Tokyo, la terra trema!
"Tokyo, la terra trema!" è un seinen dalle premesse discrete che tuttavia non riesce a esprimere nulla di davvero convincente. I primi capitoli seppur essenziali sono certamente la parte meglio riuscita, tuttavia la storia diviene ben presto un insieme di elementi poco interessanti che non vengono mai sviluppati a pieno e alcune parti della trama rimangono un vero mistero anche al termine della lettura. Abbastanza deludente è anche la caratterizzazione dei personaggi, sebbene ci si concentri molto sul protagonista, in quello che alla fine diventa un percorso di maturazione. Inoltre per tutta la durata dell’opera, si assiste ad una componente ecchi non invadente, ma che di fatto rende la lettura ambigua e come già detto un po’ inconcludente su tutto. Il disegno invece si fa apprezzare.
In conclusione, "Tokyo, la terra trema!" è un titolo che lascia poco o nulla e che trova a fatica un senso di esistere, se non fosse per la breve durata che tutto sommato lo rende un seinen abbastanza leggero e senza pretese, con una co-protagonista ammiccante che potrebbe attirare qualche lettore occasionale disinteressato a tutto il resto.
In conclusione, "Tokyo, la terra trema!" è un titolo che lascia poco o nulla e che trova a fatica un senso di esistere, se non fosse per la breve durata che tutto sommato lo rende un seinen abbastanza leggero e senza pretese, con una co-protagonista ammiccante che potrebbe attirare qualche lettore occasionale disinteressato a tutto il resto.
“Tokyo, la terra trema!” è un manga leggero, abbastanza piacevole ma niente di più. Persino l'autore (per sua stessa ammissione) non riesce a credere che un'opera di così poco conto sia stata pubblicata, tanto più che era iniziata con l'idea di crearne un manga per adulti e le premesse sarebbero state buone anche per quel genere di contesto vista la situazione particolare e la prosperosissima protagonista, ma in finale “tutto è bene quel che finisce bene” e la conversione a storia d'azione semi drammatica le rende sicuramente maggior giustizia, anche se forse parlo così in quanto non estimatore della pornografia a fumetti (hentai). Il genere ecchi (erotismo più o meno soft) invece lo gradisco, e quest'opera dovrebbe rientrare anche in esso, nonostante di situazioni piccanti, a ben vedere, ve ne siano davvero pochine e sono messe in risalto più che altro dall'esuberanza fisica di Miyu, la co-protagonista. È la stessa Miyu il cardine portante dell'interesse, con una caratterizzazione decisamente intrigante e misteriosa che, tuttavia, ad un certo punto della narrazione prende una direzione a me poco gradita, con dei risvolti "paranormali" che avrei decisamente preferito evitare, a costo di far sembrare la storia più "banale" ma lasciandola ben ancorata ai binari del "realistico". Gli altri personaggi non brilleranno sotto nessun punto di vista, non c'è né il tempo né la volontà di approfondirli meglio e a ben vedere probabilmente ci sarebbe stato comunque ben poco da approfondire.
I disegni sono gradevoli, l'autore ha un tratto semplice e piacevole, anche se poco dettagliato.
La storia è incentrata su di un catastrofico terremoto che colpisce la città di Tokyo, andando a soffermarsi sui protagonisti del caso che cercheranno di portarsi in salvo. Viene dunque automatico tornare col pensiero a "Tokyo Magnitude 8.0" e a "51 Modi per Salvarla", due opere con le medesime premesse ma di genere diverso e quindi capaci di affrontare il contesto in modo più serioso e legato al verosimile; se non fosse per il terremoto di base sarebbe quasi insensato confrontarle tra loro. In soli due volumetti la storia di "Tokyo la terra trema!" non può fare miracoli, tuttavia non mi sento di condannarla più di tanto essendo qualcosa nato "quasi per sbaglio" e senza grosse aspettative, neanche da parte dell'autore stesso! Ovviamente non è un capolavoro ma si lascia leggere tranquillamente.
