The Glory
In un crescendo di tensione che riesce a far odiare alla perfezione i personaggi giusti nei momenti più adatti, questo drama è perfetto sotto diversi punti di vista.
Non delude chi è alla ricerca di un'opera di puro intrattenimento thriller, riuscendo a destreggiarsi tra piste, false piste e indizi nel ricostruire sia il piano di vendetta di Dong-eun, sia il passato che è avvolto in un velo di mistero, nonostante le molte informazioni che lo spettatore è convinto di avere all'inizio. Con il procedere dell'opera si aggiungono infatti diversi tasselli che vanno a ricomporre un quadro ancora più drammatico di quanto la gravità iniziale già non facesse pensare.
Non delude neanche chi desidera sviscerare il tema del bullismo, sia da un punto di vista di formazione-informazione personale, sia come strumento di formazione verso altri. A questo proposito, è da notare come il punto di partenza del drama sia ispirato a fatti realmente accaduti e come il drama stesso abbia ispirato, dopo la messa in onda, alcune interviste che indicano la rappresentazione del bullismo in esso presente come realistica per quanto riguarda il sistema scolastico coreano.
La riflessione che viene portata avanti nel corso della narrazione è molteplice: da un lato c'è la condanna degli atti di violenza, da un altro c'è il mostrare la sofferenza emotiva e il vuoto interiore delle persone che li perpetrano, e da un altro ancora vi è una riflessione sulla sofferenza che essi portano alle vittime e su come questa finisce per cambiarli per sempre. Non vi sono infatti "buoni" o "cattivi", o meglio, vi è un lato maligno anche nei personaggi apparentemente positivi, che è nato in loro a causa della violenza a cui il mondo e la società li hanno condannati e che il drama riesce a non giustificare né condannare, ma a limitarsi a constatare come un dato di fatto.
Rilevante anche la riflessione sull'ipocrisia sociale e sul maschilismo interiorizzato della società. Tutto questo, così come il male di cui lei e i suoi conoscenti sono stati vittima, Dong-eun riesce a combatterlo solo ripagando i colpevoli con la stessa moneta, fornendo di fatto allo spettatore una visione nichilista dello stato dei fatti. Un punto di vista affascinante e allo stesso tempo devastante, che vale la pena di analizzare seguendo quest'opera.
Non delude chi è alla ricerca di un'opera di puro intrattenimento thriller, riuscendo a destreggiarsi tra piste, false piste e indizi nel ricostruire sia il piano di vendetta di Dong-eun, sia il passato che è avvolto in un velo di mistero, nonostante le molte informazioni che lo spettatore è convinto di avere all'inizio. Con il procedere dell'opera si aggiungono infatti diversi tasselli che vanno a ricomporre un quadro ancora più drammatico di quanto la gravità iniziale già non facesse pensare.
Non delude neanche chi desidera sviscerare il tema del bullismo, sia da un punto di vista di formazione-informazione personale, sia come strumento di formazione verso altri. A questo proposito, è da notare come il punto di partenza del drama sia ispirato a fatti realmente accaduti e come il drama stesso abbia ispirato, dopo la messa in onda, alcune interviste che indicano la rappresentazione del bullismo in esso presente come realistica per quanto riguarda il sistema scolastico coreano.
La riflessione che viene portata avanti nel corso della narrazione è molteplice: da un lato c'è la condanna degli atti di violenza, da un altro c'è il mostrare la sofferenza emotiva e il vuoto interiore delle persone che li perpetrano, e da un altro ancora vi è una riflessione sulla sofferenza che essi portano alle vittime e su come questa finisce per cambiarli per sempre. Non vi sono infatti "buoni" o "cattivi", o meglio, vi è un lato maligno anche nei personaggi apparentemente positivi, che è nato in loro a causa della violenza a cui il mondo e la società li hanno condannati e che il drama riesce a non giustificare né condannare, ma a limitarsi a constatare come un dato di fatto.
Rilevante anche la riflessione sull'ipocrisia sociale e sul maschilismo interiorizzato della società. Tutto questo, così come il male di cui lei e i suoi conoscenti sono stati vittima, Dong-eun riesce a combatterlo solo ripagando i colpevoli con la stessa moneta, fornendo di fatto allo spettatore una visione nichilista dello stato dei fatti. Un punto di vista affascinante e allo stesso tempo devastante, che vale la pena di analizzare seguendo quest'opera.
