Norwegian Wood
Quando ho scoperto l'esistenza di questo film sono letteralmente saltata sulla sedia, incapace di crederci come prima reazione. Non che mi sorprenda appurare una volta di più che il popolo giapponese è abbastanza intelligente da trarre film da libri tanto belli quanto impegnativi (e, ancora prima, far diventare i suddetti libri dei casi letterari), tutt'al più mi ha avvilito il pensiero che invece qui da noi un'opera così è impensabile possa venir apprezzata dal pubblico medio.
Ma disquisizioni sulla cultura italiana moderna a parte, cos'ha "Norwegian Wood" di così speciale? E' un libro che ho comprato da circa 4 anni, e da allora l'ho già riletto quasi una decina di volte.
E' poetico, duro, realista e insieme lirico. I dialoghi tra i personaggi sono incalzanti e carichi di fascino, e intanto non si può fare a meno di rimanere colpiti dai temi trattati nonostante questi a volte diventino livemente surreali, come ad esempio il fatto che la maggior parte dei personaggi secondari finiscano per suicidarsi.
Entrambe le ragazze, la fragile e ineffabile Naoko e la prorompente e limpida Midori, sono semplicemente vive: con una caratterizzazione priva di sbavature e, pur nel suo sfiorare l'eccesso in certi tratti, estremamente concreta.
In conclusione questa è un'opera che consiglio caldamente a tutti, anche se, come sempre, prima di vedere il film bisognerebbe leggere il libro.
Una volta completata la lettura, quindi, potrete godervi questa trasposizione cinematografica, che è indubbiamente di alto livello.
Gli attori dei tre personaggi principali sono ben calati nei ruoli e la loro interpretazione si mantiene sempre di alto livello, così come quella dei comprimari che ruotano ora attorno ora all'interno della vicenda.
Le ambientazioni poi sono a dir poco perfette, per quanto non si trattasse di certo una storia fantascientifica che richiedeva location particolari, il regista ha ricreato in modo davvero ammirevole le atmosfere del libro, sia nei diversi luoghi chiusi, i vari appartamenti o l'accademia frequentata dal protagonista, sia nella casa di cura immersa nel verde in cui andrà Naoko.
Metto un 8 invece che un 9 solo per via di alcune scene totalmente inventate nel film, che per quanto ben inserite nella trama per principio mi fanno storcere il naso. Non capisco il bisogno di aggiungere o modificare ciò che è scritto tanto chiaramente nell'opera originale.
Comunque si tratta di una mia opinione, ripeto che anche quest'ultime sono comunque magistralmente armonizzate nell'insieme.
Un'ultima nota di merito quindi alla fotografia: davvero suggestivo l'alternarsi delle stagioni dall'estate, con la sua luce soffusa e il verde vivido della natura, all'inverno, con la neve che pare ricoprire ogni cosa.
Ma disquisizioni sulla cultura italiana moderna a parte, cos'ha "Norwegian Wood" di così speciale? E' un libro che ho comprato da circa 4 anni, e da allora l'ho già riletto quasi una decina di volte.
E' poetico, duro, realista e insieme lirico. I dialoghi tra i personaggi sono incalzanti e carichi di fascino, e intanto non si può fare a meno di rimanere colpiti dai temi trattati nonostante questi a volte diventino livemente surreali, come ad esempio il fatto che la maggior parte dei personaggi secondari finiscano per suicidarsi.
Entrambe le ragazze, la fragile e ineffabile Naoko e la prorompente e limpida Midori, sono semplicemente vive: con una caratterizzazione priva di sbavature e, pur nel suo sfiorare l'eccesso in certi tratti, estremamente concreta.
In conclusione questa è un'opera che consiglio caldamente a tutti, anche se, come sempre, prima di vedere il film bisognerebbe leggere il libro.
Una volta completata la lettura, quindi, potrete godervi questa trasposizione cinematografica, che è indubbiamente di alto livello.
Gli attori dei tre personaggi principali sono ben calati nei ruoli e la loro interpretazione si mantiene sempre di alto livello, così come quella dei comprimari che ruotano ora attorno ora all'interno della vicenda.
Le ambientazioni poi sono a dir poco perfette, per quanto non si trattasse di certo una storia fantascientifica che richiedeva location particolari, il regista ha ricreato in modo davvero ammirevole le atmosfere del libro, sia nei diversi luoghi chiusi, i vari appartamenti o l'accademia frequentata dal protagonista, sia nella casa di cura immersa nel verde in cui andrà Naoko.
Metto un 8 invece che un 9 solo per via di alcune scene totalmente inventate nel film, che per quanto ben inserite nella trama per principio mi fanno storcere il naso. Non capisco il bisogno di aggiungere o modificare ciò che è scritto tanto chiaramente nell'opera originale.
Comunque si tratta di una mia opinione, ripeto che anche quest'ultime sono comunque magistralmente armonizzate nell'insieme.
Un'ultima nota di merito quindi alla fotografia: davvero suggestivo l'alternarsi delle stagioni dall'estate, con la sua luce soffusa e il verde vivido della natura, all'inverno, con la neve che pare ricoprire ogni cosa.