Muyung - Senza ombra
Quando lessi la notizia di un manga sceneggiato dal grande Tsutomu Takahashi e disegnato dal coreano Kim Jung-Hyun restai molto deluso. Il pensiero di non poter ammirare i diaegni del maestro mi rattristò molto, fino a quando non vidi la copertina del fumetto restando a bocca aperta. Magnifica!
"Muyung" è un manga storico, ambientato in Corea durante il periodo feudale, in cui si inserisce una forte componente fantastica; non mancano combattimenti, azione e tanto sentimento.
Un ragazzo, figlio del generale più vicino al sovrano e con la capacità di vedere le anime dei defunti, una ragazza con il potere di resuscitare i morti ed un re, che si trasforma nel più spietato dei reggenti, sono gli ingredienti di questo meraviglioso racconto.
Bastano un paio di pagine per rendersi conto della maestria di Takahashi. Una manciata di vignette ed il lettore viene catapultato in un'altra epoca, "rapito" dagli avvenimenti; poche frasi, qualche gesto e vengono mirabilmente sviscerate le personalità dei personaggi.
Mi dico subito: "questo vuol dire saper scrivere una sceneggiatura!".
L'autore riesce a tenere sempre viva l'attenzione del lettore, scoprendo con tempi perfetti tutte le sue carte e sfruttando alla perfezione l'alone di mistero che circonda i due protagonisti ed in particolar modo la ragazza.
E' inoltre bravissimo ad inserire l'aspetto fantastico all'interno della storia, rendendolo perfettamente "credibile" e favorendo in tal modo l'immedesimazione di chi legge.
Le personalità dei protagonisti vengono poi rese in maniera impeccabile e durante la storia assistiamo, passo dopo passo, al loro delinearsi, grazie anche all'utilizzo mirato di flashback, che aiutano a comprendere il motivo di certi atteggiamenti.
La loro maturazione sarà un vero e proprio crescendo che terminerà solo con la parola fine.
I personaggi secondari che ci vengono presentati non sono molti e purtroppo non ricevono la stessa attenzione dei principali; vengono comunque caratterizzati in maniera attenta e credibile con piccoli dettagli in grado di fare la differenza. C'è da dire che la storia narrata è abbastanza breve e in cinque numeri sarebbe stato oggettivamente impossibile approfondire la personalità di ognuno di loro.
Solo ad un altro personaggio viene dato più spazio, tentando di tracciarne in maniera esaustiva la personalità. Il suo apporto è determinante per lo svolgersi della trama e, se non fosse stato inserito, la narrazione sarebbe risultata di gran lunga meno accattivante. Resta però da dire che la sua introspezione psicologica non è all'altezza di quella dei protagonisti e, essendo fondamentale, aumentarne lo spessore avrebbe certamente giovato all'intera opera.
Il tratto di Kim Jung-Hyun è splendido, ma soprattutto traspare una grandissima personalità. La resa dei chiaroscuri inoltre è eccellente e si sposa alla perfezione con la drammaticità delle scene descritte.
Le due caratteristiche che risaltano maggiormente sono il dinamismo dei combattimenti, reso in maniera esemplare, e lo sguardo dei personaggi, semplicemente magnetico. Sugli occhi, infatti, l'autore pone tantissima attenzione ed il risultato è sorprendente.
"Muyung" è un manga realizzato con grande cura, sia per quanto riguarda il comparto grafico, sia per l'ottima sceneggiatura. La narrazione è molto variegata grazie a fasi alterne di azione e combattimenti, introspezione psicologica, romanticismo e trovate fantasy; c'è persino spazio per alcune gag comiche. Insomma ce n'è davvero per tutti i gusti.
Sarebbe bastato donare maggior profondità ai personaggi secondari, allungando di poco la storia, per arrivare alla perfezione. Il mio voto è 8.5.
L'edizione della Flashbook è magnifica. Le sovraccoperte, in parte traslucide, conferiscono la giusta enfasi alle fantastiche copertine. La carta è la solita utilizzata dall'editore, che rende davvero piacevole la lettura facendo dimenticare la comodità di un tablet e, sorpresa davvero gradita, sono presenti le tavole a colori. La traduzione mi è sembrata ben fatta e non ho notato particolari strafalcioni. Sintetizzando, i 5,90 euro sono davvero ben spesi.
