Ballata d'Amore
"Ballata d'amore" è una raccolta di storie brevi, tutte molto leggere, che ruotano intorno al tema dell'amore adolescenziale. Nulla di particolarmente originale, ma il tutto è narrato con una freschezza molto piacevole. Si tratta di una lettura che sicuramente deluderà coloro che sono alla ricerca di storie mature, con tematiche profonde o articolate, ma che è decisamente adatta se si è alla ricerca di leggerezza: la narrazione è fluida, i personaggi sono giovani e un po' sciocchi, ma tutti molto teneri, e il tutto è un grido d'amore verso la limpidezza dei sentimenti adolescenziali. Interessante anche l'idea di legare i primi tre racconti attraverso dei tanka, poesie giapponesi composte da un determinato numero di versi e sillabe, appartenenti tutti allo stesso libro, ricorrente nel corso dei racconti (le tre ragazze sono evidentemente tutte compagne di classe, ma le loro vite si intrecciano unicamente per mezzo dei libro).
Una raccolta che, stanti le necessarie premesse, è molto carina e sicuramente piacevole da possedere, e da rileggere quando si ha bisogno di un po' di nostalgica freschezza.
Unico punto a sfavore la terza storia ("Before Kiss"), che narra l'amore tra un professore e una studentessa: proprio per questo risulta stonata all'interno dell'atmosfera del volume, perché il professore si comporta esattamente come un coetaneo della protagonista. Per essere interessante una storia di questo tipo necessita che ci sia tra i due personaggi una disparità coerente con la differenza d'età, e per questo probabilmente in questo contesto andava evitata.
Una raccolta che, stanti le necessarie premesse, è molto carina e sicuramente piacevole da possedere, e da rileggere quando si ha bisogno di un po' di nostalgica freschezza.
Unico punto a sfavore la terza storia ("Before Kiss"), che narra l'amore tra un professore e una studentessa: proprio per questo risulta stonata all'interno dell'atmosfera del volume, perché il professore si comporta esattamente come un coetaneo della protagonista. Per essere interessante una storia di questo tipo necessita che ci sia tra i due personaggi una disparità coerente con la differenza d'età, e per questo probabilmente in questo contesto andava evitata.
Koi no Uta è un manga di genere shoujo, meglio conosciuto in Italia come "Ballata d'amore" , scritto e disegnato da Shouko Akira e presenta una serie di brevi racconti che completano l'unico volumetto della serie. Il tema fondamentale che lega ogni vicenda a l'altra è una poesia giapponese tratta da un noto autore in madrepatria, e con un'idea delicata come questa mi aveva ispirata alla lettura, ma purtroppo è stato uno spreco di tempo.
Tutte le ragazze sognano un amore intramontabile, e quale esperienza più romantica di vivere in prima persona una parte di poesia d'amore, meglio ancora se della tua infanzia? Questo è ciò che accade principalmente in tutte e quattro le storie, ove i futuri innamorati si incontrano grazie ai versi trascritti nella raccolta e rivivono parte di essi. Si potrebbe pensare ad un albo avente grande profondità e trattante in modo sofisticato di storie d'amore adolescenziali, ma purtroppo quest'idea di partenza è ben lontana da ciò che il vero manga risulta essere: noioso, confusionario e sconclusionato.
I personaggi non presentano alcuna caratterizzazione seria della loro personalità, appare sempre come se fossero distanti dalla realtà, quindi non vi è la possibilità d'immedesimarsi nella lettura e questo è un grave difetto che, in una storia d'amore, comporta il totale disinteresse da parte dei lettori. I racconti sono privi di credibilità, e il tema costante della poesia diviene a lungo andare la fonte principale della noia trasmessa. Non vi è traccia del passato dei personaggi, cosa assai rara per uno shoujo, ma pensando all'importanza del presente forse si sarebbe potuto tralasciare come difetto, ma ognuno di loro appare piatto e monotono, privo di qualunque senso logico.
Il tratto nel suo complesso è discreto, ma non raggiunge buoni livelli, anzi, è piuttosto carente soprattutto sui personaggi che in una storia d'amore sono il centro delle vignette di ogni singola pagina; le ambientazioni sono mediocri, ma sempre più curate dei protagonisti.
Sono rimasta delusa da questa serie che ho faticato a portare a termine e lo sconsiglio a tutti.
Voto: 4
Tutte le ragazze sognano un amore intramontabile, e quale esperienza più romantica di vivere in prima persona una parte di poesia d'amore, meglio ancora se della tua infanzia? Questo è ciò che accade principalmente in tutte e quattro le storie, ove i futuri innamorati si incontrano grazie ai versi trascritti nella raccolta e rivivono parte di essi. Si potrebbe pensare ad un albo avente grande profondità e trattante in modo sofisticato di storie d'amore adolescenziali, ma purtroppo quest'idea di partenza è ben lontana da ciò che il vero manga risulta essere: noioso, confusionario e sconclusionato.
I personaggi non presentano alcuna caratterizzazione seria della loro personalità, appare sempre come se fossero distanti dalla realtà, quindi non vi è la possibilità d'immedesimarsi nella lettura e questo è un grave difetto che, in una storia d'amore, comporta il totale disinteresse da parte dei lettori. I racconti sono privi di credibilità, e il tema costante della poesia diviene a lungo andare la fonte principale della noia trasmessa. Non vi è traccia del passato dei personaggi, cosa assai rara per uno shoujo, ma pensando all'importanza del presente forse si sarebbe potuto tralasciare come difetto, ma ognuno di loro appare piatto e monotono, privo di qualunque senso logico.
