Giovanna d'Arco
Yoshikazu Yasuhiko: un uomo, una garanzia.
Sebbene il nome completo di quest'uomo alla maggior parte dei lettori non dirà nulla, sicuramente riconoscerete il suo abbreviativo Yas.
L'importanza dell'autore è tale che fortunatamente quasi tutte le sue opere sono state pubblicate in Italia, soprattutto grazie a Yamato Video che ne ha proposto i film e i manga, tra cui appunto Giovanna d'Arco.
Quest'uomo ha inciso profondamente sull'anime robotico durante gli anni che vanno dal 1975 al 1990 (quinquennio più, quinquennio meno) e la sua collaborazione più famosa e prolungata resta il sodalizio con Yoshiyuki Tomino, che produrrà capolavori come Mobil Suit Gundam e Zambot 3.
Yoshikazu Yasuhiko è un grandissimo character designer e i suoi personaggi hanno la capacità di rimanere impressi nella mente dello spettatore per la loro vivacità. Tutti i suoi personaggi si possono leggere a più livelli: un primo livello che è quello diretto, semplificato, in cui il personaggio è trainato da una motivazione precisa e semplice da capire, mentre vi è anche un secondo livello (che si nota normalmente solo alla rilettura) pieno di incertezze e di dubbi, rilevabile da sguardi, od ombre nella luminosità delle scene.
In "Giovanna d'Arco sulle orme della pulzella d'Orléans" manca quasi completamente il primo livello, quello della certezza. Questo è dovuto (stando all'autore) al fatto che il manga nasce come tentativo di raccontare personalità veramente esistite.
Il manga in origine infatti era pensato per essere la versione a fumetti dell'opera divulgativa "Santa Giovanna d'Arco" del professor Ohtani Chojun. Yas decide invece di cambiare completamente l'impostazione dell'opera per rispondere a un'unica domanda: come la vita della Pulzella d'Orléans ha cambiato la vita dei suoi contemporanei. Per far ciò il manga è quindi ambientato un decennio dopo il rogo di Giovanna d'Arco e tratta la storia di un'altra ragazza vestita da uomo, Émile de Baudricourt.
Mi ha profondamente impressionato il lavoro di documentazione che Yas ha dovuto fare al fine di poter sceneggiare l'opera. Tutti i personaggi che vengono citati o che sono presenti hanno una nota a fine volume che spiega chi fossero e cosa facessero durante quel periodo.
I quattro volumi di cui si compone la saga sono l'equivalente di un libro di storia (e aprono uno squarcio sull'ultimo periodo della guerra dei cent'anni) ma non annoiano mai il lettore, lasciandolo comunque incredibilmente informato sul periodo storico.
Devo comunque dire che in alcuni punti l'autore gioca veramente pesante con le emozioni del lettore. Egli ci propone una crudeltà umana (veritiera) nel personaggio di Gilles de Rais che difficilmente ho visto se non nei manga di Go Nagai o per essere più recenti in The Black Butler il cameriere diabolico.
Ritengo quindi quest'opera un "Must have" di qualunque collezionista o amatore di manga.
Sebbene il nome completo di quest'uomo alla maggior parte dei lettori non dirà nulla, sicuramente riconoscerete il suo abbreviativo Yas.
L'importanza dell'autore è tale che fortunatamente quasi tutte le sue opere sono state pubblicate in Italia, soprattutto grazie a Yamato Video che ne ha proposto i film e i manga, tra cui appunto Giovanna d'Arco.
Quest'uomo ha inciso profondamente sull'anime robotico durante gli anni che vanno dal 1975 al 1990 (quinquennio più, quinquennio meno) e la sua collaborazione più famosa e prolungata resta il sodalizio con Yoshiyuki Tomino, che produrrà capolavori come Mobil Suit Gundam e Zambot 3.