"Muyung" è un manga storico, ambientato in Corea durante il periodo feudale, in cui si inserisce una forte componente fantastica; non mancano combattimenti, azione e tanto sentimento.
Un ragazzo, figlio del generale più vicino al sovrano e con la capacità di vedere le anime dei defunti, una ragazza con il potere di resuscitare i morti ed un re, che si trasforma nel più spietato dei reggenti, sono gli ingredienti di questo meraviglioso racconto.
Bastano un paio di pagine per rendersi conto della maestria di Takahashi. Una manciata di vignette ed il lettore viene catapultato in un'altra epoca, "rapito" dagli avvenimenti; poche frasi, qualche gesto e vengono mirabilmente sviscerate le personalità dei personaggi.
Mi dico subito: "questo vuol dire saper scrivere una sceneggiatura!".
L'autore riesce a tenere sempre viva l'attenzione del lettore, scoprendo con tempi perfetti tutte le sue carte e sfruttando alla perfezione l'alone di mistero che circonda i due protagonisti ed in particolar modo la ragazza.
E' inoltre bravissimo ad inserire l'aspetto fantastico all'interno della storia, rendendolo perfettamente "credibile" e favorendo in tal modo l'immedesimazione di chi legge.
Le personalità dei protagonisti vengono poi rese in maniera impeccabile e durante la storia assistiamo, passo dopo passo, al loro delinearsi, grazie anche all'utilizzo mirato di flashback, che aiutano a comprendere il motivo di certi atteggiamenti.
La loro maturazione sarà un vero e proprio crescendo che terminerà solo con la parola fine.
I personaggi secondari che ci vengono presentati non sono molti e purtroppo non ricevono la stessa attenzione dei principali; vengono comunque caratterizzati in maniera attenta e credibile con piccoli dettagli in grado di fare la differenza. C'è da dire che la storia narrata è abbastanza breve e in cinque numeri sarebbe stato oggettivamente impossibile approfondire la personalità di ognuno di loro.
Solo ad un altro personaggio viene dato più spazio, tentando di tracciarne in maniera esaustiva la personalità. Il suo apporto è determinante per lo svolgersi della trama e, se non fosse stato inserito, la narrazione sarebbe risultata di gran lunga meno accattivante. Resta però da dire che la sua introspezione psicologica non è all'altezza di quella dei protagonisti e, essendo fondamentale, aumentarne lo spessore avrebbe certamente giovato all'intera opera.
Il tratto di Kim Jung-Hyun è splendido, ma soprattutto traspare una grandissima personalità. La resa dei chiaroscuri inoltre è eccellente e si sposa alla perfezione con la drammaticità delle scene descritte.
Le due caratteristiche che risaltano maggiormente sono il dinamismo dei combattimenti, reso in maniera esemplare, e lo sguardo dei personaggi, semplicemente magnetico. Sugli occhi, infatti, l'autore pone tantissima attenzione ed il risultato è sorprendente.
"Muyung" è un manga realizzato con grande cura, sia per quanto riguarda il comparto grafico, sia per l'ottima sceneggiatura. La narrazione è molto variegata grazie a fasi alterne di azione e combattimenti, introspezione psicologica, romanticismo e trovate fantasy; c'è persino spazio per alcune gag comiche. Insomma ce n'è davvero per tutti i gusti.
Sarebbe bastato donare maggior profondità ai personaggi secondari, allungando di poco la storia, per arrivare alla perfezione. Il mio voto è 8.5.
L'edizione della Flashbook è magnifica. Le sovraccoperte, in parte traslucide, conferiscono la giusta enfasi alle fantastiche copertine. La carta è la solita utilizzata dall'editore, che rende davvero piacevole la lettura facendo dimenticare la comodità di un tablet e, sorpresa davvero gradita, sono presenti le tavole a colori. La traduzione mi è sembrata ben fatta e non ho notato particolari strafalcioni. Sintetizzando, i 5,90 euro sono davvero ben spesi.
