Red Eyes
Red Eyes è un manga di Jun Shindo, composto da diciannove volumi (di cui diciotto usciti in Italia) che tratta come argomenti principali la guerra e la vendetta.
Il sergente Gran Mills ("Genocide" sul campo di battaglia), capo dei Jakal, pericoloso gruppo speciale in campo nella guerra tra Regium e Dragnof (a servizio dei primi) viene tradito dai suoi compagni e condannato a morte per tradimento. Riuscito a scappare il giorno della sua condanna, riuscirà a entrare in contatto con quello che resta del suo esercito e inizierà a dare battaglia a Dragnof, ma sopratutto ai vecchi compagni che l'hanno tradito, in particolare al maggiore Crazy, mente del complotto. Sullo sfondo di queste vicende ci troveremo osservatori di intrighi politici, complotti e tradimenti che scuotono tuttora il regno di Regium.
È difficile secondo me fare un buon manga di guerra. In questo caso però Jun Shindo supera a pieni voti la prova riuscendo a farci immergere nelle battaglie dal punto di vista, non solo dei combattimenti ma anche da quello delle tattiche usate. Infatti, spesso vedremo segnalati con realismo gli spostamenti di battaglioni e truppe e le conseguenze che determinate battaglie o morti hanno sullo scacchiere politico.
La parte della violenza è molto interessante. Spesso i combattimenti arrivano a sembrare presi direttamente da film trash con parti epiche e divertenti (proiettili deviati con la pistola, persone tagliate in due ma che se ne accorgono troppo tardi, esplosioni con protagonista di spalle in stile film anni '90, etc.). Il tutto può sembrare stonare con la serietà che il manga vorrebbe avere, ma secondo me ci sta alla perfezione.
I personaggi vengono approfonditi con dei flashback che ci mostrano il loro passato spiegando il perchè di determinate loro scelte. Il che può essere buono ma, a volte, risulta trattato in modo un po' troppo superfluo.
Unica cosa che non riesco a mandare giù sono i disegni. I personaggi il più delle volte paiono tutti troppo simili gli uni agli altri e hanno un'espressività piuttosto approssimativa.
Insomma, Red Eyes è un manga che deve essere letto come qualcosa di serio, ma allo stesso non deve essere preso eccessivamente sul serio. Lo consiglierei particolarmente agli amanti del genere che possono trovarlo una buona lettura e a quelli che apprezzano un seinen piuttosto buono e capace di essere una lettura gradevole senza essere eccessivamente pretenziosa.
Il sergente Gran Mills ("Genocide" sul campo di battaglia), capo dei Jakal, pericoloso gruppo speciale in campo nella guerra tra Regium e Dragnof (a servizio dei primi) viene tradito dai suoi compagni e condannato a morte per tradimento. Riuscito a scappare il giorno della sua condanna, riuscirà a entrare in contatto con quello che resta del suo esercito e inizierà a dare battaglia a Dragnof, ma sopratutto ai vecchi compagni che l'hanno tradito, in particolare al maggiore Crazy, mente del complotto. Sullo sfondo di queste vicende ci troveremo osservatori di intrighi politici, complotti e tradimenti che scuotono tuttora il regno di Regium.
È difficile secondo me fare un buon manga di guerra. In questo caso però Jun Shindo supera a pieni voti la prova riuscendo a farci immergere nelle battaglie dal punto di vista, non solo dei combattimenti ma anche da quello delle tattiche usate. Infatti, spesso vedremo segnalati con realismo gli spostamenti di battaglioni e truppe e le conseguenze che determinate battaglie o morti hanno sullo scacchiere politico.
La parte della violenza è molto interessante. Spesso i combattimenti arrivano a sembrare presi direttamente da film trash con parti epiche e divertenti (proiettili deviati con la pistola, persone tagliate in due ma che se ne accorgono troppo tardi, esplosioni con protagonista di spalle in stile film anni '90, etc.). Il tutto può sembrare stonare con la serietà che il manga vorrebbe avere, ma secondo me ci sta alla perfezione.