L'edizione è la solita della J.Pop, con sovraccopertina, molto curata e con rilegatura solida e stampa ottimale. 5.90 euro, per un'opera di questo tipo, potrebbero risultare decisamente eccessivi, ma vengono in qualche modo "compensati" dall'assoluta brevità della storia che si completa al secondo volumetto.
I disegni sono gradevoli, l'autore ha un tratto semplice e piacevole, anche se poco dettagliato.
La storia è incentrata su di un catastrofico terremoto che colpisce la città di Tokyo, andando a soffermarsi sui protagonisti del caso che cercheranno di portarsi in salvo. Viene dunque automatico tornare col pensiero a "Tokyo Magnitude 8.0" e a "51 Modi per Salvarla", due opere con le medesime premesse ma di genere diverso e quindi capaci di affrontare il contesto in modo più serioso e legato al verosimile; se non fosse per il terremoto di base sarebbe quasi insensato confrontarle tra loro. In soli due volumetti la storia di "Tokyo la terra trema!" non può fare miracoli, tuttavia non mi sento di condannarla più di tanto essendo qualcosa nato "quasi per sbaglio" e senza grosse aspettative, neanche da parte dell'autore stesso! Ovviamente non è un capolavoro ma si lascia leggere tranquillamente.
L'edizione è la solita della J.Pop, con sovraccopertina, molto curata e con rilegatura solida e stampa ottimale. 5.90 euro, per un'opera di questo tipo, potrebbero risultare decisamente eccessivi, ma vengono in qualche modo "compensati" dall'assoluta brevità della storia che si completa al secondo volumetto.
Sull’onda dell’entusiasmo, trasportato dalla piacevole visione di Tokyo Magnitude 8.0 ho deciso di provare questa breve serie di soli due volumi intitolata "Tokyo, la terra trema!". Il tema trattato è facilmente intuibile dai due titoli, per giunta è un tema anche molto recente visti gli episodi dell’ultimo anno e mezzo che hanno coinvolti svariati luoghi del nostro pianeta, i terremoti.
Questo fenomeno naturale è indubbiamente uno dei più imprevedibili e suggestivi che attanagliano le paure dell’umanità, giustamente dal mio punto di vista. E Tokyo, scenario della vicenda, è situata in una zona ad alto rischio per questi fenomeni. Ma veniamo all’opera in sé.
L’inizio della vicenda è decisamente molto particolare, assistiamo subito all’evento che, dal titolo, dovrebbe essere il fulcro della storia, un terremoto che distruggerà Tokyo trasformandola in un luogo di paura e morte come le migliori scene hollywoodiane insegnano, sembrerebbe che il “bello” della storia sia già stato raccontato, invece è qui che fa la comparsa il protagonista Akito. Akito è un ragazzo che ha dei problemi interiori, i quali verranno affrontati e superati, affrontando e superando le difficoltà che incontrerà per salvare se stesso non solo dalla catastrofe che ha colpito la metropoli. Compagna particolare e di fondamentale importanza per la maturazione di Akito è la giovane e seducente Miyu Sakai, la quale con un metodo tutto suo “aiuterà”, pur mettendo il nostro protagonista di fronte a scelte difficili, il giovane Akito nel suo percorso di maturazione.
Nel proseguire della storia incontreremo altri personaggi marginali, i quali a loro modo aiuteranno i due protagonisti a uscire incolumi dalla città disastrata, risollevando leggermente la vicenda che è partita in modo un po’ piatto.
Il disegno è abbastanza coinvolgente e accattivante, i lineamenti dei visi sono molto espressivi, soprattutto nel mostrare le emozioni dei protagonisti, in particolar modo quelli di Miyu; i fondali non sono molto curati, ma il manga non ne risente più di tanto viste le molte inquadrature che ritraggono i primi piani e/o la figura intera dei protagonisti, lasciando poco spazio a ciò che li circonda.