"Muyung - Senza ombra" è un manga edito in Italia dalla rinomata Flashbook Edizioni; nato dalla geniale mente di Tsutomu Takahashi e dai fantastici disegni tradizionali del giovane autore coreano, ancora studente, Jung-Hyun Kim (che ha già dimostrato la sua bravura vincendo il famoso "Premio Chiba Tetsuya"). È da sottolineare il fantastico risultato dato dalla Flashbook Edizioni, che ha fatto un lavoro a dir poco eccellente sotto ogni aspetto; infatti il manga è fornito di sovraccoperta con alcune inserzioni lucide, assolutamente fantastiche e piacevoli per gli occhi del lettore, che viene "stupito" quasi come se stesse guardando un immagine in 3D.
Sono presenti inoltre tre pagine a colori ben realizzate in tutti i volumi pubblicati.
Questo manga presenta anche molti tratti storici, nonostante non si concentri molto su questi, ma di una trama completamente fantastica. Il tutto inizia da una guerra, alla quale ha partecipato personalmente anche il re, che però, sfortunatamente, ha subito ferite mortali. Il re era sempre accompagnato dalla sua fedele guardia Hobaek, che una volta scovati e uccisi gli assassini del re si occupa della salma di sua maestà insieme al figlio Biyong, che giungerà successivamente sul luogo dell'incidente. Padre e figlio si imbatteranno in Kiku, una giovane ragazza accompagnata dalla madre, che, presa in cattura dai due guerrieri, propone loro uno scambio: liberarla (ovviamente insieme alla madre) se avesse fatto tornare in vita il re deceduto. Ella, grazie a dei magici disegni, riporta in vita il re, che però non è più quello di prima...
Di più di questo non si può raccontare, anche per non rovinare la sorpresa di questo grande capolavoro. La storia è abbastanza originale, ma il vero punto di forza sono a mio parere i disegni, che lasciano trasparire evidentemente lo stile particolare coreano che riporta i fatti in un modo realistico e fantastico; infatti, il tutto sarà accompagnato da un'atmosfera affascinante e mistica. Come di consueto i disegni coreani non si presentano puliti, ma comunque incredibili, specialmente in alcune tavole, che sono degli autentici capolavori. Io, da adoratore dei seinen e delle storie ricercate quale sono, non potevo farmi scappare questa fantastica opera. È consigliato veramente a tutti, perché ha anche frequenti accenni storici che possono fare molto piacere agli ammiratori dell'Oriente, e mostra lo stile di vita tradizionale dell'epoca in modo più che dettagliato. Quindi non posso che dire di essere soddisfatto di questo manga nel complesso fantastico, sia a livello di qualità che di edizione italiana.
Sono presenti inoltre tre pagine a colori ben realizzate in tutti i volumi pubblicati.
Questo manga presenta anche molti tratti storici, nonostante non si concentri molto su questi, ma di una trama completamente fantastica. Il tutto inizia da una guerra, alla quale ha partecipato personalmente anche il re, che però, sfortunatamente, ha subito ferite mortali. Il re era sempre accompagnato dalla sua fedele guardia Hobaek, che una volta scovati e uccisi gli assassini del re si occupa della salma di sua maestà insieme al figlio Biyong, che giungerà successivamente sul luogo dell'incidente. Padre e figlio si imbatteranno in Kiku, una giovane ragazza accompagnata dalla madre, che, presa in cattura dai due guerrieri, propone loro uno scambio: liberarla (ovviamente insieme alla madre) se avesse fatto tornare in vita il re deceduto. Ella, grazie a dei magici disegni, riporta in vita il re, che però non è più quello di prima...
Di più di questo non si può raccontare, anche per non rovinare la sorpresa di questo grande capolavoro. La storia è abbastanza originale, ma il vero punto di forza sono a mio parere i disegni, che lasciano trasparire evidentemente lo stile particolare coreano che riporta i fatti in un modo realistico e fantastico; infatti, il tutto sarà accompagnato da un'atmosfera affascinante e mistica. Come di consueto i disegni coreani non si presentano puliti, ma comunque incredibili, specialmente in alcune tavole, che sono degli autentici capolavori. Io, da adoratore dei seinen e delle storie ricercate quale sono, non potevo farmi scappare questa fantastica opera. È consigliato veramente a tutti, perché ha anche frequenti accenni storici che possono fare molto piacere agli ammiratori dell'Oriente, e mostra lo stile di vita tradizionale dell'epoca in modo più che dettagliato. Quindi non posso che dire di essere soddisfatto di questo manga nel complesso fantastico, sia a livello di qualità che di edizione italiana.
