Yuria Type 100
Per quanto riguarda questo manga, "Yuria Type 100", sono quasi costretto ad allontanarmi dal giudizio generale perché, a differenza di quanto molti pensano, l'ho reputata un'opera di qualità piuttosto bassa, e spiegherò anche il motivo di tale scelta.
Iniziamo però col dire che il manga, incominciato nel 2006, si sviluppa per ben dodici volumetti (e questo è a mio avviso già un fattore negativo). Shigemitsu Harada, il creatore della storia, e Nobuto Hagio, il disegnatore, hanno cercato di creare un prodotto che navigasse tra le infide acque del "volgare" (in senso buono) e del "divertente". Un tentativo che, a mio avviso, non può che considerarsi fallito.
La storia vede come protagonista maschile Shunsuke, un giovane universitario del tutto normale, con una fidanzata piuttosto ricca che, però, è costretta a vivere lontano da lui per motivi familiari. Un bel giorno incontra per strada una fanciulla seminuda e, spinto da un moto di bontà, la prende con sé, almeno per curarla e darle ospitalità per la notte. Non sa, però, che Yuria, questo è il nome della ragazza, non è un essere umano comune, bensì una bambola gonfiabile di ultima generazione. Essa possiede ogni possibile capacità per soddisfare il proprio padrone al meglio, ma ha un piccolo particolare: deve servire in maniera assoluta soltanto il primo uomo che la penetrerà.
Shunsuke rimarrà del tutto ignaro della sua natura, ma, in un modo o nell'altro, si troverà a convivere con lei. Avendo scoperto che non ha altro luogo in cui andare la accoglie in casa sua, dando così seguito a una serie di disavventure che gli sconvolgeranno la vita per sempre.
La mia analisi parte da un presupposto: i primi volumi del manga mi hanno lasciato piuttosto soddisfatto. Una storia leggera, che non pretendeva nulla di serio, se non divertire il lettore con situazioni paradossali e piuttosto oscene. Tuttavia, ed è questo uno degli errori peggiori, si è allungata in maniera incredibile, facendo così emergere una serie di elementi negativi che, a lungo andare, peseranno parecchio nella mia considerazione.
La ripetitività. La storia, seppur divertente, continua a mostrare sempre le stesse scene. Compaiono nuovi personaggi ma, una volta che vi ci si sarà abituati, non offriranno niente di così sensazionale. Le mosse sono quelle e, una volta imparate, anche le sensazionali bambole gonfiabili non riusciranno più a soddisfare pienamente.
In secondo luogo la pressoché totale mancanza di spessore caratteriale. I protagonisti risultano infatti piuttosto "piatti", e non solo per i disegni. Shunsuke è un ragazzo normale, che alterna momenti di bontà assoluta ad attimi di ignoranza colossale. Il fatto che fosse già fidanzato mi aveva lasciato sorpreso, soprattutto per tutti i possibili sviluppi. Non mi aspettavo niente di serio o drammatico, ma allo stesso tempo mi ha lasciato basito l'immobilità della situazione nell'unico possibile triangolo amoroso.
I disegni sono molto semplici, tratti chiari e distinti e sfondi definiti al minimo essenziale. Su questo, comunque, non ho poi molto da lamentarmi. Forse se avessero reso le fanciulle un pochino più seducenti la storia avrebbe avuto più pathos (ed eccitazione), ma per il genere in questione va bene anche così.
Come già detto, e ripetuto, il voler prolungare l'opera fino a ben dodici volumetti è stata una scelta poco saggia. L'originalità iniziale si perde con il passare dei capitoli e, giunti al finale, non si può che restare delusi. Esatto, perché dopo tutta questa lettura, mi sarei veramente augurato una conclusione più ad effetto. Inaspettata, certo, ma comunque banale e quasi affrettata (anche se dire così dopo dodici volumi sembra piuttosto strano).
E dunque come valutare quest'opera? Personalmente non le darei la sufficienza. Seppur mi abbia concesso momenti divertenti, i difetti pesano effettivamente troppo. Ed è un peccato.
Voto finale: 5… e mezzo!
Iniziamo però col dire che il manga, incominciato nel 2006, si sviluppa per ben dodici volumetti (e questo è a mio avviso già un fattore negativo). Shigemitsu Harada, il creatore della storia, e Nobuto Hagio, il disegnatore, hanno cercato di creare un prodotto che navigasse tra le infide acque del "volgare" (in senso buono) e del "divertente". Un tentativo che, a mio avviso, non può che considerarsi fallito.
La storia vede come protagonista maschile Shunsuke, un giovane universitario del tutto normale, con una fidanzata piuttosto ricca che, però, è costretta a vivere lontano da lui per motivi familiari. Un bel giorno incontra per strada una fanciulla seminuda e, spinto da un moto di bontà, la prende con sé, almeno per curarla e darle ospitalità per la notte. Non sa, però, che Yuria, questo è il nome della ragazza, non è un essere umano comune, bensì una bambola gonfiabile di ultima generazione. Essa possiede ogni possibile capacità per soddisfare il proprio padrone al meglio, ma ha un piccolo particolare: deve servire in maniera assoluta soltanto il primo uomo che la penetrerà.
