Star Dust Memories
Il mio rapporto con le raccolte di racconti è di amore e odio: da un lato esse danno un'ottima idea dello stile di un autore e delle tematiche a lui più care; dall'altro, soprattutto se i racconti in questione sono di brevissima durata, rischiano invece di dare un assaggio troppo spesso inconsistente, e di conseguenza deludente, di quanto ho detto sopra.
Ecco, questo è ciò che ho provato leggendo Star Dust Memories, scritto e disegnato dal celebre (ma purtroppo letto da pochi) mangaka di fantascienza Yukinobu Hoshino alla fine degli Anni Novanta. L'autore tra l'altro è famoso proprio per i suoi omnibus di racconti, ma il problema è che se alcune storie restano impresse (mi vengono in mente "L'eco degli alberi" - allucinanti le sequenze finali con le donne fuse alle piante, l'angosciante "I ventuno giorni di Sass Ivory", l'inquietante "Sagittario", l'evocativo "L'eterno ritorno"), altre invece passano quasi inosservate o comunque non trasmettono granché. Certo, è anche vero che non tutte le opere devono necessariamente mozzare il fiato del lettore o commuoverlo a ogni costo, però ho avuto l'impressione di aver letto un semplice "esercizio di stile" di Hoshino, come se si fosse divertito un po' a sbizzarrirsi con idee strane e singolari per il puro gusto di farlo. Sono sicuro che si sia impegnato, eppure non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione che Star Dust Memories dia al lettore una pallidissima idea delle grandi capacità espressive dell'autore.
Per quanto riguarda lo stile di disegno non ho particolari commenti da fare: Hoshino disegna maledettamente bene e la tendenza a "occidentalizzare" i suoi personaggi è una ciliegina sulla torta che fa spiccare le sue opere quanto meno per originalità visiva. Inoltre, la cura al dettaglio dei paesaggi, delle strumentazioni e delle navi spaziali è davvero di prim'ordine. L'edizione italiana, a cura della J-Pop, si attesta su ottimi livelli in materia di tipologia della carta e qualità della stampa (i profondissimi neri di Hoshino sono sempre vibranti e d'effetto), con la conseguenza di un prezzo non certo basso. Star Dust Memories mi è piaciuto e non mi è piaciuto, ragion per cui non mi sento di consigliarlo a tutti, ma solo ai fan più accaniti del maestro o agli amanti sfegatati della fantascienza.
Ecco, questo è ciò che ho provato leggendo Star Dust Memories, scritto e disegnato dal celebre (ma purtroppo letto da pochi) mangaka di fantascienza Yukinobu Hoshino alla fine degli Anni Novanta. L'autore tra l'altro è famoso proprio per i suoi omnibus di racconti, ma il problema è che se alcune storie restano impresse (mi vengono in mente "L'eco degli alberi" - allucinanti le sequenze finali con le donne fuse alle piante, l'angosciante "I ventuno giorni di Sass Ivory", l'inquietante "Sagittario", l'evocativo "L'eterno ritorno"), altre invece passano quasi inosservate o comunque non trasmettono granché. Certo, è anche vero che non tutte le opere devono necessariamente mozzare il fiato del lettore o commuoverlo a ogni costo, però ho avuto l'impressione di aver letto un semplice "esercizio di stile" di Hoshino, come se si fosse divertito un po' a sbizzarrirsi con idee strane e singolari per il puro gusto di farlo. Sono sicuro che si sia impegnato, eppure non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione che Star Dust Memories dia al lettore una pallidissima idea delle grandi capacità espressive dell'autore.
Per quanto riguarda lo stile di disegno non ho particolari commenti da fare: Hoshino disegna maledettamente bene e la tendenza a "occidentalizzare" i suoi personaggi è una ciliegina sulla torta che fa spiccare le sue opere quanto meno per originalità visiva. Inoltre, la cura al dettaglio dei paesaggi, delle strumentazioni e delle navi spaziali è davvero di prim'ordine. L'edizione italiana, a cura della J-Pop, si attesta su ottimi livelli in materia di tipologia della carta e qualità della stampa (i profondissimi neri di Hoshino sono sempre vibranti e d'effetto), con la conseguenza di un prezzo non certo basso. Star Dust Memories mi è piaciuto e non mi è piaciuto, ragion per cui non mi sento di consigliarlo a tutti, ma solo ai fan più accaniti del maestro o agli amanti sfegatati della fantascienza.
