I Cortili del Cuore
È incredibile come Ai Yazawa abbia creato un manga in perfetto stile shojo… Rendendolo molto più bello di qualsiasi shojo! Come altri suoi fumetti una caratteristica che rende questo manga davvero ben riuscito è il fatto di non concentrarsi solo e unicamente sulle travagliate vicende amorose dei protagonisti, ma di allargare lo sguardo a tutto il loro universo di vita, alle loro passioni, ai loro sogni di adolescenti, e ai sentimenti che non siano solo ed esclusivamente amorosi. Questo dà un carattere molto più veritiero e umano a tutta la vicenda, fatta dunque di persone e non da personaggi di carta che troppo spesso in altri manga strillano e hanno gli occhi lacrimanti per nulla. Qui i sentimenti emergono forti e l'emapatia sale alle stelle perché i successi e gli insuccessi dei protagonisti assomigliano tanto ai nostri e a quelli di qualsiasi lettore. È una vera e propria narrazione che trascina velocemente sino alla fine, tutta d'un fiato, facendo ridere, facendo piangere, facendo divertire in maniera scorrevole e coinvolgente.
Il tratto si fa migliore e più elaborato tavola dopo tavola, fino a raggiungere un livello che in certe scene sa proprio stupire e affascinare. Certo la trama, così come i dialoghi, è leggermente più debole di quella del suo successore "Paradise kiss" ed è manifesto che questa sia per l'autrice un'opera meno matura. Tale è il motivo del mio 9 invece di un 10: ci sono ancora delle ingenuità, soprattutto la storia fra i genitori di Mikako e la sua risoluzione un po' scontata mi ha fatto decurtare il voto di un punto. Tuttavia l'insieme mantiene bene il suo ritmo sostenuto e su queste piccolezze si soprassiede volentieri, visto il gusto che in generale ci dà la lettura.
È brava la Yazawa innanzitutto a inventare stili diversi per i suoi personaggi, a cambiarli continuamente d'abito e pettinatura sbizzarrendosi con la fantasia ed evitando che ci si annoi. È brava a farcire ogni situazione con la giusta comicità, non esagerata e che non distrae, ma passa come un sottofondo, pronunciata a bassa voce nelle vignette strappando qualche bel sorriso. È brava a crare situazioni che coinvolgano tanti personaggi su fili che li uniscono e li mettono in contrapposizione, ma senza delineare per forza caratteri standardizzati o "tipi", perché ognuno con i propri difetti e i propri pregi viene apprezzato per quello che è senza che ci siano eroi, eroine e protagonisti preferiti.
Conclusioni: "cortili del cuore" è un manga di cui consiglio assolutamente la lettura, come altri fumetti della stessa autrice, perché è davvero brava a creare attraverso i suoi fumetti delle "persone vere". Trasmette sentimenti e valori forti come quelli dell'amicizia, dell'impegno per ciò in cui si crede e, solo in mezzo a tutto questo, com'è giusto che sia, l'amore. Quando si finisce di leggere i suoi manga rimangono sempre delle belle sensazioni, ci si rende conto di essere "cresciuti" un po' e dispiace quasi abbandonare i personaggi e le loro vite con tutte le gioie e dolori che ci hanno trasmesso. Lasciano sempre qualcosa di molto positivo dentro, i fumetti della Yazawa: provare per credere.
Il tratto si fa migliore e più elaborato tavola dopo tavola, fino a raggiungere un livello che in certe scene sa proprio stupire e affascinare. Certo la trama, così come i dialoghi, è leggermente più debole di quella del suo successore "Paradise kiss" ed è manifesto che questa sia per l'autrice un'opera meno matura. Tale è il motivo del mio 9 invece di un 10: ci sono ancora delle ingenuità, soprattutto la storia fra i genitori di Mikako e la sua risoluzione un po' scontata mi ha fatto decurtare il voto di un punto. Tuttavia l'insieme mantiene bene il suo ritmo sostenuto e su queste piccolezze si soprassiede volentieri, visto il gusto che in generale ci dà la lettura.
È brava la Yazawa innanzitutto a inventare stili diversi per i suoi personaggi, a cambiarli continuamente d'abito e pettinatura sbizzarrendosi con la fantasia ed evitando che ci si annoi. È brava a farcire ogni situazione con la giusta comicità, non esagerata e che non distrae, ma passa come un sottofondo, pronunciata a bassa voce nelle vignette strappando qualche bel sorriso. È brava a crare situazioni che coinvolgano tanti personaggi su fili che li uniscono e li mettono in contrapposizione, ma senza delineare per forza caratteri standardizzati o "tipi", perché ognuno con i propri difetti e i propri pregi viene apprezzato per quello che è senza che ci siano eroi, eroine e protagonisti preferiti.
Conclusioni: "cortili del cuore" è un manga di cui consiglio assolutamente la lettura, come altri fumetti della stessa autrice, perché è davvero brava a creare attraverso i suoi fumetti delle "persone vere". Trasmette sentimenti e valori forti come quelli dell'amicizia, dell'impegno per ciò in cui si crede e, solo in mezzo a tutto questo, com'è giusto che sia, l'amore. Quando si finisce di leggere i suoi manga rimangono sempre delle belle sensazioni, ci si rende conto di essere "cresciuti" un po' e dispiace quasi abbandonare i personaggi e le loro vite con tutte le gioie e dolori che ci hanno trasmesso. Lasciano sempre qualcosa di molto positivo dentro, i fumetti della Yazawa: provare per credere.
Possiamo definire 'Cortili del Cuore' uno shojo manga sentimentale anche sé in realtà l'amore non è l'unico filone principale della storia. Come tutti i manga della Yazawa infatti la storia d'amore è sì importante ma fa parte di un vero e proprio processo di maturazione dei personaggi in cui vengono affrontate varie altre tematiche come la realizzazione personale, il rapporto con i genitori, le 'maschere' d'apparenza per la vita in società, ecc...
Mikako e Tsutomo all'inizio della storia sono due ragazzini immaturi: la prima ha un carattere forte e d'impatto ma una grossa difficoltà a relazionarsi con le altre persone ed a esprimere i propri sentimenti; Tsutomo invece è il 'classico adolescente' che non sa cosa fare della sua vita e che dipende dagli altri.
L'amore e le varie difficoltà che incontreranno nel corso della trama porteranno ad una crescita dei due assistendo a una vera e propria maturazione.
La storia è resa dall'autrice semplice e naturale, le insidie che si presentano ai personaggi sono problemi comuni di tutti i giorni in cui il lettore si può benissimo rispecchiare. è questo probabilmente che rende 'Cortili del Cuore', e in generale le opere della Yazawa, altamente coinvolgenti e appassionanti.
Anche i personaggi secondari sono ben rappresentati. Ciascuno infatti ha delle proprie caratteristiche e le loro storie arricchiscono il filone principale senza farlo rimpiangere.
I disegni della Yazawa sono unici e inconfondibili. Gusti personali a parte l'autrice ha una vera e propria capacità di rendere commuoventi le scene commuoventi, divertenti quelle divertenti, ecc... con un tratto che lascia trasparire le emozioni dei protagonisti dalla carta come se fossero reali.
In definitiva consiglio Cortili del Cuore a tutti gli amanti degli shojo anche un po' più maturi di età perché anche se apparentemente può sembrare una lettura leggera in realtà da più di quello che sembra.
Mikako e Tsutomo all'inizio della storia sono due ragazzini immaturi: la prima ha un carattere forte e d'impatto ma una grossa difficoltà a relazionarsi con le altre persone ed a esprimere i propri sentimenti; Tsutomo invece è il 'classico adolescente' che non sa cosa fare della sua vita e che dipende dagli altri.
L'amore e le varie difficoltà che incontreranno nel corso della trama porteranno ad una crescita dei due assistendo a una vera e propria maturazione.
La storia è resa dall'autrice semplice e naturale, le insidie che si presentano ai personaggi sono problemi comuni di tutti i giorni in cui il lettore si può benissimo rispecchiare. è questo probabilmente che rende 'Cortili del Cuore', e in generale le opere della Yazawa, altamente coinvolgenti e appassionanti.
Anche i personaggi secondari sono ben rappresentati. Ciascuno infatti ha delle proprie caratteristiche e le loro storie arricchiscono il filone principale senza farlo rimpiangere.
I disegni della Yazawa sono unici e inconfondibili. Gusti personali a parte l'autrice ha una vera e propria capacità di rendere commuoventi le scene commuoventi, divertenti quelle divertenti, ecc... con un tratto che lascia trasparire le emozioni dei protagonisti dalla carta come se fossero reali.
In definitiva consiglio Cortili del Cuore a tutti gli amanti degli shojo anche un po' più maturi di età perché anche se apparentemente può sembrare una lettura leggera in realtà da più di quello che sembra.
I manga di Ai Yazawa sono una garanzia, e "Cortili del cuore" non fa eccezione. "Cortili del cuore" parla sì di sentimenti e di amori adolescenziali, ma qui l'amore è soltanto uno dei tanti argomenti affrontati e il più delle volte rappresenta il pretesto per prendere in esame altre tematiche adolescenziali, come la realizzazione personale e le scelte delicate che inesorabilmente questo periodo di vita comporta. "Cortili del cuore" è uno di quegli shojo che io considero maturi, adatto anche a chi come me ha superato da un po' la fase adolescenziale, poiché questa è più che altro una storia di crescita, ed è un manga connotato da un grande realismo in quanto i problemi e i dubbi che questi adolescenti si ritrovano ad affrontare sono del tutto plausibili.