Il tratto nel suo complesso è discreto, ma non raggiunge buoni livelli, anzi, è piuttosto carente soprattutto sui personaggi che in una storia d'amore sono il centro delle vignette di ogni singola pagina; le ambientazioni sono mediocri, ma sempre più curate dei protagonisti.
Sono rimasta delusa da questa serie che ho faticato a portare a termine e lo sconsiglio a tutti.
Voto: 4
Primavera del 2009. Edito da Panini Comics, dalla matita della delicata Shouko Akira, ecco "Ballata d'amore": un volume unico dall'animo poetico. Infatti, tutte le storie sono basate sui tanka giapponesi (composte da cinque versi per un totale di 31 sillabe) del poeta Hiroshi Homura, che, come spiega l'autrice, le ha dato il permesso di usare le sue poesie brevi come meglio credeva. Ci troviamo fra le mani, un volume davvero particolare e interessante, in cui Shouko Akira dà libero sfogo alle sue interpretazioni, creando storie ben costruite e narrate.
La prima è "L'ultimo autobus" in cui i protagonisti sono Sakiko e Shu. Lei, studentessa di un prestigioso liceo femminile, lui, facente parte di un liceo dalla brutta reputazione. Un giorno Sakiko nota un tanka scritto sulla panchina, di fronte la fermata del bus. Ne rimane folgorata: è proprio una poesia di Hiroshi Homura, che stima tantissimo. Prende così piega una storia dai risvolti inaspettati. Voto: 9.
In "La Principessa dell'amore non corrisposto" il protagonista assoluto è il tanka a inizio storia: "Stringendo la mano di chi non sa leggere l'hiragana, percorro un sentiero di raggi splendenti di luna". In esso è racchiuso tutto quello che serve per spiegare la storia di Erina e Eitaro, e invogliarla a leggere. Voto: 10.
"Before Kiss" è stata la storia che mi è piaciuta meno. Il rapporto studentesse/professori è sempre troppo delicato, e può risultare distorto. Voto: 6.
Questi tre racconti sono collegati fra loro da Sakiko della prima storia, sono tutte ragazze della stessa classe, e grazie al libro di poesie di Sakiko, le altre due scoprono i tanka, facendone il loro più grande tesoro.
Questa raccolta di per sé è davvero molto bella, con un buon ritmo, e bei disegni. Sì, i disegni possono essere poco particolareggiati, ma è quella la sua vera forza! Sono essenziali! Riescono ad avvolgere il lettore in una stretta delicata e sensibile. "Ballata d'amore" fa sognare l'amore, un amore semplice, adolescenziale, ricco di simbolismi. Questo shoujo mi ha piacevolmente sorpresa. Non avevo grandi aspettative essendo dell'idea che le storie brevi sono fin troppo brevi, non lasciando l'adeguato spazio ai personaggi. Le prime due mi hanno davvero rilassato e coinvolta. La terza, è più forte di me, non riesco a vederla in modo positivo, doveva avere decisamente più pagine a disposizione. Il mio metro di paragone è sempre quello di Meiko e Shinichi di "Marmalade Boy", loro due sono il massimo in questo ambito. Tralasciando la coppia della Yoshizumi, comunque non mi è piaciuta la faccenda del "gioco". Capirete ciò che sto dicendo solo quando leggerete il volumetto.
A proposito, a fine volumetto troverete "Il simbolo della primavera" racconto che segna l'esordio di Shouko Akira, mangaka che promette davvero bene!
Mi sento di consigliare "Ballata d'amore" a tutte le ragazze che cercano una bella lettura, che vi può far sognare ad occhi aperti, provando le stesse emozioni che provano le protagoniste di queste storie basate sui tanka. Una poesia può essere simbolo di una verità assoluta? Scopritelo!
La prima è "L'ultimo autobus" in cui i protagonisti sono Sakiko e Shu. Lei, studentessa di un prestigioso liceo femminile, lui, facente parte di un liceo dalla brutta reputazione. Un giorno Sakiko nota un tanka scritto sulla panchina, di fronte la fermata del bus. Ne rimane folgorata: è proprio una poesia di Hiroshi Homura, che stima tantissimo. Prende così piega una storia dai risvolti inaspettati. Voto: 9.
In "La Principessa dell'amore non corrisposto" il protagonista assoluto è il tanka a inizio storia: "Stringendo la mano di chi non sa leggere l'hiragana, percorro un sentiero di raggi splendenti di luna". In esso è racchiuso tutto quello che serve per spiegare la storia di Erina e Eitaro, e invogliarla a leggere. Voto: 10.
"Before Kiss" è stata la storia che mi è piaciuta meno. Il rapporto studentesse/professori è sempre troppo delicato, e può risultare distorto. Voto: 6.
Questi tre racconti sono collegati fra loro da Sakiko della prima storia, sono tutte ragazze della stessa classe, e grazie al libro di poesie di Sakiko, le altre due scoprono i tanka, facendone il loro più grande tesoro.
