Time Traveller
In Giappone, quello dei viaggi temporali è un tema ricorrente da oltre 50 anni. Ne sono la prova le numerose opere che ruotano attorno alla serie di novels di Toki o Kakeru Shoujo, firmata Yasutaka Tsutsui. Dal Novembre del 1965, i sette fortunati romanzi - il cui ultimo è stato pubblicato nel '67 - sono conosciuti generalmente con il nome di 'The girl who leapt through time'. A vantarne il successo sono le svariate trasposizioni televisive e cinematografiche che fanno riferimento ad essi. L'unica giunta in Italia è il film d'animazione de 'La ragazza che saltava nel tempo'.
Ciò che differisce le produzioni le une dalle altre, è la protagonista che altera l'andamento della storia com'era stata progettata originariamente.
In Time Traveller la diciottenne Akari è figlia della scienziata Kazuko Yoshiyama, che ha segretamente inventato l'elisir che permette di viaggiare nel tempo. In seguito ad un'incidente automobilistico, Kazuko chiede alla figlia di saltare a 38 anni fa per ritrovare un suo vecchio amico, Kazuo Fukamachi. Akari acconsente a questa strana richiesta, ma per sbaglio ritarda il salto di due anni, e si ritrova nel Febbraio del 1974!
Inizia così l'avventura di Akari, accompagnata da un nuovo amico di quell'epoca, Ryouta. Alla ricerca di Kazuo, la ragazza conoscerà un altro uomo importante della vita di sua madre, e svelerà il misterioso legame che li lega.
Il legame dei due film con il romanzo è dato da Kazuko Yoshiyama, il personaggio comune alle due versioni cinematografiche. Mentre nella trasposizione animata Kazuko è la zia della protagonista, in questo film gioca il ruolo della madre di Akari - molto importante in quanto è il primo personaggio ad aver avuto contatti con un ragazzo del futuro, e ad aver generato i rispettivi spin-off.
La visione di Time Traveller è consigliata ad un pubblico che sappia godersi un film che sulle prime regala momenti di spensieratezza attraverso la vita di Akari e Ryouta, che rappresentano la tipica gioventù in fervore. La storia però, non tralascia il fulcro della narrazione, dando sfumature più profonde a questo salto nel tempo. Perchè infondo, quello di viaggiare nel tempo - sia per chi l'ha attraversato, o per chi l'ha vissuto involontariamente - è un pretesto per la creazione di una storia unica ed emozionante, che lascia il segno anche se si dovesse viaggiare oltre e perderne la memoria.
Per chi non è nuovo alla visione di film o drama asiatici, avrà sicuramente notato l'ottima qualità di questo film. Non tanto per le qualità tecniche di scenografia e regia (senz'altro lodevoli), ma soprattutto per la semplicità e affabilità con i quali gli attori hanno saputo ricoprire il loro ruolo.
Nonostante non vengano a mancare alcune scene di ingenuo e puro umorismo, la storia principale non perde la sua sostanzialità, e non lascia intravedere i toni riflessivi e malinconici con il quale, man mano, il film si concluderà.
Per l'ottima realizzazione di un viaggio negli anni '70, per l'originalità con il quale non si è banalizzato il tema dei salti nel tempo, ma si è pensato innanzitutto a creare una storia emozionante, questo film merita un'attenzione particolare. Riesce senz'altro a soddisfare le esigenze di un più vasto pubblico, sia che si cerchi un film semplice e divertente, sia che si voglia una trama abbastanza concreta e solida.
Ciò che differisce le produzioni le une dalle altre, è la protagonista che altera l'andamento della storia com'era stata progettata originariamente.
In Time Traveller la diciottenne Akari è figlia della scienziata Kazuko Yoshiyama, che ha segretamente inventato l'elisir che permette di viaggiare nel tempo. In seguito ad un'incidente automobilistico, Kazuko chiede alla figlia di saltare a 38 anni fa per ritrovare un suo vecchio amico, Kazuo Fukamachi. Akari acconsente a questa strana richiesta, ma per sbaglio ritarda il salto di due anni, e si ritrova nel Febbraio del 1974!