I personaggi vengono approfonditi con dei flashback che ci mostrano il loro passato spiegando il perchè di determinate loro scelte. Il che può essere buono ma, a volte, risulta trattato in modo un po' troppo superfluo.
Unica cosa che non riesco a mandare giù sono i disegni. I personaggi il più delle volte paiono tutti troppo simili gli uni agli altri e hanno un'espressività piuttosto approssimativa.
Insomma, Red Eyes è un manga che deve essere letto come qualcosa di serio, ma allo stesso non deve essere preso eccessivamente sul serio. Lo consiglierei particolarmente agli amanti del genere che possono trovarlo una buona lettura e a quelli che apprezzano un seinen piuttosto buono e capace di essere una lettura gradevole senza essere eccessivamente pretenziosa.
La trama: si narra la storia della guerra tra la repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof, dove si combatte facendo uso oltre che delle normali armi e mezzi corazzati, anche con esoscheletri speciali corazzati denominati SAA in forze a particolari corpi speciali dei vari eserciti, che ne hanno alcune diversificate a seconda degli usi e delle loro abilità.
In particolare seguiremo le vicende del comandate della squadra dei Jackal, Grant Mills, più comunemente soprannominato Genocide. Questi viene tradito dai suoi stessi compagni che portano cosi alla vittoria Dragnof, e viene incarcerato e condannato a morte accusatoi di tradimento, questi riesce però ad evadere e col tempo cerca di riformare il suo vecchio gruppo, per trovare e vendicarsi dei suoi compagni traditori e attuare una resistenza alle forze di Dragnof.
La grafica: la grafica è molto dettagliata e lineare, che rende al meglio nelle scene d'azione, con una replica perfetta delle armi da fuoco e dei loro effetti. Purtroppo c'è da segnalare che i visi e le anatomie dei personaggi si somiglino un po' tutte, e che le ambientazioni dove si svolge gran parte della storia sono sempre le stesse, cioè paesaggi desertici o città anch'esse deserte per via della guerra.
Valutazione: questo manga ha raggiunto i 10 anni di pubblicazione in Italia, con 15 numeri all'attivo, questo vuol dire una media di un numero all'anno, un po' pochino… Infatti la storia che all'inizio è appassionante, con una grafica dei combattimenti molto bella ed emozionante, finisce per perdersi un po' per strada, con battaglie contro vari personaggi potenti (che durano 2 o 3 tankobon). Una storia che si dipana, tra intrighi di palazzo, avanzamenti di truppe, strategie militari, e nuovi personaggi che via via si susseguono (addirittura negli ultimi numeri, i nuovi personaggi hanno i nomi, dei piloti campioni del moto-mondiale!).
In definitiva si tratta di un manga che all'inizio può piacere per gli amanti dell'azione pura, poi a chi si interessa di storie di guerra affini. Quando mi chiedono com'è questo manga io lo paragono un po' a "BastarD!!" cioè buona prima parte, che potrebbe essere una storia a sé stante e poi un continuo di episodi ad oltranza, che non si vede l'ora che si concludano in un modo o nell'altro.
I pro:
- Grafica dinamica che rende bene le scene d'azione;
- Ambientazione futuristica ma che piacerà agli appassionati di strategia militare, etc.
I contro:
- Pubblicazione lentissima;
- Storia tirata per le lunghe;
- Personaggi che sembrano fatti con lo stampino.
Voto: 7.0
In particolare seguiremo le vicende del comandate della squadra dei Jackal, Grant Mills, più comunemente soprannominato Genocide. Questi viene tradito dai suoi stessi compagni che portano cosi alla vittoria Dragnof, e viene incarcerato e condannato a morte accusatoi di tradimento, questi riesce però ad evadere e col tempo cerca di riformare il suo vecchio gruppo, per trovare e vendicarsi dei suoi compagni traditori e attuare una resistenza alle forze di Dragnof.
La grafica: la grafica è molto dettagliata e lineare, che rende al meglio nelle scene d'azione, con una replica perfetta delle armi da fuoco e dei loro effetti. Purtroppo c'è da segnalare che i visi e le anatomie dei personaggi si somiglino un po' tutte, e che le ambientazioni dove si svolge gran parte della storia sono sempre le stesse, cioè paesaggi desertici o città anch'esse deserte per via della guerra.
