Midnight Secretary
Disegnato da Tomu Ohmi dal 2006 e il 2009, uscito in Giappone per la Shogakukan e portato in Italia nel 2014 dalla Goen che ha impiegato 5 anni a finirlo, questo è un manga josei del ramo Office Lady, cioè del ramo che parla delle impiegate. E' nato dunque per far colpo su una determinata categoria e se in Giappone ci riesce io non mi sento di dare un buon parere, forse perché sono fuori target.
Il mio capo è un vampiro e io sono qui per fargli da segretaria e devo offrirgli il mio sangue come dolce dopo che ha fatto sesso con tante altre donne, con cui gli fissato io gli appuntamenti perché sono la sua fidata segretaria.
Quindi io faccio sesso col mio capo perché così la qualità del mio sangue migliora ed io mi diverto.
Non vorrei dire: ma che sogni hanno le lavoratrici giapponesi?
Comunque i primi 4 volumi sono noiosissimi, dove le cose che ho scritto sopra vengono dette in continuazione da Kaya (la segretaria modello) la quale si è innamorata del suo capo nel frattempo e ha avuto le avance di un altro uomo.
Dal quinto volume al settimo c’è un netto miglioramento con un po’ di trama in cui si ha la decisione di Saya e del suo capo Kyouhei di mettersi insieme regolarmente e le difficoltà frapposte dal Clan dei Vampiri. Si', perché il clan esige dai suoi membri che si sposino solo con persone ricche e potenti e mettersi con una semplice segretaria… ma alla fine l’amore vince!
Questo manga è considerato smut, ma in realtà è un soft porn in quanto le scene non sono tanto sporcaccione pur essendocene abbastanza.
Morale? Non consiglio questo manga a nessuno e se il tratto non è brutto la trama è ridicola. Mi spiace per la Goen ma con questo fumetto ha fatto un buco nell’acqua!
Il mio capo è un vampiro e io sono qui per fargli da segretaria e devo offrirgli il mio sangue come dolce dopo che ha fatto sesso con tante altre donne, con cui gli fissato io gli appuntamenti perché sono la sua fidata segretaria.
Quindi io faccio sesso col mio capo perché così la qualità del mio sangue migliora ed io mi diverto.
Non vorrei dire: ma che sogni hanno le lavoratrici giapponesi?
Comunque i primi 4 volumi sono noiosissimi, dove le cose che ho scritto sopra vengono dette in continuazione da Kaya (la segretaria modello) la quale si è innamorata del suo capo nel frattempo e ha avuto le avance di un altro uomo.
Dal quinto volume al settimo c’è un netto miglioramento con un po’ di trama in cui si ha la decisione di Saya e del suo capo Kyouhei di mettersi insieme regolarmente e le difficoltà frapposte dal Clan dei Vampiri. Si', perché il clan esige dai suoi membri che si sposino solo con persone ricche e potenti e mettersi con una semplice segretaria… ma alla fine l’amore vince!
Questo manga è considerato smut, ma in realtà è un soft porn in quanto le scene non sono tanto sporcaccione pur essendocene abbastanza.
Morale? Non consiglio questo manga a nessuno e se il tratto non è brutto la trama è ridicola. Mi spiace per la Goen ma con questo fumetto ha fatto un buco nell’acqua!
Una ragazza lavora per un uomo ricco, affascinante e anche vampiro di cui irrimediabilmente si innamora. Quanto sembra stereotipata questa trama? Tanto, è vero. Eppure la mano dell'autrice fa sì, a mio parere, che ne esca un mix vincente.
Bisogna innanzitutto tenere conto che il fumetto è del 2006 (io stessa lo lessi in scan molto prima che venisse pubblicato in Italia) e quindi qualsiasi riferimento alla popolarità di saghe somiglianti lascerebbe il tempo che trova: semplicemente, in quegli anni questi temi erano molto popolari.
I personaggi sono chiaramente basati sugli stereotipi di genere, ma con un bell'approfondimento psicologico.
Kaya è disponibile, gentile e innamorata, ma ha anche molto carattere e non esita a mettere in discussione i propri sentimenti. Nonostante si trovi a subire svariati rifiuti e delusioni, quando prende una decisione non si tira mai indietro, anche se questo rischia di portarle innumerevoli svantaggi e l'ostilità di Kyouhei... ma sempre con un sorriso e una cordialità disarmanti. Inoltre trovo un punto a favore il fatto che, quando è nelle vesti di segretaria, non rinunci mai all'assumere una figura professionale nell'abbigliamento e nei modi, risultando spesso molto ordinaria anche con il procedere della storia. Questa scelta crea un forte contrasto tra la figura di Kyouhei e quella di "Kaya la segretaria", che è evidente a lei come a tutti gli altri personaggi e che contribuisce a rendere più interessante la loro storia d'amore. E' pur vero che l'autrice ci mostra spesso Kaya anche nella sua versione più "carina", ma fino alla fine è evidente che non è quella la sua personalità dominante: per intenderci, non aspettiamoci che Kaya trasformi la sua immagine esteriore per amore. E' di gran lunga il personaggio migliore del manga, che prende lo stereotipo da cui è tratta e lo rigira a suo favore fino a diventare un personaggio fresco e originale.