Yoshikazu Yasuhiko è un grandissimo character designer e i suoi personaggi hanno la capacità di rimanere impressi nella mente dello spettatore per la loro vivacità. Tutti i suoi personaggi si possono leggere a più livelli: un primo livello che è quello diretto, semplificato, in cui il personaggio è trainato da una motivazione precisa e semplice da capire, mentre vi è anche un secondo livello (che si nota normalmente solo alla rilettura) pieno di incertezze e di dubbi, rilevabile da sguardi, od ombre nella luminosità delle scene.
In "Giovanna d'Arco sulle orme della pulzella d'Orléans" manca quasi completamente il primo livello, quello della certezza. Questo è dovuto (stando all'autore) al fatto che il manga nasce come tentativo di raccontare personalità veramente esistite.
Il manga in origine infatti era pensato per essere la versione a fumetti dell'opera divulgativa "Santa Giovanna d'Arco" del professor Ohtani Chojun. Yas decide invece di cambiare completamente l'impostazione dell'opera per rispondere a un'unica domanda: come la vita della Pulzella d'Orléans ha cambiato la vita dei suoi contemporanei. Per far ciò il manga è quindi ambientato un decennio dopo il rogo di Giovanna d'Arco e tratta la storia di un'altra ragazza vestita da uomo, Émile de Baudricourt.
Mi ha profondamente impressionato il lavoro di documentazione che Yas ha dovuto fare al fine di poter sceneggiare l'opera. Tutti i personaggi che vengono citati o che sono presenti hanno una nota a fine volume che spiega chi fossero e cosa facessero durante quel periodo.
I quattro volumi di cui si compone la saga sono l'equivalente di un libro di storia (e aprono uno squarcio sull'ultimo periodo della guerra dei cent'anni) ma non annoiano mai il lettore, lasciandolo comunque incredibilmente informato sul periodo storico.
Devo comunque dire che in alcuni punti l'autore gioca veramente pesante con le emozioni del lettore. Egli ci propone una crudeltà umana (veritiera) nel personaggio di Gilles de Rais che difficilmente ho visto se non nei manga di Go Nagai o per essere più recenti in The Black Butler il cameriere diabolico.
Ritengo quindi quest'opera un "Must have" di qualunque collezionista o amatore di manga.
Il nome di Yoshikazu Yasuhiko è di solito collegato alla saga di Gundam, in quanto uno dei suoi più celebri ruoli è stato quello di character design della prima, mitica serie del 1979, oltre che del sequel Z Gundam, per non parlare del suo lavoro come autore del manga Gundam Origini. Tuttavia, nella sua lunga carriera Yasuhiko ha lavorato a molti altri anime e ha disegnato molti altri manga, alcuni di genere fantastico o fantascientifico, come Arion e Venus Wars, altri di argomento storico, su figure importanti come l'imperatore romano Nerone, il conquistatore macedone Alessandro Magno, Gesù Cristo. Anche il manga Joan, realizzato fra il 1995 e il 1996, rientra in questa categoria.
Nonostante il titolo possa far pensare a un'opera biografica sull'eroina francese, la storia è ambientata una decina di anni dopo la sua morte e la protagonista è Emily, diciassettenne ragazza travestita da maschio col nome di Emil, che segue le orme della Pulzella d'Orléans, che spesso le appare in visione per spronarla a proteggere il re Carlo VII, quello stesso re che anni prima Giovanna aveva contribuito a incoronare. Emily è anche la figlia del duca di Lorena, Carlo II, e della sua amante Alison du May; dopo la morte del padre è stata adottata da Robert de Baudricourt, legato a Giovanna d'Arco in quanto fu lui, dopo averla inizialmente schernita come pazza, a mandarla a incontrare il Delfino Carlo, dando inizio alla sua tragica epopea conclusasi nel 1431 col rogo (con cui, non a caso, si apre il primo volume del manga), e spacciata per ragazzo per evitare ritorsioni della moglie ufficiale del duca. La sua missione, tuttavia, si rivela più difficile del previsto: i nobili complottano contro il sovrano, il suo stesso figlio Luigi punta ambiziosamente al trono, coloro che combatterono anni prima al fianco di Giovanna d'Arco sono divenuti dei rammolliti e uno di loro, Gilles de Rais, è sprofondato in un vortice di dissolutezza e abominevoli nefandezze, la Francia è sull'orlo della guerra civile… per fortuna c'è Giovanna, col suo esempio, con le sue apparizioni in forma di visione, spesso addirittura col suo intervento sovrannaturale, ad accompagnare Emily, che si immedesima sempre più in lei, tanto che alla fine sembra quasi condividerne lo stesso tragico destino.