Shunsuke rimarrà del tutto ignaro della sua natura, ma, in un modo o nell'altro, si troverà a convivere con lei. Avendo scoperto che non ha altro luogo in cui andare la accoglie in casa sua, dando così seguito a una serie di disavventure che gli sconvolgeranno la vita per sempre.
La mia analisi parte da un presupposto: i primi volumi del manga mi hanno lasciato piuttosto soddisfatto. Una storia leggera, che non pretendeva nulla di serio, se non divertire il lettore con situazioni paradossali e piuttosto oscene. Tuttavia, ed è questo uno degli errori peggiori, si è allungata in maniera incredibile, facendo così emergere una serie di elementi negativi che, a lungo andare, peseranno parecchio nella mia considerazione.
La ripetitività. La storia, seppur divertente, continua a mostrare sempre le stesse scene. Compaiono nuovi personaggi ma, una volta che vi ci si sarà abituati, non offriranno niente di così sensazionale. Le mosse sono quelle e, una volta imparate, anche le sensazionali bambole gonfiabili non riusciranno più a soddisfare pienamente.
In secondo luogo la pressoché totale mancanza di spessore caratteriale. I protagonisti risultano infatti piuttosto "piatti", e non solo per i disegni. Shunsuke è un ragazzo normale, che alterna momenti di bontà assoluta ad attimi di ignoranza colossale. Il fatto che fosse già fidanzato mi aveva lasciato sorpreso, soprattutto per tutti i possibili sviluppi. Non mi aspettavo niente di serio o drammatico, ma allo stesso tempo mi ha lasciato basito l'immobilità della situazione nell'unico possibile triangolo amoroso.
I disegni sono molto semplici, tratti chiari e distinti e sfondi definiti al minimo essenziale. Su questo, comunque, non ho poi molto da lamentarmi. Forse se avessero reso le fanciulle un pochino più seducenti la storia avrebbe avuto più pathos (ed eccitazione), ma per il genere in questione va bene anche così.
Come già detto, e ripetuto, il voler prolungare l'opera fino a ben dodici volumetti è stata una scelta poco saggia. L'originalità iniziale si perde con il passare dei capitoli e, giunti al finale, non si può che restare delusi. Esatto, perché dopo tutta questa lettura, mi sarei veramente augurato una conclusione più ad effetto. Inaspettata, certo, ma comunque banale e quasi affrettata (anche se dire così dopo dodici volumi sembra piuttosto strano).
E dunque come valutare quest'opera? Personalmente non le darei la sufficienza. Seppur mi abbia concesso momenti divertenti, i difetti pesano effettivamente troppo. Ed è un peccato.
Voto finale: 5… e mezzo!
"Yuria Type 100" è un manga di genere commedia / erotico di dodici volumi, scritto da Shigemitsu Harada (già autore di "Oretama - Le mie palle") e disegnato da Nobuto Hagio.
La storia ha per protagonista la Yuria del titolo. Tutto inizia quando in un certo laboratorio, uno scienziato, tale dr. Akiba, crea la Yuria Type 100, sofisticata e tecnologicamente avanzata bambola gonfiabile. Yuria è indistinguibile da una vera donna e, una volta penetrata per la prima volta, diventerà la schiava sessuale dell'uomo con cui avrà consumato il rapporto.
Mentre il dr. Akiba è ansioso di effettuare il "collaudo", Yuria fugge, e viene ritrovata da Shunsuke, un ragazzo gentile e di bell'aspetto, che avendo saputo che la ragazza non ha un posto dove vivere decide di ospitare a casa sua. Yuria se ne "innamora" subito, e senza rivelare la sua vera natura cerca in tutti i modi di spingerlo a fare sesso con lei. Shunsuke però è fidanzato e non se la fila per nulla, nonostante le esplicite provocazioni della bambola.
Nel corso della storia fanno la comparsa altri modelli di bambole gonfiabili, "sorelle" di Yuria e modelli di concorrenza americani, ognuna con le sua caratteristiche particolari, sempre molto inclini a voler fare sesso con i loro "padroni".
Il manga è di genere erotico, ma non è un hentai. Tranne pochissime volte, non ci sono rapporti sessuali completi; il manga è censurato già di suo e non si vede davvero nulla oltre alle tette delle ragazze. La narrazione punta sempre sulla comicità delle situazioni e sui doppi sensi che si possono creare, facendo leva sulla volgarità un po' sboccata di Yuria, che non ha proprio peli sulla lingua. Tante sono le gag, alcune davvero divertenti come ad esempio le mosse di wrestling con le quali Shunsuke si libera di Yuria quando è troppo eccitata.