Di Kyouhei si mostra spesso il lato umano e il fatto che la sua lotta interiore non sia solo rivolta al riconoscere i sentimenti che prova verso Kaya, ma anche una questione di identità personale. Interessante la visione che si dà del metodo di sopravvivenza dei vampiri nella società moderna, che, oltre ad offrire un pretesto per le caratteristiche smut dell'opera, è anche in grado di conciliare la figura del vampiro come predatore con la necessità di integrarla nella società. I personaggi secondari sono forse poco caratterizzati, o più che altro poco incisivi, ma la storia è chiaramente rivolta all'approfondimento della relazione tra i due protagonisti, quindi lo si accetta abbastanza facilmente.
I disegni, inoltre, sono delicati e molto espressivi, e non mancano svariati momenti simpatici rivolti ad alleggerire la narrazione, senza tuttavia mai scadere fuori contesto. Le scene a sfondo sessuale sono intense e coinvolgenti, se si considera che i sentimenti sono messi in gioco molto bene ed è facile immedesimarsi nei personaggi, vista anche la frequenza di momenti di riflessione personale.
In conclusione, "Midnight Secretary" è un'opera leggera, in cui l'approfondimento psicologico è ben fatto ma in ogni caso rivolto principalmente allo sviluppo della storia d'amore tra i protagonisti. Non è certamente un capolavoro della narrazione moderna, ma fa il suo lavoro e lo fa molto bene, con una bella ventata di freschezza nel genere narrativo in cui si inserisce.
Bisogna innanzitutto tenere conto che il fumetto è del 2006 (io stessa lo lessi in scan molto prima che venisse pubblicato in Italia) e quindi qualsiasi riferimento alla popolarità di saghe somiglianti lascerebbe il tempo che trova: semplicemente, in quegli anni questi temi erano molto popolari.
I personaggi sono chiaramente basati sugli stereotipi di genere, ma con un bell'approfondimento psicologico.
Kaya è disponibile, gentile e innamorata, ma ha anche molto carattere e non esita a mettere in discussione i propri sentimenti. Nonostante si trovi a subire svariati rifiuti e delusioni, quando prende una decisione non si tira mai indietro, anche se questo rischia di portarle innumerevoli svantaggi e l'ostilità di Kyouhei... ma sempre con un sorriso e una cordialità disarmanti. Inoltre trovo un punto a favore il fatto che, quando è nelle vesti di segretaria, non rinunci mai all'assumere una figura professionale nell'abbigliamento e nei modi, risultando spesso molto ordinaria anche con il procedere della storia. Questa scelta crea un forte contrasto tra la figura di Kyouhei e quella di "Kaya la segretaria", che è evidente a lei come a tutti gli altri personaggi e che contribuisce a rendere più interessante la loro storia d'amore. E' pur vero che l'autrice ci mostra spesso Kaya anche nella sua versione più "carina", ma fino alla fine è evidente che non è quella la sua personalità dominante: per intenderci, non aspettiamoci che Kaya trasformi la sua immagine esteriore per amore. E' di gran lunga il personaggio migliore del manga, che prende lo stereotipo da cui è tratta e lo rigira a suo favore fino a diventare un personaggio fresco e originale.
Di Kyouhei si mostra spesso il lato umano e il fatto che la sua lotta interiore non sia solo rivolta al riconoscere i sentimenti che prova verso Kaya, ma anche una questione di identità personale. Interessante la visione che si dà del metodo di sopravvivenza dei vampiri nella società moderna, che, oltre ad offrire un pretesto per le caratteristiche smut dell'opera, è anche in grado di conciliare la figura del vampiro come predatore con la necessità di integrarla nella società. I personaggi secondari sono forse poco caratterizzati, o più che altro poco incisivi, ma la storia è chiaramente rivolta all'approfondimento della relazione tra i due protagonisti, quindi lo si accetta abbastanza facilmente.
I disegni, inoltre, sono delicati e molto espressivi, e non mancano svariati momenti simpatici rivolti ad alleggerire la narrazione, senza tuttavia mai scadere fuori contesto. Le scene a sfondo sessuale sono intense e coinvolgenti, se si considera che i sentimenti sono messi in gioco molto bene ed è facile immedesimarsi nei personaggi, vista anche la frequenza di momenti di riflessione personale.
In conclusione, "Midnight Secretary" è un'opera leggera, in cui l'approfondimento psicologico è ben fatto ma in ogni caso rivolto principalmente allo sviluppo della storia d'amore tra i protagonisti. Non è certamente un capolavoro della narrazione moderna, ma fa il suo lavoro e lo fa molto bene, con una bella ventata di freschezza nel genere narrativo in cui si inserisce.