I protagonisti di "Cortili" sono tutti ragazzi che frequentano una scuola d'arte, ciascuno con i propri sogni e le proprie aspirazioni. La protagonista principale di questa storia è Mikako, una ragazza con il sogno di diventare stilista e grande amica sin da bambina di Tsutomu, suo vicino di casa nonché compagno di scuola. I due, cresciuti insieme, in un modo molto naturale si scopriranno innamorati l'uno dell'altro. Il loro amore conoscerà delle difficoltà, ma non legate ai soliti fraintendimenti, rivali amorosi che sbucano come funghi ecc... Le difficoltà che insorgeranno saranno dovute esclusivamente alla crescita e alla maturazione dei due protagonisti, nel momento in cui dovranno scegliere quale strada intraprendere nella vita.
Questo è un manga che pur sottolineando l'importanza dell'amore, dall'altro lato è un manga che sottolinea l'importanza della realizzazione personale, che viene prima di qualsiasi altra cosa. Questo argomento lo ritroveremo anche in un'altra opera della Yazawa, ovvero "Paradise kiss", che però rispetto a "Cortili" risulta avere una visione della vita molto più cinica. Sarà che il target delle due opere è diverso ("Paradise kiss" è uno josei, mentre "Cortili" è uno shojo), ma in "Cortili" bene o male non viene mai abbandonata quella dolcezza che lo accompagnerà fino alla fine. Anche per quanto riguarda il finale, normalmente i finali di Ai Yazawa lasciano nel lettore delle sensazioni ambivalenti, poiché il più delle volte sono finali molto realistici e quindi non realizzati semplicemente per soddisfare e accontentare il lettore. Questa è una sua caratteristica che apprezzo molto, poiché odio gli happy ending a tutti costi che poi risultano forzati. Rimanendo in linea con quanto detto poco fa il finale di "Cortili" rispetto ad altri finali realizzati dalla Yazawa, risulta essere dolce e sentimentale, ma non troppo, e soprattutto abbiamo difronte un finale coerente e verosimile.
Altra caratteristica di "Cortili del cuore" è il fatto che questo può definirsi un manga corale, poiché anche se i protagonisti principali sono due, Ai Yazawa ci mostrerà il percorso sentimentale e di crescita anche degli altri personaggi, senza dimenticarne alcuno. Parlando del disegno, Ai Yazawa ha uno stile inconfondibile, che può piacere o meno. Personalmente, anche se all'inizio lo trovavo strano, ho finito poi con l'abituarmici. Non si può non notare l'attenzione con la quale la Yazawa ha disegnato nei minimi dettagli l'abbigliamento dei diversi personaggi. Dico solo che sfogliando le pagine di "Cortili" sembra di sfogliare un catalogo di moda! A chi ancora non l'ha letto, mi sento caldamente di consigliarne la lettura, soprattutto a chi cerca uno shojo che affronti tematiche più mature rispetto agli shojo tradizionali; D'altronde "Cortili" non è una semplice commedia sentimentale a sfondo scolastico, ma è un'opera ben più complessa che riesce a rendere appieno la complessità dell'età adolescenziale con i suoi relativi dubbi ed incertezze. Un manga con molto da insegnare e che ha dei protagonisti nel quale risulta molto facile rispecchiarsi. Un must nel panorama shojo, e secondo me la migliore opera della Yazawa!
I protagonisti di "Cortili" sono tutti ragazzi che frequentano una scuola d'arte, ciascuno con i propri sogni e le proprie aspirazioni. La protagonista principale di questa storia è Mikako, una ragazza con il sogno di diventare stilista e grande amica sin da bambina di Tsutomu, suo vicino di casa nonché compagno di scuola. I due, cresciuti insieme, in un modo molto naturale si scopriranno innamorati l'uno dell'altro. Il loro amore conoscerà delle difficoltà, ma non legate ai soliti fraintendimenti, rivali amorosi che sbucano come funghi ecc... Le difficoltà che insorgeranno saranno dovute esclusivamente alla crescita e alla maturazione dei due protagonisti, nel momento in cui dovranno scegliere quale strada intraprendere nella vita.
Questo è un manga che pur sottolineando l'importanza dell'amore, dall'altro lato è un manga che sottolinea l'importanza della realizzazione personale, che viene prima di qualsiasi altra cosa. Questo argomento lo ritroveremo anche in un'altra opera della Yazawa, ovvero "Paradise kiss", che però rispetto a "Cortili" risulta avere una visione della vita molto più cinica. Sarà che il target delle due opere è diverso ("Paradise kiss" è uno josei, mentre "Cortili" è uno shojo), ma in "Cortili" bene o male non viene mai abbandonata quella dolcezza che lo accompagnerà fino alla fine. Anche per quanto riguarda il finale, normalmente i finali di Ai Yazawa lasciano nel lettore delle sensazioni ambivalenti, poiché il più delle volte sono finali molto realistici e quindi non realizzati semplicemente per soddisfare e accontentare il lettore. Questa è una sua caratteristica che apprezzo molto, poiché odio gli happy ending a tutti costi che poi risultano forzati. Rimanendo in linea con quanto detto poco fa il finale di "Cortili" rispetto ad altri finali realizzati dalla Yazawa, risulta essere dolce e sentimentale, ma non troppo, e soprattutto abbiamo difronte un finale coerente e verosimile.
Altra caratteristica di "Cortili del cuore" è il fatto che questo può definirsi un manga corale, poiché anche se i protagonisti principali sono due, Ai Yazawa ci mostrerà il percorso sentimentale e di crescita anche degli altri personaggi, senza dimenticarne alcuno. Parlando del disegno, Ai Yazawa ha uno stile inconfondibile, che può piacere o meno. Personalmente, anche se all'inizio lo trovavo strano, ho finito poi con l'abituarmici. Non si può non notare l'attenzione con la quale la Yazawa ha disegnato nei minimi dettagli l'abbigliamento dei diversi personaggi. Dico solo che sfogliando le pagine di "Cortili" sembra di sfogliare un catalogo di moda! A chi ancora non l'ha letto, mi sento caldamente di consigliarne la lettura, soprattutto a chi cerca uno shojo che affronti tematiche più mature rispetto agli shojo tradizionali; D'altronde "Cortili" non è una semplice commedia sentimentale a sfondo scolastico, ma è un'opera ben più complessa che riesce a rendere appieno la complessità dell'età adolescenziale con i suoi relativi dubbi ed incertezze. Un manga con molto da insegnare e che ha dei protagonisti nel quale risulta molto facile rispecchiarsi. Un must nel panorama shojo, e secondo me la migliore opera della Yazawa!
"Racconti del vicinato" è uno splendido affresco di adolescenza e vita quotidiana.
Mikako Koda è una ragazza di 16 anni che sogna di diventare una stilista e studia con passione all'istituto d'arte Yazawa. E' talmente stacanovista da è essere conosciuta anche come "fanatica dei pomeriggi", dal momento che rimane a scuola sempre fino a tardi pur di finire i suoi lavori. Migliore amico e dirimpettaio di condominio di Mikako è Tsutomu. Anche lui frequenta l'istituto d'arte Yazawa, anche se, a differenza di lei, non ha ben chiaro che cosa vuole fare realmente da grande e per ora si diletta nel costruire strani ufo, che non si sa bene a cosa servano.
Naturalmente il manga narra la storia d'amore e il processo di maturazione dei due ragazzi, ma lo fa con un'analisi psicologica e una sensibilità che vanno ben al di là dei soliti cliché e sdolcinatezze che caratterizzano la maggior parte degli shojo e, diciamocelo, danno anche un po' la nausea. Inoltre, Mikako e Tsutomu sono circondati da tutta una serie di personaggi secondari, che però non rimangono solo un piatto sottofondo, ma hanno il loro spessore, la loro storia, i loro problemi e le loro emozioni; e vengono raccontati benissimo, riuscendo a emozionare tanto quanto i due protagonisti. Un altro pregio di questo racconto è che il finale, nonostante l'eccessivo happy ending che coinvolge praticamente tutti i personaggi, rimane idealmente aperto, proiettando la storia nel futuro con la nuova generazione di "vicini". Perché la vita è così: non finisce in un solo individuo o in una sola storia, ma slitta di persona in persona e di generazione in generazione. E in questo senso è davvero da apprezzare anche il passaggio un po' obliquo dai personaggi di Cortili del cuore a quelli di Paradise Kiss.
Non si può poi non fare menzione degli splendidi disegni, talvolta simpaticissimi, talvolta di una delicatezza struggente, ma sempre precisi, freschi e originali. Mi viene da dire che hanno un che di colorato e vivace anche se sono quasi tutti in bianco e nero. Capisco che a molti non piace il fatto che i personaggi siano tutti scheletrici e con i testoni, ma d'altronde questo stile è il marchio distintivo della Yazawa, che la rende una mangaka assolutamente unica e inimitabile (come i disegni sproporzionati di Yoichi Takahashi o i muscoli cubici di Akira Toriyama). Inutile poi parlare di vestiti e pettinature. Tutti diversi, molto cool, a volte davvero strambi, ma sempre curatissimi e dettagliatissimi. Per me questo manga è stata una vera gioia per gli occhi.
