Forget Me Not
La nostra sfortunata eroina Oribe Azusa è perseguita da un destino infausto: nessuno, dopo pochi giorni ma alle volte dopo sole poche ore, riesce a ricordarsi di lei. Compagni di scuola, professori, amici, colleghi e famiglia. Nonostante il suo destino infausto, la ragazza dà il meglio di se ogni giorno a scuola e a lavoro, dimostrando di aver un carattere molto forte.
Al secondo anno di liceo incontra un ragazzo, Hayama Takashi, molto popolare e che dimostra nei suoi confronti un interesse molto forte. Decide di fidarsi di lui e le svela il suo segreto. Inizialmente il ragazzo non le crede, ma poi, dopo aver testato che quello che dice è purtroppo vero, decide di prometterle che lui non la dimenticherà mai. Ci riuscirà?
Questo film parla di un amore incondizionato, un amore molto di moda in Giappone, dove nulla conta, dove gli ostacoli aumentano solo la brama. Ma qui non parliamo di due classi sociali opposte o di condizioni sociali che non permettono l'amore dei nostri eroi, bensì di un'amore che va oltre i ricordi. Dal momento in cui non è un amore che si basa su sentimenti di simpatia ad uno verrebbe in mente un amore passionale, di quelli senza spiegazioni e con molte poche parole, perché tanto dopo poche ore verranno comunque sia dimenticate. Ma potrebbe fare mai Murakami Nijiro un film dalle sfumature erotiche? Direi proprio di no. I giapponesi possono fare dei bellissimi film erotici, peccato.
Quindi, diciamo che le premesse di riuscita di questo film sono già scarse. Ma premettiamo che ogni argomento, anche se irreale, se trattato per i termini giusti possa almeno arrivare alla decenza. Un tema fantasy che riesca ha bisogno di sfumature oniriche, ma sfortunatamente per "Wasurenai to chikatta boku no ita" ha le pretese di voler essere molto realistico.
La cosa che ho trovato più irritante di tutto, non è tanto la sceneggiatura cheap, o la regia che tenta dei cambi di stile imbarazzanti, o che il film poteva durare 20 minuti e risultare una cosa carina, ma il protagonista maschile. Per rendere la storia più drammatica di quanto già non lo sia, il nostro Takashi sembra un perfetto rimbambito. Ma visto che mi trovo a contatto con giapponesi tutti i giorni posso anche credere alla veridicità del suo rimbambimento. Ma non quando è recidiva a questa maniera.
Lo sbalzo temporale di cui si viene a conoscenza superata la metà del film è confusa come tutto l'insieme.
Beh, nonostante sia amante delle storie fantasy, tragiche e con un finale traumatizzante, questo film non sono riuscita proprio a farmelo piacere. Nemmeno il faccino tenero di Murakami Nijiro è servito a nulla.
Sconsiglio questo film e affermo che sia esageratamente sopravvalutato. E' pieno di film giapponesi che hanno molto più diritto di essere guardati. La vita purtroppo ha ore contate: spendetele meglio.
Al secondo anno di liceo incontra un ragazzo, Hayama Takashi, molto popolare e che dimostra nei suoi confronti un interesse molto forte. Decide di fidarsi di lui e le svela il suo segreto. Inizialmente il ragazzo non le crede, ma poi, dopo aver testato che quello che dice è purtroppo vero, decide di prometterle che lui non la dimenticherà mai. Ci riuscirà?
Questo film parla di un amore incondizionato, un amore molto di moda in Giappone, dove nulla conta, dove gli ostacoli aumentano solo la brama. Ma qui non parliamo di due classi sociali opposte o di condizioni sociali che non permettono l'amore dei nostri eroi, bensì di un'amore che va oltre i ricordi. Dal momento in cui non è un amore che si basa su sentimenti di simpatia ad uno verrebbe in mente un amore passionale, di quelli senza spiegazioni e con molte poche parole, perché tanto dopo poche ore verranno comunque sia dimenticate. Ma potrebbe fare mai Murakami Nijiro un film dalle sfumature erotiche? Direi proprio di no. I giapponesi possono fare dei bellissimi film erotici, peccato.
