Freccia Danzante
Non avendo mai letto nulla di questa autrice, ho voluto fare un tentativo con questo volume unico edito da Flashbook, 'Freccia danzante' di Motomi Kyousuke, autrice più nota in Italia per la serie 'Elettroshock Daisy'.
Devo essere sincera, questo primo approccio non mi ha entusiasmato, lasciandomi piuttosto indifferente, per più motivi che proverò a spiegare; la tematica sportiva normalmente mi coinvolge poco, ma molto dipende da come vengono sviluppati trama e personaggi, qui il poco spazio non ha aiutato.
La trama è ridotta all'osso, stesso discorso vale per i personaggi, ridotti quasi a sagome molto superficiali, per quanto connotati da caratteristiche piuttosto precise: lui, Jinnai, freddo, duro, apparentemente severo, scortese e insensibile, fortemente in contrasto con la protagonista, Anna, ex promessa della danza, stroncata da un infortunio, che decide di puntare sul tiro con l'arco, disciplina molto dura e più faticosa del previsto.
Ragazza determinata e battagliera, l'autrice ci presenta Anna solo in rapporto allo sport e ai battibecchi, più o meno comico/demenziali col capitano della squadra, rivale e suo vecchio amico d'infanzia; non emerge per altre caratteristiche comportamentali, eccetto una certa presunzione che non la rende simpatica, e neppure troppo intelligente, anzi, invece che divertirmi, mi ha fatto trovare il personaggio irritante.
I toni della storia sono quelli di una commedia leggera e divertente, che sfuma nella love story, senza troppe pretese, almeno nelle intenzioni della mangaka, ma se si ha un palato un poco più esigente, è davvero difficile restare soddisfatti da una lettura, a mio avviso, poco coinvolgente e molto superficiale, condita da qualche banalità di troppo, con personaggi secondari appena accennati, sempre per i suddetti motivi di spazio.
Ora, mi può star bene la storia leggera, senza pretese, anche breve, ma non resa in questo modo, con personaggi ridotti a macchiette stereotipate, e per giunta antipatici. Gli elementi per una storia convincente potevano esserci, ma andavano sviluppati in una serie di più volumi, che desse maggior spessore ai personaggi.
L'edizione della Flashbook è sempre buona; i disegni non li ho trovati il massimo, gradevoli solo a tratti, ma certe volte troppo tondeggianti e larghi nella rappresentazione dei volti, quando non sono deformati nei momenti comici.
Non posso dirlo con certezza, non avendo letto altro, ma penso e spero che l'autrice abbia dato prove migliori in altre opere, magari più complete e complesse di questa.
Gli amanti dello shojo, magari apprezzeranno, ma se cercate storie e personaggi più strutturati e complessi, e soprattutto figure femminili meno ridicole e spocchiose, cercate altrove.
Devo essere sincera, questo primo approccio non mi ha entusiasmato, lasciandomi piuttosto indifferente, per più motivi che proverò a spiegare; la tematica sportiva normalmente mi coinvolge poco, ma molto dipende da come vengono sviluppati trama e personaggi, qui il poco spazio non ha aiutato.
La trama è ridotta all'osso, stesso discorso vale per i personaggi, ridotti quasi a sagome molto superficiali, per quanto connotati da caratteristiche piuttosto precise: lui, Jinnai, freddo, duro, apparentemente severo, scortese e insensibile, fortemente in contrasto con la protagonista, Anna, ex promessa della danza, stroncata da un infortunio, che decide di puntare sul tiro con l'arco, disciplina molto dura e più faticosa del previsto.
Ragazza determinata e battagliera, l'autrice ci presenta Anna solo in rapporto allo sport e ai battibecchi, più o meno comico/demenziali col capitano della squadra, rivale e suo vecchio amico d'infanzia; non emerge per altre caratteristiche comportamentali, eccetto una certa presunzione che non la rende simpatica, e neppure troppo intelligente, anzi, invece che divertirmi, mi ha fatto trovare il personaggio irritante.
I toni della storia sono quelli di una commedia leggera e divertente, che sfuma nella love story, senza troppe pretese, almeno nelle intenzioni della mangaka, ma se si ha un palato un poco più esigente, è davvero difficile restare soddisfatti da una lettura, a mio avviso, poco coinvolgente e molto superficiale, condita da qualche banalità di troppo, con personaggi secondari appena accennati, sempre per i suddetti motivi di spazio.
Ora, mi può star bene la storia leggera, senza pretese, anche breve, ma non resa in questo modo, con personaggi ridotti a macchiette stereotipate, e per giunta antipatici. Gli elementi per una storia convincente potevano esserci, ma andavano sviluppati in una serie di più volumi, che desse maggior spessore ai personaggi.
L'edizione della Flashbook è sempre buona; i disegni non li ho trovati il massimo, gradevoli solo a tratti, ma certe volte troppo tondeggianti e larghi nella rappresentazione dei volti, quando non sono deformati nei momenti comici.
Non posso dirlo con certezza, non avendo letto altro, ma penso e spero che l'autrice abbia dato prove migliori in altre opere, magari più complete e complesse di questa.
Gli amanti dello shojo, magari apprezzeranno, ma se cercate storie e personaggi più strutturati e complessi, e soprattutto figure femminili meno ridicole e spocchiose, cercate altrove.
Non do un voto più alto semplicemente per la brevità del manga, altrimenti gli elementi per apprezzarlo a pieno ci sono!
Trama carina, divertente e scorrevole. Non sarà un monumento all'originalità ma è davvero una lettura piacevole che si lascia leggere nel giro di un'oretta e riesce a lasciare il sorriso sulle labbra. Ha tutta l'atmosfera della commedia. Si ride -finalmente uno shojo con poche lacrime e tante risate-e si fa il tifo per i personaggi.