L’edizione è buona, nel classico stile J-Pop. Sono presenti alcune tavole a colori e una sovra copertina; le pagine sono bianche e rendono molto buono l’uso del nero nelle tavole. Il prezzo è di 5,90 a volume, il che essendo due numeri in totale non è un costo eccessivo per un'opera, anche se, vista la storia un po’ troppo velocizzata, avrei gradito uno o due volumi in più, sarebbe stato preferibile spendere un po’ meno. Tutto sommato però il rapporto qualità prezzo è buono, nel classico stile della casa editrice.
In conclusione è stata una lettura piacevole, non esaltante ma neanche odiosa, per quello che era il potenziale e per quella che è stata la realizzazione l’opera raggiunge la sufficienza, quindi voto 6.
Questo fenomeno naturale è indubbiamente uno dei più imprevedibili e suggestivi che attanagliano le paure dell’umanità, giustamente dal mio punto di vista. E Tokyo, scenario della vicenda, è situata in una zona ad alto rischio per questi fenomeni. Ma veniamo all’opera in sé.
L’inizio della vicenda è decisamente molto particolare, assistiamo subito all’evento che, dal titolo, dovrebbe essere il fulcro della storia, un terremoto che distruggerà Tokyo trasformandola in un luogo di paura e morte come le migliori scene hollywoodiane insegnano, sembrerebbe che il “bello” della storia sia già stato raccontato, invece è qui che fa la comparsa il protagonista Akito. Akito è un ragazzo che ha dei problemi interiori, i quali verranno affrontati e superati, affrontando e superando le difficoltà che incontrerà per salvare se stesso non solo dalla catastrofe che ha colpito la metropoli. Compagna particolare e di fondamentale importanza per la maturazione di Akito è la giovane e seducente Miyu Sakai, la quale con un metodo tutto suo “aiuterà”, pur mettendo il nostro protagonista di fronte a scelte difficili, il giovane Akito nel suo percorso di maturazione.
Nel proseguire della storia incontreremo altri personaggi marginali, i quali a loro modo aiuteranno i due protagonisti a uscire incolumi dalla città disastrata, risollevando leggermente la vicenda che è partita in modo un po’ piatto.
Il disegno è abbastanza coinvolgente e accattivante, i lineamenti dei visi sono molto espressivi, soprattutto nel mostrare le emozioni dei protagonisti, in particolar modo quelli di Miyu; i fondali non sono molto curati, ma il manga non ne risente più di tanto viste le molte inquadrature che ritraggono i primi piani e/o la figura intera dei protagonisti, lasciando poco spazio a ciò che li circonda.
L’edizione è buona, nel classico stile J-Pop. Sono presenti alcune tavole a colori e una sovra copertina; le pagine sono bianche e rendono molto buono l’uso del nero nelle tavole. Il prezzo è di 5,90 a volume, il che essendo due numeri in totale non è un costo eccessivo per un'opera, anche se, vista la storia un po’ troppo velocizzata, avrei gradito uno o due volumi in più, sarebbe stato preferibile spendere un po’ meno. Tutto sommato però il rapporto qualità prezzo è buono, nel classico stile della casa editrice.
In conclusione è stata una lettura piacevole, non esaltante ma neanche odiosa, per quello che era il potenziale e per quella che è stata la realizzazione l’opera raggiunge la sufficienza, quindi voto 6.
Comincio questa recensione fresco fresco di lettura, avendo appena letto di seguito entrambi i volumetti.
Che dire, una lettura tutto sommato piacevole e scorrevole, molto leggera come era lecito attendersi da una storia sviluppata in così poco spazio e vista anche l'esperienza dell'autore, che per la prima volta si è avventurato al di fuori del panorama degli hentai.
Leggera, ma comunque non per questo banale o noiosa, merito di un cast di personaggi abbastanza azzeccati, ognuno con un conto da regolare con la propria coscienza e ognuno con le sue piccole sfide o drammi appartenenti al passato. Gli eventi che scombussolano Tokyo durante la narrazione saranno l'incipit per ognuno dei protagonisti per regolare questi conti grazie al sostegno reciproco e al riaffiorare dell'istinto di sopravvivenza che solo una situazione di pericolo può spronare in maniera così coriacea.