La storia poi va presa per quello che è, senza porsi troppe domande. Ad esempio Yuria e le altre bambole dovrebbero essere dei robot, ma possono tranquillamente mangiare e bere, dormire (e sognare), farsi il bagno e provare sentimenti come l'amore e la gelosia. L'autore non spiega come questo sia possibile, ma alla fine non influisce sul risultato finale. Il manga rimane divertente e gradevole da leggere anche senza spiegazioni. Certo, ad un certo punto si inizia a sentire un po' di ripetitività nelle situazioni, ma l'autore è bravo a spezzare la narrazione inserendo in ogni volume capitoli che hanno per protagoniste le altre bambole oltre a Yuria. Arrivati a metà circa dell'opera, comunque, anche questo non basta più: i capitoli sono sempre quasi autoconclusivi e, per quanto divertenti, il fatto che la storia non proceda mai finisce ben presto per stancare.
I disegni sono ben fatti e sempre molto ordinati e puliti. Il disegnatore disegna delle belle ragazze, sia di volto che di corpo, e non lesina a mostrarle mezze nude e in pose sexy.
Preso per quello che è, "Yuria Type 100" è un buon manga comico. La storia ha delle premesse divertenti e le varie situazioni fanno davvero ridere, a patto che chi legge sia di ampie vedute e non abbia problemi con il genere erotico. Il difetto più grave del manga, come detto, è l'eccessiva lunghezza. Le stesse situazioni riproposte per ben dodici volumi perdono di freschezza, e alcune cose che facevano ridere all'inizio verso la fine semplicemente smettono di farlo.
Nel complesso, però, rimane un manga leggero e simpatico, e anche se pochi, ha pure i suoi momenti romantici. In definitiva a me è piaciuto e ne consiglio la lettura, specialmente a chi ha diffidenza verso il genere erotico / hentai.
La storia ha per protagonista la Yuria del titolo. Tutto inizia quando in un certo laboratorio, uno scienziato, tale dr. Akiba, crea la Yuria Type 100, sofisticata e tecnologicamente avanzata bambola gonfiabile. Yuria è indistinguibile da una vera donna e, una volta penetrata per la prima volta, diventerà la schiava sessuale dell'uomo con cui avrà consumato il rapporto.
Mentre il dr. Akiba è ansioso di effettuare il "collaudo", Yuria fugge, e viene ritrovata da Shunsuke, un ragazzo gentile e di bell'aspetto, che avendo saputo che la ragazza non ha un posto dove vivere decide di ospitare a casa sua. Yuria se ne "innamora" subito, e senza rivelare la sua vera natura cerca in tutti i modi di spingerlo a fare sesso con lei. Shunsuke però è fidanzato e non se la fila per nulla, nonostante le esplicite provocazioni della bambola.
Nel corso della storia fanno la comparsa altri modelli di bambole gonfiabili, "sorelle" di Yuria e modelli di concorrenza americani, ognuna con le sua caratteristiche particolari, sempre molto inclini a voler fare sesso con i loro "padroni".
Il manga è di genere erotico, ma non è un hentai. Tranne pochissime volte, non ci sono rapporti sessuali completi; il manga è censurato già di suo e non si vede davvero nulla oltre alle tette delle ragazze. La narrazione punta sempre sulla comicità delle situazioni e sui doppi sensi che si possono creare, facendo leva sulla volgarità un po' sboccata di Yuria, che non ha proprio peli sulla lingua. Tante sono le gag, alcune davvero divertenti come ad esempio le mosse di wrestling con le quali Shunsuke si libera di Yuria quando è troppo eccitata.
La storia poi va presa per quello che è, senza porsi troppe domande. Ad esempio Yuria e le altre bambole dovrebbero essere dei robot, ma possono tranquillamente mangiare e bere, dormire (e sognare), farsi il bagno e provare sentimenti come l'amore e la gelosia. L'autore non spiega come questo sia possibile, ma alla fine non influisce sul risultato finale. Il manga rimane divertente e gradevole da leggere anche senza spiegazioni. Certo, ad un certo punto si inizia a sentire un po' di ripetitività nelle situazioni, ma l'autore è bravo a spezzare la narrazione inserendo in ogni volume capitoli che hanno per protagoniste le altre bambole oltre a Yuria. Arrivati a metà circa dell'opera, comunque, anche questo non basta più: i capitoli sono sempre quasi autoconclusivi e, per quanto divertenti, il fatto che la storia non proceda mai finisce ben presto per stancare.
I disegni sono ben fatti e sempre molto ordinati e puliti. Il disegnatore disegna delle belle ragazze, sia di volto che di corpo, e non lesina a mostrarle mezze nude e in pose sexy.
