Unità MIU404
Della stessa sceneggiatrice, Nogi Akiko, ho visto in precedenza 'Unnatural', ambientato in ambito di medicina legale (che non ha scheda su AC). E, purtroppo, dopo aver visto quello, MIU 404 ci perde un po'.
L'unità investigativa mobile di pronto intervento a Tokyo (MIU) viene ampliata, e viene formata una coppia di investigatori, di formazione e idee diverse, che dovranno imparare a fidarsi l'uno dell'altro.
Non è che sia una brutta serie, affatto, però ha un piglio decisamente molto scanzonato. MyDramalist lo cita come contenuto correlato a "Unnatural", con cui condivide alcuni personaggi secondari, e ci si aspetterebbe la stessa serietà. Invece i protagonisti spingono molto sull'umorismo, benché non manchino in effetti scene tristi e tragiche.
MIU 404 da grande importanza anche a temi di un certo spessore, di denuncia sociale, e si pone l'attenzione con una certa insistenza sul fatto che in Giappone non esisterebbe la protezione testimoni. Il sistema di polizia del paese viene in qualche modo fortemente criticato, così come certe convenzioni sociali e il maschilismo non troppo sottile.
Però purtroppo le indagini in sé non sono molto attendibili e molto spesso si risolvono per coincidenze. Dal punto di vista della solidità delle investigazioni proprio non ci siamo. Avrei preferito un approccio molto più serio, però questa è una mia opinione personale. Si potrebbe ritenere più importante fare passare il messaggio di denuncia sociale di cui si parlava prima, usufruendo di un mezzo che non sia troppo pesante per lo spettatore. Vedendo le cose da questo punto di vista il prodotto è sicuramente riuscito perché non si può negare che intrattenga e faccia il proprio dovere.
Innegabilmente gli attori sono stati bravi, sia nelle espressioni che nelle manifestazioni di fisicità, portate avanti con evidente energia. I rapporti fra i protagonisti sono stati abbastanza sviscerati, considerata la relativa brevità della serie. Il progressivo sviluppo dell'amicizia fra il duo principale ha fatto da buon collante alle vicende. Attenzione: bromance è solo ed esclusivamente lo sviluppo di un'amicizia senza alcuna connotazione romantica.
Il commento musicale ha ben accompagnato le azioni anche se le ambientazioni per le strade cittadine hanno peccato forse un po' di presenza di comparse, traffico e quant'altro. A volte si aveva l'impressione che le strade fossero state svuotate apposta o che si trattasse addirittura di set cinematografici. Poco credibile, anche se comprendo che girare in mezzo al caos sarebbe stato impossibile.
Purtroppo c'è anche il problema del boss finale che è stato piuttosto deludente, così come tutta l'ultima puntata che non mi è piaciuta affatto, sia perché ci ha fatto un brutto scherzo a metà, sia soprattutto perché non mi è piaciuta l'impostazione filosofica dei discorsi tra poliziotti e malviventi. Mi è parsa superflua e in qualche modo dannosa ai fini della storia.
Insomma un buon prodotto di intrattenimento che però, per vari motivi, volendo anche di scarsa importanza, non mi ha soddisfatto appieno. Forse mi aspettavo troppo.
L'unità investigativa mobile di pronto intervento a Tokyo (MIU) viene ampliata, e viene formata una coppia di investigatori, di formazione e idee diverse, che dovranno imparare a fidarsi l'uno dell'altro.
Non è che sia una brutta serie, affatto, però ha un piglio decisamente molto scanzonato. MyDramalist lo cita come contenuto correlato a "Unnatural", con cui condivide alcuni personaggi secondari, e ci si aspetterebbe la stessa serietà. Invece i protagonisti spingono molto sull'umorismo, benché non manchino in effetti scene tristi e tragiche.
MIU 404 da grande importanza anche a temi di un certo spessore, di denuncia sociale, e si pone l'attenzione con una certa insistenza sul fatto che in Giappone non esisterebbe la protezione testimoni. Il sistema di polizia del paese viene in qualche modo fortemente criticato, così come certe convenzioni sociali e il maschilismo non troppo sottile.
Però purtroppo le indagini in sé non sono molto attendibili e molto spesso si risolvono per coincidenze. Dal punto di vista della solidità delle investigazioni proprio non ci siamo. Avrei preferito un approccio molto più serio, però questa è una mia opinione personale. Si potrebbe ritenere più importante fare passare il messaggio di denuncia sociale di cui si parlava prima, usufruendo di un mezzo che non sia troppo pesante per lo spettatore. Vedendo le cose da questo punto di vista il prodotto è sicuramente riuscito perché non si può negare che intrattenga e faccia il proprio dovere.
Innegabilmente gli attori sono stati bravi, sia nelle espressioni che nelle manifestazioni di fisicità, portate avanti con evidente energia. I rapporti fra i protagonisti sono stati abbastanza sviscerati, considerata la relativa brevità della serie. Il progressivo sviluppo dell'amicizia fra il duo principale ha fatto da buon collante alle vicende. Attenzione: bromance è solo ed esclusivamente lo sviluppo di un'amicizia senza alcuna connotazione romantica.
Il commento musicale ha ben accompagnato le azioni anche se le ambientazioni per le strade cittadine hanno peccato forse un po' di presenza di comparse, traffico e quant'altro. A volte si aveva l'impressione che le strade fossero state svuotate apposta o che si trattasse addirittura di set cinematografici. Poco credibile, anche se comprendo che girare in mezzo al caos sarebbe stato impossibile.
Purtroppo c'è anche il problema del boss finale che è stato piuttosto deludente, così come tutta l'ultima puntata che non mi è piaciuta affatto, sia perché ci ha fatto un brutto scherzo a metà, sia soprattutto perché non mi è piaciuta l'impostazione filosofica dei discorsi tra poliziotti e malviventi. Mi è parsa superflua e in qualche modo dannosa ai fini della storia.
Insomma un buon prodotto di intrattenimento che però, per vari motivi, volendo anche di scarsa importanza, non mi ha soddisfatto appieno. Forse mi aspettavo troppo.