Il tratto è abbastanza semplice, buoni i personaggi, ottime le forme femminili anche se volutamente esagerate; solo discreti gli sfondi su cui questi si muovono, che risultano spogli e poco particolareggiati e a volte un po' confusi.
Una lettura che consiglio per spezzare la monotonia tra l'adrenalina di uno shonen e la riflessione di un seinen più impegnato.
Che dire, una lettura tutto sommato piacevole e scorrevole, molto leggera come era lecito attendersi da una storia sviluppata in così poco spazio e vista anche l'esperienza dell'autore, che per la prima volta si è avventurato al di fuori del panorama degli hentai.
Leggera, ma comunque non per questo banale o noiosa, merito di un cast di personaggi abbastanza azzeccati, ognuno con un conto da regolare con la propria coscienza e ognuno con le sue piccole sfide o drammi appartenenti al passato. Gli eventi che scombussolano Tokyo durante la narrazione saranno l'incipit per ognuno dei protagonisti per regolare questi conti grazie al sostegno reciproco e al riaffiorare dell'istinto di sopravvivenza che solo una situazione di pericolo può spronare in maniera così coriacea.
Il tratto è abbastanza semplice, buoni i personaggi, ottime le forme femminili anche se volutamente esagerate; solo discreti gli sfondi su cui questi si muovono, che risultano spogli e poco particolareggiati e a volte un po' confusi.
Una lettura che consiglio per spezzare la monotonia tra l'adrenalina di uno shonen e la riflessione di un seinen più impegnato.
Negli ultimi anni il mercato dei manga Hentai è sempre più in espansione, un mercato che prima era maggiormente basato sulle doujinshi, ovvero parodie di manga, anime o film, che in questo caso erano a sfondo erotico, destinate ad una piccola parte dei consumatori, invece ora abbiamo una fetta di mercato dove un numero sempre maggiore di mangaka si afferma in questo campo, pubblicando capitoli periodicamente e facendo anche serie originali formate da vari tankoubon. Ovviamente esistevano già in passato autori che si son fatti un nome nel settore, ma non si può negare che ci sono sempre più autori importanti che riescono a farsi un nome conosciuto anche al di fuori degli Hentai, come il famoso Oh Great!, Shiori Teshirogi (la disegnatrice della serie “Lost Canvas”), o Tex Mex (conosciuto come Rei "Black Lagoon" Hiroe), solo per nominarne alcuni, ma parliamo di “Tokyo, la terra trema!”
Yumisuke Kotoyoshi ha iniziato, come molti, la sua carriera nel mondo degli Hentai, provando già nel 1996 ad uscire dal genere come disegnatore di "Saber Marionette J" ma infruttuosamente, e riprovandoci nel 2000 con "Wadatsumi", nel 2006 con "Tokyo, la terra trema" e nel 2008 con Leona Explosion", ma senza avere molta più fortuna della prima volta, così ho deciso di provare “Tokyo, la terra trema!” sperando di scoprire un talento pronto a scoppiare leggendo la sua opera di maggior successo, o alla peggio godermi qualche ora di svago. Alla fine credo di aver trovato entrambi.
La storia inizia subito col botto, alla prima pagina assisteremo già all’inizio del terremoto che rovinerà Tokyo!
Faremo così la conoscenza di Akito che, dopo aver assistito alle prime scene di disperazione e di follia, passando accanto ad un cumulo di macerie sente un fischio generato dal fischietto di Miyu Sakai, una ragazza che con un abile sotterfugio psicologico convincerà Akito a salvarla senza andare a chiamare i soccorsi!
Capiremo subito che la bella Miyu avrà una personalità contorta che darà luogo a situazioni ambigue, ma non ci aspetteremo mai quello che accadrà in questo rocambolesco viaggio verso casa.
Sono il primo a dirlo, l’inizio è veramente banalotto, oramai di manga e anime che parlano di terremoti ce ne sono a bizzeffe, ma qua il terremoto serve solo come incipit per il viaggio: entrambi sono dei simboli, sono il terremoto emotivo in atto nei protagonisti e il relativo viaggio verso il ritrovo di se stessi, infatti tutto quello che accadrà sarà fatto per far evolvere a livello personale i protagonisti, fare capire loro molte cose e farli ricominciare a vivere.