La protagonista femminile è una tipetta tosta, dal carattere indomito, determinata e sicura di sé. Le difficoltà non la buttano giù e qualora dovesse sentirsi triste, riesce comunque a recuperare la sua vitalità in poco tempo. Una shojo girl da premiare. Il protagonista è altrettanto interessante, divertente, figo al punto giusto e con Anna forma una coppia esilarante che ci regala siparietti comici e insieme scene dolci senza essere diabetiche. i personaggi secondari hanno necessariamente meno rilevanza trattandosi di un manga così breve. Un solo volume non è sufficiente per dar spazio a grandi stravolgimenti o all'analisi dell'introspezione psicologica di tutti.
Il chara design è semplice, pulito, i volti sono belli da guardare. La mano dell'artista mi era già nota grazie ad "Elettroshock Daisy", in cui forse il tratto è anche migliore. In ogni caso Kyousuke Motomi è facilmente riconoscibile e si fa apprezzare per l'alternanza perfetta e azzeccata tra scene di grande serietà e scene comiche in cui imperversa lo stile chibi senza risultare pesante.
Lettura consigliatissima per passare un'oretta di relax davanti a un manga che si sfoglia come una piccola commedia cinematografica dal sapore romantico, fatta di disegni piuttosto che di immagini in movimento.
Trama carina, divertente e scorrevole. Non sarà un monumento all'originalità ma è davvero una lettura piacevole che si lascia leggere nel giro di un'oretta e riesce a lasciare il sorriso sulle labbra. Ha tutta l'atmosfera della commedia. Si ride -finalmente uno shojo con poche lacrime e tante risate-e si fa il tifo per i personaggi.
La protagonista femminile è una tipetta tosta, dal carattere indomito, determinata e sicura di sé. Le difficoltà non la buttano giù e qualora dovesse sentirsi triste, riesce comunque a recuperare la sua vitalità in poco tempo. Una shojo girl da premiare. Il protagonista è altrettanto interessante, divertente, figo al punto giusto e con Anna forma una coppia esilarante che ci regala siparietti comici e insieme scene dolci senza essere diabetiche. i personaggi secondari hanno necessariamente meno rilevanza trattandosi di un manga così breve. Un solo volume non è sufficiente per dar spazio a grandi stravolgimenti o all'analisi dell'introspezione psicologica di tutti.
Il chara design è semplice, pulito, i volti sono belli da guardare. La mano dell'artista mi era già nota grazie ad "Elettroshock Daisy", in cui forse il tratto è anche migliore. In ogni caso Kyousuke Motomi è facilmente riconoscibile e si fa apprezzare per l'alternanza perfetta e azzeccata tra scene di grande serietà e scene comiche in cui imperversa lo stile chibi senza risultare pesante.
Lettura consigliatissima per passare un'oretta di relax davanti a un manga che si sfoglia come una piccola commedia cinematografica dal sapore romantico, fatta di disegni piuttosto che di immagini in movimento.
"Freccia Danzante" è stata la prima opera che ho letto di Kyousuke Motomi, conosciuta in Italia per il celebre "Elettroshock Daisy", ancora in corso in Giappone. Il suo stile del disegno è davvero originale, sembra rozzo e sporco, ma di queste caratteristiche ne fa il suo segno inconfondibile. Le tavole sono dinamiche e sempre in movimento, e questo facilita molto la lettura.
La storia è centrata su Anna, una giovane promessa della danza, tanto da appellarla come "genio danzante". Dopo un grave infortunio, è costretta a rinunciarvi e quindi la sua quasi arroganza nei confronti delle persone, svanisce. Grazie ad una sua amica conosce i membri del club di kyudo (tiro con l'arco giapponese) attività che etichetta subito "per vecchietti". Il capo del club è il suo vecchio amico d'infanzia Jinnai, ragazzo duro e violento, a detta di Anna. E' molto intransigente e ligio al dovere, e bacchetta subito Anna che non rispetta le regole. Nasce una dura sfida d'orgoglio fra i due, e Anna deciderà di mettercela tutta in questa nuova avventura che le porge la sua vita da quindicenne. Non mancheranno le lacrime, le risate, i batticuori per la nostra protagonista, che stringerà i denti in qualunque situazione.
La Flashbook ci ha viziato con delle edizioni davvero ottime, e anche questa lo è: morbidezza dell'albo, sovraccoperta lucida, carta fine e bianca. L'unica pecca risiede proprio nel titolo: "Freccia Danzante". In originale, questo volume unico si chiama "Purikyu", fusione di "puri" che sta per "prima donna" nell'ambito della danza, e "kyu" - kyudo, la nobile arte del tiro con l'arco giapponese; inoltre si può pensare a due onomatopee "puripuri" (qualcuno che è arrabbiato) e "kyutto" (una sorta di stretta al cuore). Proprio per queste sottigliezze, credo che "Freccia Danzante" non sia un titolo appropriato, esula le vere intenzioni del titolo originale. Questa volta, secondo me, dovevano lasciare il titolo così com'era stato pensato, magari usando "Freccia Danzante" come sottotitolo.
In conclusione posso affermare che siamo di fronte ad una storia vivace, scorrevole e decisa! Mi piace molto il carattere di Anna, ammiro la sua tenacia di arrivare fino in fondo nelle cose che fa. Bisogna sempre rialzarsi dalle brutte cadute (metaforiche e non). "Purikyu" è una bella storia d'amore, per niente mielosa, adattissima a chiunque voglia una lettura fresca e disinvolta. Assegno un 8 meritato alla Motomi. Spero un giorno di riuscire a leggere qualche sua opera più lunga di un semplice volume unico da 5 capitoli, magari proprio "Elettroshock Daisy".
La storia è centrata su Anna, una giovane promessa della danza, tanto da appellarla come "genio danzante". Dopo un grave infortunio, è costretta a rinunciarvi e quindi la sua quasi arroganza nei confronti delle persone, svanisce. Grazie ad una sua amica conosce i membri del club di kyudo (tiro con l'arco giapponese) attività che etichetta subito "per vecchietti". Il capo del club è il suo vecchio amico d'infanzia Jinnai, ragazzo duro e violento, a detta di Anna. E' molto intransigente e ligio al dovere, e bacchetta subito Anna che non rispetta le regole. Nasce una dura sfida d'orgoglio fra i due, e Anna deciderà di mettercela tutta in questa nuova avventura che le porge la sua vita da quindicenne. Non mancheranno le lacrime, le risate, i batticuori per la nostra protagonista, che stringerà i denti in qualunque situazione.
