Blazer Drive
"Blazer Drive" è uno shounen manga scritto da Seishi Kishimoto, precedente autore di "666 Satan" e fratello del più famoso Masashi Kishimoto, portato in Italia da GP Publishing al costo di 3.90 euro.
Ho comprato il manga solo per le copertine e perchè avevo letto che l'autore era Kishimoto.
Mi sono subito pentito di aver comprato il manga, perché la storia è banale e tranne il disegno non c'è nulla di bello.
Non sono riuscito ad andare oltre al tre volume,dato che mi faceva troppo schifo!
I personaggi non sono caratterizzati e le scene "comiche"(o almeno che dovrebbero essere comiche) non fanno ridere! Ho comprato tutti e nove i volumi a 8 euro,allora non mi sono fatto molte domande,ma ora capisco perché costava cosi poco...
Ho comprato il manga solo per le copertine e perchè avevo letto che l'autore era Kishimoto.
Mi sono subito pentito di aver comprato il manga, perché la storia è banale e tranne il disegno non c'è nulla di bello.
Non sono riuscito ad andare oltre al tre volume,dato che mi faceva troppo schifo!
I personaggi non sono caratterizzati e le scene "comiche"(o almeno che dovrebbero essere comiche) non fanno ridere! Ho comprato tutti e nove i volumi a 8 euro,allora non mi sono fatto molte domande,ma ora capisco perché costava cosi poco...
M'aveva appassionato con i primi numeri. carino, interessante. Trovavo buona l'idea degli "adesivi magici" e della guerra tra "distretti". Dopodiché diventa la solita solfa infinita: il protagonista le piglia, momento di riflessione profondo, tira fuori la forza d'animo/"amicizia", sconfiggendo i nemici in due vignette. Penso sia la solita minestra. Oltretutto, privi i nemici degni di nota: leggendo ti accorgi che coloro che vengono proposti come super-cattivi in realtà sono dei peonchi (a.k.a. persona insignificante, stupida, fuori luogo... insomma, un termine universale per indicare persone che non ti vanno a genio) messi lì tanto per...
Ad aggravare il tutto il disegno: scarno e basilare.
A parer mio, soldi buttati via. Veramente.
Ad aggravare il tutto il disegno: scarno e basilare.
A parer mio, soldi buttati via. Veramente.
Un peccato. Una storia partita bene, frizzante, divertente anche se non proprio originale mi aveva convinto a seguire assiduamente questa serie che a quanto pare non ha riscosso particolare successo.
Come shonen, difatti, contare di solo 9 volumi credo sia proprio l'indice di un mancato riscontro da parte del pubblico.
Blazer Drive, dunque, si presenta come un manga non certo innovativo, ma che sa, attraverso un bellissimo tratto e anche una discreta trama, porsi come un titolo di media categoria, comunque apprezzabile. I primi numeri si leggono con piacere. Una storia scorrevole, piuttosto semplice ma nondimeno gradevole e buoni i personaggi principali, anche se nessuno spicca in quanto a carisma.
Il protagonista Daichi, in particolare, risulta a lungo andare eccessivamente stereotipato, ma in generale c'è da osservare che molte, forse troppe, sono le forzature presenti in questo manga che pian piano fanno andare la storia "a carte quarantotto".
Non ci sono particolari novità, non c'è suspance né tantomeno colpi di scena; tutto procede in modo piuttosto monotono.
Dal sesto volume in poi la lettura si fa sempre più noiosa, personaggi finiscono nel dimenticatoio, storie accennate restano tali non venendo sviluppate.
Ciò che mi ha lasciata sconcertata, per fare un esempio esplicativo al riguardo, è la vicenda legata al personaggio di Shiro, il quale viene inserito all'inizio della storia e sembra dover avere una certa centralità ai fini del racconto, invece ciò non accade e, anzi, il poverino viene totalmente abbandonato; scompare del tutto, nel vero senso della parola. Kuroki, altro personaggio fondamentale e, a parer mio, il più convincente, finisce anch'esso per non lasciare un profondo segno nel lettore, pur avendo tutte le potenzialità, a causa di una storia che non riesce mai a decollare come dovrebbe.
Ciò che è fonte di forte dispiacere per me è che gli ingredienti per un buon prodotto c'erano, le basi erano state poste, ma di fatto tutto si risolve senza particolare incisività.
A quanto pare l'autore non riesce proprio a catturare il pubblico e l'impressione che resta dopo aver letto il manga in questione è che lo stesso sia stato costretto, per necessità superiori, a troncare di netto la storia in corso, il che non ha lasciato il tempo e lo spazio necessari per ulteriori e particolari approfondimenti.
La cosa mi spiace soprattutto perchè non vorrei che ciò fosse legato al fatto di venire sottovalutato (quasi ignorato) dai lettori in quanto gemello del più famoso Kishimoto Masashi autore di "Naruto".
Leggendo Blazer Drive, tuttavia, ciò che è emerge è la poca padronanza che va a contraddistinguere l'autore. Una incapacità di gestire il proprio lavoro che traspare già dal quinto volume affacciandosi, già da allora, una serie di problematiche e mancanze alle quali è imputabile il tracollo dell'opera.
In definitiva le mia fiducia iniziale risulta essere stata mal riposta e, pur lodando Seishi Kishimoto per il suo stacanovismo e il fatto che non perda la speranza nonostante le critiche continue che gli vengono mosse, non posso andare oltre la sufficienza per questo prodotto davvero troppo banale e poco riuscito.
Come shonen, difatti, contare di solo 9 volumi credo sia proprio l'indice di un mancato riscontro da parte del pubblico.
Blazer Drive, dunque, si presenta come un manga non certo innovativo, ma che sa, attraverso un bellissimo tratto e anche una discreta trama, porsi come un titolo di media categoria, comunque apprezzabile. I primi numeri si leggono con piacere. Una storia scorrevole, piuttosto semplice ma nondimeno gradevole e buoni i personaggi principali, anche se nessuno spicca in quanto a carisma.
Il protagonista Daichi, in particolare, risulta a lungo andare eccessivamente stereotipato, ma in generale c'è da osservare che molte, forse troppe, sono le forzature presenti in questo manga che pian piano fanno andare la storia "a carte quarantotto".
Non ci sono particolari novità, non c'è suspance né tantomeno colpi di scena; tutto procede in modo piuttosto monotono.
Dal sesto volume in poi la lettura si fa sempre più noiosa, personaggi finiscono nel dimenticatoio, storie accennate restano tali non venendo sviluppate.
Ciò che mi ha lasciata sconcertata, per fare un esempio esplicativo al riguardo, è la vicenda legata al personaggio di Shiro, il quale viene inserito all'inizio della storia e sembra dover avere una certa centralità ai fini del racconto, invece ciò non accade e, anzi, il poverino viene totalmente abbandonato; scompare del tutto, nel vero senso della parola. Kuroki, altro personaggio fondamentale e, a parer mio, il più convincente, finisce anch'esso per non lasciare un profondo segno nel lettore, pur avendo tutte le potenzialità, a causa di una storia che non riesce mai a decollare come dovrebbe.
Ciò che è fonte di forte dispiacere per me è che gli ingredienti per un buon prodotto c'erano, le basi erano state poste, ma di fatto tutto si risolve senza particolare incisività.
A quanto pare l'autore non riesce proprio a catturare il pubblico e l'impressione che resta dopo aver letto il manga in questione è che lo stesso sia stato costretto, per necessità superiori, a troncare di netto la storia in corso, il che non ha lasciato il tempo e lo spazio necessari per ulteriori e particolari approfondimenti.
La cosa mi spiace soprattutto perchè non vorrei che ciò fosse legato al fatto di venire sottovalutato (quasi ignorato) dai lettori in quanto gemello del più famoso Kishimoto Masashi autore di "Naruto".
Leggendo Blazer Drive, tuttavia, ciò che è emerge è la poca padronanza che va a contraddistinguere l'autore. Una incapacità di gestire il proprio lavoro che traspare già dal quinto volume affacciandosi, già da allora, una serie di problematiche e mancanze alle quali è imputabile il tracollo dell'opera.
In definitiva le mia fiducia iniziale risulta essere stata mal riposta e, pur lodando Seishi Kishimoto per il suo stacanovismo e il fatto che non perda la speranza nonostante le critiche continue che gli vengono mosse, non posso andare oltre la sufficienza per questo prodotto davvero troppo banale e poco riuscito.
<b> Attenzione: possibili spoiler! </b>
Trama:
Il mondo è sull'orlo della crisi ambientale e climatica a causa del surriscaldamento del pianeta, quindi Tokyo viene usata come città-cavia per sviluppare una nuova "tecnologia" ovvero i Mystickers, adesivi che sono in grado di produrre vari tipi di energia (come fuoco, vento, acqua, ecc..) e vengono usati per svolgere le più normali attività della vita quotidiana, come cucinare, viaggiare, comunicare e hanno addirittura dato il via ad una nuova forma di combattimento. Naturalmente le ricerche e gli esperimenti su questi fantastici adesivi sono in continuo sviluppo, tanto che si è ufficialmente scoperto che i Mystickers applicati direttamente sul corpo possono provocare gravissimi danni, ma nonostante ciò si vocifera di persone che sono in grado di controllare i poteri dei Mystickers applicandoli su sé stessi, denominati Blazers. Da qui inizia la storia di Daichi, un ragazzo che utilizza i Mysticker come armi nei combattimenti con lo scopo di difendere i suoi amici.
Personaggi:
Daichi: è un ragazzo del team Grande Cielo di Tokyo ed è convinto di esserne il capo. Ha la fissazione di dover sempre apparire "figo" davanti agli altri, scattandosi sempre fotografie in pose diverse; è un vero narcisista, ma non esita un secondo quando si tratta di dover aiutare un amico, anche se a volte la sua impulsività lo danneggia. Quando era piccolo perse i genitori per un incidente stradale, così gli è rimasto solo il fratello maggiore, Ginga. Dopo la sparizione del fratello Daichi decide di partire alla sua ricerca insieme ad un vecchio amico di Ginga, Kuroki. Eredita dal fratello il Mysticker God Stand (Kandachi) che gli permette di lanciare attacchi elettrici senza limiti. In seguito otterrà anche il Mysticker Tamamayu che crea un guanto che produce fili indistruttibili nei quali convoglia la sua elettricità.
Misora: è il capo del team Grande Cielo ed è amica di Daichi da molto tempo. È una ragazza molto acuta ed ha grandi doti di intelligenza. Scopre cosa è successo a Daichi e a suo fratello e decide di seguire l'amico e di accompagnarlo nel suo viaggio. Il capo della sezione del III distretto vede qualcosa in lei, e alla fine scopre di avere le qualità per diventare una blazer. In seguito impara ad usare i suoi poteri e combatterà utilizzando il Mysticker Tengoku, un libro magico dai poteri di copia.
Ginga: oltre ad essere il fratello maggiore di Daichi è un blazer molto abile. Viene fatto sparire dal blazer Nanba, che fa parte di una misteriosa organizzazione che cerca di catturare Daichi perché nasconde un grande e misterioso potere.
