Code Geass - Suzaku of the Counterattack
Tutti i manga di Code Geass sembrano affrontare una scommessa.
Nel primo quella di rinarrare la storia di CG senza robottoni, nel secondo assegnare il ruolo di protagonista a Nunnaly, circondata da tante utenti di Geass.
Nel terzo, "Suzaku of the counterattack", di avere Suzaku come protagonista... ma senza né robot, né geass.
Non che questa idea sia malvagia, ma viene buttata al vento sia dalla brevità, appena due volumi, che dall'idea ridicola di dargli i poteri con una tuta da power ranger invece che da un geass. Ci si sarebbe potuti salvare in extremis, ma la realizzazione, iniziata male e finita peggio, non lo ha permesso. Anche l'idea di fare Scheinezel come potenziale coprotagonista era molto interessante, ma viene sprecata anche lei per l'eccessiva brevità.
Come avrete intuito anche altri personaggi della saga compaiono, ma sempre solo per brevi periodi, senza dare molto all'opera. L'unica che si salva è la nuova assistente di Loyd. La mitica Cecile Croomy, infatti, non c'è, ed è sostituita da un'altra ragazza, dalla vita non facile per il suo rapporto con il padre. L'unico personaggio classico che si salva è la figura di Loyd, vero scienziato pazzo che finalmente ha grande importanza.
Come se tutto questo non bastasse, vi è l'ulteriore problema che la storia non sta in piedi da sola, ma ha bisogno di restare aggrappata all'anime, altrimenti diventa a mio avviso incomprensibile, perché troppe cose non vengono spiegate. Come se si fosse dato per scontato che si sia visto l'anime prima di avvicinarsi al manga. Almeno le altre due saghe erano autosufficienti, mentre qui abbiamo un vero manga di appendice.
In una parola è un lavoro troppo stringato fatto come se si fosse troppo pressati dalle scadenze o peggio di malavoglia e che, se fosse durato come knightmare of Nunnaly, avrebbe davvero dato vita ad un buon prodotto.
Belli o almeno pregevoli alcuni flashback inediti sul passato di Suzaku.
Da un'opera simile ci si aspetterebbe anche una grafica deprimente, ma il disegno, invece, è ottimo, il migliore dei tre. Se questo sia un bene o un male che contribuisce a far sentire l'occasione sprecata, la bella confezione per un prodotto vuoto, non saprei dire.
Mi verrebbe voglia di consigliare il manga solo ai fan più duri e puri che non vogliano perdersi davvero nulla di CG. Invece voglio consigliarlo a tutti perché il finale ha qualcosa di spiazzante e a suo modo è molto bello, da provare assolutamente (non devo assolutamente spoilerare). E per leggere due volumi non ci saranno problemi.
Il voto sarebbe sette o forse otto per il finale, tre per il resto, e meno male che l'autore ha lavorato due anni per darci questa perla.
Voto finale 4
Nel primo quella di rinarrare la storia di CG senza robottoni, nel secondo assegnare il ruolo di protagonista a Nunnaly, circondata da tante utenti di Geass.
Nel terzo, "Suzaku of the counterattack", di avere Suzaku come protagonista... ma senza né robot, né geass.
Non che questa idea sia malvagia, ma viene buttata al vento sia dalla brevità, appena due volumi, che dall'idea ridicola di dargli i poteri con una tuta da power ranger invece che da un geass. Ci si sarebbe potuti salvare in extremis, ma la realizzazione, iniziata male e finita peggio, non lo ha permesso. Anche l'idea di fare Scheinezel come potenziale coprotagonista era molto interessante, ma viene sprecata anche lei per l'eccessiva brevità.
Come avrete intuito anche altri personaggi della saga compaiono, ma sempre solo per brevi periodi, senza dare molto all'opera. L'unica che si salva è la nuova assistente di Loyd. La mitica Cecile Croomy, infatti, non c'è, ed è sostituita da un'altra ragazza, dalla vita non facile per il suo rapporto con il padre. L'unico personaggio classico che si salva è la figura di Loyd, vero scienziato pazzo che finalmente ha grande importanza.
