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Irene Tempesta

Volumi letti: 31/28 --- Voto 9,5
Se, avendo letto il famoso "Rocky Joe", cercate un manga con un protagonista simile sulla boxe, vi sconsiglio questo manga; il protagonista di "Rocky Joe" era un antieroe per eccellenza: spavaldo, rissoso, vagabondo e orgoglioso, scorbutico, spesso gradasso e spaccone, a tratti asociale e nei primi volumi si dimostrava addirittura ladro e truffatore, anche se va precisato, vi è una importante evoluzione dei personaggi col proseguo dell'opera.

Il protagonista di questo bellissimo manga "Forza Genki" è l'esatto opposto, è l'emblema di tutto ciò che è positivo: Genki è un ragazzo dall'animo gentile, solare, rispettoso, socievole, sorridente e soprattutto, buono d'animo con tutti, un ragazzo molto più maturo della sua età.
Una trama dall'anima quindi molto più morbida rispetto a "Rocky Joe". Un manga che secondo me può essere benissimo letto anche da un pubblico femminile, poiché i personaggi femminili qui sono importanti.
Ogni personaggio in quest'opera è ben dosato e con uno scopo, nessuno è messo lì a caso.
La vita di Genki è movimentata, soprattutto all'inizio e gli eventi tengono incollato il lettore, curioso di vedere dove andrà questo ragazzo, colpito dal suo ottimismo e dalla sua positività, nonostante la sua vita non sia sempre facile e a volte condita da eventi drammatici.

Con una passione smisurata per il pugilato, erede del sangue di suo padre anch'egli pugile, inizia alla tenera età di 5 anni a vagabondare col padre di città in città tra incontri e allenamenti fatti insieme; l'unione tra padre e figlio è talmente salda da fare tenerezza; Genki adora fino allo sfinimento il padre, seppur questi sia un uomo mediocre in tutto e incline alla miseria. Dopo un evento importante Genki cresce con i nonni in una tenuta lussuosa, ma nonostante gli agi avrà sempre le idee chiare: diventare un pugile professionista e sfidare il campione del mondo Seki andando contro il volere dei nonni.
Senza mai smettere di allenarsi, la sua vita scorre tra incontri di pugilato, ma soprattutto grandi e sane amicizie che lo seguiranno fino alla fine anche quando, appena quindicenne, decide di andare a Tokyo per raggiungere il suo sogno e diventare pugile professionista, alternandosi a lavori saltuari per mantenersi. Genki è davvero precoce per la sua età quindi, con le idee chiare e obbiettivi precisi per il suo futuro, con una enorme passione per il pugilato e tanto spirito di sacrificio.
La trama si snoda benissimo tra eventi drammatici, a scene di sana amicizia, vi è anche una sottotrama romantica, anche se ovviamente prevale la tematica sportiva.

L'autore mostra anche gli aspetti più scomodi di questo sport, come gli allenamenti sfiancanti, i sacrifici alimentari per mantenere il peso, le diete ferree fino a morire di fame, e i danni cerebrali irreversibili che comporta questo sport visti i molti pugni in testa e al viso, come la sindrome del punch-drunk che porta a perdite di memoria, cambi di personalità, demenza senile (chi ha visto il bellissimo film "zona d'ombra" può avere un approfondimento, poiché si tratta degli stessi disturbi seppur sui giocatori di football americano che subivano urti alla testa di continuo, nonostante i caschi).

In primis guardai l'anime, portato in italia negli anni 8'0 e quindi con una grafica figlia di quel periodo; mi piacque tantissimo, così decisi di recuperare il manga, per fortuna completo di 31 volumi edito in italia dalla Goen (un miracolo, poiché questa casa editrice ha lasciato in sospeso tantissime serie e sembra sull'orlo del fallimento, manca solo l'annuncio ufficiale).

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Ll'autore è stato bravo in tutta la realizzazione della trama, ma in ambito sentimentale davvero mi ha lasciato con l'amaro in bocca! Delusa è dir poco.
Il grande amore della vita di Genki, la maestra Ashikawa di parecchi anni più vecchia di lui, alla fine, dopo un lungo corteggiamento, cede al nostro protagonista con un bacio fantastico e passionale!
Tuttavia non vuole più frequentare uomini che rischiano ancora la vita sul ring, lo posso capire. Ma in questo caso dividerli nel finale non aveva senso!! Poichè Genki aveva un ultimo incontro.
Alla fine ritorna salvo a casa, lasciando per sempre il pugilato, avendo raggiunto il suo obbiettivo, decidendo di riprendere a studiare. Quindi da lì in poi non avrebbe più rischiato la vita sul ring, perciò perché non farli stare insieme? Perchè far partire Ashikawa? perchè renderla indecisa? Ma indecisa di che, visto che Genki non pratica più pugilato?
Davvero era una tematica che mi stava a cuore, e per questo finale ci sono rimasta malissimo!
Se questo dettaglio fosse stato diverso, avrei messo 10 come voto, perché per me era la conclusione perfetta!

Fine parte contenente spoiler


Il tratto grafico dell'autore Yuu Koyama è davvero molto bello, preciso, senza sbavature, mi è piaciuto tantissimo.

L'edizione della Goen è molto buona, ottime copertine create apposta per l'edizione italiana, ottima qualità di carta e inchiostro, ottima traduzione, 31 volumi che completano la serie e vi posso dire che, nonostante la lunghezza, non è stata una lettura pesante, anzi!
Al momento purtroppo questo è l'unico manga edito in italia di questo fantastico autore, spero tanto che altre case editrici investano su Yuu Koyama poichè ci sono molti altri manga interessanti e inediti!

Consigliato a chi ama i manga sportivi, ma condito da buoni sentimenti con personaggi solari e positivi.


 2
annadaifan

Volumi letti: 31/28 --- Voto 8,5
"Forza Genki" è stato pubblicato da noi in una edizione da 31 volumi; la sua pubblicazione è iniziata in Giappone nel 1976; è uno dei manga più belli che abbia mai letto sullo sport.

L'autore narra le vicende di un bambino di cinque anni la cui mamma è morta quando è nato e vive con suo padre che fa il pugile. Viaggia con suo padre fra un torneo di box e l’altro in una vita piuttosto misera. Purtroppo, la tragedia è dietro l’angolo e durante un incontro con il grande boxer Kenji Seki suo padre viene battuto con gravi conseguenze, infatti morirà poco dopo. Genki viene poi cresciuto dai suoi nonni materni che non vogliono che faccia la box, ma il ragazzino continua ad allenarsi in segreto perché vuole diventare campione del mondo e battere proprio Seki. Questo è il racconto dei primissimi volumi, vedremo poi la crescita di Genki che frequenterà la scuola, conoscerà alcuni amici, diversi avversari sul ring, importanti maestri di box fino ad arrivare al professionismo.

In questa lunga serie non ci sono solo incontri di box, ma anche tanti episodi di vita molto realistici e non mancano le storie d’amore. Le vicende sono narrate benissimo e c’è molta drammaticità tipica di quell’epoca.
Il tratto non è l’aspetto migliore del manga, ma a me è piaciuto e l’ho trovato adatto alla storia. Su quest’opera è stato realizzato anche un anime di una trentina di episodi che si interrompe proprio nel momento in cui Genki decide di trasferirsi a Tokyo per entrare nel mondo del professionismo (siamo ad appena al 9° volume della versione italiana del manga).
Consiglio questo manga a chi vuole fare un tuffo nel passato e apprezza le storie con un protagonista determinato che non si arrende nonostante le difficoltà della vita.