Vampiri. Un genere fantasy abusato negli ultimi anni, ma che nel 2009 era ancora abbastanza "originale". La storia non è molto innovativa: la protagonista, segretaria modello, è stata appena spostata di reparto e affidata ad uno dei dirigenti dell'azienda, un dispotico e affascinante, quanto donnaiolo uomo dai modi non molto affabili che cela un oscuro segreto. Dall'iniziale antipatia reciproca si passa, più o meno lentamente, ad un legame bizzarro (sicuramente non ortodosso) che porterà i due a essere molto intimi. In seguito a vari tiri e molla, i due riusciranno a trovare un loro equilibrio lontano dal sole.
I personaggi sono probabilmente abbastanza stereotipati, ma non mi sono dispiaciuti affatto. Kaya mi piace come personaggio, è intelligente, gentile, è ironica e fa delle facce buffissime; è la classica brava ragazza ma con quel non so che di autorevolezza che non ti permette di metterle i piedi di sopra. Se ti risponde a tono mantiene sempre un dolcissimo e professionale sorriso, che non si può non adorare. Kyouhei, dal canto suo è il classico cattivo ragazzo: donnaiolo, orgoglioso, dispotico, incapace di mostrare i suoi sentimenti, incredibilmente sexy. Le parti che più ho apprezzato di lui sono quelle in cui perde la maschera di uomo, o meglio dire vampiro, tutto d'un pezzo. Le frasi che dicono sono, a volte, un po' ripetitive, ma considerando che il più delle volte sono pensieri, non l'ho trovato particolarmente seccante!
Sicuramente nulla di nuovo, ma seppur visto e rivisto non l'ho trovato noioso, anzi, i disegni di Tomu sono talmente incantevoli che mi hanno ammaliato. Il tratto è delicato, dalle tinte un po' dark, si sofferma nei particolari solo quando questi sono rilevanti, per il resto si mantiene concentrato sui personaggi, dando risalto alle espressioni del viso. Davvero molto, molto bello. Il disegno è sicuramente il punto di forza dell'opera.
Considerando il genere aspettatevi tanta, tanta (ho detto tanta?) passione. Così tanta passione che il manga potrebbe andarvi a fuoco! Ma ho apprezzato anche questo, nell'opera di Tomu. In altri josei ho trovato delle scene spinte che scivolavano più sulla molestia che sul piacere di coppia! Ma il tratto delicato di Tomu rende tutto elegante e mai volgare. Scivola nella sensualità senza risultare rozzo, una cosa difficile per un genere in cui le scene esplicite sono all'ordine del capitolo!
L'unica nota dolente è la pubblicazione italiana. Sebbene la Goen abbia mantenuto le cover originali, che trovo meravigliose, sono alquanto delusa dell'operato della casa editrice! Ha annunciato l'opera nel 2012 per pubblicare il primo volume solo nel 2014, e finire con l'ultimo volume alla fine 2019. E' stata un'odissea praticamente.
I personaggi sono probabilmente abbastanza stereotipati, ma non mi sono dispiaciuti affatto. Kaya mi piace come personaggio, è intelligente, gentile, è ironica e fa delle facce buffissime; è la classica brava ragazza ma con quel non so che di autorevolezza che non ti permette di metterle i piedi di sopra. Se ti risponde a tono mantiene sempre un dolcissimo e professionale sorriso, che non si può non adorare. Kyouhei, dal canto suo è il classico cattivo ragazzo: donnaiolo, orgoglioso, dispotico, incapace di mostrare i suoi sentimenti, incredibilmente sexy. Le parti che più ho apprezzato di lui sono quelle in cui perde la maschera di uomo, o meglio dire vampiro, tutto d'un pezzo. Le frasi che dicono sono, a volte, un po' ripetitive, ma considerando che il più delle volte sono pensieri, non l'ho trovato particolarmente seccante!
Sicuramente nulla di nuovo, ma seppur visto e rivisto non l'ho trovato noioso, anzi, i disegni di Tomu sono talmente incantevoli che mi hanno ammaliato. Il tratto è delicato, dalle tinte un po' dark, si sofferma nei particolari solo quando questi sono rilevanti, per il resto si mantiene concentrato sui personaggi, dando risalto alle espressioni del viso. Davvero molto, molto bello. Il disegno è sicuramente il punto di forza dell'opera.
Considerando il genere aspettatevi tanta, tanta (ho detto tanta?) passione. Così tanta passione che il manga potrebbe andarvi a fuoco! Ma ho apprezzato anche questo, nell'opera di Tomu. In altri josei ho trovato delle scene spinte che scivolavano più sulla molestia che sul piacere di coppia! Ma il tratto delicato di Tomu rende tutto elegante e mai volgare. Scivola nella sensualità senza risultare rozzo, una cosa difficile per un genere in cui le scene esplicite sono all'ordine del capitolo!
