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annadaifan

Volumi letti: 11/11 --- Voto 9
"Kiss & Never Cry" è un josei in 11 volumi di Yayoi Ogawa (conosciuta in Italia grazie al manga "Sei il mio cucciolo"), questa volta ci viene presentata una storia complessa: un mix di sport, mistero, thriller, dramma e romanticismo.
La storia inizia all’estero con una ragazzina Michiru appassionata di pattinaggio sul ghiaccio che fa coppia con Leon, un ragazzo giapponese. La famiglia di Michiru decide di tornare a vivere in Giappone e la ragazzina si ribella e scappa di casa per non lasciare l’amico. Dopo alcune ore viene ritrovata sotto shock sulla pista di pattinaggio e nel frattempo viene ritrovato assassinato il suo insegnante di pattinaggio.
Passano alcuni anni e ritroviamo Michiru in Giappone che continua a pattinare da sola e completamente diversa da quella ragazzina sorridente che amava il ghiaccio. A causa di un infortunio è costretta a passare alla danza su ghiaccio in coppia con un nuovo partner Hikaru che in realtà è il fratello minore del suo allenatore da bambina.
La storia è sicuramente coinvolgente dove sia l’aspetto delle competizioni sportive che del giallo sull’assassinio dell’allenatore vanno di pari passo. Michiru è un personaggio pieno di sfaccettature e andando avanti con la storia scopriremo i traumi che ha dovuto subire da bambina, vedremo come riuscirà a superare i suoi tormenti interiori grazie allo sport e ai personaggi come Hikaru e Leon che le saranno molto vicino.
Nonostante gli argomenti trattati parecchio pesanti non mancano i momenti comici tipici dell’autrice che servono a spezzare, a volte, la tensione.
Lo sport del pattinaggio sul ghiaccio è rappresentato molto bene e in una luce realistica; anche la storia d'amore è molto ben fatta e l’evoluzione dei rapporti fra i vari personaggi è credibile e ben studiata.
Per quanto riguarda il tratto della Ogawa c’è stato un ulteriore salto di qualità rispetto a ‘Sei il mio cucciolo’, il dinamismo durante le gare di pattinaggio non era assolutamente semplice da rappresentare ma la mangaka ha fatto un lavoro eccellente.
In conclusione, è un titolo che potrebbe piacere a tanti essendo un miscuglio di vari generi con una trama molto originale.


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Irene Tempesta

Volumi letti: 11/11 --- Voto 7
Onestamente mi aspettavo qualcosa di più da questa serie.
Ho sempre avuto un debole per il pattinaggio artistico e questo manga narra la storia di una coppia che pratica tale sport nei dettagli, rende bene l'idea di come deve essere il tuo rapporto col partner, gli impegni e le prove da superare.
La trama è abbastanza semplice ma riassumendo ruota intorno a 3 personaggi: Michiru è senza dubbio la protagonista indiscussa, una giovane pattinatrice che ha subito un brutto trauma da bambina e ora da adolescente, lavora duramente come pattinatrice anche per lasciarsi alle spalle il suo triste passato che si intreccia con Leon, suo tenero amico d'infanzia, sempre innamorato di lei e pronto a tutto pur di aiutarla nello sport e nelle difficoltà nella vita privata.
Infine Hikaru, il partner di Michiru nella danza su ghiaccio, più grande di lei, fratello del coach di Michiru quando era bambina, che fu vittima di un misterioso omicidio.
Michiru è un personaggio complesso, inizialmente molto sola e chiusa caratterialmente, si intuisce il suo passato oscuro, che viene rivelato poco a poco, in parallelo con la vita sportiva di pattinatrice di coppia: gli allenamenti pesanti, le gare.
La trama inizialmente è molto accattivante, ma andando avanti coi volumi perde di intensità e Leon, uno dei tre personaggi chiave principali, diventa piatto e ripetitivo fino allo sfinimento, sempre con quell'aria smarrita, da cucciolo ferito, sempre a rimuginare sui sensi di colpa e su come gli piaccia Michiru e sul fatto che voglia proteggerla.... ma rimane sempre a bocca asciutta,senza mai concludere nulla con la donna dei suoi desideri. Questo personaggio, così monotono, ha svalutato tanto la serie per me.
Un personaggio invece inaspettatamente molto divertente è Hikaru, le scene dove lui è presente sono ricche di battute esilaranti che strappano sempre un sorriso, ed è stato il motivo che mi ha spinto a concludere la serie, anche se a fatica.
I disegni sono bellissimi, i corpi deliziosamente proporzionati e realistici, tipico tratto di questa bravissima autrice.
La GP manga ha fatto un'edizione nella media, volumi con qualità della carta mediocre, si è ingiallita dopo poco tempo, i volumi senza sovracopertina ma a buon prezzo.
Il mio voto è 7 perchè i disegni sono bellissimi e la trama, tutto sommato, è ben strutturata, ma secondo me certe scene si potevano tagliare, Leon poteva essere meno lagnoso come personaggio, più fiero, più combattivo. Il mio 7 va soprattutto alla trama ed è un giudizio personalissimo.
E' comunque una lettura piacevole, poco impegnativa, nonostante si tratti di un manga a tema sportivo, l'attenzione non viene puntata tutta sulle gare come in Slam Dunk o La leggenda di Hikary.
Lo consiglio a tutte le amanti delle storie d'amore ambientate nel meraviglioso clima della danza su ghiaccio, con un pizzico di humor che non guasta affatto, e un pizzico di mistero-giallo.