Come se tutto questo non bastasse, vi è l'ulteriore problema che la storia non sta in piedi da sola, ma ha bisogno di restare aggrappata all'anime, altrimenti diventa a mio avviso incomprensibile, perché troppe cose non vengono spiegate. Come se si fosse dato per scontato che si sia visto l'anime prima di avvicinarsi al manga. Almeno le altre due saghe erano autosufficienti, mentre qui abbiamo un vero manga di appendice.
In una parola è un lavoro troppo stringato fatto come se si fosse troppo pressati dalle scadenze o peggio di malavoglia e che, se fosse durato come knightmare of Nunnaly, avrebbe davvero dato vita ad un buon prodotto.
Belli o almeno pregevoli alcuni flashback inediti sul passato di Suzaku.
Da un'opera simile ci si aspetterebbe anche una grafica deprimente, ma il disegno, invece, è ottimo, il migliore dei tre. Se questo sia un bene o un male che contribuisce a far sentire l'occasione sprecata, la bella confezione per un prodotto vuoto, non saprei dire.
Mi verrebbe voglia di consigliare il manga solo ai fan più duri e puri che non vogliano perdersi davvero nulla di CG. Invece voglio consigliarlo a tutti perché il finale ha qualcosa di spiazzante e a suo modo è molto bello, da provare assolutamente (non devo assolutamente spoilerare). E per leggere due volumi non ci saranno problemi.
Il voto sarebbe sette o forse otto per il finale, tre per il resto, e meno male che l'autore ha lavorato due anni per darci questa perla.
Voto finale 4
Terzo manga di Code Geass, e ancora una volta si tratta di una versione alternativa, questa volta il protagonista è Suzaku.
La storia inizia sempre allo stesso modo, Britannia invade il Giappone, anni dopo Lelouch incontra la misteriosa C.C. che gli dona il Geass, e grazie a questo potere e l’identità di Zero, Lelouch cercherà di distruggere Brittania.
Poi c’è Suzaku, che invece pur essendo Giapponese ha deciso di diventare un britanno onorario e di entrare nell’esercito britanno per cambiare le cose dall’interno.
Comunque la storia si svolge diversamente da quella dell’anime, e porterà ad un nuovo finale inedito. La velocità di narrazione però è piuttosto alta, anche troppo, in soli due volumi si corre davvero troppo, e si arriva alla fine senza accorgersene. Non perché il manga sia bellissimo, ma perché è mal raccontato. Alcune volte si passa da una scena all’altra senza motivo, sembra quasi che manchino delle vignette o che si sia saltata qualche pagina.
L’enorme cast di personaggi è stato ridotto al minimo, una decina di personaggi, giusto i più importanti, ma che, a parte Lelouch e Suzaku, sono solo delle mere comparse. Nonostante questo sono stati inseriti due personaggi inediti.
I personaggi sono trattati in modo superficiale, a partire da Suzaku: dice sempre le stesse cose che diceva nell’anime e che conosciamo bene, senza aggiungere nulla al personaggio. Gli altri personaggi recitano la loro parte e spariscono.
Ancora una volta sono stati eliminati i Knightmare Frames, e il Lancelot di Suzaku è diventata una speciale “tuta da combattimento” che lo rende un supereroe in costume (tipo Power Ranger per capirci, e non avrei voluto fare questo paragone).
Rimangono solo i disegni, almeno quelli. L’unica cosa che si salva di questo manga. Molto belli, per me sono i migliori tra quelli visti nei vari manga di Code Geass.
L’edizione italiana di Planet Manga è identica a quella degli altri due manga di Code Geass già pubblicati.
In definitiva, questo è il peggiore dei tre manga di Code Geass letti finora. Pensavo di leggere qualcosa che approfondisse il personaggio di Suzaku, ma le aspettative sono state deluse. Come al solito, se non si è fan dell’anime è parecchio trascurabile.