Valutazione: questo manga ha raggiunto i 10 anni di pubblicazione in Italia, con 15 numeri all'attivo, questo vuol dire una media di un numero all'anno, un po' pochino… Infatti la storia che all'inizio è appassionante, con una grafica dei combattimenti molto bella ed emozionante, finisce per perdersi un po' per strada, con battaglie contro vari personaggi potenti (che durano 2 o 3 tankobon). Una storia che si dipana, tra intrighi di palazzo, avanzamenti di truppe, strategie militari, e nuovi personaggi che via via si susseguono (addirittura negli ultimi numeri, i nuovi personaggi hanno i nomi, dei piloti campioni del moto-mondiale!).
In definitiva si tratta di un manga che all'inizio può piacere per gli amanti dell'azione pura, poi a chi si interessa di storie di guerra affini. Quando mi chiedono com'è questo manga io lo paragono un po' a "BastarD!!" cioè buona prima parte, che potrebbe essere una storia a sé stante e poi un continuo di episodi ad oltranza, che non si vede l'ora che si concludano in un modo o nell'altro.
I pro:
- Grafica dinamica che rende bene le scene d'azione;
- Ambientazione futuristica ma che piacerà agli appassionati di strategia militare, etc.
I contro:
- Pubblicazione lentissima;
- Storia tirata per le lunghe;
- Personaggi che sembrano fatti con lo stampino.
Voto: 7.0
Non vedo Red Eyes come un manga "brutto", ma banale e, specialmente, superfluo.
Iniziamo con la storia: Mills, comandante della compagnia Jackal, viene condannato ingiustamente per dei crimini di guerra. A fregarlo è il simpaticissimo Crazy, caratterizzato (quasi) meglio di un comodino. Da qui Mills cercherà di vendicarsi.
La trama non è niente di che, lo finisci di leggere e... boh, non ti lascia niente, non riesce a coinvolgerti, non ti viene la voglia di continuare. Poi ci sono alcune situazione che danno un senso di già visto, non scopiazzature di altri manga importanti ma banalità, come il nemico che a terra, morente, rivela tutto (non mi dilungo per evitare inutili spoiler). Sono delle sensazioni orride, cose viste e riviste, tratte direttamente da un tema di V° elementare. Penso che solo leggendo il manga si riesca veramente a capire queste "sensazioni di già visto" (ma non leggetelo, non fatevi del male per questo!).
I personaggi sono pessimi. L'autore cerca di caratterizzarli facendo vedere una brevissima storiella del loro passato, facendo chiaramente notare di che pasta sono fatti. Il brutto è che non esistono sfumature, per esempio se uno è rappresentato come il "cattivo" è un bastardo senza precedenti in TUTTO quello che fa. Se uno è "buono" non sbaglia mai, nessuna azione deplorevole. L'unica eccezione è il protagonista, Mills, ma che comunque non fa gridare al miracolo.
Proseguiamo con i disegni: direi che si salvano, ma proprio per poco. Sarà anche che non apprezzo molto quello stile, specialmente i visi e tutti gli scenari urbani (i restanti sono desertici per la maggior parte) che sono troppo perfetti. Nel senso che le case, i palazzi e tutto il resto sono disegnati con linee rette perfettissime e danno un effetto "strano". Anche qua, bisognerebbe vederli, spiegarlo a parole è impossibile.
Edizione: anche se stiamo parlando della Panini, l'edizione non è così malvagia. La carta non è di infima qualità come al solito, quasi nella media, e la rilegatura è abbastanza buona. Nessuna pagina a colori tranne per il primo volumetto. Si poteva fare molto meglio, ma io non cambierei quasi niente (tranne le pagine a colori, devono SEMPRE abbondare!), per mantenere quel prezzo (non è il manga da avere in edizione extra-lusso). A proposito di prezzo, siamo passati da 3,60€ a 4,00€ per finire a 5,90€. È un aumento di 2,30€! Non è possibile fare queste porcate! Almeno avere una continuità, ma no, alla Panini non possono fare le cose decentemente. Se un manga vende poco si aumenta il prezzo, se vende tanto... si aumenta il prezzo in ogni caso, tanto noi allocchi lo compriamo (Red Eyes appartiene probabilmente alla prima categoria)!