L'unica nota dolente è la pubblicazione italiana. Sebbene la Goen abbia mantenuto le cover originali, che trovo meravigliose, sono alquanto delusa dell'operato della casa editrice! Ha annunciato l'opera nel 2012 per pubblicare il primo volume solo nel 2014, e finire con l'ultimo volume alla fine 2019. E' stata un'odissea praticamente.
Dopo una sofferta lettura di questa poltiglia trash ho sentito il dovere morale di recensire. Non per dissuadere qualcuno dalla lettura (no, anzi, bisogna rendersi conto da soli di quello che si ha sotto al proprio naso), ma per esporre la mia piena indignazione e per avvisare colui che si accinge ad affrontare questa trama che no, non vi troverà una gloriosa rappresentazione di una storia d'amore (a dispetto dell'intento dell'autrice); né del genere maschile, né di quello femminile.
La trama di ''Midnight Secretary'' la si può sintetizzare attraverso una manciata di parole. C'è un capo-vampiro che per sopravvivere ha bisogno di nutrirsi di sangue femminile; il suddetto sangue è più gustoso se la lussuriosa vittima è portata all'orgasmo dal prestante uomo-vampiro (che, dunque, si ''gode'' il pasto in ogni senso); c'è una segretaria tutto amore per il lavoro che, per dedizione al suo boss, offre il suo collo, assicurandosi prima di avere "prodotto il miglior sangue possibile" (cit.), ovvero di essere stata sessualmente ''estasiata'' dal prestante uomo-vampiro, per allattarlo alla sua vena nel modo più delizioso possibile per lui (e per lei). Straordinari che, per la protagonista, rientrano tranquillamente nei suoi doveri e compiti di segretaria. Dunque, siamo al cospetto di un incredibile modello femminile di intelligenza, amore per il proprio lavoro e spessore etico.
...
Oppure no.
Una delle cose che fa sanguinare i bulbi oculari al malcapitato lettore è questa: i rapporti sessuali tra i protagonisti avvengono subito dopo che il personaggio maschile è stato a letto con altre donne-pasto, in modo tale che lui possa "mangiare" la preferita del suo harem da sazio ed evitare di dissanguarla, fermandosi così a bere qualche goccia del suo sangue (l'unico che riesce a soddisfarlo appieno...ah, l'amour!). Quindi, ricapitoliamo: lui fa sesso con lei subito dopo averlo fatto con un'altra e, forse forse, dopo nemmeno essersi fatto una doccia. Che cosa struggevolmente romantica.
...
Oppure no.
Ora, io non voglio fare la perbenista e dire che tutto ciò sia disgustoso di per sé. Se la storia fosse stata presentata con i giusti accorgimenti e con le opportune delicatezze, dipingendo una relazione sentimentale difficile, basata sull'accettazione di tradimenti e di un insano rapporto carnefice/vittima, non avrei avuto problemi a godermela. Non avrei gridato sdegnata all'assoluta mancanza di amor proprio dalla parte di lei e di spessore e valore umano dalla parte di lui. Sarei, anzi, stata deliziata dalla coraggiosa scelta narrativa di rappresentare un amore così contorto e malato, con al centro due personaggi umani, deboli e poco idealizzati. Il punto è che tutta questa spazzatura viene presentata in maniera del tutto superficiale e, cosa ancora più grave, in una veste romantica e da farfalle (e non di pugni) nello stomaco, che pretende di elevare la protagonista al rango di ''donna meritevole di benedizioni e amore, in quanto ha sopportato tutto con assoluta abnegazione di se stessa, pensando sempre al bene di lui, prima che al proprio''. No, mi dispiace. Non mi si può venire a dire che l'amore è un buon amore se, per sostenerlo, si deve passare sul cadavere della cura e del rispetto di sé stessi.
Il mio raccapriccio non sta tanto nel non avere letto una buona e sana storia d'amore (ripeto: mi piace leggere di amori contorti e malsani, se questi vengono adeguatamente trattati), quanto nel fatto che questa cattiva e insana storia d'amore venga presentata come bella, buona e sana; nel fatto che la protagonista diventi un insulto alle donne, allorquando si pretende di presentarla come ciò che in alcun modo è: un modello ricco di profondità e di qualità; il paradigma perfetto della donna ideale. L'essere accecati dall'amore al punto di accettare qualsiasi condizione è, nell'universo valoriale di questo manga, una cosa meritevole e che ti candida alla ricompensa finale.
Quanto alla controparte maschile, siamo al cospetto del trionfo della vacuità: un belloccio narcisista, assetato di sangue (e dunque di sesso), tronfio del suo ''orgoglio di vampiro'', che risulta desiderabile perché è ricco, potente, bello e impossibile. Uno che prende le donne e le tratta male. Uno che ti fa cedere le ginocchia perché ti sfrutta per i suoi scopi e poi ti getta via. Un degno rappresentante dell'universo maschile, insomma.
...
Oppure no.
