Jack Frost
"Benvenuto nell'area Nord, Cagnolino scodinzolante di Camilla dell'area Ovest!" - Jack Frost
INTRODUZIONE
Jack Frost è un Manhwa ideato dall'autore coreano Jin-Ho Ko, noto anche per "+ Again", "Croquis Pop", "Heavy Metal Minister" e "Prizona 6". Il manga è ancora in corso e conta attualmente 5 volumi, fermi ormai da tempo. In Corea originariamente è stato pubblicato a partire dal 2005 su Haksan. È pubblicato dalla Flashbook Edizioni, che attualmente ha pubblicato tutti i 5 volumi disponibili. L'edizione è da 5,90€, con sovra-copertina e pagine a colori, tutto sommato i volumi sono di buona qualità (solamente la J-Pop sa fare di meglio).
TRAMA
Il manga vede una giovane liceale, Ju Noa, appena trasferita in un nuovo istituto, ma risvegliandosi non trova quello che tutti si aspetterebbero, cioè un normale istituto. Invece si ritrova in una cruenta e brutale battaglia tra due studenti, Jack Frost, il membro più forte dell'area Nord, e Hansen, personaggio frivolo che rappresenta l'area Ovest. Nel ben mezzo di questa battaglia, la povera Ju Noa perderà letteralmente la testa per mano di Jack Frost. Ma Ju non morirà, anzi scoprirà di non sentire alcun dolore. Ben presto scoprirà di non essere comunque più in vita, in quanto solo pochi prescelti, dopo la morte, vengono trasferiti in un mondo parallelo, all'interno dell'istituto privato Amityville. La povera Ju Noa si schiererà con l'area nord, a fianco del misterioso quanto brutale Jack Frost. Con la comparsa di Ju Noa in questo mondo, l'area Nord inizierà una vera e propria guerra contro le altre aree - Ovest, Est & Sud.
CONSIDERAZIONI
La trama in questi cinque volumi è appena accennata, ma le scene d'azione sono mozzafiato. Combattimenti all'ultimo sangue, con scene che cadono nello splatter. Queste scene si alternano a scene comiche, creando un buon mix, assai piacevole. Il tratto di Jin-Ho Ko è molto buono, può sembrare molto semplice (e lo è), però è piacevole. In definitiva il manga ha delle ottime carte da giocare, lo consiglio a coloro che apprezzano i manhwa/manga di combattimento, con anche scene leggermente forti, tendenti allo splatter. Sperando continui la pubblicazione il prima possibile, non posso che dare un voto basandomi su questi soli cinque volumi. Un buon 8 abbondante, tendente al 9.
INTRODUZIONE
Jack Frost è un Manhwa ideato dall'autore coreano Jin-Ho Ko, noto anche per "+ Again", "Croquis Pop", "Heavy Metal Minister" e "Prizona 6". Il manga è ancora in corso e conta attualmente 5 volumi, fermi ormai da tempo. In Corea originariamente è stato pubblicato a partire dal 2005 su Haksan. È pubblicato dalla Flashbook Edizioni, che attualmente ha pubblicato tutti i 5 volumi disponibili. L'edizione è da 5,90€, con sovra-copertina e pagine a colori, tutto sommato i volumi sono di buona qualità (solamente la J-Pop sa fare di meglio).
TRAMA
Il manga vede una giovane liceale, Ju Noa, appena trasferita in un nuovo istituto, ma risvegliandosi non trova quello che tutti si aspetterebbero, cioè un normale istituto. Invece si ritrova in una cruenta e brutale battaglia tra due studenti, Jack Frost, il membro più forte dell'area Nord, e Hansen, personaggio frivolo che rappresenta l'area Ovest. Nel ben mezzo di questa battaglia, la povera Ju Noa perderà letteralmente la testa per mano di Jack Frost. Ma Ju non morirà, anzi scoprirà di non sentire alcun dolore. Ben presto scoprirà di non essere comunque più in vita, in quanto solo pochi prescelti, dopo la morte, vengono trasferiti in un mondo parallelo, all'interno dell'istituto privato Amityville. La povera Ju Noa si schiererà con l'area nord, a fianco del misterioso quanto brutale Jack Frost. Con la comparsa di Ju Noa in questo mondo, l'area Nord inizierà una vera e propria guerra contro le altre aree - Ovest, Est & Sud.
