18x2 Beyond Youthful Days
NOTA PER I MODERATORI: la mini-recensione era già andata in una notizia dedicata al FEFF nel 2024.
Nel viaggio che il programmatore taiwanese Jimmy compie in Giappone, lo spettatore che a sua volta sia stato un turista nella terra del Sol Levante ritrova intatta tutta la curiosità, la meraviglia, le aspettative e lo stupore di chi finalmente si trova in un luogo lungamente sognato e decantato: davanti a sé, paesaggi di una bellezza talora incantata, talaltra semplice e quotidiana, ma non di minor fascino.
Gli intenti di Jimmy, per la verità, sono in parte diversi da quelli di un turista qualunque: il trentaseienne ne esplora sì diverse aree, ma ha bisogno di farlo sia per rifuggire da un difficile presente, sia per venire infine a patti con i propri sentimenti nei confronti della giapponese Ami (la brava Kaya Kiyohara) conosciuta in gioventù. Il suo percorso è così costellato di immagini, incontri inattesi e memorie preziose, in un continuo viaggio tra presente e passato.
Quando il regista nipponico Michihito Fujii ha preso in mano un progetto taiwanese ispirato a una storia vera ma che che giaceva incompiuto da troppi anni, egli infonde il proprio stile attraverso quattro anni di intenso lavoro alla sceneggiatura e la spinta alla collaborazione con sponsor importanti: la pellicola si trasforma e diviene così una co-produzione nippo-taiwanese di notevole impatto sul grande schermo.
Grazie all'intensa interpretazione del bravo Kuang Han Hsu (Greg Hsu), la personalità timida ma sincera dell'imbranato Jimmy, innamoratosi della viaggiatrice Ami nel momento in cui la ragazza giunge a Tainan, è capace di suscitare svariati momenti di scoppiettante ilarità e morbida tenerezza; la sua versione adulta di 18 anni più tardi appare ben più quieta e riflessiva, determinata a vedere infine con i propri occhi luoghi -e sentimenti- che aveva riposto soltanto in un cassetto.
Il risultato è per certi versi di una efficacia disarmante: il duplice piano temporale si amalgama fondendo l'ora e l'allora con una facilità impressionante, mentre sentimento, commedia e dramma si alternano in maniera fluida.
Ottime le tante citazioni, dalla pellicola Love Letter di Shunji Iwai ai ripetuti omaggi a Slam Dunk di Takehiko Inoue, passando infine (ma non soltanto) per le musiche dei Mr. Children, che escono silenti dalle vite di Ami e Jimmy per entrare vivide in quelle degli spettatori attraverso la potente theme song 'Kioku no tabibito' (Il viaggiatore delle memorie).
Diversi sono i momenti che tolgono il fiato, lasciando senza parole, finale compreso: 18x2 Beyond Youthful Days è dunque un film tanto semplice nella sua costruzione sullo schermo quanto meticoloso e solido nella sua spina dorsale.
Impossibile rimanervi indifferenti.
Nel viaggio che il programmatore taiwanese Jimmy compie in Giappone, lo spettatore che a sua volta sia stato un turista nella terra del Sol Levante ritrova intatta tutta la curiosità, la meraviglia, le aspettative e lo stupore di chi finalmente si trova in un luogo lungamente sognato e decantato: davanti a sé, paesaggi di una bellezza talora incantata, talaltra semplice e quotidiana, ma non di minor fascino.
Gli intenti di Jimmy, per la verità, sono in parte diversi da quelli di un turista qualunque: il trentaseienne ne esplora sì diverse aree, ma ha bisogno di farlo sia per rifuggire da un difficile presente, sia per venire infine a patti con i propri sentimenti nei confronti della giapponese Ami (la brava Kaya Kiyohara) conosciuta in gioventù. Il suo percorso è così costellato di immagini, incontri inattesi e memorie preziose, in un continuo viaggio tra presente e passato.
Quando il regista nipponico Michihito Fujii ha preso in mano un progetto taiwanese ispirato a una storia vera ma che che giaceva incompiuto da troppi anni, egli infonde il proprio stile attraverso quattro anni di intenso lavoro alla sceneggiatura e la spinta alla collaborazione con sponsor importanti: la pellicola si trasforma e diviene così una co-produzione nippo-taiwanese di notevole impatto sul grande schermo.
Grazie all'intensa interpretazione del bravo Kuang Han Hsu (Greg Hsu), la personalità timida ma sincera dell'imbranato Jimmy, innamoratosi della viaggiatrice Ami nel momento in cui la ragazza giunge a Tainan, è capace di suscitare svariati momenti di scoppiettante ilarità e morbida tenerezza; la sua versione adulta di 18 anni più tardi appare ben più quieta e riflessiva, determinata a vedere infine con i propri occhi luoghi -e sentimenti- che aveva riposto soltanto in un cassetto.
Il risultato è per certi versi di una efficacia disarmante: il duplice piano temporale si amalgama fondendo l'ora e l'allora con una facilità impressionante, mentre sentimento, commedia e dramma si alternano in maniera fluida.
Ottime le tante citazioni, dalla pellicola Love Letter di Shunji Iwai ai ripetuti omaggi a Slam Dunk di Takehiko Inoue, passando infine (ma non soltanto) per le musiche dei Mr. Children, che escono silenti dalle vite di Ami e Jimmy per entrare vivide in quelle degli spettatori attraverso la potente theme song 'Kioku no tabibito' (Il viaggiatore delle memorie).
Diversi sono i momenti che tolgono il fiato, lasciando senza parole, finale compreso: 18x2 Beyond Youthful Days è dunque un film tanto semplice nella sua costruzione sullo schermo quanto meticoloso e solido nella sua spina dorsale.
Impossibile rimanervi indifferenti.