Quindi, diciamo che le premesse di riuscita di questo film sono già scarse. Ma premettiamo che ogni argomento, anche se irreale, se trattato per i termini giusti possa almeno arrivare alla decenza. Un tema fantasy che riesca ha bisogno di sfumature oniriche, ma sfortunatamente per "Wasurenai to chikatta boku no ita" ha le pretese di voler essere molto realistico.
La cosa che ho trovato più irritante di tutto, non è tanto la sceneggiatura cheap, o la regia che tenta dei cambi di stile imbarazzanti, o che il film poteva durare 20 minuti e risultare una cosa carina, ma il protagonista maschile. Per rendere la storia più drammatica di quanto già non lo sia, il nostro Takashi sembra un perfetto rimbambito. Ma visto che mi trovo a contatto con giapponesi tutti i giorni posso anche credere alla veridicità del suo rimbambimento. Ma non quando è recidiva a questa maniera.
Lo sbalzo temporale di cui si viene a conoscenza superata la metà del film è confusa come tutto l'insieme.
Beh, nonostante sia amante delle storie fantasy, tragiche e con un finale traumatizzante, questo film non sono riuscita proprio a farmelo piacere. Nemmeno il faccino tenero di Murakami Nijiro è servito a nulla.
Sconsiglio questo film e affermo che sia esageratamente sopravvalutato. E' pieno di film giapponesi che hanno molto più diritto di essere guardati. La vita purtroppo ha ore contate: spendetele meglio.
Azusa Oribe è una ragazza carina e spigliata, ma ha una caratteristica unica e drammatica: tutti si dimenticano di lei dopo poche ore. Persino gli amici. Persino il padre. Persino... il suo amore? No, questo non si può sopportare. Se l'amore ci dimentica, il nostro essere crolla. Come si può resistere all'idea di doversi ogni volta ripresentare? Piacere, sono Azusa Oribe.
E Takashi Hayama, il suo ragazzo, come può fare, per non dimenticarla?
Scrivere il nome di lei sul muro della propria camera (Azusa), far diventare 'Azusa' un mantra, ricopiarlo mille volte sulle pagine del proprio quaderno (Azusa, Azusa, Azusa), scattare un milione di foto ad Azusa, Azusa, Azusa, girare un mondo di video di Azusa, Azusa, Azusa.
Ricordati di non scordare. L'imperativo dell'amore.
Noi possiamo esistere nel mondo, solo finché esistiamo dentro l'altro. Per sentire la continuità con noi stessi non sono sufficienti i nostri ricordi; serve un altro che ci rammenti, che non possa mai dimenticarci.
Il tempo sembra fatto apposta per l'opera dell'oblio. Ma il tempo in realtà è neutrale. L'opera dell'amore lo può modellare, può neutralizzare la dimenticanza - rendere eterna una presenza nel cuore. Takashi lotta disperatamente per ricordare, e ancora, ancora, continuare a ricordare.
Azusa chiede, prega, vorrebbe gridare: non mi dimenticare.
Espressiva e naturale la recitazione di Akari Hayami, molto preso nel ruolo Nijiro Murakami.
Il film di Kei Horie mette in chiave fantastica e 'paranormale' un messaggio incredibilmente forte: tienimi dentro di te, e non lasciarmi andare.
E Takashi Hayama, il suo ragazzo, come può fare, per non dimenticarla?
Scrivere il nome di lei sul muro della propria camera (Azusa), far diventare 'Azusa' un mantra, ricopiarlo mille volte sulle pagine del proprio quaderno (Azusa, Azusa, Azusa), scattare un milione di foto ad Azusa, Azusa, Azusa, girare un mondo di video di Azusa, Azusa, Azusa.
Ricordati di non scordare. L'imperativo dell'amore.
Noi possiamo esistere nel mondo, solo finché esistiamo dentro l'altro. Per sentire la continuità con noi stessi non sono sufficienti i nostri ricordi; serve un altro che ci rammenti, che non possa mai dimenticarci.
Il tempo sembra fatto apposta per l'opera dell'oblio. Ma il tempo in realtà è neutrale. L'opera dell'amore lo può modellare, può neutralizzare la dimenticanza - rendere eterna una presenza nel cuore. Takashi lotta disperatamente per ricordare, e ancora, ancora, continuare a ricordare.
Azusa chiede, prega, vorrebbe gridare: non mi dimenticare.