In conclusione: ho scritto questa recensione soprattutto per avvisare che questo manga non è brutto, ma non è niente di speciale, si può tranquillamente evitare e passare ad altro.
Iniziamo con la storia: Mills, comandante della compagnia Jackal, viene condannato ingiustamente per dei crimini di guerra. A fregarlo è il simpaticissimo Crazy, caratterizzato (quasi) meglio di un comodino. Da qui Mills cercherà di vendicarsi.
La trama non è niente di che, lo finisci di leggere e... boh, non ti lascia niente, non riesce a coinvolgerti, non ti viene la voglia di continuare. Poi ci sono alcune situazione che danno un senso di già visto, non scopiazzature di altri manga importanti ma banalità, come il nemico che a terra, morente, rivela tutto (non mi dilungo per evitare inutili spoiler). Sono delle sensazioni orride, cose viste e riviste, tratte direttamente da un tema di V° elementare. Penso che solo leggendo il manga si riesca veramente a capire queste "sensazioni di già visto" (ma non leggetelo, non fatevi del male per questo!).
I personaggi sono pessimi. L'autore cerca di caratterizzarli facendo vedere una brevissima storiella del loro passato, facendo chiaramente notare di che pasta sono fatti. Il brutto è che non esistono sfumature, per esempio se uno è rappresentato come il "cattivo" è un bastardo senza precedenti in TUTTO quello che fa. Se uno è "buono" non sbaglia mai, nessuna azione deplorevole. L'unica eccezione è il protagonista, Mills, ma che comunque non fa gridare al miracolo.
Proseguiamo con i disegni: direi che si salvano, ma proprio per poco. Sarà anche che non apprezzo molto quello stile, specialmente i visi e tutti gli scenari urbani (i restanti sono desertici per la maggior parte) che sono troppo perfetti. Nel senso che le case, i palazzi e tutto il resto sono disegnati con linee rette perfettissime e danno un effetto "strano". Anche qua, bisognerebbe vederli, spiegarlo a parole è impossibile.
Edizione: anche se stiamo parlando della Panini, l'edizione non è così malvagia. La carta non è di infima qualità come al solito, quasi nella media, e la rilegatura è abbastanza buona. Nessuna pagina a colori tranne per il primo volumetto. Si poteva fare molto meglio, ma io non cambierei quasi niente (tranne le pagine a colori, devono SEMPRE abbondare!), per mantenere quel prezzo (non è il manga da avere in edizione extra-lusso). A proposito di prezzo, siamo passati da 3,60€ a 4,00€ per finire a 5,90€. È un aumento di 2,30€! Non è possibile fare queste porcate! Almeno avere una continuità, ma no, alla Panini non possono fare le cose decentemente. Se un manga vende poco si aumenta il prezzo, se vende tanto... si aumenta il prezzo in ogni caso, tanto noi allocchi lo compriamo (Red Eyes appartiene probabilmente alla prima categoria)!
In conclusione: ho scritto questa recensione soprattutto per avvisare che questo manga non è brutto, ma non è niente di speciale, si può tranquillamente evitare e passare ad altro.
Crudo, violento, realista e futurista al tempo stesso. Carico di azione e con personaggi ben caratterizzati, Mills e Rain Kurt su tutti. Assolutamente il più bel manga di guerra che si possa leggere. I personaggi non sono solo violenti soldati, viene presentato anche il loro lato umano con il loro dolore e risentimento nei confronti di questa continua guerra, con la consapevolezza che in guerra alla fine non ci sono né vincitori né vinti. Una chicca l'utilizzo dei cognomi di piloti di moto e F1 per i personaggi.
Due piccoli nei: l'estrema lentezza di pubblicazione (1 volume all'anno) e la compuer graphic che rende le fisionomie facciali molto simili tra loro.
