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kirk

Volumi letti: 7/7 --- Voto 8,5
Ricordo che in uno dei primi articoli letti su una fanzine che parlava di Mitsuro Adachi esso veniva definito autore di shojo benché le sue opere più famose (Touch e Rough per intenderci) sono uscite di Shonen Sunday, rivista per ragazzi di casa Shogakukan. In effetti il suo stile di disegno è ibrido e le sue prime creazioni sono uscite su riviste per ragazze… come questo Slow step uscito nel 1987 su Ciao (altra rivista per ragazze di Shogakukan).
Slow step dura solo 7 volumi e si dimostra una freschissima romcom (una commedia romantica) che partendo dallo sport passa (softball e pugilato) a visionare e giocare con i sentimenti nello stile Adachi… Troveremo qui una ragazza (Minatsu Nakazato) e tre spasimanti: un amico di infanzia (Shu Akiba), una promessa del pugilato (Naoto Kodomatsu)e uno scanzonato professore (Yamazakura): il quadrangolo verrà trattato magistralmente dal mangaka, con fraintendimenti e colpi scena coinvolgendo il lettore fino all’ultima pagina.
<attenzione spoiler> Il problema? Sta proprio li nell’ultima pagina che non spiega per niente la decisione della ragazza riguardo al suo futuro: il professore se né è andato ad abitare su un’isola; Naoto è diventato un boxer professionista… rimane Shu, ma ricordiamo che sono amici di infanzia e frequentano la stessa scuola, il loro incontro nell’ultima pagina appunto avviene nel cortile dell’istituto che frequentano e viene spontaneo chiedersi: si sono messi insieme o no?
E’ lo stesso finale aperto che ho detestano in Rough o che fans attribuiscono alla fine delle storie di Rumiko Takahashi, altra grande mangaka della scuderia Shogakukan.
Non dico che bisognava allungare il brodo… dico che bisognava essere più chiari prima di mettere la parola “fine”.


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Gald

Volumi letti: 7/7 --- Voto 7
"Slow Step" è una serie manga del 1987 ideata e disegnata da Mitsuru Adachi. La serie è edita in Italia grazie a Star Comics e presenta 7 volumetti.

Minatsu Nakazato è una liceale iscritta al club di softball della scuola; non sembra molto interessata all'amore, a differenza delle maggior parte delle ragazze della sua età, ma tutto d'un tratto si presentato ai suoi piedi tre contendenti che cercheranno in tutti i modi di conquistare il suo cuore. Tra scambi di persona, divertimento e colpi di scena vedremo le vicende della ragazza e dei suoi ammiratori in un manga divertente e leggero che rilassa il lettore e lo diverte.

I disegni sono quelli classici di Mitsuru Adachi, un tratto leggero, abbastanza dettagliato e poco caotico. Un tratto che a mio parere va benissimo per questo tipo di opera e per la maggior parte delle altre dell'autore.

L'edizione di Star Comics è sufficiente, non bellissima; pur essendo stata pubblicata tra il 2001 e il 2002 la serie è facilmente reperibile.

Consiglio a tutti questa serie, in modo particolare ai fan dell'autore: rilassa, diverte e in certi casi fa pensare. Da leggere!


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Turboo Stefo

Volumi letti: 7/7 --- Voto 8
Il 1987 verrà ricordato dai fan del mangaka per la nascita di Rough, infatti è l'anno in cui ha iniziato la serializzazione di una delle sue opere più celebri, ma nello stesso anno l'autore si è prestato anche alla serializzazione di un'opera dichiaratamente più scanzonata e leggera, ovvero Slow Step, una commedia adolescenziale che assicura tante risate.