Kuroki: è un vecchio amico di Ginga, fa la sua apparizione dopo la sua scomparsa. Kuroki è un Guardian della sezione del III distretto, e accoglie Daichi nell'organizzazione. Ha un misterioso passato come Ginga e sembra essere un blazer esperto oltre che molto temuto. Il suo punto debole è la fobia per i cani, da cui è terrorizzato. Il suo Mysticker è Necromancer, un enorme spadone nero che divora le anime malvagie.
Shiro: è il cane di Daichi. Quando era un cucciolo, venne salvato proprio dal ragazzo da una banda che lo stava maltrattando, e da quel momento sono sempre stati amici inseparabili. Quando Daichi parte, deve lasciare Shiro in affidamento al team Grande Cielo. È un cane molto dolce, anche se Kuroki ne è terrorizzato.
Melon: è il Caposezione del III distretto. È una sadica, infatti lo dimostrano le torture su Daichi e Kuroki, e il suo abbigliamento. Con un solo sguardo riesce ad individuare il potere spirituale delle persone e a riconoscere se possono essere o no dei blazer. Nonostante la sua cattiveria nel punire i propri Guardians, Melon dimostra di tenere a tutti i membri della sua organizzazione. Anche se non è una blazer, è molto abile anche in battaglia.
Shiroh: è un Guardian della sezione del XI distretto. Fa la sua apparizione nella prima missione di Daichi da quando è entrato nella sezione del III distretto. Si sfidano subito per un malinteso e si nota immediatamente che Shiroh è molto più esperto di Daichi in battaglia, anche se capisce subito che Daichi nasconde uno strano potere. La sua compagna di missioni è Tamaki, insieme ad uno strano animale, Pettan. Sembra esserci tensione e antipatia fra Daichi e Shiro, anche perché quest'ultimo si sente più forte, e quindi, superiore rispetto al primo, che però lo prende in giro visto che ha lo stesso nome del suo cane. Ma alla fine si uniscono insieme per battere Beast, formando una coppia che sembra imbattibile, e da quel momento i due diventano ufficialmente rivali. Usa il Mysticker Valiant che trasforma il suo braccio in una specie di braccio metallico, potenziato da un normale Mysticker di fuoco. In seguito ottiene anche Testarossa con il quale materializza una spada infuocata.
Tamaki: è una Guardian della sezione XI insieme a Shiro e al piccolo animaletto Pettan. È una ragazza molto simpatica e intelligente. Conosce molte cose riguardo ai Mysticker, ed è anche brava nei combattimenti. Usa il Mysticker Aphrodite, con il quale attacca creando rose.
Tenjiku: è un porcospino parlante oltre che un Guardian della sezione II. La sua tecnica letale sono le scoregge e Daichi ne sa qualcosa. Il suo punto debole sono le ragazze, infatti non riesce a colpirle, e soprattutto è un vero pervertito, perché vorrebbe saltare addosso a tutte loro. Al contrario delle apparenze, è un blazer molto dotato, infatti si rivela molto forte in battaglia e molto esperto, dato che è proprio lui che addestra Daichi e Misora. Una sua abilità particolare, è quella di riuscire a fiutare il potere spirituale attivo di un blazer fino a 50 metri di distanza. Utilizza inoltre il Mysticker Blast Plus che fa esplodere tutto quello che tocca.
Yuyuka: è una ragazzina che vive insieme a Tenjiku. Ha un comportamento infantile ed è sempre alla ricerca di un ragazzo, lo dimostra il fatto che continua a tormentare Daichi. Lei è una collezionista di Mysticker rari, nel suo nascondiglio, tiene varie teche con i Mysticker più interessanti e più forti esposti. Nonostante il suo comportamento infantile e ostile nei confronti di Misora alla fine le regala Tengoku. Al contrario delle apparenze, sembra una blazer esperta in battaglia.
Yaiba: è un Guardian della sezione XI. Era un amico del defunto Jin e per questo partecipa alla corsa insieme a Daichi per scoprire come sia morto l'amico. Usa il Mysticker Gallatin che fa apparire una spada bianca, e Sleipnir, un cavallo alato.
Secondo me questo manga non è male ma sicuramente per uno come me che sta leggendo Naruto e che sa che Seishi è il fratello gemello di Masashi (autore di Naruto) non può fare altro che pensare che pensare che abbia scopiazzato un po' di idee dal fratello.
Infatti ci sono parecchie coincidenze ad esempio:
i protagonisti ( Naruto e Daichi ) sono molto simili soprattutto in modo di fare poi in tutti e due i manga ce un' organizzazione che tenta di prendere il protagonista ecc.
In ogni caso l'idea dei mysticker non è male anzi è proprio originale.
il tratto è semplice e molto piacevole.
Un sette se lo merita tutto.
Trama:
Il mondo è sull'orlo della crisi ambientale e climatica a causa del surriscaldamento del pianeta, quindi Tokyo viene usata come città-cavia per sviluppare una nuova "tecnologia" ovvero i Mystickers, adesivi che sono in grado di produrre vari tipi di energia (come fuoco, vento, acqua, ecc..) e vengono usati per svolgere le più normali attività della vita quotidiana, come cucinare, viaggiare, comunicare e hanno addirittura dato il via ad una nuova forma di combattimento. Naturalmente le ricerche e gli esperimenti su questi fantastici adesivi sono in continuo sviluppo, tanto che si è ufficialmente scoperto che i Mystickers applicati direttamente sul corpo possono provocare gravissimi danni, ma nonostante ciò si vocifera di persone che sono in grado di controllare i poteri dei Mystickers applicandoli su sé stessi, denominati Blazers. Da qui inizia la storia di Daichi, un ragazzo che utilizza i Mysticker come armi nei combattimenti con lo scopo di difendere i suoi amici.
Personaggi:
Daichi: è un ragazzo del team Grande Cielo di Tokyo ed è convinto di esserne il capo. Ha la fissazione di dover sempre apparire "figo" davanti agli altri, scattandosi sempre fotografie in pose diverse; è un vero narcisista, ma non esita un secondo quando si tratta di dover aiutare un amico, anche se a volte la sua impulsività lo danneggia. Quando era piccolo perse i genitori per un incidente stradale, così gli è rimasto solo il fratello maggiore, Ginga. Dopo la sparizione del fratello Daichi decide di partire alla sua ricerca insieme ad un vecchio amico di Ginga, Kuroki. Eredita dal fratello il Mysticker God Stand (Kandachi) che gli permette di lanciare attacchi elettrici senza limiti. In seguito otterrà anche il Mysticker Tamamayu che crea un guanto che produce fili indistruttibili nei quali convoglia la sua elettricità.
Misora: è il capo del team Grande Cielo ed è amica di Daichi da molto tempo. È una ragazza molto acuta ed ha grandi doti di intelligenza. Scopre cosa è successo a Daichi e a suo fratello e decide di seguire l'amico e di accompagnarlo nel suo viaggio. Il capo della sezione del III distretto vede qualcosa in lei, e alla fine scopre di avere le qualità per diventare una blazer. In seguito impara ad usare i suoi poteri e combatterà utilizzando il Mysticker Tengoku, un libro magico dai poteri di copia.
Ginga: oltre ad essere il fratello maggiore di Daichi è un blazer molto abile. Viene fatto sparire dal blazer Nanba, che fa parte di una misteriosa organizzazione che cerca di catturare Daichi perché nasconde un grande e misterioso potere.
Kuroki: è un vecchio amico di Ginga, fa la sua apparizione dopo la sua scomparsa. Kuroki è un Guardian della sezione del III distretto, e accoglie Daichi nell'organizzazione. Ha un misterioso passato come Ginga e sembra essere un blazer esperto oltre che molto temuto. Il suo punto debole è la fobia per i cani, da cui è terrorizzato. Il suo Mysticker è Necromancer, un enorme spadone nero che divora le anime malvagie.
Shiro: è il cane di Daichi. Quando era un cucciolo, venne salvato proprio dal ragazzo da una banda che lo stava maltrattando, e da quel momento sono sempre stati amici inseparabili. Quando Daichi parte, deve lasciare Shiro in affidamento al team Grande Cielo. È un cane molto dolce, anche se Kuroki ne è terrorizzato.
Melon: è il Caposezione del III distretto. È una sadica, infatti lo dimostrano le torture su Daichi e Kuroki, e il suo abbigliamento. Con un solo sguardo riesce ad individuare il potere spirituale delle persone e a riconoscere se possono essere o no dei blazer. Nonostante la sua cattiveria nel punire i propri Guardians, Melon dimostra di tenere a tutti i membri della sua organizzazione. Anche se non è una blazer, è molto abile anche in battaglia.
Shiroh: è un Guardian della sezione del XI distretto. Fa la sua apparizione nella prima missione di Daichi da quando è entrato nella sezione del III distretto. Si sfidano subito per un malinteso e si nota immediatamente che Shiroh è molto più esperto di Daichi in battaglia, anche se capisce subito che Daichi nasconde uno strano potere. La sua compagna di missioni è Tamaki, insieme ad uno strano animale, Pettan. Sembra esserci tensione e antipatia fra Daichi e Shiro, anche perché quest'ultimo si sente più forte, e quindi, superiore rispetto al primo, che però lo prende in giro visto che ha lo stesso nome del suo cane. Ma alla fine si uniscono insieme per battere Beast, formando una coppia che sembra imbattibile, e da quel momento i due diventano ufficialmente rivali. Usa il Mysticker Valiant che trasforma il suo braccio in una specie di braccio metallico, potenziato da un normale Mysticker di fuoco. In seguito ottiene anche Testarossa con il quale materializza una spada infuocata.
Tamaki: è una Guardian della sezione XI insieme a Shiro e al piccolo animaletto Pettan. È una ragazza molto simpatica e intelligente. Conosce molte cose riguardo ai Mysticker, ed è anche brava nei combattimenti. Usa il Mysticker Aphrodite, con il quale attacca creando rose.
Tenjiku: è un porcospino parlante oltre che un Guardian della sezione II. La sua tecnica letale sono le scoregge e Daichi ne sa qualcosa. Il suo punto debole sono le ragazze, infatti non riesce a colpirle, e soprattutto è un vero pervertito, perché vorrebbe saltare addosso a tutte loro. Al contrario delle apparenze, è un blazer molto dotato, infatti si rivela molto forte in battaglia e molto esperto, dato che è proprio lui che addestra Daichi e Misora. Una sua abilità particolare, è quella di riuscire a fiutare il potere spirituale attivo di un blazer fino a 50 metri di distanza. Utilizza inoltre il Mysticker Blast Plus che fa esplodere tutto quello che tocca.
Yuyuka: è una ragazzina che vive insieme a Tenjiku. Ha un comportamento infantile ed è sempre alla ricerca di un ragazzo, lo dimostra il fatto che continua a tormentare Daichi. Lei è una collezionista di Mysticker rari, nel suo nascondiglio, tiene varie teche con i Mysticker più interessanti e più forti esposti. Nonostante il suo comportamento infantile e ostile nei confronti di Misora alla fine le regala Tengoku. Al contrario delle apparenze, sembra una blazer esperta in battaglia.