I disegni sono promettenti, hanno uno stile accattivante e anche le ambientazioni cittadine son ben riportate, inoltre i volti dei personaggi raramente si somiglieranno, d’accordo, sono pochi, ma è raro trovare una caratterizzazione visiva eccellente.
Personalmente ho adorato soprattutto il modo in cui ha disegnato la massa di capelli di Miyu, sembrano un cuscino di morbida seta, inoltre anche le sue labbra carnose e i suoi occhi (a volte vuoti, altre volte pieni di speranza) sono disegnati veramente bene.
Purtroppo qualche volta i disegni appaiono troppo stilizzati o scarni, soprattutto nel secondo volume che se ne contano di più, ma nel complesso risulta gradevole, però a qualcuno potrebbe dare fastidio l’esagerazione delle forme di Miyu, veramente sovrabbondanti, che però regalano meno fan service di quello che si penserebbe, mi sarei aspettato che fosse stato più spinto, avremo un frontespizio a colori e un extra alla fine del primo volumetto che ci ricorderanno le origini del mangaka, ma nulla di eccessivo.
Cosa abbiamo tra le mani quindi?
Un manga dove l’autore manda molti messaggi positivi, anche se forse troppo diretti, dove i protagonisti ottimamente caratterizzati hanno un adeguato background psicologico del loro passato che viene spiegato un po’ alla volta, tenendo un ritmo narrativo, qualche volta un po’ forzato, ma mai senza lasciare la giusta dose di suspense nel lettore, con colpi di scena imprevisti, regalando momenti divertenti e altri più tristi.
Ovviamente ha anche dei difetti: il finale è un po’ troppo rapido e lascia tutto troppo aperto, anche se la storia del loro viaggio interiore è completa ci si aspettava qualche approfondimento maggiore sul futuro dei personaggi, inoltre il lato romantico sembra sempre lì per fiorire, ma rimane tutto troppo nascosto, se fosse stato maggiormente approfondito sarebbe stato un lavoro più completo.
Un’altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è il modo in cui son stati trattari i personaggi secondari, ovviamente non mi aspettavo un lavoro alla Masami Tsuda, ma speravo che oltre ad avere un ruolo chiave per la storia dei protagonisti avessero avuto un po’ più di attenzione da parte dell’autore, ma purtroppo non è così e finito il loro ruolo rimarranno nell’ombra fino alla prossima tavola dove saranno richiesti.
Mi ha piacevolmente colpito Kotoyoshi, ha mostrato ottime doti e lascia spazio a miglioramenti. Sono sincero, non mi aspettavo un lavoro così buono, ed ora, se arriverà ancora in Italia con altre miniserie o volumetti singoli, credo che li acquisterò per vedere se riesce a mantenere uno standard adeguato di qualità, sperando che riesca a trovare una storia accattivante da accompagnare agli ottimi disegni e che gli permetta di fare un manga di rilievo, una cosa che sembra essere in grado di fare.
Yumisuke Kotoyoshi ha iniziato, come molti, la sua carriera nel mondo degli Hentai, provando già nel 1996 ad uscire dal genere come disegnatore di "Saber Marionette J" ma infruttuosamente, e riprovandoci nel 2000 con "Wadatsumi", nel 2006 con "Tokyo, la terra trema" e nel 2008 con Leona Explosion", ma senza avere molta più fortuna della prima volta, così ho deciso di provare “Tokyo, la terra trema!” sperando di scoprire un talento pronto a scoppiare leggendo la sua opera di maggior successo, o alla peggio godermi qualche ora di svago. Alla fine credo di aver trovato entrambi.
La storia inizia subito col botto, alla prima pagina assisteremo già all’inizio del terremoto che rovinerà Tokyo!