Questa raccolta di per sé è davvero molto bella, con un buon ritmo, e bei disegni. Sì, i disegni possono essere poco particolareggiati, ma è quella la sua vera forza! Sono essenziali! Riescono ad avvolgere il lettore in una stretta delicata e sensibile. "Ballata d'amore" fa sognare l'amore, un amore semplice, adolescenziale, ricco di simbolismi. Questo shoujo mi ha piacevolmente sorpresa. Non avevo grandi aspettative essendo dell'idea che le storie brevi sono fin troppo brevi, non lasciando l'adeguato spazio ai personaggi. Le prime due mi hanno davvero rilassato e coinvolta. La terza, è più forte di me, non riesco a vederla in modo positivo, doveva avere decisamente più pagine a disposizione. Il mio metro di paragone è sempre quello di Meiko e Shinichi di "Marmalade Boy", loro due sono il massimo in questo ambito. Tralasciando la coppia della Yoshizumi, comunque non mi è piaciuta la faccenda del "gioco". Capirete ciò che sto dicendo solo quando leggerete il volumetto.
A proposito, a fine volumetto troverete "Il simbolo della primavera" racconto che segna l'esordio di Shouko Akira, mangaka che promette davvero bene!
Mi sento di consigliare "Ballata d'amore" a tutte le ragazze che cercano una bella lettura, che vi può far sognare ad occhi aperti, provando le stesse emozioni che provano le protagoniste di queste storie basate sui tanka. Una poesia può essere simbolo di una verità assoluta? Scopritelo!
'Ballata d'amore', orribile adattamento italiano di 'Koi no Uta', è un volume unico scritto e disegnato da Shouko Akira, conosciuta in Italia per il one shot 'Honey Moon'.
Anche stavolta, l'autrice si cimenta in storie adolescenziali con protagonisti liceali, coinvolti nel turbine del primo amore nonché dei primi batticuori. I quattro racconti che compongono l'opera, escluso l'ultimo, hanno come filo conduttore i "tanka", ovvero poesie brevi tipicamente giapponesi dalla metrica di trentun sillabe in cinque versi. Attraverso talune composizioni del poeta Hiroshi Homura, di cui la mangaka ne è grande ammiratrice, ci vengono narrate le seguenti storie: "L'ultimo autobus", "La principessa dell'amore non corrisposto", "Before Kiss".
Tutti, compresa l'autrice, siamo d'accordo che il racconto iniziale è quello meglio riuscito, sia per la caratterizzazione dei personaggi sia per la narrazione, tanto delicata nelle prime pagine quanto malinconica nella conclusione. La seconda storia è incentrata su due amici d'infanzia e una promessa: riuscirà la protagonista a coronare il suo sogno d'amore con il bramato principe? Benché meno incisiva della prima storia, anch'essa offre dei momenti scorrevoli e romantici. L'ultima storia è la più banale poiché si focalizza sul classico rapporto azzardato tra un'alunna e il suo professore, visto e rivisto in mille salse possibili. Come detto, la particolarità di questo tankobon sta nell'inserimento dei tanka, un buon espediente per esprimere le emozioni dei personaggi attraverso la poesia, introducendo in tal modo degli inizi originali e ben pensati. Malgrado l'eccellente input, che lasciava presagire degli ottimi spunti di riflessione, ahimè gli sviluppi fanno crollare l'ottima base. Le situazioni, gli intrecci, gli epiloghi, tutto quanto viene liquidato in maniera troppo superflua e frettolosa.
Il racconto extra, presente nelle ultime pagine, è uno dei lavori d'esordio dell'autrice, e come tutte le prime serializzazioni è assai marginale e decisamente trascurabile.
Per quanto riguarda la grafica, è abbastanza pulita e chiara nei primi piani, seppure poco dettagliati nei lineamenti, ed è altrettanto approssimativa negli sfondi, questi ridotti all'essenziale.
È interessante la parola dell'autrice nella postfazione, la quale svela i retroscena sui singoli racconti, descrivendo minuziosamente le difficoltà nella sceneggiatura, alcune curiosità e caratteristiche dei personaggi, le impressioni finali, ma soprattutto, è affascinante la sua interpretazione personale dei tanka. Pur non essendo uno shoujo innovativo, né per le storie né per i disegni, l'opera in analisi raggiunge la sufficienza in quanto è una lettura piacevole e spensierata, sebbene non memorabile. Da astenersi gli oppositori dell'happy ending.
Anche stavolta, l'autrice si cimenta in storie adolescenziali con protagonisti liceali, coinvolti nel turbine del primo amore nonché dei primi batticuori. I quattro racconti che compongono l'opera, escluso l'ultimo, hanno come filo conduttore i "tanka", ovvero poesie brevi tipicamente giapponesi dalla metrica di trentun sillabe in cinque versi. Attraverso talune composizioni del poeta Hiroshi Homura, di cui la mangaka ne è grande ammiratrice, ci vengono narrate le seguenti storie: "L'ultimo autobus", "La principessa dell'amore non corrisposto", "Before Kiss".
Tutti, compresa l'autrice, siamo d'accordo che il racconto iniziale è quello meglio riuscito, sia per la caratterizzazione dei personaggi sia per la narrazione, tanto delicata nelle prime pagine quanto malinconica nella conclusione. La seconda storia è incentrata su due amici d'infanzia e una promessa: riuscirà la protagonista a coronare il suo sogno d'amore con il bramato principe? Benché meno incisiva della prima storia, anch'essa offre dei momenti scorrevoli e romantici. L'ultima storia è la più banale poiché si focalizza sul classico rapporto azzardato tra un'alunna e il suo professore, visto e rivisto in mille salse possibili. Come detto, la particolarità di questo tankobon sta nell'inserimento dei tanka, un buon espediente per esprimere le emozioni dei personaggi attraverso la poesia, introducendo in tal modo degli inizi originali e ben pensati. Malgrado l'eccellente input, che lasciava presagire degli ottimi spunti di riflessione, ahimè gli sviluppi fanno crollare l'ottima base. Le situazioni, gli intrecci, gli epiloghi, tutto quanto viene liquidato in maniera troppo superflua e frettolosa.