La trama di ''Midnight Secretary'' la si può sintetizzare attraverso una manciata di parole. C'è un capo-vampiro che per sopravvivere ha bisogno di nutrirsi di sangue femminile; il suddetto sangue è più gustoso se la lussuriosa vittima è portata all'orgasmo dal prestante uomo-vampiro (che, dunque, si ''gode'' il pasto in ogni senso); c'è una segretaria tutto amore per il lavoro che, per dedizione al suo boss, offre il suo collo, assicurandosi prima di avere "prodotto il miglior sangue possibile" (cit.), ovvero di essere stata sessualmente ''estasiata'' dal prestante uomo-vampiro, per allattarlo alla sua vena nel modo più delizioso possibile per lui (e per lei). Straordinari che, per la protagonista, rientrano tranquillamente nei suoi doveri e compiti di segretaria. Dunque, siamo al cospetto di un incredibile modello femminile di intelligenza, amore per il proprio lavoro e spessore etico.
...
Oppure no.
Una delle cose che fa sanguinare i bulbi oculari al malcapitato lettore è questa: i rapporti sessuali tra i protagonisti avvengono subito dopo che il personaggio maschile è stato a letto con altre donne-pasto, in modo tale che lui possa "mangiare" la preferita del suo harem da sazio ed evitare di dissanguarla, fermandosi così a bere qualche goccia del suo sangue (l'unico che riesce a soddisfarlo appieno...ah, l'amour!). Quindi, ricapitoliamo: lui fa sesso con lei subito dopo averlo fatto con un'altra e, forse forse, dopo nemmeno essersi fatto una doccia. Che cosa struggevolmente romantica.
...
Oppure no.
Ora, io non voglio fare la perbenista e dire che tutto ciò sia disgustoso di per sé. Se la storia fosse stata presentata con i giusti accorgimenti e con le opportune delicatezze, dipingendo una relazione sentimentale difficile, basata sull'accettazione di tradimenti e di un insano rapporto carnefice/vittima, non avrei avuto problemi a godermela. Non avrei gridato sdegnata all'assoluta mancanza di amor proprio dalla parte di lei e di spessore e valore umano dalla parte di lui. Sarei, anzi, stata deliziata dalla coraggiosa scelta narrativa di rappresentare un amore così contorto e malato, con al centro due personaggi umani, deboli e poco idealizzati. Il punto è che tutta questa spazzatura viene presentata in maniera del tutto superficiale e, cosa ancora più grave, in una veste romantica e da farfalle (e non di pugni) nello stomaco, che pretende di elevare la protagonista al rango di ''donna meritevole di benedizioni e amore, in quanto ha sopportato tutto con assoluta abnegazione di se stessa, pensando sempre al bene di lui, prima che al proprio''. No, mi dispiace. Non mi si può venire a dire che l'amore è un buon amore se, per sostenerlo, si deve passare sul cadavere della cura e del rispetto di sé stessi.
Il mio raccapriccio non sta tanto nel non avere letto una buona e sana storia d'amore (ripeto: mi piace leggere di amori contorti e malsani, se questi vengono adeguatamente trattati), quanto nel fatto che questa cattiva e insana storia d'amore venga presentata come bella, buona e sana; nel fatto che la protagonista diventi un insulto alle donne, allorquando si pretende di presentarla come ciò che in alcun modo è: un modello ricco di profondità e di qualità; il paradigma perfetto della donna ideale. L'essere accecati dall'amore al punto di accettare qualsiasi condizione è, nell'universo valoriale di questo manga, una cosa meritevole e che ti candida alla ricompensa finale.
Quanto alla controparte maschile, siamo al cospetto del trionfo della vacuità: un belloccio narcisista, assetato di sangue (e dunque di sesso), tronfio del suo ''orgoglio di vampiro'', che risulta desiderabile perché è ricco, potente, bello e impossibile. Uno che prende le donne e le tratta male. Uno che ti fa cedere le ginocchia perché ti sfrutta per i suoi scopi e poi ti getta via. Un degno rappresentante dell'universo maschile, insomma.
...
Oppure no.
Mi sono avvicinata a "Midnight Secretary" dopo aver letto altri lavori della Ohmi. Le storie sui vampiri non mi spiacciono, ma negli ultimi anni sembrava che l'unico modo per spiccare, nel cinema o nei cartacei, fosse parlare di loro.
Essendo questo un manga di tipologia Josei, mi aspettavo una trama un po' più matura, e in un certo senso così è stato. Non mi aspettavo un capolavoro, e forse anche per questo son riuscita a godermi il manga.
La storia è quella di Kaya, una giovane segretaria che si ritrova a dover collaborare con il dispotico Kyouhei Touma, un dirigente capace, ma anche parecchio intrattabile e dalla fama di terribile dongiovanni. Bello è bello, ma anche parecchio maleducato con la povera Kaya, che reputa troppo bruttina per fargli da segretaria personale. La ragazza però non demorde, e lo convince a tenerla, dimostrandogli le sue capacità.
