Veritas
Una volta tanto cominciamo dalla fine...che non c'è!
No, non sto facendo dell'odiosissimo spoiler, vi sto semplicemente scrivendo quel che qualunque lettore dovrebbe tenere bene a mente prima di acquistare quest'opera, onde non restarne troppo deluso. Il finale è aperto, apertissimo, e l'autore stesso la definisce come "la fine della prima parte della storia", dopo la quale si prenderà un momento di pausa atto anche a rielaborare le idee.
Ora la domanda nasce spontanea... vedremo mai questa fantomatica "seconda parte" o il tutto (come spesso avviene) resterà una promessa in sospeso e una speranza vana? Non posso far altro che sperare che la promessa dell'autore si concretizzi e Veritas possa godere di un finale vero e proprio, un finale che riesca ad essere dello stesso livello del resto della trama. Non mi sembra chiedere troppo.
Cos'è dunque Veritas?
Parliamo di un manga, anzi di un manwha (è coreano) “picchiereccio”, decisamente intrigante. Seppur non faccia certo perno su situazioni che brillino per originalità, tutt'altro direi, ciononostante Veritas ti prende! La storia, sul finale, comincia a perdere colpi diventando un po' troppo ingarbugliata e arrancata , forse per via della poca ispirazione residua dell'autore, tuttavia la carica emotiva che riesce a creare è tanta ed è abbinata ad uno stile di disegno davvero molto gradevole e piuttosto dettagliato che riesce a supportare più che bene le tante fasi di lotta senza renderle affatto confusionarie.
L'edizione della J.Pop gode della sua solita ottima qualità, sia per quanto riguarda la robustezza della rilegatura che per la qualità della carta e la cura dedicata ai volumetti, ovviamente muniti di sovraccopertina; unica nota stonatissima è dovuta al repentino cambio di carta che ha costretto (non solo la Jpop) a variare notevolmente le dimensioni dell'ultimo volumetto che, in questo modo, appare quasi doppio rispetto agli altri. Non è solo un problema di spazio occupato: il colpo d'occhio risulta pessimo, qualsiasi opera che ha dovuto subire il medesimo trattamento ne uscirà fuori "sfregiata" e la bruttura sarà ancora maggiore in casi come questo, dove mancava un singolo volumetto alla chiusura dell'opera stessa... o meglio, vogliamo sperare, del primo arco narrativo, così come promesso dall'autore.
Assegnare un voto a Veritas non è facile. Le premesse erano ottime, gli sviluppi decisamente validi, perlomeno fino ad un certo punto, i disegni curatissimi ma... come si deve valutare un'opera a tutti gli effetti incompleta? Se restasse così com'è la sconsiglierei a chiunque, sarebbe meglio evitare quest'inutile esborso economico, se invece avesse un seguito si dovrebbe valutare nel suo insieme.
Alla fine opterò per un 7, impossibilitato a far finta della mancanza di una conclusione ma speranzoso che possa presto arrivare.
No, non sto facendo dell'odiosissimo spoiler, vi sto semplicemente scrivendo quel che qualunque lettore dovrebbe tenere bene a mente prima di acquistare quest'opera, onde non restarne troppo deluso. Il finale è aperto, apertissimo, e l'autore stesso la definisce come "la fine della prima parte della storia", dopo la quale si prenderà un momento di pausa atto anche a rielaborare le idee.
Ora la domanda nasce spontanea... vedremo mai questa fantomatica "seconda parte" o il tutto (come spesso avviene) resterà una promessa in sospeso e una speranza vana? Non posso far altro che sperare che la promessa dell'autore si concretizzi e Veritas possa godere di un finale vero e proprio, un finale che riesca ad essere dello stesso livello del resto della trama. Non mi sembra chiedere troppo.
Cos'è dunque Veritas?