"Star Dust Memories"
"Un giorno noi o i nostri figli saremo in grado di ascoltare le voci che provengono dallo spazio... e comprenderemo la poesia di milioni e milioni di stelle..."
Sapete quanto mi piacciono i manga Sci-fi? Tantissimo!! E proprio qualche giorno fa il fumettaro di fiducia mi ha proposto questa chicca del 2003 targata JPOP-SENSEI per pochi euro che ho subito divorato nel giro di qualche ora... Impressioni? Eccovi accontentati:
Grafica:
Sigla di Star Wars... titoli di coda... sapete cosa mi piacerebbe vedere? Questo nome: Yukinobu Hoshino!
Yukinobu Hoshino disegna così bene pianeti e navicelle spaziali che sembra essere un astronauta navigato più che un mangaka. Sottolinea con il suo disegno un senso di profondità e malinconia allo spazio, a volte però a scapito delle figure umane. C'è da dire inoltre che a volte abusa troppo dei retini ma data l'epoca e il genere è più che giustificato. Voto: 4/5.
Trama
Il volume è composto da 13 mini-storie di lunghezza variabile, dalle 20 alle 30 pagine ciascuna.
La prima "Il viaggio del poeta" tratta della differenza generazionale che passa fra coloro che hanno avuto esperienze concrete di vita sulla Terra e coloro che, essendo più giovani, hanno più spirito di avventura e intraprendenza e riescono quindi a comprendere "la poesia di milioni e milioni di stelle".
Nella seconda "L'eco degli alberi" si affronta il tema delle teorie dell'evoluzionismo ed in particolare della "sincronicità" con un finale bello ed inaspettato.
Il terzo episodio "Il mistero della Mary Stellar" è un flashback in cui si fa luce sul mistero della scomparsa dei sei uomini dell'equipaggio della Mary Stellar. C'è una morale nascosta tra le righe che non voglio svelarvi...
Nella quarta storia "Sagittario" c'è la folle ricerca dell'immortalità da parte di un vecchio morente che sacrifica il suo team di ricerca pur di ottenere il suo scopo. Una moderna caccia a una creatura leggendaria di nome Chirone che ricorda il Moby Dick di Melville.
Il quinto capitolo "Il mare della balena" ha per protagonista Omicron detta Mira, ovvero la stella fissa che si trova al centro della costellazione della Balena, la prima stella conosciuta a luminosità variabile e i suoi curiosi capricci metereologici...
La sesta storia "I 21 giorni di Sass Ivory" risponde a quest'interrogativo: "Come si può sopravvivere 21 giorni su un pianeta in cui ad ogni giorno che passa corrispondono 10 anni di vita terrestri?" La più bella storia di tutto l'albo!
Non mi voglio dilungare descrivendo tutte e 13 le mini-storie e quindi mi fermo qui per non spoilerare troppo.
Il fil rouge di tutto il volume è facilmente intuibile, ovvero la lotta dell'uomo con lo spazio, la lotta dell'uomo contro l'uomo ed io aggiungerei anche la lotta dello spazio contro lo spazio... Il sesto capitolo vale tutto l'albo. Voto: 4/5.
Rapporto Qualità/Prezzo:
Autoconclusivo di pregio ad un prezzo di soli 9,90 euro. Con sovracoperta, oltre 250 pagine di buona grana ed inchiostro di quelli che non macchia. Voto: 4/5.
Riassumendo: La media dei miei voti è un bell'8 tondo... ruotatelo di 90 gradi e otterrete l'infinito cosmico!!!
"Un giorno noi o i nostri figli saremo in grado di ascoltare le voci che provengono dallo spazio... e comprenderemo la poesia di milioni e milioni di stelle..."