Yaiba: è un Guardian della sezione XI. Era un amico del defunto Jin e per questo partecipa alla corsa insieme a Daichi per scoprire come sia morto l'amico. Usa il Mysticker Gallatin che fa apparire una spada bianca, e Sleipnir, un cavallo alato.
Secondo me questo manga non è male ma sicuramente per uno come me che sta leggendo Naruto e che sa che Seishi è il fratello gemello di Masashi (autore di Naruto) non può fare altro che pensare che pensare che abbia scopiazzato un po' di idee dal fratello.
Infatti ci sono parecchie coincidenze ad esempio:
i protagonisti ( Naruto e Daichi ) sono molto simili soprattutto in modo di fare poi in tutti e due i manga ce un' organizzazione che tenta di prendere il protagonista ecc.
In ogni caso l'idea dei mysticker non è male anzi è proprio originale.
il tratto è semplice e molto piacevole.
Un sette se lo merita tutto.
Blazer Drive è uno shounen manga scritto da Seishi Kishimoto, precedente autore di 666 Satan e fratello del piu famoso Masashi Kishimoto, portato in Italia da GP Publishing al costo di 3.90 euro.
Onestamente all'inizio ho preso questo manga attratto dalle fantastiche copertine, ma una volta letto ne sono rimasto scottato perché come accaduto per la sua precedente opera la storia è banale e prevedibili.
La trama è molto semplice: Daichi è un ragazzo che fa parte di una banda fissata con i mystiker, adesivi che permettono di usufruire di vari poteri come fuoco, elettricità, ecc.
Un giorno viene attaccato da un misterioso uomo che lo vuole rapire, ma viene salvato dal fratello che poi morirà per salvarlo scoprendo di essere un Blazer, ovvero un uomo capace di utilizzare i poteri degli adesivi e qui incomincia la sua avventura.
Come tipico degli Shounen moderni il protagonista ha un qualche potere nascosto dentro di lui che un organizzazione malvagia vuole per se (cosa già vista non solo in altre opere ma anche nello stesso 666 Satan quindi nulla di nuovo).
Da questo si capisce che la storia e trita e ritrita, inoltre l'autore cerca di inserire forzatamente delle scene comiche con risultati orridi.
I personaggi sanno di già visto e inoltre non sono ben caratterizzati, se si tolgono le fobie o le fissazioni di qualche personaggio non rimane nulla.
Il tratto è l'unica nota positiva infatti rende bene in questo tipo di storia,i combattimenti sono chiari e coinvolgenti. La bellezza del tratto si può vedere sopratutto nelle copertine che danno una grande energia.
Per concludere il manga è del tutto da bocciare sotto il punto di vista della storia, mentre è da premiare per i disegni e per questo gli do un 6 e lo consiglierei a quelli che cercano una storia molto leggera.
Onestamente all'inizio ho preso questo manga attratto dalle fantastiche copertine, ma una volta letto ne sono rimasto scottato perché come accaduto per la sua precedente opera la storia è banale e prevedibili.
La trama è molto semplice: Daichi è un ragazzo che fa parte di una banda fissata con i mystiker, adesivi che permettono di usufruire di vari poteri come fuoco, elettricità, ecc.
Un giorno viene attaccato da un misterioso uomo che lo vuole rapire, ma viene salvato dal fratello che poi morirà per salvarlo scoprendo di essere un Blazer, ovvero un uomo capace di utilizzare i poteri degli adesivi e qui incomincia la sua avventura.
Come tipico degli Shounen moderni il protagonista ha un qualche potere nascosto dentro di lui che un organizzazione malvagia vuole per se (cosa già vista non solo in altre opere ma anche nello stesso 666 Satan quindi nulla di nuovo).
Da questo si capisce che la storia e trita e ritrita, inoltre l'autore cerca di inserire forzatamente delle scene comiche con risultati orridi.
I personaggi sanno di già visto e inoltre non sono ben caratterizzati, se si tolgono le fobie o le fissazioni di qualche personaggio non rimane nulla.
Il tratto è l'unica nota positiva infatti rende bene in questo tipo di storia,i combattimenti sono chiari e coinvolgenti. La bellezza del tratto si può vedere sopratutto nelle copertine che danno una grande energia.
Per concludere il manga è del tutto da bocciare sotto il punto di vista della storia, mentre è da premiare per i disegni e per questo gli do un 6 e lo consiglierei a quelli che cercano una storia molto leggera.
"Qualunque tipo di posto sia, io avrò sempre un luogo dove tornare!" - Daichi
"Blazer Drive" è uno shonen manga di Seishi Kishimoto, noto oltre per essere il fratello gemello di Masashi Kishimoto (autore di Naruto), ma sopratutto per la sua opera migliore, "666 Satan". Tornando al manga in questione, "Blazer Drive" è stato pubblicato da Kodansha a partire dal 2008 e fortunatamente il manga conta solamente 9 volumi (ovviamente la serie è finita).
In Italia il manga è stato pubblicata dalla Gp Pubblishing, con la quale ha sfondato nel mondo dell'editoria manga. Anche l'edizione italiana conta volumi volumi, senza sovraccoperta, senza pagine a colori al prezzo di 3,90€ a volume, il classico formato shonen.
Il manga si sviluppa in una Tokyo futuristica, dal tocco leggermente fantasy. In questo mondo è stata messa a punto una strabiliante invenzione, i cosiddetti Mysticker, i quali hanno rivoluzionato il modo di vivere della gente comune. I Mysticker sono adesivi che vengono applicati su oggetti e consento lo sprigionarsi di un determinato potere; sono solitamente di uso domestico, ad esempio possono essere utilizzati per riscaldare l'acqua. Però non devono essere applicati su persone, in quanto potrebbero avere conseguenze terribili.
Vi sono dei soggetti chiamati Blazer, che possono controllare i poteri dei Mysticker. Tra questi troveremo il nostro protagonista Daichi il quale ne vedrà nel corso del manga di cotte e di crude.
Il manga nei suoi primi 4/5 volumi, risultava buono: ovviamente non un capolavoro, ma comunque un buon Shonen. I personaggi sono ben curati e il tratto di Seishi Kishimoto a mio avviso è ottimo (sicuramente meglio del fratello). L'unica pecca, a mio avviso, è stata l'eccessiva frettolosità dell'autore a metter fine al manga. Negli ultimi volumi la narrazione accelera in un modo esorbitante. E per questo proprio non mi sono piaciuti. Senza contare il finale, che proprio a mio avviso è inguardabile. Mi dispiace, in quanto in questo manga c'erano delle ottime idee, che se fossero state ben sviluppate, forse avrebbe potuto dar maggior importanza a questo manga, ma sfortunatamente non è stato così. Il voto finale a "Blazer Drive" è un 5.
"Blazer Drive" è uno shonen manga di Seishi Kishimoto, noto oltre per essere il fratello gemello di Masashi Kishimoto (autore di Naruto), ma sopratutto per la sua opera migliore, "666 Satan". Tornando al manga in questione, "Blazer Drive" è stato pubblicato da Kodansha a partire dal 2008 e fortunatamente il manga conta solamente 9 volumi (ovviamente la serie è finita).
In Italia il manga è stato pubblicata dalla Gp Pubblishing, con la quale ha sfondato nel mondo dell'editoria manga. Anche l'edizione italiana conta volumi volumi, senza sovraccoperta, senza pagine a colori al prezzo di 3,90€ a volume, il classico formato shonen.
Il manga si sviluppa in una Tokyo futuristica, dal tocco leggermente fantasy. In questo mondo è stata messa a punto una strabiliante invenzione, i cosiddetti Mysticker, i quali hanno rivoluzionato il modo di vivere della gente comune. I Mysticker sono adesivi che vengono applicati su oggetti e consento lo sprigionarsi di un determinato potere; sono solitamente di uso domestico, ad esempio possono essere utilizzati per riscaldare l'acqua. Però non devono essere applicati su persone, in quanto potrebbero avere conseguenze terribili.
Vi sono dei soggetti chiamati Blazer, che possono controllare i poteri dei Mysticker. Tra questi troveremo il nostro protagonista Daichi il quale ne vedrà nel corso del manga di cotte e di crude.
Il manga nei suoi primi 4/5 volumi, risultava buono: ovviamente non un capolavoro, ma comunque un buon Shonen. I personaggi sono ben curati e il tratto di Seishi Kishimoto a mio avviso è ottimo (sicuramente meglio del fratello). L'unica pecca, a mio avviso, è stata l'eccessiva frettolosità dell'autore a metter fine al manga. Negli ultimi volumi la narrazione accelera in un modo esorbitante. E per questo proprio non mi sono piaciuti. Senza contare il finale, che proprio a mio avviso è inguardabile. Mi dispiace, in quanto in questo manga c'erano delle ottime idee, che se fossero state ben sviluppate, forse avrebbe potuto dar maggior importanza a questo manga, ma sfortunatamente non è stato così. Il voto finale a "Blazer Drive" è un 5.
Un manga ridicolo, di una banalità sconcertante, dalla trama ai personaggi ai disegni. Non è altro che una brutta copia di 666 Satan che, a sua volta, è una brutta copia di Naruto (ho capito che sono fratelli ma che c'entra? Mica per questo devono fare un manga uguale!). I combattimenti sono decisamente orrendi, basti vedere le strategie adottate dai personaggi. Seishi, se non sei capace di rappresentare una strategia di combattimento come si deve, allora non scriverla proprio! In più tutta l'azione rende malissimo in questo manga, quando i personaggi fanno qualche mossa acrobatica l'azione pare lentissima. Gag prive d'umorismo, il classico protagonista "macchietta malriuscita" che deve mantenere la promessa al fratello. Per me, dopo quest'opera Seishi può tranquillamente darsi alla pesca di tonni giganti (tanto fra poco lo segue anche suo fratello).
Dopo la fatica di 666 Satan torna il gemello di Masashi "Naruto" Kishimoto, ovvero Seishi Kishimoto, con un nuovo shonen ricco d'azione e interessanti combattimenti, tali da convincere la Sega ha produrne un videogame in brevi tempistiche, anche per il fatto che si tratta della proprietaria della rivista Rival Comics sul quale era pubblicato (lasciando così intuire anche forse una volontà nel ricercare tale tipo di prodotto per motivi commerciali, ma si tratta di mere ipotesi).
A causa del riscaldamento globale la società ha deciso di attuare un progetto naturalista atto a creare una mondo in grado di convivere con l'ambiente. Da qui sono nati i Mysticker, degli adesivi dai diversi poteri che se attivati possono accendere un fuoco, oppure fornire elettricità a veicoli ed abitazioni. L'unico avvertimento è quello di non usarli su un essere umano per ovvi motivi, ma il protagonista, narcisista e fin troppo sicuro di sé che risponde al nome di Daichi, scopre una realtà nascosta: esistono persone in grado di dominare questo potere e sfruttarlo a proprio piacimento, i Blazer. Questa scoperta sarà solo la prima di tante che porterà il ragazzo in una incredibile avventura.