Faremo così la conoscenza di Akito che, dopo aver assistito alle prime scene di disperazione e di follia, passando accanto ad un cumulo di macerie sente un fischio generato dal fischietto di Miyu Sakai, una ragazza che con un abile sotterfugio psicologico convincerà Akito a salvarla senza andare a chiamare i soccorsi!
Capiremo subito che la bella Miyu avrà una personalità contorta che darà luogo a situazioni ambigue, ma non ci aspetteremo mai quello che accadrà in questo rocambolesco viaggio verso casa.
Sono il primo a dirlo, l’inizio è veramente banalotto, oramai di manga e anime che parlano di terremoti ce ne sono a bizzeffe, ma qua il terremoto serve solo come incipit per il viaggio: entrambi sono dei simboli, sono il terremoto emotivo in atto nei protagonisti e il relativo viaggio verso il ritrovo di se stessi, infatti tutto quello che accadrà sarà fatto per far evolvere a livello personale i protagonisti, fare capire loro molte cose e farli ricominciare a vivere.
I disegni sono promettenti, hanno uno stile accattivante e anche le ambientazioni cittadine son ben riportate, inoltre i volti dei personaggi raramente si somiglieranno, d’accordo, sono pochi, ma è raro trovare una caratterizzazione visiva eccellente.
Personalmente ho adorato soprattutto il modo in cui ha disegnato la massa di capelli di Miyu, sembrano un cuscino di morbida seta, inoltre anche le sue labbra carnose e i suoi occhi (a volte vuoti, altre volte pieni di speranza) sono disegnati veramente bene.
Purtroppo qualche volta i disegni appaiono troppo stilizzati o scarni, soprattutto nel secondo volume che se ne contano di più, ma nel complesso risulta gradevole, però a qualcuno potrebbe dare fastidio l’esagerazione delle forme di Miyu, veramente sovrabbondanti, che però regalano meno fan service di quello che si penserebbe, mi sarei aspettato che fosse stato più spinto, avremo un frontespizio a colori e un extra alla fine del primo volumetto che ci ricorderanno le origini del mangaka, ma nulla di eccessivo.
Cosa abbiamo tra le mani quindi?
Un manga dove l’autore manda molti messaggi positivi, anche se forse troppo diretti, dove i protagonisti ottimamente caratterizzati hanno un adeguato background psicologico del loro passato che viene spiegato un po’ alla volta, tenendo un ritmo narrativo, qualche volta un po’ forzato, ma mai senza lasciare la giusta dose di suspense nel lettore, con colpi di scena imprevisti, regalando momenti divertenti e altri più tristi.
Ovviamente ha anche dei difetti: il finale è un po’ troppo rapido e lascia tutto troppo aperto, anche se la storia del loro viaggio interiore è completa ci si aspettava qualche approfondimento maggiore sul futuro dei personaggi, inoltre il lato romantico sembra sempre lì per fiorire, ma rimane tutto troppo nascosto, se fosse stato maggiormente approfondito sarebbe stato un lavoro più completo.
Un’altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è il modo in cui son stati trattari i personaggi secondari, ovviamente non mi aspettavo un lavoro alla Masami Tsuda, ma speravo che oltre ad avere un ruolo chiave per la storia dei protagonisti avessero avuto un po’ più di attenzione da parte dell’autore, ma purtroppo non è così e finito il loro ruolo rimarranno nell’ombra fino alla prossima tavola dove saranno richiesti.
Mi ha piacevolmente colpito Kotoyoshi, ha mostrato ottime doti e lascia spazio a miglioramenti. Sono sincero, non mi aspettavo un lavoro così buono, ed ora, se arriverà ancora in Italia con altre miniserie o volumetti singoli, credo che li acquisterò per vedere se riesce a mantenere uno standard adeguato di qualità, sperando che riesca a trovare una storia accattivante da accompagnare agli ottimi disegni e che gli permetta di fare un manga di rilievo, una cosa che sembra essere in grado di fare.
Manga difficile da recensire. Sicuramente un manga con ottime idee, ma forse fin troppo corto e compresso e sopratutto si vede che l'autore non è molto "abile" coi manga tradizionali.
