Tensou Sentai Goseiger
Una leggenda giapponese narra che la dea celeste, scesa sulla Terra per fare un bagno, fu privata della sua veste di piume che le permetteva di utilizzare i suoi poteri divini e di far ritorno al mondo celeste, e fu costretta a restare sulla Terra, in sposa al pescatore che le aveva a sua insaputa trafugato la veste.
E' da questa leggenda che trae ispirazione "Tensou Sentai Goseiger" ("Goseiger, lo squadrone dell'abito celeste", laddove "Gosei" significa "cinque stelle"), telefilm sentai del 2010, che, appunto, vi si rifà già dal titolo.
I protagonisti della serie sono cinque angeli provenienti dal mondo celeste, che si trovano sulla Terra per svolgere il loro apprendistato da Goseiger, gli eroici angeli che, di nascosto, proteggono il mondo umano dai malvagi. Ancora giovani e inesperti, i cinque Goseiger diventano l'ultima speranza dell'umanità quando i malvagi alieni Warstar invadono la Terra distruggendo la Torre Celeste che fa da ponte fra i due mondi, costringendo i nostri eroi nel mondo umano, senza possibilità di far ritorno in quello celeste o di richiedergli rinforzi.
"Tensou Sentai Goseiger" è una serie estremamente giapponese, laddove la mitologia e la spiritualità orientale si incontrano con il dramma, il pathos, l'esaltazione del sentimento e delle piccole cose tipici delle produzioni nipponiche per ragazzi.
E' una serie che dosa bene i suoi momenti: un momento è ricca d'azione, di combattimenti spettacolari, di robot trasformabili, di lotte all'ultimo sangue; un momento ti fa ridere o ti colpisce con scene di enorme dolcezza fino a farti dipingere un bellissimo e sciocco sorriso sul volto, corredato magari anche da qualche lacrimuccia.
Merito, innanzitutto, dei suoi personaggi, tutti splendidamente caratterizzati.
Cinque angeli, cinque guerrieri estremamente diversi fra loro, suddivisi in tre gruppi a seconda della tribù d'appartenenza.
Alla tribù del cielo appartengono il protagonista Arata/GoseiRed e l'amica d'infanzia Eri/GoseiPink: entrambi, come da caratteristica della loro tribù, sono ragazzi fantasiosi, gentili, aperti, ingenui, impulsivi e ottimisti, sempre pronti ad aiutare gli altri e a vedere il buono che c'è nel cuore delle persone.
Alla tribù della terra appartengono i due fratelli Agri/GoseiBlack e Moune/GoseiYellow: forti fisicamente, molto testardi e orgogliosi, poco propensi a fare gruppo o a collaborare con gli altri.
Infine, Hyde/GoseiBlue, che appartiene alla tribù del mare, è un ragazzo molto intelligente, solitario e ligio al dovere, segnato da un triste evento passato.
Ad una prima occhiata, i nostri cinque Goseiger sono tutto fuorché eroi invincibili.
A ben pochi di noi, infatti, verrebbe in mente di affidare la nostra salvezza a un gruppo di ragazzini che indossano orecchini e felpe variopinte e dallo stile casual, hanno i capelli laccati e tinti come i personaggi dei cartoni animati, si comportano in maniera infantile o inesperta in molti aspetti, litigano fra loro per delle sciocchezze, perdono gli oggetti magici che gli permettono di trasformarsi e sanno ben poco del mondo che devono proteggere e delle persone che lo abitano.
Ripensandoci a freddo, avere come protagonisti degli eroi "apprendisti" che commettono spesso errori a causa della loro inesperienza e hanno un carattere un po' infantile dona loro un maggior fascino. Un po' come i guerrieri leggendari di "Kyouryuu Sentai Zyuranger", i Goseiger sono delle creature ultraterrene che difendono la Terra dal male, ma, al contrario dei loro predecessori di un decennio prima, Arata e compagni hanno una maggiore interazione col mondo in cui si ritrovano a vivere forzatamente e con i suoi abitanti, cosa che li aiuta a crescere sia come guerrieri che interiormente.
La dicotomia fra ragazzi impacciati che sbagliano a cucinare la colazione o giocano coi bambini ed eroici angeli leggendari che proteggono l'umanità col coraggio nel cuore e un gentile sorriso in volto contribuisce dunque a creare dei personaggi fantastici, che entrano immediatamente nel cuore degli spettatori a dispetto del look non proprio bellissimo con cui gli attori sono conciati, il quale passa in secondo piano dopo pochissimi episodi.