La storia parte bene, presentando i personaggi principali e spiegando le regole che dominano questo misterioso mondo e soprattutto dando il giusto spazio ai Mysticker mostrando piccola parte di ciò che possono fare, e non mancano i colpi di scena più o meno drammatici. Superato questo ricco incipit la storia inizia ad adagiarsi sui ritmi di piccole avventure che poco regalano alla trama principale, subendo così continue accelerazioni e altrettante frenate, infine si arriva al finale che inizia in modo inaspettato: un'avventura come altre prende una piega insospettabile iniziando una vertiginosa corsa verso le ultime shockanti rivelazioni. La conclusione è quindi tutto tranne che prevedibile ma l'eccessiva velocità imposta dal poco gradevole schema narrativo intrapreso rendono il tutto povero di dettagli e quasi campato per aria, facendo così sorgere il dubbio se sia stato una comoda scappatoia o una bella trovata.
In tutto questo sali-scendi narrativo ne risentono tantissimo i personaggi. L'autore è in grado di dare caratterizzazioni semplici ma gradevoli, anche se a tratti folli, e soprattutto carismatiche in modo da fornire un cast di personaggi primari e secondari ricco e dall'ottimo spessore, peccato che appena finita la loro utilità svaniscano quasi completamente nonostante avrebbero le carte in regola per diventare dei comprimari o letteralmente dei protagonisti, come nel caso di Shiro e Tamaki. Altro particolare degno di nota sono i personaggi femminili, come in "666 Satan" l'autore lascia traspirare la sua passione per le donne forti (non solo formose), sia fisicamente - come la Capo Sezione in stile Sadomaso - che interiormente.
Alla fine i pilastri più riusciti sono anche quelli che più contano in uno shonen: i combattimenti e i messaggi che tenta di trasmettere. Questi ultimi saranno presenti in buona quantità ed ogni storia è funzionale in tal senso, si passa infatti dai classici valori, quali il proteggere gli amici e le persone care, agli ammonimenti nati proprio dalle storie come il fatto di non stare sempre chiusi in casa davanti ad uno schermo ma di uscire e coltivare buone amicizie, senza tralasciare gli ovvi moralismi. Tutte cose semplici e basilari ma sempre gradevoli da trovare in un prodotto destinato al pubblico adolescente, senza contare che sapranno far nascere piccoli momenti sentimentali o drammatici gradevoli e talvolta toccanti. I combattimenti invece sapranno mostrare in breve tempo tutto il loro potenziale che nasce dalle varie combinazioni di poteri, inizialmente basilari come ghiaccio, fulmine e fuoco, ma successivamente entreranno in scena poteri sempre più complessi e vari, regalando così un'ottima varietà e delle tattiche sempre più complicate.
I disegni di Kishimoto ricordano quelli del più famoso fratello, sia per il tratto che per lo stile, ma si notano anche le piccole ma gradevoli divergenze, poche a livello stilistico ma profonde a livello registico. Le tavole avranno degli schemi abbastanza comuni e l'autore sfrutta i cambi di scena per sfoggiare i vari sfondi che talvolta appaiono abbastanza ripetitivi, ma il meglio riesce a darlo con i combattimenti grazie ai vari "effetti speciali" e soprattutto grazie ai disegni dinamici dove le prospettive intervengono in aiuto per rendere il tutto sempre più spettacolare. Altra nota positiva sono le immagini simboliche più evocative, come degli addii o delle strette di mano che significano molto, spesso queste situazioni svettano occupando anche una pagina intera.
Una piccola nota va fatta alle autocitazioni, soprattutto nel primo volume è possibile individuare numerosi rimandi a "666 Satan", come il grande albero di Tokyo, i poster che rimandano al logo della serie, oppure le scarpe ed i veicoli basati su delle sfere magnetiche, un chiaro rimando al potere di Ball che in tale opera lo sfruttava nel medesimo modo.
L'edizione italiana della GP è mutevole. I primi 6 volumetti offrono una rilegatura salda, anche se comportano un evidente spessore, e la carta giallognola perlomeno evita trasparenze, mentre la stampa cade vittima di qualche moiré di troppo. Gli ultimi 3 invece sono usciti dopo una lunga pausa, così hanno subito il cambio di direzione editoriale intrapreso che ha portato una carta decisamente migliore, più liscia e chiara, e una stampa sempre più precisa. Anche la copertina è più rigida e lucida.
Nel complesso l'edizione è ben bilanciata con il prezzo economico.
Blazer Drive dona combattimenti incredibilmente intriganti dalle potenzialità infinite e che avrebbero potuto dare ancora di più grazie alla mente dell'autore che si diletta in trovate geniali su come sfruttarli. Peccato per la narrazione altalenante e gli evidenti sprechi di personaggi, oltre che al finale fumoso e rocambolesco, perché il dinamismo dell'azione unito ai moralismi e ai valori trasmessi sono due elementi importanti e riusciti. Proprio per questo risulta una lettura gradevole se siete alla ricerca di uno shonen classico e puro infarcito di combattimenti, soprattutto se neofiti del genere. Se cercate invece letture più strutturate o impegnative rimarrete inevitabilmente delusi.
A causa del riscaldamento globale la società ha deciso di attuare un progetto naturalista atto a creare una mondo in grado di convivere con l'ambiente. Da qui sono nati i Mysticker, degli adesivi dai diversi poteri che se attivati possono accendere un fuoco, oppure fornire elettricità a veicoli ed abitazioni. L'unico avvertimento è quello di non usarli su un essere umano per ovvi motivi, ma il protagonista, narcisista e fin troppo sicuro di sé che risponde al nome di Daichi, scopre una realtà nascosta: esistono persone in grado di dominare questo potere e sfruttarlo a proprio piacimento, i Blazer. Questa scoperta sarà solo la prima di tante che porterà il ragazzo in una incredibile avventura.
La storia parte bene, presentando i personaggi principali e spiegando le regole che dominano questo misterioso mondo e soprattutto dando il giusto spazio ai Mysticker mostrando piccola parte di ciò che possono fare, e non mancano i colpi di scena più o meno drammatici. Superato questo ricco incipit la storia inizia ad adagiarsi sui ritmi di piccole avventure che poco regalano alla trama principale, subendo così continue accelerazioni e altrettante frenate, infine si arriva al finale che inizia in modo inaspettato: un'avventura come altre prende una piega insospettabile iniziando una vertiginosa corsa verso le ultime shockanti rivelazioni. La conclusione è quindi tutto tranne che prevedibile ma l'eccessiva velocità imposta dal poco gradevole schema narrativo intrapreso rendono il tutto povero di dettagli e quasi campato per aria, facendo così sorgere il dubbio se sia stato una comoda scappatoia o una bella trovata.
In tutto questo sali-scendi narrativo ne risentono tantissimo i personaggi. L'autore è in grado di dare caratterizzazioni semplici ma gradevoli, anche se a tratti folli, e soprattutto carismatiche in modo da fornire un cast di personaggi primari e secondari ricco e dall'ottimo spessore, peccato che appena finita la loro utilità svaniscano quasi completamente nonostante avrebbero le carte in regola per diventare dei comprimari o letteralmente dei protagonisti, come nel caso di Shiro e Tamaki. Altro particolare degno di nota sono i personaggi femminili, come in "666 Satan" l'autore lascia traspirare la sua passione per le donne forti (non solo formose), sia fisicamente - come la Capo Sezione in stile Sadomaso - che interiormente.
Alla fine i pilastri più riusciti sono anche quelli che più contano in uno shonen: i combattimenti e i messaggi che tenta di trasmettere. Questi ultimi saranno presenti in buona quantità ed ogni storia è funzionale in tal senso, si passa infatti dai classici valori, quali il proteggere gli amici e le persone care, agli ammonimenti nati proprio dalle storie come il fatto di non stare sempre chiusi in casa davanti ad uno schermo ma di uscire e coltivare buone amicizie, senza tralasciare gli ovvi moralismi. Tutte cose semplici e basilari ma sempre gradevoli da trovare in un prodotto destinato al pubblico adolescente, senza contare che sapranno far nascere piccoli momenti sentimentali o drammatici gradevoli e talvolta toccanti. I combattimenti invece sapranno mostrare in breve tempo tutto il loro potenziale che nasce dalle varie combinazioni di poteri, inizialmente basilari come ghiaccio, fulmine e fuoco, ma successivamente entreranno in scena poteri sempre più complessi e vari, regalando così un'ottima varietà e delle tattiche sempre più complicate.
I disegni di Kishimoto ricordano quelli del più famoso fratello, sia per il tratto che per lo stile, ma si notano anche le piccole ma gradevoli divergenze, poche a livello stilistico ma profonde a livello registico. Le tavole avranno degli schemi abbastanza comuni e l'autore sfrutta i cambi di scena per sfoggiare i vari sfondi che talvolta appaiono abbastanza ripetitivi, ma il meglio riesce a darlo con i combattimenti grazie ai vari "effetti speciali" e soprattutto grazie ai disegni dinamici dove le prospettive intervengono in aiuto per rendere il tutto sempre più spettacolare. Altra nota positiva sono le immagini simboliche più evocative, come degli addii o delle strette di mano che significano molto, spesso queste situazioni svettano occupando anche una pagina intera.
Una piccola nota va fatta alle autocitazioni, soprattutto nel primo volume è possibile individuare numerosi rimandi a "666 Satan", come il grande albero di Tokyo, i poster che rimandano al logo della serie, oppure le scarpe ed i veicoli basati su delle sfere magnetiche, un chiaro rimando al potere di Ball che in tale opera lo sfruttava nel medesimo modo.
L'edizione italiana della GP è mutevole. I primi 6 volumetti offrono una rilegatura salda, anche se comportano un evidente spessore, e la carta giallognola perlomeno evita trasparenze, mentre la stampa cade vittima di qualche moiré di troppo. Gli ultimi 3 invece sono usciti dopo una lunga pausa, così hanno subito il cambio di direzione editoriale intrapreso che ha portato una carta decisamente migliore, più liscia e chiara, e una stampa sempre più precisa. Anche la copertina è più rigida e lucida.
Nel complesso l'edizione è ben bilanciata con il prezzo economico.
Blazer Drive dona combattimenti incredibilmente intriganti dalle potenzialità infinite e che avrebbero potuto dare ancora di più grazie alla mente dell'autore che si diletta in trovate geniali su come sfruttarli. Peccato per la narrazione altalenante e gli evidenti sprechi di personaggi, oltre che al finale fumoso e rocambolesco, perché il dinamismo dell'azione unito ai moralismi e ai valori trasmessi sono due elementi importanti e riusciti. Proprio per questo risulta una lettura gradevole se siete alla ricerca di uno shonen classico e puro infarcito di combattimenti, soprattutto se neofiti del genere. Se cercate invece letture più strutturate o impegnative rimarrete inevitabilmente delusi.