CONSIDERAZIONI
La trama in questi cinque volumi è appena accennata, ma le scene d'azione sono mozzafiato. Combattimenti all'ultimo sangue, con scene che cadono nello splatter. Queste scene si alternano a scene comiche, creando un buon mix, assai piacevole. Il tratto di Jin-Ho Ko è molto buono, può sembrare molto semplice (e lo è), però è piacevole. In definitiva il manga ha delle ottime carte da giocare, lo consiglio a coloro che apprezzano i manhwa/manga di combattimento, con anche scene leggermente forti, tendenti allo splatter. Sperando continui la pubblicazione il prima possibile, non posso che dare un voto basandomi su questi soli cinque volumi. Un buon 8 abbondante, tendente al 9.
Jack Frost è uno dei pochissimi titoli Flashbook che segue il sottoscritto, e qui mai detto fu più appropriato "pochi ma buoni", in questo caso le opere pubblicate dalla Flash e il manhwa in questione è una di quelle. La trama è di quanto più interessante si possa trovare nei manhwa moderni. Una ragazzina viene appena trasferita nell'istituto Amityville zona nord, che dopo appena 2 pagine si ritrova senza testa. Ottimo inizio, spiazzante oserei dire, che lo diventa ancor di più con l'entrata in scena dell'eroe di turno, ovvero Jack Frost, lo studente più forte di tutto l'istituto, dotato di una forza incredibile e di un particolare vestito indistruttibile capace di donare poteri ancora più devastanti al protagonista.
Questo è solo l'inizio per una storia dal ritmo davvero incalzante (forse troppo) condita da numerosi combattimenti, colpi di scena, complotti e ancora combattimenti. Il tutto però con approfondimenti mirati al passato dei due protagonisti, che mantengono viva la curiosità di ogni lettore. Jack Frost può essere definito uno splatter divertente con qualche accenno di mistero, una lettura che sicuramente non tutti possono apprezzare visto i temi trattati, ma comunque un ottimo titolo reso davvero incredibile grazie all'edizione meravigliosa da parte di Flashbook, che propone un volume con sovraccoperta, pagine bianchissime, ma soprattutto indistruttibile, un po' come il vestito di Jack. Unica nota dolente (molto dolente) è la periodicità di pubblicazione, troppo ma troppo irregolare. Nonostante ciò si merita in tutto e per tutto un 7 pieno.
Questo è solo l'inizio per una storia dal ritmo davvero incalzante (forse troppo) condita da numerosi combattimenti, colpi di scena, complotti e ancora combattimenti. Il tutto però con approfondimenti mirati al passato dei due protagonisti, che mantengono viva la curiosità di ogni lettore. Jack Frost può essere definito uno splatter divertente con qualche accenno di mistero, una lettura che sicuramente non tutti possono apprezzare visto i temi trattati, ma comunque un ottimo titolo reso davvero incredibile grazie all'edizione meravigliosa da parte di Flashbook, che propone un volume con sovraccoperta, pagine bianchissime, ma soprattutto indistruttibile, un po' come il vestito di Jack. Unica nota dolente (molto dolente) è la periodicità di pubblicazione, troppo ma troppo irregolare. Nonostante ciò si merita in tutto e per tutto un 7 pieno.
"Jack Frost" di Jin-Ho Ko è uno di quei manga che già dal titolo e dalla tipologia dei disegni (basti vedere la copertina del primo volume) suscita a mio parere un certo interesse.
Jack Frost, oltre ad essere il soprannome di Bob Dylan, è ormai da secoli noto nel folklore nordeuropeo(in particolare si crede sia un immagine nata in Germania dagli Anglo-Sassoni) come una strana creatura (simile nelle fattezze a un elfo) considerata la personificazione del gelo invernale.
La tradizione originale vuole che sia egli l'autore di alcuni particolari disegni di cristallo che si formano alle finestre delle case le mattine particolarmente fredde. Questa tradizione si è poi diffusa anche in America e in particolare in Canada, dove ancor oggi Jack Frost è ricordato come la "personificazione dell'inverno", ma anche come il classico nome da dare a un pupazzo di neve.
Tornando al manga, la storia è ambientata all'istituto superiore privato Amityville" e i protagonisti sono due: la giovane liceale Ju Noa e Jack Frost, presentatoci da subito come "il più forte dell'istituto".