Anche dell'edizione deluxe della Panini sono abbastanza soddisfatta. Bellissime copertine e sopraccoperte. Solo mi scoccia un po' che quest'ultime siano in cartone, che di sicuro rischia di rovinarsi molto più in fretta del materiale plastificato. Buona anche la carta e la stampa. Ho beccato giusto un errorino di ortografia, ma non ci si formalizza certo per così poco.
Perciò consiglio vivamente questo manga, gli affibbio un bel 9, e mi metto in attesa di leggere anche Paradise Kiss.
Mikako Koda è una ragazza di 16 anni che sogna di diventare una stilista e studia con passione all'istituto d'arte Yazawa. E' talmente stacanovista da è essere conosciuta anche come "fanatica dei pomeriggi", dal momento che rimane a scuola sempre fino a tardi pur di finire i suoi lavori. Migliore amico e dirimpettaio di condominio di Mikako è Tsutomu. Anche lui frequenta l'istituto d'arte Yazawa, anche se, a differenza di lei, non ha ben chiaro che cosa vuole fare realmente da grande e per ora si diletta nel costruire strani ufo, che non si sa bene a cosa servano.
Naturalmente il manga narra la storia d'amore e il processo di maturazione dei due ragazzi, ma lo fa con un'analisi psicologica e una sensibilità che vanno ben al di là dei soliti cliché e sdolcinatezze che caratterizzano la maggior parte degli shojo e, diciamocelo, danno anche un po' la nausea. Inoltre, Mikako e Tsutomu sono circondati da tutta una serie di personaggi secondari, che però non rimangono solo un piatto sottofondo, ma hanno il loro spessore, la loro storia, i loro problemi e le loro emozioni; e vengono raccontati benissimo, riuscendo a emozionare tanto quanto i due protagonisti. Un altro pregio di questo racconto è che il finale, nonostante l'eccessivo happy ending che coinvolge praticamente tutti i personaggi, rimane idealmente aperto, proiettando la storia nel futuro con la nuova generazione di "vicini". Perché la vita è così: non finisce in un solo individuo o in una sola storia, ma slitta di persona in persona e di generazione in generazione. E in questo senso è davvero da apprezzare anche il passaggio un po' obliquo dai personaggi di Cortili del cuore a quelli di Paradise Kiss.
Non si può poi non fare menzione degli splendidi disegni, talvolta simpaticissimi, talvolta di una delicatezza struggente, ma sempre precisi, freschi e originali. Mi viene da dire che hanno un che di colorato e vivace anche se sono quasi tutti in bianco e nero. Capisco che a molti non piace il fatto che i personaggi siano tutti scheletrici e con i testoni, ma d'altronde questo stile è il marchio distintivo della Yazawa, che la rende una mangaka assolutamente unica e inimitabile (come i disegni sproporzionati di Yoichi Takahashi o i muscoli cubici di Akira Toriyama). Inutile poi parlare di vestiti e pettinature. Tutti diversi, molto cool, a volte davvero strambi, ma sempre curatissimi e dettagliatissimi. Per me questo manga è stata una vera gioia per gli occhi.
Anche dell'edizione deluxe della Panini sono abbastanza soddisfatta. Bellissime copertine e sopraccoperte. Solo mi scoccia un po' che quest'ultime siano in cartone, che di sicuro rischia di rovinarsi molto più in fretta del materiale plastificato. Buona anche la carta e la stampa. Ho beccato giusto un errorino di ortografia, ma non ci si formalizza certo per così poco.
Perciò consiglio vivamente questo manga, gli affibbio un bel 9, e mi metto in attesa di leggere anche Paradise Kiss.
Stupendo! Con questa parola racchiudo il sentimento che mi è scorso nelle vene leggendo questo manga...
Ai Yazawa come al solito non mi ha delusa, anzi mi ha sorpresa. Ha superato di gran lunga le mie aspettative dimostrando come al solito la sua grande capacità di approfondire ogni singolo personaggio, anche quello che compare un numero limitatissimo di volte.
Una cosa che ammiro moltissimo è la capacità di mischiare momenti di totale tristezza con momenti di comicità senza rendere inadeguata la situazione.
Quando leggo commenti riguardanti le opere di quest'autrice, spesso e volentieri trovo frasi che l'ammirano per la grande capacità di rendere i personaggi con caratteristiche molto simili ai pensieri più profondi delle persone reali. Non potrei essere più d'accordo!
Anche questa volta sono riusci ad immedesimarmi in più personaggi.
Trovo la storia originale e mai noiosa o banale.
L'unica cosa che mi blocca nel darle il 10 è Nana.. sapendo che nel suo futuro scriverà un'opera di quel livello non mi permette di darle il massimo qui. So che farà di meglio!
Ai Yazawa come al solito non mi ha delusa, anzi mi ha sorpresa. Ha superato di gran lunga le mie aspettative dimostrando come al solito la sua grande capacità di approfondire ogni singolo personaggio, anche quello che compare un numero limitatissimo di volte.
Una cosa che ammiro moltissimo è la capacità di mischiare momenti di totale tristezza con momenti di comicità senza rendere inadeguata la situazione.
Quando leggo commenti riguardanti le opere di quest'autrice, spesso e volentieri trovo frasi che l'ammirano per la grande capacità di rendere i personaggi con caratteristiche molto simili ai pensieri più profondi delle persone reali. Non potrei essere più d'accordo!
Anche questa volta sono riusci ad immedesimarmi in più personaggi.
Trovo la storia originale e mai noiosa o banale.
L'unica cosa che mi blocca nel darle il 10 è Nana.. sapendo che nel suo futuro scriverà un'opera di quel livello non mi permette di darle il massimo qui. So che farà di meglio!
Gokinjo Monogatari, tradotto in Italia in Cortili del cuore, è una delle prime opere della famosa e brava Ai Yazawa che risale al 1995. Il manga è stato pubblicato in diverse edizioni nel nostro paese sempre dalla Planet Manga, l'ultima edizione deluxe in quattro maxivolumi è sicuramente la migliore, anche se molto costosa.
La storia del manga è incentrata sulla vita scolastica di Mikako, iscritta ad un istituto d'arte che sogna di diventare una stilista famosa in tutto il mondo, e sul suo amico d'infanzia e vicino di casa Tsutomu, iscritto anche lui allo stesso istituto d'arte, che sogna di diventare un fotografo affermato. Inoltre l'autrice ci fa conoscere un gruppo di ragazzi tutti amici dei due protagonisti che frequentano sempre l'istituto d'arte e che hanno diverse passioni e sogni da realizzare, ognuno di loro spera di sfondare nel proprio campo.
La comitiva di amici che ritroviamo in questo manga è una comitiva reale formata dai ragazzi con i quali ognuno di noi si può identificare, ragazzi che si innamorano, si lasciano, si impegnano per realizzare i propri sogni, che a volte falliscono ma che non si arrendono mai.
Durante tutto l'arco della storia assistiamo all'evoluzione del rapporto tra Minako e Tsutomu, entrambi innamorati l'uno dell'altra ma che non riescono a dichiararsi il loro amore un po' per paura di non essere ricambiati e un po' per paura di rovinare la loro amicizia; alla fine della storia, una volta venuti a conoscenza dei loro sentimenti reciproci, non si lasceranno mai più.
Il manga è molto originale e divertente, ma allo stesso tempo commovente perché tocca in alcuni punti anche argomenti delicati come l'abbandono dei genitori, il dover crescere e affrontale i problemi di tutti i giorni, il non riuscire a realizzarsi.
I disegni sono ben fatti, migliorano sicuramente verso la fine, l'autrice non lascia nulla al caso, vestiti, accessori, pettinature sono tutti disegnati nei minimi dettagli, c'è molta attenzione ai particolari.
Il voto che do a questo manga è un bel 9, uno shoujo innovativo e per nulla scontato.
La storia del manga è incentrata sulla vita scolastica di Mikako, iscritta ad un istituto d'arte che sogna di diventare una stilista famosa in tutto il mondo, e sul suo amico d'infanzia e vicino di casa Tsutomu, iscritto anche lui allo stesso istituto d'arte, che sogna di diventare un fotografo affermato. Inoltre l'autrice ci fa conoscere un gruppo di ragazzi tutti amici dei due protagonisti che frequentano sempre l'istituto d'arte e che hanno diverse passioni e sogni da realizzare, ognuno di loro spera di sfondare nel proprio campo.
La comitiva di amici che ritroviamo in questo manga è una comitiva reale formata dai ragazzi con i quali ognuno di noi si può identificare, ragazzi che si innamorano, si lasciano, si impegnano per realizzare i propri sogni, che a volte falliscono ma che non si arrendono mai.
Durante tutto l'arco della storia assistiamo all'evoluzione del rapporto tra Minako e Tsutomu, entrambi innamorati l'uno dell'altra ma che non riescono a dichiararsi il loro amore un po' per paura di non essere ricambiati e un po' per paura di rovinare la loro amicizia; alla fine della storia, una volta venuti a conoscenza dei loro sentimenti reciproci, non si lasceranno mai più.
Il manga è molto originale e divertente, ma allo stesso tempo commovente perché tocca in alcuni punti anche argomenti delicati come l'abbandono dei genitori, il dover crescere e affrontale i problemi di tutti i giorni, il non riuscire a realizzarsi.
I disegni sono ben fatti, migliorano sicuramente verso la fine, l'autrice non lascia nulla al caso, vestiti, accessori, pettinature sono tutti disegnati nei minimi dettagli, c'è molta attenzione ai particolari.