Una sera si attarda troppo in ufficio, e così scopre il segreto del suo capo: lui è un vampiro. Lui si convince a tenerla con sé e partiranno i classici tira e molla.
A me i disegni son piaciuti moltissimo, adoro lo stile di questa mangaka, uomini o donne non fa differenza, per me son tutti splendidi. A differenza di "Forbidden Love", che era decisamente più leggero e scanzonato, questo ha tinte un pelo più "dark", momenti che ti strappano un sorriso sono assai rari. Salvo qualche faccina contrariata, non c'è nulla di che, e io personalmente ne ho sentito la mancanza.
Kaya all'apparenza è tutta tirata, e per nulla affascinante, ma quello era il suo intento, in realtà sembra una ragazzina, ed è per questo che predilige un aspetto più serio, perché altrimenti la gente non la terrebbe in considerazione. È una ragazza che si impegna e si dà da fare costantemente.
Kyouhei, invece, è il bello e impossibile, attaccato al suo essere vampiro che vuole a tutti i costi essere distaccato dagli umani. Quando capisce di essersi affezionato a Kaya è per lui uno shock.
I continui tira e molla fra i due, alla lunga, sono pesanti, ripetitivi e noiosi. Ma proprio tanto.
Altri personaggi di rilievo, che incidono in maniera seria nella trama, per me, non ce ne sono. Forse l'altra ragazza vampiro, di cui non ricordo il nome (questo per dire quanto gli altri personaggi contino nella storia).
L'inizio della storia era davvero molto intrigante e interessante, tuttavia, dopo il terzo volume è un calando, ed è un peccato.
Il finale, tra le altre cose, non mi ha mai convinta. Ho riletto "Midnight Secretary" più volte, perché alla fine non mi spiace, ma il finale devo dire che me lo aspettavo diverso, o comunque, mi aspettavo che la storia continuasse, perché così per me non è un vero finale.
In linea di massima, considerato il disegno, la trama e i personaggi, il mio voto finale non può che essere un sette.
Essendo questo un manga di tipologia Josei, mi aspettavo una trama un po' più matura, e in un certo senso così è stato. Non mi aspettavo un capolavoro, e forse anche per questo son riuscita a godermi il manga.
La storia è quella di Kaya, una giovane segretaria che si ritrova a dover collaborare con il dispotico Kyouhei Touma, un dirigente capace, ma anche parecchio intrattabile e dalla fama di terribile dongiovanni. Bello è bello, ma anche parecchio maleducato con la povera Kaya, che reputa troppo bruttina per fargli da segretaria personale. La ragazza però non demorde, e lo convince a tenerla, dimostrandogli le sue capacità.
Una sera si attarda troppo in ufficio, e così scopre il segreto del suo capo: lui è un vampiro. Lui si convince a tenerla con sé e partiranno i classici tira e molla.
A me i disegni son piaciuti moltissimo, adoro lo stile di questa mangaka, uomini o donne non fa differenza, per me son tutti splendidi. A differenza di "Forbidden Love", che era decisamente più leggero e scanzonato, questo ha tinte un pelo più "dark", momenti che ti strappano un sorriso sono assai rari. Salvo qualche faccina contrariata, non c'è nulla di che, e io personalmente ne ho sentito la mancanza.
Kaya all'apparenza è tutta tirata, e per nulla affascinante, ma quello era il suo intento, in realtà sembra una ragazzina, ed è per questo che predilige un aspetto più serio, perché altrimenti la gente non la terrebbe in considerazione. È una ragazza che si impegna e si dà da fare costantemente.
Kyouhei, invece, è il bello e impossibile, attaccato al suo essere vampiro che vuole a tutti i costi essere distaccato dagli umani. Quando capisce di essersi affezionato a Kaya è per lui uno shock.
I continui tira e molla fra i due, alla lunga, sono pesanti, ripetitivi e noiosi. Ma proprio tanto.
Altri personaggi di rilievo, che incidono in maniera seria nella trama, per me, non ce ne sono. Forse l'altra ragazza vampiro, di cui non ricordo il nome (questo per dire quanto gli altri personaggi contino nella storia).
L'inizio della storia era davvero molto intrigante e interessante, tuttavia, dopo il terzo volume è un calando, ed è un peccato.
Il finale, tra le altre cose, non mi ha mai convinta. Ho riletto "Midnight Secretary" più volte, perché alla fine non mi spiace, ma il finale devo dire che me lo aspettavo diverso, o comunque, mi aspettavo che la storia continuasse, perché così per me non è un vero finale.
In linea di massima, considerato il disegno, la trama e i personaggi, il mio voto finale non può che essere un sette.
"Midnight Secretary" è un josei con elementi fantasy di Tomu Ohmi. Kaya ha appena trovato lavoro come segretaria del direttore di una grande azienda, che nasconde un incredibile segreto: è un vampiro.
Kaya cercherà di svolgere al meglio il suo lavoro di segretaria, e oltre, al punto da offrire il suo sangue a Touma, il suo capo.