La storia inizia sempre allo stesso modo, Britannia invade il Giappone, anni dopo Lelouch incontra la misteriosa C.C. che gli dona il Geass, e grazie a questo potere e l’identità di Zero, Lelouch cercherà di distruggere Brittania.
Poi c’è Suzaku, che invece pur essendo Giapponese ha deciso di diventare un britanno onorario e di entrare nell’esercito britanno per cambiare le cose dall’interno.
Comunque la storia si svolge diversamente da quella dell’anime, e porterà ad un nuovo finale inedito. La velocità di narrazione però è piuttosto alta, anche troppo, in soli due volumi si corre davvero troppo, e si arriva alla fine senza accorgersene. Non perché il manga sia bellissimo, ma perché è mal raccontato. Alcune volte si passa da una scena all’altra senza motivo, sembra quasi che manchino delle vignette o che si sia saltata qualche pagina.
L’enorme cast di personaggi è stato ridotto al minimo, una decina di personaggi, giusto i più importanti, ma che, a parte Lelouch e Suzaku, sono solo delle mere comparse. Nonostante questo sono stati inseriti due personaggi inediti.
I personaggi sono trattati in modo superficiale, a partire da Suzaku: dice sempre le stesse cose che diceva nell’anime e che conosciamo bene, senza aggiungere nulla al personaggio. Gli altri personaggi recitano la loro parte e spariscono.
Ancora una volta sono stati eliminati i Knightmare Frames, e il Lancelot di Suzaku è diventata una speciale “tuta da combattimento” che lo rende un supereroe in costume (tipo Power Ranger per capirci, e non avrei voluto fare questo paragone).
Rimangono solo i disegni, almeno quelli. L’unica cosa che si salva di questo manga. Molto belli, per me sono i migliori tra quelli visti nei vari manga di Code Geass.
L’edizione italiana di Planet Manga è identica a quella degli altri due manga di Code Geass già pubblicati.
In definitiva, questo è il peggiore dei tre manga di Code Geass letti finora. Pensavo di leggere qualcosa che approfondisse il personaggio di Suzaku, ma le aspettative sono state deluse. Come al solito, se non si è fan dell’anime è parecchio trascurabile.
In questa miniserie di Code Geass, troviamo come protagonista Suzaku, che diventerà non il cavaliere di Euphemia, che in questa serie è assente, bensì di Shneizel, che sarà insieme a Lloid, il più malvagio-demente ambulante del manga.
Questa serie mi ha deluso, la trama presenta molte falle e spesso sembra abbozzata e non molto approfondita, come non viene approfondito lo spesso psicologico dei personaggi, alcuni dei quali non si capisce che ruolo abbiano nella serie e sembrano solo comparse, messe lì tanto per fare.
Il disegno è divino nel primo numero, ma in alcune parti del secondo non sembra che sia stata la stessa persona a disegnare.
Infine, consiglio questo manga solamente a chi non sa proprio cosa prendere e vuole passare il pomeriggio, ma ho letto manga migliori.
Questa serie mi ha deluso, la trama presenta molte falle e spesso sembra abbozzata e non molto approfondita, come non viene approfondito lo spesso psicologico dei personaggi, alcuni dei quali non si capisce che ruolo abbiano nella serie e sembrano solo comparse, messe lì tanto per fare.
Il disegno è divino nel primo numero, ma in alcune parti del secondo non sembra che sia stata la stessa persona a disegnare.
Infine, consiglio questo manga solamente a chi non sa proprio cosa prendere e vuole passare il pomeriggio, ma ho letto manga migliori.
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler.]</b>
Questa "serie" è stata una vera delusione. Ho aspettato di concluderla per dare un giudizio, ma tristemente il secondo volume non l'ha migliorato, anzi, forse l'ha peggiorato. Il finale è qualcosa che definire osceno è dir poco, fa il paio con l'inizio, dove si riassumono quasi sei o sette episodi in 4 pagine. E se nel primo volume pensavo che Suzaku in versione "Power Ranger" fosse ridicolo, arrivata alla fine, con quella specie di sua "trasformazione" in stile Sailor Moon, ho capito che c'era di peggio.