Il voto che do a questo manga è un bel 9, uno shoujo innovativo e per nulla scontato.
L'opera che ha reso famosa Ai Yazawa qui in Italia è indubbiamente uno shojo originale, ben confezionato, con caratterizzazioni ben costruite e un design inaspettato.
All'epoca fu un fulmine a ciel sereno: il tratto stranissimo, lo stile dei vestiti che diventa parte integrante dell'opera, la trama originale che dà più spazio alla maturazione che alla storia d'amore. Insomma, originale, spiazzante e di sicuro appeal: fu un successo. Io vidi giusto qualche episodio dell'anime, e quindi mi persi quasi completamente il fenomeno.
Ho recentemente rimediato con l'edidzione deluxe della Planet; letto oggi, tutto d'un fiato e in tempi certamente diversi, colpisce meno, ma resta uno shojo validissimo.
Con obiettività, ha qualche pecca: la coerenza dei personaggi talvolta ha qualche calo (ad esempio Mikako ad un certo punto inizia a piagnucolare contraddicendo la forza di carattere che le era prima attribuita e non si ferma fino al finale), la trama scorre bene ma in alcuni punti pecca (il "prepara terreno" per Parakiss è evidente), il finale è splendido ma non del tutto (tutto va troppo "come deve andare").
Nonostante questi piccoli difetti, Gokinjo Monogatari affascina, fa riflettere ed emoziona, con stile, qualità ed originalità: nulla di più si può chiedere ad uno shojo. Mi sento di consigliarlo caldamente a tutti gli amanti del genere: è certamente un'opera di qualità che non può mancare nella libreria di ogni appassionato, sia per la validità del lavoro sia per ciò che ha rappresentato nell'evoluzione del genere shojo.
All'epoca fu un fulmine a ciel sereno: il tratto stranissimo, lo stile dei vestiti che diventa parte integrante dell'opera, la trama originale che dà più spazio alla maturazione che alla storia d'amore. Insomma, originale, spiazzante e di sicuro appeal: fu un successo. Io vidi giusto qualche episodio dell'anime, e quindi mi persi quasi completamente il fenomeno.
Ho recentemente rimediato con l'edidzione deluxe della Planet; letto oggi, tutto d'un fiato e in tempi certamente diversi, colpisce meno, ma resta uno shojo validissimo.
Con obiettività, ha qualche pecca: la coerenza dei personaggi talvolta ha qualche calo (ad esempio Mikako ad un certo punto inizia a piagnucolare contraddicendo la forza di carattere che le era prima attribuita e non si ferma fino al finale), la trama scorre bene ma in alcuni punti pecca (il "prepara terreno" per Parakiss è evidente), il finale è splendido ma non del tutto (tutto va troppo "come deve andare").
Nonostante questi piccoli difetti, Gokinjo Monogatari affascina, fa riflettere ed emoziona, con stile, qualità ed originalità: nulla di più si può chiedere ad uno shojo. Mi sento di consigliarlo caldamente a tutti gli amanti del genere: è certamente un'opera di qualità che non può mancare nella libreria di ogni appassionato, sia per la validità del lavoro sia per ciò che ha rappresentato nell'evoluzione del genere shojo.
Conoscevo già Ai Yazawa per un suo celebre manga, Nana, ma fino a pochi mesi fa non avevo mai sentito parlare di Cortili del Cuore. E, per mia grande fortuna, l'ho scoperto e me ne sono proprio innamorata.
Questo shojo parla della vita di un gruppo di ragazzi che frequentano l'istituto d'arte Yazawa: Mikako, un'aspirante stilista figlia di una mangaka e di un fotografo famoso; Tsutomu, il suo migliore amico fin dall'infanzia, nonché vicino di casa; e i loro amici P-chan, amante dei peluche; Lisa, ragazza matura e dark; Yusuke, che si rivelerà un grande pittore e Jiro, genio di computer e di informatica.
Al gruppo si aggiungeranno poi Mariko, suo fratello Shintaro e Ayumi.
Questi ragazzi creano un clu, l'Akindo, che avrà poi un atelier dove tutti potranno creare le loro opere, e che inoltre parteciperà al mercato delle pulci dove potranno vendere le loro creazioni: vestiti, peluche e altro.
Perché è speciale questo manga? Perché è ricco di vicende, legami e situazioni che ruotano principalmente al sogno di stilista di Mikako e del suo affetto per Tsutomu. Questi due elementi creeranno molta confusione nella storia, ma che non oscureranno le vicende degli altri personaggi.
È stata la prima opera dove nel finale ho potuto vedere la vita dei protagonisti e dei personaggi principali una volta cresciuti.
Non è affatto un classico manga. Cortili del Cuore è veramente stupendo, secondo me. È un insieme perfetto di emozioni, momenti divertenti o commoventi, situazioni difficili.
I disegni all'inizio li trovavo veramente particolari, erano come un "mistero" per me, ma proprio per la loro originalità si sposano con la storia molto bene.
Consiglio davvero questo manga, che secondo me insegna anche vari aspetti della vita.
Questo shojo parla della vita di un gruppo di ragazzi che frequentano l'istituto d'arte Yazawa: Mikako, un'aspirante stilista figlia di una mangaka e di un fotografo famoso; Tsutomu, il suo migliore amico fin dall'infanzia, nonché vicino di casa; e i loro amici P-chan, amante dei peluche; Lisa, ragazza matura e dark; Yusuke, che si rivelerà un grande pittore e Jiro, genio di computer e di informatica.
Al gruppo si aggiungeranno poi Mariko, suo fratello Shintaro e Ayumi.
Questi ragazzi creano un clu, l'Akindo, che avrà poi un atelier dove tutti potranno creare le loro opere, e che inoltre parteciperà al mercato delle pulci dove potranno vendere le loro creazioni: vestiti, peluche e altro.
Perché è speciale questo manga? Perché è ricco di vicende, legami e situazioni che ruotano principalmente al sogno di stilista di Mikako e del suo affetto per Tsutomu. Questi due elementi creeranno molta confusione nella storia, ma che non oscureranno le vicende degli altri personaggi.
È stata la prima opera dove nel finale ho potuto vedere la vita dei protagonisti e dei personaggi principali una volta cresciuti.
Non è affatto un classico manga. Cortili del Cuore è veramente stupendo, secondo me. È un insieme perfetto di emozioni, momenti divertenti o commoventi, situazioni difficili.
I disegni all'inizio li trovavo veramente particolari, erano come un "mistero" per me, ma proprio per la loro originalità si sposano con la storia molto bene.
Consiglio davvero questo manga, che secondo me insegna anche vari aspetti della vita.
Cortili del Cuore alias Gokinjo Monogatari è un'opera in 7 volumi scritta e disegnata dalla bravissima Ai Yazawa.
Gokinjo Monogatari racconta delle vicende di Mikako Koda e Tsutomu Yamaguchi, due studenti liceali che frequentano lo stesso istituto di moda Yazawa e sono amici fin dalla tenera età.
Mikako è introversa, spesso scontrosa, ma dolce e fragile sotto la sua dura scorza; Tustomu è raggiante, solare, estroverso, agisce prima di ragionare, spesso pentendosene, ma sa essere comprensivo e profondo. I due amici e vicini di casa dalla tenera età finiscono pian piano per innamorarsi l'un l'altro e si metteranno insieme senza problemi, ma il tutto non è così riduttivo. Ad animare la vita dei due giovani innamorati ci sono un sacco di amici tutti iscritti allo stesso club.
Le amiche di lei sono Risa, che veste sempre con stile punk e Dark, e la timida ed insicura P-Chan vestita da maid accompagnata sempre dal suo peluche Françoise; gli amici di lui invece sono: Jiro, appassionato di videogiochi, e Yusuke, capellone con la passione dei dipinti.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Ma la situazione iniziale di relative amicizie è destinata mutare dopo l'ingresso in scena di Mariko, detta "Corpo da Favola", una bellissima ragazza che dapprima si mette con Tsutomu per poi flirtare con Yusuke e stare male per il suo grande amore di sempre.
Gli iniziali screzi con Mikako finiranno quando quest'ultima e Tsutomu si mettono insieme e Mariko entra a far parte insieme al fratello più giovane Shitaro nel club dei ragazzi: l'Akindo.
Ma la situazione muta quanto entra in scena la timida e tenera Ayumi la quale si iscriverà anch'essa nell'Akindo e si innamorerà di Yusuke che la tratta con gentilezza, ma viene trattato freddamente da Mariko, agli occhi di Ayumi.
Nonostante tutte le complicazioni come riusciranno i nostri amici a cavarsela? riusciranno a sfondare nel mondo della moda, dell'informatica e della pittura?
<b>[Fine spoiler.]</b>
La trama di fondo "storie del vicinato", che dà il titolo all'opera originale, è molto ben sviluppata ponendo l'attenzione pian piano su tutti i personaggi chi più chi meno, evidenziandone i pensieri, gli stati d'animo, i pregi, i difetti e la loro profondità.
La storia quindi risulta essere una visione, uno slice-of-life, di un gruppo di persone, dei loro rapporti, dell'evoluzione del singolo e del gruppo che nei momenti di crisi e sconforto c'è sempre a consolare e dare una mano.
