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whitestrider

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6,5
Il sequel non sequel di Train to Busan, il film che ha stupito molti amanti dei film sugli zombie e pure chi non ama molto l'horror. Chiaramente dopo il grande successo del primo film era inevitabile che si producesse un seguito, ambientato 4 anni dopo i fatti del primo film (e di Seoul Station, prequel animato di Train to Busan). Le recensioni che avevo letto su Peninsula erano un po' tiepidine: se molti critici infatti tessevano le lodi del primo film, gli stessi erano di parere assai diverso per questo sequel. Avevano ragione? Beh, la verità a volte fa male, ma deve comunque essere messa nero su bianco! Diciamo subito che Peninsula non riesce a convincere come il primo film: ci sono diverse idee interessanti, ma l'esecuzione non sempre è perfetta. Diciamo inoltre che se nel primo film l'ambientazione claustrofobica su un treno contribuiva a rendere il film diverso dagli altri, l'ambientazione per lo più urbana di questo sequel non lo rende tanto differente dai vari (e migliori) film usciti prima di questo. Non solo, ma la redenzione del protagonista in questo film è molto meno significativa di quella del protagonista del primo, smorzando di molto quindi l'impatto emotivo. Sembra quasi che per questo sequel la sceneggiatura si sia molto "hollywodizzata", preferendo scene d'azione di grande impatto ad una storia di grande impatto. Ma se c'era una cosa che il regista ci aveva insegnato con Seoul Station, era che si può fare molto anche con pochi mezzi: Train To Busan aveva un budget che era la metà di quello di Peninsula, Seoul Station aveva un budget di poco meno di 600 mila dollari (un'inezia anche per un film animato!), ma entrambi sono di gran lunga superiori a questo sequel.

Cosa è andato storto? Sicuramente qualcosa a livello di sceneggiatura: non che sia pessima, ma sembra che molte idee siano buttate là a casaccio, poco approfondite, e poco interessanti. L'idea di un gruppo di soldati che doveva proteggere i civili, ma è poi diventato una minaccia per gli stessi, già vista in 28 giorni dopo di Danny Boyle, ma in quel caso era stata sviluppata un po' meglio. Interessante come sempre il tema dei viventi più pericolosi degli zombie, ma è un tema che alla lunga può stufare: se in Train to Busan e Seoul Station funzionava bene, è anche grazie ai personaggi. La critica sociale nei film di zombie, soprattutto quelli di Romero, è sempre stato un cardine essenziale, ma bisogna farlo bene, altrimenti ci si ritrova con film banalotti come Land of the Dead (sempre di Romero), che non è brutto e nemmeno inguardabile, anzi, ma non riesce a raggiungere il valore dei precedenti film. Stessa identica cosa accade con Peninsula purtroppo, in cui alcune buone idee non riescono a prevalere sul piattume generale.

In ogni caso è un film da vedere, se non altro perché comunque superiore a molti film di zombie hollywoodiani, e di sicuro sarà meglio del remake di Train to Busan che vogliono realizzare!