Personaggi secondari ma inaspettatamente fondamentali per l'economia del racconto sono il piccolo Nozomu, un bambino vivace, gentile e sensibile con cui Arata fa amicizia, e suo padre Shuichiro, astronomo strampalato e di buon cuore che gestisce l'osservatorio dove i nostri eroi si trovano a vivere e lavorare part-time.
Nozomu e Shuichiro sono il primo, vero e proprio, sguardo sul mondo dei nostri angeli, che grazie all'amicizia con questi due personaggi apprenderanno moltissime cose sul mondo e sul cuore degli umani, che pian piano diventeranno, da anonime creature da proteggere di nascosto senza troppo coinvolgimento, inseparabili amici in cui avere fiducia, che, nonostante non abbiano i mirabolanti poteri degli angeli, si impegnano a vivere e ad amare, sviluppando una forza straordinaria sconosciuta agli abitanti del mondo celeste.
E' Nozomu, unico personaggio secondario presente in tutti gli episodi, a costituire spesso e volentieri la chiave di volta dell'intera trama: non sarà raro che questo bambino apparentemente debole e piagnone che nasconde nel cuore gentilezza e fiducia, riuscirà a unire in un gruppo di inseparabili amici cinque angeli imbranati e a volte un po' chiusi e solitari. Riuscirà persino, in un arco di episodi di straordinaria intensità, a far breccia nel cuore solitario di GoseiKnight, il sesto eroe che entrerà in scena a metà serie. Essere leggendario che trae vita e forza dalla Terra, l'intrepido e tormentato GoseiKnight non vede di buon occhio quei cinque apprendisti buoni a nulla che sembrano dar peso a cose per lui inconcepibili come l'amicizia, l'amore, il rispetto per gli esseri viventi e per i sentimenti degli altri, né tantomeno gli esseri umani che inquinano o distruggono la Terra che vuole proteggere.
Sarà solo grazie all'amicizia e alla purezza di Nozomu che l'eroe solitario imparerà pian piano a capire e ad amare gli esseri umani, aprirà il suo cuore ad essi e si getterà nella lotta contro il male al fianco di quegli angeli che prima trattava come degli immaturi indegni di considerazione.
Quanto a Shuichiro, si tratta di un ottimo comic relief e sarà piacevolissimo vedere come, procedendo con la narrazione, il suo ruolo nella storia si farà più serio, saranno sviscerati i rapporti che lo legano ai membri della sua famiglia "di sangue" (l'adorato figliolo e l'amata moglie) e a quella "acquisita" di quegli strani ragazzi che s'è improvvisamente preso in casa e che sono diventati parte integrante della sua vita, più di quanto lui stesso possa immaginare.
"Tensou Sentai Goseiger" non è una serie dalla trama troppo complessa o intricata. La sua struttura è quella tipica di molti telefilm sentai, con episodi autoconclusivi contro i "mostri della settimana", dedicati a rotazione a ognuno dei protagonisti, che vede così approfondito il suo background, i suoi problemi, i suoi sentimenti.
La storia è divisa in tre archi narrativi in cui i Goseiger devono affrontare rispettivamente gli alieni Warstar, le due Bestie demoniache spettrali (esseri ancestrali che vogliono sterminare l'umanità per appropriarsi della Terra) e l'impero Matrintis (un'armata robotica che vuole schiavizzare gli esseri umani). Apparentemente separate fra loro, le tre saghe della storia sono legate da un elemento comune che vien poi alla luce nella quarta e ultima saga, ricca di colpi di scena e di risvolti parecchio interessanti, che pescano a piene mani dal Cristianesimo per creare un boss finale dal fascino intrigante e apocalittico.
Ognuna di queste saghe ci presenta svariati nemici, tutti diversi fra loro e dal carattere abbastanza peculiare: ci sono quelli più buffi e quelli più malvagi, quelli più inquietanti e quelli più melliflui e arguti, quelli che provano sentimenti del tutto simili a quelli umani e quelli che invece sono fredde macchine di morte. Si tratta sempre di attori in costumi di gomma con diversi tocchi di computer grafica, ma riescono sempre ad essere convincenti.