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Slanzard

Volumi letti: 10/11 --- Voto 9
Kiss & Never Cry, semplificando, è la storia di tre ragazzi, legati tra loro da un drammatico incidente del passato che li ha irrimediabilmente segnati nel profondo, influenzandone la vita, le decisioni, la crescita, l'attuale psicologia. C'è Michiru, che tale evento l'ha vissuto in prima persona, che lo rifugge perché troppo spaventoso, cercando la salvezza nell'agonismo sportivo. La sua crescita come atleta e come donna è alla base dell'intero tessuto narrativo dell'opera. C'è Leon, amico d'infanzia di Michiru, che si ritiene responsabile di quanto avvenuto all'amica e non si da pace per la scelta sbagliata compiuta allora. Leon prova ancora qualcosa per Michiru, ma dove finisce l'amore e iniziano la compassione e il rimpianto? Anche la strada di Leon è dura e dolorosa, per riuscire a diventare un uomo degno di amare (ed essere amato) da Michiru. Ma c'è anche un terzo vertice del triangolo da considerare, Hikaru, il nuovo compagno di Michiru nel pattinaggio sul ghiaccio, anch'egli legato al terribile evento del passato che Michiru ha vanamente tentato di obliare. Inizialmente oppresso dall'ombra del fratello maggiore, dovrà trovare il giusto equilibrio tra intesa sul campo di gara e nella vita privata con Michiru. A fiancheggiare questo trio, un cast di comprimari indimenticabili nella loro umanità, a volte esilaranti come spalle comiche, altre volte indispensabili nella maturazione dei protagonisti. Sullo sfondo di questo eccezionale manga, avvincenti esibizioni di danza sul ghiaccio e una vena quasi poliziesca, nel graduale ritrovamento da parte di Michiru dei suoi ricordi d'infanzia e nel disvelamento del tremendo evento che ha dato origine a tutto quanto.

Vì

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Volumi letti: 11/11 --- Voto 8
Questa storia manda un messaggio chiaro: quando non si ha la forza di andare avanti dopo maltrattamenti e sconfitte, bisogna chiedere aiuto con ogni mezzo.
La protagonista all'inizio lo fa nel modo sbagliato, facendo sesso con Hikaru (ogni scena di sesso non si vede), il suo partner di scena. Poi, però, grazie alle persone che le sono vicino riesce a capire quanto la sua vita è preziosa e quanto il pattinaggio riesca a liberarla da ogni male; in qualche modo riesce a comunicare. I disegni raffiguranti le mosse dei pattinatori sono bellissimi e per chi non conosce bene il mondo del pattinaggio c'è sempre un glossario sulle parole tecniche dello sport. La mangaka riesce a far capire la psicologia della protagonista Michiru fino a farti sentire dei brividi ogni volta che si rinchiude in sé a causa del suo passato. L'amore si mescola bene con gli allenamenti degli atleti, tuttavia a volte da quanto il manga è intenso si rischia di doversi fermare per prendere fiato; si riesce a capire davvero bene il dolore di Michiru. La sceneggiatura è pulita.
Sebbene i traumi di Michiru prevalgano per tutti i volumi, le scene divertenti non mancano. Qua e là si trovano vignette divertentissime che fanno capire che si può trovare dei momenti belli anche nel buio.
I disegni sono fatti bene. I fondi, i visi e i corpi sono curati. La fisicità degli atleti mentre pattinano è concreta e quando ballano sembra di vederli dal vivo.
I volumi della storia sono dieci, poi ne è uscito un undicesimo con storie extra.


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Melany

Volumi letti: 11/11 --- Voto 9
I traumi subiti durante l'infanzia sono difficili da affrontare e, ancor di più, a superarli. Il più delle volte chi ne è vittima tende a nasconderlo per paura di essere giudicati o anche perché non si vuole ferire le persone care. Nel caso di Michiru, la protagonista di questa storia, ovvero una talentuosa pattinatrice sul ghiaccio, lo shock che ebbe da bambina la portò a rimuovere alcuni ricordi di quel periodo, quando trascorse gli anni spensierati negli Stati Uniti. Qui conosce Leon e i suoi amici più stretti, insieme hanno in comune la passione per il pattinaggio artistico. Ma un giorno, quando la madre - ex campionessa di tale sport - le comunica che ritorneranno in Giappone, Michiru per non lasciare l'amico decide di scappare, anche se Leon per mancanza di coraggio non la segue. Alcune ore dopo, in quella notte viene ritrovata Michiru al palaghiaccio con gli occhi completamente assenti e l'unica cosa che riesce a dire è "I was lost…".
Cosa sarà accaduto per toglierle il sorriso?