Intendiamoci, nel secondo volume vengono dati degli accenni di trama che potevano essere in qualche modo interessanti, SE non fossero stati sviluppati frettolosamente e male... e il bello è che nelle note finali ho letto che ci sono voluti 2 anni per finire questa serie! Cioè, un volume all'anno? E volumi di questo genere? Non so se era più incapace la mangaka Atsuro Yomino o la sceneggiatrice Saika Hasumi. Hanno tirato fuori una decina di buoni spunti (spunti, aggiungo, propri di diverse fanfiction che ho letto) e li han buttati là così, alla rinfusa e uno dietro l'altro, senza dare a nessuno la possibilità di svilupparsi in una vera e propria "storia". Sembrava più un abbozzo di storyline per un futuro anime che un vero e proprio manga. Di nuovo, non so se la colpa fosse della sceneggiatura di Saika Hasumi (sceneggiatrice che, ci tengo a dire, non ha mai fatto parte dello staff che ha curato l'anime, o almeno così mi pare) o dell'incapacità della Yomino di trasporla in fumetto, o probabilmente del fatto che avessero solo 2 volumi a disposizione (anche se non m'è chiara la ragione del perché dovessero essere solo 2 volumi... certo, se i suoi tempi normalmente erano così larghi da metterci 2 anni per sfornare... "questo", posso capire perché non si sia lanciata in qualcosa di più lungo).
Mettendo da parte l'invettiva contro gli autori, come dicevo gli eventi si susseguono con una tale velocità da essere ridicoli, e ovviamente tale risulta la velocità con cui Suzaku cambia idea (va bene che il ragazzo ha sempre avuto le idee un po' confuse, ma questo è troppo). Il finale è particolarmente terribile, con tutto che succede in baleno (tanto che era quasi difficile capirci qualcosa), Jeremiah che salta fuori dal nulla solo per sparare a Lelouch, eccetera.
Non posso poi esimermi dal parlare della brutta impressione che m'ha fatto vedere il personaggio di Schneizel "violentato" in questa maniera, negandogli buona parte della sua complessità originale, e lo stesso è stato fatto con Suzaku, checché se ne dica. A me questo manga è parso TUTTO tranne un approfondimento del suo personaggio. Anzi, mi sembra quasi un insulto al personaggio originale. Aggiungendoci che gli hanno fatto pronunciare frasi che il Suzaku dell'anime non si è mai sognato di dire, e il confronto tra certe battute e l'equivalente animato mette la cosa ancora più in risalto.
Punti positivi del manga:
- Lloyd. Questa sua versione "scienziato malefico" aveva del potenziale. Sarebbe potuto essere un grande personaggio, in un manga diverso. Personalmente lo trovo il personaggio più interessante della serie (e sì che nell'anime non m'ha colpita né in un senso né nell'altro).
- Suzaku e l'orologio di suo padre. M'è piaciuto questo, chiamiamolo così, "elemento decorativo", più evidenziato rispetto all'anime, dove non s'è capito se lo tenesse per ricordo del padre o per rammentarsi sempre la sua colpa. Per quanto preferisca di gran lunga la versione originale dell'omicidio, il fatto che Suzaku abbia giustiziato (perché in questo caso è così che andrebbe definito l'atto) il padre per vendicare il fatto che aveva venduto il Giappone alla Britannia l'ho trovata una scelta molto più banale del movente originario. In teoria una tale differenza di movente dovrebbe fornire il personaggio di una prospettiva tutta diversa.
- La grande "fanfiction-osità" di certi elementi. È stato divertente vedere in versione manga cose che avevo ritrovato in diverse ff (Lelouch accecato all'occhio del Geass, Lelouch catturato e Suzaku che lo libera, Lloyd scienziato pazzo eccetera).