Il tratto e i disegni risultano spesso "deformed" e approssimativi, ma nei momenti topici le emozioni e la loro profondità che vogliono esprimere vengono disegnati al meglio. L'attenzione e la cura è anche spesso rivolta in modo particolare ai sorrisi e ai pianti che scaldano o rattristano il lettore.
Le gag per sdrammatizzare e per farsi delle sane risate non mancano e aiutano ad amare i personaggi, insieme agli attimi in cui le situazioni li affliggono o li pongono nel ruolo di consolatori.
I personaggi sono caratterizzati in modo decisamente sfaccettato ponendo l'accento sui vari drammi di ognuno, ma anche sui momenti del loro successo o in cui si cerca di risollevare loro il morale.
Non da meno ogni personaggio contribuisce in modo notevole a creare la bellissima atmosfera del club Akindo al quale appartengono e grazie al quale parteciperanno annualmente ad un mercatino nel quale avranno occasione di mostrare al pubblico le loro creazioni (vestiti, peluche, manufatti, dipinti e videogiochi). Infatti non c'è modo migliore di ricordare tutti i personaggi se non in uno dei tanti loro ritrovi in cui sono alle prese con i loro lavori oppure a festeggiare e divertirsi allegramente e contagiosamente.
Insomma è un'opera che consiglio a tutti, non fatevi troppi castelli in aria o troppe aspettative in modo tale da non rovinarvi la lettura con inutili pregiudizi: vista in questo modo essa risulterà rilassante, divertente, ma anche riflessiva e darà il meglio di sé.
Voto pieno per un'opera nella quale viene infusa una cosa non facile: i personaggi sanno tutti farsi amare e farsi voler bene dal lettore e reputo pochissimi i mangaka che sono stati in grado di fare ciò.
Da consigliare l'edizione deluxe per la particolarità del materiale della sovracoperta, della carta delle pagine e per la presenza di alcune tavole a colori.
Voto: 10.
Gokinjo Monogatari racconta delle vicende di Mikako Koda e Tsutomu Yamaguchi, due studenti liceali che frequentano lo stesso istituto di moda Yazawa e sono amici fin dalla tenera età.
Mikako è introversa, spesso scontrosa, ma dolce e fragile sotto la sua dura scorza; Tustomu è raggiante, solare, estroverso, agisce prima di ragionare, spesso pentendosene, ma sa essere comprensivo e profondo. I due amici e vicini di casa dalla tenera età finiscono pian piano per innamorarsi l'un l'altro e si metteranno insieme senza problemi, ma il tutto non è così riduttivo. Ad animare la vita dei due giovani innamorati ci sono un sacco di amici tutti iscritti allo stesso club.
Le amiche di lei sono Risa, che veste sempre con stile punk e Dark, e la timida ed insicura P-Chan vestita da maid accompagnata sempre dal suo peluche Françoise; gli amici di lui invece sono: Jiro, appassionato di videogiochi, e Yusuke, capellone con la passione dei dipinti.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Ma la situazione iniziale di relative amicizie è destinata mutare dopo l'ingresso in scena di Mariko, detta "Corpo da Favola", una bellissima ragazza che dapprima si mette con Tsutomu per poi flirtare con Yusuke e stare male per il suo grande amore di sempre.
Gli iniziali screzi con Mikako finiranno quando quest'ultima e Tsutomu si mettono insieme e Mariko entra a far parte insieme al fratello più giovane Shitaro nel club dei ragazzi: l'Akindo.
Ma la situazione muta quanto entra in scena la timida e tenera Ayumi la quale si iscriverà anch'essa nell'Akindo e si innamorerà di Yusuke che la tratta con gentilezza, ma viene trattato freddamente da Mariko, agli occhi di Ayumi.
Nonostante tutte le complicazioni come riusciranno i nostri amici a cavarsela? riusciranno a sfondare nel mondo della moda, dell'informatica e della pittura?
<b>[Fine spoiler.]</b>
La trama di fondo "storie del vicinato", che dà il titolo all'opera originale, è molto ben sviluppata ponendo l'attenzione pian piano su tutti i personaggi chi più chi meno, evidenziandone i pensieri, gli stati d'animo, i pregi, i difetti e la loro profondità.
La storia quindi risulta essere una visione, uno slice-of-life, di un gruppo di persone, dei loro rapporti, dell'evoluzione del singolo e del gruppo che nei momenti di crisi e sconforto c'è sempre a consolare e dare una mano.
Il tratto e i disegni risultano spesso "deformed" e approssimativi, ma nei momenti topici le emozioni e la loro profondità che vogliono esprimere vengono disegnati al meglio. L'attenzione e la cura è anche spesso rivolta in modo particolare ai sorrisi e ai pianti che scaldano o rattristano il lettore.
Le gag per sdrammatizzare e per farsi delle sane risate non mancano e aiutano ad amare i personaggi, insieme agli attimi in cui le situazioni li affliggono o li pongono nel ruolo di consolatori.
I personaggi sono caratterizzati in modo decisamente sfaccettato ponendo l'accento sui vari drammi di ognuno, ma anche sui momenti del loro successo o in cui si cerca di risollevare loro il morale.
Non da meno ogni personaggio contribuisce in modo notevole a creare la bellissima atmosfera del club Akindo al quale appartengono e grazie al quale parteciperanno annualmente ad un mercatino nel quale avranno occasione di mostrare al pubblico le loro creazioni (vestiti, peluche, manufatti, dipinti e videogiochi). Infatti non c'è modo migliore di ricordare tutti i personaggi se non in uno dei tanti loro ritrovi in cui sono alle prese con i loro lavori oppure a festeggiare e divertirsi allegramente e contagiosamente.
Insomma è un'opera che consiglio a tutti, non fatevi troppi castelli in aria o troppe aspettative in modo tale da non rovinarvi la lettura con inutili pregiudizi: vista in questo modo essa risulterà rilassante, divertente, ma anche riflessiva e darà il meglio di sé.
Voto pieno per un'opera nella quale viene infusa una cosa non facile: i personaggi sanno tutti farsi amare e farsi voler bene dal lettore e reputo pochissimi i mangaka che sono stati in grado di fare ciò.
Da consigliare l'edizione deluxe per la particolarità del materiale della sovracoperta, della carta delle pagine e per la presenza di alcune tavole a colori.
Voto: 10.
Mi è piaciuto molto questo manga, soprattutto perché parla di moda. Ma anche perché io sono un po' fan di Ai Yazawa per le opere di Nana, Paradise Kiss ecc.
Per quanto riguarda i disegni sono molto curati e con un buon uso di retini, soprattutto sui vestiti. Però il suo modo di disegnare è un po' lontano da come disegna in Nana o Paradise Kiss; più che altro si avvicina ad Ultimi Raggi di Luna.
Io lo consiglio a tutti perché pure dalla storia vi lascia trasportare da tutto quello che succede. Ci sono momenti di pura tristezza ma anche molta ironia. Da non perdere.
Per quanto riguarda i disegni sono molto curati e con un buon uso di retini, soprattutto sui vestiti. Però il suo modo di disegnare è un po' lontano da come disegna in Nana o Paradise Kiss; più che altro si avvicina ad Ultimi Raggi di Luna.
Io lo consiglio a tutti perché pure dalla storia vi lascia trasportare da tutto quello che succede. Ci sono momenti di pura tristezza ma anche molta ironia. Da non perdere.
Cortili del Cuore è il manga che mi ha fatto scoprire Ai Yazawa e nella mia classifica personale resta la sua opera migliore.
La protagonista, Mikako, è una studentessa di un istituto d'arte che frequenta il corso di design stilistico e il manga narra il percorso di maturazione di questa ragazza. Mi piace molto questa protagonista un po' scontrosa e molto ambiziosa che sogna di creare un suo marchio di abbigliamento e che si impegna con tutta sé stessa per far avverare quel che sembra solo una chimera. Vicino a lei c'è l'amico d'infanzia Tsutomu, di cui è immancabilmente innamorata e ricambiata, sicuramente la storia d'amore è decisamente banale ma è un dettaglio che si può perdonare perché rimane in secondo piano rispetto alla crescita interiore di Mikako, impegnata a trovare la sua strada nella vita.
Questo manga del quotidiano che scorre come la vita reale è impreziosito dallo stile di disegno non convenzionale che di primo acchito può avere un effetto respingente, ma poi ci si affeziona molto a questo tratto atipico.
La protagonista, Mikako, è una studentessa di un istituto d'arte che frequenta il corso di design stilistico e il manga narra il percorso di maturazione di questa ragazza. Mi piace molto questa protagonista un po' scontrosa e molto ambiziosa che sogna di creare un suo marchio di abbigliamento e che si impegna con tutta sé stessa per far avverare quel che sembra solo una chimera. Vicino a lei c'è l'amico d'infanzia Tsutomu, di cui è immancabilmente innamorata e ricambiata, sicuramente la storia d'amore è decisamente banale ma è un dettaglio che si può perdonare perché rimane in secondo piano rispetto alla crescita interiore di Mikako, impegnata a trovare la sua strada nella vita.
Questo manga del quotidiano che scorre come la vita reale è impreziosito dallo stile di disegno non convenzionale che di primo acchito può avere un effetto respingente, ma poi ci si affeziona molto a questo tratto atipico.
Lessi anni fa questo bellissimo manga. Per me Ai Yazawa è sempre stata un mito, sia per il disegno sia per la narrazione, e secondo me Cortili è il manga che tutti dovrebbero leggere per imparare a conoscerla.