Parliamo di un manga, anzi di un manwha (è coreano) “picchiereccio”, decisamente intrigante. Seppur non faccia certo perno su situazioni che brillino per originalità, tutt'altro direi, ciononostante Veritas ti prende! La storia, sul finale, comincia a perdere colpi diventando un po' troppo ingarbugliata e arrancata , forse per via della poca ispirazione residua dell'autore, tuttavia la carica emotiva che riesce a creare è tanta ed è abbinata ad uno stile di disegno davvero molto gradevole e piuttosto dettagliato che riesce a supportare più che bene le tante fasi di lotta senza renderle affatto confusionarie.
L'edizione della J.Pop gode della sua solita ottima qualità, sia per quanto riguarda la robustezza della rilegatura che per la qualità della carta e la cura dedicata ai volumetti, ovviamente muniti di sovraccopertina; unica nota stonatissima è dovuta al repentino cambio di carta che ha costretto (non solo la Jpop) a variare notevolmente le dimensioni dell'ultimo volumetto che, in questo modo, appare quasi doppio rispetto agli altri. Non è solo un problema di spazio occupato: il colpo d'occhio risulta pessimo, qualsiasi opera che ha dovuto subire il medesimo trattamento ne uscirà fuori "sfregiata" e la bruttura sarà ancora maggiore in casi come questo, dove mancava un singolo volumetto alla chiusura dell'opera stessa... o meglio, vogliamo sperare, del primo arco narrativo, così come promesso dall'autore.
Assegnare un voto a Veritas non è facile. Le premesse erano ottime, gli sviluppi decisamente validi, perlomeno fino ad un certo punto, i disegni curatissimi ma... come si deve valutare un'opera a tutti gli effetti incompleta? Se restasse così com'è la sconsiglierei a chiunque, sarebbe meglio evitare quest'inutile esborso economico, se invece avesse un seguito si dovrebbe valutare nel suo insieme.
Alla fine opterò per un 7, impossibilitato a far finta della mancanza di una conclusione ma speranzoso che possa presto arrivare.
Ottimo manga d'azione che proietta il lettore in una sorta di guerra tra praticanti di arti marziali, tra cui il protagonista, che vi finisce quasi per caso, e che non sa di chi fidarsi tra falsi amici e nemici, alleanze e intrighi. Egli difende il segreto dell'ambita tecnica dei tuoni e fulmini, che non è riuscito ad apprendere appieno dal suo maestro, ma che solo lui può riuscire a completare.
Ottima la grafica e disegni molto chiari e comprensibili, dato che durante gli scontri non si corre mai il rischio di non capire chi colpisce chi (ed è una cosa che in altri manga succede spesso...).
Trama avvincente, sempre nuova e nonostante tutto non particolarmente difficile da comprendere che porta il lettore a finire il manga tutto d'un fiato.
In attesa dell'uscita degli altri volumi in Italia il mio voto è nove.
Ottima la grafica e disegni molto chiari e comprensibili, dato che durante gli scontri non si corre mai il rischio di non capire chi colpisce chi (ed è una cosa che in altri manga succede spesso...).
Trama avvincente, sempre nuova e nonostante tutto non particolarmente difficile da comprendere che porta il lettore a finire il manga tutto d'un fiato.
In attesa dell'uscita degli altri volumi in Italia il mio voto è nove.
Mi piacciono molto i manga (o manwha) in cui, come in questo caso, la forza di volontà vince sul talento. Ma Gangryong, il protagonista di Veritas, è l'incarnazione di questo motto.
Veritas è un fumetto sulle arti marziali molto simile a Tenjou Tenge: c'è una scuola, ci sono stili diversi, personaggi strambi, la lotta al potere. In Veritas c'è un po' meno fan service - anche se mi sono innamorato più volte di Vera, soprattutto quando è vestita con la tuta gialla a strisce nere, in omaggio a Bruce Lee o Kill Bill - però ha una buona trama, bellissime tecniche e riesce a creare un forte legame coi personaggi.