Due piccoli nei: l'estrema lentezza di pubblicazione (1 volume all'anno) e la compuer graphic che rende le fisionomie facciali molto simili tra loro.
Affrontare il tema della guerra è sempre difficile, viste le molteplici sfaccettature che si possono incontrare.
La trama in breve senza anticipare niente: Grant Mills (nome in codice Genocide) è un ex comandante di un corpo speciale che viene ingiustamente accusato di tradimento dai sui ex compagni e condannato per questo a morte. Riuscito a scappare in circostanze fortuite dal carcere di massima sicurezza, dove era rinchiuso, proprio il giorno dell'esecuzione e nel bel mezzo della battaglia tra la repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof, decide che il momento della vendetta è arrivato, e ottenere la testa del vero congiuratore, il suo sottoposto Crazy.
Il contesto futuristico ma non troppo (dove tra l'altro la fanteria è dotata di armature con esoscheletri) rende sicuramente più piacevole le scene di azione. Anche la parte strategica del conflitto risulta ben descritta e curata, a volte addirittura troppo, contando tutte le pagine descrittive in appendice e apertura di volume che spiegano sia la parte fantapolitica che tattica (sinceramente avrei preferito che il tutto fosse spiegato coi fumetti, ma questa è un'opinione soggettiva).
Lo spunto buono è forse il cercare di mettere in luce l'aspetto più oscuro della guerra, ovvero la sete di potere e i penosi interessi che la circondano. E mostrarci il costo che i molti sono costretti a pagare a vantaggio dei soliti pochi, vivendo in un perenne clima di violenza.
Detto questo però la storia sa un po' di riciclato, addirittura i personaggi sono un po' scarni e troppo stereotipati. Il cattivo dal cuore di ghiaccio contro il protagonista duro e invincibile sono cose abbastanza scontate.
Un altro punto debole è dovuto all'uscita irregolare dei volumi, inizialmente trimestrale e poi totalmente casuale.
Buoni i disegni, puliti ed efficaci, sicuramente uno dei punti di forza di questo manga.
Mi sento di dare comunque la sufficienza a questa opera, anche se ancora in corso, sperando in qualche scossone più incisivo strada facendo.
La trama in breve senza anticipare niente: Grant Mills (nome in codice Genocide) è un ex comandante di un corpo speciale che viene ingiustamente accusato di tradimento dai sui ex compagni e condannato per questo a morte. Riuscito a scappare in circostanze fortuite dal carcere di massima sicurezza, dove era rinchiuso, proprio il giorno dell'esecuzione e nel bel mezzo della battaglia tra la repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof, decide che il momento della vendetta è arrivato, e ottenere la testa del vero congiuratore, il suo sottoposto Crazy.
Il contesto futuristico ma non troppo (dove tra l'altro la fanteria è dotata di armature con esoscheletri) rende sicuramente più piacevole le scene di azione. Anche la parte strategica del conflitto risulta ben descritta e curata, a volte addirittura troppo, contando tutte le pagine descrittive in appendice e apertura di volume che spiegano sia la parte fantapolitica che tattica (sinceramente avrei preferito che il tutto fosse spiegato coi fumetti, ma questa è un'opinione soggettiva).
Lo spunto buono è forse il cercare di mettere in luce l'aspetto più oscuro della guerra, ovvero la sete di potere e i penosi interessi che la circondano. E mostrarci il costo che i molti sono costretti a pagare a vantaggio dei soliti pochi, vivendo in un perenne clima di violenza.
Detto questo però la storia sa un po' di riciclato, addirittura i personaggi sono un po' scarni e troppo stereotipati. Il cattivo dal cuore di ghiaccio contro il protagonista duro e invincibile sono cose abbastanza scontate.
Un altro punto debole è dovuto all'uscita irregolare dei volumi, inizialmente trimestrale e poi totalmente casuale.
Buoni i disegni, puliti ed efficaci, sicuramente uno dei punti di forza di questo manga.
Mi sento di dare comunque la sufficienza a questa opera, anche se ancora in corso, sperando in qualche scossone più incisivo strada facendo.