Come avrete intuito in questo liceo non si fa la solita vita scolastica, i liceali sono tutt'altro che comuni esseri umani e le "lezioni" consistono in lotte per l'equilibrio del potere tra le aree. Ed essendo Jack l'unico studente rimasto dell'Area Nord e anche il più forte dell'istituto, tutti (e dico tutti!) vogliono ucciderlo! L'arrivo di Ju Noa, ignara di essere una rarissima "mirror image", come compagno di classe non faciliterà di certo le cose... Cos'è una mirror image? Beh una cosa è certa: è immortale!
E nella storia dei manga è mai esistito un cattivone che non desiderasse l'immortalità?
Questi sono i presupposti della trama di Jack Frost di Jin-Ho Ko, un manhwa pieno di combattimenti all'ultimo sangue, superpoteri incredibili e tanto sadico humor ad intervallare gli sviluppi di una storia che si prospetta molto interessante.
Una lettura tutto sommato leggera, una storia semplice da seguire che consiglio vivamente.
I miei voti:
Disegni:8, Storia:7, Personaggi:8.
Jack Frost, oltre ad essere il soprannome di Bob Dylan, è ormai da secoli noto nel folklore nordeuropeo(in particolare si crede sia un immagine nata in Germania dagli Anglo-Sassoni) come una strana creatura (simile nelle fattezze a un elfo) considerata la personificazione del gelo invernale.
La tradizione originale vuole che sia egli l'autore di alcuni particolari disegni di cristallo che si formano alle finestre delle case le mattine particolarmente fredde. Questa tradizione si è poi diffusa anche in America e in particolare in Canada, dove ancor oggi Jack Frost è ricordato come la "personificazione dell'inverno", ma anche come il classico nome da dare a un pupazzo di neve.
Tornando al manga, la storia è ambientata all'istituto superiore privato Amityville" e i protagonisti sono due: la giovane liceale Ju Noa e Jack Frost, presentatoci da subito come "il più forte dell'istituto".
Come avrete intuito in questo liceo non si fa la solita vita scolastica, i liceali sono tutt'altro che comuni esseri umani e le "lezioni" consistono in lotte per l'equilibrio del potere tra le aree. Ed essendo Jack l'unico studente rimasto dell'Area Nord e anche il più forte dell'istituto, tutti (e dico tutti!) vogliono ucciderlo! L'arrivo di Ju Noa, ignara di essere una rarissima "mirror image", come compagno di classe non faciliterà di certo le cose... Cos'è una mirror image? Beh una cosa è certa: è immortale!
E nella storia dei manga è mai esistito un cattivone che non desiderasse l'immortalità?
Questi sono i presupposti della trama di Jack Frost di Jin-Ho Ko, un manhwa pieno di combattimenti all'ultimo sangue, superpoteri incredibili e tanto sadico humor ad intervallare gli sviluppi di una storia che si prospetta molto interessante.
Una lettura tutto sommato leggera, una storia semplice da seguire che consiglio vivamente.
I miei voti:
Disegni:8, Storia:7, Personaggi:8.
<i>Jin-Ho Ko</i>, giovane emergente nel mondo del manhwa coreano, è uno degli artisti più talentuosi della rivista <b>Haksan Publishing</b>, con cui pubblica (o ha pubblicato) opere quali <i><a href="/manga/Croquis+Pop">Croquis Pop</a></i> e <b>Jack Frost</b>, il cui successo gli ha permesso di venire notato anche in Giappone da una delle più importanti case editrici nipponiche: <b>Shogakukan</b>. La collaborazione tra l’editore e <i>Jin-Ho Ko</i>, sfociata nel non perfettamente riuscito <i>Prizona6</i>, ha donato ulteriore popolarità al disegnatore, permettendogli di giungere anche nel nostro paese con la sua opera più acclamata, <b>Jack Frost</b>, grazie a <b>FlashBook Edizioni</b>.