La Flashbook ci ha viziato con delle edizioni davvero ottime, e anche questa lo è: morbidezza dell'albo, sovraccoperta lucida, carta fine e bianca. L'unica pecca risiede proprio nel titolo: "Freccia Danzante". In originale, questo volume unico si chiama "Purikyu", fusione di "puri" che sta per "prima donna" nell'ambito della danza, e "kyu" - kyudo, la nobile arte del tiro con l'arco giapponese; inoltre si può pensare a due onomatopee "puripuri" (qualcuno che è arrabbiato) e "kyutto" (una sorta di stretta al cuore). Proprio per queste sottigliezze, credo che "Freccia Danzante" non sia un titolo appropriato, esula le vere intenzioni del titolo originale. Questa volta, secondo me, dovevano lasciare il titolo così com'era stato pensato, magari usando "Freccia Danzante" come sottotitolo.
In conclusione posso affermare che siamo di fronte ad una storia vivace, scorrevole e decisa! Mi piace molto il carattere di Anna, ammiro la sua tenacia di arrivare fino in fondo nelle cose che fa. Bisogna sempre rialzarsi dalle brutte cadute (metaforiche e non). "Purikyu" è una bella storia d'amore, per niente mielosa, adattissima a chiunque voglia una lettura fresca e disinvolta. Assegno un 8 meritato alla Motomi. Spero un giorno di riuscire a leggere qualche sua opera più lunga di un semplice volume unico da 5 capitoli, magari proprio "Elettroshock Daisy".
Un volumetto unico carino che inizia bene e finisce bene.
Di fatto la storia, pur essendo ambientata in un contesto diverso dal solito, non risulta però molto originale.
Al centro c'è un rapporto amoroso che fila liscio come l'olio e, in sincerità, non è che sia granchè entusiasmante. La lettura comunque procede fluidamente. Dei passaggi, in particolare, risultano decisamente divertenti, riuscendo a strappare anche qualche risata di cuore.
I disegni risultano godibili, in pieno stile Motomi, la quale si contraddistingue proprio per un tratto dolce e bello da vedere. Il personaggio maschile, come al solito, è molto affascinante fisicamente nonchè accattivante caratterialmente. La protagonista femminile, pur avendo un bel carisma, soprattutto rispetto alle sue colleghe degli ulteriori manga di questa autrice, che si presentano maggiormente anonime, non ha colpito nel bersaglio per quanto mi riguarda. Sarà che non sono assolutamente riuscita, nemmeno per un attimo, ad immedesimarmi in lei e quindi non si è creato alcun feeling. Questa mangaka di fatto fino ad ora non è riuscita, a dar vita ad una protagonista convincente, almeno secondo i miei standard.
Il risultato è comunque un titolo apprezzabile, una lettura che scorre tranquillamente senza però far sobbalzare più di tanto. Tutto è nella norma, ma ben gestito anche dati i pochi capitoli di cui si compone il titolo.
Una nota di merito va alla edizione della Flashbook davvero pregevole.
Di fatto la storia, pur essendo ambientata in un contesto diverso dal solito, non risulta però molto originale.
Al centro c'è un rapporto amoroso che fila liscio come l'olio e, in sincerità, non è che sia granchè entusiasmante. La lettura comunque procede fluidamente. Dei passaggi, in particolare, risultano decisamente divertenti, riuscendo a strappare anche qualche risata di cuore.
I disegni risultano godibili, in pieno stile Motomi, la quale si contraddistingue proprio per un tratto dolce e bello da vedere. Il personaggio maschile, come al solito, è molto affascinante fisicamente nonchè accattivante caratterialmente. La protagonista femminile, pur avendo un bel carisma, soprattutto rispetto alle sue colleghe degli ulteriori manga di questa autrice, che si presentano maggiormente anonime, non ha colpito nel bersaglio per quanto mi riguarda. Sarà che non sono assolutamente riuscita, nemmeno per un attimo, ad immedesimarmi in lei e quindi non si è creato alcun feeling. Questa mangaka di fatto fino ad ora non è riuscita, a dar vita ad una protagonista convincente, almeno secondo i miei standard.
Il risultato è comunque un titolo apprezzabile, una lettura che scorre tranquillamente senza però far sobbalzare più di tanto. Tutto è nella norma, ma ben gestito anche dati i pochi capitoli di cui si compone il titolo.
Una nota di merito va alla edizione della Flashbook davvero pregevole.
Con questa recensione vado contro per la prima volta al mio principio che vede i manga di 1 volume sempre brutti e fatti male. Questo manga è assolutamente meraviglioso, mi ha coinvolto la storia è decisamente molto divertente ma con momenti che ti fanno venire le farfalle nello stomaco, i personaggi sono disegnati bene la linea è molto bella e l'espressività ti catapulta nel manga in pieno, avrei voluto fosse di più volumi perché la storia è molto bella ma ahimè non si può avere tutto dalla vita.
La storia di questi due ragazzi è tenera, dolce e molto comica, se non fosse stato per l'infortunio di lei forse non si sarebbero più incontrati, ma in questo caso lui è stato fortunato, nascondere per così tanto tempo un segreto non è facile nemmeno per una persona reale. Lei si accorge di lui non subito ma per fortuna se ne accorge. Assolutamente manga da leggere, lo si divora in un baleno: ha il mio pieno consenso.
La storia di questi due ragazzi è tenera, dolce e molto comica, se non fosse stato per l'infortunio di lei forse non si sarebbero più incontrati, ma in questo caso lui è stato fortunato, nascondere per così tanto tempo un segreto non è facile nemmeno per una persona reale. Lei si accorge di lui non subito ma per fortuna se ne accorge. Assolutamente manga da leggere, lo si divora in un baleno: ha il mio pieno consenso.
Freccia danzante (Purikyuu) è un volume auto conclusivo della Kyousuke Motomi, famosa in Italia per il grande successo ottenuto col frizzante manga Elettroshock Daisy.