Tsutomu Takahashi è un autore che, nonostante non sia molto apprezzato nel nostro bel paese (e lo si nota chiaramente dalle vendite delle sue opere), è a mio parere uno dei migliori autori al mondo.
E in quest'opera, "Muyung - Senza ombra", si può notare davvero lo sua bravura nel dar vita ad una storia quasi del tutto originale parlando come sceneggiatura in sé e diversa come ambientazioni e stile, grazie ai disegni del mangaka coreano, tra l'altro esordiente, Jung-Hyun Kim.
La storia, già dalle primissime pagine, entra subito nel vivo in un campo di battaglia e si sposta prepotentemente in un luogo appartato dove due uomini (tra cui uno ferito) vengo attaccata da un gruppo nemico e un di loro perde la vita mentre l'altro, Hobaek, viene salvato giusto in tempo dal proprio figlio Biyong, mentre per l'altro uomo, il re in persona, non c'è più speranza di vita.
Ed è da qui che parte il fulcro della vicenda: i due uomini, Hobaek e Biyong, incontrano una ragazza, Kiku, con sua madre, e la ragazza ha lo strano potere di riportare in vita i morti, l'unico punto a sfavore è che la persona resuscitata ritorna ma con il lato oscuro della propria personalità.
Dopo questo la vicenda è un alternarsi di scene che mostrano il malvagio re e i suoi seguaci contro Kiku e Biyong.
Le tavole, come ho già detto in precedenza, sono per lo più di impronta coreana, soprattutto parlando di ambientazioni e dei costumi di protagonisti e non.
Il tratto è essenziale e non sfocia in troppi particolari, ma allo stesso tempo riesce comunque a darti quella potenza e quella dinamica che in un manga storico e con molte lotte e molti combattimenti è quasi indispensabile
Le copertine sono davvero ottime, con disegni fatti a pastelli e sostenuti da effetti grafici che non dispiacciono agli occhi. E queste, a differenza dello stile interno, non sono per nulla essenziali, sono ricche di particolari a volte anche minimi.
L'edizione direi che è quella che mia stupito di più.
La Flashbook Edizioni è riuscita davvero a dare a noi lettori un'edizione quasi perfetta, anche se non a prezzo ultra economico, ma comunque lungo gli standard attuali.
La carta, come sempre nelle altre opere di questa casa editrice, è lucida e spessa nelle pagine a colori e molto spessa e per niente trasparente nelle altre; la rilegatura è davvero robusta e la sovraccoperta è davvero un capolavoro sia come carta sia per gli effetti chiaroscurali che danno gli elementi in rilievo. Direi davvero un'edizione ottima ad un prezzo adeguato.
Consiglio quest'opera agli amanti di seinen storici e di fantascienza non troppo pesanti e ricchi di azione e pathos.
Voto globale: 8+
E in quest'opera, "Muyung - Senza ombra", si può notare davvero lo sua bravura nel dar vita ad una storia quasi del tutto originale parlando come sceneggiatura in sé e diversa come ambientazioni e stile, grazie ai disegni del mangaka coreano, tra l'altro esordiente, Jung-Hyun Kim.
La storia, già dalle primissime pagine, entra subito nel vivo in un campo di battaglia e si sposta prepotentemente in un luogo appartato dove due uomini (tra cui uno ferito) vengo attaccata da un gruppo nemico e un di loro perde la vita mentre l'altro, Hobaek, viene salvato giusto in tempo dal proprio figlio Biyong, mentre per l'altro uomo, il re in persona, non c'è più speranza di vita.
Ed è da qui che parte il fulcro della vicenda: i due uomini, Hobaek e Biyong, incontrano una ragazza, Kiku, con sua madre, e la ragazza ha lo strano potere di riportare in vita i morti, l'unico punto a sfavore è che la persona resuscitata ritorna ma con il lato oscuro della propria personalità.
Dopo questo la vicenda è un alternarsi di scene che mostrano il malvagio re e i suoi seguaci contro Kiku e Biyong.
Le tavole, come ho già detto in precedenza, sono per lo più di impronta coreana, soprattutto parlando di ambientazioni e dei costumi di protagonisti e non.