<b>Jack Frost è una sadica ode al massacro</b>, in cui mostri con fattezze umane, inebriati dal sangue e dalla distruzione indiscriminata, si fanno a pezzi col sorriso sulle labbra e nei cui combattimenti trovano spazio tutti i peggiori e più aberranti istinti bestiali insiti nell’animo umano. In questa vera e propria bolgia infernale si trasferisce l’ignara Ju Noa, giovane studentessa delle superiori che non fa nemmeno in tempo a finire di presentarsi di fronte ai nuovi compagni prima di ritrovarsi... senza testa. Decapitata da Hansen, il rappresentante degli studenti, assiste, misteriosamente ancora viva nonostante la separazione forzata di testa e corpo, allo scontro tra il suo carnefice e Jack Frost, l’uomo più forte di Amityville, prima di svenire. Risvegliatasi in infermeria con la testa attaccata al collo ma incapace di muoversi, viene a conoscenza dei misteri legati ad Amityville e alla sua presenza in quel luogo. Amityville non è infatti un normale istituto superiore, bensì una dimensione parallela alla nostra in cui i giungono coloro che, morti nel mondo reale, sono in possesso di un karma talmente negativo da venire rifiutati dall’aldilà stesso.
Grande quanto una nazione e divisa in quattro aree rappresentanti i punti cardinali, Amityville si trova al momento in uno stato di equilibrio tra le diverse aree grazie alla presenza nell'area Nord della direttrice Helmina, detta la Strega, e di Jack Frost, colui che, solo, era stato in grado di tenere testa al resto della scuola durante la Tredicesima Guerra per la Riunificazione di Amityville. Equilibrio, questo, destinato però a crollare a causa dell'arrivo di Ju Noa, ragazza insolita persino per gli standard della scuola. Ju Noa è infatti un'Image Mirror, creatura leggendaria in possesso del dono dell'immortalità, capace di sopravvivere anche se fatta a pezzi o decapitata - a differenza degli altri studenti che, in caso di morte, svanirebbero per sempre da Amityville tornando al nulla assoluto.
Tra un combattimento e l'altro, molti sono i misteri che ci vengono presentati e che trovano pian piano risposta nell'evolversi della storia. Di quali altri poteri è dotata Ju Noa, perché il suo arrivo ha causato l'inizio di una nuova guerra totale e perché non ricorda nulla della sua vita precedente, compreso il modo in cui è morta? Chi è Jack Frost, l'uomo più forte di Amityville, e qual è il suo legame con l'Image Mirror? Cosa sono le Colonne di Salomone, al cui interno sono rinchiusi i peggiori demoni di Amityville e che i nemici dell'Area Nord sembrano intenzionati a liberare per prevalere su Jack Frost? E che poteri nasconde Helmina, la Strega? Alternando dialoghi e avvenimenti in cui veniamo a conoscenza delle risposte a questi misteri e sadici scontri all'ultimo sangue, Jin-Ho Ko ci porta in un claustrofobico e angosciante viaggio all'insegna della distruzione indiscriminata e della violenza fine a se stessa. Utili a spezzare il ritmo narrativo vi sono anche intermezzi comici, spesso in deformed e incentrati su Ju Noa.
Perfetto complemento alla narrazione è lo stile di disegno di Jin-Ho Ko, più che adatto alle scene d'azione e in grado di accentuare al meglio le deformazioni grafiche di volti in preda al delirio e alla sete di sangue e di corpi tesi al massacro, con arti spesso deformi o somiglianti a quelli di bestie selvagge. Ad Amityville c'è poco spazio per la luce e per renderne al meglio l'atmosfera cupa quasi ogni singola tavola è caricata con retini scuri e fittissimi.
La collaborazione con <b>Shogakukan</b> aveva recentemente rallentato la serializzazione di <b>Jack Frost</b> in Corea dopo l’uscita del terzo volume, spingendo saggiamente la casa di Bologna ad attendere ulteriori sviluppi prima di iniziarne la distribuzione in Italia, onde evitare di trovarsi tra le mani un altro manhwa interrotto. La scelta si è poi rivelata corretta, in quanto dopo un paio di volumi di <i><a href="/manga/Prizona+6">Prizona6</a></i>, uno pseudo-thriller alla <i>Lost</i> non particolarmente adatto allo stile narrativo e grafico di <i>Jin-Ho Ko</i>, l'autore è tornato al lavoro su <b>Jack Frost</b> facendo uscire in rapida successione i volumi 4 e 5 e annunciandone la conclusione per il sesto. <b>FlashBook Edizioni</b> ha deciso dunque di far uscire il primo numero in anteprima al <b><i>Lucca Comics 2009</i></b>, pubblicando i restanti con cadenza bimestrale, che si spera possa mantenersi tale per tutti i sei volumi (il sesto, ricordo, non ancora uscito in patria).