Il racconto extra, presente nelle ultime pagine, è uno dei lavori d'esordio dell'autrice, e come tutte le prime serializzazioni è assai marginale e decisamente trascurabile.
Per quanto riguarda la grafica, è abbastanza pulita e chiara nei primi piani, seppure poco dettagliati nei lineamenti, ed è altrettanto approssimativa negli sfondi, questi ridotti all'essenziale.
È interessante la parola dell'autrice nella postfazione, la quale svela i retroscena sui singoli racconti, descrivendo minuziosamente le difficoltà nella sceneggiatura, alcune curiosità e caratteristiche dei personaggi, le impressioni finali, ma soprattutto, è affascinante la sua interpretazione personale dei tanka. Pur non essendo uno shoujo innovativo, né per le storie né per i disegni, l'opera in analisi raggiunge la sufficienza in quanto è una lettura piacevole e spensierata, sebbene non memorabile. Da astenersi gli oppositori dell'happy ending.
Questo è il mio primo manga Shoujo che ho letto in tutta la mia vita e devo dire che non me ne sono pentito per niente .
Il manga non è altro che una raccolta di storie brevi scritta dalla mangaka Shouko Akira , questo manga è edito in italia dalla planet manga . Le 4 store hanno come tema principale L'amore dei protagonisti che viene messa a dura prova da alcuni avvenimenti che metterà alla prova il loro amore reciproco , ma alla fine della storia ho provato un non so che di felicita nel vedere come finiva . Per essere una opera breve devo dire che mi sono divertito molto a leggerlo lo consiglio a tutti anche a non gli amanti del genere ^_^.
Il manga non è altro che una raccolta di storie brevi scritta dalla mangaka Shouko Akira , questo manga è edito in italia dalla planet manga . Le 4 store hanno come tema principale L'amore dei protagonisti che viene messa a dura prova da alcuni avvenimenti che metterà alla prova il loro amore reciproco , ma alla fine della storia ho provato un non so che di felicita nel vedere come finiva . Per essere una opera breve devo dire che mi sono divertito molto a leggerlo lo consiglio a tutti anche a non gli amanti del genere ^_^.
I tanka, una forma poetica nata secoli orsono in Giappone ed ancora in uso tutt’oggi grazie alla semplicità, due strofe che in totale devono contare 31 sillabe disposte con un preciso ordine. La mangaka già famosa in Italia per “Honey Moon”, ovvero Shouko Akira, ne è un’appassionata per questo ha proposto ad Hiroshi Homura di fare tre brevi storie tratte da sue composizioni.
<p align="center"><i>Dormiamo io e te, nell’ultimo autobus di stanotte,
circondati da Violacee insegne “Si prega di scendere”</i></p>
Questo è il tanka al quale si ispira la prima storia, dove effettivamente un autobus ci sarà ma non avrà la stessa simbologia che sarà presa invece da una panchina riverniciata, un nuovo inizio o la fine di tutto? Ed è su questo fattore che gioca l’autrice, costruisce dolci storie d’amore intorno ai tanka sfruttando simbologie e chiavi di lettura sottolineando così la natura ambigua di queste poesie, hanno un significato che varia molto in base allo stato d’animo del lettore.
Forse i racconti non saranno perfetti per un occhio critico, ci saranno personaggi non proprio originali e sviluppi forzati o esageratamente zuccherosi, però non ci faremo caso se li leggeremo con il giusto spirito che bada più al contenuto che alla forma, e nonostante la qualità delle storie vada leggermente calando riuscirà a catturare il cuore del lettore più romantico o malinconico grazie alle storie che sapranno emozionare con la loro semplice sentimentalità romantica.
L’unica nota va fatta al racconto conclusivo, il quarto, è una semplice storia scritta anni prima dall’autrice che non ha nulla che la collega ai tanka, ma nel complesso risulta godibile come un buon extra.
I disegni seguono le linee delle mangaka degli anni ’90, un tratto esile e filante incontra uno stile pulito che predilige i volti e la loro espressività, anche la regia conferma questa tendenza: le tavole cambiano in base alle necessità, durante gli sviluppi riempie di vignette la pagina mentre nei momenti più delicati lascia spazio alle immagini, ma dedica sempre maggior attenzioni ai primi piani. Il tutto corredato da discorsi semplici, brevi e scorrevoli in modo da agevolare la velocità di narrazione.
L’edizione italiana è ottima rispetto al prezzo, sia i disegni che i dialoghi sono impressi ottimamente su carta spessa dai toni leggermente grigi, quindi niente trasparenze, inoltre la copertina rigida risulta robusta, così come la rilegatura.
Un volume unico ben riuscito ma non per tutti i palati quindi, dedicato ai chi pensa di saper ancora sognare e che volerà in mezzo alle semplici storie d’amore qui narrate che sanno regalare dolci momenti emozionanti e toccanti.
<p align="center"><i>Dormiamo io e te, nell’ultimo autobus di stanotte,
circondati da Violacee insegne “Si prega di scendere”</i></p>
Questo è il tanka al quale si ispira la prima storia, dove effettivamente un autobus ci sarà ma non avrà la stessa simbologia che sarà presa invece da una panchina riverniciata, un nuovo inizio o la fine di tutto? Ed è su questo fattore che gioca l’autrice, costruisce dolci storie d’amore intorno ai tanka sfruttando simbologie e chiavi di lettura sottolineando così la natura ambigua di queste poesie, hanno un significato che varia molto in base allo stato d’animo del lettore.
