Die Ragnarok
Die Ragnarok: un'accozzaglia di idee.
Sebbene la definizione sia un po' forte, penso che sia quella che esprime meglio l'opera nella sua totalità.
Andiamo con ordine: l'opera in questione è un volume unico scritto da Jun Shindo, autore del preferibile "Red Eyes".
Il volume è pubblicato dalla Planet manga al prezzo di 4,00 euro, è dotato di sovracoperta e si legge all'occidentale (da sinistra a destra, cosa particolare per un manga).
La storia è decisamente banale: demoni e dei si combattono fin da tempi antichissimi per il controllo della Terra.
Dopo molti scontri gli dei riescono a rinchiudere i demoni in un'altra dimensione e a congelare il loro capo Satana al polo nord. Gli uomini restano in una relativa "pace" fino a quando l'iceberg contenente il re dei demoni comincia a sciogliersi. I mostri cominciano a imperversare quindi sulla Terra, per sterminare gli uomini e prepararsi al Ragnarok (giorno del giudizio) in cui scontreranno gli dei.
L'associazione segreta Dan-te sa dell'esistenza dei demoni e ha il compito di ucciderli prima che vengano scoperti dalla popolazione. Il braccio operativo di questa organizzazione è costituito da una ragazza e Jin.
Jin è all'apparenza umano, ma in sé contiene sia lo spirito demoniaco che quello divino, rendendolo in grado di evocare tutti e due.
Dopo aver sconfitto alcuni demoni Jin si scontra con un rappresentante della contropartita malvagia del Dan-te, sprigionando il suo grande potere.
Quindi come già detto, la storia non è proprio delle più originali, anzi per tutto il tempo della lettura non ho fatto altro che pensare che fosse molto simile a "Devilman", opera di ben altro spessore di Go Nagai.
(gli elementi comuni si sprecano: scontro tra divinità e demoni, protagonista in conflitto tra due nature opposte, il giorno del giudizio...)
Il concept alla base dei combattimenti aveva però un buon potenziale: evocare divintà o demoni appartenenti a tutte le culture del passato poteva rivelarsi qualcosa di esaltante e particolare. Purtroppo questa potenzialità rimane solamente abbozzata, rendendo l'opera un collage insipido.
Il problema è che il manga è troppo breve, infatti tutti quelli che possono rivelarsi buoni spunti non riescono a lasciare un segno sul lettore perchè poco approfonditi.
Ciò non si riferisce solo ai combattimenti e ai demoni/dei, ma anche alle storie dei personaggi.
Il disegno è buono, ma alle volte un po' troppo confusionario e ciò, soprattutto nei combattimenti, rende incomprensibile lo svolgersi degli eventi.
In generale do all'opera un 6 stiracchiato, non un'insufficienza perchè il finale lascia degli spunti di riflessione un po' impegnati che escono dai contorni di prevedibilità che circondano l'opera.
Sebbene la definizione sia un po' forte, penso che sia quella che esprime meglio l'opera nella sua totalità.
Andiamo con ordine: l'opera in questione è un volume unico scritto da Jun Shindo, autore del preferibile "Red Eyes".
Il volume è pubblicato dalla Planet manga al prezzo di 4,00 euro, è dotato di sovracoperta e si legge all'occidentale (da sinistra a destra, cosa particolare per un manga).
La storia è decisamente banale: demoni e dei si combattono fin da tempi antichissimi per il controllo della Terra.
Dopo molti scontri gli dei riescono a rinchiudere i demoni in un'altra dimensione e a congelare il loro capo Satana al polo nord. Gli uomini restano in una relativa "pace" fino a quando l'iceberg contenente il re dei demoni comincia a sciogliersi. I mostri cominciano a imperversare quindi sulla Terra, per sterminare gli uomini e prepararsi al Ragnarok (giorno del giudizio) in cui scontreranno gli dei.