Inizia così l'avventura di Akari, accompagnata da un nuovo amico di quell'epoca, Ryouta. Alla ricerca di Kazuo, la ragazza conoscerà un altro uomo importante della vita di sua madre, e svelerà il misterioso legame che li lega.
Il legame dei due film con il romanzo è dato da Kazuko Yoshiyama, il personaggio comune alle due versioni cinematografiche. Mentre nella trasposizione animata Kazuko è la zia della protagonista, in questo film gioca il ruolo della madre di Akari - molto importante in quanto è il primo personaggio ad aver avuto contatti con un ragazzo del futuro, e ad aver generato i rispettivi spin-off.
La visione di Time Traveller è consigliata ad un pubblico che sappia godersi un film che sulle prime regala momenti di spensieratezza attraverso la vita di Akari e Ryouta, che rappresentano la tipica gioventù in fervore. La storia però, non tralascia il fulcro della narrazione, dando sfumature più profonde a questo salto nel tempo. Perchè infondo, quello di viaggiare nel tempo - sia per chi l'ha attraversato, o per chi l'ha vissuto involontariamente - è un pretesto per la creazione di una storia unica ed emozionante, che lascia il segno anche se si dovesse viaggiare oltre e perderne la memoria.
Per chi non è nuovo alla visione di film o drama asiatici, avrà sicuramente notato l'ottima qualità di questo film. Non tanto per le qualità tecniche di scenografia e regia (senz'altro lodevoli), ma soprattutto per la semplicità e affabilità con i quali gli attori hanno saputo ricoprire il loro ruolo.
Nonostante non vengano a mancare alcune scene di ingenuo e puro umorismo, la storia principale non perde la sua sostanzialità, e non lascia intravedere i toni riflessivi e malinconici con il quale, man mano, il film si concluderà.
Per l'ottima realizzazione di un viaggio negli anni '70, per l'originalità con il quale non si è banalizzato il tema dei salti nel tempo, ma si è pensato innanzitutto a creare una storia emozionante, questo film merita un'attenzione particolare. Riesce senz'altro a soddisfare le esigenze di un più vasto pubblico, sia che si cerchi un film semplice e divertente, sia che si voglia una trama abbastanza concreta e solida.
Time traveller è in assoluto il primo live action che vedo quindi il mio approccio nel giudicarlo non sarà dei migliori.
La storia parla di Kazuko, scienziata dedita alla creazione di un elisir per i viaggi nel tempo e di sua figlia Akari, una giovane studentessa.
Costretta nel letto d'ospedale da un incidente, Kazuko chiede alla figlia di ritornare indietro fino al 1972 per trovare il suo grande amore di cui aveva perso i ricordi.
Akari, dapprima riluttante, si lascia convincere della possibilità dei viaggi temporali ma viene catapultata nel 1974, due anni dopo il previsto.
Da qui iniziano le sue avventure nel passato, tra incontri con i suoi giovani parenti e nuovi amori.
Proprio sul lato sentimentale si incentra tutta la storia, piano piano tra Akari e Ryota (il ragazzo che l'ha trovato quando ha saltato nel tempo) si creerà un legame molto forte.
Il film dura oltre due ore, a mio avviso decisamente troppe, per la prima parte del film non succede niente di interessante, i rapporti tra i personaggi si consolidano, ma la storia non offre spunti molto interessanti.
Diverso discorso pe gli ultimi tre quarti d'ora in cui la trama inizia a muovere dei passi, i nodi vengono al pettine anche se di trovate "geniali" non ce ne sono ma, anzi, si risolve tutto con i soliti clichè da storia d'amore drammatica.
Essendo questo il mio primo live action non posso giudicare in modo molto oggettivo la recitazione però devo dire che la protagonista, la giovane Riise Naka, si è comportata in modo egregio, così come il resto del cast, non certo dei premi Oscar, ma comunque professionali.
Anche la regia e il montaggio non sono affatto male, sotto il profilo strettamente tecnico non è affatto un brutto film; il Giappone degli anni '70 è stato ricostruito con perizia ed è anche curioso vedere, per noi italiani, come fosse quel periodo nel paese del Sol Levante.