Un fatto curioso che li riguarda è che ognuno dei cattivi di questa serie nasconde nel suo nome un riferimento a un film di fantascienza, dell'orrore o fantasy: da "Brazil" a "Star Trek", da "Harry Potter" a "King Kong", da "Robocop" a "Il mostro della laguna nera", da "Il signore degli anelli" a "Ritorno al futuro" e chi più ne ha più ne metta, creando un divertente gioco di caccia alla citazione ogni volta che compare un nuovo mostro.
I combattimenti mostrati in "Tensou Sentai Goseiger" sono davvero spettacolari, grazie a un sapiente uso della computer grafica che rende ogni trasformazione, ogni posa plastica, ogni potenziamento, ogni tecnica una gioia per gli occhi.
Come da tradizione, i nostri eroi possono contare sull'aiuto in battaglia di diversi coloratissimi robot che si uniscono fra loro in svariate combinazioni. I robot di "Tensou Sentai Goseiger" senza dubbio spiccano per la loro possanza e maestosità, dall'alato Gosei Great che sembra uscito da un libro di mitologia greca alla gigantesca astronave Gosei Ultimate, con tanto di faccione dorato con austeri baffoni, passando per il bellissimo Seaick Gosei Great, dalle sembianze di un possente capitano pirata. Come spesso accade, poi, si instaura un legame speciale fra gli eroi e questi robot, mai esplicitamente definiti come macchine, ma sempre come creature mitologiche ("Headder") dotate di vita propria, che vengono in aiuto degli angeli accorrendo al grido dei loro cuori, li mettono alla prova e decidono di conceder loro i propri poteri combattendo al loro fianco con fiducia e coraggio.
Nonostante il loro look fashion e un po' ridicolo, gli attori che interpretano i cinque Goseiger si rivelano inaspettatamente bravi nella recitazione, interpretando con maestria scene comiche, dolci, sentimentali o drammatiche. Vederli stringere i pugni e rialzarsi dopo i colpi subiti, con sangue e lividi un po' dappertutto, ma con una grandissima determinazione, come accadeva nei più seri e drammatici telefilm sentai di un tempo, è davvero bello. Sono attori molto giovani, dai tratti delicatini, che tradiscono la loro giovane età rispetto ai rudi lineamenti dei virili eroi dei vecchi sentai, ma si avverte una genuina passione e un gran divertimento nelle loro intepretazioni, che li rendono espressivi, simpatici, versatili e degni dello spirito degli eroi nipponici. Non nascondo che mi piacerebbe rivederli, fra una ventina d'anni, in altri ruoli più seri, per vedere se i ragazzini imberbi ma coraggiosi del 2010 saranno cresciuti in splendidi uomini e donne sicuri di sé.
Pollice in su anche per il giovanissimo attore che intrepreta Nozomu, un ruolo senza dubbio non facile per un attore-bambino, ma che è stato svolto con inaspettata professionalità.
Sui giovani attori troneggia, ovviamente, l'interpretazione del comico manzai Louis Yamada 53° (membro del duo "Hige Danshaku" e personaggio molto popolare in patria) come il professor Shuichiro: un personaggio di irresistibile simpatia, divertente, buffo, bonario, ma anche saggio e tenero, un padre e un amico che tutti vorremmo avere.
Molti doppiatori celebri e professionali donano poi la voce ai vari cattivi e personaggi in costume o in computer grafica, da Katsuyuki Konishi a Juurouta Kosugi, da Chafurin a Nobuo Tobita.
Degno di nota anche il comparto sonoro. "Tensou Sentai Goseiger" offre delle musiche orchestrate di grande impatto e un gran numero di canzoni dal ritmo esaltante che accompagnano i combattimenti. Le due sigle si presentano insieme dolci ed esaltanti, esattamente come la serie che aprono e chiudono: impossibile farsi sfuggire un sorriso guardando la divertente ending "Gotcha! Goseiger" che mostra i nostri eroi ballare e cantare in prima persona, così come non sarà strano sentire una lacrimuccia bagnarci le guance all'ascolto dell'esaltante sigla d'apertura e del suo testo che riassume perfettamente l'essenza della serie, esortando a cercare il bello della vita anche nelle giornate più tristi.
"Tensou Sentai Goseiger" è dunque una serie un po' particolare, che prende gli intrepidi eroi tutti d'un pezzo caratteristici dei vecchi telefilm sentai e li rende un po' più infantili, più sensibili, più impacciati, più "umani".