Purikyuu narra la storia di Anna, liceale bella e talentuosa quanto arrogante e sicura di sè, soprannominata da tutti il "genio danzante" per il suo grande talento nella danza classica. Il sogno di Anna è sempre stato quello di raggiungere i massimi livelli in questo sport ma dovrà ben presto rinunciare al raggiungimento del suo obiettivo per un brutto infortunio al ginocchio. Nonostante la profonda delusione la ragazza ritroverà la carica avvicinandosi allo sport del Kyudo (tiro con l'arco). Anna sarà guidata in questo percorso dall'amico d'indanzia, nonché acerrimo nemico, Jinnai. Il ragazzo la aiuterà a ridimensionarsi, a moderare la sua sfrontatezza e il suo ego smisurato facendole capire che si può essere "grandi" senza bisogno di ribadirlo continuamente e che, nella vita, si è sempre in tempo a rialzarsi e ricominciare da capo, magari con nuovi stimoli e nuovi sentimenti...
Questo volume unico mi è piaciuto molto, come tutte le altre opere di questa mangaka che ho avuto modo di leggere. La trama è fresca, la storia d'amore non è la solita zuppa che viene ormai riproposta in tutti gli shoujo e gli elementi di comicità non mancano. Mi sono fatta della grasse risate leggendo i battibecchi di Jinnai e Anna durante gli allenamenti. Come sempre la sensei Motomi riesce ad armonizzare perfettamente sentimento, gag comiche e momenti di riflessione, fornendo al lettore divertimento e svago ma anche riflessione ed emozione.
I disegni sono carini, morbidi ed accurati. I deformed delle gag comiche sono assolutamente spassosi e divertenti. Consiglio vivamente questo manga a chi vuole farsi qualche risata leggendo una divertente e avvincente storia di crescita e d'amore.
Purikyuu narra la storia di Anna, liceale bella e talentuosa quanto arrogante e sicura di sè, soprannominata da tutti il "genio danzante" per il suo grande talento nella danza classica. Il sogno di Anna è sempre stato quello di raggiungere i massimi livelli in questo sport ma dovrà ben presto rinunciare al raggiungimento del suo obiettivo per un brutto infortunio al ginocchio. Nonostante la profonda delusione la ragazza ritroverà la carica avvicinandosi allo sport del Kyudo (tiro con l'arco). Anna sarà guidata in questo percorso dall'amico d'indanzia, nonché acerrimo nemico, Jinnai. Il ragazzo la aiuterà a ridimensionarsi, a moderare la sua sfrontatezza e il suo ego smisurato facendole capire che si può essere "grandi" senza bisogno di ribadirlo continuamente e che, nella vita, si è sempre in tempo a rialzarsi e ricominciare da capo, magari con nuovi stimoli e nuovi sentimenti...
Questo volume unico mi è piaciuto molto, come tutte le altre opere di questa mangaka che ho avuto modo di leggere. La trama è fresca, la storia d'amore non è la solita zuppa che viene ormai riproposta in tutti gli shoujo e gli elementi di comicità non mancano. Mi sono fatta della grasse risate leggendo i battibecchi di Jinnai e Anna durante gli allenamenti. Come sempre la sensei Motomi riesce ad armonizzare perfettamente sentimento, gag comiche e momenti di riflessione, fornendo al lettore divertimento e svago ma anche riflessione ed emozione.
I disegni sono carini, morbidi ed accurati. I deformed delle gag comiche sono assolutamente spassosi e divertenti. Consiglio vivamente questo manga a chi vuole farsi qualche risata leggendo una divertente e avvincente storia di crescita e d'amore.
Freccia Danzante è un one shot manga di Kyousuke Motomi. E' il secondo manga di quest'autrice ma è l'opera d'esordio per quando riguarda il nostro paese. E' stato pubblicato in Italia dalla Flashbook Edizioni ed è dotato di sovraccoperta lucida (molto graziosa a mio parere).
La trama è la seguente: Può una ex prima ballerina dedicarsi al tiro con l'arco? A causa di un infortunio Anna (conosciuta come il genio danzante) non può più ballare così su invito di una sua compagna di classe si iscrive al club di tiro con l'arco. Qui incontra Jinnai, il suo amico d'infanzia (se così si può definire) che altri non è che il presidente del club, che come in passato non perde occasione per maltrattarla! Ma è proprio grazie a Jinnai che Anna scopre la passione per questo sport e ritrova la fiducia in se stessa...
Il disegno è semplice e non troppo curato ma moderno ed espressivo. La storia è uno shoujo con ambientazione sportiva, è un opera interessante, lineare e presenta il giusto mix di gag e romanticismo.
Per quanto mi riguarda l'ho trovato una lettura godibile ed estremamente piacevole.
La trama è la seguente: Può una ex prima ballerina dedicarsi al tiro con l'arco? A causa di un infortunio Anna (conosciuta come il genio danzante) non può più ballare così su invito di una sua compagna di classe si iscrive al club di tiro con l'arco. Qui incontra Jinnai, il suo amico d'infanzia (se così si può definire) che altri non è che il presidente del club, che come in passato non perde occasione per maltrattarla! Ma è proprio grazie a Jinnai che Anna scopre la passione per questo sport e ritrova la fiducia in se stessa...
Il disegno è semplice e non troppo curato ma moderno ed espressivo. La storia è uno shoujo con ambientazione sportiva, è un opera interessante, lineare e presenta il giusto mix di gag e romanticismo.
Per quanto mi riguarda l'ho trovato una lettura godibile ed estremamente piacevole.
Bel manga, certo il tema sportivo non è molto originale ma viene compensato dall'umorismo presente. I personaggi sono freschi e innovativi, completati anche dai personaggi secondari. Avrebbe sicuramente potuto essere migliore se si fosse prolungato con qualche volumetto in più, comunque si legge tutto d'un fiato e i personaggi conquistano velocemente la simpatia del lettore che sarà spinto ad immedesimarsi nei panni di Anna, la quale solo quando credeva di aver perso tutto ha scoperto una sua passione: il tiro con l'arco. Conto di leggere altri titoli della mangaka.