Sapete quanto mi piacciono i manga Sci-fi? Tantissimo!! E proprio qualche giorno fa il fumettaro di fiducia mi ha proposto questa chicca del 2003 targata JPOP-SENSEI per pochi euro che ho subito divorato nel giro di qualche ora... Impressioni? Eccovi accontentati:
Grafica:
Sigla di Star Wars... titoli di coda... sapete cosa mi piacerebbe vedere? Questo nome: Yukinobu Hoshino!
Yukinobu Hoshino disegna così bene pianeti e navicelle spaziali che sembra essere un astronauta navigato più che un mangaka. Sottolinea con il suo disegno un senso di profondità e malinconia allo spazio, a volte però a scapito delle figure umane. C'è da dire inoltre che a volte abusa troppo dei retini ma data l'epoca e il genere è più che giustificato. Voto: 4/5.
Trama
Il volume è composto da 13 mini-storie di lunghezza variabile, dalle 20 alle 30 pagine ciascuna.
La prima "Il viaggio del poeta" tratta della differenza generazionale che passa fra coloro che hanno avuto esperienze concrete di vita sulla Terra e coloro che, essendo più giovani, hanno più spirito di avventura e intraprendenza e riescono quindi a comprendere "la poesia di milioni e milioni di stelle".
Nella seconda "L'eco degli alberi" si affronta il tema delle teorie dell'evoluzionismo ed in particolare della "sincronicità" con un finale bello ed inaspettato.
Il terzo episodio "Il mistero della Mary Stellar" è un flashback in cui si fa luce sul mistero della scomparsa dei sei uomini dell'equipaggio della Mary Stellar. C'è una morale nascosta tra le righe che non voglio svelarvi...
Nella quarta storia "Sagittario" c'è la folle ricerca dell'immortalità da parte di un vecchio morente che sacrifica il suo team di ricerca pur di ottenere il suo scopo. Una moderna caccia a una creatura leggendaria di nome Chirone che ricorda il Moby Dick di Melville.
Il quinto capitolo "Il mare della balena" ha per protagonista Omicron detta Mira, ovvero la stella fissa che si trova al centro della costellazione della Balena, la prima stella conosciuta a luminosità variabile e i suoi curiosi capricci metereologici...
La sesta storia "I 21 giorni di Sass Ivory" risponde a quest'interrogativo: "Come si può sopravvivere 21 giorni su un pianeta in cui ad ogni giorno che passa corrispondono 10 anni di vita terrestri?" La più bella storia di tutto l'albo!
Non mi voglio dilungare descrivendo tutte e 13 le mini-storie e quindi mi fermo qui per non spoilerare troppo.
Il fil rouge di tutto il volume è facilmente intuibile, ovvero la lotta dell'uomo con lo spazio, la lotta dell'uomo contro l'uomo ed io aggiungerei anche la lotta dello spazio contro lo spazio... Il sesto capitolo vale tutto l'albo. Voto: 4/5.
Rapporto Qualità/Prezzo:
Autoconclusivo di pregio ad un prezzo di soli 9,90 euro. Con sovracoperta, oltre 250 pagine di buona grana ed inchiostro di quelli che non macchia. Voto: 4/5.
Riassumendo: La media dei miei voti è un bell'8 tondo... ruotatelo di 90 gradi e otterrete l'infinito cosmico!!!
È il primo volume di Hoshino che leggo, ma e' una lacuna che colmerò in breve tempo, avendo già ordinato il reperibile.
Sono rimasto veramente ammaliato da questa raccolte di storie a sfondo "spaziale".
Hoshino racconta la vita prima di tutto, e la vita è al centro di ognuna di queste storie, una vita posta lontana dal suo luogo di origine, una vita che si confronta costantemente con il mistero, la pericolosità e l'immensità dello spazio, una vita che comunque cerca sempre di salvaguardarsi anche di fronte alle più terribili avversità.
I temi e le situazioni in cui l'autore muove i suoi protagonisti sono molto bene assortiti e nonostante ci sia una certa alternanza qualitativa, almeno a livello di originalità e pathos delle storie, il livello generale risulta nell'insieme ottimo.