La giornata di Minatsu inizia in modo particolare: un ragazzo alto e muscoloso incontrato in ascensore le dichiara il suo amore in modo alquanto atipico, un altro ragazzo si fionda dalla finestra della scuola per mostrarle il suo nuovo completo (il cui stile unito alla posa assunta dal ragazzo sono un chiaro rimando a Michael Jackson). Non manca un professore dalla barbetta incolta tutto trasandato come la sua modesta autovettura, che procede a passo d'uomo o anche meno, che non si cura di nascondere il suo interesse per la giovane (e non solo quella, anche le altre meritano le sue attenzioni). Nel frattempo la professoressa, durante la lezione di "Precetti Morali" si cura di spiegare bene ai propri alunni che non bisogna scartare un manga dal primo volume, bisogna pazientare e aspettare che la storia si sviluppi, anche se con lenti passi…
A rendere ancora più comico questo atipico inizio ci pensa la protagonista: Minatsu è una giocatrice di softball che non si cura minimamente dei ragazzi e in tutte queste occasioni la sua massima reazione è sbattere in faccia ai vari pretendenti ciò che pensa senza troppi fronzoli. Sicuramente il personaggio non incarna l'immagine della ragazza tipica in un fumetto, e anche se nelle prime battute può sembrare eccessivamente fredda col tempo saprà svelare gradevoli sfaccettature nella caratterizzazione, come il suo strano modo di mostrare gentilezza verso il prossimo. Così proprio per questo, dopo i primi volumetti introduttivi dedicati soprattutto a divertire, nasce un atipico schema amoroso: non è un triangolo né un quadrato, dato che figurano due ragazzi e due ragazze ma che in realtà sono solo tre persone, mentre a rimpolpare il tutto ci pensano il professore maniaco, la sua nipotina fin troppo furba e una strana teppista che ha un debole proprio per il maniaco. Un cast fin troppo fitto che rilega alcuni personaggi secondari fin troppo ai margini, però nasce una storia di situazioni paradossali che, anche se con ovvie e prevedibili forzature, regalano risate in continuazione. Il tutto sulla base di uno stile narrativo scorrevole e fresco che non stanca mai. La nota dolente arriva nel finale, la sceneggiata di Minatsu giunge ad una fine naturale e prevedibile ma inaspettatamente passa quasi in sordina, poi trovano posto altre divertenti storie con simpatici personaggi nuovi, utili soprattutto a concludere le storie secondarie, ma il finale anche se gradevole e intriso di un bel messaggio non troppo velato rimane un po' troppo fumoso e aperto, per lasciare spazio alle preferenze del lettore.
Un altro aspetto comico è dato dal classico stile dell'autore dove lui stesso diventa parte del manga, sia quando si fa sgridare dai propri personaggi o si scusa lui stesso per la pigrizia nel disegnare o nel creare forzature, sia quando compare minacciato dal redattore o come personaggio nella storia vera e propria. Senza dimenticare le varie citazioni, spesso piccole o appena annunciate e altre più invadenti come quella di Takeshi's Castle che non tutti sapranno cogliere, ben più frequenti sono invece le auto-citazioni dove è facile vedere sui vestiti i nomi di altri manga dell'autore, oppure si mette a regalare copie dei propri volumi autografate, oppure nel finale dove si fa vera e propria pubblicità per il manga "Un arcobaleno di spezie" (questo è il titolo assunto successivamente nell'edizione italiana, nel manga appare la traduzione letterale).

Il tratto pulito e morbido tipico dell'autore è accompagnato dal solito stile rotondeggiante, si ha così un'opera dall'aspetto fresco che ben si adatta allo stile narrativo della commedia. Gli sfondi minimalisti donano un aspetto luminoso e leggero alle tavole, ma nei rari casi dove si vedere realmente lo sport (non il softball, anche se teoricamente è quello principale, ma la boxe) si nota no stile più ricco e dinamico che fa traspirare la vera abilità del mangaka.
A sottolineare le divertenti situazioni ci pensano i personaggi e le loro movenze: lo strano modo in cui corrono, oppure gli strani gesti che compiono, senza dimenticare le espressioni che valgono più di mille parole.

L'edizione della Starcomics offre tankobon fedeli all'originale, sia per grafica che per contenuti (non sono spezzati quindi), il lettering è grossolano ed essenziale con evidenti pecette e onomatopee ingrassate per coprire le originali, ma non hanno molto da rovinare quindi si possono perdonare. La pecca più grossa è la qualità del tutto: la stampa non è molo precisa e nemmeno pulita, fortunatamente sono quasi assenti i retini, la carta è fragile con grosse trasparenze e la rilegatura è fragile. Il nemico peggiore sarà il tempo che li consumerà inesorabilmente.