In quest'opera che oscilla tra il dramma e la suspense, Yayoi Ogawa dà ulteriormente prova di sapersi cavare anche con tematiche differenti senza risultare monotematica o eccessiva. Per questo la affianco spontaneamente a Moyoco Anno e Fuyumi Souryo, altre autrici da stimare per la loro versatilità e stili peculiari. Stavolta, la Ogawa, con la quale è conosciuta in Italia per la serie "Sei il mio cucciolo" (Kimi wa pet), abbandona in parte le atmosfere leggere e dolci di quel manga per cimentarsi in un lavoro ancora più introspettivo e con toni gialli, pur mantenendo quella dose di romanticismo dei josei.
In "Kiss & Never cry", i personaggi all'inizio possono sembrare un po' strani e distaccati, ma proseguendo con la lettura ci si familiarizza abbastanza velocemente. Man mano che si raccolgono informazioni tramite flashback, e si entra nella psicologia degli interessati, ecco che tutto appare più scorrevole e avvincente. La stessa Michiru, dopo quel fatto misterioso nonché sconvolgente, ci viene presentata come una ragazza chiusa e fredda, che s'impegna follemente nella disciplina da lei amata, tanto da non badare alle conseguenze. La vediamo anche in comportamenti puerili, specie quando sta con Leon, segno che pure lei è confusa e disorientata, come se fosse mentalmente instabile. Come protagonista è singolare perché offre spunti di riflessioni interessanti, ma anche chi le sta intorno ha un'ottima caratterizzazione. Basta pensare a Hikaru, il fratello minore del coach ucciso e ora partner di danza sul ghiaccio di Michiru, che a mio avviso è la figura meglio riuscita del fumetto, colui che ha saputo intrattenere ulteriormente le vicende sportive e sentimentali della trama. Senza di lui non sarebbe stato lo stesso. Invece si poteva fare a meno di Yuna, presunta rivale della coppietta principale, sarebbe stato più gradevole dato che alla fine è stata una parentesi che non ha aggiunto né tolto nulla agli intrecci narrativi, se non a mettere zizzania tra Leon e Michiru e incrementare i loro problemi.
Nonostante ciò, il cast è ben amalgamato e anche i cammei, come per esempio Kumango e l'omaggio a Takeshi Goda (protagonista di "Kimi wa pet") che qua insegna ballo all'emergente Leon, sono ben inseriti e mai lasciati a caso.

Alle atmosfere serie e tragiche della storia, non mancano comunque i frangenti umoristici, dovute soprattutto alle gag linguistiche di Marie, ossia la signora allenatrice di Michiru e Hikaru. Simpatiche anche le frasi ambigue tra lo sport e le relazioni amorose, piccoli fraintendimenti che sono sempre inseriti in modo intelligente e appropriato.
Mentre si fanno progressi dal lato professionale dei protagonisti, i misteri vengono piano piano rivelati e tutto risulta ben unito. Gli atleti fanno grandi sforzi per ottenere ciò che vogliono, e anche se magari gli obiettivi sono diversi, la determinazione dei pattinatori è quella… ovvero completare, preferibilmente in maniera brillante, la loro esibizione per cui hanno affaticato e poter osservare i risultati ottenuti nell'angolo "Kiss & Cry", il posto in cui si accumulano tutte le emozioni degli istanti precedenti, a prescindere dal buono o cattivo punteggio.
Da notare come il contesto - direi che la storia è ambientata nei giorni nostri - risulti realistico, con riferimenti a internet e youtube, spesso usati ricorrentemente anche per svelare fatti importanti delle dinamiche.

Per quanto riguarda il disegno, impossibile non rimanere incantati dai costumi di scena e dalle coreografie, queste tavole hanno un fascino proprio e le sequenze dei movimenti sono così accurate da sembrare vere. Memorabili su tutti gli spettacoli delle scene derivate dalla 'Sagra della primavera' e 'la Salomé'. Impressionanti le rotazioni e i sollevamenti!
Il tratto dell'autrice è molto personale, mi fa impazzire il modo in cui delinea le labbra dei suoi eroi ed eroine, per non parlare della forma del naso. Inoltre un pregio della grafica è che i suoi personaggi non sono mai esteticamente uno uguale all'altro, quindi il rischio di confonderli non sussiste! Poi è sempre una questione di gusti se lo stile di disegno di un autore piace o meno.
L'edizione italiana a cura della GP Manga è tutto sommato okay, anche se hanno cambiato più volte il tipo di carta, certe volte spessa e altre volte più sottili, e anche del colore, ogni tanto gialla e ogni tanto bianca trasparente. L'adattamento non è malaccio, perdonabili alcuni refusi e le spiegazioni sul mondo del pattinaggio di danza sul ghiaccio sono facilmente comprensibili.
L'undicesimo volume è un extra, che poi sarebbe il seguito di com'è finito splendidamente il decimo, dove sappiamo il destino di tutti gli amici apparsi in quest'avventura.

Per concludere, "Kiss & never cry" non parla solo di sogni fanciulleschi, belle ambizioni e traguardi da raggiungere felicemente, ma è anche una storia di crescita e riscatto, quindi lacrime e sudore, dove ognuno cerca di affrontare le situazioni più complicate che gli si para dinanzi, poiché in fondo la vita è un continuo "Kiss & cry".