Preso per quello che è, "Yuria Type 100" è un buon manga comico. La storia ha delle premesse divertenti e le varie situazioni fanno davvero ridere, a patto che chi legge sia di ampie vedute e non abbia problemi con il genere erotico. Il difetto più grave del manga, come detto, è l'eccessiva lunghezza. Le stesse situazioni riproposte per ben dodici volumi perdono di freschezza, e alcune cose che facevano ridere all'inizio verso la fine semplicemente smettono di farlo.
Nel complesso, però, rimane un manga leggero e simpatico, e anche se pochi, ha pure i suoi momenti romantici. In definitiva a me è piaciuto e ne consiglio la lettura, specialmente a chi ha diffidenza verso il genere erotico / hentai.
Un manga dal genere particolare, come scritto da altri potrebbe essere considerato un hentai ma le rare scene di sesso non sono dettagliate... Diciamo che si tratta di un ecchi incredibilmente spinto!
La trama parla di Yuria, una bambola in silicone a grandezza naturale e con sentimenti e aspetto fisico del tutto simile a quelli umani, ma progettata da uno scienziato maniaco per essere il miglior giocattolo sessuale sul mercato. La sua particolarità è che, se avesse un rapporto sessuale con qualcuno, verrebbe "registrata" da costui, divenendo di sua proprietà per sempre. Per evitare di farsi registrare dal dottore, Yuria scappa dal laboratorio in cui è stata assemblata e viene salvata e ospitata dall'universitario Shunsuke, di cui si innamora. La bambola è decisa a farsi registrare dal ragazzo, che però è già fidanzato con la nobile Maria e le è molto fedele.
In pratica i capitoli, di solito autoconclusivi, mostrano la nostra ninfomane protagonista alla ricerca di un'occasione per farsi... amare dal ragazzo, pur venendo ogni volta respinta. Oltre a loro si aggiungeranno altre bambole, sia "sorelle" di Yuria che ci proveranno con Shunsuke e altri ragazzi, sia "prodotti" della concorrenza americana che vorranno affrontarle (in ogni modo possibile e immaginabile) per dimostrare qual è la doll migliore.
L'umorismo è assolutamente spinto ma in qualche modo divertente, basato su gag sconce, doppi sensi e anche sulle "incredibili" capacità dei corpi artificiali delle bambole, o qualche volta sui loro scontri ben oltre il limite dell'indecenza. Il character design, nonostante tutto, è a dir poco cartonesco e poco erotico.
Una lettura piacevole per il genere, addirittura divertente, ma a tratti ripetitiva. Il manga, a dire il vero, è già arrivato in italia, ma con la rivista Japan X che ne ha pubblicato pochi capitoli.
Il tema delle dolls è stato trattato diversamente, in maniera molto più interessante e matura, in un fumetto italiano, Sky Doll.
La trama parla di Yuria, una bambola in silicone a grandezza naturale e con sentimenti e aspetto fisico del tutto simile a quelli umani, ma progettata da uno scienziato maniaco per essere il miglior giocattolo sessuale sul mercato. La sua particolarità è che, se avesse un rapporto sessuale con qualcuno, verrebbe "registrata" da costui, divenendo di sua proprietà per sempre. Per evitare di farsi registrare dal dottore, Yuria scappa dal laboratorio in cui è stata assemblata e viene salvata e ospitata dall'universitario Shunsuke, di cui si innamora. La bambola è decisa a farsi registrare dal ragazzo, che però è già fidanzato con la nobile Maria e le è molto fedele.
In pratica i capitoli, di solito autoconclusivi, mostrano la nostra ninfomane protagonista alla ricerca di un'occasione per farsi... amare dal ragazzo, pur venendo ogni volta respinta. Oltre a loro si aggiungeranno altre bambole, sia "sorelle" di Yuria che ci proveranno con Shunsuke e altri ragazzi, sia "prodotti" della concorrenza americana che vorranno affrontarle (in ogni modo possibile e immaginabile) per dimostrare qual è la doll migliore.
L'umorismo è assolutamente spinto ma in qualche modo divertente, basato su gag sconce, doppi sensi e anche sulle "incredibili" capacità dei corpi artificiali delle bambole, o qualche volta sui loro scontri ben oltre il limite dell'indecenza. Il character design, nonostante tutto, è a dir poco cartonesco e poco erotico.
Una lettura piacevole per il genere, addirittura divertente, ma a tratti ripetitiva. Il manga, a dire il vero, è già arrivato in italia, ma con la rivista Japan X che ne ha pubblicato pochi capitoli.
Il tema delle dolls è stato trattato diversamente, in maniera molto più interessante e matura, in un fumetto italiano, Sky Doll.
Come hanno già notato altri recensori, la cosa più difficile da fare è dare la giusta collocazione a questo Yuria Type 100. La domanda che ci si pone è: si tratta di un hentai oppure no?