- Il fatto che ci fossero diversi Black Knights che causavano casini dicendo di agire in nome di Zero. All'inizio l'ho trovato un po' stupido, ma poi ha finito con il piacermi. Perché, diciamocelo, è realistico: non si può tenere a bada una così vasta porzione di persone, solo perché dici a qualcuno "fai questo e quello" non vuol dire che agiranno seguendo alla perfezione gli ordini... Sono esseri umani con proprie idee e volontà, non pezzi degli scacchi inanimati.
- Veder crepare Jeremiah m'ha dato più soddisfazione di quanto avrei creduto. Non che odiassi il personaggio originale, quello dell'anime (a parte l'ovvio iniziale rancore nei primi episodi). Ma qui non si capisce bene che ruolo avesse, a parte dare fastidio. Tanto valeva sostituirlo con un personaggio tutto nuovo come hanno fatto con Mariel.
- Le strisce comiche a fondo volume. Erano troppo carine. La parte più carina della serie, oserei dire.
Le cose che non mi sono proprio piaciute sono quelle di cui ho già parlato, ovvero la trama, il modo in cui è stata sviluppata, e lo "stupro" dei personaggi. Di sicuro il finale. Risolvono tutto in due pagine senza spiegare nulla. Non si sa chi cavolo governi ora Britannia, se il Giappone è ancora assoggettato, che fine abbia fatto C.C. (morta?)... Nulla, a parte che Nunnaly, Lelouch, Suzaku e Marie (e Kallen presumo, ma chi se ne frega di lei? In questo manga praticamente non esiste!) sono vivi e pimpanti e tutti insieme appassionatamente (o almeno lo saranno).
Ma del resto uno dei punti focali del manga è proprio questo: Suzaku alla fine prende coscienza che ciò che davvero conta per lui è che le persone a lui più care siano vive e felici.
Dove nell'anime avevamo avuto l'annullamento dell'individualità in nome della felicità del mondo, in questo manga vi è il trionfo dell'individualità!
Vado controcorrente poi per il chara design: a me non è piaciuto. Cioè, le pagine a colori interne e le cover d'intersezione dei capitoli sono molto belle (le copertine del volume invece non mi piacciono), ma nelle vignette non ho apprezzato la "legnosità" dei personaggi, peccano di scarsa espressività ed elasticità, e le braccia sono troppo lunghe.
Non mi sento di dargli 4, perché in fondo non è da 4. Ma mettendogli 5 mi sento generosa.
Questa "serie" è stata una vera delusione. Ho aspettato di concluderla per dare un giudizio, ma tristemente il secondo volume non l'ha migliorato, anzi, forse l'ha peggiorato. Il finale è qualcosa che definire osceno è dir poco, fa il paio con l'inizio, dove si riassumono quasi sei o sette episodi in 4 pagine. E se nel primo volume pensavo che Suzaku in versione "Power Ranger" fosse ridicolo, arrivata alla fine, con quella specie di sua "trasformazione" in stile Sailor Moon, ho capito che c'era di peggio.
Intendiamoci, nel secondo volume vengono dati degli accenni di trama che potevano essere in qualche modo interessanti, SE non fossero stati sviluppati frettolosamente e male... e il bello è che nelle note finali ho letto che ci sono voluti 2 anni per finire questa serie! Cioè, un volume all'anno? E volumi di questo genere? Non so se era più incapace la mangaka Atsuro Yomino o la sceneggiatrice Saika Hasumi. Hanno tirato fuori una decina di buoni spunti (spunti, aggiungo, propri di diverse fanfiction che ho letto) e li han buttati là così, alla rinfusa e uno dietro l'altro, senza dare a nessuno la possibilità di svilupparsi in una vera e propria "storia". Sembrava più un abbozzo di storyline per un futuro anime che un vero e proprio manga. Di nuovo, non so se la colpa fosse della sceneggiatura di Saika Hasumi (sceneggiatrice che, ci tengo a dire, non ha mai fatto parte dello staff che ha curato l'anime, o almeno così mi pare) o dell'incapacità della Yomino di trasporla in fumetto, o probabilmente del fatto che avessero solo 2 volumi a disposizione (anche se non m'è chiara la ragione del perché dovessero essere solo 2 volumi... certo, se i suoi tempi normalmente erano così larghi da metterci 2 anni per sfornare... "questo", posso capire perché non si sia lanciata in qualcosa di più lungo).