Una commedia con uno svolgimento tranquillo e lento, anche se un po' allungata nel finale non proprio perfetto, che regala grasse risate con situazioni a dir poco divertenti grazie allo stile originale del mangaka. Imperdibile per i fan e consigliata a chiunque cerchi una storia con cui divertirsi lautamente in modo semplice e spontaneo, distaccandosi dai prodotti più grezzi o volgari.


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riko akasaka

Volumi letti: 7/7 --- Voto 8
Come posso definire Slow Step? È una commedia degli equivoci, forse il manga in cui Adachi interagisce di più con i suoi personaggi prendendosi continuamente in giro per le forzature della trama.

La storia è molto semplice. La protagonista è Minatsu, una liceale mascolina per nulla interessata all'amore (dettaglio che la rende particolarmente simpatica perché di ragazzine che vivono d'amore i manga ne sono zeppi e francamente hanno un po' stancato) che attira le simpatie di tre uomini: il compagno di classe Akiba, il vicino di casa Kadomatsu e il professore Yamazakura, accomunati anche dal fatto di essere tre forti pugili, mentre la nostra eroina è la lanciatrice della squadra di softball della scuola. Questo quadrato amoroso resterà tale fino alla conclusione del manga, anche se un sogno premonitore di Minatsu ci fa intendere quale potrà essere la sua scelta fra qualche mese/anno.
Diversamente da altre storie di Adachi, l'elemento sportivo non ricopre un ruolo importante, serve più per offrire uno sfondo alle strampalate vicende dei protagonisti.

In definitiva una piacevole lettura che consiglierei solo agli estimatori di Adachi perché la trama priva di ricchi avvenimenti e i protagonisti troppo bizzarri per essere credibili non aiuterebbero il neofita ad apprezzare l'autore come merita. Insomma, prima leggete Touch!


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maximator

Volumi letti: 7/7 --- Voto 8
Slow Step è il primo manga di Adachi che leggo. L'ho comprato a scatola chiusa aspettandomi un manga sportivo e invece mi sono ritrovato ben lieto a leggere una commedia sentimentale con lo sport che fa da collante ad un triangolo (quadrangolo?!) amoroso. L'autore si è divertito a scrivere una storia poco impegnativa e piena di citazioni - nonché di pubblicità alle sue opere - lo si capisce dalle sue continue comparse e dalle battute che i personaggi rivolgono direttamente al lettore. Da un lato questo ha reso la storia ancora più leggera dall'altro ha creato una sorta di distacco con i personaggi, a me in genere piace pensare a questi come delle persone reali, con le loro storie, nelle quali ritrovarmi, nel momento in cui si rivolgono direttamente a me questa piccola magia s'interrompe.
La trama, seppur semplice, ha degli spunti interessanti e riserva simpatiche sorprese. Senza anticiparvi troppo posso dire che il finale poteva essere più incisivo.

Sull'edizione c'è poco da dire, è una classica Star Comics di 180 pagine circa, solo nel primo numero si trovano delle note interessanti alla fine del volume, dove viene spiegato per grandi linee il gioco del Softball o meglio le differenze con il più noto Baseball.

I disegni sono proprio come me li aspettavo, semplici e puliti ma rendono comunque bene anche nei momenti di maggior tensione e nelle scene d'azione (le poche del pugilato), inoltre all'inizio avevo difficoltà a distinguere i protagonisti, caschetto e orecchie a sventola mi sviavano.

Le parti in cui si sofferma sui due sport mi sono davvero piaciute, tanto che credo comprerò uno dei manga sportivi per cui è famoso l'autore.


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aldoddo

Volumi letti: 7/7 --- Voto 8
Davvero un bel manga. È il primo di Adachi che leggo e devo dire che mi è piaciuto davvero tanto, l'ho divorato in 4 giorni.
L'edizione Star Comics è la classica economica da edicola che io preferisco, visto che non amo sovracopertine e altro, perché l'importante è il contenuto del manga.