Il tratto è essenziale e non sfocia in troppi particolari, ma allo stesso tempo riesce comunque a darti quella potenza e quella dinamica che in un manga storico e con molte lotte e molti combattimenti è quasi indispensabile
Le copertine sono davvero ottime, con disegni fatti a pastelli e sostenuti da effetti grafici che non dispiacciono agli occhi. E queste, a differenza dello stile interno, non sono per nulla essenziali, sono ricche di particolari a volte anche minimi.
L'edizione direi che è quella che mia stupito di più.
La Flashbook Edizioni è riuscita davvero a dare a noi lettori un'edizione quasi perfetta, anche se non a prezzo ultra economico, ma comunque lungo gli standard attuali.
La carta, come sempre nelle altre opere di questa casa editrice, è lucida e spessa nelle pagine a colori e molto spessa e per niente trasparente nelle altre; la rilegatura è davvero robusta e la sovraccoperta è davvero un capolavoro sia come carta sia per gli effetti chiaroscurali che danno gli elementi in rilievo. Direi davvero un'edizione ottima ad un prezzo adeguato.
Consiglio quest'opera agli amanti di seinen storici e di fantascienza non troppo pesanti e ricchi di azione e pathos.
Voto globale: 8+
Un'idea ottima, specialmente se incentrata in un epoca non proprio congeniale come il Giappone antico. Una donna che ha il potere di resuscitare le persone ed un uomo che vede invece le persone defunte. Una trama così di per sé è già molto avvincente e l'autore ormai è di diritto entrato nelle mie grazie. La storia come dicevo sopra è molto ritmata, misteriosa, cruda e anche noir. Mi piacciono i personaggi, soprattutto la protagonista femminile, mentre il protagonista maschile veramente non lo trovo molto adatto al ruolo. Un po' debole in spirito rispetto alla compagine femminile. Gradirei forse che nel prosieguo ne vengano presentati di nuovi, perché così come sono non vedo molti sbocchi. Disegni molto accurati e riflessivi con quel tratto grezzo caratteristico dell'autore. L'edizione basti dire che è Flashbook, quindi in sostanza equivalente ad ogni altra loro opera. Lo consiglio, titoli del genere, seinen così, ce ne sono pochi, meglio non lasciarseli sfuggire.
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.Stile5 {font-size: 12px}
-->
</style>
<div align="right"><em>"Con un'inquietudine che rasentava il parossismo, misi assieme attorno a me gli strumenti della vita con cui avrei potuto infondere una scintilla di esistenza nella cosa inanimata che giaceva ai miei piedi."</em>
<span class="Stile5">[Mary Shelley - Frankenstein, 1816.]</span></div>
Ci sono autori in Italia che, pur non avendo forse all'attivo manga campioni di vendite, possono vantare un nutrito ed accanito gruppo di estimatori; autori dei quali, come si suol dire, si vorrebbe veder pubblicata anche la lista della spesa. Uno di questi è di sicuro <em>Tsutomu Takahashi</em>, famoso per titoli come <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Jiraishin"><em>Jiraishin</em></a>, <em><a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Tetsuwan+Girl">Tetsuwan Girl</a></em> o <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Skyhigh"><em>Skyhigh</em></a>.
Ed ecco che a sorpresa, mentre gli appassionati chiedono a gran voce la pubblicazione di <em><a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Jiraishin+Diablo">Jiraishin Diablo</a></em> o <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Blue+Heaven"><em>Blue Haven</em></a>, <strong>Flashbook Edizioni</strong> ci tira fuori dal cilindro, non la lista della spesa, ma il recentissimo <strong><a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Muyung">Muyung - Senza ombra</a></strong>; opera corale nella quale, stavolta, <em>Tsutomu Takahashi</em> si occupa del solo soggetto; mentre la componente grafica è affidata ad un promettente <em>Kim Jung-Hyun</em>, premiato alla cinquantesima edizione del “<em><strong>Premio Chiba Tetsuya</strong></em>” come miglior autore esordiente.