In realtà darei un 7.5 considerando che è un volume unico. Non vi riporto di nuovo la trama, ma le mie impressioni: i disegni di questa mangaka sono molto belli, il tratto è un po' meno personalizzato rispetto alle sue opere successive ma pulito. Il manga scorre piacevolmente, è fresco, e i tempi sono rispettati con equilibrio, non c'è una componente sentimentale sproporzionata rispetto a quella della ricerca dei propri limiti dei protagonisti. Essendo un volume unico questo è particolarmente positivo perché non c'è una dichiarazione che arriva troppo presto, semplicemente c'è una storia che ha uno svolgimento. Non è troppo mieloso, c'è la componente divertente, soprattutto nella caratterizzazione della protagonista, e l'antagonismo con il ragazzo di cui poi si innamora, Takeru, che quasi è il ragazzo perfetto, attento ai reali bisogni della ragazza di cui è innamorato senza essere invadente, ma dolce. L'unica pecca è che lei sia così brava col tiro con l'arco dopo tanto allenamento senza risentire di tendiniti varie.
<b>[Attenzione, questa recensione contiene lievi spoiler.]</b>
Non sono solito acquistare shojo, ma questa volta mi sono convinto sia perché era un volume unico sia perché era comunque condito con elementi di sport, scolastico e un pochettino di umorismo.
Il risultato finale è positivo, ma non positivissimo: in particolare quasi mi è spiaciuto il fatto che sia un volumetto unico, visto come si stava evolvendo la storia avrei sicuramente gradito di più se l'opera si fosse protratta per 2 o 3 volumi, questo perché dopo le prime pagine di presentazione dei personaggi la relazione tra Anna e Takeru accelera troppo rapidamente e anche la dichiarazione d'amore avviene in tempi fin troppo rapidi; ma dall'altra parte va ammesso che tutto è stato concepito e disegnato con estrema razionalità, non ci sono sprechi di tempo o di tavole.
In sostanza è un manga bello, da leggere in una giornata completamente libera e rilassata.
Ne consiglio comunque l'acquisto a tutti quei ragazzi che come me non amano particolarmente gli shojo ma sono comunque attratti dagli shonen sentimentali (ricordate che shonen non vuol dire per forza solo calci e pugni!).
Non sono solito acquistare shojo, ma questa volta mi sono convinto sia perché era un volume unico sia perché era comunque condito con elementi di sport, scolastico e un pochettino di umorismo.
Il risultato finale è positivo, ma non positivissimo: in particolare quasi mi è spiaciuto il fatto che sia un volumetto unico, visto come si stava evolvendo la storia avrei sicuramente gradito di più se l'opera si fosse protratta per 2 o 3 volumi, questo perché dopo le prime pagine di presentazione dei personaggi la relazione tra Anna e Takeru accelera troppo rapidamente e anche la dichiarazione d'amore avviene in tempi fin troppo rapidi; ma dall'altra parte va ammesso che tutto è stato concepito e disegnato con estrema razionalità, non ci sono sprechi di tempo o di tavole.
In sostanza è un manga bello, da leggere in una giornata completamente libera e rilassata.
Ne consiglio comunque l'acquisto a tutti quei ragazzi che come me non amano particolarmente gli shojo ma sono comunque attratti dagli shonen sentimentali (ricordate che shonen non vuol dire per forza solo calci e pugni!).
<b>Flashbook Edizioni</b> ci presenta <i>Purikyu</i>, un’opera autoconclusiva di <i>Motomi Kyousuke</i>, autrice che sinceramente non conoscevo e di cui non avevo letto alcuna opera. Arrivato in Italia senza grossi clamori, <b>Freccia Danzante</b> si dimostra un prodotto gradevole e da consigliare, meno banale di ciò che avessi immaginato e in grado di farvi passare una piacevolissima mezz’ora.
<i>Anna Katsuragi</i> è una ragazza che ha dovuto rinunciare ad un sogno che aveva coltivato molto a lungo, ottenendo tra l’altro anche i risultati sperati. A causa di un infortunio decide di lasciare lo sport e divertirsi come tutti i sui coetanei, tra i quali comunque si è meritata l’appellativo “genio della danza”. Viene obbligata da una campagna ad accompagnarla ad un allenamento di <i>Kyudo</i>, sport che ritiene adatto solo ai vecchietti. Lì incontra lo spietato Jinnai, capitano del club e amico di infanzia che ricorda sopratutto per le infiniti liti, visto che non l’ha mai supportata e che nei momenti difficili ha sempre avuto con lei un atteggiamento spietato.
E anche questa volta le cose sembrano volgersi al peggio, visto che il suo orgoglio le fa accettare una sfida che è destinata a perdere e che la costringerà ancora una volta ad umiliarsi davanti a <i>Jinnai</i>, conosciuto anche come il nome di “Demone Azzurro”.
<i>Anna</i> è una ragazza caparbia, orgogliosa e arrogante, caratteristiche queste che <i>Jinnai</i> non sopporta. Ma proprio tali difetti la rendono determinata e la spingono ad impegnarsi in quello che fa. Desiderosa a riscattarsi dalla sconfitta, accetta di iscriversi al club e di sottoporsi agli spietati allenamento impostagli dall’odiato capitano. <i>Jinnai</i> da parte sua si dimostra freddo, severo ed inflessibile, e la tratta davvero in malo modo.
Tra i due comunque c’è qualcosa di ben più profondo delle apparenze e forse quest’esperienza potrebbe portare a galla un sentimento a lungo assopito…
Il <i>Kyodo</i> è uno sport in occidente non conosciuto e che può essere definito superficialmente un tiro con l’arco cerimoniale. La mangaka lo presenta in modo atipico: in Giappone è un’arte atta ad acquisire armonia con sé stessi ed equilibrio, uno sport sobrio nel quale la concentrazione e la costanza sono i fattori più importanti. Il club presentatoci è invece casinista e vivace, con un capitano che di certo non è il miglior esempio di equilibrio e serietà. L’effetto è comunque piacevole e frizzante, e permetterà al lettore di immedesimarsi al meglio nel gruppetto di ragazzi che ci vengono presentati.