E' una serie dolce, delicata e piacevolissima, che sa come ben dosare tutti gli elementi che la compongono e far sempre appassionare ed emozionare gli spettatori.
Le battaglie, i momenti tristi ed esaltanti, le esplosioni e il sangue non mancheranno, ma andranno di pari passo con un ritmo rilassato, momenti di gran tenerezza e spunti di riflessione sui rapporti umani, familiari, fra uomo e natura, sull'amore, l'amicizia, il coraggio, il rapporto col diverso, il rispetto reciproco, il rapporto fra l'uomo e la scienza, fra l'uomo e il sovrannaturale, fra l'uomo e il futuro della Terra.
I nostri eroi, stavolta, non hanno muscoli d'acciaio o una determinazione di ferro. Sono dei ragazzi dal cuore ancora un po' confuso, ma ricco d'amore e senso di giustizia, che cresceranno tantissimo nel corso della vicenda, trasformandosi man mano negli invincibili difensori dell'umanità, che combattono e vincono il male non tanto grazie ai loro poteri mirabolanti quanto più grazie al sorriso che li guida in direzione del futuro, il loro e quello dei tanti amici umani che, magari senza saperlo, li sostengono.
"Tensou Sentai Goseiger" è una serie che, inaspettatamente, riempie il cuore di gioia e riesce a donare allo spettatore un profondo amore per la vita e un'immensa fiducia nel prossimo e nel mondo. Del resto, come Arata ripete spesso a Nozomu, "Gli angeli possono proteggere gli umani, ma sono loro a dover creare il futuro della Terra".
Con gli occhi lucidi per l'inevitabile, commovente e speranzoso, finale della vicenda, probabilmente anche noi "nei momenti tristi alzeremo gli occhi al cielo e riceveremo una doccia di luce", come dice la sigla d'apertura, ringraziando i cinque simpatici ed eroici angeli che ci avranno insegnato a guardare il mondo con la speranza e la fiducia nel cuore.
Con la sua dolcezza, i suoi personaggi buffi e delicati, la sua poesia, la spiritualità tutta orientale a metà fra shinto e Cristianesimo di cui è ammantata, la spettacolarità dei combattimenti, il toccante eroismo dei suoi angeli custodi di un'umanità che pian piano imparano a conoscere e ad amare, "Tensou Sentai Goseiger" è senza dubbio una delle serie sentai più affascinanti, che merita un'occhiata e saprà regalare grandissime emozioni.
E' da questa leggenda che trae ispirazione "Tensou Sentai Goseiger" ("Goseiger, lo squadrone dell'abito celeste", laddove "Gosei" significa "cinque stelle"), telefilm sentai del 2010, che, appunto, vi si rifà già dal titolo.
I protagonisti della serie sono cinque angeli provenienti dal mondo celeste, che si trovano sulla Terra per svolgere il loro apprendistato da Goseiger, gli eroici angeli che, di nascosto, proteggono il mondo umano dai malvagi. Ancora giovani e inesperti, i cinque Goseiger diventano l'ultima speranza dell'umanità quando i malvagi alieni Warstar invadono la Terra distruggendo la Torre Celeste che fa da ponte fra i due mondi, costringendo i nostri eroi nel mondo umano, senza possibilità di far ritorno in quello celeste o di richiedergli rinforzi.
"Tensou Sentai Goseiger" è una serie estremamente giapponese, laddove la mitologia e la spiritualità orientale si incontrano con il dramma, il pathos, l'esaltazione del sentimento e delle piccole cose tipici delle produzioni nipponiche per ragazzi.
E' una serie che dosa bene i suoi momenti: un momento è ricca d'azione, di combattimenti spettacolari, di robot trasformabili, di lotte all'ultimo sangue; un momento ti fa ridere o ti colpisce con scene di enorme dolcezza fino a farti dipingere un bellissimo e sciocco sorriso sul volto, corredato magari anche da qualche lacrimuccia.
Merito, innanzitutto, dei suoi personaggi, tutti splendidamente caratterizzati.
Cinque angeli, cinque guerrieri estremamente diversi fra loro, suddivisi in tre gruppi a seconda della tribù d'appartenenza.
Alla tribù del cielo appartengono il protagonista Arata/GoseiRed e l'amica d'infanzia Eri/GoseiPink: entrambi, come da caratteristica della loro tribù, sono ragazzi fantasiosi, gentili, aperti, ingenui, impulsivi e ottimisti, sempre pronti ad aiutare gli altri e a vedere il buono che c'è nel cuore delle persone.