Mi dispiace per le poche righe di trama, ma purtroppo effettivamente è proprio tutto qui l'intreccio narrativo: segretaria devota al punto da offrire il proprio sangue al suo capo, ma ovviamente tra i due inizia a nascere qualcosa, inutile dirlo.
Il trionfo della banalità, alternato a parti che descrivono la vita di office lady (impiegata) di Kaya, che non fanno che appesantire il tutto ancora di più. Rivali inutili, e che forse è anche troppo considerare tali, si riducono a noiose comparse che non riescono ad animare la storia.
Anche i disegni oscillano parecchio nella qualità, la Ohmi si dimostra ancora incerta nei volti e nell'equilibrio delle tavole, a volte troppo bianche e vuote e altre volte fin troppo scure e piene di retini troppo pesanti.
Le tematiche e il genere ricordano un po' "Hapi Mari" della Enjouji, altro josei piatto e monotono.
Ci terrei a ricordare a chi tende (grazie a queste opere) a associare gli josei (cioé i manga per donne adulte) a qualcosa che tratti solo ed esclusivamente dei flirt in ufficio (quasi sempre col capo poi) delle office lady, che in realtà questo è un genere assolutamente più vario e interessante, che vanta manga strepitosi e originali, che però, per qualche misterioso e incomprensibile motivo, in Italia non arrivano, e se miracolosamente vengono portati, vengono serializzati in tempi molto dilatati (basti pensare a "Kuragehime" della Higashimura).
Con molta amarezza, archivierei "Midnight Secretary" a josei scialbo e monotono, che forse può attirare solo i fan più accaniti della Ohmi.
Buona l'edizione italiana della GOEN, molto fedele nelle grafiche e nella sovraccoperta all'edizione originale.
Kaya cercherà di svolgere al meglio il suo lavoro di segretaria, e oltre, al punto da offrire il suo sangue a Touma, il suo capo.
Mi dispiace per le poche righe di trama, ma purtroppo effettivamente è proprio tutto qui l'intreccio narrativo: segretaria devota al punto da offrire il proprio sangue al suo capo, ma ovviamente tra i due inizia a nascere qualcosa, inutile dirlo.
Il trionfo della banalità, alternato a parti che descrivono la vita di office lady (impiegata) di Kaya, che non fanno che appesantire il tutto ancora di più. Rivali inutili, e che forse è anche troppo considerare tali, si riducono a noiose comparse che non riescono ad animare la storia.
Anche i disegni oscillano parecchio nella qualità, la Ohmi si dimostra ancora incerta nei volti e nell'equilibrio delle tavole, a volte troppo bianche e vuote e altre volte fin troppo scure e piene di retini troppo pesanti.
Le tematiche e il genere ricordano un po' "Hapi Mari" della Enjouji, altro josei piatto e monotono.
Ci terrei a ricordare a chi tende (grazie a queste opere) a associare gli josei (cioé i manga per donne adulte) a qualcosa che tratti solo ed esclusivamente dei flirt in ufficio (quasi sempre col capo poi) delle office lady, che in realtà questo è un genere assolutamente più vario e interessante, che vanta manga strepitosi e originali, che però, per qualche misterioso e incomprensibile motivo, in Italia non arrivano, e se miracolosamente vengono portati, vengono serializzati in tempi molto dilatati (basti pensare a "Kuragehime" della Higashimura).
Con molta amarezza, archivierei "Midnight Secretary" a josei scialbo e monotono, che forse può attirare solo i fan più accaniti della Ohmi.
Buona l'edizione italiana della GOEN, molto fedele nelle grafiche e nella sovraccoperta all'edizione originale.
Non riesco a ricordare perché ho deciso di leggere Midnight Secretary. Si tratta di una delle opere più scontate e commerciali che possiate trovare. Una segretaria perfettina scopre che il suo capo in realtà è un vampiro che succhia il sangue alle giovani donne che si porta in ufficio nottetempo. Naturalmente la scoperta non la inorridisce ma anzi, visto che il capo è giovane e bello, si mette subito a sua disposizione per coprirlo, aiutarlo, ricordargli quando è tempo di nutrirsi e occasionalmente offrendogli anche il proprio sangue. Il tutto in un contesto banale e stereotipato al massimo.
Evidentemente il sogno erotico delle giovani giapponesi è costituito dall'uomo di potere (preferibilmente il capo diretto), ricco, di successo, ossessionato dal lavoro, bastardo dentro e che le tratta come delle schiave. Io proprio non lo capisco. È vero che questa critica si può muovere a tutto il genere di opere per office ladies, ma anche in questo genere ci sono opere che si salvano: mi vengono in mente Happy Marriage e Hotaru no Hikari, opere più che dignitose, con dei personaggi interessanti e un minimo di intrigo e di storia. Tutto questo non si può dire per Midnight Secretary. Noterò anche che la parte smut è piuttosto leggera e che la parte vampirica è un pretesto, presente soltanto perché i vampiri vanno di moda. L'unica cosa che posso salvare è il disegno, che comunque è abbastanza anonimo e in linea con gli standard degli shojo moderni. Per il resto lo sconsiglio a tutti.