Senza spoilerare la breve storia, la cosa che più mi ha "deluso" è stata la mancanza di un reale collegamento tra i vari momenti, sopratutto quelli di azione dove i protagonisti si ritrovano in situazioni completamente diverse nel giro di una vignetta senza capire il perché e il percome si è arrivati lì, insomma un po' troppe tette e chiappe e un po' troppo poco la narrazione della storia, ed è forse per questo che a parere mio non può aspirare ai voti più alti.
Probabilmente questo manga è stato solo un esperimento per l'autore, abituato ad altri settori; se fosse riuscito ad andare un attimino oltre, a creare qualche situazione in più e a comprimere meno il tutto poteva uscire sicuramente una bella opera.
<b>[Attenzione, questa parte contiene un lieve spoiler.]</b>
Spiace che nonostante baci, sguardi maliziosi e corpi femminili mozzafiato non si capisce chiaramente cosa ne è di Akito e Miyu... se non altro, se i due diventassero davvero fidanzati (come sembra essere) potrebbe essere sì un manga pieno di fanservice, ma sarebbe anche in parte sentimentale.
Senza spoilerare la breve storia, la cosa che più mi ha "deluso" è stata la mancanza di un reale collegamento tra i vari momenti, sopratutto quelli di azione dove i protagonisti si ritrovano in situazioni completamente diverse nel giro di una vignetta senza capire il perché e il percome si è arrivati lì, insomma un po' troppe tette e chiappe e un po' troppo poco la narrazione della storia, ed è forse per questo che a parere mio non può aspirare ai voti più alti.
Probabilmente questo manga è stato solo un esperimento per l'autore, abituato ad altri settori; se fosse riuscito ad andare un attimino oltre, a creare qualche situazione in più e a comprimere meno il tutto poteva uscire sicuramente una bella opera.
<b>[Attenzione, questa parte contiene un lieve spoiler.]</b>
Spiace che nonostante baci, sguardi maliziosi e corpi femminili mozzafiato non si capisce chiaramente cosa ne è di Akito e Miyu... se non altro, se i due diventassero davvero fidanzati (come sembra essere) potrebbe essere sì un manga pieno di fanservice, ma sarebbe anche in parte sentimentale.
Breve storia nel complesso molto gradevole. L'autore presenta in maniera abbastanza drammatica il dramma di un terremoto nel Kanto e delinea, con brevi immagini, molteplici reazioni in risposta alla catastrofe, in maniera un po' concisa forse, ma credo che fosse proprio quello l'intento.
La trama non è troppo ingarbugliata, comunque funziona bene e nel complesso è piuttosto piacevole.
Mi è piaciuto molto l'evolversi del rapporto che si crea tra i due protagonisti, i quali si completano a vicenda: lei, donna ambigua, nella sua fragilità riesce ad essere d'aiuto a lui, dal quale è soccorsa, un adolescente che sviluppa parte della sua personalità nel corso della storia giungendo ad una svolta.
In definitiva non si tratta di un'eccellenza ma, se non altro per la rarità del contesto che muove l'azione, mi sento di consigliare questo manga a occhi chiusi.
La trama non è troppo ingarbugliata, comunque funziona bene e nel complesso è piuttosto piacevole.
Mi è piaciuto molto l'evolversi del rapporto che si crea tra i due protagonisti, i quali si completano a vicenda: lei, donna ambigua, nella sua fragilità riesce ad essere d'aiuto a lui, dal quale è soccorsa, un adolescente che sviluppa parte della sua personalità nel corso della storia giungendo ad una svolta.
In definitiva non si tratta di un'eccellenza ma, se non altro per la rarità del contesto che muove l'azione, mi sento di consigliare questo manga a occhi chiusi.
Un'ottima spada con la lama non affilata, ecco cos'è questo manga.
La trama molto semplicemente: terremoto seguito dal caos che permette a vari personaggi di incontrarsi per poi "partire" all'avventura. Avventura che praticamente consiste nella sopravvivenza fino ai soccorsi. Durante questo piccolo viaggio ci vengono mostrate veramente tante cose: il passato dei protagonisti, le varie vicissitudini degli stessi, tutto veramente compresso in due volumi abbastanza gradevoli.