<p>Le primissime vignette ci catapultano senza indugiare nel bel mezzo di un campo di battaglia. Il momento sembra essere cruciale, ma la regia si sposta concitata in un luogo appartato nei paraggi, dove il re in persona è faticosamente riuscito a trascinare il suo più fidato generale, Hobaek, impossibilitato a combattere perché ferito da una freccia. In pochi istanti però accade l’irreparabile. I due vengono infatti sorpresi da una pattuglia di soldati nemici in avanscoperta, ed al sopraggiungere di Biyong (figlio di Hobaek e fino a poco prima impegnato sul campo di battaglia), è ormai tristemente delineata la tragedia: il generoso e amato re giace al suolo esanime, assassinato mentre cercava di difendere il generale ferito. Il regno ora è irrimediabilmente destinato alla rovina.
Proprio quando Hobaek e Biying, padre e figlio, sembrano riflettere sul da farsi, compare per caso sul posto una ragazza, Kiku, in compagnia di sua madre. Ma Hobaek sembra deciso a tenere nascosta la morte del sovrano il più a lungo possibile, e non è disposto a lasciare testimoni in vita… Ma Kiku avanza una proposta incredibile: lei afferma di essere in grado di riportare in vita i morti, ed <strong>è pronta a metter a disposizione questo suo dono per resuscitare il re, pur di aver salva la vita</strong>.
Ed è a questo punto che viene marcato il fulcro narrativo di <strong>Muyung</strong>; con una scelta nefasta che ribadisce, alla stessa maniera di tante altre opere passate (vedasi il succitato celeberrimo "prometeo moderno" di <i>Mary Shelley</i>), come sia <strong>impensabile voler prescindere dalle leggi naturali impunemente</strong>. Una scelta che si ripercuoterà in maniera inaspettata sul destino travagliato dei protagonisti di questo racconto: Biyong, il nobile rampollo d’indole insicura in grado di vedere gli spiriti; e Kiku, una fanciulla semplice ma determinata che riporta in vita i morti.
<strong>Muyung</strong> sembra sin dai primissimi capitoli un titolo che scorre con un ritmo forse non troppo incalzante, ma comunque dispensa alcuni degni picchi di coinvolgimento emotivo; come il flashback sul passato ignominioso di Biying, un autentico pugno nello stomaco che, da solo, vale già il prezzo del biglietto.
Di sicurola firma di <em>Takahashi</em> alla sceneggiatura lascia ben sperare per gli sviluppi narrativi futuri, ma comunque sappiate che non siamo al cospetto di un’opera destinata ad abbracciare un arco narrativo lunghissimo: come detto su, Muyung è un’opera recentissima, infatti è ancora in corso di pubblicazione in patria, ma comunque <strong>se ne prevede la fine entro il sesto tankobon</strong>, a detta dell’editore.
</p><p>In merito allo stile del coautore di questo seinen, <em>Kim Jung-Hyun</em>, si può notare come risalti (giustamente) la sua forte matrice di scuola coreana, riconoscibile di primo acchito già dai costumi, le figure, le scenografie e la gestualità grafica.
Il tratto di <em>Kim Jung-Hyun</em> sa essere essenziale, ma anche squisitamente virile, istintivo o drammatico quando necessario, votato alla resa di bei effetti chiaroscurali, che ben si sposano con scene emotivamente molto cariche. Guizzi creativi che, dunque, non ci fanno rimpiangere troppo lo stile unico (ma non sempre apprezzato, purtroppo) di <em>Takahashi</em>, nonostante la presenza di qualche sporadico calo qualitativo.
Menzione d'onore per le particolari cover, che impreziosiscono i volumi della serie fondendo tra loro, in maniera originale e piacevolissima, personaggi disegnati con semplice matita, elementi colorati ed altri particolari effetti grafici.
Saremmo ovviamente ingenerosi a non spendere due righe anche per l’operato della <strong>Flashbook Edizioni</strong>, che si conferma un editore attento ai particolari ed alle esigenze del lettore. Encomiabile come sempre la scelta della cara carta <em>uso mano</em>, carta che (il sottoscritto non si stancherà mai di far notare) è una delle poche (se non l’unica) tra quelle attualmente utilizzate nel panorama editoriale italiano, a non presentare <strong>alcun tipo di trasparenza</strong>. Buona anche la qualità di stampa, e particolarmente pregevole è la robusta sovraccoperta con rilievi lucidi. Per quel che riguarda l'adattamento, come consuetudine dell’editore ogni onomatopea è stata completamente adattata, e testi scorrono senza intoppi o refusi.