Francesca

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Francesca

Volumi letti: 10/11 --- Voto 9
Kiss & Never Cry è un miscuglio di sentimentale e giallo, che è quasi sempre un binomio di qualità, per quel che mi riguarda! E' anche un manga sportivo, senza performance surreali alla Capitan Tsubasa (ma neanche alla Prince of Tennis)... non dico sia proprio un "documentario" accurato sul pattinaggio, ma è di certo più credibile e realistico... e la danza su ghiaccio, tra costumi e coreografie suggestive, è davvero uno sfondo interessante contro cui delineare la trama...
Quindi, perché non gli ho dato un voto pieno? Perché ho avuto l'impressione che a un certo punto l'autrice abbia sentito il bisogno di allungare il brodo, e a questo scopo abbia inserito un personaggio di fatto del tutto inutile ai fini della trama, se non a circondare di un po' di incertezza la coppia Michiru/Leon. Ho dato un'occhiata, e tagliando le parti con Yuna non cambierebbe assolutamente niente.
Poi ci sarebbero anche le storie extra, che non mi hanno convinta del tutto.
Voto: 8 1/2


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kikkokat

Volumi letti: 10/11 --- Voto 7
Ho comprato solo di recente questo manga e l'ho preso a "scatola chiusa", ovvero in blocco, poichè pensavo fosse una garanzia visto che Yayoi Ogawa è una delle mie autrici preferite. Siccome amo molto il genere Josei credevo di andare incontro ad una lettura strabiliante, se non pari a "Sei il mio cucciolo", della stessa mangaka e sicuramente uno dei manga migliori che abbia mai letto.

Però qualcosa, leggendo e leggendo la prosecuzione del fumetto, è andato sempre piu' scemando. Per fortuna verso la fine è migliorato molto, facendomi decidere per un "7" finale come voto, ma sicuramente avevo aspettative più alte.

La storia è quella di Michiru, una pattinatrice che all'inizio della storia ha 18 anni (negli ultimi volumi ne avrà 21) che purtroppo quando era bambina è stata vittima di abusi da parte del patrigno e della sua cricca di pervertiti.
Ovviamente questo trauma segna molto la ragazza, che si sente "sporca" e mina le sue relazioni con l'altro sesso.
Come se non bastasse Michiru, sempre quando era piccola, è anche testimone dell'omicidio del suo allenatore Kakeru.
Tornando al presente, Michiru che è una pattinatrice individuale, è costretta, a causa di un problema (se non erro al ginocchio... non ricordo ora!) a evitare i salti, cosi pur di non abbandonare il pattinaggio, decide di diventare una danzatrice sul ghiaccio, in coppia proprio col fratello del suo allenatore morto, Hikaru.

Hikaru è il gioiellino di questo manga, un personaggio dalle mille sfaccettature, che siano buffe, che siano più malinconiche.

La storia è "narrata" da Leon, amico d'infazia di Michiru, che diventerà il coreografo dei due pattinatori.

Michiru e Leon hanno due caratteri abbastanza chiusi, il secondo proprio mi dava sui nervi con la sua "mosceria" (non per nulla è soprannominato "faccia da funerale" in qualche tavola).

Insomma una storia che parte molto lenta all'inizio e a tratti ho trovato un po' noiosa, ma ripeto, per fortuna ad un certo punto c'è una specie di "sprint" che cambia un po' la percezione dell'opera.

I disegni sono molto belli, poi c'è un glossario con tutte le spiegazioni per i termini tecnici usati nel pattinaggio, che aiuta molto.
Dovrebbe uscire un numero extra incentrato (credo) sugli altri personaggi, sarebbe carino poichè ci sono davvero tanti personaggi secondari che meriterebbero più pagine a disposizione. Anzi a volte mi divertivo a seguire più loro che non i protagonisti (ad eccezione di Hikaru naturalmente).

L'edizione GP è abbastanza pietosa, fino al numero 6 (se non sbaglio) la carta fa abbastanza schifo. Comunque è leggibile. Per fortuna poi la carta cambia, anche se i volumi si "assottigliano" un po' (non perchè sono più brevi, credo proprio sia il nuovo tipo di carta).

Insomma, sicuramente in un marasma di manga inutili "Kiss & Never Cry" lo consiglio senz'altro, il problema è che forse io avevo aspettative troppo alte.


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riko akasaka

Volumi letti: 10/11 --- Voto 9
Il Kiss & Cry è la postazione in cui i pattinatori attendono la valutazione della loro esibizione e questo manga ci introduce nel competitivo mondo del pattinaggio artistico e in particolare nella danza sul ghiaccio attraverso gli occhi di Leon e Michiru.
Leon e Michiru sono amici d'infanzia, Michiru rappresenta per Leon il primo amore, mentre lei non ha occhi che per l'insegnante di pattinaggio Yomota, una notte però Michiru scompare e qualche ora dopo, quando viene ritrovata, niente è più come prima. Anni dopo Leon è un ballerino mentre lei è un astro nascente del pattinaggio, si reincontrano ma sembra che per Michiru tutto graviti attorno a quella fatidica notte di tanto tempo prima.
Pian piano il lettore scopre la verità su Michiru, un personaggio fragile perché incapace di comunicare il suo dolore e la sua angoscia. La segreta sofferenza che le ha tolto la gioia di vivere rende la cupa Michiru il centro di questo manga, tutti i personaggi ruotano attorno a lei,desiderosi di aiutarla, di infonderle coraggio e di farle ritrovare il sorriso. Mi piacciono molto i personaggi che la Ogawa sa creare, è facile affezionarcisi perché vengono caratterizzati così bene che si riescono a capire le loro azioni senza troppe spiegazioni. Impossibile non parteggiare per la delicata Michiru, il goffo Leon e quel simpatico "ragazzaccio" di Hikaru (il partner di pattinaggio della protagonista), ma anche i personaggi secondari riescono a farsi amare, soprattutto la coach Dandova, esuberante ma autorevole figura materna per i suoi pattinatori.
Solitamente non dò molta importanza ai disegni, per me hanno la priorità personaggi e trama, ma in questo caso due parole devo spenderle: i disegni delle coreografie sono così dinamici da sembrare quasi in movimento, in particolare le prese e i sollevamenti sono resi benissimo, così accurati da far trasparire la fatica a cui è sottoposto l'atleta maschile e la totale fiducia necessaria all'atleta femminile per abbandonare il proprio corpo nelle mani del partner.
"Kiss & Never Cry" è un manga che sa mescolare in maniera perfetta la parte sportiva con quella sentimentale, tocca tematiche spinose, ma le tratta con leggerezza senza però per questo scivolare nel superficiale o banale. Consigliato a tutti.
Ultimissima cosa: agli amanti del crossover segnalo la presenza di Momo di "Sei il mio cucciolo!" come maestro e capo di Leon.