L'associazione segreta Dan-te sa dell'esistenza dei demoni e ha il compito di ucciderli prima che vengano scoperti dalla popolazione. Il braccio operativo di questa organizzazione è costituito da una ragazza e Jin.
Jin è all'apparenza umano, ma in sé contiene sia lo spirito demoniaco che quello divino, rendendolo in grado di evocare tutti e due.
Dopo aver sconfitto alcuni demoni Jin si scontra con un rappresentante della contropartita malvagia del Dan-te, sprigionando il suo grande potere.
Quindi come già detto, la storia non è proprio delle più originali, anzi per tutto il tempo della lettura non ho fatto altro che pensare che fosse molto simile a "Devilman", opera di ben altro spessore di Go Nagai.
(gli elementi comuni si sprecano: scontro tra divinità e demoni, protagonista in conflitto tra due nature opposte, il giorno del giudizio...)
Il concept alla base dei combattimenti aveva però un buon potenziale: evocare divintà o demoni appartenenti a tutte le culture del passato poteva rivelarsi qualcosa di esaltante e particolare. Purtroppo questa potenzialità rimane solamente abbozzata, rendendo l'opera un collage insipido.
Il problema è che il manga è troppo breve, infatti tutti quelli che possono rivelarsi buoni spunti non riescono a lasciare un segno sul lettore perchè poco approfonditi.
Ciò non si riferisce solo ai combattimenti e ai demoni/dei, ma anche alle storie dei personaggi.
Il disegno è buono, ma alle volte un po' troppo confusionario e ciò, soprattutto nei combattimenti, rende incomprensibile lo svolgersi degli eventi.
In generale do all'opera un 6 stiracchiato, non un'insufficienza perchè il finale lascia degli spunti di riflessione un po' impegnati che escono dai contorni di prevedibilità che circondano l'opera.
Die Ragnarok è un volume unico di Jun Shindo, autore di Red Eyes.
La trama del manga, come dice il titolo, racconta di una battaglia tra gli umani e i demoni per impedire che sulla Terra si abbatta il Ragnarok. Al polo sud viene ritrovato un demone nel ghiaccio, che risvegliatosi inizia l’attacco alla razza umana. Il protagonista della storia è un misterioso individuo che è capace di tenere testa ai demoni, ed è in grado evocare creature e dei come addirittura Odino.
La storia non è molto originale, ma per essere un volume unico la lettura è piacevole. Ci sono alcuni elementi già visti, ma i vari combattimenti rendono la lettura interessante.
I personaggi sono poco caratterizzati, il protagonista rimane misterioso fino alla fine, e il suo potere non viene spiegato.
I disegni sono buoni per quel che riguarda il design dei mostri e dei demoni, ma sono un po’ confusi nelle scene di combattimento. Consiglio il volume ai fan dell’autore e ai fan dei manga horror con demoni, ecc.
L’edizione Planet Manga ha la sovraccopertina ma nient’altro degno di nota, il prezzo è buono.
La trama del manga, come dice il titolo, racconta di una battaglia tra gli umani e i demoni per impedire che sulla Terra si abbatta il Ragnarok. Al polo sud viene ritrovato un demone nel ghiaccio, che risvegliatosi inizia l’attacco alla razza umana. Il protagonista della storia è un misterioso individuo che è capace di tenere testa ai demoni, ed è in grado evocare creature e dei come addirittura Odino.
La storia non è molto originale, ma per essere un volume unico la lettura è piacevole. Ci sono alcuni elementi già visti, ma i vari combattimenti rendono la lettura interessante.
I personaggi sono poco caratterizzati, il protagonista rimane misterioso fino alla fine, e il suo potere non viene spiegato.
I disegni sono buoni per quel che riguarda il design dei mostri e dei demoni, ma sono un po’ confusi nelle scene di combattimento. Consiglio il volume ai fan dell’autore e ai fan dei manga horror con demoni, ecc.
L’edizione Planet Manga ha la sovraccopertina ma nient’altro degno di nota, il prezzo è buono.