Sebbene il tratto sia semplice e non sempre curatissimo, risulta efficace ed espressivo. Visivamente non appariscente, risulta comunque piacevole, ma i meriti li guadagna soprattutto per i personaggi e la freschezza della storia, che si presta ad <b>una lettura scorrevole ed appassionante</b>. È interessante conoscere i due protagonisti, la loro complessità e notare il loro lento avvicinarsi. È incredibile come il tutto sia sviluppato, in modo magistrale, in così poche pagine. Non vi sono digressioni tipiche di molti shoujo, nessun dialogo o tavola è sprecato. E ad impreziosire il tutto, è presente anche la vicenda sportiva, metafora della crescita umana della protagonista.
<b>Freccia Danzante</b> è un’opera che <b>mi ha sorpreso</b>, leggera, ma per nulla banale. È una lettura scorrevole, in grado di farvi sorridere e a tratti emozionare, senza mai risultare eccessiva o forzata.
Ci sono pochi shoujo manga autoconclusivi di valore, in grado di appassionare e lasciare un buon ricordo di sé in poche pagine. Pertanto, vi consiglio vivamente di acquistarlo.
<i>Anna Katsuragi</i> è una ragazza che ha dovuto rinunciare ad un sogno che aveva coltivato molto a lungo, ottenendo tra l’altro anche i risultati sperati. A causa di un infortunio decide di lasciare lo sport e divertirsi come tutti i sui coetanei, tra i quali comunque si è meritata l’appellativo “genio della danza”. Viene obbligata da una campagna ad accompagnarla ad un allenamento di <i>Kyudo</i>, sport che ritiene adatto solo ai vecchietti. Lì incontra lo spietato Jinnai, capitano del club e amico di infanzia che ricorda sopratutto per le infiniti liti, visto che non l’ha mai supportata e che nei momenti difficili ha sempre avuto con lei un atteggiamento spietato.
E anche questa volta le cose sembrano volgersi al peggio, visto che il suo orgoglio le fa accettare una sfida che è destinata a perdere e che la costringerà ancora una volta ad umiliarsi davanti a <i>Jinnai</i>, conosciuto anche come il nome di “Demone Azzurro”.
<i>Anna</i> è una ragazza caparbia, orgogliosa e arrogante, caratteristiche queste che <i>Jinnai</i> non sopporta. Ma proprio tali difetti la rendono determinata e la spingono ad impegnarsi in quello che fa. Desiderosa a riscattarsi dalla sconfitta, accetta di iscriversi al club e di sottoporsi agli spietati allenamento impostagli dall’odiato capitano. <i>Jinnai</i> da parte sua si dimostra freddo, severo ed inflessibile, e la tratta davvero in malo modo.
Tra i due comunque c’è qualcosa di ben più profondo delle apparenze e forse quest’esperienza potrebbe portare a galla un sentimento a lungo assopito…
Il <i>Kyodo</i> è uno sport in occidente non conosciuto e che può essere definito superficialmente un tiro con l’arco cerimoniale. La mangaka lo presenta in modo atipico: in Giappone è un’arte atta ad acquisire armonia con sé stessi ed equilibrio, uno sport sobrio nel quale la concentrazione e la costanza sono i fattori più importanti. Il club presentatoci è invece casinista e vivace, con un capitano che di certo non è il miglior esempio di equilibrio e serietà. L’effetto è comunque piacevole e frizzante, e permetterà al lettore di immedesimarsi al meglio nel gruppetto di ragazzi che ci vengono presentati.
Sebbene il tratto sia semplice e non sempre curatissimo, risulta efficace ed espressivo. Visivamente non appariscente, risulta comunque piacevole, ma i meriti li guadagna soprattutto per i personaggi e la freschezza della storia, che si presta ad <b>una lettura scorrevole ed appassionante</b>. È interessante conoscere i due protagonisti, la loro complessità e notare il loro lento avvicinarsi. È incredibile come il tutto sia sviluppato, in modo magistrale, in così poche pagine. Non vi sono digressioni tipiche di molti shoujo, nessun dialogo o tavola è sprecato. E ad impreziosire il tutto, è presente anche la vicenda sportiva, metafora della crescita umana della protagonista.
<b>Freccia Danzante</b> è un’opera che <b>mi ha sorpreso</b>, leggera, ma per nulla banale. È una lettura scorrevole, in grado di farvi sorridere e a tratti emozionare, senza mai risultare eccessiva o forzata.
Ci sono pochi shoujo manga autoconclusivi di valore, in grado di appassionare e lasciare un buon ricordo di sé in poche pagine. Pertanto, vi consiglio vivamente di acquistarlo.
<i>“Jinnai Takeru. Sin da quando eravamo piccoli ho sempre desiderato... picchiarlo a sangue!”</i>
Così, Anna Katsuragi, ci presenta il suo amico di infanzia, conosciuto come “Il Demone Azzurro” per via di una macchia blu sopra il sedere, una macchia che molti neonati giapponesi hanno alla nascita, ma che dopo pochi mesi o dopo anni, sparisce. Qualche volta, anche se raramente, rimane anche da adulti.
“Amico” è una parola un po’ grossolana per definire il loro passato. Ogni volta che lei era triste o giù di corda, lui andava sempre a maltrattarla, sia a parole che a calci!
Con il suo carattere deciso e determinato, anche se un po’ irruento, Anna non si lasciava mettere sotto e, dopo aver restituito qualche colpo a Jinnai, tornava in pista più carica di prima.
Poi sono cresciuti, e Anna si è iscritta ad una scuola di danza, venendo denigrata dai maestri per via della sua non tenera età. Ma ancora una volta il carattere di Anna prende il sopravvento, e lei comincia ad impegnarsi moltissimo, si sottopone ad allenamenti durissimi, diventando brava in breve tempo e guadagnandosi la nomea di “Genio della danza”.
Anna va molto fiera di questo titolo,tanto che comincia a professarsi genio di qualunque cosa faccia. Finché un giorno si infortuna ad un ginocchio, compromettendo così la sua carriera di ballerina.