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Hisoka

Volumi letti: 11/11 --- Voto 8
"Kiss & Never Cry" è la conferma che "Kimi wa Pets" non era stato un colpo di fortuna per Yayoi Ogawa, che ritorna in Italia con questo manga di alto livello.

Confrontandosi con la difficoltà di mettere assieme il genere sportivo e quello sentimentale, la Yayoi ci conferma ancora una volta le sue capacità. Facendo in modo di non lasciar dominare nessuno dei due aspetti riesce a ricreare un'atmosfera tutt'altro che stucchevole, sostenuta dalle interessanti vicende sportive che non mancano mai di stupire per la ricercatezza dotta dei contenuti e delle pose, studiate sia a livello anatomico che teorico. Proprio qui notiamo le grandi doti della mangaka che sa fare del suo disegno uno strumento indispensabile per la rappresentazione dei movimenti dei pattinatori, che sulla pista sono resi con incredibile realismo e dinamicità, giungendo a livelli altissimi di virtuosismo tecnico ed estetico. I personaggi sono affascinati nelle loro difficili pose ove la muscolatura viene messa in evidenza quanto basta e i costumi, sempre calzanti in base al momento/gara, sono particolareggiati in modo semplice e curati con grande gusto artistico. Ma la bellezza che ci regala la mangaka non finisce qui, ogni personaggio, caratterizzato con precisione, presenta un'espressività personale che lo distingue dagli altri; l'animo della protagonista, Michiru, ha rappresentato una grande sfida per la Ogawa che ha trionfato rendendo con incredibile sottigliezza l'oscurità che albergava nel cuore della ragazza, senza che fosse necessario esprimerla a parole. Le espressioni ingenue, quelle decise, quelle affascinati, quelle terrorizzate e altre ancora, costruiscono un personaggio solido, che s'imprime nella memoria finendo irrimediabilmente per venir apprezzato.

Anche i personaggi della storia sono influenzati dall'incredibile fascino della protagonista, assieme infantile e femminile, desiderosa di protezione fuori dalla palestra e incredibilmente seducente durante la danza. A questo proposito la scelta di coreografie adeguate come "La Salomé", non ha fatto altro che esaltare non solo gli avvenimenti all'interno della trama ma anche far vibrare d'intensità tutte le emozioni racchiuse all'interno della ragazza, che durante la danza insieme drammatica e seduttiva ha trasformato se stessa, incarnando la bellissima principessa Salomé. Leon è rapito da tale bellezza fin da prima che i due si separassero, ancora bambini, in seguito alla partenza di Michiru per il Giappone. Il loro allontanamento avverrà in un momento triste e drammatico, il maestro di pattinaggio della ragazza perderà infatti la vita per cause misteriose e lei, sotto shock, si rinchiuderà in se stessa puntando tutto sulla danza su ghiaccio individuale. In seguito a un incidente avvenuto in pista Michiru dovrà però rivedere i suoi piani e iniziare a pattinare in coppia con Hikaru, il fratello minore del vecchio professore. Anche quest'ultimo è reso piuttosto bene, delineando un individuo all'inizio indifferente di fronte alle difficoltà e ai limiti della partner, ma che si scoprirà pian piano essere solo goffo e un pò tonto nonostante l'aspetto avvenente e mascolino. La condivisione del momento della danza assieme, coordinati e accomunati dall'obbiettivo finale farà si che i due si avvicinino, superando decisamente le aspettative e creando un rapporto d'amore unico e sincero. Se però il rapporto con Hikaru è prettamente fisico, quello di Michiru con Leon è platonico e ingenuo, tenace nelle avversità, così tanto da far credere che in realtà sia suscitato unicamente da un senso di colpa del ragazzo per ciò che le era avvenuto in passato.

Ad intrecciarsi agli avvenimenti romantici e sportivi c'è l'inspiegabile morte del professore di Michiru che grava su tutti i personaggi come un'ombra scura; all'inizio più tenue ma poi sempre più decisa s'insinua la componente "gialla" della trama che regala una punta di mistero al tutto, senza esagerazioni in quanto i fatti lasciano già presagire alcune cose, conservando la soluzione dell'intrigo per le battute finali. Con pacatezza la Yayoi ci mette di fronte a una tematica interessante, esponendoci le difficoltà e le implicazioni della situazione di Michiru con incredibile chiarezza, avevo visto una tale lucidità solo in "Mars" di Fuyumi Soryo anche se molto più cupa e drammatica.