Alla tribù della terra appartengono i due fratelli Agri/GoseiBlack e Moune/GoseiYellow: forti fisicamente, molto testardi e orgogliosi, poco propensi a fare gruppo o a collaborare con gli altri.
Infine, Hyde/GoseiBlue, che appartiene alla tribù del mare, è un ragazzo molto intelligente, solitario e ligio al dovere, segnato da un triste evento passato.
Ad una prima occhiata, i nostri cinque Goseiger sono tutto fuorché eroi invincibili.
A ben pochi di noi, infatti, verrebbe in mente di affidare la nostra salvezza a un gruppo di ragazzini che indossano orecchini e felpe variopinte e dallo stile casual, hanno i capelli laccati e tinti come i personaggi dei cartoni animati, si comportano in maniera infantile o inesperta in molti aspetti, litigano fra loro per delle sciocchezze, perdono gli oggetti magici che gli permettono di trasformarsi e sanno ben poco del mondo che devono proteggere e delle persone che lo abitano.
Ripensandoci a freddo, avere come protagonisti degli eroi "apprendisti" che commettono spesso errori a causa della loro inesperienza e hanno un carattere un po' infantile dona loro un maggior fascino. Un po' come i guerrieri leggendari di "Kyouryuu Sentai Zyuranger", i Goseiger sono delle creature ultraterrene che difendono la Terra dal male, ma, al contrario dei loro predecessori di un decennio prima, Arata e compagni hanno una maggiore interazione col mondo in cui si ritrovano a vivere forzatamente e con i suoi abitanti, cosa che li aiuta a crescere sia come guerrieri che interiormente.
La dicotomia fra ragazzi impacciati che sbagliano a cucinare la colazione o giocano coi bambini ed eroici angeli leggendari che proteggono l'umanità col coraggio nel cuore e un gentile sorriso in volto contribuisce dunque a creare dei personaggi fantastici, che entrano immediatamente nel cuore degli spettatori a dispetto del look non proprio bellissimo con cui gli attori sono conciati, il quale passa in secondo piano dopo pochissimi episodi.
Personaggi secondari ma inaspettatamente fondamentali per l'economia del racconto sono il piccolo Nozomu, un bambino vivace, gentile e sensibile con cui Arata fa amicizia, e suo padre Shuichiro, astronomo strampalato e di buon cuore che gestisce l'osservatorio dove i nostri eroi si trovano a vivere e lavorare part-time.
Nozomu e Shuichiro sono il primo, vero e proprio, sguardo sul mondo dei nostri angeli, che grazie all'amicizia con questi due personaggi apprenderanno moltissime cose sul mondo e sul cuore degli umani, che pian piano diventeranno, da anonime creature da proteggere di nascosto senza troppo coinvolgimento, inseparabili amici in cui avere fiducia, che, nonostante non abbiano i mirabolanti poteri degli angeli, si impegnano a vivere e ad amare, sviluppando una forza straordinaria sconosciuta agli abitanti del mondo celeste.
E' Nozomu, unico personaggio secondario presente in tutti gli episodi, a costituire spesso e volentieri la chiave di volta dell'intera trama: non sarà raro che questo bambino apparentemente debole e piagnone che nasconde nel cuore gentilezza e fiducia, riuscirà a unire in un gruppo di inseparabili amici cinque angeli imbranati e a volte un po' chiusi e solitari. Riuscirà persino, in un arco di episodi di straordinaria intensità, a far breccia nel cuore solitario di GoseiKnight, il sesto eroe che entrerà in scena a metà serie. Essere leggendario che trae vita e forza dalla Terra, l'intrepido e tormentato GoseiKnight non vede di buon occhio quei cinque apprendisti buoni a nulla che sembrano dar peso a cose per lui inconcepibili come l'amicizia, l'amore, il rispetto per gli esseri viventi e per i sentimenti degli altri, né tantomeno gli esseri umani che inquinano o distruggono la Terra che vuole proteggere.
Sarà solo grazie all'amicizia e alla purezza di Nozomu che l'eroe solitario imparerà pian piano a capire e ad amare gli esseri umani, aprirà il suo cuore ad essi e si getterà nella lotta contro il male al fianco di quegli angeli che prima trattava come degli immaturi indegni di considerazione.
