OneChanbara
Il binomio "zombie e belle ragazze" pare vada abbastanza forte nel genere horror, dato che nei vari film ci sono sempre belle ragazze in situazioni pericolose.
Forse per questo, qualche anno fa la software house giapponese Tamsoft, una divisione della 3D Publisher crea il videogame "The OneeChanbara".
"The OneeChanbara" è un videogame di genere "hack and slash", cioè di quelli dove il protagonista armato di spada deve affettare tutto ciò che si muove sullo schermo. Qual è la particolarità di "The OneeChanbara"? L'idea alla base è molto semplice: ci sono orde di zombie e per vincere bisogna avanzare uccidendone quanti più possibili, niente di troppo elaborato. La genialata (chiamiamola così) è nella protagonista: Aya, una bella ragazza con cappello da cowboy, in bikini, armata di una lunga katana, che più combatte e più si sporca di sangue.
E fu immediatamente successo.
Il gioco non è davvero niente di ché, ma ha venduto tanto, e sono arrivati sequel su sequel per tutte le console più importanti (PS2, XBOX 360, WII e infine PS3) e qualcuno di questi giochi è uscito anche qua in Italia.
Sulla scia di questo grande successo nel 2008 viene creato questo… questo film. Durata totale un'ora e venti minuti circa. Il film ripropone la storia del secondo gioco della serie e lo fa in maniera piuttosto fedele, c'è giusto qualche differenza. C'è però qualche piccolo problema: dovrebbe essere un film horror, almeno credo. Purtroppo il film non fa paura, non fa provare un minimo sussulto, nulla. Gli zombie poi, sono solo gente che cammina strascicando e zoppicando un po', facendo qualche verso e agitando le braccia, ma l'effetto è quasi comico.
Per il resto, la cosa più importante: Aya, la protagonista. Quella del gioco è abbastanza sexy, ma l'attrice scelta per interpretarla nel film è una ragazza normalissima, non brutta, ma comunque non abbastanza bella per il ruolo che deve interpretare. Se poi aggiungiamo che a differenza del gioco per la maggior parte del tempo nel film porta un poncho e quindi sta sempre coperta, si perde l'essenza stessa del personaggio. Magari sto esagerando ma il gioco è famoso per quello.
Aggiungiamo ancora: scene di lotta abbastanza ridicole che sembrano prese da puntate dei "Power Rangers", effetti speciali che sembrano realizzati con un programma per computer di quelli che trovi in edicola per i principianti, che più photoshoppati non si può e direi che ci siamo.
Del resto, da un gioco trash non può che venire fuori un film trash.
Ma anche no. In verità, a me il videogame piace, anche io come i tanti giapponesi ho trovato qualcosa di non ben definibile che mi spingeva a continuare ad affettare zombie. Forse era la possibilità di sbloccare bikini sempre più succinti o forse quella di fare arrivare all'estasi la protagonista dopo una combo particolarmente lunga (quanta pratica c'è voluta). Chissà.
Purtroppo il film di "OneeChanbara" porta solo il nome ma è molto lontano dal vero spirito del gioco. Non va bene come film legato al marchio ma nemmeno come film horror a sé. E' solo un film brutto.
Forse per questo, qualche anno fa la software house giapponese Tamsoft, una divisione della 3D Publisher crea il videogame "The OneeChanbara".
"The OneeChanbara" è un videogame di genere "hack and slash", cioè di quelli dove il protagonista armato di spada deve affettare tutto ciò che si muove sullo schermo. Qual è la particolarità di "The OneeChanbara"? L'idea alla base è molto semplice: ci sono orde di zombie e per vincere bisogna avanzare uccidendone quanti più possibili, niente di troppo elaborato. La genialata (chiamiamola così) è nella protagonista: Aya, una bella ragazza con cappello da cowboy, in bikini, armata di una lunga katana, che più combatte e più si sporca di sangue.
E fu immediatamente successo.
Il gioco non è davvero niente di ché, ma ha venduto tanto, e sono arrivati sequel su sequel per tutte le console più importanti (PS2, XBOX 360, WII e infine PS3) e qualcuno di questi giochi è uscito anche qua in Italia.
Sulla scia di questo grande successo nel 2008 viene creato questo… questo film. Durata totale un'ora e venti minuti circa. Il film ripropone la storia del secondo gioco della serie e lo fa in maniera piuttosto fedele, c'è giusto qualche differenza. C'è però qualche piccolo problema: dovrebbe essere un film horror, almeno credo. Purtroppo il film non fa paura, non fa provare un minimo sussulto, nulla. Gli zombie poi, sono solo gente che cammina strascicando e zoppicando un po', facendo qualche verso e agitando le braccia, ma l'effetto è quasi comico.
Per il resto, la cosa più importante: Aya, la protagonista. Quella del gioco è abbastanza sexy, ma l'attrice scelta per interpretarla nel film è una ragazza normalissima, non brutta, ma comunque non abbastanza bella per il ruolo che deve interpretare. Se poi aggiungiamo che a differenza del gioco per la maggior parte del tempo nel film porta un poncho e quindi sta sempre coperta, si perde l'essenza stessa del personaggio. Magari sto esagerando ma il gioco è famoso per quello.
Aggiungiamo ancora: scene di lotta abbastanza ridicole che sembrano prese da puntate dei "Power Rangers", effetti speciali che sembrano realizzati con un programma per computer di quelli che trovi in edicola per i principianti, che più photoshoppati non si può e direi che ci siamo.
Del resto, da un gioco trash non può che venire fuori un film trash.
Ma anche no. In verità, a me il videogame piace, anche io come i tanti giapponesi ho trovato qualcosa di non ben definibile che mi spingeva a continuare ad affettare zombie. Forse era la possibilità di sbloccare bikini sempre più succinti o forse quella di fare arrivare all'estasi la protagonista dopo una combo particolarmente lunga (quanta pratica c'è voluta). Chissà.
Purtroppo il film di "OneeChanbara" porta solo il nome ma è molto lontano dal vero spirito del gioco. Non va bene come film legato al marchio ma nemmeno come film horror a sé. E' solo un film brutto.