Bello, davvero, un'opera documentata e impegnata, pregna di un romanticismo innovativo e dalle numerose sfaccettature poetiche, dove lo stile grafico della Yayoi ha saputo modellarsi con precisione ovunque posasse il pennino.


 3
Turboo Stefo

Volumi letti: 10/11 --- Voto 9
Dall'autrice di "Sei il mio cucciolo", Yayoi Ogawa, nasce un incredibile josei di 10 volumi, un'opera che racchiude in sé una storia ricca di suspense, drammatica, con profonde caratterizzazioni, il tutto miscelato con una vena da "spokon" dedicato alla danza su ghiaccio: una miscela tanto originale quanto riuscita.

La dolce Michiru era una bambina solare e sorridente, il cui sogno era diventare una bellissima e aggraziata pattinatrice per poter emulare la madre e il defunto padre, un'ex coppia di danza su ghiaccio. Ad accompagnarla in questo sogno c'è il piccolo gruppo di amici, tra i quali spicca Leon, un ragazzo timido e impacciato rimasto ammaliato dallo spirito di Michiru. Peccato che dopo un battibecco Leon le lasciò la mano e rimpiangerà quel gesto per tutta la vita. Infatti, dopo averla lasciata fuggire, Michiru è stata rapita ed è a conoscenza di qualche particolare sull'omicidio dell'ammirato allenatore. Da quel momento la bambina ha lasciato il posto a una figura fredda e insensibile, dallo sguardo insofferente. L'unica via di fuga da quel mondo oscuro è il pattinaggio, dove la ragazza cercherà il successo e la perfezione al costo della salute.
L'inizio è tanto semplice quanto funzionale, riesce a gettare il lettore completamente nella vicenda incuriosendolo sin dalle prime pagine. Dopo il flashback la vera storia inizia mostrando i vecchi amici ormai cresciuti e Michiru che abbandona la competizione in singolo per approdare finalmente alla danza su ghiaccio.

I primi volumi sono più strutturati e tecnici, soprattutto per quanto riguarda le spiegazioni del complesso e rigido mondo di regole che inaspettatamente governa la disciplina, e dopo questo la storia prende completamente il decollo: i vari aspetti della storia si intrecciano e si slegano in continuazione, percorrendo vie separate che però finiscono con il coincidere nelle esibizioni sportive. Le shockanti rivelazioni del misterioso passato e i delicati rapporti del gruppo vengono rispecchiati dalle danze e dagli andamenti delle gare, e il tutto ha un solo e unico scopo, ovvero accompagnare Michiru per una lunga avventura che vale la vita. Poter grattare e sbriciolare poco alla volta il terribile muro che la circonda le permette di avere tanti piccoli cambiamenti, fino a situazioni più complesse che permettono di abbattere definitivamente questo ostacolo, scavalcandone con relativa facilità gli ultimi detriti per poter lasciare alla vera Michiru la bella sensazione di sorridere in tutto il suo splendore, abbracciando finalmente ciò che di bello ha la vita e l'amore da offrire.

Come detto, l'aspetto sportivo percorre un binario separato ma parallelo alla storia, ma inaspettatamente non ricalca il classico aspetto del genere. Infatti i protagonisti non avranno una carriera molto semplice, ma costellata di problemi anche fisici e non sempre la vittoria è assicurata. Questo aiuta a coinvolgere ancora di più il lettore.
Le caratterizzazioni, però, sono il vero fiore all'occhiello della serie. Leon e Hikaru, le figure maschili che girano intorno alla protagonista, sono sempre più curati e approfonditi e, anche se apparentemente sembrano agli opposti, sapranno risultare simili in altri piccoli frangenti, mentre i personaggi di contorno sono perfetti per i loro ruoli e solamente i personaggi più leggeri e perimetrali sono maggiormente comici ma non in modo eccessivo. L'unico personaggio che potrebbe sembrare completamente esule da questo buon lavoro potrebbe essere la madre di Michiru, che proseguendo risulta sempre più messa ai margini, e quelle poche occasioni in cui si vedrà potrebbe far trasparire l'aspetto di un personaggio debole, ma riflettendoci attentamente si comprende come forse l'autrice l'abbia resa affine alla figlia ma non l'ha sfruttata a dovere.

Inutile dire che la bella Michiru è curata in modo maniacale. Dopo che il muro comincia a cedere si vede la vera personalità che inizia a uscire; la fredda e cupa ragazza lentamente inizia a mostrare il suo inaspettato amore per i cibi e soprattutto per i dolci, mentre quell'infanzia perduta sta tornando lentamente a galla con l'attaccamento morboso a peluches e oggetti con tanto di capricci e lacrimucce, in completo contrasto con la donna che si concede ogni notte all'uomo che crede di amare anche se poi finisce con il rinchiudersi in se stessa per piccoli momenti, mentre quando capirà di amare una persona cercherà di isolarsi per non soffrire odiando se stessa. "Kiss & Never cry" è un quadro molto complesso da capire e da elaborare, ma lasciandosi trasportare dall'empatia innata che permea le pagine disegnate dalla brava Yayoi Ogawa sarà più semplice che mai riuscire a comprendere la complicata evoluzione psicologica in atto.