Espressiva e naturale la recitazione di Akari Hayami, molto preso nel ruolo Nijiro Murakami.
Il film di Kei Horie mette in chiave fantastica e 'paranormale' un messaggio incredibilmente forte: tienimi dentro di te, e non lasciarmi andare.
"Wasurenai to Chikatta Boku ga Ita" è un film del 2015 diretto da Kei Horie, tratto dalla omonima novel di Mizuho Hirayama. In Italia è stato proiettato al Far East Film Festival del 2015.
E' una storia semplice quanto angosciante, raccontata attraverso gli occhi di un normale ragazzo giapponese, Takashi Hayama (Nijiro Murakami), prossimo ormai alla conclusione dell'avventura scolastica. Un bel giorno, come nei più classici cliché, sbatte per caso contro Azusa Oribe (Akari Hayami), ragazza alquanto taciturna, che scappa subito via senza neanche presentarsi. Il giorno seguente Takashi scopre che la ragazza frequenta la sua stessa scuola, ed è al terzo anno come il protagonista. Pian piano tra i due nasce una certa complicità e, seppur con difficoltà, Takashi riesce anche a farsi dire il nome della ragazza, che gli fa promettere di non dimenticare. Sembra tutto procedere per il meglio, fintanto che Azusa non rivela a Takashi la terribile verità: le persone si dimenticano di lei. Incredulo, il ragazzo non bada a tali parole, ma subito scopre come compagni di scuola e professori non ricordano niente di Azusa. Pian piano anche lo stesso protagonista inizia a dimenticare la ragazza, e a fatica tiene stretto il suo ricordo, aiutandosi con foto, post-it o video. Come in un vortice il protagonista, spettatori compresi, vengono risucchiati verso il finale, dove scoprono una drammatica verità.
Personalmente la trama mi incuriosiva, quindi non ho esitato ad assistere alla proiezione. Il film non risulta un capolavoro, ma è molto interessante. I protagonisti hanno davvero recitato bene, in primis Akari Hayami, che ha espresso molto bene i sentimenti di Azusa. Inoltre la scelta di raccontare parte della storia tramite le riprese di Takashi è azzeccata, sembrava come se nulla di tutto ciò stesse accadendo, bensì fosse solo un ricordo.
Consiglio la visione di questo film perché lo trovo molto ben strutturato, anche se penso che molti potrebbero rimanere delusi.
E' una storia semplice quanto angosciante, raccontata attraverso gli occhi di un normale ragazzo giapponese, Takashi Hayama (Nijiro Murakami), prossimo ormai alla conclusione dell'avventura scolastica. Un bel giorno, come nei più classici cliché, sbatte per caso contro Azusa Oribe (Akari Hayami), ragazza alquanto taciturna, che scappa subito via senza neanche presentarsi. Il giorno seguente Takashi scopre che la ragazza frequenta la sua stessa scuola, ed è al terzo anno come il protagonista. Pian piano tra i due nasce una certa complicità e, seppur con difficoltà, Takashi riesce anche a farsi dire il nome della ragazza, che gli fa promettere di non dimenticare. Sembra tutto procedere per il meglio, fintanto che Azusa non rivela a Takashi la terribile verità: le persone si dimenticano di lei. Incredulo, il ragazzo non bada a tali parole, ma subito scopre come compagni di scuola e professori non ricordano niente di Azusa. Pian piano anche lo stesso protagonista inizia a dimenticare la ragazza, e a fatica tiene stretto il suo ricordo, aiutandosi con foto, post-it o video. Come in un vortice il protagonista, spettatori compresi, vengono risucchiati verso il finale, dove scoprono una drammatica verità.
Personalmente la trama mi incuriosiva, quindi non ho esitato ad assistere alla proiezione. Il film non risulta un capolavoro, ma è molto interessante. I protagonisti hanno davvero recitato bene, in primis Akari Hayami, che ha espresso molto bene i sentimenti di Azusa. Inoltre la scelta di raccontare parte della storia tramite le riprese di Takashi è azzeccata, sembrava come se nulla di tutto ciò stesse accadendo, bensì fosse solo un ricordo.
Consiglio la visione di questo film perché lo trovo molto ben strutturato, anche se penso che molti potrebbero rimanere delusi.