Forse i racconti non saranno perfetti per un occhio critico, ci saranno personaggi non proprio originali e sviluppi forzati o esageratamente zuccherosi, però non ci faremo caso se li leggeremo con il giusto spirito che bada più al contenuto che alla forma, e nonostante la qualità delle storie vada leggermente calando riuscirà a catturare il cuore del lettore più romantico o malinconico grazie alle storie che sapranno emozionare con la loro semplice sentimentalità romantica.
L’unica nota va fatta al racconto conclusivo, il quarto, è una semplice storia scritta anni prima dall’autrice che non ha nulla che la collega ai tanka, ma nel complesso risulta godibile come un buon extra.
I disegni seguono le linee delle mangaka degli anni ’90, un tratto esile e filante incontra uno stile pulito che predilige i volti e la loro espressività, anche la regia conferma questa tendenza: le tavole cambiano in base alle necessità, durante gli sviluppi riempie di vignette la pagina mentre nei momenti più delicati lascia spazio alle immagini, ma dedica sempre maggior attenzioni ai primi piani. Il tutto corredato da discorsi semplici, brevi e scorrevoli in modo da agevolare la velocità di narrazione.
L’edizione italiana è ottima rispetto al prezzo, sia i disegni che i dialoghi sono impressi ottimamente su carta spessa dai toni leggermente grigi, quindi niente trasparenze, inoltre la copertina rigida risulta robusta, così come la rilegatura.
Un volume unico ben riuscito ma non per tutti i palati quindi, dedicato ai chi pensa di saper ancora sognare e che volerà in mezzo alle semplici storie d’amore qui narrate che sanno regalare dolci momenti emozionanti e toccanti.
"Ballata d'Amore" è una raccolta, in volume unico, di tre storie brevi autoconclusive che l'autrice, Shouko Akira, ha sviluppato sui tanka di Hiroshi Homura, più una quarta storia non ispirata a queste poesie. Ed è sotto ogni aspetto uno dei manga più belli che io abbia mai letto, nonostante in genere non ami le storie autoconclusive di un solo volume. Tutte le storie sono ben progettate per far risaltare i tanka a cui si rifanno e rappresentare le emozioni e le immagini che ispirano all'autrice e che facilmente vengono condivise dal lettore.
I disegni sono ottimi e i racconti emozionanti.
La prima storia, "L'ultimo autobus", racconta di un ragazzo e una ragazza di due scuole diverse che riescono a conoscersi grazie appunto ad un tanka che lui scrive sulla panchina dove lei è solita aspettare l'autobus.
La seconda, "La principessa dell'amore non corrisposto", tratta di due amici d'infanzia la cui differenza di classe sociale sembrerebbe creare qualche ostacolo al lieto fine.
Nella terza, "Befor kiss", si incontra la pericolosa coppia insegnante/alunna, iniziata come gioco ma conclusasi seriamente quando questa viene praticamente scoperta.
Interessante da notare il filo che collega le tre storie, dato non solo dai tanka, ma dal libro in cui sono raccolti poiché le tre protagoniste frequentano la stessa scuola e il libro in questione appartiene alla prima protagonista, la quale lo presta alla seconda, e lo dimentica in classe facendo sì che la terza lo scopra e legga.
La quarta storia, "Il simbolo della primavera", invece, non è ispirata ai tanka come le precedenti, ma risulta altrettanto poetica parlando della storia nascente tra una ragazza al primo anno di liceo, figlia di una famosa attrice, che viene additata da tutti a causa della popolarità della madre e che proprio per questo desidera essere "invisibile", e un suo compagno di classe attivo e estroverso. Il loro amore si svilupperà, nonostante le resistenze di lei, proprio su un palcoscenico sul quale avranno i ruoli di protagonisti in una rappresentazione scolastica, che metterà lei proprio dove non avrebbe voluto mai essere: sotto i riflettori.
Inutile aggiungere che ho imparato tutti i tanka riportati a memoria. Insomma: un 10 pieno per questo manga che trascina in storie diverse ma emozionanti e poetiche, e che può essere facilmente amato anche dai non appassionati di shojo.
I disegni sono ottimi e i racconti emozionanti.
La prima storia, "L'ultimo autobus", racconta di un ragazzo e una ragazza di due scuole diverse che riescono a conoscersi grazie appunto ad un tanka che lui scrive sulla panchina dove lei è solita aspettare l'autobus.
La seconda, "La principessa dell'amore non corrisposto", tratta di due amici d'infanzia la cui differenza di classe sociale sembrerebbe creare qualche ostacolo al lieto fine.
Nella terza, "Befor kiss", si incontra la pericolosa coppia insegnante/alunna, iniziata come gioco ma conclusasi seriamente quando questa viene praticamente scoperta.
Interessante da notare il filo che collega le tre storie, dato non solo dai tanka, ma dal libro in cui sono raccolti poiché le tre protagoniste frequentano la stessa scuola e il libro in questione appartiene alla prima protagonista, la quale lo presta alla seconda, e lo dimentica in classe facendo sì che la terza lo scopra e legga.