Quanto a Shuichiro, si tratta di un ottimo comic relief e sarà piacevolissimo vedere come, procedendo con la narrazione, il suo ruolo nella storia si farà più serio, saranno sviscerati i rapporti che lo legano ai membri della sua famiglia "di sangue" (l'adorato figliolo e l'amata moglie) e a quella "acquisita" di quegli strani ragazzi che s'è improvvisamente preso in casa e che sono diventati parte integrante della sua vita, più di quanto lui stesso possa immaginare.
"Tensou Sentai Goseiger" non è una serie dalla trama troppo complessa o intricata. La sua struttura è quella tipica di molti telefilm sentai, con episodi autoconclusivi contro i "mostri della settimana", dedicati a rotazione a ognuno dei protagonisti, che vede così approfondito il suo background, i suoi problemi, i suoi sentimenti.
La storia è divisa in tre archi narrativi in cui i Goseiger devono affrontare rispettivamente gli alieni Warstar, le due Bestie demoniache spettrali (esseri ancestrali che vogliono sterminare l'umanità per appropriarsi della Terra) e l'impero Matrintis (un'armata robotica che vuole schiavizzare gli esseri umani). Apparentemente separate fra loro, le tre saghe della storia sono legate da un elemento comune che vien poi alla luce nella quarta e ultima saga, ricca di colpi di scena e di risvolti parecchio interessanti, che pescano a piene mani dal Cristianesimo per creare un boss finale dal fascino intrigante e apocalittico.
Ognuna di queste saghe ci presenta svariati nemici, tutti diversi fra loro e dal carattere abbastanza peculiare: ci sono quelli più buffi e quelli più malvagi, quelli più inquietanti e quelli più melliflui e arguti, quelli che provano sentimenti del tutto simili a quelli umani e quelli che invece sono fredde macchine di morte. Si tratta sempre di attori in costumi di gomma con diversi tocchi di computer grafica, ma riescono sempre ad essere convincenti.
Un fatto curioso che li riguarda è che ognuno dei cattivi di questa serie nasconde nel suo nome un riferimento a un film di fantascienza, dell'orrore o fantasy: da "Brazil" a "Star Trek", da "Harry Potter" a "King Kong", da "Robocop" a "Il mostro della laguna nera", da "Il signore degli anelli" a "Ritorno al futuro" e chi più ne ha più ne metta, creando un divertente gioco di caccia alla citazione ogni volta che compare un nuovo mostro.
I combattimenti mostrati in "Tensou Sentai Goseiger" sono davvero spettacolari, grazie a un sapiente uso della computer grafica che rende ogni trasformazione, ogni posa plastica, ogni potenziamento, ogni tecnica una gioia per gli occhi.
Come da tradizione, i nostri eroi possono contare sull'aiuto in battaglia di diversi coloratissimi robot che si uniscono fra loro in svariate combinazioni. I robot di "Tensou Sentai Goseiger" senza dubbio spiccano per la loro possanza e maestosità, dall'alato Gosei Great che sembra uscito da un libro di mitologia greca alla gigantesca astronave Gosei Ultimate, con tanto di faccione dorato con austeri baffoni, passando per il bellissimo Seaick Gosei Great, dalle sembianze di un possente capitano pirata. Come spesso accade, poi, si instaura un legame speciale fra gli eroi e questi robot, mai esplicitamente definiti come macchine, ma sempre come creature mitologiche ("Headder") dotate di vita propria, che vengono in aiuto degli angeli accorrendo al grido dei loro cuori, li mettono alla prova e decidono di conceder loro i propri poteri combattendo al loro fianco con fiducia e coraggio.
Nonostante il loro look fashion e un po' ridicolo, gli attori che interpretano i cinque Goseiger si rivelano inaspettatamente bravi nella recitazione, interpretando con maestria scene comiche, dolci, sentimentali o drammatiche. Vederli stringere i pugni e rialzarsi dopo i colpi subiti, con sangue e lividi un po' dappertutto, ma con una grandissima determinazione, come accadeva nei più seri e drammatici telefilm sentai di un tempo, è davvero bello. Sono attori molto giovani, dai tratti delicatini, che tradiscono la loro giovane età rispetto ai rudi lineamenti dei virili eroi dei vecchi sentai, ma si avverte una genuina passione e un gran divertimento nelle loro intepretazioni, che li rendono espressivi, simpatici, versatili e degni dello spirito degli eroi nipponici. Non nascondo che mi piacerebbe rivederli, fra una ventina d'anni, in altri ruoli più seri, per vedere se i ragazzini imberbi ma coraggiosi del 2010 saranno cresciuti in splendidi uomini e donne sicuri di sé.