Passiamo ai personaggi: il protagonista è uno sfigato indotto, nel senso che si ritrova depresso solo per propria convinzione, quando alla fine non è successo nulla di catastrofico, solo uno stop dal baseball; la protagonista è l'unico personaggio veramente intrigante, che riesce a risollevare il tono di questo manga.
Nota negativa, secondo me, la mancanza della spiegazione della seconda personalità della protagonista: cos'è? Da dove viene? E perché?
Detto questo, un altra cosa che non mi è piaciuta è la massiccia presenza di TETTE. Perché ad ogni scena dove lei è presente ci devono essere mostrate prima le sue tette e poi lei? Vabbè...
Comunque, tutto sommato un ottimo manga, meritevole di un buon 6.5, anche perché i disegni non sono malvagi, solo un po' privi di contesto.
La trama molto semplicemente: terremoto seguito dal caos che permette a vari personaggi di incontrarsi per poi "partire" all'avventura. Avventura che praticamente consiste nella sopravvivenza fino ai soccorsi. Durante questo piccolo viaggio ci vengono mostrate veramente tante cose: il passato dei protagonisti, le varie vicissitudini degli stessi, tutto veramente compresso in due volumi abbastanza gradevoli.
Passiamo ai personaggi: il protagonista è uno sfigato indotto, nel senso che si ritrova depresso solo per propria convinzione, quando alla fine non è successo nulla di catastrofico, solo uno stop dal baseball; la protagonista è l'unico personaggio veramente intrigante, che riesce a risollevare il tono di questo manga.
Nota negativa, secondo me, la mancanza della spiegazione della seconda personalità della protagonista: cos'è? Da dove viene? E perché?
Detto questo, un altra cosa che non mi è piaciuta è la massiccia presenza di TETTE. Perché ad ogni scena dove lei è presente ci devono essere mostrate prima le sue tette e poi lei? Vabbè...
Comunque, tutto sommato un ottimo manga, meritevole di un buon 6.5, anche perché i disegni non sono malvagi, solo un po' privi di contesto.
Non tutte le ciambelle riescono col buco. A questo manga questo detto calza a pennello.
Tokyo, la terra trema! è un evidente tentativo da parte dell'autore di proporre una storia particolare, ricca di pathos e buoni sentimenti... peccato che in realtà sia la fiera del "tutto già visto". Solita catastrofe, solita tizia super pettoruta e solito ragazzo che la salva e combatte interiormente. L'unica aggiunta che riesce a caratterizzare questo manga è la presenza di una doppia personalità nella protagonista femminile, il che darà una svolta molto action nella parte finale del manga.
Il tratto è molto essenziale, peccato che sembra di leggere un hentai (non a casa l'autore disegna doujinshi). Seni sproporzionati, ed ogni occasione è buona per il fan service. Siamo di fronte ad un'opera di valore medio. Se avete soldi da spendere acquistatelo pure, tanto sono solo 2 volumi; anche se secondo me l'autore poteva estendere un po' di più la storia e migliorare il valore complessivo del tutto.
Tokyo, la terra trema! è un evidente tentativo da parte dell'autore di proporre una storia particolare, ricca di pathos e buoni sentimenti... peccato che in realtà sia la fiera del "tutto già visto". Solita catastrofe, solita tizia super pettoruta e solito ragazzo che la salva e combatte interiormente. L'unica aggiunta che riesce a caratterizzare questo manga è la presenza di una doppia personalità nella protagonista femminile, il che darà una svolta molto action nella parte finale del manga.
Il tratto è molto essenziale, peccato che sembra di leggere un hentai (non a casa l'autore disegna doujinshi). Seni sproporzionati, ed ogni occasione è buona per il fan service. Siamo di fronte ad un'opera di valore medio. Se avete soldi da spendere acquistatelo pure, tanto sono solo 2 volumi; anche se secondo me l'autore poteva estendere un po' di più la storia e migliorare il valore complessivo del tutto.