La quarta storia, "Il simbolo della primavera", invece, non è ispirata ai tanka come le precedenti, ma risulta altrettanto poetica parlando della storia nascente tra una ragazza al primo anno di liceo, figlia di una famosa attrice, che viene additata da tutti a causa della popolarità della madre e che proprio per questo desidera essere "invisibile", e un suo compagno di classe attivo e estroverso. Il loro amore si svilupperà, nonostante le resistenze di lei, proprio su un palcoscenico sul quale avranno i ruoli di protagonisti in una rappresentazione scolastica, che metterà lei proprio dove non avrebbe voluto mai essere: sotto i riflettori.
Inutile aggiungere che ho imparato tutti i tanka riportati a memoria. Insomma: un 10 pieno per questo manga che trascina in storie diverse ma emozionanti e poetiche, e che può essere facilmente amato anche dai non appassionati di shojo.
"Ballata d'amore" è una raccolta di quattro storie brevi che hanno la particolarità di avere come riferimento dei Tanka (poesie giapponesi di 5 versi) di Hiroshi Homura.
Nonostante la loro scarsa lunghezza, le quattro storie sono molto ben fatte e sono, quale più quale meno, molto carine.
La prima storia narra le vicende di due ragazzi che si conoscono grazie ad un verso di Homura scarabocchiato su una panchina, la seconda, invece, tratta del rapporto di amicizia tra due studenti di classi sociali diverse.
Before Kiss, terza storia della raccolta, ha come protagonista una coppia proibita, professore/alunna, che dovrà vedersela con il regolamento scolastico.
L'ultimo ma non meno interessante racconto, punta i riflettori su una giovane ragazza, figlia di una famosa attrice, che dovrà fare i conti con la fama della madre.
Anche se alcuni argomenti sono trattati da tantissimi altri manga, fa comunque piacere passare qualche minuto di tempo immersi in questa lettura.
Da apprezzare la capacità dell'autrice di far nascere dai versi di Homura storie capaci di trasmettere le stesse sensazioni delle poesie.
L'edizione è la classica della Planet Manga, con bollino sulla copertina Planet Shojo.
Voto più che sufficiente per un manga che consiglio soprattutto agli amanti degli shojo.
Nonostante la loro scarsa lunghezza, le quattro storie sono molto ben fatte e sono, quale più quale meno, molto carine.
La prima storia narra le vicende di due ragazzi che si conoscono grazie ad un verso di Homura scarabocchiato su una panchina, la seconda, invece, tratta del rapporto di amicizia tra due studenti di classi sociali diverse.
Before Kiss, terza storia della raccolta, ha come protagonista una coppia proibita, professore/alunna, che dovrà vedersela con il regolamento scolastico.
L'ultimo ma non meno interessante racconto, punta i riflettori su una giovane ragazza, figlia di una famosa attrice, che dovrà fare i conti con la fama della madre.
Anche se alcuni argomenti sono trattati da tantissimi altri manga, fa comunque piacere passare qualche minuto di tempo immersi in questa lettura.
Da apprezzare la capacità dell'autrice di far nascere dai versi di Homura storie capaci di trasmettere le stesse sensazioni delle poesie.
L'edizione è la classica della Planet Manga, con bollino sulla copertina Planet Shojo.
Voto più che sufficiente per un manga che consiglio soprattutto agli amanti degli shojo.
Un manga senza infamia e senza lode. Racconti brevi e leggeri che si assaporano con delizia per poi lasciare che cadano nell’oblio senza troppi rimpianti. Sono storie d’amore adolescenziale simpatiche, ben pensate, dolci, forse neanche troppo banali. Ma che, o per la loro brevità o per la poca carica emotiva, non riescono a coinvolgere, a colpire, a radicarsi nella testa e mettere voglia di rileggerle. Passano così, leggere e senza alcuna pretesa.
Per trascorrere qualche momento distensivo nel tempo libero. Disegni carini, che calzano a pennello con l’insieme.
Per trascorrere qualche momento distensivo nel tempo libero. Disegni carini, che calzano a pennello con l’insieme.
Questo volume raccoglie tre storie d’amore, ciascuna incentrata su un <i>tanka</i> (un breve componimento poetico) di Hiroshi Homura, e avente per protagonista una studentessa dell’esclusivo liceo femminile Suzu.
In “L’Ultimo Autobus”, Sakiko Konno nota un <i>tanka</i> scritto sullo schienale della panchina vicina alla fermata dell’autobus, dove è solita sedersi a leggere dopo l’uscita da scuola: incuriosita, ne scrive un altro a sua volta, ma grande è il suo stupore quando il giorno successivo non solo trova un nuovo <i>tanka</i>, ma soprattutto scopre che l’autore delle scritte è Shu Inamoto, uno studente dell’istituto Fujinami con i capelli tinti e gli orecchini!
Nonostante l’iniziale diffidenza, Sakiko inizia a frequentare Shu e rimane molto colpita dal fatto che il ragazzo abbia dei gusti così simili ai suoi, ma sarà solo affrontando una situazione spiacevole che riuscirà a capire quali siano i suoi veri sentimenti per lui.
Nel secondo racconto, “La Principessa dell’Amore non Corrisposto”, Erina Saijo, sfogliando un libro di <i>tanka</i> di una sua compagna di classe, rimane colpita da una poesia, che le riporta alla mente un episodio vissuto nell’infanzia insieme all’amichetto Eitaro Domoto.
I due sono tuttora in buoni rapporti: Eitaro la tratta con molta familiarità, sebbene Erina sia la discendente di una famiglia di nobili origini, mentre la ragazza lo rimprovera spesso, anche se sembra nutrire un sentimento particolare nei suoi confronti.