Devo ammettere che il disegno in questa storia all'inizio non mi faceva impazzire, troppo tondo, un po strano (le orecchie da coniglio che indossano i personaggi!), ma poi si evolve, ed in ogni caso ho imparato ad apprezzarlo. Lo stile grafico di Ai è unico nel suo genere.
Oltre al disegno incomparabile, trovo che anche la trama sia magnifica; penso che sia una delle migliori storie shoujo esistenti.
La storia inizia subito parlando della protagonista, Mikako Koda, una tipetta anticonformista, scorbutica ma carismatica e con determinazione da vendere, che frequenta un istituto artistico per il design. Già l'esistenza di una scuola del genere lascia il lettore nella condizione di poter immaginare e sognare ad occhi aperti: io ero semplicemente affascinata da questo fattore. Avercela una scuola cosi! Inoltre Mikako ha un migliore amico, Tsutomu, a cui la lega un rapporto di amore/odio. I due sono innamorati, ma troppo legati e limitati da un sentimento di amicizia che dura da 16 anni. Riusciranno a dichiararsi?
Il manga pone l'intreccio di due fattori: il sogno di Mikako di diventare una famosa ed affermata stilista di moda e il suo legame con Tsutomu. Direi che sono le due componenti che hanno donato alla storia tutto il successo che ha avuto!
Lo consiglio a chiunque abbia voglia di leggere una bella storia d'amore innovativa e divertente (ebbene sì, è presente anche molto humor!). Il manga si differenzia molto dalla versione animata, andata in onda svariati anni fa, ed è molto più serio, introspettivo ed interessante.
Consiglio caldamente il manga nella nuova edizione deluxe, sono 4 uscite da non perdere, 12.50 euro a dire il vero mi pare un po' troppo, io avrei fatto spendere un pelo meno, ma nel manga (300 pagine) sono presenti moltissime tavole a colori, le pagine sono di carta molto pregiata e sono resistenti. Dopotutto è un ottimo affare.
Devo ammettere che il disegno in questa storia all'inizio non mi faceva impazzire, troppo tondo, un po strano (le orecchie da coniglio che indossano i personaggi!), ma poi si evolve, ed in ogni caso ho imparato ad apprezzarlo. Lo stile grafico di Ai è unico nel suo genere.
Oltre al disegno incomparabile, trovo che anche la trama sia magnifica; penso che sia una delle migliori storie shoujo esistenti.
La storia inizia subito parlando della protagonista, Mikako Koda, una tipetta anticonformista, scorbutica ma carismatica e con determinazione da vendere, che frequenta un istituto artistico per il design. Già l'esistenza di una scuola del genere lascia il lettore nella condizione di poter immaginare e sognare ad occhi aperti: io ero semplicemente affascinata da questo fattore. Avercela una scuola cosi! Inoltre Mikako ha un migliore amico, Tsutomu, a cui la lega un rapporto di amore/odio. I due sono innamorati, ma troppo legati e limitati da un sentimento di amicizia che dura da 16 anni. Riusciranno a dichiararsi?
Il manga pone l'intreccio di due fattori: il sogno di Mikako di diventare una famosa ed affermata stilista di moda e il suo legame con Tsutomu. Direi che sono le due componenti che hanno donato alla storia tutto il successo che ha avuto!
Lo consiglio a chiunque abbia voglia di leggere una bella storia d'amore innovativa e divertente (ebbene sì, è presente anche molto humor!). Il manga si differenzia molto dalla versione animata, andata in onda svariati anni fa, ed è molto più serio, introspettivo ed interessante.
Consiglio caldamente il manga nella nuova edizione deluxe, sono 4 uscite da non perdere, 12.50 euro a dire il vero mi pare un po' troppo, io avrei fatto spendere un pelo meno, ma nel manga (300 pagine) sono presenti moltissime tavole a colori, le pagine sono di carta molto pregiata e sono resistenti. Dopotutto è un ottimo affare.
Cortili del cuore alias Gokinjo Monogatari è indubbiamente un manga molto particolare. La vicenda di base, la "storia del vicinato" che dà il titolo all'opera, di per sé, non è nulla di particolarmente innovativo. Si tratta di una ragazza, Mikako, e di un ragazzo, Tsutomu, che hanno sempre vissuto da buoni amici sin dall'infanzia e che aspettano il momento per dichiararsi il proprio, reciproco, amore.
Di storie così ce ne sono a migliaia, ma Cortili del cuore, pur basandosi su questa tematica piuttosto convenzionale, riesce a metterci del suo, grazie ad un'autrice che può far discutere molto ma che indubbiamente ha stile.
La vicenda di Mikako e di Tsutomu viene infatti trattata con grande maturità e se, da un lato, non offre scene particolarmente memorabili o romantiche, dall'altro sonda sapientemente gli animi dei due personaggi, rendendoli simpatici al lettore e instaurando fra loro un rapporto che probabilmente è ben superiore al semplice amore. Intorno a loro, situazioni familiari complesse, amiche fidate, amici con cui bisbocciare, buffi portieri.
Un microcosmo, quello di Cortili del cuore, popolato da personaggi particolarissimi, il cui centro è l'assurda scuola d'arte e design frequentata dai protagonisti. Ambiente bizzarro, dove possono tranquillamente convivere ragazzi con crestone viola e occhiali da sole, punk vestiti con pelle e borchie, lolite vestite come bambole di porcellana e perennemente provviste di peluche, capelloni, ragazzini coi rasta, ochette modaiole, personaggi che indossano cappelli giganteschi o che portano i capelli tinti dei colori più improbabili, dal rosso cremisi al biondo canarino, passando per il rosa.
Non c’è uno, fra i personaggi di questa storia, che non abbia una sua particolarità, grafica o caratteriale, che lo differenzia dagli altri e questo fa sì che i personaggi, anche quelli che hanno un ruolo marginale e servono solo per fare gag o creare atmosfera, non risultano mai buttati là ma sempre studiati e simpatici.
Personaggi realistici? No, sono troppo esagerati, a partire dal modo in cui sono disegnati per finire con le loro passioni e i loro look, passando per l’assurda scuola che frequentano.
Personaggi amabili? Sì, nonostante tutte le loro stramberie non si potrà dire che non siano dei bei personaggi, che renderanno Cortili del cuore una vicenda avvincente e ben orchestrata, capace di farsi leggere tutta d’un fiato con un certo piacere.
Una cosa, va detta. Il lettore non si aspetti lo smodato romanticismo di altre serie dello stesso genere, perché, paradossalmente, non lo troverà. In confronto ad altre serie analoghe, o ad altre serie della stessa autrice precedenti o successive, la trattazione dell’amore, pur essendo il centro della storia, passa in secondo piano e viene narrata con meno coinvolgimento rispetto a quanto ci si aspetterebbe. Non avremo dunque scene da film fra i due protagonisti, né fra le altre coppie che man mano si formeranno fra i loro amici. L’amore ci sarà, ma passerà in secondo piano rispetto allo sviluppo caratteriale dei personaggi, al raggiungimento dei loro sogni, al cammino verso il futuro, alla risoluzione di problemi legati al loro carattere o ai rapporti con i familiari o altri personaggi.
Questo, ancora una volta, rende Cortili del cuore un fumetto un po’ strano, diverso da quello che normalmente si trova nelle storie del suo genere. Unico, se vogliamo. Una storia che senza dubbio non piacerà a tutti ma che merita una lettura da parte degli appassionati di storie corali sugli adolescenti. Adolescenti un po’ strani, certo, disegnati come se fossero i pupazzi delle magliette Onyx (marca d’abbigliamento per ragazze che andava di moda a fine anni ’90), ma non sprovvisti di un cuore, che sapranno farsi amare senza alcun dubbio.
A chi sarà disposto a passar sopra ai disegni particolarissimi, a volte sgradevoli, a volte molto belli, con cui è narrato e ai piccoli difetti nella trattazione dei sentimenti di cui soffre, Cortili del Cuore offrirà una storia veramente avvincente, dei personaggi assurdi e difficilmente dimenticabili e una vicenda in cui farsi trasportare, su cui piangere, ridere ed emozionarsi, con una trattazione molto matura di diversi temi e numerosi momenti che faranno palpitare il nostro cuore e bagnare i nostri occhi. Uno shojo manga un po’ sui generis, ma non per questo non degno di esser letto.
Di storie così ce ne sono a migliaia, ma Cortili del cuore, pur basandosi su questa tematica piuttosto convenzionale, riesce a metterci del suo, grazie ad un'autrice che può far discutere molto ma che indubbiamente ha stile.
La vicenda di Mikako e di Tsutomu viene infatti trattata con grande maturità e se, da un lato, non offre scene particolarmente memorabili o romantiche, dall'altro sonda sapientemente gli animi dei due personaggi, rendendoli simpatici al lettore e instaurando fra loro un rapporto che probabilmente è ben superiore al semplice amore. Intorno a loro, situazioni familiari complesse, amiche fidate, amici con cui bisbocciare, buffi portieri.
Un microcosmo, quello di Cortili del cuore, popolato da personaggi particolarissimi, il cui centro è l'assurda scuola d'arte e design frequentata dai protagonisti. Ambiente bizzarro, dove possono tranquillamente convivere ragazzi con crestone viola e occhiali da sole, punk vestiti con pelle e borchie, lolite vestite come bambole di porcellana e perennemente provviste di peluche, capelloni, ragazzini coi rasta, ochette modaiole, personaggi che indossano cappelli giganteschi o che portano i capelli tinti dei colori più improbabili, dal rosso cremisi al biondo canarino, passando per il rosa.