Pollice in su anche per il giovanissimo attore che intrepreta Nozomu, un ruolo senza dubbio non facile per un attore-bambino, ma che è stato svolto con inaspettata professionalità.
Sui giovani attori troneggia, ovviamente, l'interpretazione del comico manzai Louis Yamada 53° (membro del duo "Hige Danshaku" e personaggio molto popolare in patria) come il professor Shuichiro: un personaggio di irresistibile simpatia, divertente, buffo, bonario, ma anche saggio e tenero, un padre e un amico che tutti vorremmo avere.
Molti doppiatori celebri e professionali donano poi la voce ai vari cattivi e personaggi in costume o in computer grafica, da Katsuyuki Konishi a Juurouta Kosugi, da Chafurin a Nobuo Tobita.
Degno di nota anche il comparto sonoro. "Tensou Sentai Goseiger" offre delle musiche orchestrate di grande impatto e un gran numero di canzoni dal ritmo esaltante che accompagnano i combattimenti. Le due sigle si presentano insieme dolci ed esaltanti, esattamente come la serie che aprono e chiudono: impossibile farsi sfuggire un sorriso guardando la divertente ending "Gotcha! Goseiger" che mostra i nostri eroi ballare e cantare in prima persona, così come non sarà strano sentire una lacrimuccia bagnarci le guance all'ascolto dell'esaltante sigla d'apertura e del suo testo che riassume perfettamente l'essenza della serie, esortando a cercare il bello della vita anche nelle giornate più tristi.
"Tensou Sentai Goseiger" è dunque una serie un po' particolare, che prende gli intrepidi eroi tutti d'un pezzo caratteristici dei vecchi telefilm sentai e li rende un po' più infantili, più sensibili, più impacciati, più "umani".
E' una serie dolce, delicata e piacevolissima, che sa come ben dosare tutti gli elementi che la compongono e far sempre appassionare ed emozionare gli spettatori.
Le battaglie, i momenti tristi ed esaltanti, le esplosioni e il sangue non mancheranno, ma andranno di pari passo con un ritmo rilassato, momenti di gran tenerezza e spunti di riflessione sui rapporti umani, familiari, fra uomo e natura, sull'amore, l'amicizia, il coraggio, il rapporto col diverso, il rispetto reciproco, il rapporto fra l'uomo e la scienza, fra l'uomo e il sovrannaturale, fra l'uomo e il futuro della Terra.
I nostri eroi, stavolta, non hanno muscoli d'acciaio o una determinazione di ferro. Sono dei ragazzi dal cuore ancora un po' confuso, ma ricco d'amore e senso di giustizia, che cresceranno tantissimo nel corso della vicenda, trasformandosi man mano negli invincibili difensori dell'umanità, che combattono e vincono il male non tanto grazie ai loro poteri mirabolanti quanto più grazie al sorriso che li guida in direzione del futuro, il loro e quello dei tanti amici umani che, magari senza saperlo, li sostengono.
"Tensou Sentai Goseiger" è una serie che, inaspettatamente, riempie il cuore di gioia e riesce a donare allo spettatore un profondo amore per la vita e un'immensa fiducia nel prossimo e nel mondo. Del resto, come Arata ripete spesso a Nozomu, "Gli angeli possono proteggere gli umani, ma sono loro a dover creare il futuro della Terra".
Con gli occhi lucidi per l'inevitabile, commovente e speranzoso, finale della vicenda, probabilmente anche noi "nei momenti tristi alzeremo gli occhi al cielo e riceveremo una doccia di luce", come dice la sigla d'apertura, ringraziando i cinque simpatici ed eroici angeli che ci avranno insegnato a guardare il mondo con la speranza e la fiducia nel cuore.
Con la sua dolcezza, i suoi personaggi buffi e delicati, la sua poesia, la spiritualità tutta orientale a metà fra shinto e Cristianesimo di cui è ammantata, la spettacolarità dei combattimenti, il toccante eroismo dei suoi angeli custodi di un'umanità che pian piano imparano a conoscere e ad amare, "Tensou Sentai Goseiger" è senza dubbio una delle serie sentai più affascinanti, che merita un'occhiata e saprà regalare grandissime emozioni.