"Blazer Drive" è un manga di Seishi Kishimoto della durata di nove volumi e che, secondo me, si è concluso troppo presto.
Questo manga, giunto dopo il discusso "666-Satan", ricalca il classico shounen di combattimento, ma riesce ad essere innovativo grazie all'invenzione dei Mysticker - degli oggetti che se applicati sul corpo donano poteri speciali.
Come ho conosciuto questo titolo? Nel 2009, in modo totalmente casuale. Volevo leggere ed iniziare una nuova serie manga e, al supermercato, i miei occhi caddero sul primo volume di questo "Blazer Drive". Sfogliatelo velocemente decisi di acquistarlo e di seguirlo fino alla fine, fine che credevo non sarebbe giunta cosi presto.
Posso affermare che, questo manga, non c'entra assolutamente nulla con "Naruto", scritto e disegnato dal fratello di Seishi Kishimoto, come invece molti hanno urlato ai quattro venti abituati sempre a paragonare forzatamente questi due fratelli mangaka. Infatti, la storia si evolve è si conclude allontanandosi completamente dallo sviluppo narrativo visto in "Naruto", che è un'opera dedicata ai ninja, ricordo.
In pratica, "Blazer Drive" risulta un manga molto piacevole, godibile e anche soddisfacente, ha dei disegni ben fatti e possiede una buona dose di azione che sa essere adrenalinica. La trama è semplice, ma lineare e riesce a catturare il lettore seppur con alti e bassi. I combattimenti non sono strutturati sul semplice power-up, bensì possiedono anche una buona base strategica oltre ad essere ben gestiti dall'autore. I personaggi sono caratterizzati in maniera semplice, ma altrettanto funzionale, benché alcuni siano stati sfruttati in maniera riduttiva, come ad esempio Shiro.
Negli ultimi due/tre volumi vedremo il "vero" potenziale di "Blazer Drive", il quale ci donerà vari colpi di scena mostrando la sua natura fantascientifica, per poi concludersi precocemente facendoci solo assaggiare quello che questo titolo sarebbe potuto divenire con un'altra decina di numeri.
Sono rimasto comunque sorpreso dagli ultimi volumi perché si giungerà ad un esito che non avevo minimamente immaginato. Quindi posso dire che la storia si conclude con un bel finale, ma lascerà dell'amaro in bocca per l'anticipata conclusione.
Se devo parlare solo del piacere scaturito dalla lettura, devo ammettere che i primi tre volumi, al tempo, mi appassionarono molto, facendomi subito innamorare della storia e dei personaggi. In seguito ho affrontato la lettura dei volumi centrali con un improvviso distacco e con freddezza, come se l'entusiasmo iniziale mi sia stato strappato via da qualche oscura forza. Se avessi continuato a sentirmi coinvolto come i primi tre volumi, la mia soddisfazione alla fine della serie sarebbe stata sicuramente più grande, sono sincero.
Dunque, mi reputo soddisfatto dalla lettura complessiva, ma fino ad un certo punto e devo inoltre ammettere che vi sono dei difetti in questo manga. Per cominciare devo avvertire che questo sicuramente è un titolo più indicato ai lettori alle "prime armi" o perlomeno a coloro che leggono pochi manga - come il sottoscritto -, più che ai grandi veterani del fumetto nipponico. A quest'ultimi potrebbe risultare una lettura troppo semplice, banale e a tratti scontata. Posso comunque sostenere, senza troppe difficoltà, che "Blazer Drive" aveva delle buone potenzialità, però non sono state sfruttate al pieno da Seishi-sensei. Anche la sua durata complessiva la dice lunga: nove volumi sono pochi, specialmente se si calcola che è stata tralasciata una saga che poteva essere di buon livello - senza contare che furono dati alcuni dettagli su di questa saga da parte del mangaka, dimostrando che la sua intenzione non era quella di concludere il manga con soli nove volumi, come poi effettivamente è accaduto. A quanto pare il poco successo, dovuto, a mio parere, dalla poca pubblicizzazione e dallo scetticismo e snobismo, ha portato "Blazer Drive" ad una conclusione anticipata con un susseguirsi di eventi troppo rapidi, e questo mi dispiace. Fortunatamente il finale, come detto sopra, è convincente e chiude per bene la storia, cosa non da tutti.
Per quanto riguarda il disegno, posso solo dire che mi è piaciuto e che l'ho trovato anche migliore di quello di Masashi Kishimoto, con dei personaggi esteticamente originali e stilisticamente ben caratterizzati.
In definitiva, se volete leggere una serie di breve durata, attraente e senza troppe pretese, potete puntare gli occhi su questo titolo, altrimenti lasciatelo in fumetteria e dirigetevi su altre letture.
La mia valutazione è positiva, anche se non può andare oltre il buono visto che esistono manga migliori di questo nello stesso genere e tenendo anche conto di ciò che ho scritto nella suddetta recensione.
Questo manga, giunto dopo il discusso "666-Satan", ricalca il classico shounen di combattimento, ma riesce ad essere innovativo grazie all'invenzione dei Mysticker - degli oggetti che se applicati sul corpo donano poteri speciali.
Come ho conosciuto questo titolo? Nel 2009, in modo totalmente casuale. Volevo leggere ed iniziare una nuova serie manga e, al supermercato, i miei occhi caddero sul primo volume di questo "Blazer Drive". Sfogliatelo velocemente decisi di acquistarlo e di seguirlo fino alla fine, fine che credevo non sarebbe giunta cosi presto.
Posso affermare che, questo manga, non c'entra assolutamente nulla con "Naruto", scritto e disegnato dal fratello di Seishi Kishimoto, come invece molti hanno urlato ai quattro venti abituati sempre a paragonare forzatamente questi due fratelli mangaka. Infatti, la storia si evolve è si conclude allontanandosi completamente dallo sviluppo narrativo visto in "Naruto", che è un'opera dedicata ai ninja, ricordo.
In pratica, "Blazer Drive" risulta un manga molto piacevole, godibile e anche soddisfacente, ha dei disegni ben fatti e possiede una buona dose di azione che sa essere adrenalinica. La trama è semplice, ma lineare e riesce a catturare il lettore seppur con alti e bassi. I combattimenti non sono strutturati sul semplice power-up, bensì possiedono anche una buona base strategica oltre ad essere ben gestiti dall'autore. I personaggi sono caratterizzati in maniera semplice, ma altrettanto funzionale, benché alcuni siano stati sfruttati in maniera riduttiva, come ad esempio Shiro.
Negli ultimi due/tre volumi vedremo il "vero" potenziale di "Blazer Drive", il quale ci donerà vari colpi di scena mostrando la sua natura fantascientifica, per poi concludersi precocemente facendoci solo assaggiare quello che questo titolo sarebbe potuto divenire con un'altra decina di numeri.
Sono rimasto comunque sorpreso dagli ultimi volumi perché si giungerà ad un esito che non avevo minimamente immaginato. Quindi posso dire che la storia si conclude con un bel finale, ma lascerà dell'amaro in bocca per l'anticipata conclusione.
Se devo parlare solo del piacere scaturito dalla lettura, devo ammettere che i primi tre volumi, al tempo, mi appassionarono molto, facendomi subito innamorare della storia e dei personaggi. In seguito ho affrontato la lettura dei volumi centrali con un improvviso distacco e con freddezza, come se l'entusiasmo iniziale mi sia stato strappato via da qualche oscura forza. Se avessi continuato a sentirmi coinvolto come i primi tre volumi, la mia soddisfazione alla fine della serie sarebbe stata sicuramente più grande, sono sincero.
Dunque, mi reputo soddisfatto dalla lettura complessiva, ma fino ad un certo punto e devo inoltre ammettere che vi sono dei difetti in questo manga. Per cominciare devo avvertire che questo sicuramente è un titolo più indicato ai lettori alle "prime armi" o perlomeno a coloro che leggono pochi manga - come il sottoscritto -, più che ai grandi veterani del fumetto nipponico. A quest'ultimi potrebbe risultare una lettura troppo semplice, banale e a tratti scontata. Posso comunque sostenere, senza troppe difficoltà, che "Blazer Drive" aveva delle buone potenzialità, però non sono state sfruttate al pieno da Seishi-sensei. Anche la sua durata complessiva la dice lunga: nove volumi sono pochi, specialmente se si calcola che è stata tralasciata una saga che poteva essere di buon livello - senza contare che furono dati alcuni dettagli su di questa saga da parte del mangaka, dimostrando che la sua intenzione non era quella di concludere il manga con soli nove volumi, come poi effettivamente è accaduto. A quanto pare il poco successo, dovuto, a mio parere, dalla poca pubblicizzazione e dallo scetticismo e snobismo, ha portato "Blazer Drive" ad una conclusione anticipata con un susseguirsi di eventi troppo rapidi, e questo mi dispiace. Fortunatamente il finale, come detto sopra, è convincente e chiude per bene la storia, cosa non da tutti.
Per quanto riguarda il disegno, posso solo dire che mi è piaciuto e che l'ho trovato anche migliore di quello di Masashi Kishimoto, con dei personaggi esteticamente originali e stilisticamente ben caratterizzati.
In definitiva, se volete leggere una serie di breve durata, attraente e senza troppe pretese, potete puntare gli occhi su questo titolo, altrimenti lasciatelo in fumetteria e dirigetevi su altre letture.
La mia valutazione è positiva, anche se non può andare oltre il buono visto che esistono manga migliori di questo nello stesso genere e tenendo anche conto di ciò che ho scritto nella suddetta recensione.
Come c'era da aspettarsi il Sensei Seishi è arrivato con un nuovo manga da urlo dopo la sua precedente opera, 666Satan. Posso dire che questo manga mi ha colpito subito. Questo shonen secondo me è fantastico sia per i disegni sia per la storia, ma l'invenzione dei mysticker è davvero il top, per questo motivo gli ho dato dieci. Adesivi che servono per facilitare la vita delle persone e per salvaguardare l'ambiente e dall'altra per applicarseli sul corpo (Blazer) evocando armi o mostri o usare il potere degli elementi ecc. per combattere, una trovata geniale. I personaggi hanno uno stile tutto proprio ma il mio preferito è Kuroki. Forse è un'impressione ma l'unica cosa che lega Blazer Drive a Naruto è il fatto che Daichi, il protagonista, nasconde un potere a lui sconosciuto, comunque questo è un caso a parte perché Daichi non viene disprezzato dagli altri. Un'altra cosa, bisogna smettere di dire che il sensei Seishi ha gli stessi disegni del sensei Masashi (autore di Naruto), perché non è assolutamente vero, anzi, sono completamente diversi secondo il mio punto di vista. Questo manga lo consiglio a tutti gli appassionati di shonen.
Veramente un bello shōnen, molto ben disegnato, che alterna momenti di riflessione a veloci scontri fra Blazers. Le critiche sulla somiglianza con altri manga, come ad esempio il ben più conosciuto Naruto (opera del fratello di Seishi), non sono infondate, ma probabilmente troppo pesanti visto che di shōnen con animali parlanti, protagonisti potenti ma poco svegli, organizzazioni criminali, amici rivali & co. se ne sono già visti un bel po'.