Inutile dire, infine, che la lettura tiene sempre alto l'interesse del lettore grazie alla sua intensa dose di emozioni, passando dalla suspense a qualche gag semplice ma d'effetto, fino al fantastico finale che finalmente riporta il sorriso, quel sorriso, sull'elegante volto della bellissima donna che è ormai Michiru.

Il disegno è ottimo, soprattutto per quanto riguarda le scene di danza su ghiaccio. Il tratto dell'autrice è elegante e pulito, il character design è vario e ben curato, mentre i volti risultano efficacemente espressivi. Notevole anche la cura "stilistica" degli abbigliamenti, sempre freschi e originali, soprattutto nel trio principale.
Tutte queste caratteristiche sono presenti e ampliate nelle scene sportive: i danzatori hanno volti altamente teatrali come richiesto dalla disciplina, mentre l'armonia di coppia che si sviluppa permette loro di migliorare costantemente. Inoltre l'autrice inventa costumi di scena sempre più belli e adatti allo stile delle musiche scelte, con incredibili picchi di eleganza. Tutto questo sarebbe vano se non fosse per le coreografie: l'autrice decide di abbreviarle con relativamente poche pose plastiche e brevi sequenze, però il bellissimo corpo di Michiru, apparentemente gracile e fasciato strettamente dai vestiti elasticizzati, lascia trasparire un'innata eleganza con i muscoli tonici e flessuosi che trasformano completamente quell'aspetto apparentemente immaturo da adolescente in una figura semplicemente ammaliante.

L'edizione italiana della GP è una delle prime dell'editore. I primi volumi hanno un prezzo economico ma ancora eccessivo per la qualità, ovvero una copertina fragile e pessima carta giallastra e piena di odiose trasparenze, senza parlare della pessima stampa e della rilegatura voluminosa. Gli ultimi numeri con un leggero sovrapprezzo però migliorano notevolmente, con una rilegatura più compatta, con carta grigia e spessa, e con una maggiore pulizia di stampa.

Il "Kiss & Cry" è il nomignolo con il quale gli atleti chiamano il luogo dove si aspetta la valutazione dell'esibizione, dove si aspetta se essere felici o piangere. Quindi il titolo "Kiss & Never Cry" è una storpiatura dello stesso che parla anche della vita di Michiru, invitando il lettore a essere felice e non piangere mai, a sopportare e uscire con tutta la propria forza dalle situazioni più dure.
E' difficile quindi descrivere a parole la magia che rapisce letteralmente il lettore. Yayoi Ogawa ha creato una bellissima opera che intreccia la danza su ghiaccio con una storia drammatica, profonda e toccante, condita da tantissimo sentimento e soprattutto arricchita dalla complessa psicologia della protagonista, che con il suo "essere" instilla nel lettore uno strano sentimento di protezione verso la stessa, grazie a un'incredibile empatia che si va a creare.
Un manga che si farà ricordare a lungo, perché la storia di Michiru è una di quelle che colpiscono e rimangono nel cuore.


 3
Akemichan

Volumi letti: 7/11 --- Voto 9
Ho iniziato a leggere questo manga per due ragioni: conoscevo già l'autrice e immaginavo di potermi fidare e perché parlava di pattinaggio su ghiaccio, che io adoro. Non me ne sono pentita.
La trama: Michiru è una talentuosa pattinatrice, ma a causa di un infortunio è costretta a passare alla danza su ghiaccio, e le viene affidato come partner Hikaru, il fratello del suo coach quand'era bambina e si allenava in America, coach che venne ucciso in circostanze non chiare, come non chiaro è ancora ciò che accadde a Michiru, che proprio in quel periodo scomparve per poi riapparire profondamente cambiata. Nel frattempo torna nella sua vita anche Leon, suo vecchio compagno di allenamenti in America, ancora innamorato di lei.

Vista così, si capisce che non è una storia solo di sport o solo di amore, ma c'è anche dell'altro. In effetti, si potrebbe dividere in tre parti, quella sportiva, quella 'gialla' e quella romantica, che hanno tutte il loro giusto spazio e si incastrano alla perfezione.
La parte sportiva è, per ragioni personali, quella che preferisco, ma trovo che sia trattata in maniera assolutamente splendida. Niente forzature della serie 'sono i protagonisti e quindi vincono su tutto', anzi, si dà molta attenzione a quella che è la realtà della danza nel mondo, agli infortuni, al regolamento, ecc. In molte cose il tutto è fin troppo specialistico e penso che potrebbe risultare pesante a chi non è molto interessato a questo sport, mentre potrebbe essere utile per avvicinarsi meglio alle regole per chi lo è. L'autrice dice di essersi informata molto e si vede, il tutto risulta estremamente realistico.

La parte 'gialla' è parimenti interessante. Nonostante fin dall'inizio sia piuttosto chiaro cosa sia successo a Michiru, non tutto il quadro completo è così chiaro, anzi, man mano che si va avanti, nonostante le scoperte certe cose rimangono ancora in ombra, per essere svelate unicamente al momento giusto e quindi entrare nel resto della trama senza forzature.
La parte romantica è forse quella peggio riuscita; non che non sia fatta bene, ma a volte certe cose mi paiono leggermente forzate (come l'amore di Leon che resiste dalle elementari, veramente troppo romantico per i miei gusti), mentre altre mi piacciono molto come sono rese perché si riflettono sui rapporti dei personaggi relazionandosi con gli altri due aspetti della trama.
I personaggi secondo me sono stupendi: quelli principali non sono moltissimi, a tutti è riservato il proprio spazio, e hanno tutti qualche caratteristica che li rende divertenti. I secondari hanno comunque un loro piccolo spazietto e non risultato quindi piatti.