Die Ragnarok, manga a volume unico di Jun Shindo, che di davvero bello ha solo la copertina.
La trama non è tra le più originali: nell’Oceano Antartico si risveglia parzialmente, grazie allo scongelamento dell’iceberg in cui era rinchiuso, una sorta di gigante demoniaco che darà il via al ritorno dei demoni nel mondo umano. Toccherà a Jin e a Kyo, due agenti del dipartimento “Dan-Te”, misura “Anti-D” del quartier generale, proteggere Tokyo dall’invasione “delle forze oscure”. Come? Con i loro poteri paranormali: evocando spiriti, spiritelli o vere e proprie divinità delle più svariate culture e mitologie (Odino, Tetramorph, Hecatoncheires).
Il tratto non è meraviglioso: mal fatto nelle figure umane, che compaiono spigolose, inespressive, legnose, stilizzate; e negli sfondi: privi di spessore e profondità.
Solo nelle raffigurazioni dei demoni, ricchi di dettagli, si nota una discreta bravura da parte dell’autore ed un uso azzeccato tra chine e retini.
La storia con le prime pagine riesce a catturare l’attenzione del lettore, attenzione che via via diminuisce, lasciando posto alla consapevolezza di avere tra le mani un prodotto già visto e rivisto, in cui sono rispettati i perfetti canoni dello shonen: nemici sempre più forti, combattimenti irragionevoli, background violenti e scontati.
L’edizione della Panini è buona: sovracopertina, note a fine volume riguardanti le varie divinità presenti nella storia, una rubrica di 4 pagine in cui si approfondiscono alcuni aspetti dei manga fantascientifici e rilegatura resistente. Il tutto, però, tende ad impreziosire il manga e venderlo come opera di grande qualità narrativa, cosa, ahimè, non vera.
Complessivamente: non capisco se si sia divertito di più Jun Shindo a disegnarlo o il sottoscritto a leggerlo.
Consigliato a chi ama i manga ricchi di scene cruente condite da demoni, evocazioni e tragici passati.
La trama non è tra le più originali: nell’Oceano Antartico si risveglia parzialmente, grazie allo scongelamento dell’iceberg in cui era rinchiuso, una sorta di gigante demoniaco che darà il via al ritorno dei demoni nel mondo umano. Toccherà a Jin e a Kyo, due agenti del dipartimento “Dan-Te”, misura “Anti-D” del quartier generale, proteggere Tokyo dall’invasione “delle forze oscure”. Come? Con i loro poteri paranormali: evocando spiriti, spiritelli o vere e proprie divinità delle più svariate culture e mitologie (Odino, Tetramorph, Hecatoncheires).
Il tratto non è meraviglioso: mal fatto nelle figure umane, che compaiono spigolose, inespressive, legnose, stilizzate; e negli sfondi: privi di spessore e profondità.
Solo nelle raffigurazioni dei demoni, ricchi di dettagli, si nota una discreta bravura da parte dell’autore ed un uso azzeccato tra chine e retini.
La storia con le prime pagine riesce a catturare l’attenzione del lettore, attenzione che via via diminuisce, lasciando posto alla consapevolezza di avere tra le mani un prodotto già visto e rivisto, in cui sono rispettati i perfetti canoni dello shonen: nemici sempre più forti, combattimenti irragionevoli, background violenti e scontati.
L’edizione della Panini è buona: sovracopertina, note a fine volume riguardanti le varie divinità presenti nella storia, una rubrica di 4 pagine in cui si approfondiscono alcuni aspetti dei manga fantascientifici e rilegatura resistente. Il tutto, però, tende ad impreziosire il manga e venderlo come opera di grande qualità narrativa, cosa, ahimè, non vera.
Complessivamente: non capisco se si sia divertito di più Jun Shindo a disegnarlo o il sottoscritto a leggerlo.
Consigliato a chi ama i manga ricchi di scene cruente condite da demoni, evocazioni e tragici passati.