Non c’è uno, fra i personaggi di questa storia, che non abbia una sua particolarità, grafica o caratteriale, che lo differenzia dagli altri e questo fa sì che i personaggi, anche quelli che hanno un ruolo marginale e servono solo per fare gag o creare atmosfera, non risultano mai buttati là ma sempre studiati e simpatici.
Personaggi realistici? No, sono troppo esagerati, a partire dal modo in cui sono disegnati per finire con le loro passioni e i loro look, passando per l’assurda scuola che frequentano.
Personaggi amabili? Sì, nonostante tutte le loro stramberie non si potrà dire che non siano dei bei personaggi, che renderanno Cortili del cuore una vicenda avvincente e ben orchestrata, capace di farsi leggere tutta d’un fiato con un certo piacere.
Una cosa, va detta. Il lettore non si aspetti lo smodato romanticismo di altre serie dello stesso genere, perché, paradossalmente, non lo troverà. In confronto ad altre serie analoghe, o ad altre serie della stessa autrice precedenti o successive, la trattazione dell’amore, pur essendo il centro della storia, passa in secondo piano e viene narrata con meno coinvolgimento rispetto a quanto ci si aspetterebbe. Non avremo dunque scene da film fra i due protagonisti, né fra le altre coppie che man mano si formeranno fra i loro amici. L’amore ci sarà, ma passerà in secondo piano rispetto allo sviluppo caratteriale dei personaggi, al raggiungimento dei loro sogni, al cammino verso il futuro, alla risoluzione di problemi legati al loro carattere o ai rapporti con i familiari o altri personaggi.
Questo, ancora una volta, rende Cortili del cuore un fumetto un po’ strano, diverso da quello che normalmente si trova nelle storie del suo genere. Unico, se vogliamo. Una storia che senza dubbio non piacerà a tutti ma che merita una lettura da parte degli appassionati di storie corali sugli adolescenti. Adolescenti un po’ strani, certo, disegnati come se fossero i pupazzi delle magliette Onyx (marca d’abbigliamento per ragazze che andava di moda a fine anni ’90), ma non sprovvisti di un cuore, che sapranno farsi amare senza alcun dubbio.
A chi sarà disposto a passar sopra ai disegni particolarissimi, a volte sgradevoli, a volte molto belli, con cui è narrato e ai piccoli difetti nella trattazione dei sentimenti di cui soffre, Cortili del Cuore offrirà una storia veramente avvincente, dei personaggi assurdi e difficilmente dimenticabili e una vicenda in cui farsi trasportare, su cui piangere, ridere ed emozionarsi, con una trattazione molto matura di diversi temi e numerosi momenti che faranno palpitare il nostro cuore e bagnare i nostri occhi. Uno shojo manga un po’ sui generis, ma non per questo non degno di esser letto.
"Curiosando nei cortili del cuore" è stato uno dei primi manga shoujo che ho acquistato dopo aver scoperto questo bellissimo mondo cartaceo. La passione per questa serie è nata grazie all'anime che veniva trasmesso in orario pomeridiano sulle reti Mediaset, e sin da subito, per il suo stile di disegno un po' "atipico" mi ha colpita. Vedere quei personaggi alti e smilzi, simili a stuzzicadenti a due gambe, mi ha impressionata e poi le tematiche trattate, classicamente shoujo ed adolescenziali, non potevano esimermi dall'innamorarmi di questa serie!
La trama è abbastanza "scontata" sotto certi punti di vista, ma parecchio intricata nelle relazioni tra i protagonisti, i classici "inciuci" delle scuole superiori. Sostanzialmente i personaggi chiave sono due: Mikako Koda e Tsutomu Yamaguchi. Lei dapprima castana e poi bionda con un grande senso dello stile e un po' combinaguai; lui invece un talento della fotografia e abbastanza di successo. Amici d'infanzia, ragazzi che si sono sempre appoggiati l'uno all'altra, un sentimento forse più grande dell'amore perché profondo ma non sufficientemente maturo per poter sbocciare in tutto il suo splendore. Che cosa li trattiene dal fidanzarsi? Una serie di coincidenze e soprattutto di personaggi quasi primari non aiuterà i due a capire veramente cosa provino nei loro cuori. Gelosie, strane coppie, turbamenti tipicamente adolescenziali, invidia e grandi litigi faranno da cornice alla nascita di questo grande amore, coinvolgendo abbastanza il lettore anche perché ogni due per tre arriva qualcuno di nuovo e seguire tutto diventa più difficile!
Ma non è sulla parte "sentimentale" che spicca questo manga. Io credo che rappresenti uno shoujo all'avanguardia sotto molti punti di vista perché viene sviluppata una tematica molto importante, ovvero il futuro. Infatti, sebbene i personaggi di quest'opera siano parecchi, c'è una cosa che li accomuna: trovare la propria strada nella vita, realizzarsi, coltivare i propri sogni e la passione per l'arte. Ognuno "lavora" in campo artistico e fa del proprio mestiere un punto basilare della vita, ed è "atipica" come cosa in un manga. Siamo soliti leggere shoujo dove tutto gira intorno all'amore e all'amicizia, ma qui si tratta di qualcosa di più maturo, che troviamo sempre nei manga della Yazawa (vedasi Paradise Kiss o Nana). Questo è il fascino di Gokinjo monogatari; la non superficialità, il coraggio di fare le proprie scelte, di scegliere che cosa si vuole fare della vita. Tutto ciò rende la lettura più scorrevole ed interessante.
Se proprio dovessi dire una cosa che non mi è piaciuta, forse direi il numero notevole di personaggi e la trama che talvolta si perde un po'. Ciò non toglie che resta uno shoujo imperdibile e di alta qualità.
Voto: un bell'otto pieno.
La trama è abbastanza "scontata" sotto certi punti di vista, ma parecchio intricata nelle relazioni tra i protagonisti, i classici "inciuci" delle scuole superiori. Sostanzialmente i personaggi chiave sono due: Mikako Koda e Tsutomu Yamaguchi. Lei dapprima castana e poi bionda con un grande senso dello stile e un po' combinaguai; lui invece un talento della fotografia e abbastanza di successo. Amici d'infanzia, ragazzi che si sono sempre appoggiati l'uno all'altra, un sentimento forse più grande dell'amore perché profondo ma non sufficientemente maturo per poter sbocciare in tutto il suo splendore. Che cosa li trattiene dal fidanzarsi? Una serie di coincidenze e soprattutto di personaggi quasi primari non aiuterà i due a capire veramente cosa provino nei loro cuori. Gelosie, strane coppie, turbamenti tipicamente adolescenziali, invidia e grandi litigi faranno da cornice alla nascita di questo grande amore, coinvolgendo abbastanza il lettore anche perché ogni due per tre arriva qualcuno di nuovo e seguire tutto diventa più difficile!
Ma non è sulla parte "sentimentale" che spicca questo manga. Io credo che rappresenti uno shoujo all'avanguardia sotto molti punti di vista perché viene sviluppata una tematica molto importante, ovvero il futuro. Infatti, sebbene i personaggi di quest'opera siano parecchi, c'è una cosa che li accomuna: trovare la propria strada nella vita, realizzarsi, coltivare i propri sogni e la passione per l'arte. Ognuno "lavora" in campo artistico e fa del proprio mestiere un punto basilare della vita, ed è "atipica" come cosa in un manga. Siamo soliti leggere shoujo dove tutto gira intorno all'amore e all'amicizia, ma qui si tratta di qualcosa di più maturo, che troviamo sempre nei manga della Yazawa (vedasi Paradise Kiss o Nana). Questo è il fascino di Gokinjo monogatari; la non superficialità, il coraggio di fare le proprie scelte, di scegliere che cosa si vuole fare della vita. Tutto ciò rende la lettura più scorrevole ed interessante.
Se proprio dovessi dire una cosa che non mi è piaciuta, forse direi il numero notevole di personaggi e la trama che talvolta si perde un po'. Ciò non toglie che resta uno shoujo imperdibile e di alta qualità.
Voto: un bell'otto pieno.
Se fino a qualche anno fa, aveste chiesto ai fan di Ai Yazawa, quale opera l'avesse resa famosa in Italia, anziché NANA, avremmo sentito sicuramente parlare di Cortili del Cuore.
La serie che è andata in onda diversi anni or sono sul circuito Mediaset, racconta le vicissitudini di sei amici: 3 ragazzi e 3 ragazze, che in modi diversi coltivano la propria passione e talento per la realizzazione di prodotti artistici, dal design di sculture, alla programmazione di videogiochi, dalla moda sino ai dipinti. Le vite, gli amori e i problemi di questi, finiranno inesorabilmente con l'intrecciarsi dando vita a numerosi fraintendimenti ed equivoci che ravviveranno non poco le vite dei nostri eroi, portando a colpi di scena e risvolti inaspettati.
Se la trama pare di stampo radicale per il genere shojo, il design dei personaggi non è da meno, tant'è che Ai Yazawa ci mostra personaggi dalla linea strettissima, dalle lunghissime gambe ed enormi orecchie, per non parlare di un impatto visivo per quanto concerne lo stampo del look e dello stile di ognuno di essi estremamente vario. Gli ambienti spesso sono scarni e poco definiti, se non previo dissolvenze particolari e sagome secondarie poco approfondite, delimitando maggiormente la concentrazione sui personaggi previo primi piani e piani americani e focalizzandosi sull'espressività visiva che per quanto astratta, rimane di sicuro impatto. Uno stile acerbo ma a modo suo particolareggiato e decisamente incisivo, che non farà rimpiangere canoni più comuni e stra-utilizzati.