E da qui che Motomi Kyosuke decide di cominciare la sua storia, quando una ragazza vede infrangersi il risultato di una vita, costruito su sacrifici ed allenamenti durissimi.
Decide così di rinunciare a tutto ciò che comporta fatica ed impegno, e cominciare a divertirsi come ogni ragazza della sua età.
Viene a sapere tramite un’amica, che un senpai la cerca nel suo club. Decide di accettare l’invito grazie alle lusinghe dell’amica, ma quando arriva sul posto un’amara sorpresa l’attende: si tratta del club di kyudo, l’antica arte giapponese di tiro con l’arco, per vecchi secondo Anna, e il capo club è Jinnai! Oltre al danno la beffa!
Non fa a tempo a riconoscere Jinnai che tra i due scatta subito la rissa. Calmate le acque, Anna si arrabbia con Jinnai, pensando che la lusingasse solo perché la volesse far iscrivere ad uno sport per vecchi, allora Jinnai decide di sfidarla e, conoscendo il carattere di Anna, le dice che non potrà praticare il kyudo dopo quell’infortunio.
Il gioco psicologico di Jinnai ha sortito l’effetto voluto, ma Anna si monta facilmente la testa, così finisce per esagerare e perdere la sfida.
Sconfitta, se ne va dal club, travolta dai pesanti ed impietosi insulti del capo club, che la denigra dicendole che non potrà mai più né danzare, né praticare qualsiasi altro sport.
Ferita nell’orgoglio, lascia andare l’ultimo appiglio dei suo sogni infranti, e cade in un pianto liberatorio, ma ancora una volta la sua tenacia le fa capire che non deve arrendersi, che deve smetterla di piangersi addosso e che non può lasciare l’ultima parola a Jinnai.
Così il giorno dopo si ripresenta al club con rinnovato vigore, cominciando ad allenarsi duramente come ai tempi della scuola di danza…
Qua comincia finalmente la vera storia, dopo queste schermaglie iniziali, che cominciano a farci capire le personalità dei personaggi. Dalla tenace, ambiziosa, permalosa, irascibile Anna, che non manca di autostima in dosi esagerate; a Jinnai, scontroso, violento e altruista, passando per i vari componenti del club che creano un parterre di personaggi veramente ampio. La Kyosuke riesce ad abbinare a queste personalità, dei personaggi veramente ben disegnati.
Essendo una delle sue prime opere, l'autrice dimostra alcuni lievi difetti nel disegno, ma al tempo stesso dimostra uno stile davvero bello, che promette una crescita a livello tecnico, davvero interessante. Speriamo che arrivino presto altre opere di questa autrice in Italia, potendo cosi valutare lo sviluppo nei disegni e nella qualità narrativa. Nonostante sia ancora una mangaka un po’ acerba, la sua opera si fa già notare e porta subito una ventata di freschezza nel genere, soprattutto perchè i suoi protagonisti non sono i classici belli e perfetti dei soliti shojo. Inoltre sembra un’opera più credibile della maggior parte degli shojo tutti zucchero e miele. Motomi Kyosuke Farcisce la storia con una buona dose di realtà, creando situazioni possibili nella vita di tutti i giorni e non storie con situazioni imbarazzanti e romantiche che mai potrebbero accadere nella vita.
Soprattutto insegna che per ottenere dei risultati, in qualsiasi campo, bisogna impegnarsi duramente, e che non basta l’amore per trovare ad ogni problema la giusta soluzione.
Un manga romantico, divertente ma con una buona dose di realtà, che mantiene la mente e il cuore dei lettori con i piedi a terra, inserendo messaggi, più o meno importanti, veramente interessanti e veritieri.
Uno shojo diverso dal solito che ci mostra i primi passi di una mangaka che potrebbe diventare una delle più rappresentative del suo genere, uno One Shot simpatico e romantico che non pretende di cullarci in un viaggio su una luna fatta di zucchero filato, ma ci invita a leggere di un amore e di una vita composta di sacrifici e desideri che tutti vorremmo e che potremmo avere.
Così, Anna Katsuragi, ci presenta il suo amico di infanzia, conosciuto come “Il Demone Azzurro” per via di una macchia blu sopra il sedere, una macchia che molti neonati giapponesi hanno alla nascita, ma che dopo pochi mesi o dopo anni, sparisce. Qualche volta, anche se raramente, rimane anche da adulti.
“Amico” è una parola un po’ grossolana per definire il loro passato. Ogni volta che lei era triste o giù di corda, lui andava sempre a maltrattarla, sia a parole che a calci!
Con il suo carattere deciso e determinato, anche se un po’ irruento, Anna non si lasciava mettere sotto e, dopo aver restituito qualche colpo a Jinnai, tornava in pista più carica di prima.
Poi sono cresciuti, e Anna si è iscritta ad una scuola di danza, venendo denigrata dai maestri per via della sua non tenera età. Ma ancora una volta il carattere di Anna prende il sopravvento, e lei comincia ad impegnarsi moltissimo, si sottopone ad allenamenti durissimi, diventando brava in breve tempo e guadagnandosi la nomea di “Genio della danza”.
Anna va molto fiera di questo titolo,tanto che comincia a professarsi genio di qualunque cosa faccia. Finché un giorno si infortuna ad un ginocchio, compromettendo così la sua carriera di ballerina.
E da qui che Motomi Kyosuke decide di cominciare la sua storia, quando una ragazza vede infrangersi il risultato di una vita, costruito su sacrifici ed allenamenti durissimi.
Decide così di rinunciare a tutto ciò che comporta fatica ed impegno, e cominciare a divertirsi come ogni ragazza della sua età.
Viene a sapere tramite un’amica, che un senpai la cerca nel suo club. Decide di accettare l’invito grazie alle lusinghe dell’amica, ma quando arriva sul posto un’amara sorpresa l’attende: si tratta del club di kyudo, l’antica arte giapponese di tiro con l’arco, per vecchi secondo Anna, e il capo club è Jinnai! Oltre al danno la beffa!