Come è facilmente prevedibile, il manga pullula di personaggi realmente esistiti e accanto a figure completamente inventate come Emily (i cui ascendenti sono però molto plausibili) troviamo Robert de Baudricourt, il Bastardo d'Orléans, il Conestabile di Richemont, il duca d'Alençon, Gilles de Rais e tanti altri. La scelta di Yasuhiko è di intrecciare le vicende del 1440, ossia la rivolta dei nobili contro re Carlo VII nota come "Praguerie" in quanto avvenuta poco dopo una simile sommossa a Praga, e quelle riguardanti Giovanna d'Arco, con flashback e testimonianze dei personaggi che avevano avuto a che fare con lei in vita o che ne avevano sentito parlare indirettamente; ma l'attenzione è sempre concentrata su Emily, che è una nuova Giovanna d'Arco in quanto, in teoria, ne sta ripercorrendo le orme. E scrivo "in teoria" perché Emily non guida eserciti (anche se in alcuni frangenti la vediamo in armatura e in un'occasione combatte) e ha a che fare pochissimo col sovrano, a differenza della Pulzella; i personaggi con cui ha a che fare maggiormente sono Gilles de Rais (forse la figura più interessante di tutto il manga) e il Delfino Luigi.
È sulla parte sovrannaturale, invece, che Yasuhiko delude, in quanto abusa spesso e volentieri del meccanismo del deus ex machina, facendo piovere fulmini dal cielo che salvano Emily nelle situazioni senza via di scampo o piazzando apparizioni di Giovanna in momenti strategici, per avvertire la protagonista del pericolo imminente o indicarle cosa fare. La capacità dell'eroina di influire sulle vicende persino dal cielo e di avere un effetto benefico sull'animo della gente, quasi fosse una Beatrice dantesca, si evince bene dall'ultimo suo intervento nella storia, che si traduce non solo in un salvataggio in extremis della fin troppo fortunata Emily, ma anche in una sorta di conversione paolina di un personaggio che fino a poche vignette prima era rappresentato come un ragazzino crudele, viziato, ambizioso, il gemello di Joffrey Baratheon e del re Einon di Dragonheart insomma, che di colpo mette la testa a posto.
Chi si aspettava di trovare in Joan una descrizione dettagliata della vita dell'eroina francese resterà deluso; nel contempo, ho trovato piuttosto interessante la scelta dell'autore di incentrarsi di un evento storico molto meno noto quale la rivolta dei nobili e del Delfino contro Carlo VII, che mostra bene quali fossero le tensioni tra il sovrano francese e i potenti feudatari che osteggiavano la sua azione politica. La storia delude nel finale, non solo per l'improvvisa maturazione di alcuni personaggi e per la risoluzione affrettata dei conflitti, ma anche per la tirata su Giovanna d'Arco, sulla storia della sua riabilitazione e santificazione e sul giudizio storico del personaggio, e la fortuna sfacciata di cui gode l'"eletta" Emily fa storcere il naso, ma risulta una lettura godibile.