L'edizione è quella canonica da fumetteria adottata dall'editore. La carta utilizzata, tendente al grigio e ben spessorata, permette al contempo un'incredibile flessibilità dell'albo e una trasparenza delle tavole pressoché nulla. Buona la qualità di stampa, con campiture nere uniformi e priva di artifici o errori nella resa dei retini e dei tratteggi. Pregevole la sovracopertina lucida, riportante su una bandella interna alcune dichiarazioni dell'autore e presentante la stessa immagine che la cover sottostante riporta in scala di rossi. L'adattamento dei dialoghi è fluido e scorrevole e non presenta refusi o imperfezioni, mentre non vi è traccia di approfondimenti o redazionali esplicativi. Da segnalare, inoltre, a inizio primo volume la presenza di quattro pagine a colori stampate su carta patinata. Il prezzo si attesta sui 5.90€, in linea con la qualità complessiva dell'edizione.
<b>Jack Frost è una sadica ode al massacro</b>, in cui mostri con fattezze umane, inebriati dal sangue e dalla distruzione indiscriminata, si fanno a pezzi col sorriso sulle labbra e nei cui combattimenti trovano spazio tutti i peggiori e più aberranti istinti bestiali insiti nell’animo umano. In questa vera e propria bolgia infernale si trasferisce l’ignara Ju Noa, giovane studentessa delle superiori che non fa nemmeno in tempo a finire di presentarsi di fronte ai nuovi compagni prima di ritrovarsi... senza testa. Decapitata da Hansen, il rappresentante degli studenti, assiste, misteriosamente ancora viva nonostante la separazione forzata di testa e corpo, allo scontro tra il suo carnefice e Jack Frost, l’uomo più forte di Amityville, prima di svenire. Risvegliatasi in infermeria con la testa attaccata al collo ma incapace di muoversi, viene a conoscenza dei misteri legati ad Amityville e alla sua presenza in quel luogo. Amityville non è infatti un normale istituto superiore, bensì una dimensione parallela alla nostra in cui i giungono coloro che, morti nel mondo reale, sono in possesso di un karma talmente negativo da venire rifiutati dall’aldilà stesso.
Grande quanto una nazione e divisa in quattro aree rappresentanti i punti cardinali, Amityville si trova al momento in uno stato di equilibrio tra le diverse aree grazie alla presenza nell'area Nord della direttrice Helmina, detta la Strega, e di Jack Frost, colui che, solo, era stato in grado di tenere testa al resto della scuola durante la Tredicesima Guerra per la Riunificazione di Amityville. Equilibrio, questo, destinato però a crollare a causa dell'arrivo di Ju Noa, ragazza insolita persino per gli standard della scuola. Ju Noa è infatti un'Image Mirror, creatura leggendaria in possesso del dono dell'immortalità, capace di sopravvivere anche se fatta a pezzi o decapitata - a differenza degli altri studenti che, in caso di morte, svanirebbero per sempre da Amityville tornando al nulla assoluto.
Tra un combattimento e l'altro, molti sono i misteri che ci vengono presentati e che trovano pian piano risposta nell'evolversi della storia. Di quali altri poteri è dotata Ju Noa, perché il suo arrivo ha causato l'inizio di una nuova guerra totale e perché non ricorda nulla della sua vita precedente, compreso il modo in cui è morta? Chi è Jack Frost, l'uomo più forte di Amityville, e qual è il suo legame con l'Image Mirror? Cosa sono le Colonne di Salomone, al cui interno sono rinchiusi i peggiori demoni di Amityville e che i nemici dell'Area Nord sembrano intenzionati a liberare per prevalere su Jack Frost? E che poteri nasconde Helmina, la Strega? Alternando dialoghi e avvenimenti in cui veniamo a conoscenza delle risposte a questi misteri e sadici scontri all'ultimo sangue, Jin-Ho Ko ci porta in un claustrofobico e angosciante viaggio all'insegna della distruzione indiscriminata e della violenza fine a se stessa. Utili a spezzare il ritmo narrativo vi sono anche intermezzi comici, spesso in deformed e incentrati su Ju Noa.
Perfetto complemento alla narrazione è lo stile di disegno di Jin-Ho Ko, più che adatto alle scene d'azione e in grado di accentuare al meglio le deformazioni grafiche di volti in preda al delirio e alla sete di sangue e di corpi tesi al massacro, con arti spesso deformi o somiglianti a quelli di bestie selvagge. Ad Amityville c'è poco spazio per la luce e per renderne al meglio l'atmosfera cupa quasi ogni singola tavola è caricata con retini scuri e fittissimi.