Mettendo da parte l'invettiva contro gli autori, come dicevo gli eventi si susseguono con una tale velocità da essere ridicoli, e ovviamente tale risulta la velocità con cui Suzaku cambia idea (va bene che il ragazzo ha sempre avuto le idee un po' confuse, ma questo è troppo). Il finale è particolarmente terribile, con tutto che succede in baleno (tanto che era quasi difficile capirci qualcosa), Jeremiah che salta fuori dal nulla solo per sparare a Lelouch, eccetera.
Non posso poi esimermi dal parlare della brutta impressione che m'ha fatto vedere il personaggio di Schneizel "violentato" in questa maniera, negandogli buona parte della sua complessità originale, e lo stesso è stato fatto con Suzaku, checché se ne dica. A me questo manga è parso TUTTO tranne un approfondimento del suo personaggio. Anzi, mi sembra quasi un insulto al personaggio originale. Aggiungendoci che gli hanno fatto pronunciare frasi che il Suzaku dell'anime non si è mai sognato di dire, e il confronto tra certe battute e l'equivalente animato mette la cosa ancora più in risalto.
Punti positivi del manga:
- Lloyd. Questa sua versione "scienziato malefico" aveva del potenziale. Sarebbe potuto essere un grande personaggio, in un manga diverso. Personalmente lo trovo il personaggio più interessante della serie (e sì che nell'anime non m'ha colpita né in un senso né nell'altro).
- Suzaku e l'orologio di suo padre. M'è piaciuto questo, chiamiamolo così, "elemento decorativo", più evidenziato rispetto all'anime, dove non s'è capito se lo tenesse per ricordo del padre o per rammentarsi sempre la sua colpa. Per quanto preferisca di gran lunga la versione originale dell'omicidio, il fatto che Suzaku abbia giustiziato (perché in questo caso è così che andrebbe definito l'atto) il padre per vendicare il fatto che aveva venduto il Giappone alla Britannia l'ho trovata una scelta molto più banale del movente originario. In teoria una tale differenza di movente dovrebbe fornire il personaggio di una prospettiva tutta diversa.
- La grande "fanfiction-osità" di certi elementi. È stato divertente vedere in versione manga cose che avevo ritrovato in diverse ff (Lelouch accecato all'occhio del Geass, Lelouch catturato e Suzaku che lo libera, Lloyd scienziato pazzo eccetera).
- Il fatto che ci fossero diversi Black Knights che causavano casini dicendo di agire in nome di Zero. All'inizio l'ho trovato un po' stupido, ma poi ha finito con il piacermi. Perché, diciamocelo, è realistico: non si può tenere a bada una così vasta porzione di persone, solo perché dici a qualcuno "fai questo e quello" non vuol dire che agiranno seguendo alla perfezione gli ordini... Sono esseri umani con proprie idee e volontà, non pezzi degli scacchi inanimati.
- Veder crepare Jeremiah m'ha dato più soddisfazione di quanto avrei creduto. Non che odiassi il personaggio originale, quello dell'anime (a parte l'ovvio iniziale rancore nei primi episodi). Ma qui non si capisce bene che ruolo avesse, a parte dare fastidio. Tanto valeva sostituirlo con un personaggio tutto nuovo come hanno fatto con Mariel.
- Le strisce comiche a fondo volume. Erano troppo carine. La parte più carina della serie, oserei dire.