A chi piacciono le storie d'amore tristi e malinconiche "Time traveller" è una visione obbligata, che riuscirà sicuramente a strappare più di una lacrima. Per tutti gli altri sarà comunque un ottimo primo approccio ai live action.
La storia parla di Kazuko, scienziata dedita alla creazione di un elisir per i viaggi nel tempo e di sua figlia Akari, una giovane studentessa.
Costretta nel letto d'ospedale da un incidente, Kazuko chiede alla figlia di ritornare indietro fino al 1972 per trovare il suo grande amore di cui aveva perso i ricordi.
Akari, dapprima riluttante, si lascia convincere della possibilità dei viaggi temporali ma viene catapultata nel 1974, due anni dopo il previsto.
Da qui iniziano le sue avventure nel passato, tra incontri con i suoi giovani parenti e nuovi amori.
Proprio sul lato sentimentale si incentra tutta la storia, piano piano tra Akari e Ryota (il ragazzo che l'ha trovato quando ha saltato nel tempo) si creerà un legame molto forte.
Il film dura oltre due ore, a mio avviso decisamente troppe, per la prima parte del film non succede niente di interessante, i rapporti tra i personaggi si consolidano, ma la storia non offre spunti molto interessanti.
Diverso discorso pe gli ultimi tre quarti d'ora in cui la trama inizia a muovere dei passi, i nodi vengono al pettine anche se di trovate "geniali" non ce ne sono ma, anzi, si risolve tutto con i soliti clichè da storia d'amore drammatica.
Essendo questo il mio primo live action non posso giudicare in modo molto oggettivo la recitazione però devo dire che la protagonista, la giovane Riise Naka, si è comportata in modo egregio, così come il resto del cast, non certo dei premi Oscar, ma comunque professionali.
Anche la regia e il montaggio non sono affatto male, sotto il profilo strettamente tecnico non è affatto un brutto film; il Giappone degli anni '70 è stato ricostruito con perizia ed è anche curioso vedere, per noi italiani, come fosse quel periodo nel paese del Sol Levante.
A chi piacciono le storie d'amore tristi e malinconiche "Time traveller" è una visione obbligata, che riuscirà sicuramente a strappare più di una lacrima. Per tutti gli altri sarà comunque un ottimo primo approccio ai live action.
Prima ancora che John Titor arrivasse a stimolare la fantasia del popolo del web riguardo ai viaggiatori del tempo, nel 1967 in Giappone veniva dato alle stampe il romanzo "Toki o Kakeru Shōjo" di Yasutaka Tsutsui, uno degli esponenti maggiore della science fiction del Sol Levante, divenuto internazionalmente noto come "The girl who leapt trough time" (in italiano "La ragazza che saltava nel tempo"). La storia si prestava in modo eccellente alla trasposizione cinematografica ed infatti è stata presentata varie volte al grande pubblico sia come telefilm, sia come titolo cinematografico, il più famoso dei quali è sicuramente la versione animata del 2006 diretta da Mamoru Hosoda, prodotta dalla celebre Madhouse e arrivata anche in Italia. Nel 2010 giungeva invece nelle sale cinematografiche giapponesi questa versione live action, la terza del genere, che a differenza delle produzioni precedenti,affrontava il plot in maniera totalmente originale. La trama del romanzo era infatti incentrata sulle peripezie di Kazuko, ragazza delle medie che casualmente incappava nel meccanismo per viaggiare nel tempo di un "time traveller" dell'anno 2660 con cui avrebbe vissuto una romantica storia d'amore fino all'amaro finale in cui il viaggiatore si trovava costretto a cancellare la memoria dell'amata e tornare al suo futuro.