Soprattutto costringe il lettore nella scomodissima posizione di scegliere quale fazione appoggiare. Ora, senza entrare in odiosi spoiler, dico soltanto che l'Accademia dove si svolge la maggior parte dell'azione, è divisa nella fazione del Tradizionalisti (discendenti delle Arti Marziali Tradizionali Coreane) e gli Allievi della Reunion (un'organizzazione per la salvaguardia di queste arti). Fra i due gruppi, ecco, ci sono numerose divergenze.
Gangryong vi si trova in mezzo. In realtà, in numerosissimi punti, mi sono pure chiesto se il protagonista non fosse qualcun altro. Perché, in realtà, Ma non è il personaggio più bello di tutto lo shonen: ve ne posso citare almeno altri tre (Vera, Guhoo, Rud), dimostrando quanta attenzione è stata messa nella sceneggiatura.
I combattimenti, poi, sono ben disegnati: si riesce a seguire ogni mossa (cosa non comune negli shonen); ogni movimento e ogni tecnica vengono spiegati e disegnati con estremo realismo, anche se la componente fantastica non è di certo secondaria.
Peccato, però, per il finale. Piuttosto frettoloso. Ho letto di una certa "Parte Seconda", ma non ne ho traccia, per cui devo accontentarmi di... Be', leggetelo!
Una rimprovero alla JPop che ne ha interrotto la pubblicazione. Vergogna!
Veritas è un fumetto sulle arti marziali molto simile a Tenjou Tenge: c'è una scuola, ci sono stili diversi, personaggi strambi, la lotta al potere. In Veritas c'è un po' meno fan service - anche se mi sono innamorato più volte di Vera, soprattutto quando è vestita con la tuta gialla a strisce nere, in omaggio a Bruce Lee o Kill Bill - però ha una buona trama, bellissime tecniche e riesce a creare un forte legame coi personaggi.
Soprattutto costringe il lettore nella scomodissima posizione di scegliere quale fazione appoggiare. Ora, senza entrare in odiosi spoiler, dico soltanto che l'Accademia dove si svolge la maggior parte dell'azione, è divisa nella fazione del Tradizionalisti (discendenti delle Arti Marziali Tradizionali Coreane) e gli Allievi della Reunion (un'organizzazione per la salvaguardia di queste arti). Fra i due gruppi, ecco, ci sono numerose divergenze.
Gangryong vi si trova in mezzo. In realtà, in numerosissimi punti, mi sono pure chiesto se il protagonista non fosse qualcun altro. Perché, in realtà, Ma non è il personaggio più bello di tutto lo shonen: ve ne posso citare almeno altri tre (Vera, Guhoo, Rud), dimostrando quanta attenzione è stata messa nella sceneggiatura.
I combattimenti, poi, sono ben disegnati: si riesce a seguire ogni mossa (cosa non comune negli shonen); ogni movimento e ogni tecnica vengono spiegati e disegnati con estremo realismo, anche se la componente fantastica non è di certo secondaria.
Peccato, però, per il finale. Piuttosto frettoloso. Ho letto di una certa "Parte Seconda", ma non ne ho traccia, per cui devo accontentarmi di... Be', leggetelo!
Una rimprovero alla JPop che ne ha interrotto la pubblicazione. Vergogna!
Solamente 7 perché, sebbene parta in modo davvero originale e alla grande, tuttavia nel finale si perde davvero tanto.
I disegni sono ottimi. Precisi, puliti, ben resi e veramente veramente piacevoli. La storia è abbastanza originale: un ragazzo che desidera diventare più forte per capeggiare tra i bulli della sua scuola e che un giorno incontra un misterioso uomo pregno di una forza maestosa e di poteri "soprannaturali". Il protagonista riesce a farsi prendere come discepolo e nel mezzo del suo apprendistato il suo maestro viene ucciso da un'organizzazione che "comanda" tutte le persone con poteri o arti di combattimento. Lo scopo del protagonista sarà dunque entrare a far parte di questa scuola, accrescere le proprie abilità e i propri poteri, ed infine vendicare la morte del maestro.