Dopo aver consultato l'esperto (a buon intenditor poche parole) la risposta che mi sento di dare è negativa, seppur con qualche riserva. Questo giudizio, infatti, non deriva dal fatto che i diversi protagonisti non fanno mai sesso (è vero che non si arriva mai fino in fondo ma spesso i protagonisti ci vanno talmente vicino che la differenza è quasi irrilevante) quanto in riferimento al mercato a cui questo manga si rivolge. Non credo, infatti, che chi cerca un hentai potrebbe ritenersi soddisfatto dalla lettura di questo titolo e per questo motivo non ne acquisterebbe mai più di un volume. Il pubblico a cui invece si rivolge è composte da persone che amano un tipo di umorismo spinto e completamente privo di pudore.
La protagonista di questo manga è Yuria, una bambola gonfiabile di ultimissima generazione; i progressi in questo campo devono essere stati davvero notevoli in quanto questo nuovissimo ritrovato tecnologico non si distingue per nulla da una ragazza comune. La caratteristica peculiare di questo modello è che va registrato: essa diventerà l'eterna schiava sessuale del suo padrone solo dopo che quest'ultimo abbia fatto sesso con lei la prima volta. Scappata dal suo creatore che voleva, ehm, registrarla si ritrova ospite di Shunsuke, il classico bravo ragazzo che la accoglie in casa ma non tenta (nonostante le sue innumerevoli provocazioni) di sfiorarla nemmeno con un dito, in quanto già (in)felicemente fidanzato.
La storia è certamente divertente, specie per chi non si scandalizza facilmente, e devo dire che i primi volumi si lasciano leggere in modo molto piacevole. L'assenza di sostanziali novità rispetto al canovaccio iniziale, però, finisce ben presto per conferire una certa ripetitività al tutto con effetti drammatici sul grado d'interesse complessivo. Shunsuke non è a conoscenza della natura della ragazza e comunque si rifiuta di stare con lei pur essendone attratto; lei cerca di farsi "registrare" in tutti i modi esponendo il protagonista a una infinita serie di situazioni imbarazzanti. Certo all'inizio la cosa diverte, ma il manga è tutto qui e a poco serve l'inserimento di nuove bambole la cui sorte, per un motivo o per un altro, sarà identico a quella di Yuria.
In definitiva non me la sento di dare un voto negativo a questo manga ma nemmeno di darne un giudizio entusiastico: penso che arrivi alla sufficienza ma niente di più.
Dopo aver consultato l'esperto (a buon intenditor poche parole) la risposta che mi sento di dare è negativa, seppur con qualche riserva. Questo giudizio, infatti, non deriva dal fatto che i diversi protagonisti non fanno mai sesso (è vero che non si arriva mai fino in fondo ma spesso i protagonisti ci vanno talmente vicino che la differenza è quasi irrilevante) quanto in riferimento al mercato a cui questo manga si rivolge. Non credo, infatti, che chi cerca un hentai potrebbe ritenersi soddisfatto dalla lettura di questo titolo e per questo motivo non ne acquisterebbe mai più di un volume. Il pubblico a cui invece si rivolge è composte da persone che amano un tipo di umorismo spinto e completamente privo di pudore.
La protagonista di questo manga è Yuria, una bambola gonfiabile di ultimissima generazione; i progressi in questo campo devono essere stati davvero notevoli in quanto questo nuovissimo ritrovato tecnologico non si distingue per nulla da una ragazza comune. La caratteristica peculiare di questo modello è che va registrato: essa diventerà l'eterna schiava sessuale del suo padrone solo dopo che quest'ultimo abbia fatto sesso con lei la prima volta. Scappata dal suo creatore che voleva, ehm, registrarla si ritrova ospite di Shunsuke, il classico bravo ragazzo che la accoglie in casa ma non tenta (nonostante le sue innumerevoli provocazioni) di sfiorarla nemmeno con un dito, in quanto già (in)felicemente fidanzato.
La storia è certamente divertente, specie per chi non si scandalizza facilmente, e devo dire che i primi volumi si lasciano leggere in modo molto piacevole. L'assenza di sostanziali novità rispetto al canovaccio iniziale, però, finisce ben presto per conferire una certa ripetitività al tutto con effetti drammatici sul grado d'interesse complessivo. Shunsuke non è a conoscenza della natura della ragazza e comunque si rifiuta di stare con lei pur essendone attratto; lei cerca di farsi "registrare" in tutti i modi esponendo il protagonista a una infinita serie di situazioni imbarazzanti. Certo all'inizio la cosa diverte, ma il manga è tutto qui e a poco serve l'inserimento di nuove bambole la cui sorte, per un motivo o per un altro, sarà identico a quella di Yuria.
In definitiva non me la sento di dare un voto negativo a questo manga ma nemmeno di darne un giudizio entusiastico: penso che arrivi alla sufficienza ma niente di più.
Noioso all'inverosimile.
La trama: una ragazza robotizzata, mezzo bambola e chi più ne ha più ne metta, cerca in ogni maniera di farsi "fare" dal un povero sfortunato ragazzo che ovviamente non ne vuole sapere nemmeno lontanamente.