Non mancheranno momenti toccanti, altri più adrenalinici e alcuni passaggi grotteschi, ma ci sono alcuni istanti che ho trovato davvero di un'epicità incredibile, un'epicità che riecheggia in tutte le scene ad ampio raggio che scrutano nel cosmo attraverso splendide tavole che ben rappresentano la vastità dello spazio scuro e profondo.
Consigliatissimo a tutti gli amanti del genere.
Sono rimasto veramente ammaliato da questa raccolte di storie a sfondo "spaziale".
Hoshino racconta la vita prima di tutto, e la vita è al centro di ognuna di queste storie, una vita posta lontana dal suo luogo di origine, una vita che si confronta costantemente con il mistero, la pericolosità e l'immensità dello spazio, una vita che comunque cerca sempre di salvaguardarsi anche di fronte alle più terribili avversità.
I temi e le situazioni in cui l'autore muove i suoi protagonisti sono molto bene assortiti e nonostante ci sia una certa alternanza qualitativa, almeno a livello di originalità e pathos delle storie, il livello generale risulta nell'insieme ottimo.
Non mancheranno momenti toccanti, altri più adrenalinici e alcuni passaggi grotteschi, ma ci sono alcuni istanti che ho trovato davvero di un'epicità incredibile, un'epicità che riecheggia in tutte le scene ad ampio raggio che scrutano nel cosmo attraverso splendide tavole che ben rappresentano la vastità dello spazio scuro e profondo.
Consigliatissimo a tutti gli amanti del genere.
Un po' deludente questo volume di Hoshino. Mi aspettavo molto visti i proclami con cui è stato recensito il volume ed in virtù delle mille lodi tessute a favore dell'autore.
Invece mi sono trovato tra le mani un volume carino e nulla più.
Il lato tecnico è discreto, il tratto è molto sobrio e pulito e ben si adatta alle atmosfere che l'autore vuole ricreare.
L'opera è strutturata in storie molto brevi (circa 20 pagine l'una), tutte indipendenti l'una dall'altra.
Unico filo conduttore è la sfida dell'uomo allo spazio, il suo essere misero rispetto all'immensità dell'infinito e l'inquietudine d'animo degli uomini che "sentono" la voce delle stelle.
Il punto dolente dell'albo è l'altalenante qualità delle storie stesse. Si passa da alcune carine, come "I 21 giorni di Sass Ivory", ad alcune più banali, come "La guerra dei mondi".
Nel complesso l'albo fila via liscio senza far provare emozioni di chissà che livello.
Resta una lettura piacevole e interessante, ma non di certo un capolavoro.
Buona l'edizione J-Pop, con pagine a colori, rilegatura a filo, grande formato e doppia copertina. Prezzo forse un pelo alto ma bilanciato dalla qualità dell'albo e dalla tipologia di opera, non certo roba commerciale come l'ennesimo shonen.
Invece mi sono trovato tra le mani un volume carino e nulla più.
Il lato tecnico è discreto, il tratto è molto sobrio e pulito e ben si adatta alle atmosfere che l'autore vuole ricreare.
L'opera è strutturata in storie molto brevi (circa 20 pagine l'una), tutte indipendenti l'una dall'altra.
Unico filo conduttore è la sfida dell'uomo allo spazio, il suo essere misero rispetto all'immensità dell'infinito e l'inquietudine d'animo degli uomini che "sentono" la voce delle stelle.
Il punto dolente dell'albo è l'altalenante qualità delle storie stesse. Si passa da alcune carine, come "I 21 giorni di Sass Ivory", ad alcune più banali, come "La guerra dei mondi".
Nel complesso l'albo fila via liscio senza far provare emozioni di chissà che livello.
Resta una lettura piacevole e interessante, ma non di certo un capolavoro.
Buona l'edizione J-Pop, con pagine a colori, rilegatura a filo, grande formato e doppia copertina. Prezzo forse un pelo alto ma bilanciato dalla qualità dell'albo e dalla tipologia di opera, non certo roba commerciale come l'ennesimo shonen.