Come ho già detto, la storia è molto piacevole, combattimenti a go go e finalmente per la prima volta un personaggio che si allena come un matto per divenire forte, e non che sbuca dal nulla. Purtroppo alla fine subisce un clamoroso calo, e mi dispiace percé poteva essere da 9 un titolo del genere.
I disegni sono ottimi. Precisi, puliti, ben resi e veramente veramente piacevoli. La storia è abbastanza originale: un ragazzo che desidera diventare più forte per capeggiare tra i bulli della sua scuola e che un giorno incontra un misterioso uomo pregno di una forza maestosa e di poteri "soprannaturali". Il protagonista riesce a farsi prendere come discepolo e nel mezzo del suo apprendistato il suo maestro viene ucciso da un'organizzazione che "comanda" tutte le persone con poteri o arti di combattimento. Lo scopo del protagonista sarà dunque entrare a far parte di questa scuola, accrescere le proprie abilità e i propri poteri, ed infine vendicare la morte del maestro.
Come ho già detto, la storia è molto piacevole, combattimenti a go go e finalmente per la prima volta un personaggio che si allena come un matto per divenire forte, e non che sbuca dal nulla. Purtroppo alla fine subisce un clamoroso calo, e mi dispiace percé poteva essere da 9 un titolo del genere.
Veritas è un manwha molto ben fatto, uno dei migliori nel suo genere.
Il punto di forza di questa opera sono sicuramente i combattimenti, molto ben realizzati e molto coinvolgenti. La storia è ben strutturata con molti elementi originali, mai banale e con degli ottimi intrecci. I disegni sono ben fatti, molto chiari e si adattano perfettamente alle continue risse.
Questo manwha è vivamente consigliato a tutti gli appassionati di combattimenti ed arti marziali. È un'ottima lettura e dovrebbe essere più famoso perché ha tutte le carte in regola per essere apprezzato da molte persone.
Il punto di forza di questa opera sono sicuramente i combattimenti, molto ben realizzati e molto coinvolgenti. La storia è ben strutturata con molti elementi originali, mai banale e con degli ottimi intrecci. I disegni sono ben fatti, molto chiari e si adattano perfettamente alle continue risse.
Questo manwha è vivamente consigliato a tutti gli appassionati di combattimenti ed arti marziali. È un'ottima lettura e dovrebbe essere più famoso perché ha tutte le carte in regola per essere apprezzato da molte persone.
Manga molto carino, poco noioso e ben disegnato.
Di sicuro per gli amanti delle scazzottate ed arti marziali.
La storia inizia subito in salita mettendo subito dei punti interrogativi che verranno man mano sciolti; storia frizzante con personaggi ben caratterizzati e ben disegnati.
Non un capolavoro ma permette di passare una mezz'oretta ed anche più in totale relax.
Di sicuro per gli amanti delle scazzottate ed arti marziali.
La storia inizia subito in salita mettendo subito dei punti interrogativi che verranno man mano sciolti; storia frizzante con personaggi ben caratterizzati e ben disegnati.
Non un capolavoro ma permette di passare una mezz'oretta ed anche più in totale relax.
Un manga carino. I personaggi secondo me sono ben caratterizzati, soprattutto il protagonista, anche se molti personaggi non spiccano in originalità... un peccato.
Passando alla trama, questa è davvero carina, anche se in alcuni punti può essere un po' noiosa. I disegni sono ben caratterizzati e molto dettagliati, diciamo che il un disegno di primo acchito non presenta nessuna pecca.
Questo manga lo consiglio per gli amanti delle arti marziali in generale, spero che andando avanti con la storia questo manga migliori, da ogni punto di vista.
Passando alla trama, questa è davvero carina, anche se in alcuni punti può essere un po' noiosa. I disegni sono ben caratterizzati e molto dettagliati, diciamo che il un disegno di primo acchito non presenta nessuna pecca.
Questo manga lo consiglio per gli amanti delle arti marziali in generale, spero che andando avanti con la storia questo manga migliori, da ogni punto di vista.