La protagonista di “Before Kiss” è Sachi Yuki, una studentessa modello che, per il gusto di infrangere il rigido regolamento scolastico cercando di non farsi scoprire, decide di sedurre il professor Morisaki, insegnante di fisica: il giovane sta al gioco, ma dopo un po’ di tempo Sachi inizia a sentirsi strana, e il suo turbamento cresce ancora di più quando legge un <i>tanka</i> in un libro dimenticato in classe da una sua compagna.
È presente anche una quarta storia, “Il Simbolo della Primavera”, realizzata dall’autrice agli esordi: Suzuko è la figlia della famosa attrice Yukiko Hino e quindi si ritrova spesso al centro della curiosità dei compagni di scuola; la ragazza si sente a disagio, perché vorrebbe essere considerata per quello che è, ma la situazione è destinata a cambiare quando, all’inizio del nuovo anno scolastico, si ritrova come vicino di banco Hiroki Kajitani, un ragazzo molto simpatico ed estroverso.
Infine, le ultime pagine del volume contengono una postfazione, in cui l’autrice scrive alcune brevi, ma interessanti considerazioni sulla stesura e sui personaggi dei quattro racconti.
Nonostante lo stile di disegno poco incisivo, Shouko Akira riesce a delineare con una certa abilità nello spazio di poche pagine delle storie d’amore semplici, ma perfettamente in grado di dar corpo alle emozioni suscitate dai versi di Hiroshi Homura.
L’edizione Planet Manga è priva di sovracopertina, ma può considerarsi abbastanza soddisfacente per quanto riguarda la rilegatura, il tipo di carta impiegata e la qualità della stampa.
In “L’Ultimo Autobus”, Sakiko Konno nota un <i>tanka</i> scritto sullo schienale della panchina vicina alla fermata dell’autobus, dove è solita sedersi a leggere dopo l’uscita da scuola: incuriosita, ne scrive un altro a sua volta, ma grande è il suo stupore quando il giorno successivo non solo trova un nuovo <i>tanka</i>, ma soprattutto scopre che l’autore delle scritte è Shu Inamoto, uno studente dell’istituto Fujinami con i capelli tinti e gli orecchini!
Nonostante l’iniziale diffidenza, Sakiko inizia a frequentare Shu e rimane molto colpita dal fatto che il ragazzo abbia dei gusti così simili ai suoi, ma sarà solo affrontando una situazione spiacevole che riuscirà a capire quali siano i suoi veri sentimenti per lui.
Nel secondo racconto, “La Principessa dell’Amore non Corrisposto”, Erina Saijo, sfogliando un libro di <i>tanka</i> di una sua compagna di classe, rimane colpita da una poesia, che le riporta alla mente un episodio vissuto nell’infanzia insieme all’amichetto Eitaro Domoto.
I due sono tuttora in buoni rapporti: Eitaro la tratta con molta familiarità, sebbene Erina sia la discendente di una famiglia di nobili origini, mentre la ragazza lo rimprovera spesso, anche se sembra nutrire un sentimento particolare nei suoi confronti.
La protagonista di “Before Kiss” è Sachi Yuki, una studentessa modello che, per il gusto di infrangere il rigido regolamento scolastico cercando di non farsi scoprire, decide di sedurre il professor Morisaki, insegnante di fisica: il giovane sta al gioco, ma dopo un po’ di tempo Sachi inizia a sentirsi strana, e il suo turbamento cresce ancora di più quando legge un <i>tanka</i> in un libro dimenticato in classe da una sua compagna.
È presente anche una quarta storia, “Il Simbolo della Primavera”, realizzata dall’autrice agli esordi: Suzuko è la figlia della famosa attrice Yukiko Hino e quindi si ritrova spesso al centro della curiosità dei compagni di scuola; la ragazza si sente a disagio, perché vorrebbe essere considerata per quello che è, ma la situazione è destinata a cambiare quando, all’inizio del nuovo anno scolastico, si ritrova come vicino di banco Hiroki Kajitani, un ragazzo molto simpatico ed estroverso.
Infine, le ultime pagine del volume contengono una postfazione, in cui l’autrice scrive alcune brevi, ma interessanti considerazioni sulla stesura e sui personaggi dei quattro racconti.
Nonostante lo stile di disegno poco incisivo, Shouko Akira riesce a delineare con una certa abilità nello spazio di poche pagine delle storie d’amore semplici, ma perfettamente in grado di dar corpo alle emozioni suscitate dai versi di Hiroshi Homura.
L’edizione Planet Manga è priva di sovracopertina, ma può considerarsi abbastanza soddisfacente per quanto riguarda la rilegatura, il tipo di carta impiegata e la qualità della stampa.
Ballata d'amore è un manga a volume unico, si tratta di una raccolta di tre storie collegate dai tanka, poesie giapponesi che a prima vista sembrano assurde ma a secondo delle emozioni del giorno prendono un significato diverso... è uno shoujo veramente delicato nel tracciare approcci diversi nelle relazioni amorose. Personalmente mi piace la terza storia, Before Kiss, perché ti coinvolge totalmente; ma anche la prima, soprattutto per la tenerezza che predomina nella trama.
Lo consiglio vivamente a chi gradisce il genere o i tanka e le poesie generale. Vi auguro buona lettura!
Lo consiglio vivamente a chi gradisce il genere o i tanka e le poesie generale. Vi auguro buona lettura!
Il manga è composto da tre storie collegate tra loro da dei "tanka", ovvero piccole poesie giapponesi in cinque versi.