</p><p>Concludendo, <strong>Muyung - Senza ombra</strong> è un’opera di ambientazione storica con una valida componente fantastica, che non lesina inoltre scene d’azione e combattimenti dinamici. Indubbiamente consigliato agli amanti del genere, visto che la sua lettura dona e promette pathos, profondità emotiva, nonché interessanti digressioni morali e socio-politiche che però non richiedono chiavi di lettura particolarmente impegnative.</p>
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<div align="right"><em>"Con un'inquietudine che rasentava il parossismo, misi assieme attorno a me gli strumenti della vita con cui avrei potuto infondere una scintilla di esistenza nella cosa inanimata che giaceva ai miei piedi."</em>
<span class="Stile5">[Mary Shelley - Frankenstein, 1816.]</span></div>
Ci sono autori in Italia che, pur non avendo forse all'attivo manga campioni di vendite, possono vantare un nutrito ed accanito gruppo di estimatori; autori dei quali, come si suol dire, si vorrebbe veder pubblicata anche la lista della spesa. Uno di questi è di sicuro <em>Tsutomu Takahashi</em>, famoso per titoli come <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Jiraishin"><em>Jiraishin</em></a>, <em><a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Tetsuwan+Girl">Tetsuwan Girl</a></em> o <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Skyhigh"><em>Skyhigh</em></a>.
Ed ecco che a sorpresa, mentre gli appassionati chiedono a gran voce la pubblicazione di <em><a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Jiraishin+Diablo">Jiraishin Diablo</a></em> o <a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Blue+Heaven"><em>Blue Haven</em></a>, <strong>Flashbook Edizioni</strong> ci tira fuori dal cilindro, non la lista della spesa, ma il recentissimo <strong><a href="http://www.animeclick.it/manga.php?xtit=Muyung">Muyung - Senza ombra</a></strong>; opera corale nella quale, stavolta, <em>Tsutomu Takahashi</em> si occupa del solo soggetto; mentre la componente grafica è affidata ad un promettente <em>Kim Jung-Hyun</em>, premiato alla cinquantesima edizione del “<em><strong>Premio Chiba Tetsuya</strong></em>” come miglior autore esordiente.
<p>Le primissime vignette ci catapultano senza indugiare nel bel mezzo di un campo di battaglia. Il momento sembra essere cruciale, ma la regia si sposta concitata in un luogo appartato nei paraggi, dove il re in persona è faticosamente riuscito a trascinare il suo più fidato generale, Hobaek, impossibilitato a combattere perché ferito da una freccia. In pochi istanti però accade l’irreparabile. I due vengono infatti sorpresi da una pattuglia di soldati nemici in avanscoperta, ed al sopraggiungere di Biyong (figlio di Hobaek e fino a poco prima impegnato sul campo di battaglia), è ormai tristemente delineata la tragedia: il generoso e amato re giace al suolo esanime, assassinato mentre cercava di difendere il generale ferito. Il regno ora è irrimediabilmente destinato alla rovina.
Proprio quando Hobaek e Biying, padre e figlio, sembrano riflettere sul da farsi, compare per caso sul posto una ragazza, Kiku, in compagnia di sua madre. Ma Hobaek sembra deciso a tenere nascosta la morte del sovrano il più a lungo possibile, e non è disposto a lasciare testimoni in vita… Ma Kiku avanza una proposta incredibile: lei afferma di essere in grado di riportare in vita i morti, ed <strong>è pronta a metter a disposizione questo suo dono per resuscitare il re, pur di aver salva la vita</strong>.
Ed è a questo punto che viene marcato il fulcro narrativo di <strong>Muyung</strong>; con una scelta nefasta che ribadisce, alla stessa maniera di tante altre opere passate (vedasi il succitato celeberrimo "prometeo moderno" di <i>Mary Shelley</i>), come sia <strong>impensabile voler prescindere dalle leggi naturali impunemente</strong>. Una scelta che si ripercuoterà in maniera inaspettata sul destino travagliato dei protagonisti di questo racconto: Biyong, il nobile rampollo d’indole insicura in grado di vedere gli spiriti; e Kiku, una fanciulla semplice ma determinata che riporta in vita i morti.
<strong>Muyung</strong> sembra sin dai primissimi capitoli un titolo che scorre con un ritmo forse non troppo incalzante, ma comunque dispensa alcuni degni picchi di coinvolgimento emotivo; come il flashback sul passato ignominioso di Biying, un autentico pugno nello stomaco che, da solo, vale già il prezzo del biglietto.
