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Aminako

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
Questa serie è in corso di pubblicazione in Giappone e il suo ultimo numero è uscito in Italia nel 2012. Sia che siate fiduciosi della ripresa, sia che non lo siate, è una lettura che suggerisco, indipendentemente dall'epilogo.

Nell'ambito dell'universo Gundam, l'autore Haruhiko Mikimoto completa il quadro delle vicende con "Gundam: Ecole du ciel". La serie è ambientata cinque anni dopo la "Guerra di un Anno" che ha visto contrapporsi la Federazione Terrestre e il Principato di Zeon. Una volta raggiunta la tregua, i giovani aspiranti piloti di entrambi i mondi si trovano a frequentare la stessa accademia preparatoria. In particolare, la scuola di pilotaggio "Mobile Suit" della sezione distaccata di Montreal in Canada, gestita dall'esercito generale. Il Mobile Suit è un'arma innovativa adottata nelle guerre dello spazio e si possono considerare armi decisive perché "finali": l'abilità di chi le pilota si esprime nella capacità di attaccare per non soccombere.

Fatta questa doverosa premessa, la storia è raccontata dal punto di vista dell'aspirante pilota Asuna Elmarit proveniente dal regno di Zeon. La protagonista viene ammessa in questa scuola di preparazione terrestre partendo con due punti a suo sfavore: il primo è che, non essendo autoctona della terra, non è accettata dai suoi compagni di corso; il secondo è che non dimostra una piena attitudine per il combattimento e per questo è etichettata come una incapace. Come è possibile, allora, che la spazionoide Asuna Elmarit sia stata ammessa a questa scuola così prestigiosa? Nel corso delle simulazioni di guerra, l'allieva, ha dimostrato di mettere a frutto i talenti di un duro addestramento seguito sin da bambina con il padre (poi disperso). Questa particolare preparazione aveva l'obiettivo di forgiare le capacità dei cosìddetti "Newtype": degli individui con capacità speciali preparati ad ottenere le migliori prestazioni dai nuovi "Mobile Suit".

Le simulazioni di guerra e le battaglie sono accompagnate da momenti di conoscenza dei suoi personaggi e della loro psicologia. Ogni allievo ha un motivo per frequentare la scuola e ha subito delle perdite a causa della guerra. Senza scavare troppo nella loro introspezione, l'autore offre dei momenti di confronto tra loro che rafforzano le sinergie della squadra e gli inevitabili risvolti emozionali. Sono proprio questi "sintomi" che rendono speciali alcuni allievi piuttosto che altri e, forse, è proprio mettendoli sotto pressione nei momenti più difficili che riescono a dare del loro meglio. Forse sì, o forse no? Il percorso di Asuna Elmarit si intreccia con dei progetti segreti dell'esercito federale sui newtype e con investigazioni che tengono in sospeso fino all'ultimo.

Le tavole a colori sono belle come solo lo stile di Haruhiko Mikimoto può offrire. L'autore però non si ferma a quello: offre degli inserti dove racconta i retroscena legati alla progettazione meccanica dei Mobile Suit. Ho apprezzato il modo in cui si esprime il movimento, i dettagli che compongono queste armi, il lavoro di manutenzione (e i personaggi dedicati) e in generale tutto il contesto preparatorio di questa arma innovativa - che a conti fatti è la vera protagonista. Il paradosso è che la stessa arma richiede di essere governata da individui "speciali", che possono renderla davvero potente soltanto rafforzando sé stessi come persone prima ancora che come combattenti allenati.

Lo consiglio senza riserve, sperando che prima o poi vengano riaperti i lavori per trovargli uno sviluppo (e finale) meritevole.


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GIGIO

Volumi letti: 12/12 --- Voto 5
E in questo proprio non ci siamo. Ho appena decantato le lodi del suo manga "guida", ossia Gundam Origini. Questo in teoria dovrebbe arricchirlo, approfondirlo anche se ambientato in un epoca diversa. In realtà a mio avviso lo annichilisce. La trama è piatta e banale, i protagonisti sembrano estratti da un manga per ragazzine, diciamo che è una visione di Gundam da un altro lato emotivo più che fisico. Non mi è piaciuto per nulla. Apprezzo gli scontri e le battaglie ma le potrei trovare anche altrove sempre nello stesso "universo". Non riesco a consigliarlo a nessuno, nemmeno agli amanti del genere e dei Gundam. Bocciato.


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Gackt

Volumi letti: 2/12 --- Voto 7
Per quel poco che ho potuto leggere, Ecole du Ciel è uno dei pochi manga che arricchiscono la saga di Gundam veramente degno, firmato inoltre da un maestro come Haruhiko Mikimoto. Quando lo lessi la prima volta mi spiazzò, andando in una via completamente diversa da quella che mi ero immaginato attraverso la pubblicità, puntando (così come fa C.D.A.) sul fascino di una protagonista femminile carica di emozioni e una trama ben costruita che nasconde parecchi misteri. Al di là della trama e dei personaggi principali (tutti ricchi di fascino), ciò che colpisce è il tratto di Mikimoto: disordinato, sporco, abbozzato, sembra quasi che la tavola manchi delle rifiniture e che sia stata proposta la pagina con gli schizzi. Però, anche se i disegni divengono poco accennati e a volte incomprensibili, l'originalità del tratto stupisce e si fa apprezzare. Un fan di Gundam non potrà far altro che apprezzarlo.