Personalmente trovo simpatica la trovata dei Mystickers, utilizzati da una parte per facilitare la vita delle persone tramite svariati utilizzi e dall'altra per applicarseli sul corpo e combattere, evocando armi o mostri o più semplicemente scaricando energia elettrica/lanciando palle di fuoco all'avversario ecc.
La trama si sviluppa in maniera molto fluida, piuttosto veloce, e a volte inghiotte qualche personaggio (come il cane di Daichi o il suo rivale Shiroh) per farlo ricomparire solo qualche volume più tardi, ma non sorprende il lettore e segue sempre i canoni della sua categoria di manga.
In conclusione, uno shōnen che consiglio caldamente a chi ama l'azione e i combattimenti e non ha voglia di leggersi una storia impegnativa o con una trama troppo profonda o originale.
Personalmente trovo simpatica la trovata dei Mystickers, utilizzati da una parte per facilitare la vita delle persone tramite svariati utilizzi e dall'altra per applicarseli sul corpo e combattere, evocando armi o mostri o più semplicemente scaricando energia elettrica/lanciando palle di fuoco all'avversario ecc.
La trama si sviluppa in maniera molto fluida, piuttosto veloce, e a volte inghiotte qualche personaggio (come il cane di Daichi o il suo rivale Shiroh) per farlo ricomparire solo qualche volume più tardi, ma non sorprende il lettore e segue sempre i canoni della sua categoria di manga.
In conclusione, uno shōnen che consiglio caldamente a chi ama l'azione e i combattimenti e non ha voglia di leggersi una storia impegnativa o con una trama troppo profonda o originale.
Sublime. È un manga che mi sta piacendo e prendendo in modo veramente particolare. I disegni di Seishi sono veramente belli, soprattutto in parecchie pagine le vignette sono prese in un ottima prospettiva e rendono tantissimo. La storia di ricavare energia dai mysticker e di persone (Blazer) dotate di un'abilità che consente loro di sfruttarne il potere appiccicandoli al corpo possono è veramente simpatica; anche i personaggi sono a mio parere buoni e hanno il loro stile e carattere. La storia per alcuni fronti è prevedibile, a volte fa pensare a Naruto, ma ci sono molti manga simili tra loro per storia e tematiche, se devo guardare tutte le similitudini esistenti tra i manga non finisco più, quindi quando lo devo leggere cancello ogni confronto e lo leggo come una storia mai sentita, e secondo me è davvero bello.
Io ho apprezzato tutti i manga di Seishi e Masashi Kishimoto, le loro idee mi piacciono ogni volta. Lo consiglio, buona lettura a tutti gli appassionati di shonen.
Io ho apprezzato tutti i manga di Seishi e Masashi Kishimoto, le loro idee mi piacciono ogni volta. Lo consiglio, buona lettura a tutti gli appassionati di shonen.
Blazer Drive è un manga shonen del sensei Seishi Kishimoto. Questo universo ruota attorno ai Mystiker, adesivi che se attivati rilasciano il loro potere: questi adesivi sono stati creati soprattutto per uso diciamo "domestico", ad esempio se si ha necessita di scaldare l'acqua per il ramen basta applicare un mystiker del fuoco al bollitore e attivarlo per far scaturire una fiamma che in poco tempo scalderà l'acqua. I mystiker hanno un'unica avvertenza: non applicare sul corpo umano o le conseguenze potrebbero essere terribili! Esistono però delle persone, dette Blazer, che sarebbero in grado di controllare il potere dei mystiker: verità o semplici leggende metropolitane? Questa è la domanda che si pongono gli abitanti dell'universo di Blazer Drive.
I combattimenti sono molto frenetici e non annoiano di certo, quindi se amate i manga shonen con combattimenti adrenalinici Blazer Drive fa al caso vostro. Peccato per la storia, che non è esattamente una cosa originale, difatti nel manga si può notare più di una somiglianza con il manga Naruto del sensei Masashi Kishimoto. Esempi? Il protagonista Daichi ha dentro di sé una forza che a quanto pare è in grado di risvegliare il vero potere dei mystiker (Naruto ha dentro di se il Kyuubi ed è in grado di sfruttarne il potere); Daichi è inseguito da un'organizzazione, Kirin-Kai, che lo vuole catturare per sfruttarne il vero potenziale (Akatsuki...).
Insomma, si notano certe somiglianze con il manga Naruto, ma se, come me, amate i manga shonen Blazer Drive è un buon acquisto.
I combattimenti sono molto frenetici e non annoiano di certo, quindi se amate i manga shonen con combattimenti adrenalinici Blazer Drive fa al caso vostro. Peccato per la storia, che non è esattamente una cosa originale, difatti nel manga si può notare più di una somiglianza con il manga Naruto del sensei Masashi Kishimoto. Esempi? Il protagonista Daichi ha dentro di sé una forza che a quanto pare è in grado di risvegliare il vero potere dei mystiker (Naruto ha dentro di se il Kyuubi ed è in grado di sfruttarne il potere); Daichi è inseguito da un'organizzazione, Kirin-Kai, che lo vuole catturare per sfruttarne il vero potenziale (Akatsuki...).
Insomma, si notano certe somiglianze con il manga Naruto, ma se, come me, amate i manga shonen Blazer Drive è un buon acquisto.
Manga davvero stupendo e completo, di quel genere che amo, ricchi di personaggi divertentissimi, pieno di lotte avvincenti e di momenti tristi che ci fanno riflettere. Eh già, Seishi Kishimoto non mi ha deluso nemmeno in questo sua opera, oltre che al suo capolavoro 666 Satan, adoro anche questa opera, che seguirò sicuramente e la finirò.
La trama all'inizio può sembrare un qualcosa di già visto, ma ho imparato che non si giudica mai una trama dall'inizio, e ho fatto bene a seguire questa regola. Il mondo è fornito di Mistyker, ossia adesivi dalle proprietà magiche che, se applicati agli oggetti, liberano il loro effetto, come fuoco, elettricità ecc., quindi sono molto utilizzati in qualsiasi campo. Attenzione però: se applicati su un corpo umano potrebbe ucciderlo, o almeno è ciò che accadrebbe a un normale umano e non invece a un Blazer, ossia una persona in grado di poter applicare i mistyker sul proprio corpo per usarli come armi. Ora non vi sto a dire la trama, ma ve lo consiglio davvero.
La trama all'inizio può sembrare un qualcosa di già visto, ma ho imparato che non si giudica mai una trama dall'inizio, e ho fatto bene a seguire questa regola. Il mondo è fornito di Mistyker, ossia adesivi dalle proprietà magiche che, se applicati agli oggetti, liberano il loro effetto, come fuoco, elettricità ecc., quindi sono molto utilizzati in qualsiasi campo. Attenzione però: se applicati su un corpo umano potrebbe ucciderlo, o almeno è ciò che accadrebbe a un normale umano e non invece a un Blazer, ossia una persona in grado di poter applicare i mistyker sul proprio corpo per usarli come armi. Ora non vi sto a dire la trama, ma ve lo consiglio davvero.
Questo manga inganna veramente con facilità! Non credo di essere l'unico ragazzo che è stato ingannato da queste fantastiche copertine disegnate dal sensei Seishi Kishimoto, infatti il maestro Seishi è davvero abilissimo a disegnare! Insomma, soltanto le copertine sprizzano energia e shonen da tutti i pori, i suoi disegni mi piacciono veramente e non ho problemi a dire che da questo punto di vista supera pure il suo fratellone Masashi, autore di Naruto.
Eppure il voto che do a questo manga è solo 7, perché? Perché secondo me il sensei Seishi sa solo disegnare! Nei manga il disegno è molto importante, ma lo è allo stesso tempo la storia, e il manga in sé non mi è piaciuto quasi per nulla, la storia è banale... gente che si attacca adesivi sul corpo e ha dei poteri e un intero mondo che ruota intorno a questi adesivi! Su questo punto di vista mi ricorda i giochi dei Pokemon, dove la gente in giro parla solo e unicamente di Pokemon. Beh, in Blazer drive è la stessa cosa, tutti parlano solo e unicamente di adesivi!
I combattimenti sono fatti bene, i disegni come ho già detto sono fantastici, ma un mangaka con una tale bravura nel disegno è sprecato per una serie del genere, quindi secondo me Blazer Drive non può essere assolutamente paragonato a Naruto, che è fatto davvero molto meglio.
NOTA: Il protagonista di questo manga, Daichi, è davvero simile dal punto di vista psicologico a Naruto, e non è l'unica somiglianza. Entrambi hanno dentro di sé un potere superiore a quello degli altri, ed entrambi sono ricercati da una strana Organizzazione Segreta! Che ne dite, Seishi non avrà un po' copiato il fratellone, eh? XD
Concludo dicendo che non sta a me giudicare, il mio è un parere personale, quindi se siete lo stesso curiosi fiondatevi sul primo volume del manga e non compratene 5 volumi a scatola chiusa come il sottoscritto...
Eppure il voto che do a questo manga è solo 7, perché? Perché secondo me il sensei Seishi sa solo disegnare! Nei manga il disegno è molto importante, ma lo è allo stesso tempo la storia, e il manga in sé non mi è piaciuto quasi per nulla, la storia è banale... gente che si attacca adesivi sul corpo e ha dei poteri e un intero mondo che ruota intorno a questi adesivi! Su questo punto di vista mi ricorda i giochi dei Pokemon, dove la gente in giro parla solo e unicamente di Pokemon. Beh, in Blazer drive è la stessa cosa, tutti parlano solo e unicamente di adesivi!
I combattimenti sono fatti bene, i disegni come ho già detto sono fantastici, ma un mangaka con una tale bravura nel disegno è sprecato per una serie del genere, quindi secondo me Blazer Drive non può essere assolutamente paragonato a Naruto, che è fatto davvero molto meglio.
NOTA: Il protagonista di questo manga, Daichi, è davvero simile dal punto di vista psicologico a Naruto, e non è l'unica somiglianza. Entrambi hanno dentro di sé un potere superiore a quello degli altri, ed entrambi sono ricercati da una strana Organizzazione Segreta! Che ne dite, Seishi non avrà un po' copiato il fratellone, eh? XD
Concludo dicendo che non sta a me giudicare, il mio è un parere personale, quindi se siete lo stesso curiosi fiondatevi sul primo volume del manga e non compratene 5 volumi a scatola chiusa come il sottoscritto...