La prima storia si intitola “L’ultimo Autobus” (la mia preferita) e racconta di due ragazzi che si conoscono grazie alla poesia. La seconda, “La principessa dell’amore non corrisposto”, ha come protagonista una ragazza diciassettenne innamorata del suo amico d’infanzia. La terza si intitola “Before Kiss”, ed è quella di cui mi è piaciuta di meno la trama; essa parla di una studentessa che si innamora del proprio professore.
Infine il volumetto include una quarta storia, “Il simbolo della primavera”, che in realtà è una delle prime mai scritte dall’autrice.
Nonostante non mi piaccia molto il genere romantico, ho trovato questo manga a modo suo interessante, ed in pratica si tratta di un vero e proprio Shojo. Inoltre il prezzo è onesto, ed anche i disegni sono buoni.
Tuttavia, a causa del fatto che vi sono certi episodi che, secondo me, fanno calare la media qualitativa dell'opera, non posso assegnare un voto molto alto. Lo consiglio al pubblico femminile.
La prima storia si intitola “L’ultimo Autobus” (la mia preferita) e racconta di due ragazzi che si conoscono grazie alla poesia. La seconda, “La principessa dell’amore non corrisposto”, ha come protagonista una ragazza diciassettenne innamorata del suo amico d’infanzia. La terza si intitola “Before Kiss”, ed è quella di cui mi è piaciuta di meno la trama; essa parla di una studentessa che si innamora del proprio professore.
Infine il volumetto include una quarta storia, “Il simbolo della primavera”, che in realtà è una delle prime mai scritte dall’autrice.
Nonostante non mi piaccia molto il genere romantico, ho trovato questo manga a modo suo interessante, ed in pratica si tratta di un vero e proprio Shojo. Inoltre il prezzo è onesto, ed anche i disegni sono buoni.
Tuttavia, a causa del fatto che vi sono certi episodi che, secondo me, fanno calare la media qualitativa dell'opera, non posso assegnare un voto molto alto. Lo consiglio al pubblico femminile.
Adoro i disegni della sensei, li trovo pieni di armonia e delicatezza.
E' una raccolta di storie che si dipingono delicatamente attraverso una poesia che è il filo conduttore di tutto. Storie di primi amori, di sensazioni sconosciute, di ricordi che mai svaniranno dentro di noi, come la prima volta che si sussurra un "ti amo", a metà voce, con il cuore martellante nel petto. La speranza di essere ricambiati e la paura di perdere la persona che ci fa sospirare. Tutto questo è Ballata D'Amore. Leggetelo, per un'ora di dolcezza in più che non guasta mai.
E' una raccolta di storie che si dipingono delicatamente attraverso una poesia che è il filo conduttore di tutto. Storie di primi amori, di sensazioni sconosciute, di ricordi che mai svaniranno dentro di noi, come la prima volta che si sussurra un "ti amo", a metà voce, con il cuore martellante nel petto. La speranza di essere ricambiati e la paura di perdere la persona che ci fa sospirare. Tutto questo è Ballata D'Amore. Leggetelo, per un'ora di dolcezza in più che non guasta mai.
Questo manga mi è piaciuto parecchio; la cosa bella è che quanto inizi a leggerlo non si riesce a smettere... poi è diverso dai soliti shoujo perché parla di piccole storie tratte da poesie. I protagonisti delle storie sono sempre ragazzi di liceo. Tutte le quattro storie sono carinissime e molto romantiche, mi ha fatto molto piacere leggerlo, perciò ve lo consiglio ^_^.
Innanzitutto il mio voto è più che sufficiente poiché nel complesso è un buon prodotto, il prezzo d'acquisto non è eccessivo, la qualità percepita non è male ed i disegni personalmente mi son piaciuti cosi come anche le storie tratte dalle poesie. Forse si poteva approfondire un po' le storie ma dato che hanno come punto di partenza dei tanka è anche giusto così, da la possibilità al lettore di colmare gli eventuali vuoti narrativi con la propria immaginazione.
È un volume che si legge piacevolmente e ti tiene compagnia, storie leggere trattate con "semplicità" nel senso che come detto non vengono approfondite determinate questioni o la psicologia dei personaggi, comunque si legge ed una volta finito non rimani deluso (a mio parere).
In conclusione lo consiglio, sia perché è un volume unico sia perché non ha un costo eccessivo e poi perché mi è piaciuta la delicatezza trattandosi di brevi racconti incentrati sui tanka.
È un volume che si legge piacevolmente e ti tiene compagnia, storie leggere trattate con "semplicità" nel senso che come detto non vengono approfondite determinate questioni o la psicologia dei personaggi, comunque si legge ed una volta finito non rimani deluso (a mio parere).
In conclusione lo consiglio, sia perché è un volume unico sia perché non ha un costo eccessivo e poi perché mi è piaciuta la delicatezza trattandosi di brevi racconti incentrati sui tanka.
Non posso dare 10 perché l'unica storia delle quattro che mi ha colpito veramente è stata la prima, comunque consiglio vivamente di comprarlo. La lettura è piacevole e permette di rilassarsi senza staccarsi dalla realtà. Shojo manga a tutti gli effetti (non contiene ne hentai ne ecchi), adatto sopratutto alle ragazze della mia età (15-16 anni) e particolarmente a coloro che amano la poesia. Infatti ogni storia viene raccontata partendo da un tanka (poesia breve giapponese) e devo proprio dire che calzano a pennello, conservando tutto il significato dei tanka. Fate pure come vi pare, ma per me è da acquistare. >___<