrebbe essere il caso... se dopo il primo OG hanno deciso di fare la serie un motivo sicuramente ci sarà!