Blazer Drive è un opera di Seishi Kishimoto, fratello del ben più noto Masashi, autore di Naruto. Questa parentela si nota fortemente nell'opera, infatti i temi trattati in Blazer Drive sono molto simili a quelli trattati in Naruto, un esempio lampante è la conflittualità tra fratelli che troviamo sia in Naruto, con Sasuke e Itachi, che in Blazer Drive, con Daichi e Ginga. Tuttavia non possiamo parlare di plagio, questo perché, come detto più volte da entrambi i fratelli, sono cresciuti con le stesse influenze sia nello stile di disegno che nelle tematiche privilegiate. Parlando della storia, c'è da dire che, anche se è stata criticata da molti per la banalità degli eventi, io sono rimasto abbastanza soddisfatto, nei 5 volumi fin ora arrivati in Italia, la storia si sviluppa in un modo abbastanza fluido, i combattimenti sono avvincenti, e i protagonisti e antagonisti sono ben caratterizzati, anche se sono troppo fedeli agli stereotipi tipici dei personaggi degli shounen. Parlando ora dell'edizione della GP Publishing, c'è da dire che essendo una casa neonata non possiamo aspettarci molto, la carta è sempre trasparente e giallina, anche se ci sono stati miglioramenti dal primo volume al quinto, le copertine sono molto sottili e l'inchiostro ogni tanto smacchia, le ricostruzioni sono abbastanza buone, ma a volte le scritte escono fuori dai baloon.
In conclusione, posso ritenermi soddisfatto e l'otto secondo me è il voto più giusto per quest'opera.
In conclusione, posso ritenermi soddisfatto e l'otto secondo me è il voto più giusto per quest'opera.
Trama: in una Tokyo futuristica dove le risorse naturali stanno per esaurirsi, sono stati creati dei particolari adesivi chiamati Mysticker in grado di contenere qualsiasi tipo di energia. Originariamente i Mysticker dovevano essere impiegati solamente in ambito domestico applicandoli agli oggetti, tuttavia esistono persone in grado di controllare l'energia sprigionata da questi. Queste persone vengono chiamate Blazer.
Il protagonista Daichi è un ragazzino abbastanza egocentrico a cui piace collezionare Mysticker. Un giorno viene attaccato da un'organizzazione criminale di Blazer che gli dà la caccia, a salvarlo sarà suo fratello Ginga, che rimarrà gravemente ferito in seguito allo scontro. Daichi, che inizialmente detestava suo fratello maggiore, decide di entrare nell'organizzazione dei Guardian composta da Blazer buoni, organizzazione di cui anche Ginga faceva parte. Da qui inizia il percorso di Daichi da Blazer dei Guardian.
Disegni: Seishi Kishimoto ha acquisito esperienza ed è nettamente migliorato rispetto ai primi tempi di 666 Satan. Il suo tratto adesso è molto più deciso e sicuro di un tempo, i retini vengono usati molto bene e gli effetti con le gradazioni di grigio sono davvero notevoli. Credo che il disegno sia uno dei migliori aspetti di questo manga e sicuramente Seishi Kishimoto in quanto a disegni è superiore alla media dei mangaka in circolazione.
Edizione: l'edizione curata da GP Publishing è la classica da edicola, il rapporto qualità-prezzo è modesto. Sicuramente è un'edizione nella media, al pari di case editrici come Star Comics e Planet Manga. Il Tankobon si imposta bene, abbastanza robusto con circa 200 pagine, la copertina è abbastanza rigida e liscia. Unica pecca è la carta leggermente gialla. All'inizio di ogni volume c'è un breve riassunto dei volumetti precedenti e schede relative ai personaggi più importanti del manga.
Conclusioni: consiglio questo manga solo agli appassionati di Shonen con tanti combattimenti e con un buon aspetto grafico. Blazer Drive insieme a Fairy Tail, Psyren e Nurariyhon No Mago è uno degli Shonen moderni di azione e combattimento con più potenziale in circolazione.
Il protagonista Daichi è un ragazzino abbastanza egocentrico a cui piace collezionare Mysticker. Un giorno viene attaccato da un'organizzazione criminale di Blazer che gli dà la caccia, a salvarlo sarà suo fratello Ginga, che rimarrà gravemente ferito in seguito allo scontro. Daichi, che inizialmente detestava suo fratello maggiore, decide di entrare nell'organizzazione dei Guardian composta da Blazer buoni, organizzazione di cui anche Ginga faceva parte. Da qui inizia il percorso di Daichi da Blazer dei Guardian.
Disegni: Seishi Kishimoto ha acquisito esperienza ed è nettamente migliorato rispetto ai primi tempi di 666 Satan. Il suo tratto adesso è molto più deciso e sicuro di un tempo, i retini vengono usati molto bene e gli effetti con le gradazioni di grigio sono davvero notevoli. Credo che il disegno sia uno dei migliori aspetti di questo manga e sicuramente Seishi Kishimoto in quanto a disegni è superiore alla media dei mangaka in circolazione.
Edizione: l'edizione curata da GP Publishing è la classica da edicola, il rapporto qualità-prezzo è modesto. Sicuramente è un'edizione nella media, al pari di case editrici come Star Comics e Planet Manga. Il Tankobon si imposta bene, abbastanza robusto con circa 200 pagine, la copertina è abbastanza rigida e liscia. Unica pecca è la carta leggermente gialla. All'inizio di ogni volume c'è un breve riassunto dei volumetti precedenti e schede relative ai personaggi più importanti del manga.
Conclusioni: consiglio questo manga solo agli appassionati di Shonen con tanti combattimenti e con un buon aspetto grafico. Blazer Drive insieme a Fairy Tail, Psyren e Nurariyhon No Mago è uno degli Shonen moderni di azione e combattimento con più potenziale in circolazione.
Blazer Drive è stata per me una gradita sorpresa. Non avevo molta stima dei fratelli Kishimoto, ma ho fatto bene a dare fiducia a Seishi.
Se 666 Satan era uno shonen classico che certo non brillava per originalità, qui ci troviamo difronte per la prima volta a nuove idee, nuovi concept.
Finalmente basta con personaggi dalle mille armi, shinigami a go-go, vampiri o altre assurdità ripetute fino alla nausea, l'autore ha trovato la bella idea di questi Mysticker che combinati donano al Blazer sempre nuove abilità e potenzialità, senza mai dimenticare il chiodo fisso di molti autori giapponesi: la vera differenza alla fine la deve fare il singolo con la propria volontà.
Sicuramente questo manga non verrà di certo ricordato, ma questo perché ormai tutto bollano gli shonen come "ripetitivi", mentre se fosse stato realizzato 10/15 anni fa avrebbe avuto un successo strepitoso, unito al fatto che tramite i Mysticker si poteva fare anche un lavoro di merchandise tra i più giovani, magari il tutto coadiuvato dall'anime durante l'orario del pranzo.
Arrivando al 4° volume vedo che l'autore ha parecchi "assi nella manica" da giocarsi, infatti sono ancora molti i misteri che devono essere svelati e anzi, numero dopo numero, si aggiungono sempre più elementi misteriosi e di suspance che invogliano davvero ad andare avanti, peccato dove aspettare due mesi un volumetto.
Sono però a conoscenza del fatto che non avrà successo, sia perché appunto ormai troppi lettori sono prevenuti, sia perché l'editore è un editore "minore", senza le capacità e le possibilità economiche e pubblicitarie di altre aziende concorrenti.
L'edizione della GP Publishing, come sempre, ricorda le mie vecchie collezioni della Play Press, con carta ruvida, giallastra ma più spessa di molte altre carte-veline di altri editori (dalla consistenza azzarderei a dire che è carta riciclata), e questo è un bene perché nel momento in cui non leggo dietro e l'inchiostro non rimane sulle dita io sono felice così, poco mi importa di avere la carta lucida e bianchissima se poi dopo 2 o 3 anni sugli scaffali diventa peggio di quella della GP Publishing.
Se 666 Satan era uno shonen classico che certo non brillava per originalità, qui ci troviamo difronte per la prima volta a nuove idee, nuovi concept.
Finalmente basta con personaggi dalle mille armi, shinigami a go-go, vampiri o altre assurdità ripetute fino alla nausea, l'autore ha trovato la bella idea di questi Mysticker che combinati donano al Blazer sempre nuove abilità e potenzialità, senza mai dimenticare il chiodo fisso di molti autori giapponesi: la vera differenza alla fine la deve fare il singolo con la propria volontà.
Sicuramente questo manga non verrà di certo ricordato, ma questo perché ormai tutto bollano gli shonen come "ripetitivi", mentre se fosse stato realizzato 10/15 anni fa avrebbe avuto un successo strepitoso, unito al fatto che tramite i Mysticker si poteva fare anche un lavoro di merchandise tra i più giovani, magari il tutto coadiuvato dall'anime durante l'orario del pranzo.
Arrivando al 4° volume vedo che l'autore ha parecchi "assi nella manica" da giocarsi, infatti sono ancora molti i misteri che devono essere svelati e anzi, numero dopo numero, si aggiungono sempre più elementi misteriosi e di suspance che invogliano davvero ad andare avanti, peccato dove aspettare due mesi un volumetto.
Sono però a conoscenza del fatto che non avrà successo, sia perché appunto ormai troppi lettori sono prevenuti, sia perché l'editore è un editore "minore", senza le capacità e le possibilità economiche e pubblicitarie di altre aziende concorrenti.
L'edizione della GP Publishing, come sempre, ricorda le mie vecchie collezioni della Play Press, con carta ruvida, giallastra ma più spessa di molte altre carte-veline di altri editori (dalla consistenza azzarderei a dire che è carta riciclata), e questo è un bene perché nel momento in cui non leggo dietro e l'inchiostro non rimane sulle dita io sono felice così, poco mi importa di avere la carta lucida e bianchissima se poi dopo 2 o 3 anni sugli scaffali diventa peggio di quella della GP Publishing.
Blazer Drive si può considerare il perfetto shonen, ma è proprio questo il suo handicap: almeno fino ad adesso questo manga è talmente scontato, noioso e infantile che già i ragazzi oltre i 16 anni non riuscirebbero, secondo me, a leggerlo; io che ne ho 21, figuriamoci, mi sono sentito torturato quando ho finito il terzo volume, che è illeggibile.
Se da un lato l'idea di base dell'intera storia è mediamente originale e comunque con un buon potenziale, è tuttavia sviluppata male, soprattutto negli ultimi due volumi del manga.
Sono quasi incredulo che Seishi Kishimoto stia sviluppando l'idea di Blazer Drive in maniera così scontata; non si sa dove voglia andare davvero a parare. Di conseguenza, sperando che con il tempo migliori, consiglio questo manga solo se avete meno di 15-16 anni, altrimenti lasciate perdere o rimarrete perplessi e delusi.
Se da un lato l'idea di base dell'intera storia è mediamente originale e comunque con un buon potenziale, è tuttavia sviluppata male, soprattutto negli ultimi due volumi del manga.
Sono quasi incredulo che Seishi Kishimoto stia sviluppando l'idea di Blazer Drive in maniera così scontata; non si sa dove voglia andare davvero a parare. Di conseguenza, sperando che con il tempo migliori, consiglio questo manga solo se avete meno di 15-16 anni, altrimenti lasciate perdere o rimarrete perplessi e delusi.
Seishi Kishimoto, meglio conosciuto ed apprezzato per 666 Satan, ritorna in Italia sotto il marchio GP con la sua più recente opera (tant'è che è ancora in corso in patria), Blazer Drive.