La sceneggiatura è molto vivida e lo stampo maturo con cui viene affrontato un tema delicato quanto l'Amore adolescenziale traspare nei volumi in un crescendo di pathos, mantenendosi a livelli altisonanti spesso e volentieri scostante, seppur fresco: non capiteranno situazioni divertenti e dialoghi curiosi dediti a spezzare la tensione ma avvicinandosi al finale si nota come il percorso intrapreso ad inizio serie dai protagonisti, sia destinato ad un'ovvia crescita cerebrale, emotiva e psicologica.
Cortili del Cuore si presenta come uno Shojo fresco e scorrevole che non pare, oggi nel 2010, risentire dei 15 anni che si porta sulle spalle, rimanendo fruibile ad un pubblico di giovanissimi così come di più navigati. Non è l'opera prima di Ai Yazawa, ma se gli date una possibilità, difficilmente riuscirà a deludervi.
La serie che è andata in onda diversi anni or sono sul circuito Mediaset, racconta le vicissitudini di sei amici: 3 ragazzi e 3 ragazze, che in modi diversi coltivano la propria passione e talento per la realizzazione di prodotti artistici, dal design di sculture, alla programmazione di videogiochi, dalla moda sino ai dipinti. Le vite, gli amori e i problemi di questi, finiranno inesorabilmente con l'intrecciarsi dando vita a numerosi fraintendimenti ed equivoci che ravviveranno non poco le vite dei nostri eroi, portando a colpi di scena e risvolti inaspettati.
Se la trama pare di stampo radicale per il genere shojo, il design dei personaggi non è da meno, tant'è che Ai Yazawa ci mostra personaggi dalla linea strettissima, dalle lunghissime gambe ed enormi orecchie, per non parlare di un impatto visivo per quanto concerne lo stampo del look e dello stile di ognuno di essi estremamente vario. Gli ambienti spesso sono scarni e poco definiti, se non previo dissolvenze particolari e sagome secondarie poco approfondite, delimitando maggiormente la concentrazione sui personaggi previo primi piani e piani americani e focalizzandosi sull'espressività visiva che per quanto astratta, rimane di sicuro impatto. Uno stile acerbo ma a modo suo particolareggiato e decisamente incisivo, che non farà rimpiangere canoni più comuni e stra-utilizzati.
La sceneggiatura è molto vivida e lo stampo maturo con cui viene affrontato un tema delicato quanto l'Amore adolescenziale traspare nei volumi in un crescendo di pathos, mantenendosi a livelli altisonanti spesso e volentieri scostante, seppur fresco: non capiteranno situazioni divertenti e dialoghi curiosi dediti a spezzare la tensione ma avvicinandosi al finale si nota come il percorso intrapreso ad inizio serie dai protagonisti, sia destinato ad un'ovvia crescita cerebrale, emotiva e psicologica.
Cortili del Cuore si presenta come uno Shojo fresco e scorrevole che non pare, oggi nel 2010, risentire dei 15 anni che si porta sulle spalle, rimanendo fruibile ad un pubblico di giovanissimi così come di più navigati. Non è l'opera prima di Ai Yazawa, ma se gli date una possibilità, difficilmente riuscirà a deludervi.
Cortili del Cuore, in patria conosciuto col titolo di Gokinjo Monogatari, è l’opera che ha portato l’autrice al successo, e fu anche il primo manga che lessi della Yazawa. Sono passati anni dalla sua prima uscita, eppure ancora oggi riesco a ricordare la gioia che provavo nell’attesa di leggere un nuovo albo e le splendide emozioni che mi regalava questo titolo a quei tempi.
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi pieni di sogni e voglia di vivere una vita meravigliosa. La protagonista della storia è la sedicenne Mikako Koda, da sempre appassionata di moda; il suo sogno nel cassetto è diventare un giorno una stilista affermata in tutto il mondo e riuscire a creare un proprio marchio nel settore. È disposta a tutto per realizzare questo suo sogno, tanto che le capita spesso di passare intere giornate a creare nuovi lavori e organizzare progetti per il gruppo. Al suo fianco c’è il caro amico d’infanzia Tsutomu e le due amiche inseparabili Lisa e P-chan, tutti molto legati a Minako. All’interno della scuola d’arte e design, nominata Yazawa, i ragazzi fanno nuove amicizie e crescono grazie ad esse; incontriamo così Yusuke, ragazzo taciturno quanto affascinante, la bella e vanitosa Mariko, suo fratello minore Shintaro, la dolce Ayumi e infine il fanatico dei videogiochi Jiro. Insieme formeranno un club chiamato Akindo dove ognuno di loro potrà esporre e vendere le proprie creazioni alla gente del mercato. Col proseguire della storia vediamo tutti i personaggi crescere e maturare attraverso le loro esperienze, fatte di vincite e sconfitte, passando in tal modo l’età infantile e superficiale degli inizi e varcare così la soglia dell’età adulta negli ultimi capitoli.
Ciò che contraddistingue quest’autrice dalle altre autrici shojo è sicuramente il tratto, così personale e pieno di particolari. I disegni all'inizio possono sembrare acerbi e sgradevoli da vedere, ma vi abituerete presto allo stile della Yazawa...
Noterete che nelle sue opere successive il tratto si fa più maturo e meno calcato. Viene dedicato un grande spazio alla moda, si può notare perfettamente quanta attenzione viene rivolto alla cura degli abiti, dall’acconciatura delle ragazze al look dei personaggi; ciascuno dei protagonisti ha un proprio stile nonché una personalità ben definita che li rende speciali e amabili. La stessa creatrice del manga ha affermato che, se non fosse diventata mangaka, avrebbe voluto intraprendere la carriera di stilista… ecco perché nei suoi lavori il tema della moda è quasi sempre presente, non dimentica nessun dettaglio nella creazione dei suoi eroi.
La storia in sé è narrata bene, si passa da momenti di puro divertimento a momenti di riflessione e naturalmente non mancano i vari intrecci amorosi, un must per il genere sottinteso.
Concludo dicendo che Gokinjo è un'opera che riesce in modo spontaneo e per nulla banale a esprimere quei sentimenti puri e ingenui che si provano negli anni dell'adolescenza, affrontando le tipiche paure e i vari dubbi, ma anche le piccole gioie e le grandi soddisfazioni di quel periodo tanto delicato per i giovani.
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi pieni di sogni e voglia di vivere una vita meravigliosa. La protagonista della storia è la sedicenne Mikako Koda, da sempre appassionata di moda; il suo sogno nel cassetto è diventare un giorno una stilista affermata in tutto il mondo e riuscire a creare un proprio marchio nel settore. È disposta a tutto per realizzare questo suo sogno, tanto che le capita spesso di passare intere giornate a creare nuovi lavori e organizzare progetti per il gruppo. Al suo fianco c’è il caro amico d’infanzia Tsutomu e le due amiche inseparabili Lisa e P-chan, tutti molto legati a Minako. All’interno della scuola d’arte e design, nominata Yazawa, i ragazzi fanno nuove amicizie e crescono grazie ad esse; incontriamo così Yusuke, ragazzo taciturno quanto affascinante, la bella e vanitosa Mariko, suo fratello minore Shintaro, la dolce Ayumi e infine il fanatico dei videogiochi Jiro. Insieme formeranno un club chiamato Akindo dove ognuno di loro potrà esporre e vendere le proprie creazioni alla gente del mercato. Col proseguire della storia vediamo tutti i personaggi crescere e maturare attraverso le loro esperienze, fatte di vincite e sconfitte, passando in tal modo l’età infantile e superficiale degli inizi e varcare così la soglia dell’età adulta negli ultimi capitoli.
Ciò che contraddistingue quest’autrice dalle altre autrici shojo è sicuramente il tratto, così personale e pieno di particolari. I disegni all'inizio possono sembrare acerbi e sgradevoli da vedere, ma vi abituerete presto allo stile della Yazawa...
Noterete che nelle sue opere successive il tratto si fa più maturo e meno calcato. Viene dedicato un grande spazio alla moda, si può notare perfettamente quanta attenzione viene rivolto alla cura degli abiti, dall’acconciatura delle ragazze al look dei personaggi; ciascuno dei protagonisti ha un proprio stile nonché una personalità ben definita che li rende speciali e amabili. La stessa creatrice del manga ha affermato che, se non fosse diventata mangaka, avrebbe voluto intraprendere la carriera di stilista… ecco perché nei suoi lavori il tema della moda è quasi sempre presente, non dimentica nessun dettaglio nella creazione dei suoi eroi.
La storia in sé è narrata bene, si passa da momenti di puro divertimento a momenti di riflessione e naturalmente non mancano i vari intrecci amorosi, un must per il genere sottinteso.
Concludo dicendo che Gokinjo è un'opera che riesce in modo spontaneo e per nulla banale a esprimere quei sentimenti puri e ingenui che si provano negli anni dell'adolescenza, affrontando le tipiche paure e i vari dubbi, ma anche le piccole gioie e le grandi soddisfazioni di quel periodo tanto delicato per i giovani.