Non fa a tempo a riconoscere Jinnai che tra i due scatta subito la rissa. Calmate le acque, Anna si arrabbia con Jinnai, pensando che la lusingasse solo perché la volesse far iscrivere ad uno sport per vecchi, allora Jinnai decide di sfidarla e, conoscendo il carattere di Anna, le dice che non potrà praticare il kyudo dopo quell’infortunio.
Il gioco psicologico di Jinnai ha sortito l’effetto voluto, ma Anna si monta facilmente la testa, così finisce per esagerare e perdere la sfida.
Sconfitta, se ne va dal club, travolta dai pesanti ed impietosi insulti del capo club, che la denigra dicendole che non potrà mai più né danzare, né praticare qualsiasi altro sport.
Ferita nell’orgoglio, lascia andare l’ultimo appiglio dei suo sogni infranti, e cade in un pianto liberatorio, ma ancora una volta la sua tenacia le fa capire che non deve arrendersi, che deve smetterla di piangersi addosso e che non può lasciare l’ultima parola a Jinnai.
Così il giorno dopo si ripresenta al club con rinnovato vigore, cominciando ad allenarsi duramente come ai tempi della scuola di danza…
Qua comincia finalmente la vera storia, dopo queste schermaglie iniziali, che cominciano a farci capire le personalità dei personaggi. Dalla tenace, ambiziosa, permalosa, irascibile Anna, che non manca di autostima in dosi esagerate; a Jinnai, scontroso, violento e altruista, passando per i vari componenti del club che creano un parterre di personaggi veramente ampio. La Kyosuke riesce ad abbinare a queste personalità, dei personaggi veramente ben disegnati.
Essendo una delle sue prime opere, l'autrice dimostra alcuni lievi difetti nel disegno, ma al tempo stesso dimostra uno stile davvero bello, che promette una crescita a livello tecnico, davvero interessante. Speriamo che arrivino presto altre opere di questa autrice in Italia, potendo cosi valutare lo sviluppo nei disegni e nella qualità narrativa. Nonostante sia ancora una mangaka un po’ acerba, la sua opera si fa già notare e porta subito una ventata di freschezza nel genere, soprattutto perchè i suoi protagonisti non sono i classici belli e perfetti dei soliti shojo. Inoltre sembra un’opera più credibile della maggior parte degli shojo tutti zucchero e miele. Motomi Kyosuke Farcisce la storia con una buona dose di realtà, creando situazioni possibili nella vita di tutti i giorni e non storie con situazioni imbarazzanti e romantiche che mai potrebbero accadere nella vita.
Soprattutto insegna che per ottenere dei risultati, in qualsiasi campo, bisogna impegnarsi duramente, e che non basta l’amore per trovare ad ogni problema la giusta soluzione.
Un manga romantico, divertente ma con una buona dose di realtà, che mantiene la mente e il cuore dei lettori con i piedi a terra, inserendo messaggi, più o meno importanti, veramente interessanti e veritieri.
Uno shojo diverso dal solito che ci mostra i primi passi di una mangaka che potrebbe diventare una delle più rappresentative del suo genere, uno One Shot simpatico e romantico che non pretende di cullarci in un viaggio su una luna fatta di zucchero filato, ma ci invita a leggere di un amore e di una vita composta di sacrifici e desideri che tutti vorremmo e che potremmo avere.
Anna Katsuragi è una ballerina. Ha iniziato tardi a dedicarsi alla danza classica, ma ha fatto tantissimi sacrifici, chiedendo sempre di più al suo corpo, per realizzare il sogno di diventare un'<i>Etoile</i>, e c'è riuscita: tutti la conoscono come la famosa Prima Ballerina. Grazie alla sua fama si mostra sempre un po' vanitosa e superiore rispetto agli altri, ma in realtà cosa nasconde?
Una compagna di classe la costringe ad accompagnarla al club di tiro con l'arco di cui fa parte, qui Anna scopre che il presidente, conosciuto come "Blue Demon", è un suo vecchio amico d'infanzia col quale non ha mai fatto altro che litigare e prendersi a botte. Il loro incontro-scontro finisce con una sfida: se Anna riuscirà a battere Jinnai lui si inchinerà ai suoi piedi, ma se perderà sarà lei a doverlo fare... e nuda. L'orgogliosissima Anna non si tira certo indietro, anche se non ha mai tenuto un arco in mano! Cos'ha veramente in mente Jinnai?
Il characters design di questo shoujo manga sportivo è molto piacevole, la caratterizzazione psicologica curata e la trama fresca e divertente.
Composto da 1 solo volume di 5 capitoli, è uno dei primi lavori di questa autrice pubblicato dalla Shougakukan nel 2005 ma che già mostra l'originalità che caratterizzerà maggiormente le storie successive della Motomi.
Un volume unico sicuramente apprezzabile sia per gli appassionati del genere sia per chi vuole approcciare ad esso per la prima volta, che invoglierà a seguire l'autrice nelle sue opere più mature (sperando che vengano pubblicate di seguito a questa!).
Una compagna di classe la costringe ad accompagnarla al club di tiro con l'arco di cui fa parte, qui Anna scopre che il presidente, conosciuto come "Blue Demon", è un suo vecchio amico d'infanzia col quale non ha mai fatto altro che litigare e prendersi a botte. Il loro incontro-scontro finisce con una sfida: se Anna riuscirà a battere Jinnai lui si inchinerà ai suoi piedi, ma se perderà sarà lei a doverlo fare... e nuda. L'orgogliosissima Anna non si tira certo indietro, anche se non ha mai tenuto un arco in mano! Cos'ha veramente in mente Jinnai?
Il characters design di questo shoujo manga sportivo è molto piacevole, la caratterizzazione psicologica curata e la trama fresca e divertente.
Composto da 1 solo volume di 5 capitoli, è uno dei primi lavori di questa autrice pubblicato dalla Shougakukan nel 2005 ma che già mostra l'originalità che caratterizzerà maggiormente le storie successive della Motomi.
Un volume unico sicuramente apprezzabile sia per gli appassionati del genere sia per chi vuole approcciare ad esso per la prima volta, che invoglierà a seguire l'autrice nelle sue opere più mature (sperando che vengano pubblicate di seguito a questa!).