Il mondo è sull'orlo della crisi ambientale e climatica a causa del surriscaldamento globale, i potenti del pianeta decidono di trasformare Tokyo in una città "cavia" per sviluppare una nuova "tecnologia" i Mysticker™, adesivi in grado di produrre vari tipi di energia, come fuoco, acqua, vento. Essi vengono usati per svolgere le più normali delle attività della vita quotidiana, come cucinare, viaggiare, comunicare e hanno addirittura dato il via ad una nuova forma di combattimento. Naturalmente le ricerche e gli esperimenti su questi fantastici adesivi sono in continuo aggiornamento, tanto che si è ufficialmente scoperto che applicare i Mysticker™ direttamente sul corpo può provocare gravissimi danni, ma nonostante ciò si vocifera una leggenda secondo cui esistono alcune persone in grado di controllare i poteri dei Mysticker™ applicandoli sul proprio corpo, denominati Blazers. Da qui inizia la storia che vede protagonista Daichi, un ragazzo che utilizza i Mysticker™ come armi nei combattimenti per il solo scopo di difendere i suoi amici. La storia lascia presagire che ben presto una trama molto più fitta e grande sta per esplodere e coinvolgere Daichi, i suoi Amici e il mondo intero.
Come si evince da quanto scritto insomma, Blazer Drive non brilla certo per originalità: una persona a dispetto di altre con all'apparenza nessuna particolare capacità, pare avere un'attitudine naturale per qualche strano motivo ad utilizzare un'arma e i poteri che ne derivano in maniera migliore a dispetto di altri, per questo viene cercato dai cattivi di turno ed al contempo lotta e si incammina lungo un pericoloso viaggio al fine di ritrovare il fratello maggiore, disperso alla fine del capitolo pilota della serie. E' plausibile che nel corso del suo viaggio, Daichi incontrerà diversi avversari che una volta sconfitti diverranno suoi alleati, così come che affronterà diversi addestramenti e rinverrà adesivi rari al fine di compiere numerosi <i>power-up</i> che lo renderanno sempre più forte, come la politica Shonen è solita insegnare.
A livello grafico, il talento di Kishimoto è cresciuto molto e ricalca in alcuni punti quello del fratello Masashi: Daichi infatti ricorda in qualche modo il Sasuke adulto della serie Naruto, e vi dirò che la scena dell'addio al fratello maggiore di cui è possibile vedere una tavola proprio in questa pagina, mi ha riportato alla mente, l'ultimo scontro fra Sasuke ed Itachi. Ciò nonostante è possibile notare le influenze esterne così come le scelte stilistiche che hanno differenziato definitivamente lo stile di Seishi dall'autore delle gesta dei Ninja della Foglia già per quanto concerne illustrazioni, vestiti, inquadrature e villains.
Non so dove andrà a parare Blazer Drive, se sarà una serie lunga o meno: il potenziale di questa serie è enorme se rivolto ad un target adolescenziale, viceversa sa molto di già visto e per quanto l'abbia trovato interessante e mi senta propenso a continuarne la lettura, non scalpito in attesa di un nuovo volume.
Infine l'edizione GP vanta una carta decisamente giallastra e di dubbia qualità, una rilegatura modesta ed una grafica che fra aspetto e colori sembra essere rivolta ad un pubblico di soli adolescenti, avrei optato per un'edizione più matura, ma forse il titolo non lo meritava.
Una piccola chicca: esiste una variant edition del primo volume con il logo argentato ed in rilievo, distribuito al solo circuito di fumetterie una volta acquistate un tot complessivo di copie. Il volume non dovrebbe essere in vendita al pubblico, ma i collezionisti potrebbero facilmente reperirlo a qualche convention.
Il mondo è sull'orlo della crisi ambientale e climatica a causa del surriscaldamento globale, i potenti del pianeta decidono di trasformare Tokyo in una città "cavia" per sviluppare una nuova "tecnologia" i Mysticker™, adesivi in grado di produrre vari tipi di energia, come fuoco, acqua, vento. Essi vengono usati per svolgere le più normali delle attività della vita quotidiana, come cucinare, viaggiare, comunicare e hanno addirittura dato il via ad una nuova forma di combattimento. Naturalmente le ricerche e gli esperimenti su questi fantastici adesivi sono in continuo aggiornamento, tanto che si è ufficialmente scoperto che applicare i Mysticker™ direttamente sul corpo può provocare gravissimi danni, ma nonostante ciò si vocifera una leggenda secondo cui esistono alcune persone in grado di controllare i poteri dei Mysticker™ applicandoli sul proprio corpo, denominati Blazers. Da qui inizia la storia che vede protagonista Daichi, un ragazzo che utilizza i Mysticker™ come armi nei combattimenti per il solo scopo di difendere i suoi amici. La storia lascia presagire che ben presto una trama molto più fitta e grande sta per esplodere e coinvolgere Daichi, i suoi Amici e il mondo intero.
Come si evince da quanto scritto insomma, Blazer Drive non brilla certo per originalità: una persona a dispetto di altre con all'apparenza nessuna particolare capacità, pare avere un'attitudine naturale per qualche strano motivo ad utilizzare un'arma e i poteri che ne derivano in maniera migliore a dispetto di altri, per questo viene cercato dai cattivi di turno ed al contempo lotta e si incammina lungo un pericoloso viaggio al fine di ritrovare il fratello maggiore, disperso alla fine del capitolo pilota della serie. E' plausibile che nel corso del suo viaggio, Daichi incontrerà diversi avversari che una volta sconfitti diverranno suoi alleati, così come che affronterà diversi addestramenti e rinverrà adesivi rari al fine di compiere numerosi <i>power-up</i> che lo renderanno sempre più forte, come la politica Shonen è solita insegnare.
A livello grafico, il talento di Kishimoto è cresciuto molto e ricalca in alcuni punti quello del fratello Masashi: Daichi infatti ricorda in qualche modo il Sasuke adulto della serie Naruto, e vi dirò che la scena dell'addio al fratello maggiore di cui è possibile vedere una tavola proprio in questa pagina, mi ha riportato alla mente, l'ultimo scontro fra Sasuke ed Itachi. Ciò nonostante è possibile notare le influenze esterne così come le scelte stilistiche che hanno differenziato definitivamente lo stile di Seishi dall'autore delle gesta dei Ninja della Foglia già per quanto concerne illustrazioni, vestiti, inquadrature e villains.
Non so dove andrà a parare Blazer Drive, se sarà una serie lunga o meno: il potenziale di questa serie è enorme se rivolto ad un target adolescenziale, viceversa sa molto di già visto e per quanto l'abbia trovato interessante e mi senta propenso a continuarne la lettura, non scalpito in attesa di un nuovo volume.
Infine l'edizione GP vanta una carta decisamente giallastra e di dubbia qualità, una rilegatura modesta ed una grafica che fra aspetto e colori sembra essere rivolta ad un pubblico di soli adolescenti, avrei optato per un'edizione più matura, ma forse il titolo non lo meritava.
Una piccola chicca: esiste una variant edition del primo volume con il logo argentato ed in rilievo, distribuito al solo circuito di fumetterie una volta acquistate un tot complessivo di copie. Il volume non dovrebbe essere in vendita al pubblico, ma i collezionisti potrebbero facilmente reperirlo a qualche convention.
La storia inizialmente può sembrare semplicistica, ma con ampio spazio a crescita. L'ambientazione è nuova e sebbene molte possono essere le critiche applicabili, ritengo sia un ottimo lavoro che potrà dare ottimi risultati. Buona l'idea dei Mysticker. Decisamente un buon manga pieno di adrenalina e tanto divertimento.
Nonostante presenti alcuni aspetti a ben vedere poco originali, è un manga che impone di essere letto: l'andamento della trama, scorrevole e con buone battute di humour; i personaggi interessanti e accattivanti nonchè l'ambientazione futuristicamente caotica (già vista in altri manga ma apprezzabilissima per chi non li ha letti) rendono questo fumetto una lettura divertente e appassionante.
Ad eccezione dei capelli di Misora, un tantino troppo rigidi, i disegni sono godibili e molto adatti alla storia.
Blazer Drive e uno shounen che merita davvero di essere letto se cercate un manga avventuroso, adrenalinico, futuristico e più che sufficientemente apprezzabile nella trama. Non è male questo manga. Provare per credere.
Ad eccezione dei capelli di Misora, un tantino troppo rigidi, i disegni sono godibili e molto adatti alla storia.
Blazer Drive e uno shounen che merita davvero di essere letto se cercate un manga avventuroso, adrenalinico, futuristico e più che sufficientemente apprezzabile nella trama. Non è male questo manga. Provare per credere.
Questo fumetto a me non piace. Ma penso che questo non basti a spiegare il voto. Il tema non è originale, il solito tipo che può usare il solito potere più e meglio degli altri. Il solito compagno/amico/parente/animale di compagnia/sconosciuto appena visto, che si sacrifica così da motivarlo. Il solito "maestro" che lo guiderà nella solita carriera per diventare il migliore. Il solito "Ma allora lui è...". Insomma visto e rivisto mille volte, in questo caso anche peggio perchè la narrazione del primo albo e veramente scadente, e certe tavole saltano di palo in frasca dando un'idea di narrazione altalenante e mal esposta. Graficamente è poco apprezzabile, la stampa non è buona, la carta non è buona, l'impaginazione non è buona; quindi anche se i disegni sono decenti e "carini", il resto fa in modo di renderli scadenti.
La prima uscita di Blazer Drive non può che alimentare interesse a leggere i numeri seguenti. Il materiale letto fino ad ora è poco, ma di sicuro i primi passi sono fatti per bene.
Stroria: 9, originale e ben costruita anche se per molti aspetti abbiamo dei flash back per l'opera del fratello (Naruto) ma è una deformazione professionale se gli autori hanno vissuto insieme.
Disegni: 8, belli e definiti ma ci sono alcune cose che lasciano perplessi come i bei capelli della protagonista che sembrano fatti di legno, ma di sicuro come in molti primi numeri dei manga i disegni migliorano con il passare del tempo.
Caratterizzazione dei Personaggi: 9, anche se ancora non si conosce bene la trama, e quindi le evoluzioni dei personaggi, bisogna dire che sono delineati bene; il protagonista è emotivo, giusto, narcisista, buono per le gag per smorzare dalla storia principale.
Stroria: 9, originale e ben costruita anche se per molti aspetti abbiamo dei flash back per l'opera del fratello (Naruto) ma è una deformazione professionale se gli autori hanno vissuto insieme.
Disegni: 8, belli e definiti ma ci sono alcune cose che lasciano perplessi come i bei capelli della protagonista che sembrano fatti di legno, ma di sicuro come in molti primi numeri dei manga i disegni migliorano con il passare del tempo.
Caratterizzazione dei Personaggi: 9, anche se ancora non si conosce bene la trama, e quindi le evoluzioni dei personaggi, bisogna dire che sono delineati bene; il protagonista è emotivo, giusto, narcisista, buono per le gag per smorzare dalla storia principale.