Di sicurola firma di <em>Takahashi</em> alla sceneggiatura lascia ben sperare per gli sviluppi narrativi futuri, ma comunque sappiate che non siamo al cospetto di un’opera destinata ad abbracciare un arco narrativo lunghissimo: come detto su, Muyung è un’opera recentissima, infatti è ancora in corso di pubblicazione in patria, ma comunque <strong>se ne prevede la fine entro il sesto tankobon</strong>, a detta dell’editore.
</p><p>In merito allo stile del coautore di questo seinen, <em>Kim Jung-Hyun</em>, si può notare come risalti (giustamente) la sua forte matrice di scuola coreana, riconoscibile di primo acchito già dai costumi, le figure, le scenografie e la gestualità grafica.
Il tratto di <em>Kim Jung-Hyun</em> sa essere essenziale, ma anche squisitamente virile, istintivo o drammatico quando necessario, votato alla resa di bei effetti chiaroscurali, che ben si sposano con scene emotivamente molto cariche. Guizzi creativi che, dunque, non ci fanno rimpiangere troppo lo stile unico (ma non sempre apprezzato, purtroppo) di <em>Takahashi</em>, nonostante la presenza di qualche sporadico calo qualitativo.
Menzione d'onore per le particolari cover, che impreziosiscono i volumi della serie fondendo tra loro, in maniera originale e piacevolissima, personaggi disegnati con semplice matita, elementi colorati ed altri particolari effetti grafici.
Saremmo ovviamente ingenerosi a non spendere due righe anche per l’operato della <strong>Flashbook Edizioni</strong>, che si conferma un editore attento ai particolari ed alle esigenze del lettore. Encomiabile come sempre la scelta della cara carta <em>uso mano</em>, carta che (il sottoscritto non si stancherà mai di far notare) è una delle poche (se non l’unica) tra quelle attualmente utilizzate nel panorama editoriale italiano, a non presentare <strong>alcun tipo di trasparenza</strong>. Buona anche la qualità di stampa, e particolarmente pregevole è la robusta sovraccoperta con rilievi lucidi. Per quel che riguarda l'adattamento, come consuetudine dell’editore ogni onomatopea è stata completamente adattata, e testi scorrono senza intoppi o refusi.
</p><p>Concludendo, <strong>Muyung - Senza ombra</strong> è un’opera di ambientazione storica con una valida componente fantastica, che non lesina inoltre scene d’azione e combattimenti dinamici. Indubbiamente consigliato agli amanti del genere, visto che la sua lettura dona e promette pathos, profondità emotiva, nonché interessanti digressioni morali e socio-politiche che però non richiedono chiavi di lettura particolarmente impegnative.</p>
Sono stata attratta soprattutto dallo stile dei disegni, mi è veramente piaciuto. La storia non mi dispiace, scorre bene ed è piuttosto avvincente, forse non proprio orginalissima, dove il buono come per incanto si trasforma in spietato cattivo. Tuttavia l'elemento soprannaturale rende il tutto molto intrigante.
Il prezzo è buono, è la classica edizione Flashbook a € 5,90 con una sovraccoperta molto elegante e una carta piuttosto buona, quindi spendibili e accettabili.
Spero che il secondo volume esca presto, è un manga che sembra promettere bene.
Il prezzo è buono, è la classica edizione Flashbook a € 5,90 con una sovraccoperta molto elegante e una carta piuttosto buona, quindi spendibili e accettabili.
Spero che il secondo volume esca presto, è un manga che sembra promettere bene.
Un manga che aspetto quasi da due mesi, e che finalmente è arrivato! Nonostante le mie scarse finanze, sono stata attirata dallo stile di Jung-Hyun Kim, e le attese non sono state deluse. Anche la storia si mostra interessante, anche se non può sembrare tra le idee più originali... però mi piace come viene raccontata, anche se immagino che con altri disegni la storia mi avrebbe interessato di meno, lo ammetto. È la prima volta che leggo un manga definito "storico" (mi sembra una parola così pesante!), però il tocco paranormale mi piace assai. Le copertine, poi, sono semplicemente sublimi. Attendo paziente il secondo volume, chissà quando uscirà...