I disegni non mi dispiacciono per niente, trovo soprattutto difficile disegnare le pose dei sollevamenti durante le esecuzioni del pattinaggio. Dell'edizione italiana posso dire che mi piace la scelta di lasciare i vezzeggiativi come 'kun' o 'chan', mentre negli ultimi numeri ho visto un peggioramento nell'editing (parole troppo grandi per le vignette).
Insomma, lo consiglio davvero a tutti perché secondo me storia e personaggi meritano proprio.


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Nico_Robin

Volumi letti: 2/11 --- Voto 9
Un manga davvero particolare, dove ci sono giallo e amore allo stesso tempo, mantenendo le caratteristiche di un manga sportivo, diverso dai soliti calcio, pallavolo o basket.
Il pattinaggio sul ghiaccio è descritto in maniera minuziosa dall'autrice, che ne definisce addirittura i passi e la caratteristiche tecniche. Michiru poi è adorabile: non è la solita protagonista smielata, ma anzi è spesso chiusa e riservata a causa di un passato oscuro e di un omicidio al quale ha assistito, aprendosi un pochino a Leon prima e a Hikaru poi.
L'unico difetto è il disegno, scadente in alcune scene.

Mariannucci

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Mariannucci

Volumi letti: 2/11 --- Voto 8
Davvero un manga molto carino, eccetto forse per i disegni che hanno un nonsochè che li rende bruttini, ma storia è davvero coinvolgente, aspetto con ansia il prossimo numero, sono rimasta davvero affascinata e mi piacerebbe ancora di più approfondire la conoscenza dell'oscuro passato di Michiru, il fatto che ami Leon ma che comunque frequenti "solo tra le lenzuola" Hikaru, rende ancora più misterioso e coinvolgente questo manga. Oltretutto il tema principale del pattinaggio è parecchio allettante, mi piacerebbe però anche approfondire un po' la situazione interiore degli altri personaggi come Lena e i loro avversari; in più vorrei avere anche qualche reportage sul glorioso passato di Marie.


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SakuraHime

Volumi letti: 2/11 --- Voto 8
Michiru è una graziosa pattinatrice ma anche una ragazza problematica e chiusa in sé stessa. La causa del malessere di Michiru è nascosta nel suo passato. In particolare un evento ha cambiato la sua esistenza: ancora bambina, fugge di casa e viene ritrovata a notte fonda in un profondo stato di shock. Poche ore dopo, inoltre, viene rinvenuto il corpo senza vita del suo allenatore. Ci sarà un qualche collegamento tra i due eventi? Cos’è che turba così tanto la ragazza? Alla Michiru adulta si presentano inoltre due personaggi che la portano a rivangare il passato... il vecchio amico d’infanzia Leon, e il nuovo compagno di danza a due su giaccio: niente di meno che il fratello dell’allenatore morto anni prima.
Kiss & never cry è davvero un buon lavoro. Mi aspettavo una trama lineare, invece il racconto si è sviluppato in maniera inaspettata e complessa offrendo un mix di angoscia, tormento, sport, rapporti umani. I vari tasselli che Michiru raccoglie del suo passato, che lei stessa definisce torbido e sporco, si riflettono in tutte le difficoltà che incontra nel presente, segnando i rapporti e i legami con i personaggi presenti nella narrazione; facendo cogliere molto bene il disorientamento della protagonista. I disegni sono curati soprattutto per quanto riguarda i passi di danza/pattinaggio. Sicuramente adatto a chi ama lo sport ed in particolare il pattinaggio, filo conduttore dell’intera storia, ma anche a chi non disdegna le storie sofferte ed intricate.

anonimo

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anonimo

Volumi letti: 2/11 --- Voto 8
Ammetto che questo manga è stata una vera sorpresa. Avevo già apprezzato lo stile dell'autrice grazie a "Sei il Mio Cucciolo", ma Kiss & Never Cry cambia completamente registro, catapultandoci in una storia dove lo sport si mescola perfettamente ad atmosfere da thriller.
Tutti i personaggi sono caratterizzati con cura e realismo, mentre la trama procede a ritmo serrato tra gare agonistiche, continui flashback e una serie di misteri che si intrecciano tra loro.
I disegni sono puliti, espressivi e dinamici. La Ogawa sembra aver abbandonato del tutto gli stilemi del genere shoujo a vantaggio di anatomie realistiche e convincenti.
L'edizione purtroppo è piuttosto "cheap", con una fastidiosa trasparenza della carta che, per fortuna, sembra essere stata in parte risolta nel secondo volume. Buono l'adattamento che, nonostante qualche piccolo refuso, si rivela abbastanza curato, in particolare su tutto quel che concerne il pattinaggio.
In conclusione mi sento di consigliare vivamente la lettura del manga a tutti: grazie a una realizzazione curata e a una trama avvincente e ricca di spunti. E' un prodotto che può piacere ai lettori di ogni età.