Il film del 2010 è incentrato quasi totalmente sulle vicende di Akari, la figlia d Kazuko, che la madre, ormai divenuta un'affermata scienziata, spedisce nel passato alla ricerca del suo grande amore di cui miracolosamente è tornata memoria. La ragazza diciottenne si trova così catapultata indietro di 36 anni, al 1974 in un luogo a lei totalmente alieno, pur essendo lo stesso in cui è nata e cresciuta; da una trama a prima vista piuttosto convenzionale nella filmografia dei viaggi nel tempo, ne esce fuori un titolo dai toni intimi e neoromantici, un vera e propria sorpresa per chi, come il sottoscritto,a varie volte provato ad accostarsi al cinema nipponico di intrattenimento, ricevendone il più delle volte delusioni. Non siamo di fronte al solito live action "tirato via" e basato su una trama di assodato successo, "time traveller" si accosta ai temi trattati giungendo a un ben riuscito mix tra situazioni fantastiche e quelle reali, con un accurato utilizzo dei tempi in cui ad una prima parte prettamente allegra e d'azione viene lentamente sostituendosi una seconda molto più riflessiva. Ottima sceneggiatura,quindi, che non cede alla tentazione del facile cliché, ma attraverso il nascente amore tra la protagonista e un introverso giovane regista del 1974, affronta il delicato tema dell'ineluttabilità del destino, capace di vincere anche la forza dei sentimenti umani. Splendida la prova della giovane attrice Riise Naka, non nuova a questa trama (fu doppiatrice della protagonista del film di Hosoda del 2006),capace di dare un'anima al suo personaggio, anima divisa tra l'amore incondizionato per sua madre e quello nascente per Ryota, con un'espressività che rare volte avevo riscontrato in attori asiatici. Ottimi anche i costumi e la ricostruzione di un Giappone che cominciava a muovere i primi passi da futura potenza economica, discreta anche la colonna sonora.
Può l'amore superare i confini del tempo e dello spazio? La cinematografia animata nipponica ha provato varie volte ad affrontare questo argomento, dal già citato Hosoda fino alle opere di Shinkai, ma a riuscire a dare una parziale risposta a questa domanda sembra esserci riuscito invece questo dolcissimo film che consiglio vivamente e che spero un giorno qualche illuminata società di distribuzione italiana riuscirà a portare anche da noi.
Il film del 2010 è incentrato quasi totalmente sulle vicende di Akari, la figlia d Kazuko, che la madre, ormai divenuta un'affermata scienziata, spedisce nel passato alla ricerca del suo grande amore di cui miracolosamente è tornata memoria. La ragazza diciottenne si trova così catapultata indietro di 36 anni, al 1974 in un luogo a lei totalmente alieno, pur essendo lo stesso in cui è nata e cresciuta; da una trama a prima vista piuttosto convenzionale nella filmografia dei viaggi nel tempo, ne esce fuori un titolo dai toni intimi e neoromantici, un vera e propria sorpresa per chi, come il sottoscritto,a varie volte provato ad accostarsi al cinema nipponico di intrattenimento, ricevendone il più delle volte delusioni. Non siamo di fronte al solito live action "tirato via" e basato su una trama di assodato successo, "time traveller" si accosta ai temi trattati giungendo a un ben riuscito mix tra situazioni fantastiche e quelle reali, con un accurato utilizzo dei tempi in cui ad una prima parte prettamente allegra e d'azione viene lentamente sostituendosi una seconda molto più riflessiva. Ottima sceneggiatura,quindi, che non cede alla tentazione del facile cliché, ma attraverso il nascente amore tra la protagonista e un introverso giovane regista del 1974, affronta il delicato tema dell'ineluttabilità del destino, capace di vincere anche la forza dei sentimenti umani. Splendida la prova della giovane attrice Riise Naka, non nuova a questa trama (fu doppiatrice della protagonista del film di Hosoda del 2006),capace di dare un'anima al suo personaggio, anima divisa tra l'amore incondizionato per sua madre e quello nascente per Ryota, con un'espressività che rare volte avevo riscontrato in attori asiatici. Ottimi anche i costumi e la ricostruzione di un Giappone che cominciava a muovere i primi passi da futura potenza economica, discreta anche la colonna sonora.
Può l'amore superare i confini del tempo e dello spazio? La cinematografia animata nipponica ha provato varie volte ad affrontare questo argomento, dal già citato Hosoda fino alle opere di Shinkai, ma a riuscire a dare una parziale risposta a questa domanda sembra esserci riuscito invece questo dolcissimo film che consiglio vivamente e che spero un giorno qualche illuminata società di distribuzione italiana riuscirà a portare anche da noi.