La collaborazione con <b>Shogakukan</b> aveva recentemente rallentato la serializzazione di <b>Jack Frost</b> in Corea dopo l’uscita del terzo volume, spingendo saggiamente la casa di Bologna ad attendere ulteriori sviluppi prima di iniziarne la distribuzione in Italia, onde evitare di trovarsi tra le mani un altro manhwa interrotto. La scelta si è poi rivelata corretta, in quanto dopo un paio di volumi di <i><a href="/manga/Prizona+6">Prizona6</a></i>, uno pseudo-thriller alla <i>Lost</i> non particolarmente adatto allo stile narrativo e grafico di <i>Jin-Ho Ko</i>, l'autore è tornato al lavoro su <b>Jack Frost</b> facendo uscire in rapida successione i volumi 4 e 5 e annunciandone la conclusione per il sesto. <b>FlashBook Edizioni</b> ha deciso dunque di far uscire il primo numero in anteprima al <b><i>Lucca Comics 2009</i></b>, pubblicando i restanti con cadenza bimestrale, che si spera possa mantenersi tale per tutti i sei volumi (il sesto, ricordo, non ancora uscito in patria).
L'edizione è quella canonica da fumetteria adottata dall'editore. La carta utilizzata, tendente al grigio e ben spessorata, permette al contempo un'incredibile flessibilità dell'albo e una trasparenza delle tavole pressoché nulla. Buona la qualità di stampa, con campiture nere uniformi e priva di artifici o errori nella resa dei retini e dei tratteggi. Pregevole la sovracopertina lucida, riportante su una bandella interna alcune dichiarazioni dell'autore e presentante la stessa immagine che la cover sottostante riporta in scala di rossi. L'adattamento dei dialoghi è fluido e scorrevole e non presenta refusi o imperfezioni, mentre non vi è traccia di approfondimenti o redazionali esplicativi. Da segnalare, inoltre, a inizio primo volume la presenza di quattro pagine a colori stampate su carta patinata. Il prezzo si attesta sui 5.90€, in linea con la qualità complessiva dell'edizione.
Jack Frost è un manga che deve ancora decollare a livello di trama, ma che presenta spunti interessanti. Sebbene i personaggi finora non abbiano goduto di una caratterizzazione convincente, data anche la scarsità di materiale disponibile, bisogna ammettere che ognuno di loro ha delle caratteristiche accattivanti e, nonostante qualche sensazione di già visto, si può dire che la realizzazione dei personaggi è il punto forte dell'opera.
Il primo volume ha una sceneggiatura piuttosto anonima, senza dialoghi o battute particolarmente significative, mentre nel secondo si nota già un miglioramento. Consigliato agli amanti degli anti-eroi.
Il primo volume ha una sceneggiatura piuttosto anonima, senza dialoghi o battute particolarmente significative, mentre nel secondo si nota già un miglioramento. Consigliato agli amanti degli anti-eroi.
Vi piace l'Azione con la "A" maiuscola? Vi piacciono i Manga a tinte fosche dove anche ingegnandovi non riuscite a capire dove bene vogliano andare a parare? Vi piacciono gli scontri violenti e sanguinolenti?
In tal caso direi che Jack Frost fa decisamente per voi!
Il tratto è buono, le scene d'azione sono realizzate con cura...i miei complimenti per il sangue! Gli amanti del fan service non hanno di che preoccuparsi, non manca, come non mancano scene buffe/divertenti per staccare un po'. Da quanto posso vedere c'è un personaggio che ricorda Molto Integra di Hellsing (potete vederla nelle immagini qui a fianco, su forza, ditemi che non è lei!)
Non vi svelo altro per non rovinarvi la sorpresa, ma consiglio caldamente la lettura di questo Manhwa!
In tal caso direi che Jack Frost fa decisamente per voi!
Il tratto è buono, le scene d'azione sono realizzate con cura...i miei complimenti per il sangue! Gli amanti del fan service non hanno di che preoccuparsi, non manca, come non mancano scene buffe/divertenti per staccare un po'. Da quanto posso vedere c'è un personaggio che ricorda Molto Integra di Hellsing (potete vederla nelle immagini qui a fianco, su forza, ditemi che non è lei!)
Non vi svelo altro per non rovinarvi la sorpresa, ma consiglio caldamente la lettura di questo Manhwa!