Interessante no? Ok, mi direte voi, ci sono trame più assurde e orrende, sono d'accordo, però siamo proprio alla stupidità assoluta.
I disegni sono belli, e le scene comiche a volte fanno anche sorridere, ma davvero non si riesce ad andare avanti, perché le situazioni sono sempre le stesse. A questo si aggiunge il fatto che in tutto i volumi sono 12! Sì, ben 12 per un'opera di questo tipo.
Che altro dire, non è del tutto da buttare, ma la noia prende il sopravvento con troppa facilità. Insufficiente.
La trama: una ragazza robotizzata, mezzo bambola e chi più ne ha più ne metta, cerca in ogni maniera di farsi "fare" dal un povero sfortunato ragazzo che ovviamente non ne vuole sapere nemmeno lontanamente.
Interessante no? Ok, mi direte voi, ci sono trame più assurde e orrende, sono d'accordo, però siamo proprio alla stupidità assoluta.
I disegni sono belli, e le scene comiche a volte fanno anche sorridere, ma davvero non si riesce ad andare avanti, perché le situazioni sono sempre le stesse. A questo si aggiunge il fatto che in tutto i volumi sono 12! Sì, ben 12 per un'opera di questo tipo.
Che altro dire, non è del tutto da buttare, ma la noia prende il sopravvento con troppa facilità. Insufficiente.
Yuria tipe 100 lo trovo più che un hentai uno shojo con qualcosa simile all'ecchi più spinto. Ovviamente me l'hanno consigliato e l'ho letto, visto che è il primo di questo genere vuol dire che se ho capito male mi scuserò.
La storia parla di una dolls che scappa dal proprio inventore e trova rifugio a casa di Shunsuke, che però ha già una lei. Visto che lo scopo per cui Yuria è stata inventata è fare sesso cerca in tutti i modi di farlo con il proprio coinquilino, che puntualmente la rifiuta. Oltre lei poi il dottore creerà altre dolls che seguiranno l'esempio della sorella type 100 e ci proveranno con Shunsuke, ma poi cambieranno partner; arriveranno poi anche delle dolls americane e... beh, è inutile dirvi come continua, l'avete capito.
Trovo che queste scene siano molto divertenti, poiché anche se riguardanti quegli argomenti è più una cosa di doppi sensi e gag divertentissime, ma il tutto dopo un po' diventa monotono e quindi ho lasciato perde la lettura, che penso non continuerò.
P.S. non so se quelli che ho letto siano realmente 6 volumi perchè andavo a scan.
Il mio voto finale è 7, perché non posso dare nessuna colpa al disegno, che trovo molto carino e ben curato, ma la trama e la monotonia me l'hanno fatto non piacere. Quindi, non essendo amante di questo manga non dovrei consigliarlo, ma essendo nuova del genere diciamo che consiglio di leggerlo a chiunque apprezzi titoli di questo tipo.
La storia parla di una dolls che scappa dal proprio inventore e trova rifugio a casa di Shunsuke, che però ha già una lei. Visto che lo scopo per cui Yuria è stata inventata è fare sesso cerca in tutti i modi di farlo con il proprio coinquilino, che puntualmente la rifiuta. Oltre lei poi il dottore creerà altre dolls che seguiranno l'esempio della sorella type 100 e ci proveranno con Shunsuke, ma poi cambieranno partner; arriveranno poi anche delle dolls americane e... beh, è inutile dirvi come continua, l'avete capito.
Trovo che queste scene siano molto divertenti, poiché anche se riguardanti quegli argomenti è più una cosa di doppi sensi e gag divertentissime, ma il tutto dopo un po' diventa monotono e quindi ho lasciato perde la lettura, che penso non continuerò.
P.S. non so se quelli che ho letto siano realmente 6 volumi perchè andavo a scan.
Il mio voto finale è 7, perché non posso dare nessuna colpa al disegno, che trovo molto carino e ben curato, ma la trama e la monotonia me l'hanno fatto non piacere. Quindi, non essendo amante di questo manga non dovrei consigliarlo, ma essendo nuova del genere diciamo che consiglio di leggerlo a chiunque apprezzi titoli di questo tipo.
Ho un po' di difficoltà a classificare questo manga. Il tema trattato è decisamente sessuale e quindi direi che la classificazione naturale è quella di un hentai. Ciò nonostante, si tratta di un hentai abbastanza diverso dal solito: pensate che in più di 1000 pagine i due protagonisti non riescono a fare sesso neppure una volta! Non è sicuramente un hentai da raccomandare a chi cerca qualcosa di hard-core, perché di sesso vero non ce n'è, anzi, i protagonisti sono sempre bloccati ai preliminari, anche se si tratta di preliminari molto spinti, molto di più di quelli di un ecchi scolastico tipico. Siamo quindi al limite tra un hentai soft e un ecchi pesante.