TRAMA: è la storia di una ragazza, Minatsu, 17 anni, contesa da 2 ragazzi suoi coetanei (Shu, 17 anni, suo amico di infanzia e compagno di scuola, e Naoto, 18 anni, che abita nel suo stesso palazzo) e da un uomo (Yamazakura, 26 anni, suo professore), il resto è da leggere.
Pensavo fosse un manga sportivo, ma non lo è visto che lo sport è usato come fondo per la storia, storia che è molto scorrevole, piacevole, si evolve molto bene e i personaggi sono perfetti. Gli sport citati in questo manga sono il Softball (una variante del Baseball) e il Pugilato.
Consigliato a chi ama Adachi o a chi, come me, non lo ha mai letto prima.

Fra X

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Fra X

Volumi letti: 7/7 --- Voto 9
Ah ah! Adachi, riprendendo temi come gli equivoci ed i travestimenti, ci regala questa semisconosciuta (purtroppo), divertentissima e spumeggiante commedia, dove questa volta lo sport fa da contorno. Non dura molto, e forse è anche uno dei suoi pregi, ma è piena di qualità!
I personaggi sono tutti o quasi molto simpatici, e praticamente non ci si annoia mai!
Ho visto gli OAV su 7Gold circa un paio di anni fa e, nonostante non fossi riuscito purtroppo a seguirli tutti bene, mi era piaciuta molto la storia, ed ho quindi deciso di prendere poco dopo il fumetto. Ottima scelta, anche perchè tra la versione cartacea e quella animata ci sono alcune differenze rilevanti, anche se lo spirito che anima l'opera rimane lo stesso.
Il disegno è un po' caricaturale rispetto alle altre opere di Adachi dello stesso periodo, credo perchè volesse intendere, anche tramite ciò, che si tratta soprattutto di una commedia.
Uscito quasi contemporaneamente con "Rough", credo che abbia un po' sofferto, a livello di visibilità, questa vicinanza. Poi boh! Comunque a quest'ultimo, pur essendo un bel fumetto, preferisco Slow Step!


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roooo83

Volumi letti: 7/7 --- Voto 8
Slow Step non sarà una storia profonda come le solite del maestro Adachi, ma è frizzante, divertente e ti accompagna fino alla fine tra situazioni comiche e gelosia a non finire in questa buffa storia d'amore. Buffa perchè Minatsu, è una ragazza a cui pare non interessare particolarmente l'amore, e si ritrova di punto in bianco ben 3 ammiratori. Uno è il suo professore, nonché allenatore della squadra di softball di cui fa parte Minatsu stessa; un altro è Shu Akiba, suo amico d'infanzia; ed il terzo malcapitato, perchè il suo è un amore nato in un modo abbastanza bizzarro (Minatsu con la parrucca assume un'altra identità) è Naoto Kadomatsu, un pugile davvero forte!
La storia diventa sempre più assurda, con Minatsu che si destreggia tra un appuntamento e l'altro, divertendosi alle spalle dei poveri pretendenti. Ma la ragazza ha anche un buon cuore e lo dimostrerà in più d'un occasione! Il finale? Tutto da scoprire, e vi lascerà senza parole!!! Consigliato!


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Kotaro

Volumi letti: 7/7 --- Voto 8
Minatsu Nakazato non è la ragazzina sdolcinata tipica protagonista di questo genere di fumetti: figlia di un lottatore di wrestling e lanciatrice di punta del club di softball, è mascolina, furba e sfacciata.
Ha molti pretendenti tra cui Kango Yamazakura (suo professore nonchè allenatore del club di softball) e Shu Akiba (un suo amico d'infanzia, pugile in erba, di lei innamorato cotto e secondo in pigrizia solo al Tatsuya dell'inizio di Touch).
Per sfuggire ad una banda di teppisti, Minatsu un giorno si camuffa con una parrucca e degli occhiali e così attira l'attenzione di Naoto Kadomatsu, suo vicino di casa e campione liceale di boxe.
Il ragazzo si innamora della presunta ragazza con gli occhiali e Minatsu decide di stare al gioco, assumendo l'identità di Maria Sudo per stargli vicino.
Inizia così una serie interminabile di equivoci e di guai per la nostra protagonista...