Le cose che non mi sono proprio piaciute sono quelle di cui ho già parlato, ovvero la trama, il modo in cui è stata sviluppata, e lo "stupro" dei personaggi. Di sicuro il finale. Risolvono tutto in due pagine senza spiegare nulla. Non si sa chi cavolo governi ora Britannia, se il Giappone è ancora assoggettato, che fine abbia fatto C.C. (morta?)... Nulla, a parte che Nunnaly, Lelouch, Suzaku e Marie (e Kallen presumo, ma chi se ne frega di lei? In questo manga praticamente non esiste!) sono vivi e pimpanti e tutti insieme appassionatamente (o almeno lo saranno).
Ma del resto uno dei punti focali del manga è proprio questo: Suzaku alla fine prende coscienza che ciò che davvero conta per lui è che le persone a lui più care siano vive e felici.
Dove nell'anime avevamo avuto l'annullamento dell'individualità in nome della felicità del mondo, in questo manga vi è il trionfo dell'individualità!
Vado controcorrente poi per il chara design: a me non è piaciuto. Cioè, le pagine a colori interne e le cover d'intersezione dei capitoli sono molto belle (le copertine del volume invece non mi piacciono), ma nelle vignette non ho apprezzato la "legnosità" dei personaggi, peccano di scarsa espressività ed elasticità, e le braccia sono troppo lunghe.
Non mi sento di dargli 4, perché in fondo non è da 4. Ma mettendogli 5 mi sento generosa.
Mi aspettavo qualcosa in più da questo manga, difatti tra le tre versioni (Lelouch of Rebelion, Nightmare of Nunnaly e Suzaku of the Counterattack) questa è quella che meno mi è piaciuta, almeno per quanto riguarda la trama. I disegni hanno un tratto magnifico, riconducibili benissimo al tratto dell'anime, ma la storia devo dire che mi ha davvero annoiato, e poi dai, non potete trasformarmi Suzaku in una specie di power ranger! Ho dato 7 solo perché il disegno merita molto, se no avrei dato a malincuore un 5. Ai veri appassionati della saga lo consiglio, agli altri, seppur a malincuore, no.
Stesso voto della saga di Lelouch, ma solo per via dei mezzi voti: LeLouch of the Rebellion sarebbe un 8.5, questo un 9/9.5.
DISEGNI: il tratto mi è piaciuto tantissimo sia per quanto riguarda i personaggi sia per il contorno. Le proporzioni vengono ben rispettate tranne in alcuni casi particolari (chi lo ha letto avrà capito di quale situazione parlo, cerco di evitare spoiler).
PERSONAGGI: vengono ben descritti e ben rappresentati. Il tutto viene ben aiutato dal tratto piacevole e dalla storia intrigante.
STORIA: anche qui il manga risulta piacevole con alcuni spunti che sono stati ripresi anche dall'anime. Lelouch passa leggermente in secondo piano ma resta, logicamente, un punto fermo nella trama e la linea logica dell'opera non ne risente, anzi, ne guadagna in interesse con il lettore che riesce a scoprire maggiori informazioni riguardanti le azioni di Suzaku e la sua linea di pensiero.
Dei tre volumi di Code Geass questo è quello che nel complesso è risultato più piacevole e completo. Consigliato
DISEGNI: il tratto mi è piaciuto tantissimo sia per quanto riguarda i personaggi sia per il contorno. Le proporzioni vengono ben rispettate tranne in alcuni casi particolari (chi lo ha letto avrà capito di quale situazione parlo, cerco di evitare spoiler).
PERSONAGGI: vengono ben descritti e ben rappresentati. Il tutto viene ben aiutato dal tratto piacevole e dalla storia intrigante.
STORIA: anche qui il manga risulta piacevole con alcuni spunti che sono stati ripresi anche dall'anime. Lelouch passa leggermente in secondo piano ma resta, logicamente, un punto fermo nella trama e la linea logica dell'opera non ne risente, anzi, ne guadagna in interesse con il lettore che riesce a scoprire maggiori informazioni riguardanti le azioni di Suzaku e la sua linea di pensiero.
Dei tre volumi di Code Geass questo è quello che nel complesso è risultato più piacevole e completo. Consigliato