I disegni non sono particolarmente erotici: sicuramente le donnine di Ikki Tousen o Inferno e Paradiso sono molto più erotiche di Yuria, che ha l'aspetto di una ragazzina con le codine e un seno assolutamente nella norma, almeno per gli standard occidentali (88 cm secondo quanto ci dice l'autore).
Uno potrebbe quindi chiedersi perché leggere Yuria Type 100: la risposta è che lo si legge non per il sesso ma per l'umorismo, che è presente in abbondanza. Questo è un manga che fa ridere, se vi piace l'umorismo a sfondo sessuale. Yuria vuole a tutti i costi portare a termine la sua funzione di bambola sessuale e cerca in tutti i modi di tentare il protagonista maschile, che però è assurdamente fedele alla sua fidanzata. Tra l'altro questa vive lontano ed è anche piuttosto frigida: non si capisce perché Shunsuke non si sistemi una buona volta con Yuria, se non per far continuare la serie. Nel corso del manga appaiono altre bambole sessuali sorelle di Yuria: Juria, il modello con il seno abbondante (ma non esagerato) e Yurin, il modello lolita. Queste però non hanno un'importanza fondamentale nella storia tra Yuria e Shunsuke ed anzi ognuna di loro trova subito un partner, con cui ovviamente non si riesce ad avere sesso completo per vari motivi. Non ci troviamo di fronte ad un harem, ed anzi sorprende quanto queste bambole sessuali si comportino in maniera monogama, cosa molto inusuale in un hentai. Ci sono addirittura degli spunti romantico/sentimentali tipici di un ecchi.
Insomma, la classificazione non è ovvia, ma si tratta comunque di un manga per soli uomini. Lo consiglio ai fan della commedia scollacciata. L'unico difetto è la lunghezza eccessiva. L'umorismo faceva ridere nei primi 3-4 volumi, ma alla lunga è sempre lo stesso e l'astinenza forzata dei protagonisti perde la sua credibilità. È inutile cerca di allungare troppo il brodo aggiungendo nuove bambole: nei volumi più recenti appaiono due modelli americani, la biondona e la she-male, che si potevano anche risparmiare. Il mio voto al momento è 7.5, ma era 8 all'inizio e sta scendendo con l'allungarsi della serie.
I disegni non sono particolarmente erotici: sicuramente le donnine di Ikki Tousen o Inferno e Paradiso sono molto più erotiche di Yuria, che ha l'aspetto di una ragazzina con le codine e un seno assolutamente nella norma, almeno per gli standard occidentali (88 cm secondo quanto ci dice l'autore).
Uno potrebbe quindi chiedersi perché leggere Yuria Type 100: la risposta è che lo si legge non per il sesso ma per l'umorismo, che è presente in abbondanza. Questo è un manga che fa ridere, se vi piace l'umorismo a sfondo sessuale. Yuria vuole a tutti i costi portare a termine la sua funzione di bambola sessuale e cerca in tutti i modi di tentare il protagonista maschile, che però è assurdamente fedele alla sua fidanzata. Tra l'altro questa vive lontano ed è anche piuttosto frigida: non si capisce perché Shunsuke non si sistemi una buona volta con Yuria, se non per far continuare la serie. Nel corso del manga appaiono altre bambole sessuali sorelle di Yuria: Juria, il modello con il seno abbondante (ma non esagerato) e Yurin, il modello lolita. Queste però non hanno un'importanza fondamentale nella storia tra Yuria e Shunsuke ed anzi ognuna di loro trova subito un partner, con cui ovviamente non si riesce ad avere sesso completo per vari motivi. Non ci troviamo di fronte ad un harem, ed anzi sorprende quanto queste bambole sessuali si comportino in maniera monogama, cosa molto inusuale in un hentai. Ci sono addirittura degli spunti romantico/sentimentali tipici di un ecchi.
Insomma, la classificazione non è ovvia, ma si tratta comunque di un manga per soli uomini. Lo consiglio ai fan della commedia scollacciata. L'unico difetto è la lunghezza eccessiva. L'umorismo faceva ridere nei primi 3-4 volumi, ma alla lunga è sempre lo stesso e l'astinenza forzata dei protagonisti perde la sua credibilità. È inutile cerca di allungare troppo il brodo aggiungendo nuove bambole: nei volumi più recenti appaiono due modelli americani, la biondona e la she-male, che si potevano anche risparmiare. Il mio voto al momento è 7.5, ma era 8 all'inizio e sta scendendo con l'allungarsi della serie.
Quando l'Hentai rischia di trasformarsi in Shoujo!
Manga molto piacevole e divertente, e per certi versi romantico. Assolutamente sconsigliato a chiunque abbia in testa sempre e solo una cosa (ci siamo intesi!); difatti, Yuria Type 100 risalta molto di più per la sua trama mai troppo banale che per le scene "spinte" che sorgono puntualmente nei vari capitoli. Certo, è vero, la sua base di comicità è pur sempre incentrata sul tema erotico, ma ciò non impedisce assolutamente di costruire una storia che per certi versi riesce ad andare ben oltre i soliti limiti narrativi dell'Hentai. Insomma, mi piace veramente molto.