Nonostante il titolo possa far pensare a un'opera biografica sull'eroina francese, la storia è ambientata una decina di anni dopo la sua morte e la protagonista è Emily, diciassettenne ragazza travestita da maschio col nome di Emil, che segue le orme della Pulzella d'Orléans, che spesso le appare in visione per spronarla a proteggere il re Carlo VII, quello stesso re che anni prima Giovanna aveva contribuito a incoronare. Emily è anche la figlia del duca di Lorena, Carlo II, e della sua amante Alison du May; dopo la morte del padre è stata adottata da Robert de Baudricourt, legato a Giovanna d'Arco in quanto fu lui, dopo averla inizialmente schernita come pazza, a mandarla a incontrare il Delfino Carlo, dando inizio alla sua tragica epopea conclusasi nel 1431 col rogo (con cui, non a caso, si apre il primo volume del manga), e spacciata per ragazzo per evitare ritorsioni della moglie ufficiale del duca. La sua missione, tuttavia, si rivela più difficile del previsto: i nobili complottano contro il sovrano, il suo stesso figlio Luigi punta ambiziosamente al trono, coloro che combatterono anni prima al fianco di Giovanna d'Arco sono divenuti dei rammolliti e uno di loro, Gilles de Rais, è sprofondato in un vortice di dissolutezza e abominevoli nefandezze, la Francia è sull'orlo della guerra civile… per fortuna c'è Giovanna, col suo esempio, con le sue apparizioni in forma di visione, spesso addirittura col suo intervento sovrannaturale, ad accompagnare Emily, che si immedesima sempre più in lei, tanto che alla fine sembra quasi condividerne lo stesso tragico destino.
Come è facilmente prevedibile, il manga pullula di personaggi realmente esistiti e accanto a figure completamente inventate come Emily (i cui ascendenti sono però molto plausibili) troviamo Robert de Baudricourt, il Bastardo d'Orléans, il Conestabile di Richemont, il duca d'Alençon, Gilles de Rais e tanti altri. La scelta di Yasuhiko è di intrecciare le vicende del 1440, ossia la rivolta dei nobili contro re Carlo VII nota come "Praguerie" in quanto avvenuta poco dopo una simile sommossa a Praga, e quelle riguardanti Giovanna d'Arco, con flashback e testimonianze dei personaggi che avevano avuto a che fare con lei in vita o che ne avevano sentito parlare indirettamente; ma l'attenzione è sempre concentrata su Emily, che è una nuova Giovanna d'Arco in quanto, in teoria, ne sta ripercorrendo le orme. E scrivo "in teoria" perché Emily non guida eserciti (anche se in alcuni frangenti la vediamo in armatura e in un'occasione combatte) e ha a che fare pochissimo col sovrano, a differenza della Pulzella; i personaggi con cui ha a che fare maggiormente sono Gilles de Rais (forse la figura più interessante di tutto il manga) e il Delfino Luigi.
È sulla parte sovrannaturale, invece, che Yasuhiko delude, in quanto abusa spesso e volentieri del meccanismo del deus ex machina, facendo piovere fulmini dal cielo che salvano Emily nelle situazioni senza via di scampo o piazzando apparizioni di Giovanna in momenti strategici, per avvertire la protagonista del pericolo imminente o indicarle cosa fare. La capacità dell'eroina di influire sulle vicende persino dal cielo e di avere un effetto benefico sull'animo della gente, quasi fosse una Beatrice dantesca, si evince bene dall'ultimo suo intervento nella storia, che si traduce non solo in un salvataggio in extremis della fin troppo fortunata Emily, ma anche in una sorta di conversione paolina di un personaggio che fino a poche vignette prima era rappresentato come un ragazzino crudele, viziato, ambizioso, il gemello di Joffrey Baratheon e del re Einon di Dragonheart insomma, che di colpo mette la testa a posto.
Chi si aspettava di trovare in Joan una descrizione dettagliata della vita dell'eroina francese resterà deluso; nel contempo, ho trovato piuttosto interessante la scelta dell'autore di incentrarsi di un evento storico molto meno noto quale la rivolta dei nobili e del Delfino contro Carlo VII, che mostra bene quali fossero le tensioni tra il sovrano francese e i potenti feudatari che osteggiavano la sua azione politica. La storia delude nel finale, non solo per l'improvvisa maturazione di alcuni personaggi e per la risoluzione affrettata dei conflitti, ma anche per la tirata su Giovanna d'Arco, sulla storia della sua riabilitazione e santificazione e sul giudizio storico del personaggio, e la fortuna sfacciata di cui gode l'"eletta" Emily fa storcere il naso, ma risulta una lettura godibile.