Scritto nel 1987, mentre sulle pagine di Shonen Sunday veniva contemporaneamente pubblicato il bellissimo Rough, Slow Step è un'atipica incursione di Mitsuru Adachi nel genere dello shojo manga, che aveva già testato con successo sul finire degli anni '70 con Hiatari Ryoko.
A dire il vero, la differenza con i suoi colleghi shonen è piuttosto labile, e possiamo dire tranquillamente che Slow Step trascende tutte le classificazioni usuali e rimane del particolarissimo e unico "genere Adachi".
Chi cerca dunque occhioni enormi e sbrilluccicosi, capelli di colori strampalati, figoni effeminati, eclantanti scene di pseudo-sesso... giri al largo, perché questo è sì uno shojo, ma è uno shojo di Mitsuru Adachi, quindi lo stile di disegno rimarrà quello, particolarissimo, caratteristico di questo autore, con personaggi dai normalissimi capelli scuri e dalla faccia simpatica, con orecchie a sventola e non esageratamente bellissimi.
Al bando l'amore, dunque? Non proprio, l'amore c'è, è la forza che muove i personaggi e viene espresso a più riprese, ma senza gesti plateali o frasi da film (tant'è vero che, quando lo Shu di turno prova a sparare frasi a effetto per far colpo su Minatsu, viene anche preso in giro!), quanto più con piccoli gesti, con la vicinanza dei sentimenti tramite l'amicizia, con il tempo passato insieme che si impregna di piacevoli ricordi e scolpisce nel cuore l'immagine, i pregi e i difetti delle persone amate. Con delicatezza e poesia, come del resto Adachi ci ha abituato da tempo immemore.
Come da tradizione dell'autore poi, nemmeno qui, su una rivista per ragazze, rinuncia allo sport, incarnato questa volta dal softball, praticato da Minatsu e dall'amica Ayako, e dal pugilato, che invece è la disciplina in cui i tre protagonisti maschili sono coinvolti.
Ancora una volta lo sport, dunque, ancora una volta usato come mezzo per veicolare i sentimenti dei personaggi, dare a questi qualcosa da fare per passare il tempo o una passione per renderli più interessanti, come deus ex machina per sbrogliare determinate situazioni un po' spinose. "Questo è un manga sul softball!", si ripetono in continuazione i personaggi, ma l'autore sembra volerli contraddire di continuo e volerlo lasciare solo come sfondo e non come elemento cardine della vicenda (pur non rinunciando a dedicargli un volume in cui si giocherà una partita).
Elemento principale di Slow Step, sarà infatti non lo sport quanto la commedia, lo sviluppo dei legami sentimentali tra i personaggi, e, soprattutto, la comicità.
L'elemento umoristico è sempre più o meno presente nei manga di Adachi, ma mai come qui in maniera così preponderante. In Slow Step si vede proprio il gusto per i giochi di parole, per le citazioni, per i siparietti dell'autore in cui si lamenta col redattore o si auto-pubblicizza i fumetti, per gli equivoci e le situazioni spassosamente incasinate sicuramente mutuate dall'amica Rumiko Takahashi.
La patina di umorismo che ammanta personaggi e situazioni sicuramente rende molto più godibile la lettura e tiene il lettore incollato alle pagine, ma Slow Step sa anche farsi serio quando serve, e qui entra in gioco tutto ciò che dell'autore ci piace: le tante vignette con soli sfondi disegnati in maniera ineccepibile, i silenzi, i detti e non detti, i personaggi che, senza volerlo, ci entrano nel cuore, la delicata trattazione dei sentimenti.
Un po' meno storia di formazione (e per questo lontana dall'intensità folgorante di opere di maggior rilievo come i suoi predecessori Touch e Rough) e un po' più commedia leggere a divertente, Slow Step svolge perfettamente il suo compito e non delude, nonostante la breve mole di volumi che lo compongono, portando avanti tutti i suoi elementi in maniera ineccepibile per giungere ad un finale che saprà spiazzarci e farsi amare, come da tradizione.

Una storia divertente, spassosa e leggera, disegnata in maniera molto semplice ma non per questo meno efficace e proposta e con delle copertine garbatissime che fanno venire voglia di leggerlo anche solo a prenderle in mano.
Consigliatissimo a chi è in cerca di una lettura disimpegnata ma non per questo sciocca.