Manga molto piacevole e divertente, e per certi versi romantico. Assolutamente sconsigliato a chiunque abbia in testa sempre e solo una cosa (ci siamo intesi!); difatti, Yuria Type 100 risalta molto di più per la sua trama mai troppo banale che per le scene "spinte" che sorgono puntualmente nei vari capitoli. Certo, è vero, la sua base di comicità è pur sempre incentrata sul tema erotico, ma ciò non impedisce assolutamente di costruire una storia che per certi versi riesce ad andare ben oltre i soliti limiti narrativi dell'Hentai. Insomma, mi piace veramente molto.
Hentai comico, più comico che hentai devo dire... anche se il genere non mi piace, sono stato consigliato per l'aspetto comico e mi garba veramente.
Le protagoniste sono delle dolls sessuali, talmente ben fatte da sembrare umane; ovviamente la protagonista vede il mondo tutto in funzione di ciò che è stata costruita.
Divertente il fatto che il professore pervertito non riesca a farsi volere da nessuna delle sue creazioni ed il fatto che il protagonista maschile (fidanzato con una ragazza reale) conviva con una doll senza sapere della sua vera natura e cercando in tutti i modi di restare fedele alla sua bella.
Ci riuscirà?
Le protagoniste sono delle dolls sessuali, talmente ben fatte da sembrare umane; ovviamente la protagonista vede il mondo tutto in funzione di ciò che è stata costruita.
Divertente il fatto che il professore pervertito non riesca a farsi volere da nessuna delle sue creazioni ed il fatto che il protagonista maschile (fidanzato con una ragazza reale) conviva con una doll senza sapere della sua vera natura e cercando in tutti i modi di restare fedele alla sua bella.
Ci riuscirà?
Secondo me è un'opera davvero originale, consigliata ad un target maschile, ma che anche una ragazza potrebbe trovare probabilmente divertente.
Qui è stato catalogato come hentai, ma ci tengo a dire che non è un "fumetto per arrapati", piuttosto un "fumetto con protagoniste arrapate"!
Diversamente da My Balls, Yuria 100 Shiki è infatti basato sulla comicità, sui doppi sensi, sulle battute (un po' volgari, è vero, ma fanno ridere) e su situazioni paradossali.
Di solito è infatti l'uomo ad inseguire la sua bella, capita raramente che una bambola gonfiabile faccia delle avance ad un ragazzo e che venga costantemente respinta, e anche in modo anche abbastanza... particolare! Ma sta proprio qui la forza di questa serie. E' unica.
Non la tiro troppo per le lunghe: è un manga leggero che vuole fare ridere e nel mio caso ci riesce pure.
I personaggi sono ben caratterizzati e, pian piano, mi sono affezionato ad ognuno di loro (è molto carina l'ingenuità che si respira nonostante si parli quasi sempre di sesso). Potrebbe ricordare di striscio Video Girl Ai, ma le similitudini sono davvero poche. E' soprattutto il genere ad essere completamente diverso (qua si ride, là scappa la lacrimuccia).
Voto? Uhm... sono un po' in difficoltà: non è un capolavoro assoluto, ma la sceneggiatura è ben realizzata e i disegni altrettanto. Diciamo 7,5 ma, visto che devo arrotondare, lo faccio per eccesso. Eighto!
Qui è stato catalogato come hentai, ma ci tengo a dire che non è un "fumetto per arrapati", piuttosto un "fumetto con protagoniste arrapate"!
Diversamente da My Balls, Yuria 100 Shiki è infatti basato sulla comicità, sui doppi sensi, sulle battute (un po' volgari, è vero, ma fanno ridere) e su situazioni paradossali.
Di solito è infatti l'uomo ad inseguire la sua bella, capita raramente che una bambola gonfiabile faccia delle avance ad un ragazzo e che venga costantemente respinta, e anche in modo anche abbastanza... particolare! Ma sta proprio qui la forza di questa serie. E' unica.
Non la tiro troppo per le lunghe: è un manga leggero che vuole fare ridere e nel mio caso ci riesce pure.
I personaggi sono ben caratterizzati e, pian piano, mi sono affezionato ad ognuno di loro (è molto carina l'ingenuità che si respira nonostante si parli quasi sempre di sesso). Potrebbe ricordare di striscio Video Girl Ai, ma le similitudini sono davvero poche. E' soprattutto il genere ad essere completamente diverso (qua si ride, là scappa la lacrimuccia).
Voto? Uhm... sono un po' in difficoltà: non è un capolavoro assoluto, ma la sceneggiatura è ben realizzata e i disegni altrettanto. Diciamo 7,5 ma, visto che devo arrotondare, lo faccio per eccesso. Eighto!