Taiyo no Mokushiroku - A Spirit of the Sun
Disegnato molto bene e con una trama tutto sommato credibile (almeno fino alla fine).
Le paure apocalittiche giapponesi stavolta si condensano attorno a qualcosa "poco anime" e "molto realistico", ovvero un terremoto tanto intenso da spaccare in due il Giappone.
La metà Nord passa sotto il controllo indiretto della Cina, la metà Sud degli USA (si crea una situazione tipo Germania del dopoguerra), e molta gente emigra.
Il protagonista all'epoca del terremoto è un ragazzo, rimane orfano ma riesce a sopravvivere e giunge infine a Taiwan, dove viene adottato.
La seconda metà del film è tutta dedicata alla difficile convivenza tra i Taiwanesi e la comunità giapponese emigrata, l'ennesimo discorso sul tema della tolleranza e sulla xenofobia ingiustificata (e montata ad arte).
Messaggio pacifista a parte (e comunque già sentito e risentito e strasentito in 1000 anime), la trama della seconda parte mi pare un po' forzata, con il protagonista che supera perfino intrighi politici, attacchi terroristici, ecc. e mette d'accordo tutto e tutti come se fosse Nausicaa... un'apoteosi buonistica un po' eccessiva.
La prima parte è in definitiva meno dispersiva e più realistica.
Le paure apocalittiche giapponesi stavolta si condensano attorno a qualcosa "poco anime" e "molto realistico", ovvero un terremoto tanto intenso da spaccare in due il Giappone.
La metà Nord passa sotto il controllo indiretto della Cina, la metà Sud degli USA (si crea una situazione tipo Germania del dopoguerra), e molta gente emigra.
Il protagonista all'epoca del terremoto è un ragazzo, rimane orfano ma riesce a sopravvivere e giunge infine a Taiwan, dove viene adottato.
La seconda metà del film è tutta dedicata alla difficile convivenza tra i Taiwanesi e la comunità giapponese emigrata, l'ennesimo discorso sul tema della tolleranza e sulla xenofobia ingiustificata (e montata ad arte).
Messaggio pacifista a parte (e comunque già sentito e risentito e strasentito in 1000 anime), la trama della seconda parte mi pare un po' forzata, con il protagonista che supera perfino intrighi politici, attacchi terroristici, ecc. e mette d'accordo tutto e tutti come se fosse Nausicaa... un'apoteosi buonistica un po' eccessiva.
La prima parte è in definitiva meno dispersiva e più realistica.