Evidentemente il sogno erotico delle giovani giapponesi è costituito dall'uomo di potere (preferibilmente il capo diretto), ricco, di successo, ossessionato dal lavoro, bastardo dentro e che le tratta come delle schiave. Io proprio non lo capisco. È vero che questa critica si può muovere a tutto il genere di opere per office ladies, ma anche in questo genere ci sono opere che si salvano: mi vengono in mente Happy Marriage e Hotaru no Hikari, opere più che dignitose, con dei personaggi interessanti e un minimo di intrigo e di storia. Tutto questo non si può dire per Midnight Secretary. Noterò anche che la parte smut è piuttosto leggera e che la parte vampirica è un pretesto, presente soltanto perché i vampiri vanno di moda. L'unica cosa che posso salvare è il disegno, che comunque è abbastanza anonimo e in linea con gli standard degli shojo moderni. Per il resto lo sconsiglio a tutti.
All'inizio ho cominciato a leggere questo manga perchè mi piacciono le storie di vampiri e compagnia bella... e i primi capitoli sono veramente interessanti, il tratto è pulito, poco pretenzioso e piacevole tutto sommato, nonostante gli sfondi siano per lo più inesistenti. Il problema sono i personaggi: all'inizio prendono vita piuttosto bene e le loro personalità, anche se piuttosto scontate, sono comunque intriganti (non guasta il tocco soft-porn dell'autrice), ma non mantengono quello che premettono, rimanendo vaghi, senza spessore, banali. L'autrice sembra perdere interesse per loro a poco a poco, come se la annoiassero... e naturalmente questo è ciò che capita al lettore man mano che va avanti a leggere. Una lettura molto poco impegnativa, appena sufficiente, giusto se non avete proprio niente da fare.
Midnight Secretary è la storia di una segretaria, Kaya, che viene assunta per essere la segretaria del direttore di una grossa società giapponese. Il suo capo ha uno stile di vita abbastanza immorale e un caratteraccio e questo non le rende facile la vita. Se a questo aggiungiamo ciò che scopre involontariamente Kaya, cioè che il direttore è un vampiro... le cose si complicano ancor di più. Parte così la storia vera e propria in cui Kaya dovrà fare i conti con i ritmi del suo capo vampiro e la sua sete di sangue. Piano inizierà ad innamorarsi di lui, ricambiata, ma il vampiro è un tipo terribilmente orgoglioso che non ammetterebbe mai di essersi invaghito della sua segretaria umana...
Questo manga parte in modo abbastanza buono, le premesse per una bella storia ci sono tutte e per un po' sembrano anche ben realizzate... poi però il manga si perde un po', secondo me. L'autrice pare concentrarsi di più sulle parti un po' più "piccanti" e le ripetute scene di sesso fra i protagonisti, lasciando un po' da parte la trama vera e propria. Anche il mondo dei vampiri all'inizio sembra poter prendere un grosso ruolo nella storia, ma poi tutto risulta fin troppo annacquato e vago. Anche la fine mi è parsa abbastanza frettolosa e vaga.
Lo stile di disegno non è male, ma non è neanche eccelso.
In generale ritengo Midnight Secretary un'opera mediocre, che merita la sufficenza scarsa. E' un po' meglio delle opere di Mayu Shinjo, i disegni sono più gradevoli e la storia un po' più sensata, ma a volte rimane comunque l'impressione che il manga sia stato fatto più per mostrare scene soft-hard che per raccontare una storia.
Insomma, se proprio volete qualcosa di piccantino ma non hentai, leggete questo piuttosto che la Shinjo. Se volete un manga con più spessore, non consideratelo neppure.
Questo manga parte in modo abbastanza buono, le premesse per una bella storia ci sono tutte e per un po' sembrano anche ben realizzate... poi però il manga si perde un po', secondo me. L'autrice pare concentrarsi di più sulle parti un po' più "piccanti" e le ripetute scene di sesso fra i protagonisti, lasciando un po' da parte la trama vera e propria. Anche il mondo dei vampiri all'inizio sembra poter prendere un grosso ruolo nella storia, ma poi tutto risulta fin troppo annacquato e vago. Anche la fine mi è parsa abbastanza frettolosa e vaga.
Lo stile di disegno non è male, ma non è neanche eccelso.
In generale ritengo Midnight Secretary un'opera mediocre, che merita la sufficenza scarsa. E' un po' meglio delle opere di Mayu Shinjo, i disegni sono più gradevoli e la storia un po' più sensata, ma a volte rimane comunque l'impressione che il manga sia stato fatto più per mostrare scene soft-hard che per raccontare una storia.
Insomma, se proprio volete qualcosa di piccantino ma non hentai, leggete questo piuttosto che la Shinjo. Se volete un manga con più spessore, non consideratelo neppure.